La medicina di genere - Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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La medicina di genere - Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Istituto per la salute                                                             2022
del bambino
e dell’adolescente
                                                                              NUMERO 3

                         La medicina di genere

                                       A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE          1
La medicina di genere - Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
NUMERO 3

  2022
Numero 3

IN QUESTO NUMERO                                                         KAWASAKI
MEDICINA DI GENERE:                                                      MALATTIA DI KAWASAKI
DA CHE ETÀ?                                                              E DIFFERENZE DI GENERE

di Alberto Villani, Guido Castelli Gattinara,
  Isabella Tarissi De Jacobis                                6           di Alessandra Marchesi                            18

MEDICINA DI GENERE                                                       CELIACHIA
MEDICINA DI GENERE:                                                      LA CELIACHIA
CHE COS’È E PERCHÉ
È IMPORTANTE
di Isabella Tarissi De Jacobis                               8           di Francesca Ferretti                             20

PUBERTA'                                                                 DCA
MEDICINA DI GENERE:                                                      I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
LA PUBERTÀ                                                               ALIMENTARE: QUALI SONO
                                                                         LE DIFFERENZE DI GENERE

di Elena Inzaghi                                            10           di Italo Pretelli                                 22

SISTEMA IMMUNITARIO                                                      ARTRITE
SISTEMA IMMUNITARIO                                                      ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE:
E VACCINAZIONI:                                                          IL GENERE E LE FORME DIVERSE
LE DIFFERENZA DI GENERE                                                  DELLA MALATTIA

di Emma Manno                                                12          di Silvia Magni Manzoni                           24

BRONCHIOLITE                                                             DISPLASIA DELL'ANCA
LA BRONCHIOLITE                                                          DISPLASIA DELL’ANCA
E LE DIFFERENZE DI GENERE                                                E DIFFERENZE DI GENERE

di Anna Chiara Vittucci                                      14          di Renato Toniolo, Marco Giordano                 28

LUPUS                                                                    SCOLIOSI
LUPUS ERITEMATOSO                                                        SCOLIOSI
SISTEMICO                                                                E MEDICINA DI GENERE

di Claudia Bracaglia                                         16          di Renato Maria Toniolo, Angelo Gabriele Aulisa   30

                                                 Istituto del bambino e dell’adolescente
                                      RESPONSABILE Alberto Villani
                               COORDINAMENTO EDITORIALE Nicola Zamperini
                     GRUPPO DI LAVORO Guido Castelli Gattinara, Francesco Marino, Giulia Spina, Sara Suraci
                    NUMERO A CURA DI Isabella Tarissi De Jacobis - UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive
A scuola di salute
è su Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker
      e sulle principali piattaforme di streaming.
       In ogni episodio vi parleremo della salute dei più piccoli
  in modo semplice, chiaro e affidabile, grazie al contributo dei medici
                    dell’Ospedale Bambino Gesù.
IN QUESTO NUMERO

                               MEDICINA DI GENERE:
                                  DA CHE ETÀ?
                                                            DI ALBERTO VILLANI,
                                                        GUIDO CASTELLI GATTINARA,
                                                        ISABELLA TARISSI DE JACOBIS

                                             riore di 5 anni rispetto al nascere      tiva di vita, il benessere psicofisico
                     ualche anno fa          femmina (dati ISTAT). Le cause           hanno come presupposto vincolan-
                     l’OMS sollevò un        di questa disparità sono numerose        te il primo periodo della vita, l’età
                     problema che a          e meritano di essere indagate, stu-      evolutiva, durante la quale inter-
                     molti pareva sol-       diate e comprese, ma certamente è        vengono le grandi modificazioni
                     tanto apparente:        argomento di grande interesse per        della maturazione ormonale e dello
    i maschi hanno una aspettativa di        la Medicina di Genere, scienza or-       sviluppo sessuale, in funzione del
    vita nettamente inferiore a quella       mai da anni molto ben consolidata        proprio genere.
    delle femmine in tutto il mondo, in      e che ha un Centro di Riferimento        La Medicina di Genere ha già pale-
    ogni Paese, in ogni continente.          presso l’Istituto Superiore di Sani-     sato una straordinaria potenzialità
    In Italia nascere maschio significa      tà. È scientificamente consolidato       nella caratterizzazione delle speci-
    avere una aspettativa di vita infe-      che la salute di ognuno, l’aspetta-      ficità, in molte condizioni patologi-

6           A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
che, in base al sesso dell’individuo.   di Medicina di Genere presso l’O-       tuale disparità esistente tra maschi
In questo numero di A Scuola di         spedale Pediatrico Bambino Gesù,        e femmine e migliorando la qualità
Salute vengono esposte solo alcu-       che vede coinvolti, trasversalmente,    e la durata di vita per tutti.
ne delle patologie a forte caratte-     specialisti di tutte le branche della   L’epigenetica ci ha insegnato che
rizzazione di genere. L’attenzione      Pediatria.                              prevenire o intervenire precoce-
alla Medicina di Genere in Pedia-       Delineare percorsi specificamente       mente è la scelta più efficace, soste-
tria ha reso necessario valutare la     e distintamente dedicati a bambi-       nibile e di successo: la Medicina di
complessità e la vastità delle pa-      ne e a bambini, già dalle prime fasi    Genere pediatrica deve agire in tal
tologie interessate, ha richiesto la    della vita, può essere uno dei modi     senso. È una grande sfida, troppo
nascita di un Gruppo di Studio di       migliori per tutelare il benessere,     importante per non affrontarla con
Medicina di Genere dell’età evo-        la salute e l’aspettativa di vita di    impegno, tempestività e determi-
lutiva della Società Italiana di Pe-    ciascuno, cercando anche di atte-       nazione, nell’interesse di tutti.
diatria e di uno specifico servizio     nuare, fino a fare scomparire, l’at-

                                                                   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE             7
MEDICINA DI GENERE

          MEDICINA DI GENERE:
    CHE COS’È E PERCHÉ È IMPORTANTE
                                           ISABELLA TARISSI DE JACOBIS

8    A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
Le differenze di genere sono pre-        Le statistiche e i numeri non ci spie-
           a medicina di genere, o ge-
                                          senti in ogni specialità per cui l’ap-   gano ancora se la causa di queste
           nere-specifica, rappresenta
                                          proccio anche in ambito pediatrico       diversità risieda in fattori genetici,
           un’innovazione nell’ambi-
                                          deve essere di tipo trasversale. L’o-    metabolici, ormonali, ambientali o
           to delle scienze della cura.
                                          rientamento alle differenze sessuali     in altro ancora.
Medicina di genere vuole significa-
                                          e al genere nella diagnosi e cura in     L’utilizzo di differenti percorsi dia-
re una medicina in cui sono prese
                                          Italia ha iniziato a diffondersi nel     gnostico-terapeutici, che tengano
in considerazione le differenze tra
                                          1998 sviluppandosi in maniera più        conto delle differenze di genere,
uomo e donna, tra maschio e fem-
                                          evidente negli ultimi anni. Differen-    permette una maggior prevenzione
mina di fronte alla salute e alla ma-
                                          ze di sesso o genere nell’adulto sono    grazie a screening mirati e una ri-
lattia: differenze nei sintomi, dif-
                                          state documentate in letteratura in      duzione di gravità delle patologie e
ferenze nei percorsi diagnostici da
                                          diverse patologie. Tali differenze       delle complicanze grazie a un trat-
seguire, nelle necessità terapeutiche
                                          sono la conseguenza di fattori or-       tamento specifico e personalizzato.
e nell’efficacia dei farmaci, differen-
                                          monali, genetici, epigenetici e so-       Sensibilizzare non solo i medici, ma
ze nell’andamento delle malattie,
                                          cio-ambientali (alimentazione, am-       anche i genitori, a questo nuovo ap-
nella prevalenza e nella mortalità
                                          biente di lavoro, fumo, alcool, sport)   proccio può creare la giusta sinergia
per le medesime malattie e quindi
                                          che differiscono nei due sessi.          affinché diventi sempre più concreto
necessità di una prevenzione dif-
                                          Vi sono in letteratura dati, seppur      un percorso clinico differenziato e
ferenziata. La medicina di genere,
                                          ancora limitati in pediatria, che in-    indirizzato al genere.
tuttavia, non è una nuova specialità
                                          dicano la presenza di specificità nei
della medicina: è una dimensione
                                          due sessi.
della medicina.

                                                                      A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE             9
PUBERTA'

                                   MEDICINA DI GENERE:
                                      LA PUBERTÀ
                                                           DI ELENA INZAGHI

                                                 maturazione sessuale e della capacità     ghiandola mammaria nella femmina
               La pubertà è uno dei perio-       riproduttiva.                             (telarca) mentre nel maschio dal pro-
               di più significativi della vita   Durante la pubertà si verificano im-      gressivo aumento del volume testico-
               di una persona. Si definisce      portanti modifiche della struttura        lare con valori che raggiungono e poi
     come quella fase del processo di svi-       corporea, della mineralizzazione os-      superano i 4 ml. Un’altra sostanziale
     luppo che si interpone tra l’età pedia-     sea, un’importante crescita lineare e     differenza riguarda l’età di inizio della
     trica e quella adulta, durante la quale     modifiche del comportamento e del-        pubertà, che classicamente avviene
     l’individuo va incontro ad una serie di     la maturità psichica.                     1-2 anni prima nelle femmine, con
     cambiamenti fisici e psicologici che        Esistono delle sostanziali differenze     un inizio considerato normale com-
     culminano nello sviluppo dei caratteri      legate al genere nella fisiologia della   preso tra gli 8 e i 13 anni.
     sessuali secondari e nella maturazione      pubertà. Infatti l’inizio della pubertà   Nel maschio invece la pubertà nor-
     delle gonadi con l’acquisizione della       viene definito dalla comparsa della       malmente compare tra i 9 ed i 14

10             A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
anni. Negli ultimi decenni si è assi-    Questi bambini presentano le mo-           Dal lato opposto ritroviamo la pu-
stito inoltre ad una progressiva ridu-   difiche che normalmente caratteriz-        bertà ritardata, condizione caratte-
zione dell’età di inizio della pubertà   zano la pubertà, come l’accelerazione      rizzata dall’assenza dei caratteri ses-
e questo trend sembra essere più         della crescita staturale e l’avanza-       suali secondari oltre i >13 anni nel
accentuato nelle femmine.                mento dell’età ossea.                      sesso femminile e oltre i >14 anni nel
Durante la pubertà si verifica il co-    Si tratta di una condizione molto          sesso maschile. Si tratta di una con-
siddetto “picco di crescita”, una fase   più frequente nelle femmine, nelle         dizione di più comune riscontro nel
di crescita staturale marcata che nel-   quali l’incidenza riportata è tra le       genere maschile in cui il ritardo co-
le femmine avviene mediamente un         10 alle 20 volte superiore rispetto        stituzionale di crescita rende conto di
paio di anni prima rispetto ai maschi.   ai maschi. Un’altra sostanziale dif-       circa il 65% dei casi. In questi casi si
Inoltre nelle femmine questo picco       ferenza tra i due sessi è rappresenta-     ricorre più frequentemente alla tera-
di crescita tende ad avere una dura-     ta dalla causa che porta allo sviluppo     pia di induzione con farmaci, soprat-
ta minore e ad essere meno accen-        dell’anticipo puberale. Infatti più del    tutto in considerazione del maggior
tuato; nell’insieme queste differenze    90% dei casi di pubertà precoce fem-       disagio psicologico sperimentato.
comportano una statura finale che è      minile risulta essere idiopatico, cioè     Nelle adolescenti femmine, seppur il
in media inferiore nelle femmine ri-     senza poter identificare alcuna causa      ritardo di crescita costituzionale (cioè
spetto ai maschi.                        responsabile del quadro clinico. Nei       senza una causa specifica) sia la for-
                                         soggetti di sesso maschile, la forma       ma più frequente (30% dei casi), au-
                                         idiopatica (60% dei casi) è comunque       menta la proporzione di casi dovuti
                                         la causa più frequente. ma aumenta la      a ipogonadismo ipergonadotropo o
                                         propbabilità di forme legate a cause       ipogonadotropo.
La pubertà precoce                       organiche sottostanti, con conseguen-      Possiamo concludere che la pubertà,
e ritardata                              ze sull’iter diagnostico da seguire. Nel   sia nella sua evoluzione normale che
Differenze legate al genere si ri-       genere femminile, la pubertà precoce       nelle sue varianti patologiche, incon-
scontrano anche in caso di puber-        va differenziata dal telarca prematuro     tra profonde differenze legate al ge-
tà precoce, una condizione definita      idiopatico, una variante benigna del       nere, in parte attribuibili agli ormoni
dalla comparsa dei segni di sviluppo     normale sviluppo in cui l’aumento          sessuali ma in parte probabilmente
sessuale prima del normale, ovvero       anticipato del volume della ghiandola      legate ad altri fattori non ancora noti.
prima degli 8 anni nelle femmine e       mammaria non si associa ad altri se-
prima dei 9 anni nei maschi.             gni di maturazione sessuale.

                           LA PUBERTÀ IN MASCHI E FEMMINE
                             Comparsa della                                   Aumento del
                             ghiandola mammaria                           volume testicolare

                             Picco di crescita                               Picco di crescita
                             di durata minore                             di durata maggiore

       FEMMINE               Maggior rischio                                  Minor rischio                  MASCHI
  Tra gli 8 e i 13 anni      di pubertà precoce                           di pubertà precoce            Tra i 9 e i 14 anni

                                                                      A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE                11
SISTEMA IMMUNITARIO

                  SISTEMA IMMUNITARIO
                     E VACCINAZIONI:
                 LE DIFFERENZE DI GENERE
                                                 DI EMMA MANNO

12   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
Dati sempre più rilevanti indica-        Il sesso femminile è però maggior-
    l sistema immunitario è un po-
                                          no che i meccanissmi biologici che       mente predisposto a sviluppare
    tentissimo strumento per la so-
                                          comportano infiammazione ed im-          eventi avversi locali e generali, anche
    pravvivenza umana poiché ci
                                          munoattivazione sono fortemente          gravi, soprattutto tra le giovani e le
difende dalle minacce ambientali,
                                          coinvolti nella patofisiologia delle     anziane. Ciò potrebbe essere dovuto
come le infezioni, ed è in grado di ri-
                                          malattie infettive e autoimmuni e        alla risposta infiammatoria maggior-
levare e rimuovere le cellule anomale
                                          che questi meccanismi sono regolati      mente stimolata nel sesso femminile.
che possono potenzialmente portare
                                          da fattori legati al sesso come gli or-  Alla base della diversità delle risposte
a tumori maligni.
                                          moni sessuali e i geni codificati dai    vaccinali sono stati ipotizzati mecca-
Prove sempre più evidenti dimo-
                                          cromosomi sessuali.                      nismi biologici basati sulle differenze
strano come la tipologia e l’efficacia
                                                                                   immunologiche, ormonali, genetiche
della risposta immunitaria differi-
                                                                                   e del microbioma.
sce tra femmine e maschi, determi-
                                                                                   Tutti questi dati sottolineano come
nando una evoluzione differente nei
                                                                                   una variabile biologica legata al sesso
confronti di malattie infettive, pato-
                                          La risposta                              influenza la risposta immunitaria nei
logie autoimmuni, tumori maligni e        alle vaccinazioni                        confronti di diverse situazioni. Gli
risposta alle vaccinazioni.               Il sesso è un fattore importante an- studi futuri dovranno identificare
                                          che nel comprendere la risposta alle i fattori precisi che mediano queste
                                          vaccinazioni sia in termini di effica- differenze, tenendo in considerazio-
                                          cia che di sicurezza.                    ne la complessa interazione tra or-
                                          Differenze nella risposta vaccinale moni, geni e l’ambiente.
                                          sono state evidenziate all’interno di L’obiettivo a lungo termine sarà quel-
                                          gruppi con età differenti e nei con- lo di personalizzare le cure mediche
                                          fronti di diversi antigeni (TBC, mor- anche in base alle risposte immunita-
                                          billo, parotite e rosolia, febbre gialla rie - e quindi anche al sesso - al fine
                                          ed influenza). Inoltre nelle donne è di definire nuovi bersagli per una
                                          stata osservata una risposta anticor- prevenzione e un trattamento più
                                          pale maggiore sia nei confronti di efficace delle malattie infettive e di
                                          vaccini batterici che per quelli virali. quelle immuno-correlate e per il mi-
                                          Ciò potrebbe suggerire che nel sesso glioramento delle risposte vaccinali.
                                          femminile una dose minore di vac-
      È stato dimostrato che le           cino potrebbe essere egualmente ef-
donne sono in grado di pro-               ficace. Ne è un esempio uno studio
durre una risposta immunita-              sulla risposta vaccinale per influenza,
ria più potente nei confronti             nel quale le donne che sono state
di infezioni, vaccinazioni e al-          vaccinate con metà dose raggiungo-
                                          no comunque un titolo anticorpale
cuni tumori maligni ma han-
                                          equivalente a quello dei maschi.
no anche una maggior pre-
disposizione ad essere affette
da malattie infiammatorie e
autoimmuni.

                                                                       A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE              13
BRONCHIOLITE

                             LA BRONCHIOLITE
                        E LE DIFFERENZE DI GENERE
                                                      DI ANNA CHIARA VITTUCCI

                                                                                         la bronchiolite e il trattamento previ-
                a bronchiolite è un’infezio-                                             sto è orientato alla cura dei sintomi.
                ne virale acuta che colpisce                                             I bambini che sviluppano una forma
                il sistema respiratorio dei     I sintomi e la cura                      lieve della malattia possono essere
     bambini di età inferiore ai due anni,      La bronchiolite generalmente esor-       trattati in ambulatorio con cure di
     in particolare nei primi 6 mesi di vita.   disce con febbricola e rinite (in-       supporto, mentre il trattamento della
     Ha una maggiore incidenza nei pae-         fiammazione e scolo nasale). Suc-        malattia grave necessita di ricovero
     si dell’emisfero nord, tra novembre e      cessivamente possono comparire           ospedaliero e a volte di terapia inten-
     marzo.                                     tosse insistente, che si aggrava gra-    siva. In questi casi la difficoltà respi-
     L’agente infettivo più frequentemen-       dualmente, inappetenza e difficoltà      ratoria è importante, l’ossigenazione
     te coinvolto (nel 75% dei casi circa) è    respiratoria - più o meno marcata        insufficiente e il bambino è abbattuto
     il virus respiratorio sinciziale (VRS),    - caratterizzata da un aumento della     per cui necessita della somministra-
     ma anche altri virus respiratori pos-      frequenza respiratoria (polipnea) e      zione di liquidi per via endovenosa
     sono esserne la causa. Il contagio av-     da rientramenti intercostali (infos-     e di ossigenoterapia di supporto per
     viene per via aerea e/o per contatto       samento tra le coste in inspirazione).   garantire una pronta ripresa. Fatto-
     diretto con le secrezioni infette.         Non esiste una terapia specifica per     ri di rischio per lo sviluppo di for-

14             A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
me gravi sono la prematurità, l’età         È noto che fin dai primi anni di vita,     ai bambini maschi, in associazione
precoce del bambino, le cardiopatie         il sesso ha un impatto importante su       a un esito finale migliore, indican-
congenite, la fibrosi cistica, la displa-   molte malattie infettive, in particola-    do forse l’effetto di risposte pro-in-
sia broncopolmonare, le anomalie            re sulle malattie respiratorie.            fiammatorie più forti nelle fem-
congenite delle vie aeree e le immu-        Complessivamente, i tassi di morbi-        mine. Le cellule T CD4+ e CD8+
nodeficienze. In queste categorie di        lità e mortalità sono più alti nei ma-     nelle femmine sono anche più nu-
pazienti è raccomandato, nel periodo        schi rispetto alle femmine per tutta       merose e contribuiscono quindi al
di massima circolazione del VRS, l’u-       la vita. Per quanto le ragioni di queste   decorso più favorevole.
tilizzo del palivizumab, o di altri an-     differenze non siano completamente         Evidenze scientifiche indicano,
ticorpi monoclonali efficaci contro il      definite, un ruolo importante lo han-      inoltre, che le piastrine possono
VRS, che costituiscono l’unica forma        no le caratteristiche del sistema im-      modulare le difese innate dell’ospite
di prevenzione ad oggi disponibile.         munitario ben diverse nei due generi.      contro il VRS e avere un ruolo chia-
                                                                                       ve nel danno da stress ossidativo.
                                                                                       Dati recenti hanno dimostrato che
                                                                                       nei maschi affetti da bronchiolite è
                                                                                       presente una più elevata percentua-
                                            Il sistema immunitario                     le di piastrine attivate e un numero
                                            e la bronchiolite                          più elevato di piastrine che formano
                                            Nell’infezione acuta da VRS l’in-          aggregati che rallentano il flusso di
                                            fiammazione iniziale è mediata dal         sangue. Anche questo potrebbe in
                                            sistema immunitario innato attra-          parte spiegare la maggiore proba-
                                            verso i macrofagi e le cellule natural     bilità di un decorso sfavorevole nei
                                            killer presenti nell’epitelio respirato-   maschi rispetto alle femmine.
      Negli ultimi anni è stato no-         rio, ma per l’eliminazione virale sono     È probabile che altri meccanismi
tato che un altro fattore di rischio        necessarie risposte da parte delle         immunitari siano chiamati in cau-
importante è rappresentato dal              cellule T sia CD4+ che CD8+.               sa in modo differente tra maschi e
                                            È stato dimostrato che nelle fem-          femmine: la loro conoscenza sarà
sesso maschile, che predispone a
                                            mine si sviluppa un maggior nu-            sempre più utile per ottimizzare la
un maggior rischio di sviluppare la
                                            mero di marker infiammatori nella          terapia specifica e per lo sviluppo di
bronchiolite oltre che manifestarsi         bronchiolite acuta da VRS rispetto         futuri vaccini.
con una maggiore gravità.

                                                                         A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE              15
LUPUS

                                LUPUS ERITEMATOSO
                                    SISTEMICO
                                                          DI CLAUDIA BRACAGLIA

                                               Approssimativamente il 15-20%                  È ben noto come il
          l lupus eritematoso sistemico        dei pazienti con lupus esordisce         lupus colpisca prevalente-
          (LES) è una malattia autoim-         prima dei 16 anni di età con un’età      mente il sesso femminile, sia
          mune sistemica cronica che           media di esordio fra i 12 e i 14 anni,   in età adulta con coinvolgi-
     può colpire diversi organi e appara-      L’incidenza del lupus pediatrico         mento delle donne nel 90%
     ti ed è caratterizzata dalla presenza     varia tra lo 0.36 e il 2.5 per 100.000
     di autoanticorpi circolanti.
                                                                                        dei casi, che in età pediatrica
                                               bambini, e rispetto al LES dell’età
     La presentazione clinica è tipica-        adulta, il lupus pediatrico è più ag-
                                                                                        in cui solo il 20% dei pazienti
     mente molto variabile, da forme           gressivo con un’alta attività di ma-     sono maschi con un rapporto
     lievi caratterizzate solo da rash cu-     lattia e una prognosi peggiore, in       femmine:maschi di 4:3. Inol-
     taneo e artrite a forme gravi con         particolare relativamente al coin-       tre, sebbene anche nella popo-
     coinvolgimento di uno o più organi        volgimento renale e multiorgano.         lazione pediatrica la distribu-
     maggiori. La malattia è caratteriz-                                                zione per genere vari, questa
     zata da fasi di remissione clinica e                                               invece è approssimativamente
     fasi di riacutizzazione.                                                           uguale nei bambini di età in-
                                                                                        feriore ai 5 anni.

16            A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
nifesta in circa il 75% dei pazienti    Questo è di particolare interes-
                                          contro un 30-50% di quelli adulti.      se poiché il lupus è più frequente
                                          Anche il coinvolgimento ematolo-        nelle femmine che nei maschi,
I sintomi                                 gico è molto comune nei pazienti        specialmente in coloro che svilup-
I bambini e gli adolescenti con           pediatrici e si manifesta più fre-      pano la malattia dopo la pubertà.
lupus presentano molto frequen-           quentemente con la piastrinope-         Dal momento che la causa del
temente sintomi costituzionali,           nia (PLT
KAWASAKI

                   MALATTIA DI KAWASAKI
                   E DIFFERENZE DI GENERE
                                            DI ALESSANDRA MARCHESI

18   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
Come il genere
                                                                                 influenza la cura
                                                                                 Gli studi finora eseguiti hanno
                                                                                 confermato l’influenza del genere
                                                                                 nel decorso della malattia e nella
                                                                                 risposta alla terapia. Una diffe-
                                                                                 renza di genere è emersa nella ri-
                                                                                 sposta alle immunoglobuline con
                                                                                 una maggioranza significativa di
                                                                                 soggetti maschi “non responder”,
                                                                                 che quindi necessitano di ulteriore
                                                                                 terapia.
                                                                                 Di conseguenza l’incidenza dello
                                                                                 sviluppo di complicanze cardiova-
                                                                                 scolari è risultata lievemente mag-
                                                                                 giore nei maschi.
                                                                                 Inoltre, tra i pazienti che hanno
                                                                                 sviluppato complicanze cardio-
                                                                                 vascolari, una parte più ampia dei
                                                                                 maschi ha richiesto un trattamento
                                                                                 con un 2° bolo di immunoglobuline
                                                                                 rispetto alle femmine.
   L’esistenza di una differenza di genere nell’in-                              Sono al momento in corso di va-
   cidenza di questa malattia è nota da molti anni,                              lutazione punteggi che includano
                                                                                 queste differenze di genere, per
   con un maggior numero di casi osservati nei                                   individuare già al momento della
   maschi, che vengono colpiti con una frequenza                                 diagnosi un aumentato rischio: il
   quasi doppia rispetto alle femmine.                                           genere maschile sarebbe consi-
                                                                                 derato un fattore di rischio per la
                                                                                 resistenza alla terapia e successi-
                                        I sintomi (febbre, edema e/o ar-         vamente per l’insorgenza di dila-
          a malattia di Kawasaki        rossamento di mani e piedi, rash         tazioni coronariche.
          (MK) è una malattia ca-       cutaneo, congiuntive non secretiva,      Le implicazioni cliniche di questo
          ratterizzata da infiamma-     cheilite, linfoadenite laterocervicale   risultato potrebbero essere il po-
zione vascolare, ossia una vasculite,   monolaterale), quelle di laboratorio     tenziamento del primo livello di
tra le più comuni in età pediatrica.    (aumento degli indici di infiamma-       terapia e un controllo ecocardio-
Ha un decorso autolimitante, che        zione), l’età d’insorgenza della ma-     grafico più ravvicinato per i maschi.
può essere però complicato da dila-     lattia sono simili nei due sessi.        Nella Malattia di Kawasaki, quin-
tazioni vascolari, soprattutto in as-   Il suo trattamento nella fase acuta      di, il sesso maschile rappresen-
senza di un trattamento adeguato.       si basa sulla somministrazione di        terebbe un fattore prognostico
La complicanza più temibile è in-       immunoglobuline endovenose ad            negativo, con maggior numero di
fatti rappresentata dal coinvolgi-      alto dosaggio e di acido acetilsa-       complicanze cardiovascolari e di
mento delle arterie coronarie, che      licilico.                                “non responder” al trattamento
interessa il 15-20% dei pazienti        Il trattamento deve essere effettua-     iniziale.
non trattati e il 2-4% di quelli        to immediatamente dopo la dia-
trattati.                               gnosi per evitare le complicanze
Oggi la malattia di Kawasaki rap-       cardiovascolari. In caso di mancata
presenta la principale causa di car-    risposta alla terapia, i pazienti ven-
diopatia acquisita nei bambini dai      gono definiti “resistenti o non re-
sei mesi ai cinque anni di età nei      sponder”; per questi esistono varie
Paesi sviluppati.                       ulteriori opzioni terapeutiche.

                                                                    A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE            19
CELIACHIA

                          CELIACHIA
                   E DIFFERENZE DI GENERE
                                           DI DI FRANCESCA FERRETTI

20   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
La celiachia, come molte malattie autoimmuni, è più frequente nel ses-
               so femminile che in quello maschile, soprattutto con l’avanzare dell’età.
               Nei primi 5 anni di vita il rapporto è di un maschio ogni 1,5 femmine ma
               questo rapporto tende ad aumentare in pubertà (1:3) e aumenta ulterior-
               mente in età matura con le gravidanze, che costituiscono una condizione
               particolare in cui il sistema immunitario viene prima “depresso” e poi
               sollecitato come per un effetto rebound (di rimbalzo).

           a Celiachia è una malat-          Il malassorbimento si può manife-          di celiachia è confermata. Qualora
           tia cronica caratterizzata        stare con scarso accrescimento di          invece gli anticorpi antitransgluta-
           da una enteropatia pro-           peso ma anche di statura (10% dei          minasi-IgA non fossero sufficien-
gressiva, su base immunitaria,               casi) per il mancato assorbimento di       temente alti (minori di 10 volte il
che compare in individui geneti-             nutrienti essenziali, con conseguenze      valore massimo) o gli anticorpi an-
camente predisposti (portatori di            anche gravi a carico dei vari sistemi.     tiendomisio fossero negativi, sarà
HLA-DQ2 e HLA-DQ8) che as-                   La celiachia può associarsi anche          necessario procedere a verifica dello
sumono glutine con la dieta.                 all’’insorgenza di malattie autoim-        stato della mucosa mediante biopsia
La malattia, che si può sviluppare in        muni come tiroiditi o diabete mellito      intestinale, che dovrà mostrare un’a-
qualsiasi momento della vita, è sca-         tipo 1- insulino-dipendente o morbo        trofia della stessa.
tenata da un forte sollecitazione del        di Addison o patologia dell’apparato       La terapia della celiachia è la dieta,
sistema immunitario, molto ricco a           riproduttivo con amenorrea primaria        rigorosamente priva di glutine da
livello della mucosa intestinale.            o secondaria, ritardo puberale o pu-       effettuare per tutta la vita. L’elimi-
Questo può essere dovuto a:                  bertà precoce e epatite autoimmune,        nazione del glutine comporta in età
• un’infezione, virale o batterica           che sono più frequenti nel sesso fem-      pediatrica la completa “restitutio ad
• una terapia antibiotica che mo-            minile. Più è ritardata la diagnosi di     integrum (guarigione)” della mucosa
     difica la flora batterica intestinale   celiachia e più facilmente può essere      ma la sua reintroduzione determi-
     (microbioma intestinale)                interessato qualsiasi organo o appa-       nerebbe la ricomparsa di infiamma-
• una chemio o radioterapia, o               rato dell’organismo.                       zione e quindi lo sviluppo di atrofia
     come conseguenza di un inter-           I linfomi intestinali come compli-         progressiva. .
     vento chirurgico.                       canza della celiachia sono per fortu-      La celiachia, in età pediatrica, è ge-
La celiachia colpisce circa l’1,6%           na estremamente rari in età pediatri-      neralmente una patologia ben con-
della popolazione, si ritrova più fa-        ca, ma hanno una maggior incidenza         trollata che comporta l’immediato
cilmente nei familiari dei pazienti          nel sesso maschile.                        benessere del paziente che avvia una
celiaci e nei pazienti affetti da altre      La diagnosi di celiachia è sempre sta-     dieta senza glutine e non determina
malattie autoimmuni.                         ta fatta con lo studio istologico della    complicanze, soprattutto se dia-
La sintomatologia della celiachia è          mucosa intestinale, a tutt’oggi unico      gnosticata nei primi anni di vita. Se
estremamente variabile ed è legata sia       modo per fare diagnosi nell’età adul-      la diagnosi avviene prima dello svi-
al malassorbimento per l’atrofia della       ta. Invece in età pediatrica 4 volte su    luppo puberale il bambino ha modo
mucosa intestinale che alla compo-           5, è possibile fare la diagnosi con i      di fare una crescita di recupero rag-
nente infiammatoria con produzione           soli esami ematici. Lo screening per       giungendo il suo target genetico di
di autoanticorpi che dalla mucosa in-        celiachia si fa con il dosaggio degli      crescita; purtroppo se la diagnosi av-
testinale vanno in circolo e possono         anticorpi antitransglutaminasi-IgA e       viene durante lo sviluppo puberale o
interessare altri organi oltre all’appa-     concomitante dosaggio delle IgA per        dopo, la crescita verrà spesso inficiata.
rato gastro-intestinale. I sintomi ga-       verificare l’attendibilità dello scree-    In linea di massima, minore è stata
stro-intestinali possono essere:             ning (spesso i pazienti celiaci hanno      l’esposizione al glutine del paziente
• dolore addominale ricorrente               anche un deficit di IgA); quando il        celiaco minore sarà la possibilità di
• disturbi dell’alvo                         valore degli anticorpi antitransgluta-     insorgenza di complicazioni meta-
• disfagia con vomito e nausea               minasi-IgA è maggiore di 10 volte il       boliche ed autoimmunitarie.
• rallentato svuotamento gastrico,           valore considerato normale, questo
     reflusso gastro-esofageo                è indice di forte sospetto di celiachia,
• aftosi del cavo orale                      che va confermata con un secondo
• ipoplasia dello smalto dentario e          esame ematico e dosaggio di anti-
     cheiliti (infiammazioni delle lab-      corpi antiendomisio; qualora anche
     bra).                                   questi fossero positivi la diagnosi

                                                                          A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE                 21
DCA

                   I DISTURBI DEL
           COMPORTAMENTO ALIMENTARE:
         QUALI SONO LE DIFFERENZE DI GENERE
                                                          DI ITALO PRETELLI

                                               •   l’estrema restrizione calorica spes-
          Disturbi della Nutrizione e              so accompagnata da condotte di
          dell’Alimentazione, chiamati an-         compenso come una aumentata
          che più semplicemente Distur-            attività fisica (nel caso di Anores-   L’anoressia nervosa
     bi del Comportamento Alimentare               sia Nervosa)                                  L’Anoressia Nervosa (AN)
     (DCA), sono un insieme di malattie •          l’eccesso di alimentazione come        è una malattia che riguarda pretta-
     psichiatriche con potenziali gravi ri-        nel caso delle abbuffate con con-      mente il sesso femminile e che tende
     percussioni sull’organismo. Sono cau-         dotte di eliminazione (vomito au-      ad esordire nel periodo adolescen-
     sate da diversi fattori, con l’influenza      toindotto, uso di lassativi, iperat-   ziale.
     di elementi di tipo intrapsichico, bio-       tività fisica, condizioni specifiche   I maschi invece sono interessati in mi-
     logico, familiare, sociale e culturale e      della Bulimia Nervosa)                 sura molto minore, e in questi casi l’in-
     da un’eccessiva attenzione/ossessione •       un introito alimentare incontrol-      fluenza di fattori genetici è riscontrata
     per l’alimentazione, la forma fisica e il     lato (tipico del Disturbo da ali-      molto più frequentemente, a differen-
     peso corporeo. In conseguenza di ciò          mentazione incontrollata o Binge       za delle femmine per le quali sembra
     vengono messi in atto, da parte delle         Eating Disorder).                      che il fattore di rischio più rilevante
     persone affette, comportamenti atipici                                               possa essere di matrice socio-culturale.
     e disfunzionali, come:

22            A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
Sono anche stati studiati ampiamente                                                       Maschi e femmine sembrano diffe-
tutti i possibili fattori ambientali che                                                   rire per motivazione e per tipologia
potrebbero essere considerati precipi-                                                     dei Disturbi Alimentari. Ad esempio
tanti di una data predisposizione ge-          I disturbi alimentari                       i maschi tendono a mostrare meno
netica. Questi possono consistere in           non altrimenti specificati                  attenzione a un’immagine corporea
una precedente condizione di sovrap-                   I Disturbi Alimentari Non           orientata verso la magrezza mentre
peso o obesità, soprattutto se trattata        Altrimenti Specificati (DA NAS)             sembrano più attenti allo sviluppo di
con diete restrittive, nella presenza di       sono più tipicamente diagnosti-             una muscolatura maggiormente vi-
episodi di vita traumatici, nella bassa        cati, nell’ambito dei Disturbi del          gorosa (vigoressia). Mentre il disagio
autostima, nella presenza di eventuali         Comportamento Alimentare, nel               psicologico sottostante al Disturbo
comorbidità psichiatriche, in una con-         genere maschile.                            Alimentare è rappresentato in egual
dizione di disagio nei confronti della         Recenti studi hanno mostrato una            maniera nei maschi e nelle femmine.
propria forma corporea, nell’abuso di          riduzione della prevalenza dei DA           Tuttavia, rispetto ai maschi, le fem-
sostanze psicotrope, in difficoltà fami-       NAS a favore di un aumento della            mine riferiscono maggiori livelli
liari di vario genere, anche riferite al       diagnosi di anoressia e bulimia ner-        di angoscia associata agli episodi di
tema del cibo e del peso, in difficol-         vosa in entrambi i sessi. Rispetto al       abbuffate. I comportamenti alimenta-
tà scolastiche, nell’aver subito episodi       genere femminile, quello maschile           ri e l’esercizio fisico messi in atto dai
di bullismo, nella separazione da un           sembra presentare più frequente-            maschi adulti sembrano essere com-
partner. In merito all’orientamento            mente quadri compatibili con un             patibili, in termini di disabilità e an-
sessuale gli studi sono ancora in cor-         Disturbo evitante-restrittivo degli         goscia ai comportamenti di controllo
so. Rispetto a questi fattori, è impor-        introiti di cibo (ARFID) o con un           del peso che si osservano più comu-
tante sottolineare che sembra che la           Disturbo da Alimentazione incon-            nemente nel genere femminile con
condizione di sovrappeso/obesità               trollata (binge-eating disorder).           Disturbo Alimentare.
pre-morbosa sia un fattore più in-             Sono state riscontrate differenze tra       I maschi, non solo hanno una maggio-
fluente nell’uomo che nella donna e            i sessi in merito ai sintomi principali     re probabilità di avere una storia clini-
lo stesso vale per le comorbidità psi-         dei Disturbi Alimentari, tra cui l’esa-     ca di sovrappeso precedente all’insor-
chiatriche.                                    gerata restrizione dei pasti, le abbuffa-   genza del Disturbo Alimentare, ma
Per quanto riguarda gli aspetti clinici si     te, il vomito autoindotto, o l’abuso di     hanno anche una minore probabilità
evidenziano alcune differenze tra ano-         lassativi. I maschi sembrano utilizzare     di ricevere un consulto specifico in
ressia maschile e quella femminile. Un         maggiormente una iperattività di con-       funzione delle difficoltà alimentari.
primo aspetto riguarda l’età di esordio.       sumo all’interno dei comportamenti          I Disturbi Alimentari hanno un alto
Nella popolazione maschile l’età d’e-          compensativi. Altre differenze sem-         tasso di mortalità. Negli adolescenti,
sordio della malattia è più tardiva di         brano essere rilevate nella età di esor-    si rileva che i comportamenti finaliz-
quella femminile. Per quanto riguarda          dio e nella comorbidità psichiatrica. In    zati ad un controllo estremo del peso
la provenienza, i pazienti di entrambi i       adolescenza c’è qualche evidenza che        corporeo sono associati a ideazione
sessi possono avere alle spalle un con-        il genere femminile abbia una più           suicidaria nel genere femminile men-
testo genitoriale con disagio psichico,        alta correlazione con comorbidità           tre sono più correlati a comportamen-
tuttavia nei maschi sembra che questo          psichiatrica.                               to suicidario nel genere maschile.
accada più spesso. Negli uomini in par-
ticolare è stato visto che l’iperprotettivi-
tà materna e l’obesità paterna siano dei
fattori rilevanti legati all’anoressia.
Un ulteriore aspetto interessante ri-
guarda la percentuale di massa grassa
rispettivamente dell’uomo e della don-
na. È risaputo che la donna, rispetto
all’uomo, tende ad accumulare prima
una maggiore quantità di massa grassa
per funzioni biologiche e ormonali. Il
maschio infatti al termine della puber-
tà ne ha mediamente il 12%, la don-
na invece il 25%. Questo significa che,
nel caso di anoressia, l’uomo potrebbe
impiegare meno tempo a raggiungere
uno stato conclamato di malnutrizione
ed estrema magrezza.
                                                                             A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE                 23
ARTRITE

                 ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE:
                  IL GENERE E LE FORME DIVERSE
                        DELLA MALATTIA
                                                     DI SILVIA MAGNI MANZONI

                                               re molte articolazioni (AIG poliarti-    to dei linfonodi o di fegato/milza,
             on il termine di artrite idio-    colare). Queste due forme di artrite     pericardite); essa coinvolge in ugual
             patica giovanile (AIG) si         sono più frequenti nel sesso femmi-      misura bambini di sesso femminile e
     identifica un gruppo di malattie di       nile e esordiscono tipicamente in età    maschile.
     origine sconosciuta caratterizzate da     prescolare; sono anche più frequen-      Altre forme di artritei idiopatica gio-
     infiammazione articolare (artrite)        temente associate alla positività de-    vanile si presentano con infiamma-
     che compare prima dei 16 anni di età      gli anticorpi antinucleo (ANA) e al      zione dei punti di inserzione dei ten-
     e dura per almeno 6 settimane con-        coinvolgimento infiammatorio ocu-        dini (artrite-entesite) o della colonna
     secutive nella stessa – o nelle stesse    lare (uveite cronica).                   vertebrale/articolazioni sacroiliache
     – articolazioni.                          Nella forma di artrite sistemica,        (spondiloartrite, sacroileite), e com-
     L’artrite idiopatica giovanile può        all’artrite si associano sintomi gene-   paiono con maggiore frequenza nel
     coinvolgere poche articolazioni (co-      rali importanti (febbre elevata per-     sesso maschile nella tarda infanzia o
     siddetta AIG oligoarticolare), oppu-      sistente, rash cutaneo, ingrandimen-     adolescenza.

24            A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE   25
ETÀ                          RAPPORTO
     FORMA AIG*                       FREQUENZA                             ALL’ESORDIO                    FEMMINE/MASCHI

     Sistemica                                                                  Infanzia                               =
                                           4%     17%
     Oligoarticolare                                                        Picco a 2-4 anni
     (persistente, estesa)           27%                56%

     Poliarticolare                                                             Tarda
     FR-positiva                           2% 7%                         infanzia/adolescenza

     Poliarticolare FR-ne-                                                  Picco a 2-4 anni
     gativa                             11%        28%                       e a 6-12 anni

     Artrite-entesite                                                           Tarda
     (ERA)                                 3%     11%                    infanzia/adolescenza

                                                                            Picco a 2-4 anni
     Psoriasica                                                              e a 6-12 anni                             >
                                           2%     11%

     Indifferenziata                                                                -                                  -
                                        11%        21%

              *Classificazione ILAR (International League Against Rheumatism), Edmonton, 2001; FR= fattore reumatoide

     La causa alla base dello sviluppo            La diagnosi dell’artrite idiopatica        Se diagnosticata e trattata in tempi
     dell’artrite idiopatica giovanile è          giovanile si basa sulle caratteristi-      e modalità appropriate, l’artrite idio-
     sconosciuta. Alla sua comparsa con-          che cliniche e sull’esclusione delle       patica giovanile può andare incon-
     tribuiscono fattori genetici, immu-          altre cause note di artrite. Ad oggi       tro a remissione, ovvero scomparsa
     nologici e ambientali, non del tutto         non c’è un esame o un protocollo di        di sintomi e segni di malattia.
     conosciuti e con meccanismo ancora           esami di laboratorio o di immagine in      Quanto più rapidamente viene rag-
     non completamente chiaro. Le sco-            base ai quali porre diagnosi di artrite    giunta la remissione completa e con-
     perte negli ultimi anni sui meccani-         idiopatica giovanile. Oltre all’esame      tinua, tanto maggiori sono le pro-
     smi dell’infiammazione, insieme al           clinico e alla valutazione del decorso     babilità di non avere riacutizzazioni
     notevole sviluppo delle biotecnolo-          dell’artrite, per un più preciso inqua-    della malattia e di non presentare
     gie, hanno permesso l’identificazione        dramento sono utili:                       esiti articolari o extra-articolari per-
     di alcune molecole coinvolte nell’ar-        • la determinazione degli anticor-         manenti nel tempo. Ciononostante,
     trite e di farmaci diretti contro queste          pi antinucleo (ANA), del fatto-       sono possibili ricadute di malattia,
     molecole. Farmaci antiinfiammatori                re reumatoide (FR) e degli an-        non prevedibili. Per questo motivo,
     non steroidei, infiltrazioni articolari           ticorpi anti-peptidi citrullinati     anche in assenza di sintomi, è in-
     di cortisone, methotrexate e farmaci              (ACPA)                                dicato effettuare periodici controlli
     biotecnologici vengono utilizzati in         • l’ecografia articolare                   medici.
     base alla forma di artrite idiopati-         • l’esame del segmento anteriore
     ca giovanile, al tipo di articolazioni            dell’occhio con lampada a fessura
     coinvolte, all’eventuale coinvolgi-          • la risonanza magnetica (RM)
     mento extra articolare o alle comor-              con mezzo di contrasto, che è in-
     bidità, fra cui l’uveite, la psoriasi e le        dicata solo in casi selezionati, in
     malattie infiammatorie croniche in-               mani esperte, e non è da conside-
     testinali.                                        rarsi esame di routine.

26             A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE   27
DISPLASIA DELL'ANCA

                    DISPLASIA DELL’ANCA
                   E DIFFERENZE DI GENERE
                                           DI RENATO MARIA TONIOLO,
                                                MARCO GIORDANO

28   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
La maggiore incidenza di displasie dell’anca tra le femmine è stata confermata
              come fattore di rischio statisticamente significativo e indipendente anche
                     nella recente letteratura, assieme ad altri fattori di rischio.
                                           epoca di esecuzione, ecc.). Al timore      coxo-femorale del sesso femminile
          a displasia dell’anca è una      delle diagnosi tardive o delle manca-      condizionano lo sviluppo dell’anca
          tra le malattie congenite        te diagnosi si è opposta la paura di un    durante la crescita, a partire dalla più
          più frequenti dell’apparato      eccesso di diagnosi e di trattamento,      precoce comparsa del nucleo di os-
locomotore. Comprende un ampio             che oltre al danno economico, espone       sificazione, e si mantengono anche
spettro di quadri anatomo-patologici       a inutili rischi del trattamento.          a crescita terminata, condizionando
e, conseguentemente, di manifesta-         La maggiore lassità legamentosa ti-        l’evoluzione della displasia residua
zioni cliniche, che variano dal poco       pica delle femmine può condiziona-         (malattia non completamente gua-
più che fisiologico ritardo di matura-     re la clinica permettendo un’escur-        rita) durante l’età adulta così come
zione alla completa perdita dei rap-       sione articolare più ampia rispetto        la terapia.
porti articolari (lussazione franca).      ai maschi di pari età (per esempio         La diagnosi e il trattamento precoce
La frequenza è ampiamente variabile        nel test dell’abduzione, che nei ma-       sono fondamentali in quanto, anche
in base alla definizione della malattia,   schi risulta fisiologicamente simme-       nelle sue forme più lievi, la displa-
all’età e modalità di diagnosi, ma so-     tricamente meno ampio), altre volte        sia può condurre a quadri clinici che
prattutto ai fattori geografici (0.06 in   dando un’impressione di “instabilità       possono limitare le normali attività
Africa – 76.1 tra i Nativi Americani       articolare”, che nulla ha a che fare con   e provocare dolore, e che possono
ogni 1000 nati).                           la positività alle manovre diagnostiche    richiedere atti chirurgici complessi,
                                           (manovra di Ortolani e di Barlow).         da dover ripetere nel tempo (osteo-
                                                                                      tomie, sostituzioni protesiche).

La diagnosi
La diagnosi deve essere effettuata il      La terapia
prima possibile: non esiste un limi-       La terapia che sia chirurgica o non
te inferiore di età. Si basa sull’esame    chirurgica è la stessa nei due sessi
clinico ed ecografico (esame fonda-        e non ci sono dati certi circa una
mentale per lo screening), mentre l’e-     differenza di efficacia. Le differen-
same radiografico è destinato ai bam-      ze morfologiche dell’articolazione
bini più grandi (oltre i sei mesi) o per
seguire nel tempo l’evoluzione con-
seguente alla terapia. Si intende pre-
coce la diagnosi effettuata nei primi
giorni - prime settimane di vita. Il
conseguente inizio della corretta te-
rapia ne incrementa l’efficacia. Non
c’è accordo circa modalità e strumenti
per lo screening (screening selettivo o
universale, clinico o ultrasonografico,

                                                                        A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE                29
SCOLIOSI

                            SCOLIOSI
                      E MEDICINA DI GENERE
                                           DI RENATO MARIA TONIOLO,
                                            ANGELO GABRIELE AULISA

30   A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
Sebbene esistano diverse
          forme di scoliosi, la più dif-
          fusa è la scoliosi idiopatica
adolescenziale (AIS), caratterizzata       La diagnosi                                Come si cura
dalla causa sconosciuta e dall’in-         La diagnosi di scoliosi è clinica e        Non si conoscono tecniche di pre-
sorgenza e massima evoluzione in           radiografica. Nella sua valutazione        venzione, per cui l’unica possibilità
adolescenza. Estremamente rara             vanno analizzatiil grado di sviluppo       è la diagnosi precoce e il tempesti-
nel primo periodo infantile, la sua        puberale, l’eventuale menarca, ses-        vo e adeguato trattamento. Il trat-
prevalenza è del 2-3% in età scolare;      so del paziente, per poter valutare        tamento prevede l’uso di corsetti o
circa il 10% di questi casi richiedo-      il grado di maturità del paziente e        il trattamento chirurgico in caso di
no un trattamento conservativo e lo        la conseguente maggiore o minore           insuccesso, sulla base di parametri
0,1-0,3% un trattamento chirurgico.        potenzialità evolutiva della patolo-       clinico-radiografici stabiliti. La te-
La scoliosi mostra nei due sessi al-       gia. Il dolore, raro, è presente nei pa-   rapia fisica ha un ruolo importante,
cune differenze nelle femmine:             zienti con scoliosi idiopatica con la      ma complementare e deve essere ba-
• precocità di insorgenza                  stessa frequenza della popolazione         sata su protocolli specifici impernia-
    correlata all’anticipato               sana. La familiarità per l’AIS indica      ti sull’autocorrezione.
    sviluppo puberale                      una predisposizione, ma la modalità        Bisogna considerare che la dia-
• maggior probabilità di                   di ereditarietà è tuttora sconosciuta.     gnosi di scoliosi, la deformità e la
    progressione                                                                      terapia con corsetto determinano,
• maggiore necessità di                                                               soprattutto nelle femmine, uno
    trattamento                            Nelle femmine la valu-                     stress emotivo sia per il paziente
• alto impatto psicologico.                tazione clinica (di scre-                  sia per i genitori vista la coinci-
Nelle      scoliosi lievi-moderate                                                    denza con il periodo delicatissimo
(quando l’angolo di Cobb o angolo          ening) deve essere più
                                                                                      dell’adolescenza.
di curvatura è tra 10° e 20°) il rap-      precoce rispetto ai ma-                    In conclusione, è necessario essere
porto tra femmine e maschi è simile        schi, correlata allo svi-                  molto attenti a monitorare lo svi-
(1,3:1).                                                                              luppo del rachide nella fascia di età
Questo rapporto aumenta nelle              luppo puberale.                            compresa tra i 9 e 15 anni, età in cui,
scoliosi più importanti, passando a                                                   soprattutto per le femmine, si po-
5,4:1 se l’angolo di Cobb è tra 20° e                                                 trebbe manifestare e sviluppare una
30° e a 7:1 per valori superiori a 30°.                                               scoliosi evolutiva.
Un’entità maggiore della curva e
una immaturità scheletrica aumen-
tano la probabilità di evoluzione.

                                                                        A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE               31
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32          A SCUOLA DI SALUTE, LA MEDICINA DI GENERE
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