MARZO 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Edilizia Innovativa

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MARZO 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Edilizia Innovativa
MARZO 2020
                                           ANNO XI N° 1

Periodico dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria
MARZO 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Edilizia Innovativa
Sommario
                                                               Marzo 2020
Direttore: Danilo Ferrara                                                                                                           EDITORIALI 3
                                                                                    PROSPETTIVE
Direttore Responsabile: Vito Samà
Hanno collaborato a questo numero: Andrea Canale, Vito                                                    Welfare in Calabria: fotografie del futuro 4
Samà, Alessandro Vaccaro, Giacomo Panizza, Francesca Mallamaci,
                                                                                  Le misure del PON Inclusione: dal reddito di inclusione al Reddito 11
Federico Carioti, Pasquale Colurcio, Sabrina Licursi, Giorgio Marcello,
Stefania Scardala, Furio Panizzi, Giovanni Evangelista, Sonia Bruzzese,                                                              di cittadinanza
Antonella Adilardi, Emiliana Gullo, Isabella Saraceni, Serafina Demme,            Reddito di cittadinanza: ruolo e prospettive future della figura del 13
Francesco Terranova, Nadia Laganà, Maria Rosaria De Filippis, Pietro
Romeo                                                                                                                                      navigator

Progetto grafico e impaginazione: Nadia Laganà                                                           Lo stato della lotta alla povertà in Calabria 16
                                                                                                                                e le prospettive future
Scenari Sociali:
Edito dall’Ordine degli assistenti sociali – Consiglio Regionale della Calabria      EVENTI
                                                                                                        Festival del servizio sociale - terza edizione 20
Consiglio dell’ordine
                                                                                                                 Come arginare le discriminazioni? 21
Presidente: FERRARA Danilo—Vice Presidente: MURI Maria Grazia                                                        Al via una proposta di legge
Segretario: SAMÀ Vito - Tesoriere: CARIOTI Federico
                                                                                                                       La libertà che viene dal mare 22
Consiglieri: ADILARDI Antonella, CLERICÒ Diana, COLURCIO
Pasquale, DE FILIPPIS Maria Rosaria, DEMME Serafina, LAGANÀ                          FORMAZIONE
Nadia, MALLAMACI Francesca, ROMEO Pietro, SARACENI Isabel-
la, SEVERINO Samuele, TERRANOVA Francesco
                                                                                          La formazione di una professione in continua evoluzione 23
                                                                                     PROFESSIONE
Commissioni
                                                                                                   Deontologia e comunicazione nell’era dei social 25
PRIMA COMMISSIONE: “Rapporti, informazione e servizi agli iscritti.
Iscrizioni e cancellazioni, trasferimenti”                                                           Diventare assistente sociale formatore si può? 28

 Presidente: TERRANOVA Francesco                                                        Opportunità per assistenti sociali: aprire una Residenza per 33
 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, SAMÀ Vito, SARACENI Isabella                                                               anziani con 7 buone prassi
SECONDA COMMISSIONE: “Etica, deontologia e ricorsi amministrativi”                   BUONE PRASSI
 Presidente: DE FILIPPIS Maria Rosaria                                                       La costruzione del Piano di Zona: strategie operative e 37
 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, MALLAMAC Francesca, LAGANÀ Nadia
                                                                                                 metodologiche". L'esperienza dell'ATS di Caulonia
TERZA COMMISSIONE: ”Politiche sociali e rapporti con le istituzioni”
                                                                                                                          L’esperienza con i MSNA 39
Presidente ROMEO Pietro                                                              RACCONTI DAL TERRITORIO
CARIOTI Federico, DEMME Serafina, SEVERINO Samuele, CLERICÒ Diana
                                                                                                     Il volto degli invisibili: povertà e senza dimora. 42
QUARTA COMMISSIONE: “Consultiva e accreditamento”                                                                            La sfida del lavoro sociale
 Presidente: ADILARDI Antonella
 DE FILIPPIS Maria Rosaria, MURI Maria Grazia                                        ATTUALITÀ

QUINTA COMMISSIONE: “Politiche del Lavoro. Terzo Settore.                                       Calabria ventiventi: quali scenari possibili? 43
Libera Professione”
                                                                                     LAVORO DELLE COMMISSIONI
 Presidente: COLURCIO Pasquale
 DEMME Serafina, SARACENI Isabella                                                                V Commissione politiche del lavoro, terzo settore 44
SESTA COMMISSIONE: “Comunicazione, Ricerca e                                                                                   e libera professione
Rapporti con le Università”
                                                                                         I Commissione revisione dell’albo e rapporti con gli iscritti 44
 Presidente: LAGANÀ Nadia                                                                                 VI Commissione comunicazione, ricerca 45
 FERRARA Danilo, MALLAMACI Francesca                                                                                 e rapporti con le Università
Consiglio Territoriale di Disciplina                                                     II Commissione etica, deontologia e ricorsi amministrativi 45
                                                                                                    IV Commissione consultiva, accreditamento 46
 Presidente: VANZILLOTTA Anna Maria
 BERTUCCI Anna, PIETRAMALA Libera, FOLINO Paola, SAINATO Giovanna,                     III Commissione Politiche sociali e rapporti con le istituzioni 47
 ABRUZZESE Anna, RANIA Rosella, MAZZA Rosa Maria, COLOSIMO Angelina,
 TRAPASSO Anna, CANTAFFA Maria, PASCUZZO Sergio, RUFFO Leonardo,                     RUBRICHE
 RENDA Antonella, CURTO Antonella                                                                              News e appuntamenti e letture 47
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Editoriale
                                Scenari di confronto e approfondimento

                               D
                                            irigere un giornale è un traguardo di prestigio per ogni giornalista. Dirigere
                                            una rivista di settore, che rappresenta pure il principale campo di esercizio
                                            professionale, è un grande onore ma comporta una doppia responsabilità:
                                            perché nel giudizio di valore dei lettori si misura anche la capacità di rap-
                               presentanza della categoria. Di questi presupposti ero consapevole quando nel 2009 mi
                               fu proposta la direzione di “Scenari sociali”. E ne sono consapevole oggi che il nuovo
                               Consiglio dell’Ordine, del quale mi onoro di fare parte, ha deciso di riproporre la pub-
                               blicazione della rivista, seppure solo in formato digitale ma con le medesime finalità.
                               Riprende pertanto il percorso di fare di “Scenari sociali” un valido strumento di appro-
                               fondimento e aggiornamento delle tematiche professionali, nonché un luogo di con-
                               fronto e di rappresentanza del proprio operato attraverso la partecipazione più ampia
di Vito Samà                   possibile degli iscritti. Anzi, probabilmente la principale sfida della versione 2.0 del no-
                               stro periodico, per usare una terminologia molto diffusa nella lingua contemporanea, è
Direttore responsabile
                               proprio il coinvolgimento diretto dei colleghi nel rappresentare le loro esperienze lavo-
Scenari Sociali
                               rative e le conoscenze attraverso contributi personali, ovvero fare comunque di “Scenari
                               sociali” uno strumento di confronto e ispirazione per il lavoro quotidiano.

                               Rafforziamo il senso del Noi

                               L
                                         a rivista Scenari Sociali, storico manifesto dell’Ordine degli Assistenti Sociali del-
                                         la Calabria, riapre i battenti dopo quasi 5 anni di assenza dalla sua ultima edizio-
                                         ne, pubblicata nel dicembre 2015. Il CROAS, nel suo continuo peregrinare per
                                         incontri istituzionali, assemblee, seminari e convegni, ha avuto l'opportunità, tra
                               le altre cose, di cogliere gli umori, le impressioni e i suggerimenti di tanti colleghi
                               “aficionados” della rivista, i quali hanno spinto il Consiglio a rinverdire i fasti del passato.
                               Si è ritenuto utile rispolverare, pertanto, un periodico tanto apprezzato e atteso, ormai da
                               tempo, da tutta la comunità professionale che, con pertinacia, ne richiedeva la riproposi-
                               zione. Si è immaginato, per di più, di far conoscere questa fortunata esperienza editoriale
                               anche alle giovani leve, le quali, per ragioni temporali, sono entrate a far parte della
                               “famiglia ordinistica” in anni posteriori all'ultima edizione. Infine, per creare un ponte
di Danilo Ferrara              verso l'esterno allo scopo di far scoprire, a chi non è addetto ai lavori, il variegato mondo
                               del welfare in cui operano gli assistenti sociali. La rivista Scenari Sociali ha avuto un gran-
Direttore                      de merito, che si intende mutuare per il presente ed il futuro, vale a dire la capacità di
Scenari Sociali                rafforzare il senso del “Noi”, di farci sentire uniti e compatti nel rappresentare la “Voce”
                               della professione e, nel contempo, delle persone che si rivolgono ai servizi, di coloro che
                               vivono nell'invisibilità e, più in generale, di tutte quelle anime che ruotano intorno al wel-
                               fare, dando vita ad uno spazio condiviso di confronto, dibattito e scambio di buone prati-
                               che. Il compito precipuo di organizzare, realizzare e promuovere le attività editoriali è
                               ricaduto sulla neo-costituita Commissione Comunicazione, Ricerca e Rapporti con le
                               Università, che avrà l'onere, oltre che il piacere, di curare le pubblicazioni della rivista “on
                               line” con cadenza trimestrale. In questa stimolante avventura, un ruolo fondamentale di
                               supporto sarà esercitato, inoltre, dall'intero Consiglio e, in particolare, dal Segretario del
                               CROAS Calabria Vito Samà, il quale ricoprirà, così come agli esordi di Scenari Sociali, il
                               ruolo di Direttore Responsabile. Nell’era del digitale, è apparso doveroso pubblicare la
                               rivista in modalità on line, al fine di perseguire una duplice finalità: abbattere i costi di
                               gestione e dare, allo stesso tempo, il nostro piccolo, ma prezioso, contributo al benessere
                               del pianeta, nello spirito che ognuno di noi debba lasciare una traccia verde nel proprio
                               passaggio sulla terra, proponendo e mettendo in atto soluzioni “green oriented” ed eco-
                               sostenibili.

                  Scenari sociali 3
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Prospettive

                                      WELFARE IN CALABRIA:
                                     FOTOGRAFIE DEL FUTURO
                                Le prospettive del servizio sociale professionale
                                              nella lotta alla povertà a favore
                                                      dell’inclusione sociale

                                                                                               di Andrea Canale*

F
          otografie del futuro. Significa mugolare         (welfare) dei cittadini.
          sul nostro passato di welfare calabrese e,       Solitamente all’interno del cosiddetto welfare state
          eludendo il presente, perdersi nella più         vengono individuati quattro comparti principali:
          inutile e sterile retorica sui sogni del futu-   1 – il comparto delle politiche previdenziali;
ro di improbabile o quanto mai impossibile realiz-         2 – il comparto delle politiche sanitarie;
zazione? No! Significa semplicemente che nella             3 – il comparto delle politiche del lavoro;
nostra martoriata Regione è maturata una comuni-           4 – il comparto delle politiche sociali.
tà di pratica di assistenti sociali che, nell’esercizio    Gran parte della spesa sociale del nostro paese è
della professione e insieme al terzo settore e alla        assorbita dal sistema pensionistico, facendo così
società civile, vive bene il presente che è in grado       registrare una grave distorsione funzionale in seno
di leggerne gli sviluppi futuri e, indossando gli abiti    al proprio welfare state. Ma dentro questa distor-
della ferialità, altro non fa che provare ad intridere     sione funzionale troviamo una seconda distorsione
di speranza, che è un fatto concreto, questo sabbio-       di natura distributiva, a causa della presenza di un
so realismo. Fotografie del futuro. Significa, quin-       netto divario di protezione sociale all’interno delle
di, avere una visione di welfare e impegnarsi per          varie funzioni di spesa (ad esempio dentro le politi-
realizzarla. Per fare ciò bisogna, però, necessaria-       che pensionistiche abbiamo diverse categorie di
mente soffermarsi sulle fotografie già scattate, e         cittadini quali: i garantiti, i semi-garantiti, i non
seppur si rischia l’approssimazione e la lettura ri-       garantiti affatto). Le politiche sociali sono all’ulti-
duttiva dei fenomeni sociali, bisogna tentare di           mo posto per impegno di spesa e per impiego di
metterle a fuoco nonostante sia un fatto scontato          risorse e di energie.
che una foto sul welfare esca sempre mossa. In             La Legge n. 328/00, “Realizzazione di un sistema
questo caso l’obiettivo della                                                integrato di interventi e servizi
macchina fotografica non può                                                 sociali”, ha cercato di riformare in
che cominciare a centrarsi sul                                               maniera organica il welfare state a
concetto di welfare e più in ge-                                             favore dell’adozione di un welfare
nerale sul concetto dell’analisi                                             community, centrato sul principio
delle politiche sociali, intesa                                              di sussidiarietà secondo il quale
come lo studio di corsi di azio-                                             «l’esercizio delle responsabilità
ne posti in essere dai diversi                                               pubbliche deve, in linea di massi-
sistemi politici e volti a fronteg-                                          ma, incombere di preferenza sulle
giare bisogni e rischi che hanno                                             autorità più vicine ai cittadini» (L.
a che fare con il benessere                                                  439/89 art. 4).

       Scenari sociali 4
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La Regione Calabria ha recepito la Legge n. 328/00         zione del Regolamento di attuazione n. 9/2013, o
attraverso la Legge Regionale n. 23/2003, a cui però       alla DGR 505/2013 che disciplina i criteri di affida-
non ha fatto seguito l’adozione dei Regolamenti at-        mento dei servizi ai soggetti del Terzo Settore, in-
tuativi, generando così, accanto ad una cronica as-        terventi dettati dalla necessità di accedere alle risor-
senza di infrastrutturazione sociale del territorio,       se dei fondi del Piano di Azione e Coesione – PAC,
un vuoto normativo e facendo registrare il primato         Programma Nazionale di Servizi di Cura all’Infanzia
nazionale sulla mancata adozione dei piani di zona.        e agli Anziani – PNSCIA). Il difetto pare sia all’origi-
Solo a titolo descrittivo, si fa riferimento all’art. 6    ne. E la Calabria è apparsa la figlia prediletta di que-
Legge n. 328/00 che prevede che i Comuni sono ti-          sto difetto bene raccontato dallo scrittore e storico
tolari delle funzioni amministrative concernenti gli       Sergio Romano nel suo saggio “Storia d’Italia – Dal
interventi sociali svolti a livello locale e concorrono    Risorgimento ai nostri giorni” (Il Giornale Biblioteca
alla programmazione regionale. Ai Comuni spetta,           Storica, Milano, 1998, pag. 22): “Garibaldi fu esclusi-
tra le altre cose, l’esercizio delle seguenti attività:    vamente prassi, azione; e questa azione, che aveva
1. programmazione, progettazione, realizzazione            nel giro di pochi mesi unificato la penisola, divenne le
del sistema dei servizi sociali (elaborazione piani di     lettere patenti della nuova nazione. Non un’azione
zona);                                                     programmata, studiata in ogni dettaglio, accompa-
2. indicazione delle priorità e dei settori di innova-     gnata da un calcolo attento delle forze in gioco; ma
zione attraverso la concertazione delle risorse uma-       un’azione improvvisa, concepita da pochi uomini,
ne e finanziarie locali, con il coinvolgimento del pri-    realizzata senza piani e mezzi, come per gioco. A
vato sociale;                                              causa di Garibaldi, l’Italia ha alle sue origini non un
3. erogazione dei servizi e delle prestazioni econo-       progetto, ma un atto, non un’idea, ma un’intuizione.
miche;                                                     Marcata da questo certificato di battesimo essa sog-
4. autorizzazione e accreditamento e vigilanza dei         giace naturalmente nei suoi momenti più difficili al
servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale e   fascino di un gesto risolutivo e di un avvenimento
semiresidenziale a gestione pubblica o dei soggetti        liberatorio, alla convinzione che la storia, la sua sto-
del privato sociale;                                       ria almeno, possa mutare corso per l’improvvisa ap-
5. definizione dei parametri di valutazione delle          parizione di un fatto nuovo”. Proprio così. D’altron-
condizioni dei cittadini, ai fini della determinazione     de le amministrazioni del nostro territorio sono sta-
dell’accesso prioritario alle prestazioni e ai servizi.    te tradizionalmente refrattarie all’idea di lavorare
Come noto, si è dovuto aspettare quasi un venten-          per progetti, essendo piuttosto inclini a concepire le
nio per vedere concretizzato il punto 4, con l’appro-      proprie prestazioni in termini di adempimenti for-
vazione del Regolamento n. 22/2019, approvato con          mali di previsioni normative. Un’amministrazione
DGR n. 503/2019 e pubblicato nel BURC n. 133 del           che opera per progetti, invece, dovrebbe individuare
29.11.2019. In realtà il Regolamento è frutto di una       certi obiettivi come meritevoli di essere perseguiti,
visone organica di riforma del welfare, che dovrebbe       fare i conti con le risorse non solo finanziarie, ma
portare all’adozione del piano di zona, rispetto agli      anche e soprattutto organizzative a propria disposi-
interventi normativi precedenti che non sono stati         zione, e infine produrre effettivamente risultati de-
certo sufficienti a superare la precarietà della pro-      siderabili, rilevanti, misurabili. La disponibilità dei
gettazione sociale nella quale ci troviamo, anzi testi-    fondi europei è stato uno dei fattori cha ha spinto le
moniano l’inadeguatezza nel pensare alla realizza-         nostre amministrazioni a familiarizzarsi con la pro-
zione di un welfare integrato e rivolto a tutte le fa-     gettazione, giacché questa è un passaggio indispen-
sce deboli della popolazione (pensiamo ad esempio          sabile e cruciale per l’utilizzo di tali fondi.
alla L.R. 15/2013 recante “Norme sui servizi educativi     Tuttavia può accadere, ed è infatti spesso accaduto,
per la prima infanzia” e di conseguenza l’approva-         che anziché individuare obiettivi salienti e scegliere

         Scenari sociali 5
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di conseguenza gli interventi da progettare, si pro-       Ciò si è concretizzato con l’avvio, dal 2016, su tutto
grammino interventi per i quali si presenta una            il territorio nazionale di una misura di contrasto
possibile disponibilità di fondi, inseguendo questo        alla povertà, intesa come estensione, rafforzamento
o quel bando, questa o quella scadenza determinata         e consolidamento di misure del PON “Inclusione”
(ecco il riferimento alla L.R. 15/2013 e alla DGR          che prevede negli Assi 1 e 2 di supportare la speri-
505/2013). Sono nati così interventi più o meno uti-       mentazione nei territori di una misura nazionale di
li, dettati dalla accessibilità a certe risorse, più che   contrasto alla povertà assoluta, basata sull’integra-
dalla loro effettiva centralità rispetto alla visione di   zione di un sostegno economico (sostenuto con
welfare che si vuole realizzare.                           fondi nazionali) con servizi di accompagnamento e
A questo punto, quindi, quale via si potrebbe per-         misure di attivazione di “tipo condizionale”, rivolti
correre?                                                   ai soggetti che percepiscono il trattamento finan-
Le nuove misure governative di lotta alla povertà e        ziario, e che le risorse siano assegnate tramite
all’esclusione sociale rappresentano certamente            “avvisi non competitivi”, definiti dalla Autorità di
un’opportunità sulla quale centrarsi strategicamen-        Gestione in collaborazione con le Amministrazioni
te e, rimanendo ovviamente ancorati agli obblighi          Regionali, rivolti alle Amministrazioni territoriali di
normativi imposti dalla Legge Quadro e dalla Legge         Ambito per la presentazione di proposte progettua-
Regionale, piuttosto che pensare di recuperare ri-         li di interventi rivolti ai beneficiari del Sostegno per
tardi ormai cronici su misure comunque già consi-          l’inclusione attiva (SIA) prima e del Reddito di Cit-
derate superate, visti gli scenari sociali profonda-       tadinanza (RdC) oggi e al rafforzamento dei servizi
mente mutati rispetto a vent’anni fa, bisognerebbe         loro dedicati. Misure di attivazione di tipo condi-
calibrarsi sul Piano di contrasto alla povertà che         zionale significa dare applicazione alle azioni con-
porta in dote una riorganizzazione e un irrobusti-         crete di sostegno allontanando logiche assistenziali
                                                           a favore di un processo di inclusione. Avvisi non
    “Misure di attivazione di tipo condizionale            competitivi significa che gli Ambiti Territoriali han-
    significa dare applicazione alle azioni
                                                           no ricevuto le risorse a loro assegnate, a seguito
    concrete di sostegno allontanando logiche
                                                           della predisposizione di una proposta progettuale,
    assistenziali a favore di un processo di
                                                           che prevede da un lato il rafforzamento dei servizi
    inclusione”.
                                                           sociali e dall’altro misure che favoriscono l’occupa-
                                                           zione dei beneficiari. Pertanto, per intenderci, da
                                                           un lato abbiamo il sostegno economico per i benefi-
mento degli interventi e dei servizi sociali. Tale         ciari della misura erogato dall’INPS, a seguito però
processo nazionale di riorganizzazione, infatti, è         dell’attivazione dei servizi e delle misure di tipo
stato avviato con la legge di stabilità del 2016, la       condizionale per non rischiare di vedere il cittadino
quale ha previsto, al fine di garantire l’attuazione di    un destinatario passivo di azioni assistenziali;
un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’e-      dall’altro lato ci sono risorse economiche destinate
sclusione sociale, l’istituzione presso il Ministero       direttamente agli Ambiti Territoriali per il rafforza-
del lavoro e delle politiche sociali di un fondo deno-     mento dei servizi. Come rafforzarli? Quali sono le
minato «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclu-       procedure? Come assumere gli assistenti sociali e
sione sociale».                                            rafforzare così i servizi anche con le altre figure
Il Piano, adottato con cadenza triennale, individua        professionali (psicologi, educatori, neuropsichiatri
una “progressione graduale”, nei limiti delle risorse      infantili, sociologi, mediatori)?
disponibili, nel raggiungimento di livelli essenziali      È qui che si scatena il conflitto tra l’idea e la realtà,
delle prestazioni assistenziali, da garantire su tutto     tra la volontà teorica e la difficoltà pratica, tra il
il territorio nazionale per il contrasto alla povertà.     pensiero del progetto e la realizzazione e la gestio-

         Scenari sociali 6
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                                                                                      Nella foto: ATS di Taurianova

ne dello stesso. Quali sono gli impedimenti? Forse       Si può discutere all’infinito sui pro e contro delle
due in particolare: la complessità, il groviglio delle   quattro misure, sull’applicabilità o meno e sull’in-
norme che disciplinano i tecnicismi attuativi delle      treccio dei tecnicismi normativi. Ma la visione appa-
misure e la debolezza amministrativa presente negli      re chiara e si focalizza sul fatto che l’assistente socia-
Enti Locali.                                             le deve essere assunto direttamente con contratto a
I Comuni Capofila con le risorse del PON Inclusione      tempo determinato perché significa legittimare la
hanno sostanzialmente quattro possibilità di assun-      professione e metterla nelle condizioni di operare
zione:                                                   nel pieno delle sue funzioni. Intraprendere questa
1 – direttamente con contratto a tempo determinato;      strada è la via più faticosa perché bisogna convince-
2 – con le prestazioni d’opera (Partita Iva);            re tutti, dalla parte politica (che magari preferisce in
3 – per il tramite delle Agenzie interinali;             pianta organica la presenza di altre figure professio-
4 – con affidamento all’esterno (gara d’appalto rivol-   nali) alla parte tecnica (dalla segreteria generale, alla
ta a soggetti del terzo settore).                        ragioneria, all’ufficio del personale). O tutto l’appa-
                                                         rato comunale si convince e lavora per la realizza-
      “Nell’Ambito Territoriale di Taurianova, la        zione della misura o l’azione programmatoria non
      proposta progettuale prevedeva                     vedrà mai la luce. È vero, bisogna fare i conti con il
      l’affidamento all’esterno per la situazione        rispetto dei cronoprogrammi di questi finanziamen-
      di predissesto finanziario del Comune              ti europei, ma alla fine bisogna fare una scelta deter-
      Capofila. Ma nell’approfondimento della            minata evitando anche il rischio di diventare i con-
                                                         tabili pedanti dei pro e dei contro. Nell’Ambito Ter-
      questione tecnica si è virato con coraggio
                                                         ritoriale di Taurianova, la proposta progettuale pre-
      verso la direzione opposta, dopo aver
                                                         vedeva l’affidamento all’esterno per la situazione di
      scorto la possibilità prevista dal fondo di
                                                         predissesto finanziario del Comune Capofila. Ma
      assumere la figura di assistente sociale con
                                                         nell’approfondimento della questione tecnica si è
      rapporto di lavoro a tempo determinato, in         virato con coraggio verso la direzione opposta, dopo
      deroga ai vincoli di contenimento della            aver scorto la possibilità prevista dal fondo di assu-
      spesa di personale”.                               mere la figura di assistente sociale con rapporto di

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lavoro a tempo determinato, in deroga ai vincoli di
contenimento della spesa di personale. Nel frat-
tempo il Comune di Taurianova dal predissesto è
passato al dissesto finanziario, ma essendo fondi
vincolati è stato comunque possibile intraprendere
la strada. La più impervia possibile. Assumere di-
rettamente. Si è ragionato, riflettuto e condiviso
con la parte politica, non solo di Taurianova, ma          sunzioni proposte, proiettate nel triennio, all’indi-
dell’intero Ambito. Si è approvata la misura in            cazione dettagliata delle assunzioni programmate
Conferenza dei Sindaci. E forse questa è stata la          per ciascun anno, con specificazione delle motiva-
sfida meno complessa. È il tecnicismo della norma          zioni, delle modalità di reclutamento e della spesa
lo scoglio più grande. Perché il Comune in dissesto        per ciascuna di esse su base annua; dalla riduzione
deve necessariamente essere autorizzato dalla              della spesa di personale anno in corso, comprensi-
Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti        va delle assunzioni proposte, rispetto al valore me-
Locali del Ministero dell’Interno (COSFEL). È stata        dio del triennio 2011-2012-2013, come previsto
messa in conto la difficoltà del percorso, ma è sta-       dall’art. 1, comma 557 e ss. L. n. 296/2006, al ri-
to pensato di dare un segnale forte. Questi fondi          spetto del limite percentuale di cui all’art. 23
sono un’occasione. È stata scelta la strada più im-        D.Lgs. 81/2015 secondo il quale il numero dei con-
pervia che certamente crea una dilazione insoste-          tratti a tempo determinato non può essere supe-
nibile nella procedura, ma è la “visione” del welfa-       riore al 20% del numero dei lavoratori a tempo
re è la cosa più importante. È vero, la realtà supera      indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di
l’idea, ma alla fine se l’idea è portata avanti, nel       assunzione; e così via). Le assunzioni sono state
                                                           portate a termine nel corso dell’anno 2019 e consi-
    “È stata messa in conto la difficoltà del
                                                           derata la scadenza dell’Avviso 3/2016 a valere sul
    percorso, ma è stato pensato di dare un
                                                           fondo del PON Inclusione, sono state prorogate al
    segnale forte. Questi fondi sono                       31 dicembre 2020. Ma già è risaputo che nel corso
    un’occasione”.                                         di quest’anno sarà possibile accedere alle risorse
                                                           dell’Avviso 1/2019 sempre a valere sullo stesso fon-
tempo sarà la stessa a superare la realtà. Prima di        do, seppur in maniera graduata rispetto alla per-
ricevere la sospirata autorizzazione da parte della        centuale di rendicontazione realizzata sul prece-
COSFEL per l’assunzione di dieci assistenti sociali,       dente Avviso. Quando si parla di riorganizzazione
su un territorio di circa quarantaduemila abitanti,        degli interventi e dei servizi sociali è necessario
rispettando così il rapporto di un assistente sociale      però un approccio organico ed integrato rispetto
ogni cinquemila abitanti, sono state adempiute             alle risorse di finanziamento, al fine di strutturare
diciannove integrazioni in tutto (dall’approvazione        in maniera più stabile possibile i servizi. Il PON
del bilancio, alla certificazione del rispetto, o me-      Inclusione è contaminato, ad esempio, dalla Quota
no, del saldo non negativo in termini di competen-         Servizi del Fondo Povertà (QSFP), la cui progres-
za, tra entrate finali e spese finali di cui all’art. 1,   sione graduale non è vincolata alla percentuale di
comma 466, della Legge n. 232/2016 producendo il           rendicontazione e pertanto si riversa per intero
prospetto dimostrativo del rispetto del saldo di cui       nelle casse dei Comuni Capofila, attraverso il quale
al citato comma 466, previsto nell’allegato 9 del          possono, con la stessa logica del PON Inclusione,
Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e la rela-     programmare gli interventi a rafforzamento dei
tiva trasmissione al MEF; dalla quantificazione            servizi sociali e gli interventi a favore delle misure
della spesa per il personale, comprensiva delle as-        di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale.

        Scenari sociali 8
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Il processo di costruzione dei servizi in Calabria         con misure disintegrate nei singoli Comuni, che di
può pertanto continuare in prospettiva dell’utilizzo       fatto si dividevano gli importi finanziati producen-
dei due fondi. Il Servizio Sociale ha avuto la sua         do un welfare residuale e frantumato, nel tempo
consacrazione con la Legge n. 328/00. Le nuove mi-         hanno dovuto fare i conti con i fondi PAC che han-
sure di lotta e di contrasto alla povertà e all’esclu-     no imposto una crescita e una professionalizzazio-
sione sociale possono rappresentarne il suo definiti-      ne nell’applicazione delle procedure.
vo sviluppo. Appare una rivoluzione lenta, ma ine-         Oggi si stanno misurando con il piano povertà che
luttabile. Ecco la fotografia del futuro. E il fatto che   davvero può rappresentare l’anticamera del piano
il fondo preveda solo per gli assistenti sociali una       di zona, superando la settorialità degli interventi e
                                                           la polverizzazione dei fondi per rispondere in ma-
possibile assunzione in deroga ai vincoli di conteni-
                                                           niera organica alle esigenze dei cittadini in situazio-
mento della spesa del personale, la dice lunga sulla
                                                           ne di bisogno e in condizione di fragilità. I piani di
visione del welfare e soprattutto sul lavoro dell’Or-      zona rappresentano gli strumenti essenziali per di-
dine Nazionale. Perché alla fine questa deroga è           segnare il sistema integrato locale degli interventi e
stata comunque una sua conquista. Pare esista un           dei servizi sociali e la loro mancata adozione com-
parallelismo tra il ruolo dell’Ordine nazionale den-       porta lo sviluppo di un welfare residuale e frantu-
tro la misura di contrasto alla povertà e il ruolo         mato per categorie di intervento. Il welfare locale
                                                           deve ricalibrarsi in maniera organica e attraverso
    “Finalmente un Ordine forte, che si                    una progettazione integrata mettere a sistema tutte
    propone e che è diventato un interlocutore             le risorse.
                                                           Per tale motivo assume sempre più importanza il
    serio della Regione Calabria”.
                                                           concetto di «progettazione integrata», intesa nel
                                                           senso che ciascun intervento dovrebbe dimostrare
dell’Ordine regionale dentro la riforma del nostro         sia la fattibilità, sia anche di essere rilevante rispet-
                                                           to alle finalità essenziali dell’amministrazione, e
particolare Welfare calabrese. Finalmente un Ordi-
                                                           potenzialmente efficace, cioè idoneo a produrre i
ne forte, che si propone e che è diventato un inter-
                                                           risultati attesi. Lo strumento più importante della
locutore serio della Regione Calabria. Basta con           progettazione integrata è appunto il piano di zona,
quella tendenza riprodotta in ogni occasione pub-          immaginato come il progetto di costruzione di una
blica, in ogni convegno e seminario con l’insoppor-        casa. Non sarà certamente possibile prevedere tutti
tabile cantilena, la fastidiosa lungagnata, solfa, tira-   i comfort, ma è un dovere progettare una casa cal-
ta, tiritera che la nostra professione è bistrattata.      da, accogliente, confortevole, attraverso, appunto,
L’Ordine forte si presenta alla tanto attesa riforma       un approccio strategico e ricalibrato. Pensare, per-
del welfare, forte delle sue argomentazioni e con un       tanto, ad un sistema di protezione sociale universa-
                                                           listico è grottesco, specie in una Regione ove il ri-
“pensiero” di                         welfare da rea-
                                                           tardo di intervento sotto il profilo della protezione
lizzare. L’Or-                        dine debole si       sociale è ormai cronicizzato, ma è possibile, attra-
lagna e si                            abbandona al         verso l’utilizzo dei fondi disponibili, individuare i
piagnucolio                           e fa presente        bisogni prioritari e intervenire in maniera strategica
che non è                             stato invitato ai    da produrre a cascata effetti benefici su tutto il wel-
tavoli di con-                        certazione. Gli      fare. Un esempio semplice di ricalibratura. Uno dei
Ambiti Ter-                           ritoriali cala-      filoni del lavoro di comunità è il social care plan-
bresi, nono-                          stante tutte le      ning incentrato sulla pianificazione partecipata di
                                                           interventi e servizi sociali nella comunità locale.
famigerate                            difficoltà ope-
                                                           Favorire un’esperienza di welfare generativo che ad
rative, sono                          dentro questo
                                                           esempio possa tradursi in un intervento mirato a un
processo                              ineluttabile. Se     gruppo di donne che riescano a gestire una mensa
prima gesti-                          vano solo i fon-     scolastica, significa avere tutta una serie di benefici
di della non                          autosufficienza      che è superfluo elencare. Basterebbe solo accennare

        Scenari sociali 9
MARZO 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Edilizia Innovativa
Prospettive
  al fatto che per finanziare il welfare risultano fon-         altro l’avvio urgente di un processo di riflessione
  damentali anche le entrate generate da alti tassi di          circa l’assoluta necessità dell’Ambito Territoriale di
  partecipazione femminile al mercato del lavoro e              strutturarsi e organizzarsi formalmente per la pro-
  d’altra parte il contenimento degli squilibri demo-           grammazione e la gestione dei servizi sociali, sulla
  grafici dipenderà dalla disponibilità delle donne ad          base di quanto definito dal Capo II del Titolo III del
  avere figli. Oppure, altro esempio è rappresentato            Regolamento n. 22/2019, sopracitato. L’attuale for-
  dall’insieme degli interventi a favore dei minori in          ma di organizzazione prevede esclusivamente un
  condizione di povertà che sono bambini e ragazzi              coordinamento tra i Comuni con onori e oneri a
  che non studiano, che non possono accedere ad un              carico del Capofila, sul quale grava soprattutto la
  adeguato programma formativo adeguato. Ciò si-                gestione della cassa finanziaria che spesso è total-
  gnifica avere un deficit originario di capitale uma-          mente sfasata rispetto ai cronoprogrammi degli
  no, una maggiore diffusione domani di lavoratori              interventi progettuali. È necessario, invece, struttu-
  precari, disoccupati, emarginati e per ultimo più             rarsi secondo le forme e gli strumenti disciplinati
  pensionati poveri, per tornare appunto al rischio             dal TUEL e avere anche la forza utopica di pensare
  antico della vecchiaia che è quello che ottiene la            di dotare l’Ambito di proprie risorse finanziarie,
  maggiore concentrazione di protezione sociale.                organizzative, di personale e strumentali, attraver-
  Ecco altre fotografie del futuro. Da realizzare con il        so ad esempio la costituzione di una Unione dei
  patrimonio immenso dei soggetti del terzo settore             Comuni, di un Consorzio o di una Azienda Speciale
  di cui la Calabria può vantarsi. Una comunità di              Consortile, così come già avvenuto per tantissimi
  pratica che inevitabilmente progetta, realizza, ge-           altri Ambiti territoriali italiani.
  stisce e rendiconta le risorse europee, acquisendo            Programmazione, progettazione, organizzazione,
  competenze trasversali. Oltre la presa in carico, il          gestione dei servizi, lavoro sul campo, sono i para-
  field work, il cosiddetto lavoro sul campo, questa            digmi entro i quali allora si muove e si sviluppa la
  comunità di pratica si sperimenta sempre di più               prospettiva del servizio sociale professionale che
  nel campo della progettazione, dell’organizzazione            ha come obiettivo primario la riduzione dei rischi
  e della gestione dei servizi (prenota e poi ad impe-          legati all’emarginazione sociale. Troppo spesso,
  gna la spesa per un’azione progettuale, la affida             purtroppo, questa è protagonista di scenari inquie-
  applicando il Codice dei Contratti, la avvia, la ge-          tanti in cui si consumano le vite umane dei cosid-
  stisce e la rendiconta per il tramite delle piattafor-        detti drop out, coloro che vivono situazioni di
                                                                emarginazione appunto. Qualcuno ha associato
      “Programmazione. progettazione,                           l’immagine dei drop out ad alcune arance di un car-
      organizzazione, gestione dei servizi,                     retto che arrancando su per una salita, ad ogni
      lavoro sul campo, sono i paradigmi entro i                strattone di questo, cadono a terra e rotolando
      quali allora si muove e si sviluppa la                    vanno a finire ai bordi della strada senza che nes-
      prospettiva del servizio sociale                          suno le raccolga.
      professionale”.                                           I passanti magari si divertono a prenderle a calci,
                                                                finché non sono sfracellate sul marciapiede. Seppur
  me informatiche). Ma c’è di più, perché se alla fine          appaia muoversi ancora con le sembianze di questo
  bisogna comunque intridere di speranza il realismo            carretto, è certamente d’obbligo l’immagine piena
  non si può certamente pensare che i problemi                  di speranze del futuro del nostro welfare se non
  strutturali possano essere risolti soltanto ed esclu-         altro per l’impegno dei molti che, già da adesso,
  sivamente dalla buona volontà di questa comunità              cercano con ogni sforzo di sistemare il carretto e
  di pratica. Le risorse finanziare nel campo del wel-          fare in modo che le persone in difficoltà non cada-
  fare sono ormai cospicue che impongono se non                 no da esso e non rimangano sole per strada.
*Assistente Sociale Responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito Territoriale di Taurianova

           Scenari sociali 10
Prospettive
 LE MISURE DEL PON INCLUSIONE
 Dal reddito di inclusione                                                                            di Vito Samà*
 al reddito di cittadinanza

L
           ’Italia ha inaugurato il suo percorso            l'autonomia. In cambio, ai beneficiari era assegnato
           nell’ambito delle misure per garantire una       un contributo tra 80 e 400 euro mensili, a seconda
           forma di aiuto economico ai propri cittadi-      della composizione del nucleo famigliare, da utiliz-
           ni meno abbienti nel 2016, con l’introdu-        zare tramite la Carta SIA per effettuare acquisti in
zione del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA), ap-         tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e
provato con Decreto del Ministero del Lavoro e del-         parafarmacie. La Carta poteva essere anche utilizza-
le Politiche Sociali del 26 maggio 2016, ai sensi della     ta presso gli uffici postali per pagare le bollette elet-
legge di stabilità 2016. Una misura sperimentale di         triche e del gas. Dal 1° gennaio 2018 il SIA è stato
contrasto alla povertà per le famiglie in condizione        sostituito dal Reddito di inclusione (REI), come pre-
di povertà, con almeno un componente minorenne,             visto dalla Legge delega per il contrasto alla povertà
oppure con presenza di un figlio disabile (anche            e dal Decreto legislativo 147/2017. Si tratta di una
maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza             Misura strutturale (il SIA era sperimentale), unica
accertata. Per godere del beneficio, il nucleo familia-     ed universale di contrasto alla povertà che abbinava
re del richiedente doveva aderire ad un progetto            l’erogazione di un sussidio economico (sotto forma
personalizzato di attivazione sociale e lavorativa so-      di carta di pre-pagata) all’adesione del nucleo fami-
stenuto da una rete integrata di interventi, indivi-        liare ad un progetto personalizzato di attivazione
duati dai servizi sociali dei Comuni, in rete con gli       sociale o lavorativa. A differenza del SIA, il REI era
                                                            destinato ai nuclei famigliari nei quali si trovava ol-
                                                            tre ad un componente di età minore di 18 anni, ad
      “Dall’1 marzo 2019 è entrato in vigore il
                                                            una persona disabile e un suo genitore o un suo tu-
      Reddito di Cittadinanza, che a differenza
      del suo predecessore, nato come                       tore o ad una donna in stato di gravidanza accertata,
      strumento di inclusione sociale, vuole                anche un lavoratore di età ≥ 55 anni in stato di di-
      essere anche uno strumento di politica                soccupazione. Il REI, inoltre, era esteso anche ai cit-
      attiva”.                                              tadini di paesi terzi in possesso del permesso di sog-
                                                            giorno UE per soggiornanti di lungo periodo ed ai
                                                            titolari di protezione internazionale (asilo politico e
altri servizi del territorio (i centri per l'impiego, i     protezione sussidiaria). Con il REI si raddoppia la
servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo     soglia ISEE di accesso: dai 3000 euro del SIA si passa
settore, le parti sociali e tutta la comunità. Il proget-   6000; da 12 messi passa a 18 la durata del beneficio;
to doveva essere costruito insieme al nucleo familia-       infine, oltre ai pagamenti introdotti dal SIA, con il
re sulla base di una valutazione globale delle proble-      REI era possibile prelevare contante entro un limite
matiche e dei bisogni e coinvolgere tutti i compo-          massimo mensile non superiore alla metà del bene-
nenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che      ficio massimo attribuibile. Dall’1 marzo 2019 è entra-
implicava una reciproca assunzione di responsabili-         to in vigore il Reddito di Cittadinanza, che a diffe-
tà e di impegni. Le attività riguardavano i contatti        renza del suo predecessore, nato come strumento di
con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l'adesione a    inclusione sociale, vuole essere anche uno strumen-
progetti di formazione, la frequenza e l'impegno            to di politica attiva. I Centri per l’impiego divengono
scolastico, la prevenzione e la tutela della salute.        il riferimento principale: con loro i beneficiari devo-
L'obiettivo era di aiutare le famiglie a superare la        no sottoscrivere il Patto per il lavoro, impegnandosi
condizione di povertà e riconquistare gradualmente          a non rifiutare 3 proposte di lavoro (entro 100 km

          Scenari sociali 11
Prospettive
 nei primi 12 mesi, entro i 250 km dopo il primo anno                     beitslosengeld II è il sussidio mensile destinato a chi
 e in tutta Italia dopo il 18esimo mese). Il ruolo dei                    cerca un lavoro o ha un salario molto basso. Il pro-
 servizi sociali è comunque mantenuto per quanto                          gramma si ispira ai criteri basilari di 'sostenere e
 riguarda il secondo obbligo dei beneficiari: parteci-                    pretendere'. Lo Stato garantisce l'assistenza al sog-
 pare a progetti utili alla collettività predisposti dai                  getto che, tra i vari impegni assunti, prevede la ri-
 comuni, fino ad 8 ore settimanali. Se si ha bisogno                      cerca di un nuovo lavoro. Il sussidio, tra le varie mo-
 di formazione il soggetto siglerà, inoltre, un Patto                     dalità e sfumature, oscilla attorno ai 400 euro e pre-
                                                                                                              vede somme supple-
TABELLA MISURE CONTRASTO ALLA POVERTÀ
                                                                                                              mentari (sussidi per
 MISURA      AVVIO      DURATA       LIMITI REDDITO          BENEFICIO            STRUMENTI       OBBLIGHI
                                                                                                              l’affitto e il riscalda-
 SIA       31/12/2017  12 mesi      valore ISEE non     da 80 € mensili con 1   Carta di paga-   Patto tra
                                    superiore a 3mila € membro a 400,00 €       mento elettro-   servizi e
                                                                                                              mento) se nel nucleo
                                                        con più di 5            nica (Carta SIA) famiglie     familiare sono presen-
                                                                                                 tramite S.S.
                                                                                                 dei Comuni
                                                                                                              ti figli. La durata è illi-
 REI       01/01/2018  18 mesi      valore ISEE non     da 187,50 € mensili     Carta REI        Progetto     mitata, con accerta-
                                    superiore a 6mila € con 1 membro a                           personaliz-
                                                        539,82 € con 6 o più                     zato di
                                                                                                              menti ogni 6 mesi sui
                                                        membri                                   inclusione   requisiti dei beneficia-
                                                                                                 sociale e
                                                                                                 lavorativa   ri, a patto che chi è
                                                                                                 tramite S.S. abile al lavoro segua
                                                                                                 dei Comuni
 R.d.C.*   01/03/2019  18 mesi      valore ISEE non     da 6.000,00 € annui     Carta del Red-   Patto per il programmi di reinseri-
                       rinnova-     superiore a 9.360 € per 1 adulto a          dito di cittadi- lavoro e     mento e accetti offerte
                       bili con                         13.200,00 € con 4       nanza            Patto per
                       interruz.                        adulti (o 3 adulti e 2  Pensione di      l’inclusione congrue alla sua for-
                       1 mese                           minori) tra cui un      cittadinanza*    sociale
                                                        disabile grave o non                     tramite CPI
                                                                                                              mazione. Nel Regno
                                                        autosufficiente                          e S.S. Co-   Unito il reddito mini-
                                                                                                 muni
                                                                                                              mo è garantito solo
*Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, il RdC assume la
                                                                                                              previa verifica del red-
denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC)
                                                                                                              dito dei richiedenti.
per la formazione con enti di formazione bilaterale, L'Income Support è previsto per aiutare chi non ha
enti interprofessionali o aziende. La soglia economi- un lavoro full time e vive sotto la soglia di povertà.
ca da garantire dei RdC è di 780,00 euro mensili per Se permangono le condizioni di indigenza è illimita-
una persona singola, corrispondente a quella di po- to anche se varia in base all'età, alla composizione
vertà che era stata prevista per il 2014, così come della famiglia, alla presenza di eventuali disabilità e
definita da Eurostat. Il beneficio è costituito da due alle risorse a disposizione dei beneficiari. L'Income
componenti: un’integrazione reddituale fino ad un support parte da 57,90 sterline a settimana e può
importo massimo di 500 euro al mese (per un sin- arrivare sino a 114,85 sterline a settimana. In Francia
gle), ed un contributo per affitto di importo massi- è stato creato il Revenu de solidarité active (RSA),
mo fino a 280 euro mensili (quest’ultima componen- disponibile a determinate condizioni per chi ha al-
te è garantita anche a chi vive nella prima casa di meno 25 anni o per chi, con un'età inferiore, è già
proprietà purché stia ancora pagando un mutuo, genitore single. La base si aggira attorno ai 400 euro
con un importo massimo di 150 euro al mese). Sono e la presenza di figli determina un aumento della
previsti prelievi in contante entro un limite mensile cifra. Il beneficiario deve dimostrare di cercare
non superiore, per un single, a 100 euro (l’importo un'occupazione e di partecipare a programmi di for-
varia in base alla scala di equivalenza). Per i benefi- mazione. L'aiuto dura 3 mesi, è rinnovabile e cresce
ciari non cittadini italiani è previsto il requisito dei con l'aumentare del numero dei figli.
10 anni di residenza, che secondo alcuni giuristi ri- Un singolo percepisce 460 euro mensili (in aumento
sulta discriminatorio. Con queste misure l’Italia si dai 441 del 2007), una coppia con
affianca alla maggior parte dei Paesi europei che 2 figli 966 euro. E il sussidio, che Info per il RdC:
hanno inserito nei propri sistemi forme di reddito dura 3 mesi e può essere rinnova-
minimo garantito al fine di assicurare condizioni di to, aumenta con l’aumentare del- www.redditodicitta
                                                                                                                     dinanza.gov.it
vita dignitose ai propri cittadini. In Germania l'Ar- la prole.
                                                                                                                  www.inps.it
*Segretario Ordine Regionale Assistenti Sociali della Calabria
           Scenari sociali 12
Prospettive

REDDITO DI CITTADINANZA
Ruolo e prospettive
future

U
            na rivoluzione nelle
            politiche attive del
            lavoro, che rimette al
            centro la persona in
                                                                                            di Alessandro Vaccari*
cerca di lavoro per la prima vol-
ta o dopo averlo perduto, con le
sue competenze e i suoi talenti,
con le sue aspettative, esigenze,        accaduto nella storia del nostro        21 ottobre 2019, con un aumen-
peculiarità. Un grande interven-         Paese – ha detto Mimmo Parisi,          to ,6% della platea di beneficiari
to che non è assistenzialismo            presidente Anpal e Anpal Servizi        che ha trovato lavoro. Il 67,9%
ma strumento per la proattività          – che si mettessero tante risorse       dei beneficiari rientrati nel mer-
e il rientro a pieno titolo nella        nelle politiche attive del lavoro e     cato del lavoro ha un’età inferio-
comunità attiva. Il Reddito di           nei centri per l’impiego, fino a        re ai 45 anni. Il 67,2% dei benefi-
cittadinanza, istituito dal D.l. n.      ora considerati uffici statali resi-    ciari ha trovato un’occupazione
4/2019 poi convertito nella legge        duali e che negli ultimi decenni        a tempo determinato, il 18,0% a
n. 26/2019, è una misura di con-         hanno cambiato più volte le am-         tempo indeterminato, il 3,8% in
trasto alla povertà e di reinseri-       ministrazioni di riferimento”.          apprendistato. Il 35,9% dei be-
mento sociale e lavorativo               Cominciano intanto a intrave-           neficiari rientrati nel mercato
nell’ambito della quale sostegno         dersi i primi frutti della misura.      del lavoro si colloca tra Sicilia,
al reddito e percorso di inclusio        Al 10 dicembre 2019, i beneficiari      Puglia e Campania. Nella Regio

           Beneficiari RdC                Beneficiari RdC Work Ready             Beneficiari RdC assunti
           (al 6 Dicembre 2019)                 (al 13 Dicembre 2019)                (al 10 Dicembre 2019)

               2.311.285*                             791.351                               28.763

              di cui:
                                      Fonte: INPS, ANPAL
     circa 600 mila Minori**
                                      *Esclusi i beneficiari di Pensione di Cittadinanza;
                                      **Dato stimato

ne sociale vanno di pari passo,          del RdC che hanno avuto un              ne Campania su 100 assunti più
attraverso la sottoscrizione del         rapporto      di    lavoro   sono       di 29 hanno un contratto a tem-
Patto per il lavoro e del Patto          28.763,11.183 individui in più ri-      po indeterminato: tale quota è la
per l’inclusione sociale. “Mai era       spetto all’ultima rilevazione del       più alta rilevata tra tutte le Re-

        Scenari sociali 13
Prospettive
gioni considerate. In questo qua-          di una offerta di lavoro                 alla mappatura delle opportunità
dro, quella del Navigator è una            “congrua”. Nel Patto per il Lavo-        lavorative disponibili, la forma-
figura nuova nel panorama del              ro sono specificati i passi che          zione necessaria e tutte le attivi-
                                                                                    tà propedeutiche all’inserimento
        “Il Navigator – nelle parole del presidente Parisi – entra                  lavorativo. A seguito della sotto-
        nel centro per l’impiego per far sì che l’insieme sia più grande
                                                                                    scrizione del Patto, compito del
        della somma delle singole parti. Non si limita a un intervento
        isolato, ma lavora affinché sia garantito agli utenti un                    Navigator è verificare le attività
        servizio continuo di accompagnamento al lavoro”.                            svolte dai beneficiari, ma soprat-
                                                                                    tutto motivarli e supportarli an-
mondo del lavoro italiano. Il suo          beneficiario, operatori e naviga-        che promuovendo laboratori di
compito è coadiuvare i centri per          tor compiranno insieme per rag-          ricerca attiva del lavoro. Il pro-
l’impiego nel percorso che ac-             giungere l’obiettivo del rientro al      cesso si conclude con una offerta
compagna i beneficiari del RdC             lavoro, dall’analisi della situazio-     di lavoro congrua. Propedeutico
verso il lavoro, dalla prima con-          ne familiare, delle competenze           ad essa è un complesso lavoro di
vocazione fino all’individuazione          già acquisite o da acquisire, fino       selezione delle opportunità e di

  Regione sede di lavoro                      Valori assoluti                                    Comp.%
                                 Maschi        Femmine             Totale           Maschi       Femmine        Totale
             PIEMONTE               811            787              1.598           50,8%          49,2%        100,0%
        VALLE D'AOSTA               56              27                83            67,5%          32,5%        100,0%
           LOMBARDIA              1.586           1.169             2.755           57,6%          42,4%        100,0%
  PROV. AUT. DI BOLZA-              64              28                92            69,6%          30,4%        100,0%
                     NO
 PROV. AUT. DI TRENTO               136             122              258             52,7%         47,3%        100,0%
               VENETO               649             540             1.189            54,6%         45,4%        100,0%
 FRIULI VENEZIA GIULIA              272             203              475             57,3%         42,7%        100,0%
               LIGURIA               311            245              556             55,9%         44,1%        100,0%
     EMILIA ROMAGNA                1.048            869             1.917            54,7%         45,3%        100,0%
              TOSCANA               822             731             1.553            52,9%         47,1%        100,0%
                UMBRIA              169             137              306             55,2%         44,8%        100,0%
               MARCHE               414             338              752             55,1%         44,9%        100,0%
                  LAZIO            1.261           1.042            2.303            54,8%         45,2%        100,0%
              ABRUZZO               416             295               711            58,5%         41,5%        100,0%
                MOLISE               85              52               137            62,0%         38,0%        100,0%
             CAMPANIA              2.182           1.263            3.445            63,3%         36,7%        100,0%
                PUGLIA             2.017           1.265            3.282            61,5%         38,5%        100,0%
            BASILICATA              272             173              445             61,1%         38,9%        100,0%
              CALABRIA             1.018            822             1.840            55,3%         44,7%        100,0%
                 SICILIA           2.425           1.177            3.602            67,3%         32,7%        100,0%

               SARDEGNA            729              612             1.341           54,4%          45,6%        100,0%
                  Totale*         16.863          11.900           28.763*          58,6%          41,4%        100,0%

*Il totale è comprensivo di 123 individui con sede di lavoro estera o N.d.

Fonte: elaborazione Direzione Studi e Ricerche su dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sistema Infor-
mativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

          Scenari sociali 14
Prospettive
                                                                                trattualizzati al 31 ottobre 2019
        “L’ingresso dei Navigator va inteso come nuova energia in               (al netto di quelli della Regione
        grado di riattivare la fiducia e la proattività dei beneficiari
                                                                                Campania):
        del Reddito di cittadinanza propedeutica al loro reale
        avvicinamento al mondo del lavoro”.                                     hanno supportato gli operatori
                                                                                dei CPI nella convocazione e
consulenza ai potenziali datori         anche di tutor e di motivatore.         accoglienza di 109.709 beneficia-
di lavoro in merito a incentivi,        La filosofia sottesa a questa atti-     ri del RdC, di cui 24.014 a set-
agevolazioni e normativa con-           vità è quella del case manage-          tembre e 85.695 ottobre (+
trattuale.                              ment, cioè la ‘registrazione’, in-      257%).
“Il Navigator – nelle parole del        tesa come raccolta e analisi, di        Hanno assistito gli operatori dei
presidente     Parisi    –    entra     tutti i dati riguardanti la perso-      CPI nella gestione del primo ap-
nel centro per l’impiego per far        na, dal contesto familiare a quel-      puntamento e dei colloqui
sì che l’insieme sia più grande         lo sociale in cui vive, i bisogni, le   orientativi di 33.110 beneficiari
della somma delle singole parti.        difficoltà, ma soprattutto le           del RdC, di cui 8.608 a settem-
Non si limita a un intervento           aspettative, le attitudini, i           bre e 24.502 a ottobre (+ 185%).
isolato, ma lavora affinché sia         ‘talenti’ da spendere nel mercato       I Navigator possono diventare,
garantito agli utenti un servizio       del lavoro, in modo da realizzare       nell’ambito di centri per l’impie-
continuo di accompagnamento             un percorso il più possibile co-        go rinnovati e rafforzati sia dal
al lavoro”.                             struito su quella singola, specifi-     punto di vista del capitale uma-
Una figura nuova, ma soprattut-         ca individualità, con le sue spe-       no che delle risorse, il motore
to innovativa, che porta con sé         cifiche caratteristiche.                delle politiche attive del lavoro
non una mera operatività ag-            Dopo una selezione pubblica a           4.0, che diventano di fatto politi-
giuntiva ma una reale e concreta        giugno 2019 e una lunga e artico-       che di sviluppo economico.
presa in carico a tutto tondo del-      lata formazione, i Navigator ad         Illuminanti in questo senso le
la persona che cerca lavoro per         oggi in forze ai Cpi sono 2.782         parole del presidente Parisi:
la quale il RDC è uno strumento         (inclusi i 416 della Campania re-       “L’ingresso dei Navigator va in-
non solo di sostegno al reddito         centemente attivati), supportati        teso come nuova energia in gra-
ma incentivante e di sostegno in        da 341 operatori di Anpal servizi.      do di riattivare la fiducia e la
una fase delicata e decisiva,           È per altro in corso lo scorri-         proattività dei beneficiari del
quella della riattivazione del          mento delle graduatorie per             Reddito di cittadinanza prope-
soggetto.                               completare l’organico. In questa        deutica al loro reale avvicina-
E proprio in questa fase, il Navi-      prima fase le attività svolte sono      mento al mondo del lavoro.
gator è di fatto lo snodo essen-        state principalmente quelle rela-       Si tratta infatti di una politica
ziale, il ponte tra le persone che      tive      alla     “Convocazione/       attiva che ci consente di avvici-
accedono al RdC e i centri per          Accoglienza” ed alla “Gestione          nare, in maniera strategica, mol-
l’impiego e poi il mondo del la-        del primo appuntamento”. Nello          ti che sono stati allontanati dal
voro, una sorta di facilitatore ma      specifico i 2.366 Navigator con-        mondo del lavoro permettendo-
                                                                                gli di passare da inattivi ad atti-
       “Diverrà fondamentale interpretare questa misura come                    vi. Diverrà fondamentale inter-
       strumento al servizio dei processi di innovazione delle                  pretare questa misura come
       imprese”.
                                                                                strumento al servizio dei proces-
                                                                                si di innovazione delle imprese”.

                                                    *Responsabile Ufficio stampa e Social media di Anpal Servizi

         Scenari sociali 15
Prospettive

LO STATO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ
IN CALABRIA E LE PROSPETTIVE FUTURE
                                                                                             di Giacomo Panizza*

I
       mmagina una famiglia che fa nulla per mi-            zioni e di interventi multidimensionali; ma la Ca-
       gliorarsi e investe poco o niente sui suoi           labria, anche in seguito alla L. 328 del 2000 in ma-
       famigliari. Si dissolve tramandando povertà          teria, ha continuato con politiche assistenzialisti-
       a sé e agli altri, e i suoi stessi componenti        che fornendo pochi servizi e nessun sistema terri-
desiderosi di realizzarsi sono costretti a partire e a      toriale integrato. Finanche quando l’ISTAT ha
impegnarsi altrove. Riassumerei così il mio sguar-          codificato la suddivisione del fenomeno povertà
do sulle povertà della Calabria di ieri e di oggi…          in due forme differenti richiedendo modalità
ma da adesso progettiamo prospettive migliori               differenziate di fronteggiarle (la povertà assoluta
per il domani. Alla sua istituzione, l’Ente Regione         intesa come situazione di miseria, e la povertà
Calabria affrontò il problema della miseria come            relativa intesa come dimensione a rischio di cade-
se fosse una mera mancanza di denaro. Facevano              re in miseria), nemmeno stavolta la Calabria cor-
già così i comuni utiliz-                                                reggeva gli interventi sbagliati, inutili
zando gli Enti assisten-                                                 e dannosi. Ulteriormente, dal 2013,
ziali ereditati dal Regno                                                l’ISTAT misura la qualità della vita
                                 “Da mezzo secolo, studiosi e
d’Italia e dal Ventennio                                                 dei cittadini attraverso lo strumento
                                 assistenti sociali, economisti e
fascista. Così era in Ita-                                               del Benessere Equo Sostenibile (BES)
                                 sociologi, come la stessa Dottrina
lia, però sul dramma                                                     spingendo ad aggiornare la lotta alla
                                 Sociale della Chiesa, classificano la
povertà la “differenza                                                   povertà anche attraverso servizi so-
                                 povertà non solo come economica e
calabrese” fu quella di                                                  ciali ed educativi, livellando divari,
                                 tantomeno casuale, ma causata da
non mettersi al passo                                                    accompagnando le persone ad attiva-
                                 fattori complessi e sistemici ben più
con le norme nazionali                                                   re       le       proprie       capacità
                                 potenti delle singole persone e
ed europee, e nemmeno                                                    (empowerment) su strade di emanci-
                                 famiglie in povertà.”
con quelle buone prassi                                                  pazione… e la Calabria sta ancora fer-
di intervento che fanno                                                  ma al palo.
ben capire che la povertà non si sconfigge con il           Non è un caso che non abbia recepito tante leggi
denaro ma anche con la salute, lo studio, il lavoro,        implicanti il contrasto alla povertà economica ed
l’abitazione e così via. Pensiamo alla sanità cala-         educativa e le altre dimensioni previste dal BES.
brese: spende tanti soldi senza produrre salute!            Non è per caso che il BES elenchi dodici dimen-
Da mezzo secolo, studiosi e assistenti sociali, eco-        sioni in ordine alfabetico (tra cui quella economi-
nomisti e sociologi, come la stessa Dottrina Socia-         ca) perché ognuna è rilevante: ambiente, benesse-
le della Chiesa, classificano la povertà non solo           re economico, benessere soggettivo, istruzione e
come economica e tantomeno casuale, ma causa-               formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita,
ta da fattori complessi e sistemici ben più potenti         paesaggio e patrimonio culturale, politica e istitu-
delle singole persone e famiglie in povertà.                zioni, qualità dei servizi, relazioni sociali, ricerca
Sono cause multifattoriali necessitanti di spiega-          e innovazione, salute, sicurezza.

      Scenari sociali 16
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