La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore

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La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
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                                                                                                                                                                            La Madonna
                                                                                                                                                    N. 2 Giugno 2018
                                                                                                                                                             Anno 85
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
LETTERA DEL RETTORE                              3     LA MADONNA
    Sommario     CONSIDERAZIONI A MARGINE… L’AGONIA DI GESÙ
                 IL PAPA AL DIVINO AMORE
                                                                  4
                                                                  7
                                                                        DEL DIVINO AMORE
                                                                                                 Direttore responsabile
                                                                                                 Giuseppe Daminelli
                                                                                                 Autorizzazione del Tribunale
                                                                                                 di Roma n. 56 del 17.2.19B7
                 IL PAPA AL DIVINO AMORE PREGA PER FERMARE
                 LO STERMINIO IN SIRIA                            8
                                                                        Editrice
                                                                        Parrocchia S. Maria del Divino Amore
                 ACCOMPAGNA UN SEMINARISTA                        12    Via del Santuario, 10 - 00134 Roma
                                                                        Tel. 06 713518 - Fax 06 71353304
                 PAPA FRANCESCO, LA PREGHIERA E LA RECITA               C/C Postale N. 721001

                 DEL SANTO ROSARIO                                12    Redazione / Sacerdoti ObIati e Suore
                                                                        “Figli della Madonna del Divino Amore”
                                                                        Stampa / Mancini Edizioni srl - Roma
                 CRONACA DI UN INASPETTATO INCONTRO               13    Grafica / Bruno Apostoli
                                                                        Foto / Fotostudio Roma di Piero Zabeo
                 IL SANTO ROSARIO                                 15    Abbonamento / Spedizione gratuita ai soci

                SANTUARIO             DELLA    MADONNA        DEL      DIVINO AMORE
                                       WWW.SANTUARIODIVINOAMORE.IT
          VIA   DEL    SANTUARIO, 10   [KM 12 DELLA VIA ARDEATINA) -     00134 ROMA - ITALY

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    SANTUARIO                                           SEMINARIO OBLATI
    Tel. 06.713518 Fax 06.71353304                      Tel. e Fax 06.71351244
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    segreteria@santuariodivinoamore.it                  Tel. 06.71351627 Fax 06.71351628
    Segreteria ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00
    Oggetti religiosi ore 8.30-12.30 e 15.30-19.00
                                                        PER RAGGIUNGERE IL DIVINO AMORE
    PARROCCHIA                                          Uscita 24 del G.R.A.
    Tel. 06.71351156 Chiesa S. Famiglia                 Autobus:
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    parrocchia@santuariodivinoamore.it                  702 dalla Metro B, Stazione Laurentina
    Ufficio Parrocchiale ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00   044 dalla Metro B, Eur Fermi

    CORO MATER DIVINI AMORIS                            RECAPITI DEL SANTUARIO IN CITTÀ
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                                                        Piazza S. Giovanni in Laterano, 4
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    SUORE                                               BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
    Congregazione delle Figlie della Madonna            DI ROMA AGENZIA 119
    del Divino Amore - Tel. 06.71355121                 IBAN: IT 16 B083 2703 2410 0000 0003243

2     BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
Lettera del Rettore
                              razia Madonna! È il canto dei pellegrini al quale

                      G       associo la mia voce per ringraziare il Signore per
                              l’assistenza materna di Maria a tutti quelli che la
                      invocano. Grazie Madonna del Divino Amore.
                      In quest’ultimo periodo, dalle festività pasquali che sono
                      culminate con il mese di maggio, il nostro santuario ha
                      visto un grandioso afflusso di pellegrini da ogni dove.
                      Momento singolare è stata la visita del Santo Padre Papa
                      Francesco per l’apertura del mese mariano. Il nostro ve-
                      scovo ha consegnato alla Madonna del Divino Amore le
                      preghiere per la pace in Siria e nel mondo così che tutti i
                      devoti si sentissero impegnati spiritualmente a pregare
                      con lui per questo grande dono dello Spirito.

                      Un nuovo tempo per il nostro santuario si va sempre più
                      evidenziando, anche con la guida pastorale del nuovo Vi-
                      cario per la Diocesi di Roma, Sua Em.za il Cardinale Ange-
                      lo De Donatis, il quale ha dimostrato da sempre una gran-
                      de attenzione al Santuario dei Romani, valorizzandolo con
                      la sua presenza e indirizzandovi tante manifestazioni della
                      diocesi, in particolar modo la formazione e spiritualità del
                      clero negli incontri di formazione permanente.
                      Ancora, Grazia Madonna! Per il dono della tua percettibi-
                      le presenza materna in questo luogo: spazio di preghiera,
                      supplica, lode e riconciliazione nelle voci dei consacrati e
                      del popolo di Dio che trovano nella dolcezza della tua im-
                      magine consolazione e serenità per il cammino tante volte
                      arduo e non sempre privo di difficoltà. Con il Servo di Dio
                      don Umberto viviamo la spiritualità del cammino del pel-
                      legrino: “Ave Maria e avanti”.

                                                                        Don Luciano
                                                            BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   3
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
CONSIDERAZIONI A MARGINE…
             L’AGONIA DI GESÙ
            margine dei misteri dolorosi recitati

    A       il 1° maggio durante il rosario con
            Papa Francesco proponiamo alcune
    considerazioni su quel tragico momento
    che fu la preghiera nell’Orto degli Ulivi.
    Sappiamo che Gesù è stato l’unica persona
    della storia, insieme a Maria sua madre, a
    nascere senza peccato, a vivere senza pec-
    cato ed a morire senza peccato. Stando co-
    sì le cose, come mai ha mostrato tanta an-
    goscia, sofferenza e timore nel giardino del
    Getsemani? Ci sono pochi episodi nella sto-
    ria umana più drammatici di quello che
    accadde in quel piccolo giardino durante le
    ultime ore di Gesù sulla terra.
    Potrebbe essere d’aiuto immaginare di
    trovarci lì e cercar di comprendere la           tormento emotivo è molte volte più diffici-
    schiacciante emozione che Egli ha dovuto         le da sopportare che il tormento fisico. Al
    provare.                                         Getsemani, il luogo del frantoio, l’angoscia
    Il Monte degli Ulivi viene ricordato spesso      mentale era così intensa che Gesù implorò
    nel Nuovo Testamento ed è intimamente            il suo Padre Santo di liberarlo… ma solo se
    connesso con la vita spirituale di Gesù. Fu      questo rientrava nella Sua volontà. Quanto
    sul Monte degli Ulivi che si trovò spesso        bisogno abbiamo di amici nel momento
    con i discepoli per parlare loro di eventi fu-   della prova!
    turi, e lì, quando andava a Gerusalemme, si      Gesù dimostrò la sua umanità quando
    ritirava ogni sera per la preghiera e il ripo-   chiese ai suoi discepoli di stare con lui; li
    so, dopo il lungo lavoro del giorno. I più       desiderava e ne aveva bisogno nel momen-
    vecchi alberi d’ulivo, attualmente in Pale-      to del suo più grande conflitto: “L’anima
    stina, possono essere quelli nel Giardino del    mia è triste fino alla morte, restate qui e
    Getsemani.                                       vegliate con me” (Mt 26,38).
    Dopo la raccolta, le olive vengono schiac-       Gesù si allontanò un pò dai suoi amici
    ciate, pressate, torchiate sotto il peso di      (quelli che baldanzosamente gli avevano
    una macina di pietra rotonda che riduce il       detto che l’avrebbero seguito, quelli che gli
    frutto in polpa e recupera il prezioso olio.     avevano detto che non l’avrebbero mai rin-
    Fu nel Getsemani che la macina dell’umi-         negato) e si gettò a terra per pregare. Non
    liazione, della sconfitta e della morte          dovette passare molto tempo prima che i
    avrebbe frantumato Gesù fino al punto            suoi amici, dagli occhi appesantiti, si ad-
    della sua più grande agonia personale, un        dormentassero.

4     BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
I sonnolenti discepoli, che avevano detto         Per noi è una cosa inimmaginabile, il fatto
che avrebbero fatto ogni cosa per lui, non        che Gesù, che non ha conosciuto peccato,
riuscirono neanche a restare desti e a con-       ha dovuto portare il peccato e la colpa di
solarlo. Mentre Gesù pregava, la sua agonia       tutti gli uomini: “Colui che non ha cono-
divenne grande: “…ed essendo in agonia,           sciuto peccato, Dio lo ha fatto essere pec-
egli pregava sempre più intensamente; e il        cato per noi” (cfr 2 Cor 5,21).
suo sudore divenne come grosse gocce di           Gesù ha pagato per il peccato dell’uomo
sangue che cadevano a terra” (cfr Lc 22).         soddisfacendo per sempre la giustizia di
Sembra impossibile? I dizionari medici de-        Dio. Non esisteva altro modo per portare a
scrivono questo stato come “cromidosi”,           compimento la volontà del Padre senza be-
uno stato nel quale un forte stress emotivo       re quel calice d’ira? Questa era la domanda
può portare a tali effetti.                       che Gesù si poneva; e in assoluta ubbidien-
Gesù per tre volte pregò in questo modo:          za alla sovrana volontà del Padre, ne accet-
“Padre mio, se è possibile, passi oltre da me     tò volontariamente la risposta.
questo calice! Ma pure, non come voglio io,       No, non c’era un’altra possibilità per un Dio
ma come tu vuoi” (Mt 26,39).                      giusto ed amorevole di affrontare i nostri
C’era una via d’uscita? Gesù poteva essere        peccati. Il peccato deve essere punito; se
liberato dagli orrori di una simile morte, al-    Dio avesse semplicemente perdonato i no-
meno per un certo tempo? Gesù non pro-            stri peccati senza giudicarli, allora non ci
vava piacere nell’imminente crocifissione;        sarebbe stata giustizia, nè responsabilità
amava la vita.                                    per il male fatto, e Dio non sarebbe real-
Egli gioiva nel passeggiare con i discepoli,      mente santo e giusto.
nel prendere fra le braccia i bambini, nel        E se Dio avesse soltanto giudicato i nostri
partecipare alle feste di matrimonio, nel         peccati, come è giusto che fossero giudica-
cenare con gli amici, nell’andare in barca, o     ti, allora non ci sarebbe alcuna speranza di
nel partecipare alle attività del tempio nel      vita eterna e di salvezza per alcuno di noi
periodo della Pasqua. Per Gesù la morte è il      perché “tutti hanno peccato e sono privi
nemico da sconfiggere. Quando pregava:            della gloria di Dio” (cfr Rm 3). Il suo amore
“Se è possibile…”, desiderava avere ancora        non avrebbe saputo trovare un altro mezzo
una volta conferma che la sua imminente           per la nostra salvezza.
morte era realmente volontà del Padre.            La croce era l’unico mezzo per risolvere
C’era un’altra strada? Ma che significato         questo terribile dilemma ed il conflitto di
aveva la sua richiesta: “Passi oltre da me        tutti i tempi stava per raggiungere il suo
questo calice”?                                   culmine.
Nella Scrittura la parola calice, o coppa, è      Da una parte i nostri peccati stavano per
usata per descrivere in maniera figurata o        essere posti su Cristo, l’unico senza pecca-
la benedizione di Dio (Sal 23,5), o la sua ira    to; egli sarebbe stato “rivestito” dei nostri
(Sal 75,8). Siccome Gesù non avrebbe mai          peccati come di un abito sporco e a bran-
chiesto di essere privato della benedizione       delli, e sulla croce quei peccati sarebbero
di Dio, è ovvio che qui il suo uso della pa-      stati giudicati… i tuoi peccati, i miei pec-
rola “calice”, o coppa, si riferisce all’ira di   cati; egli sarebbe stato il completo sacrifi-
Dio, da cui Cristo sarebbe stato colpito sul-     cio d’espiazione per il peccato. Dall’altra
la croce prendendo su di sè il peso del pec-      parte, comunque, la perfetta giustizia di
cato dell’umanità.                                Cristo sarebbe stata data a noi come un
                                                                         BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   5
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
immacolato e risplendente vestito. Il pec-       mente essere paragonate a quelle nel Get-
    cato è stato perciò giudicato e la giustizia     semani. Dopo tre anni di servizio disinte-
    di Dio soddisfatta; la porta al perdono e al-    ressato e lo stress di quell’ultima settima-
    la Salvezza veniva aperta, e soddisfatto         na, mai Gesù era stato così vulnerabile co-
    l’amore di Dio: “Colui che non ha cono-          me in quel preciso momento. Alcuni scet-
    sciuto peccato, Egli I’ha fatto esser pecca-     tici hanno affermato che la sofferenza di
    to per noi, affinché noi diventassimo giu-       Gesù al Getsemani è stato un segno di de-
    stizia di Dio in lui” (cfr 2 Cor 5). Anche se    bolezza. Sottolineano ad esempio che mol-
    Gesù, nella sua umanità, ha provato in se        ti martiri sono morti senza questo intenso
    stesso un conflitto in questa terribile si-      conflitto emotivo di Gesù. Ma una cosa è
    tuazione, alla fine ha pregato: “… la tua        morire per una causa, o per la patria o per
    volontà sia fatta”. Non si trattava di una       un’altra persona, e una cosa completa-
    preghiera fatta come segno di rassegna-          mente diversa è morire per il mondo inte-
    zione, ma con una voce forte di completa         ro, per tutti i peccati messi insieme, delle
    fiducia. Gesù sapeva che ciò voleva signifi-     generazioni passate, di quelle presenti e di
    care la resa completa e assoluta alla volon-     quelle future.
    tà del Padre e alle necessità degli altri.       Gesù doveva diventare colpevole di omici-
                                                     dio, adulterio, truffa, menzogna, e di tut-
    L’UOMO GESÙ.                                     to il resto del cattivo comportamento
    Eppure c’è lì un mistero che non possiamo        umano. E’ più di quanto le nostre menti li-
    comprendere pienamente. Gesù certamen-           mitate possono comprendere. Un critico
    te ha sperimentato la schiacciante consa-        della fede cristiana ha affermato davanti
    pevolezza del suo sacrificio inevitabile per i   ad un consesso universitario: “Guardate
    peccati del mondo.                               Socrate: non si è tormentato davanti al-
    Egli sapeva che questa era la sua missione       l’impellente morte; stoicamente ha bevu-
    primaria sulla terra, perché egli aveva det-     to la cicuta, con fierezza ha tenuto alta la
    to: “Perché anche il Figlio dell’uomo non è      testa fino alla fine”. Socrate, un grande fi-
    venuto per essere servito, ma per servire, e     losofo e maestro dell’antica Grecia, ha vo-
    per dar la vita sua come prezzo di riscatto      lontariamente accettato la pena di morte
    per molti” (cfr Mc 1,45).                        per rimanere coerente con le sue convin-
    Il giardino del Getsemani è il posto dove        zioni, ma è morto solo per se stesso. Nes-
    Gesù si trovò a faccia a faccia con la scel-     sun’altra morte nella storia umana può
    ta fra l’ubbidienza o la disubbidienza. Egli     essere paragonata alla morte di Gesù Cri-
    non era un robot programmato ad ubbidi-          sto. Alcuni possono aver sofferto allo stes-
    re a Dio automaticamente; può perciò sen-        so modo o di più fisicamente, ma nessuno
    tire simpatia per la nostra debolezza: “…        ha sofferto di più spiritualmente. La sua
    perché non abbiamo un Sommo Sacerdote            battaglia contro il potere delle tenebre,
    che non possa simpatizzare con noi nelle         nella sua essenza, ha significato anche la
    nostre infermità; ma ne abbiamo uno che          vittoria di Dio su Satana.
    in ogni cosa è stato tentato come noi, pe-       Nessun semplice uomo poteva sconfigge-
    rò senza peccare” (cfr Eb 4,15). Satana ha       re Satana, solo il “Figlio dell’uomo” Gesù
    tentato Gesù durante tutto il ministero          Cristo.
    terreno, ma le tentazioni nel deserto, al-
    l’inizio del suo ministero, possono scarsa-                                     La Redazione
6     BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
IL PAPA AL DIVINO AMORE
          igliaia di romani hanno accolto Papa        termine immediatamente allo sterminio in

M         Francesco nel piazzale davanti alla Tor-
          re del Primo Miracolo del Santuario del-
la Madonna del Divino Amore, alcuni minuti pri-
                                                      corso, si rispetti il dramma umanitario e si prov-
                                                      veda ad agevolare l’arrivo di aiuti a cui questi
                                                      nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisogno,
ma delle 17.00. Il Papa ha scelto di iniziare que-    assicurando nel contempo le condizioni ade-
st’anno il mese mariano con un pellegrinaggio al      guate per il ritorno di quanti sono sfollati.
santuario più amato dai romani. Prima di entrare      Insieme al centinaio di fedeli che hanno trova-
nel Santuario antico per la recita del Rosario,       to posto nel Santuario antico, e alle decine di
Francesco saluta i fedeli presenti nel piazzale. Vi   migliaia racconti in preghiera all’esterno, il
ringrazio dell’accoglienza! Tanto festivi voi! Gra-   Pontefice recita quindi i cinque misteri dolorosi
zie tante! E vi chiedo di seguire la preghiera da     del Santo Rosario, da “Gesù che suda sangue e
qui. Preghiamo insieme. Ci vediamo dopo. Ma           soffre al Getsèmani” a “La crocifissione e mor-
preghiamo, eh? Grazie dell’accoglienza!               te di Gesù”. Al termine della preghiera del Rosa-
 Quindi il Papa percorre il centinaio di metri che    rio, Papa Francesco torna ad affacciarsi sul
lo separano dall’ingresso del Santuario salutan-      piazzale dove lo attendono migliaia di fedeli
do i fedeli dietro le transenne. Nel santuario si     che hanno pregato con lui all’esterno del San-
raccoglie davanti all’immagine della Madonna          tuario. Con loro il Papa recita un “Ave Maria”,
del Miracolo, mentre una lettrice ripete il suo       poi la benedizione e la partenza in auto per fare
appello per la pace nell’ “amata Siria”, pronun-      rientro in Vaticano.
ciato a Pasqua, nel tradizionale messaggio “Urbi      Ad accompagnare Francesco in tutto il pellegri-
et orbi”, dalla Loggia delle benedizioni della Ba-    naggio l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario
silica di San Pietro.                                 generale della Diocesi di Roma, il vescovo ausi-
Dopo aver invocato “Frutti di pace, di riconci-       liare per il settore sud, monsignor Paolo Loju-
liazione e di speranza per il mondo intero”,          dice, monsignor Enrico Feroci, presidente degli
Francesco aveva aggiunto: “A cominciare               Oblati Figli della Madonna del Divino Amore,
dall’amata Siria la cui popolazione è stremata        don Luciano Chagas Costa, rettore del Santua-
da una guerra che non vede la fine”. Quindi           rio, don Vincent Pallippadan, rettore del semi-
aveva rivolto un appello alla coscienza di tutti i    nario della Madonna del Divino Amore e il par-
responsabili politici e militari, affinché si ponga   roco don John Harry Bermeo Sanchez.
                                                                                BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   7
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
IL PAPA AL DIVINO AMORE PREGA
    PER FERMARE LO STERMINIO IN SIRIA
          ul piazzale del Divino      situazione della Siria. La

    S     Amore, il santuario caro
          ai romani, non ci sono
    che poche centinaia di per-
                                      guerra, gli sfollati, le vittime,
                                      gli orrori.
                                      Prima di iniziare la recita vie-
    sone. Papa Francesco scende       ne letta l’intenzione che ha
    dalla vettura sorridente e si     portato Bergoglio sulla via
    dirige subito a salutare quelli   Ardeatina, in questa specie di
    che ci sono. Da dietro le tran-   pellegrinaggio fuori porta. La
    senne, stretti come sardine, le   sua speranza è che possano
    persone cercano di toccarlo,      illuminarsi le coscienze dei
    fargli benedire santini e co-     leader politici e dei militari
    roncine del rosario, si sforza-   coinvolti e si ponga fine allo
    no allungandogli la mano          sterminio in corso, provve-
    sperando di poter ottenere
    un saluto, una carezza. Da
    dentro la chiesa, intanto, le
    suore attaccano a cantare un
    inno mariano, in attesa che il
    pontefice faccia il suo ingre-
    so, e si sistemi su un inginoc-
    chiatoio di velluto bianco
    collocato davanti all’altare,
    sotto l’immagine sacra. Il
    primo maggio – il mese ma-
    riano per eccellenza - inizia
    con un rosario dedicato alla

8
La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
dendo ad agevolare l’aiuto
umanitario e il ritorno a casa
di chi era dovuto scappare.
Solo in Libano in questi cin-
que anni di guerra hanno
trovato riparo circa un milio-
ne di siriani, accampati lungo
la frontiera e aiutati dalle
agenzie internazionali. La re-
cita procede e viene scandita
dalla lettura di passi del Van-
gelo. E’ la prima volta che Pa-
pa Bergoglio fa visita al Divi-
no Amore.
Insieme al centinaio di fedeli
che hanno trovato posto nel
Santuario antico, e alle deci-
ne di migliaia raccolti in pre-
ghiera all’esterno, il Pontefice
recita quindi i cinque misteri
dolorosi del Santo Rosario, da
“Gesù che suda sangue e sof-
fre al Getsèmani” a “La croci-
fissione e morte di Gesù”.

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La Madonna del Divino Amore - Anno 85 N. 2 Giugno 2018 - Santuario Divino Amore
10   BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
Al termine della preghiera del Rosario, Papa Francesco torna ad affacciarsi sul piazzale dove lo
attendono migliaia di fedeli che hanno pregato con lui all’esterno del Santuario. Con loro il Pa-
pa recita un “Ave Maria”, poi la benedizione e la partenza in auto per fare rientro in Vaticano.
                                                                          BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   11
ACCOMPAGNA
                              UN SEMINARISTA
          Sentiamoci corresponsabili nel promuovere e sostenere le vocazioni; ogni fe-
          dele può dare il suo contributo alle spese necessarie per lo studio e i bisogni
          materiali dei seminaristi. Proponiamo agli amici ed ai devoti del Santuario di
          prendersi a cuore un seminarista ed accompagnarlo con la preghiera e con un
          aiuto materiale fino all'ordinazione sacerdotale.

          Per un contributo si può usare:
          Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag. 119
          IBAN: IT73 Z08327 03241 0000 0000 0550
          Per ulteriori informazioni 06.713511 23
          E-mail: rettore.semdiy@gmail.com

     PAPA FRANCESCO, LA PREGHIERA
     E LA RECITA DEL SANTO ROSARIO
     Ognuno di noi «dovrebbe chiedersi: quale spazio do al Si-
     gnore? Mi fermo a dialogare con Lui? Fin da quando era-
     vamo piccoli, i nostri genitori ci hanno abituati ad iniziare e
     a terminare la giornata con una preghiera, per educarci a
     sentire che l’amicizia e l’amore di Dio ci accompagnano. Ri-
     cordiamoci di più del Signore nelle nostre giornate!». Queste
     le parole di Papa Francesco nell’udienza generale del 2 mag-
     gio. «Per ascoltare il Signore – ha proseguito il pontefice –
     bisogna imparare a contemplarlo, […] dargli spazio con la
     preghiera». Come san Giuseppe e Maria, che «nel silenzio dell’agire quotidiano» hanno
     avuto «un solo centro comune di attenzione: Gesù» ed hanno accompagnato e custo-
     dito «con impegno e tenerezza, la crescita del Figlio di Dio fatto uomo per noi, riflet-
     tendo su tutto ciò che accadeva». «In questo mese di maggio – ha aggiunto il Vescovo
     di Roma – vorrei richiamare all’importanza e alla bellezza della preghiera del santo
     Rosario. Recitando l’Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a
     riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san
     Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre
     azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in
     famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla
     Vergine Maria! […] Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia!».
                    Tratto da: Piccole note - cenni di informazione online- 2 maggio 2018
12     BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
CRONACA
DI UN INASPETTATO INCONTRO
        VOCI RACCOLTE TRA I PELLEGRINI
       lle tredici circa, di un giorno afoso di   ne alla Madonna del Divino Amore… “Adesso

A      maggio, tutto sembrava sospeso nel
       tempo: nessun rumore dall’esterno, la
fiamma che alimentava la lampada votiva del
                                                  e nell’ora della nostra morte. E così sia”.
                                                  Come al rallentatore l’ho vista accasciarsi al
                                                  suolo, come una fiamma che si spegne, senza
Santissimo, danzava a piccoli scatti nell’aria    far rumore. Disorientato, non sapendo se
sospesa illuminando appena un angolo del-         questo fosse un gesto che accompagnava la
l’altare. E lei, la Madonna                                          preghiera sono rimasto al-
del Divino Amore, col suo                                            cuni eterni secondi a guar-
sguardo sereno contempla-                                            dare. Poi, preoccupato, no-
va dall’alto dell’altare due                                         tando il pallido viso e le
file di sagome senza ombre                                           labbra serrate mi sono pre-
di banchi vuoti. A contri-                                           cipitato verso di lei. Senza
buire ad una immagine di                                             difficoltà l’ho aiutata ad al-
altri tempi il cancello che                                          zarsi e a varcare la soglia
racchiudeva l’altare dove                                            verso il piazzale antistante
un tempo si trovava la ba-                                           l’antico santuario dove un
laustra di marmo. Filtrava                                           filo di brezza attraversava
attraverso le maglie larghe                                          l’arco della costruzione e si
la penombra d’altri tempi.                                           disperdeva nel piazzale tra i
Percorrendo con lo sguardo                                           rami degli alberi.
le pareti colme di ex voto                                           Poi, su una panchina, men-
l’ho incrociata: era in un                                           tre sorseggiava l’acqua,
angolo della chiesa, in gi-                                          prontamente portatale dal
nocchio sotto la targa mar-                                          vicino bar, ho saputo che si
morea che ricorda la visita del cardinal Rez-     chiamava Giustina, che aveva 83 anni, che
zonico, futuro papa Clemente XIII, al Santua-     proveniva da Gaeta ma da poco viveva a Ro-
rio del Divino Amore nel mese di maggio           ma, quartiere San Giovanni, che era vedova,
1750.                                             che aveva tre figli che non vedeva da cinque
Aveva lo sguardo fisso sullo sguardo della        mesi perché abitavano lontano, che non
Madonna, le labbra si muovevano appena            mangiava dalla sera prima, che aveva pochi
mentre scandiva le Ave Maria e le pallide ma-     soldi ma che non osava chiedere l’elemosina
ni dalle lunghe dita ossute divoravano i gra-     per dignità; che era arrivata col primo auto-
ni oscuri di un vecchio rosario: “Ave Maria       bus di linea, che aveva seguito la Messa del-
piena di grazia…”                                 la mattina, che queste azioni, diventate quo-
Avrà circa 80 anni, pensavo, e mi stupivo nel     tidiane le ripeteva da una settimana.
vedere un corpo cosi esule e mingherlino ri-      “Signora Giustina, mi scusi, ma a lei chi pensa?”
manere immobile in una posizione tanto sco-       “Ma nostra signora”, mi ha risposto con un
moda…”Santa Maria, Madre di Dio…” implo-          sorriso negli occhi, “per questo vengo da lei”.
rava nel silenzio una preghiera sussurrata ap-    E guardando verso l’interno del Santuario ag-
pena, una intercessione, una raccomandazio-       giunse: “Madre che non ha mai abbandona-
                                                                           BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   13
to un figliolo che grida aiuto, Madre le cui        ho portato anche i figli. Gennarino, il più pic-
     mani lavorano senza sosta per i suoi figlioli       colo, è stato anche battezzato qui, sa? E qui
     tanto amati, perchè sono spinte dall’amore          ci sono sempre tornata, con mio marito, fino
     divino e dall’infinita misericordia che esce        a quando c’è stato, coi figli poi, col prete ed
     dal Tuo cuore volgi verso di me il tuo sguar-       i paesani dopo la morte di mio marito e ades-
     do pieno di compassione”.                           so anche da sola. Ma sempre e per sempre.
     “E’ la preghiera alla madonnina che scioglie i      Vengo a ringraziare delle grazie ricevute e a
     nodi, la ripeto sempre anche davanti alla Ma-       chiedere la salute per i figli e nipoti e perché
     donnina del Divino Amore”.                          mi faccia avere una morte serena”.
     Una volta, quando ero bambina, venivamo in          “Signora Giustina, vuole farmi l’onore di ac-
     processione, col treno, sa. Si arrivava alla Sta-   cettare un invito a pranzo?”.
     zione del Divino Amore e da li, a piedi, per i      “Giovanotto, non è che per caso le faccio pena?”.
     campi, cantando viva e viva sempre viva, la         “Assolutamente no. Vorrei solo chiederle se
     Madonna del Divino Amore.                           posso approfittare della sua compagnia ed
     Si entrava da quella porta, vede, sotto l’arco,     ascoltare ancora delle sue visite al Santuario,
     portavamo dei fiori, tanti fiori. Arrivati sul      di quegli incontri privilegiati con la Madon-
     piazzale qualcuno attraversava in ginocchio         nina. Sa, anch’io voglio raccontarle qualco-
     fino all’ingresso della chiesa, qualcuno si bat-    sa: mio padre mi ci portava da piccolo, per
     teva il petto e alzava le mani al cielo col san-    me erano belle domeniche di gita fuori por-
     to rosario tra le dita. Qualcuno pregava in si-     ta, di gioco e spensieratezza. Poi, per tanti
     lenzio, qualcuno piangeva.                          anni non sono più tornato, da quando è
     Mia nonna e mia madre, entrambe vedove di           morto mio padre (troppo presto secondo
     guerra. Eh si, anche papà mio non c’era più         me). Non sono riuscito a spiegarmi perché
     come il nonno. Lo ricordavo come un uomo            un uomo così buono e devoto fosse stato
     d’altri tempi, sempre tra le reti, pescatore        tolto all’amore della sua famiglia. E così mi
     sulla barca, con la pelle secca dal sole e i        sono allontanato dalla fede. Oggi, dopo tan-
     denti neri dal fumo delle sigarette. Era par-       ti anni mi sono deciso a ritornare, chiedendo
     tito un giorno e per tutti i giorni seguenti,       lumi, come si dice. Mio padre non c’è più, ma
     per settimane, mesi e anni, ho aspettato il         sa, mi manca tanto. Oggi, sentendo il suo
     suo ritorno. La nonna mi metteva davanti al-        racconto mi è sembrato di ritrovarlo, qui, in
     l’altare della Madonna e mi diceva tra le la-       questo posto che era per lui così speciale.
     crime: prega Giustina, chiedi alla madonnina        Lei, signora Giustina, mi ha dato una grande
     che papà torni presto. Dicono che papà mio          lezione e per questo la ringrazio… Accetta
     si trovi in Russia, sepolto in un cimitero di       l’invito?”.
     fortuna.                                            Avevamo percorso i pochi metri fino alla tet-
     Giustina sorride, mi guarda e aggiunge:             toia del piccolo ristorante vicino al Santuario.
     “Sotto ad un campo di patate”.                      “Dobbiamo fare presto”, si è raccomandata
     Mia nonna ci veniva da piccola, col carretto e      con un sorriso gentile, “alle quattro ci aspet-
     si portava mia madre e gli altri fratelli di mia    ta il Rosario”.
     madre, col nonno, fino a quando c’è stato, coi      Alcuni bambini correvano tra le panche e in
     figli, col prete ed i paesani dopo la morte del     essi mi sono rivisto correre inseguito da mio
     nonno.                                              padre che continuava a chiedere scusa ai
     Dopo mia nonna ci veniva mia madre, con             commensali ogni volta che urtavo qualcuno
     mio padre, fino a quando c’è stata coi figli,       col mio palloncino rosso.
     col prete ed i paesani dopo la scomparsa di
     mio padre. Per noi è una tradizione di fami-        Che facciamo giovanotto, ordiniamo?
     glia. Io ci sono venuta anche dopo, quando
     sono cresciuta e quando mi sono sposata e ci                               Gonzalo Castro Cedeno

14     BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018
IL SANTO ROSARIO
                    E PAPA FRANCESCO
                             «Il rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita;
               è anche la preghiera dei semplici e dei santi... è la preghiera del mio cuore».
                                                                               papa Francesco

Ognuno di noi «dovrebbe chiedersi: quale         raccontò nel 2005 Bergoglio alla rivista
spazio dò al Signore? Mi fermo a dialogare       «Trenta giorni» – «stava davanti a tutti, in
con Lui? Fin da quando eravamo piccoli, i        ginocchio. Il gruppo era numeroso; vedevo
nostri genitori ci hanno abituati ad iniziare    il Santo Padre di spalle e, a poco a poco, mi
e a terminare la giornata con una preghiera,     immersi nella preghiera. Non ero solo: pre-
per educarci a sentire che l’amicizia e l’amo-   gavo in mezzo al popolo di Dio al quale ap-
re di Dio ci accompagnano. Ricordiamoci di       partenevamo io e tutti coloro che erano lì,
più del Signore nelle nostre giornate!»…. «In    guidati dal nostro Pastore. Nel mezzo della
questo mese di maggio – ha aggiunto il Ve-       preghiera mi distrassi, guardando alla figura
scovo di Roma – vorrei richiamare all’impor-     del Papa: la sua pietà, la sua devozione era-
tanza e alla bellezza della preghiera del san-   no una testimonianza.
to Rosario. Recitando l’Ave Maria, noi siamo
condotti a contemplare i misteri di Gesù, a
riflettere cioè sui momenti centrali della sua
vita, perché, come per Maria e per san Giu-
seppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri,
delle nostre attenzioni e delle nostre azioni.
Sarebbe bello se, soprattutto in questo me-
se di maggio, si recitasse assieme in fami-
glia, con gli amici, in Parrocchia, il santo
Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla        E il tempo sfumò, e cominciai a immaginar-
Vergine Maria! […] Impariamo a pregare di        mi il giovane sacerdote, il seminarista, il
più in famiglia e come famiglia!».               poeta, l’operaio, il bambino di Wadowice…
        Papa Francesco nell’udienza generale     nella stessa posizione in cui si trovava in
                           del 2 maggio2018      quel momento, pregando Ave Maria dopo
                                                 Ave Maria. La sua testimonianza mi colpì.
Il Rosario ha un ruolo molto importante          Sentii che quell’uomo, scelto per guidare la
nella vita spirituale di Papa Bergoglio. Com-    Chiesa, ripercorreva un cammino fino alla
memorando il beato Giovanni Paolo II             sua Madre del cielo, un cammino iniziato
(1920-2005) poco dopo la sua morte, nel          fin dalla sua infanzia. E mi resi conto della
2005 l’allora cardinale Bergoglio raccontava     densità che avevano le parole della Madre di
come fosse stato proprio l’esempio di Papa       Guadalupe a san Juan Diego [ca. 1474-
Wojtyla, vent’anni prima, a determinarlo al-     1548]: “Non temere, non sono forse tua
l’impegno, sempre mantenuto, di recitare         madre?”. Compresi la presenza di Maria nel-
ogni giorno quelli che allora erano i quindi-    la vita del Papa. La testimonianza non si è
ci misteri del Rosario (sarebbero diventati      persa in un istante. Da quella volta recito
venti con l’introduzione dei misteri della Lu-   ogni giorno i quindici misteri del Rosario».
ce nel 2002). Il beato Giovanni Paolo II –                  (tratto da: Kairos 4 maggio 2013)

                                                                        BOLLETTINO N. 2 - GIUGNO 2018   15
Santuario della Madonna del Divino Amore - Roma
               A V V I S O
        NUOVI ORARI DELLE SANTE MESSE
    DOMENICALI E FESTIVE AL NUOVO SANTUARIO
  Da SETTEMBRE le Messe domenicali e festive
al Nuovo Santuario seguiranno il seguente orario:
      Mattino 8.00 - 9.30 - 11.00 - 12.30
       Pomeriggio 16.00 - 17.30 - 19.00
All’antico Santuario gli orari delle SS. Messe rimarranno invariati.

        Ogni giorno dalle 8.00 alle 22.00
         Adorazione continuata presso
 la Cappella del Santissimo nel Nuovo Santuario
      Per informazioni: D. Sijo Kuttikkattil 3342972345
      E-mail: gruppoadoratoridivinoamore@gmail.com
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