LA SPERANZA: LA FORZA DI PROGETTO ITACA - Progetto Itaca Firenze

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LA SPERANZA: LA FORZA DI PROGETTO ITACA - Progetto Itaca Firenze
LA SPERANZA:
                LA FORZA DI PROGETTO ITACA

                                                                      a cura di Luca Vitali Rosati

La speranza, in ogni situazione, è la cosa che fa smuovere le persone, prese dai loro dubbi e
incertezze per il futuro. Ed è il concetto forse più bello che ha l’essere umano: grazie ad essa
“speriamo” nel futuro, quando il presente – e ancor di più il passato – fanno troppo male.
Per mezzo di un semplice titolo: “le mie aspettative, desideri e obiettivi per il 2021”, proposto
da me nell’incontro di scrittura creativa di gennaio, i miei “alunni” hanno parlato di tutto:
amore, odio e rancore, felicità, ecc. Tutti i testi accomunati, e resi così potenti, dalla solita,
splendida speranza, in particolar modo forse influenzata dal periodo storico pandemico che
stiamo vivendo, che vogliamo superare, e che supereremo.
Buona lettura
LA SPERANZA: LA FORZA DI PROGETTO ITACA - Progetto Itaca Firenze
Sirene   GIORNALINO DI PROGETTO ITACA FIRENZE

            C’È SPERANZA NELLA GUARIGIONE
               a cura di dottor Giuseppe Tibaldi, direttore della Rete dei Servizi della Salute
               Mentale Adulti dell’Area Nord del Dipartimento di Salute Mentale di Modena

Durante la giornata mondiale della Sa-            molto agli studi di valutazione di come
lute Mentale 2020 Eliana Astorri, gior-           le persone con esperienze psicotiche
nalista di Radio Vaticana, ha intervistato        evolvono nel corso del tempo e queste
il dottor Giuseppe Tibaldi, in merito al          ricerche dicono, in modo chiaro e scien-
suo libro “La pratica quotidiana della            tificamente verificato, che le possibilità
speranza. Storie di guarigione” (Mime-            di guarigione, anche nei disturbi che
sis Edizioni, 2020). Si riportano alcuni          definiamo schizofrenia, sono superiori
punti salienti di questa interessante in-         al 50%. Quindi, la disperazione è un ef-
tervista, tratta dalla pagina web “Vati-          fetto di coloro che preannunciano un’e-
can News”, che illustra bene quali sono i         voluzione sfavorevole. Questo annun-
fattori che favoriscono i percorsi positivi       cio di evoluzione sfavorevole è molto
in situazioni che appaiono disperate e            frequente, purtroppo. La disperazione
poco comprensibili, come quelle psico-            è infondata. IO MI SONO DEDICATO
tiche. NEI RACCONTI DI CENTINAIA                  ALLE STORIE POSITIVE PROPRIO PER
DI “SOPRAVVISSUTI” EMERGE UNA                     QUESTO MOTIVO, PERCHÉ, AL DI LÀ
RISPOSTA CHIARISSIMA: DISPORRE                    DEI DATI SCIENTIFICI, È NECESSARIO
DI ALMENO UNA PERSONA CHE CRE-                    CHE QUESTE PERSONE CHE HANNO
DA FERMAMENTE ALLA POSSIBILITÀ                    UN’EVOLUZIONE FAVOREVOLE LA
DELLA TUA “GUARIGIONE”. Coeren-                   RACCONTINO E LA TESTIMONINO”.
temente con questa indicazione, le spe-           Fondamentale è il ruolo del professio-
ranze ragionevoli, che sono il denomi-            nista che crede nella guarigione del pa-
natore comune dei contributi proposti             ziente. Occorre: “favorire queste aspet-
in questo testo, sono sempre speran-              tative favorevoli espresse non solo da
ze condivise. Il dottor Tibaldi nel libro         parte dei professionisti ma anche da
racconta il suo approccio ottimista, at-          parte di coloro che vivono con queste
traverso le testimonianze di chi ha cre-          persone. Perché è chiaro che per lun-
duto nella propria guarigione ed è sta-           ghi periodi prevale la sofferenza, pre-
to sostenuto durante questo percorso.             vale la disperazione, prevale l’idea che
La speranza nella guarigione, dunque,             non possano esserci evoluzioni positi-
contro la disperazione della malattia.            ve. C’È UNA COLLEGA CHE HA RAC-
Tibaldi spiega in che modo sia possibi-           COLTO CENTINAIA DI TESTIMONIAN-
le concretizzare questo rovesciamento             ZE DI PERCORSI POSITIVI E UNO DEI
di approccio nei confronti delle perso-           FATTORI CHIAVE È PROPRIO AVERE
ne con psicosi: “La disperazione non è            QUALCUNO CHE CREDA CIECAMEN-
fondata su basi solide. Mi sono dedicato          TE ALLA SUA POSSIBILITÀ DI UN’EVO-

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LUZIONE POSITIVA DI GUARIGIONE.                alto, la possibilità di raggiungerlo è re-
QUESTO ELEMENTO DEL CREDERCI                   mota. Se, invece, il percorso si alimen-
È FONDAMENTALE SIA PER CHI VIVE                ta di piccoli movimenti positivi che si
QUESTA ESPERIENZA, SIA PER I SUOI              alternano magari a momenti in cui la
FAMILIARI, SIA PER GLI STESSI PRO-             sofferenza ritorna, questa tensione po-
FESSIONISTI.” Nelle diverse testimo-           sitiva, riemerge e riprende il sopravven-
nianze di persone che sono guarite o           to perché, dentro ognuno di noi ci sono
che tengono sotto controllo la loro con-       parti problematiche e parti sane. Nell’e-
dizione, viene posto in rilievo il fatto che   sperienza psicotica, le parti psicotiche
quando si parla di speranza si punta ad        prendono il sopravvento per un certo
ottenere un obiettivo completo e finale        periodo di tempo, ma le parti sane con-
secondo i nostri desideri, trascurando,        tinuano ad esserci ed è per questo che
invece, tanti altri obiettivi minori, più      bisogna crederci. Bisogna credere che
piccoli, che si possono attuare durante        queste parti sane possano emergere e
il percorso verso quel risultato. A que-       ritornare in primo piano. Io credo che
sta osservazione Tibaldi risponde: “Si         il messaggio fondamentale sia che i
contrappongono quelle che chiamiamo            servizi devono essere orientati verso la
speranze ragionevoli, che spesso sono          guarigione perché il mito dell’inguaribi-
piccole, spesso sono speranze mesco-           lità è l’ultimo muro del manicomio. Cre-
late ai momenti di disperazione, alla          do che una delle componenti del mani-
speranza con la S maiuscola che, spes-         comio fosse questa idea che le persone
so, diventa fonte di delusione, perché,        dovevano rimanere lì perché non ave-
se l’obiettivo è immediatamente molto          vano nessuna possibilità di guarigione.

  UNA SPERANZA PER L’ASSUNZIONE DELLE
    PERSONE CON DISABILITÀ PSICHICA

                                        Attività di Progetto Itaca Firenze con le Istituzioni

Nel corso dell’ultimo anno da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dell’Azien-
da USL Toscana Centro, Tribunale, Corte di Appello ed altri, sono stati pubblicati
diversi avvisi di selezione dedicati alle persone con disabilità, ma in tutti gli avvisi
si prevede l’esclusione dalla selezione delle persone con disabilità psichica ai sensi
dell’art. 9, comma 4 della legge 68/99. Dobbiamo ricordare come stime atten-
dibili dimostrano che la disabilità psichica rappresenta circa il 35% di tutte
le persone con disabilità. La legge 68/99 prevede che per favorire l’inserimento

                                                                               FEBBRAIO 2021 3
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lavorativo delle persone con disabilità gli uffici competenti possano stipulare, ai
sensi dell’art 11, con il datore di lavoro convenzioni aventi ad oggetto la determi-
nazione di un programma mirante al conseguimento degli obiettivi occupazionali.
Purtroppo, però, non abbiamo notizie che le stesse Pubbliche Amministrazioni, si
siano impegnate in progetti che prevedano l’assunzione di un disabile psichico.
Il Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, del quale fac-
ciamo parte, ha quindi ottenuto un incontro l’8 gennaio 2021 con l’ Agenzia Re-
gionale Toscana per l’Impiego (ARTI) - durante il quale si sono messe le basi per
un lavoro comune - in vista della CONCRETA APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA
DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI N. 1/2019 CON LA QUALE
VENGONO FORNITE LINEE GUIDA IN MATERIA DI COLLOCAMENTO OBBLIGA-
TORIO DELLE CATEGORIE PROTETTE ED INDIRIZZI APPLICATIVI RELATIVA-
MENTE ALL’UTILIZZO DELLE CONVENZIONI STIPULATE AI SENSI DELL’ART. 11
PER L’ASSUNZIONE DEI DISABILI PSICHICI.
La direttiva fa anche riferimento all’intesa adottata dalla Conferenza Unificata Sta-
to Regioni nel 2006, avente ad oggetto lo svolgimento di tirocini formativi o di
orientamento finalizzati all’assunzione dei disabili. Tale intesa all’art. 2 prevede che
le Pubbliche Amministrazioni debbano individuare, entro il mese di febbraio di
ogni anno, una percentuale di posti non inferiore al 30% di quelli non coperti e da
ricoprire attraverso i tirocini con i lavoratori disabili, anche con handicap intelletti-
vo psichico.
Per quanto riguarda il collocamento al lavoro dei disabili psichici presso datori di
lavoro privati è stato fatto presente che 2 dei 5 milioni di entrate derivanti dalle
multe alle aziende private per mancato rispetto degli obblighi di cui alla Legge
68/99 sono stati utilizzati per favorire il collocamento al lavoro dei disabili psichici
presso aziende private.
Il Coordinamento farà pressione affinché si arrivi ad una modifica alla Legge
68/1999, per superare le criticità e le discriminazioni nei confronti delle persone
con disabilità psichica. Al termine dell’incontro è stata condivisa l’utilità di promuo-
vere un incontro con i tre Dirigenti responsabili dei Dipartimenti di Salute Mentale
ed i quattro Dirigenti dell’ARTI a livello territoriale.

                    Progetto Itaca Firenze è un Associazione
                          di Volontariato che promuove
             una visione positiva nel campo della Salute Mentale.
         Offriamo gratuitamente servizi di Riabilitazione per giovani
            affetti da disturbi psichiatrici e iniziative di sostegno ai
          famigliari, oltre a progetti di Informazione e Prevenzione.

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     IL CORSO FAMIGLIA A FAMIGLIA (FAF),
     COSA CI HA INSEGNATO E LA NOSTRA
           ESPERIENZA NEGLI ANNI

                                                     a cura di Angela e Paolo B.

Il corso dedicato ai famigliari di persone che soffrono di disturbi psichia-
trici è arrivato ad un punto importante della sua vita, iniziata a Progetto
Itaca Firenze nel 2011. Siamo in presenza di una trasformazione impor-
tante: d’ora in poi il corso si svilupperà su otto lezioni invece di dodici e
sarà aggiornato consentendo di apprendere i più importanti progressi
acquisiti dalla scienza. È importante, sia per i famigliari che hanno già
seguito il corso sia per quelli che vorrebbero frequentarlo, capire in cosa
consiste il nuovo corso messo a punto dall’organizzazione statunitense
NAMI (National Alliance on Mental Illness).
• Lezione 1: Introduzione al corso NAMI Famiglia a Famiglia
• Lezione 2: Comprensione delle condizioni di salute mentale di
    chi soffre di malattia mentale e preparazione dei famigliari care-
    givers ai momenti di crisi psichiatrica.
• Lezione 3: L’importanza di ottenere una diagnosi per il nostro
    congiunto. Condivisione delle storie dei famigliari che seguono
    il corso
• Lezione 4: Panoramica sulle malattie mentali e sulle condizioni
    di salute mentale.
• Lezione 5: Esame delle possibili opzioni di trattamento
• Lezione 6: Apprendere come comunicare in modo efficace con la
    persona che soffre di disturbo psichiatrico e apprendimento di
    strategie per la risoluzione dei problemi
• Lezione 7: Cosa è l’empatia applicata alla condizione del fami-
    gliare ammalato e perché funziona nel migliorare la vita fami-
    gliare e la convivenza. Cosa si intende per recupero
• Lezione 8: Andare avanti e non rimanere bloccati e isolati. Tutto
    ciò che possiamo fare per reagire ed avere una visione positiva.

                                                                   FEBBRAIO 2021 5
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Fino ad oggi il corso ha aiutato 155 famigliari a comprendere le diverse
patologie psichiatriche i loro sintomi, i farmaci e i loro effetti collaterali,
le strategie per ottenere l’adesione alla cura e la continuità terapeutica.
Queste conoscenze sono presenti anche nel nuovo corso e noi formatori
siamo ansiosi di sperimentarlo anzi, di percorrerlo, insieme ai famigliari
del dodicesimo corso FaF.
Di importanza veramente rilevante è stata, per tutti i famigliari che
si sono succeduti negli anni, la comprensione e l’interpretazione
delle proprie reazioni emotive di fronte al comportamento disfun-
zionale del proprio congiunto ammalato.
Emozioni e comportamenti che molto spesso aggravano la situazione.
Negli ultimi anni, con la diffusione di Whatsapp, è stato possibile aiu-
tare i famigliari ad uscire dall’isolamento e il “fare rete”, condividendo
conoscenza e iniziative. A questo proposito intendiamo al più presto
ristabilire la consuetudine degli incontri di approfondimento di alcune
tematiche di interesse dei famigliari. Incontri che abbiamo denominato
“FaF-Followup”, oggi purtroppo sospesi per l’emergenza Covid. Questi
incontri sono una bellissima occasione per ritrovarsi e per far conoscere
fra di loro vecchi e nuovi famigliari dei corsi che si sono susseguiti nel
tempo.
Prosegue invece molto intensa l’attività di supporto telefonico for-
nita dai formatori ai famigliari che si trovano in crisi. Si tratta di te-
lefonate e talvolta incontri con i famigliari che, richiamando le nozioni
apprese nel corso, hanno dato la possibilità ai famigliari di trovare la loro
strada nella soluzione di situazioni molto dolorose determinate dalla pa-
tologia psichiatrica. Sempre i famigliari sono stati incoraggiati ad affi-
darsi ai servizi di Salute Mentale.

6 | FEBBRAIO      2021
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      UN SUPPORTO AGLI INSEGNANTI PER
          AIUTARE GLI ADOLESCENTI
                                                          a cura di Antoinette B.

                                         Nell’anno appena trascorso ab-
                                         biamo avuto modo, come Grup-
                                         po Scuola, di fare i nostri incontri
                                         purtroppo in pochi Istituti toscani.
                                         Tuttavia gli incontri avuti sono stati
                                         molto produttivi. In questa difficile
                                         fase di convivenza con il Covid-19
                                         gli adolescenti sono le fasce d’età
                                         più colpite da disturbi d’ansia, at-
                                         tacchi di panico e altre manifesta-
zioni di malessere che necessitano il supporto di insegnanti preparati a
gestirli. Ecco perché per questo 2021 abbiamo pensato, grazie proprio
alle richieste arrivate, di preparare degli incontri dedicati proprio ai do-
centi che speriamo di poter fare in presenza, ma che siamo pronti a por-
tare avanti anche in modalità online. E’ importante che la scuola sia un
luogo in cui i ragazzi si sentano al sicuro. Per questo è fondamentale che
gli insegnanti siano preparati ad ascoltare e supportare il disagio giova-
nile, per permettere ai ragazzi di essere aiutati ed indirizzati verso una
consapevolezza maggiore in questo periodo difficile.

                                                                   FEBBRAIO 2021 7
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Sirene   GIORNALINO DI PROGETTO ITACA FIRENZE

         DARE AIUTO E SUPPORTO OLTRE UNA
                   TELEFONATA
                                                         a cura di Giannetta D.

Faro Itaca: la linea telefonica di Progetto Itaca Firenze è attiva per chiun-
que soffra di disturbi mentali e per i loro famigliari.
Nel 2020 abbiamo fatto una campagna pubblicitaria sugli autobus di Fi-
renze. L’OBIETTIVO PRINCIPALE ERA QUELLO DI FAR CONOSCERE IL
NOSTRO SERVIZIO A PIÙ PERSONE POSSIBILI E IL MESSAGGIO ERA
CHIARO: LA MALATTIA MENTALE È CURABILE E PENSARE IL CON-
TRARIO È FOLLIA.
Abbiamo ricevuto tante telefonate di genitori, soprattutto, preoccupati
per i propri figli. E abbiamo dato conforto come potevamo al telefono,
sentendo chiaramente che ad un’iniziale agitazione nella voce seguiva
un po’ di sollievo e speranza. Ma quando la telefonata finisce, come con-
tinuerà la vita di queste famiglie? Me lo chiedo spesso, perché il pensiero
che la telefonata abbia portato i suoi frutti è costante. Seguiranno i no-
stri consigli? Il famigliare malato proseguirà nella cura?
Sono tutte domande alle quali, nel 2021, vorremmo dare risposta, maga-
ri avendo chi contatta Faro Itaca qui a frequentare le attività e i corsi di
Progetto Itaca Firenze. E ci auguriamo che sempre più persone conosca-
no Faro Itaca, magari attraverso altre campagne pubblicitarie o grazie
ad attività di volantinaggio portata avanti da tutti noi volontari.

8 | FEBBRAIO      2021
V O L O N T A R I

   EVENTI DIGITALI PER TORNARE PRESTO
                 INSIEME
                                                             a cura di Valeria

Si può desiderare altro se non la normalità, in questo 2021? L’anno appe-
na passato ha messo a dura prova la nostra resistenza, fisica e mentale,
ai tanti cambiamenti avvenuti. Qualche mutamento ci è costato molto,
ad esempio rinunciare agli abbracci, ai momenti di incontro con amici
e parenti. Qualche altro, seppur sofferto, ci ha insegnato qualcosa. La
lezione più importante è che il digitale non potrà mai sostituire un in-
contro di persona ma può aiutare a restare vicini. Nel corso degli ultimi
mesi del 2020, come Gruppo Eventi, noi Volontari abbiamo sentito il bi-
sogno di esserci e, allo stesso tempo, di mandare un messaggio positivo
nonostante il Covid incombesse ancora sulle nostre vite. Stiamo infatti
portando avanti il progetto di un’asta online che possa far fronte anche
alle nostre esigenze di raccolta fondi. Sarà un lavoro corale che stiamo
curando con tutto il calore possibile come se fossimo insieme, a scam-
biarci idee e proposte davanti ad un caffè. Anche se per ora i nostri in-
contri sono solo digitali, sentiamo la passione e l’affiatamento del lavoro
di gruppo con il desiderio di tornare, con una nuova carica, alla vita che
abbiamo conosciuto prima della pandemia.

              SALUTIAMO IL NOSTRO GP
Gianpaolo era davvero un per-
sonaggio quando ci faceva il suo
ballo preferito: Wild Wild West!!
Già ci mancano i suoi canti, le sue
risate e le sue poesie.
“Ora con GP non potrò più fare il
registro Presenze al Club. Mi ricor-
do che portava sempre me e Paul
alle partite di Rugby e ci faceva
entrare gratis! “
Ti sei addormentato e con dolcez-
za ci hai lasciato                   ciare i tuoi genitori che tanto ti
GP proteggici da lassù e siamo fe- mancavano quì.
lici che finalmente potrai riabrac- TI VOGLIAMO BENE CARO GP

                                                                FEBBRAIO 2021 9
Sirene   GIORNALINO DI PROGETTO ITACA FIRENZE

            LA PAROLA AI SOCI DI CLUB ITACA

           LA SPERANZA PER IL 2021? CHE LA
                 PANDEMIA FINISCA!
In questo nostro incontro di scrittura creativa “La Speranza per il 2021?” ci siamo
domandati infinite cose, ma paradossalmente non abbiamo fatto cenno alla cosa
che più ci condiziona attualmente: la pandemia. Ed è questa la cosa più bella ed
eccezionale: aver centrato l’attenzione sui nostri obiettivi personali e le nostre spe-
ranze per questo nuovo anno, riuscendo a scaraventare nell’oblio i cattivi pensieri.

Io ho molti desideri per l’anno nuovo: uno, che mio padre, il quale cammina già
male da diverso tempo, ora si è fatto male alla spalla e spero che nel 2021 guarisca
presto. Vorrei vedere più film di Aldo Fabrizi, documentari di animali e cartoni ani-
mati. Spero di trovare una fidanzata; ho sempre paura del futuro. Quindi il 2021 ho
paura che vada peggio del 2020, ma devo ricordarmi che tante cose vanno bene,
come alla Tinaia dove vado a dipingere e dove sto con degli amici. Voglio miglio-
rare per scrivere bene e per poi poter pubblicare un libro. La scrittura creativa mi
aiuta a crescere con l’aiuto degli altri. Spero quest’anno di stare meglio di salute
perché sono preoccupato del mio rimuginio continuo su passato e futuro e
non riesco a stare sul presente. Vorrei da te, Luca Vitali Rosati, un aiuto per dar-
mi un consiglio per distrarmi forse vedendo film. Frequento la basilica di San Mi-
niato a Monte e ho colloquio con Don Bernardo. Quindi Luca ti chiedo di aiutarmi
e di darmi un consiglio. LUCA M
Il mio desiderio è quello di trovare un lavoro presso l’ufficio del collocamento per-
ché l’ho perso qualche anno fa: poiché era per me e anche per la mia ragazza
importante. Spero che nel 2021 troverò anche più amici fidati, per uscire con loro
e anche la mia ragazza; essere più indipendente. Per cui vorrei lavorare io e la mia
dolce metà che è Silvia. RAFF

10 | FEBBRAIO     2021
C L U B   I T A C A

Il mio più grande desiderio per il 2021 è quello di poter finalmente ritornare insie-
me a mia figlia Maddalena. Da quando me l’hanno portata via il 25 settembre del
2019 sto vivendo un incubo tremendo, il peggiore della mia vita. Maddalena aveva
solo 10 mesi di vita quando l’hanno distaccata da me e data in affidamento a un’altra
famiglia senza darmi nemmeno spiegazioni ed io non l’ho potuta vedere crescere in
questi 16 mesi. Non ho potuto vedere tutti i progressi che ha fatto, né vivere il quo-
tidiano con lei. Per una mamma è la cosa peggiore che può accadere nella vita. Io
sto soffrendo tanto per questa bruttissima situazione di vita. Spero tanto con tutto il
cuore che tutto questo finisca al più presto e che io e mia figlia possiamo finalmente
iniziare la nostra nuova vita insieme. Prego tanto perché questo accada al più presto
e aspetto con ansia quel giorno meraviglioso. Mia figlia è tutta la mia vita, la gioia
più grande che abbia mai avuto e desidero davvero con tutta me stessa che
quest’anno possa tornare al più presto con me. MICHELA B.
Io vorrei - e mi piacerebbe - riuscire sempre di più a migliorarmi, crescere inter-
namente, essere indipendente. Il mio progetto è volermi più bene, modificare i
miei difetti e i miei limiti e paure. Vorrei sciogliere i miei nodi, le mie insicurezze. Mi
piacerebbe apprezzarmi ed accettarmi un po’ di più. Vorrei cavarmela da sola,
essere meno chiusa e timida. Vorrei essere meno triste perché a volte mi sen-
to intrappolata e prigioniera delle mie ansie e dubbi. Vorrei non essere pes-
simista e non buttarmi sempre giù. Desidererei avere più speranza. ELISA B
Il mio primo obiettivo per il 2021 è di trovare lavoro perché non sto lavorando
da tanti mesi; vorrei che fosse un lavoro che mi piace e dove mi trovo bene e mi
voglio impegnare a cercarlo. Spero che sia un lavoro che non solo mi permetta di
guadagnare dei soldi miei e imparare cose nuove, ma anche di conoscere persone
nuove che potrebbero essere mie amiche. Voglio anche migliorare nel fare foto-
grafie perché mi piace molto, e penso che potrei fare un corso specifico e leggere
dei libri su questo argomento per imparare, o partecipare ad una mostra di questo
argomento, e far vedere le mie fotografie ai miei amici. Vorrei anche mantenere
alcune amicizie con persone con cui ho un rapporto un po’ più difficile. Vorrei mi-
gliorare alcune mie difficoltà, per esempio mantenere anche le amicizie con alcune
persone con cui non mi trovo molto bene. Vorrei leggere alcuni libri, anche pochi

                                                                            FEBBRAIO 2021 | 11
Sirene   GIORNALINO DI PROGETTO ITACA FIRENZE

ma che piacciono veramente e prendere appunti di questi per non dimenticarmeli.
Vorrei ripassare alcuni argomenti di storia di cui non mi ricordo niente. Un altro
impegno che voglio cercare di mantenere è di essere più sensibile verso una
persona che conosco, che ha dei problemi, e starle più vicina, mostrandole
più affetto, anche se non è facile. Vorrei anche mantenere il rapporto con una
mia biscugina, a cui mi sono riavvicinata da poco e conoscerla meglio e aiutarla
in alcuni suoi problemi. Un altro mio obiettivo è di essere più aperta con i miei
genitori e comunicare meglio con loro. E per ultima cosa vorrei che questo virus
sparisse e si tornasse a fare la nostra vita di prima senza mascherine e amuchina.
BARBARA
Per me il 2021 dev’essere l’anno della rinascita. Deve esserlo per forza, per-
ché, fin da subito, ho deciso di smettere di fumare e, unito a questo, di per-
dere peso. Non sarà facile: so che dovrò impegnarmi e avere costanza e forza
di volontà (qualità che mi è sempre mancata). Ma ora penso che sia diverso dal
passato, avendo acquistato, grazie anche al corso di scrittura creativa, in me stesso
e consapevolezza delle mie, poche ma profonde, qualità. Infine, un mio grande
progetto è quello di pubblicare un libro con una casa editrice, ma magari di alto
spessore, che possa far conoscere la mia arte a più persone possibili, la quale – e
di questo ne sono convinto – in qualche modo nel futuro trionferà. Infatti non ho
più paura di espormi, come prima invece avevo: questo il cambiamento che dicevo
prima più grande che mi sia capitato. LUCA VR

    La felicità nel cuore di ognuno per l’amore di un nuovo anno
                                                                Edo

LA MIA ESPERIENZA A CLUB ITACA È VOLTA AL TERMINE
         E COME TUTTE LE COSE HA LASCIATO UN SEGNO

                                                        a cura di Giulia T. - Tirocinante

Ricordo il primo giorno e delle mille preoccupazioni che avevo, di inserirmi in una
piccola grande famiglia in cui ognuno aveva il proprio posto e nella quale avrei
dovuto farmi conoscere e accogliere. Giorno per giorno tutti hanno fatto in modo
di rendermi partecipe del gruppo, senza farmi sentire di troppo, le colazioni e i
pranzi mi hanno riportato alla mente i momenti e le routine che avevo con la mia
famiglia. I Soci che sono riuscita a conoscere, anche se in poco tempo mi hanno
fatto capire che per quanto la vita ti possa mettere dei freni si ha sempre la possi-

12 | FEBBRAIO     2021
C L U B   I T A C A

                               bilità di rendere questi la forza per andare avanti e che
                               per andare avanti è importante avere persone che ti
                               stiano accanto e ti sostengano. Per questo Club Itaca
                               mi ha dato la possibilità di comprendere che alla
                               fine la felicità è nelle piccole cose e che per trovar-
                               la basta guardarsi accanto, con la consapevolez-
                               za che potrai sempre contare su una mano amica
                               che tende verso di te. Non posso che dire grazie,
                               per avermi fatta sorridere e avermi fatta sentire a casa,
                               spero di aver lasciato anche io un piccolo graffio, graf-
                               fio perché quello che voi avete lasciato a me sarà sem-
                               pre un segno importante

   IMPRESSIONI SU ALCUNI NOSTRI CORSI:
    GINNASTICA DOLCE- HAPPY TALKING
Anche se non partecipo spesso, devo dire        di fare sport: non mi piace fare la ginnasti-
che è stata una ginnastica un po’ fatico-       ca dolce ma mi piace vederla. La farò per
sa, però si vede che è ginnastica dolce.        amore dell’iniziativa e perchè mi ha dato
Il corso lo insegna Giulia (la tirocinante)     spunto nell’andare a correre in manie-
ed io mi sono molto divertita a fare quei       ra consapevole. Il benessere per amore
movimenti! Secondo me potrebbe essere           personale, l’amore personale del volersi
bello in futuro fare gli esercizi su un tap-    bene. Un apprezzamento sportivo EDO
petino, appena finirà il Covid. Vorrei che si   Anche se ho partecipato solo a 2 lezioni e
potesse abbinare della musica. Da piccina       non 3, le ho trovate piuttosto interessanti.
facevo ginnastica ritmica e seguire il cor-     Antoinette è una brava, simpatica e pa-
so mi ha dato la possibilità di ricordare la    ziente insegnante e mi piace molto il suo
mia infanzia. Anche se non andrò spesso         modo di insegnare. L’argomento fra tutti
e parteciperò poche volte, è sempre bel-        quanti che mi è piaciuto di più è stata la
lo. CHIARA M.                                   storia di Giovanna d’Arco, che abbiamo
Sono molto contento del corso e mi ha           tradotto le parole dall’inglese all’italiano
fatto bene, mi ha sciolto le spalle, i musco-   ed io ho notato un mio miglioramento
li, gambe ed ero molto rilassato. Giulia è      nella lettura rispetto ad altre volte e spero
stata brava, con i miei compagni mi sono        di continuare a migliorare. È stato carino
divertito tanto. È stato piacevole parteci-     finire la lezione mangiando il pranzo al
pare. IMAGINE                                   sacco tutti assieme al Club. Io ho mangia-
Mi sono rassodato a vedere gli altri fare       to un tramezzino e una pasta alla crema
ginnastica; mi hanno trasmesso la volontà       per frutta. CHIARA

                                                                             FEBBRAIO 2021 | 13
Sirene   GIORNALINO DI PROGETTO ITACA FIRENZE

                          PROGETTO RINASCITA

                                      La società Atstrat di Milano, grazie al sostegno di An-
                                      gelini SpA, hanno costruito: STORIE di RINASCITA. Un
                                      progetto che si concretizza nella raccolta - e condi-
                                      visione su intranet - di storie personali di recovery
                                      da una sofferenza mentale delle varie sedi di Proget-
                                      to Itaca in Italia. Da Firenze hanno partecipato ben
                                      21 Soci del Club e 3 familiari. Questa attività è stata
                                      importante perché ha aiutato i partecipanti a cre-
scere nella consapevolezza del percorso fatto e delle piccole o grandi conquiste
raggiunte. Le storie vengono utilizzate in tutti i nostri canali di comunicazione e
speriamo che possano aiutare altre persone nei momenti di difficoltà con la ma-
lattia. Il Comitato Scientifico del progetto sta elaborando un’analisi dei risultati
che verrà pubblicata su una rivista scientifica. Già dalla bozza si possono rilevare
elementi interessanti: quando parlano del presente, gli autori usano un linguag-
gio meno negativo rispetto a quando si riferiscono al loro passato. Ciò testimonia
come le persone con malattia psichiatrica hanno non solo la capacità di mettere
in atto cambiamenti positivi ma ne hanno anche la consapevolezza.

Ciao a tutti, sono Nunzio de Fazio. Fin da piccolo ho sofferto di mancanze d’affetto
che poi hanno fatto evidenziare la mia malattia nell’infanzia che mi rendeva diver-
so. Fin da piccolo non avevo amici, non riuscivo a fare amicizie né a mantenerle. Gli
insegnanti non avevano pazienza con me e mi sminuivano e mi davano del fallito e
mi umiliavano perché ero lento ad apprendere. Mascheravo tutto con la violenza e
arroganza. Spesso finivo nei guai solo per avere attenzioni dai miei genitori, perché
dicevo e pensavo continuamente di non essere amato e che il mondo e tutti ce l’a-
vessero con me.
Adesso rispetto al mio passato mi sento amato e rispettato. La malattia che mi ren-
deva diverso è diventata una piccolissima parte di me rispetto al passato. Riguardo
i rapporti con i coetanei non ho molti amici, ma quei pochi sono leali e non mi giu-
dicano. Per quanto riguarda gli studi gli insegnati si sbagliavano, mi sono diplomato
con un buon voto e anche se per ora non ho un lavoro mi impegnerò al massimo per
raggiungere quello step e avere una mia indipendenza!
Per il mio cambiamento la prima cosa è stata la mia accettazione del problema
e accettare le cure dovute. La seconda è stata fidarsi dei medici e fare i dovuti
controlli e test nel tempo. La terza è stata lavorare sulle emozioni e sulla co-
municazione cognitiva e verbale con i gruppi.

14 | FEBBRAIO     2021
V O L O N T A R I

 FEBBRAIO 2021 15
Sirene   GIORNALINO DI PROGET TO ITACA FIRENZE

                                                    Consiglio Direttivo
                                                    Presidente Francesco Salesia;
                                                    Vice Presidente Paolo Orlando;
                                                    Consiglieri Sofia Uzielli, Franco Cammarata,
                                                    Sara Piccolo, Chiara Lodovichi, Livia
                                                    Frescobaldi, Tita Bosio, Serena Lenzi, Valeria
                                                    Angeli, Paolo Bazzoffi, Maurizio Faggi
                                                    Presidente Collegio dei Revisori
                                                    Alessandro Antonio Giusti

                                                    PROGETTO ITACA MILANO
                                                    02.62695235
                                                    PROGETTO ITACA LECCE
                                                    0832.098118
                                                    PROGETTO ITACA PADOVA
                                                    049.875559
                                                    PROGETTO ITACA GENOVA
                                                    010.0981814
                                                    PROGETTO ITACA PARMA
                                                    0521.508806
                                                    PROGETTO ITACA ROMA
                                                    06.87752821
                                                    PROGETTO ITACA NAPOLI
                                                    081.18962262
                                                    PROGETTO ITACA CATANZARO
                                                    info.catanzaro@progettoitaca.org
                                                    PROGETTO ITACA TORINO
                                                    info.torino@progettoitaca.org
                                                    PROGETTO ITACA PALERMO
                                                    091.6714510

                                 PROGETTO ITACA FIRENZE - ONLUS
                            Associazione di Volontari per la Salute Mentale
                            Corso Italia 32 - 50123 Firenze
                        Tel. 055 0672779 - Cell. 331 8265755
            info@progettoitacafirenze.org - www.progettoitacafirenze.org
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