La bella musica napoletana in carcere a Foggia, spettacolo assicurato con Micky Sepalone e Angela Piaf

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La bella musica napoletana in
carcere a Foggia, spettacolo
assicurato con Micky Sepalone
e Angela Piaf
Il 9 gennaio, sul palco di Via delle Casermette, brani
intramontabili e
interpretazioni da brividi. Gli artisti: “felici di inaugurare
gli spettacoli ‘dentro’
del 2020”. Accompagnamento musicale d’eccezione con Picucci,
Moffa, Loparco,
Fabrizio e Ciuffreda.

“Canta Napoli… Napoli a spasso”
in Via delle Casermette. Tutto pronto nella Casa Circondariale
di Foggia per lo
spettacolo musicale di Micky Sepalone e Angela Piaf, in
programma giovedì 9
gennaio 2020.

I due talentuosi cantanti
foggiani proporranno un “vero e proprio tuffo nella musica
napoletana, secondo
un percorso di riscoperta delle origini musicali del Sud”, con
il
coinvolgimento emotivo del pubblico ristretto.

Sul palco del teatro
dell’Istituto Penitenziario saranno accompagnati da Sergio
Picucci al basso,
Tony Moffa alla batteria, Francesco Loparco alle chitarre,
Giuseppe Fabrizio al
pianoforte e Lorenzo Ciuffreda al violino.

Lo show, con l’innata simpatia di
Sepalone, regalerà le travolgenti melodie di Tu vuò fà
l’americano, ‘O
Sarracino, O caffè, don Raffaè e brani intramontabili come
Guaglione, Malafemmena e ‘O surdato
‘nnammurato; non mancheranno le interpretazioni da brividi di
Angela Piaf
con ‘O sole mio, Reginella, Tu sì ‘na cosa
grande e il medley tammuriata.
Numerose le sorprese musicali e le emozioni che brani che
hanno fatto la storia
della musica potranno regalare.

Dunque, dopo il grande successo
riscosso nella Casa Circondariale di Lucera nel maggio 2019,
evento cui
partecipò anche il CSV Foggia, Sepalone e Piaf hanno deciso di
regalare il loro
show alla popolazione detenuta di Foggia.

“Avevamo inizialmente pensato di
organizzare lo spettacolo nei giorni di Natale – spiegano –
poi, per una serie
di motivi, la data è slittata ma l’entusiasmo è rimasto
invariato, cosi come
grande è la voglia di cantare ed esibirci in carcere, in
apertura di questo
nuovo anno. Per questa opportunità vogliamo ringraziare Sergio
Picucci, la
direzione, l’Area Trattamentale e la polizia penitenziaria del
carcere di
Foggia. Come sempre, daremo il massimo per regalare un paio di
ore di bella
musica ed emozioni a chi verrà in teatro per ascoltarci”.

E se “Canta Napoli… Napoli a
spasso”, ormai da dodici anni, porta sui palcoscenici di tutta
Italia, sulle
orme di Renato Carosone e dei grandi autori della musica
partenopea, la bella
musica napoletana, è certo che la platea di Via delle
Casermette apprezzerà lo
spettacolo. Ai testi ironici faranno, infatti, da contrappunto
le divertenti
performance del frontman Sepalone – foggiano di nascita ma con
Napoli nel cuore
– e la splendida voce femminile di Angela Piaf.

Mobilitazione promossa                                   da
Libera. ORA BASTA!!
Venerdì 10 gennaio ore 16 – Foggia mobilitazione promossa da
Libera per rispondere alla violenza criminale Don Ciotti: “
Bisogna schierarsi davanti a tanta violenza mafiosa”

Foggia Libera Foggia è la mobilitazione promossa da Libera per
venerdì 10 gennaio alle ore 16 a Foggia per rispondere alla
violenza criminale. Un invito alla partecipazione di tutti ,
dalla cittadinanza, alle associazioni, alle forze sindacali,
agli studenti, agli amministratori, al mondo della chiesa.
Nessuno si senta escluso. Sarà presente Luigi Ciotti,
presidente di Libera.
“Davanti a questa violenza mafiosa, una cosa è certa bisogna
schierarsi – è l’appello di Luigi Ciotti- per non lasciare
sole le vittime di questa violenza, per non lasciare soli i
rappresentati dello Stato, le forze dell’ordine, la
magistratura impegnati quotidianamente in operazioni
importanti ed efficaci. Per non lasciare soli i
cittadini. Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile e
valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di quel
territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e di
cambiamento. Bisogna schierarsi per chiamare il male per nome
e non girarsi dall’altra parte, perché il male non è solo di
chi lo commette ma anche di chi assiste senza fare nulla per
contrastarlo. Tutti insieme a Foggia – conclude Luigi Ciotti
– perche’ serve coraggio di avere piu’ coraggio da parte di
tutti

“Il contributo della ricerca
e della clinica in tema di
BES e DSA. Lavori in corso….”
A Foggia iI Convegno regionale AIRIPA Puglia Basilicata
 2020 che si svolgerà il 18/01/2020 dal titolo “Il contributo
della ricerca e della clinica in tema di BES e DSA. Lavori in
corso….” La sede dell’evento quest’anno sarà l’ Ordine dei
Medici di Foggia in Via V. Acquaviva, 48. L’evento formativo
presenta i contributi recenti della ricerca nei diversi ambiti
della Psicopatologia dell’Apprendimento e vuol’ essere per
tutti gli operatori interessati, sia nel mondo della clinica
che della scuola, un momento di aggiornamento e
confronto.COMITATO SCIENTIFICO: Cesare Cornoldi, Paola
Angelelli, Anna Maria Antonucci, Irene Cristina Mammarella,
Alessandra           Notarnicola                   PER
INFORMAZIONIeventiairipapuglia@gmail.com3205748111           /
3207914590 Sperando di incontrarla in occasione dell’eventoUn
cordiale salutoLa segreteria AIRIPA Puglia Basilicata
Il Papa detta il tema di
gennaio del concorso “Piccoli
giornalisti crescono”
E’ stato scelto il tema del mese di Gennaio per il concorso
“Piccoli giornalisti crescono” tratto dal messaggio del Papa
in occasione della 53.ma Giornata Mondiale della Pace che si è
celebrata il primo gennaio. “Non si ottiene la pace – scrive
Francesco – se non la si spera” ravvivando la vocazione umana
alla fratellanza

Intanto
ringraziamo quanti in questi mesi stanno partecipando al
premio. Infatti numerosi
sono stati gli articoli che ci avete inviato nel mese di
Dicembre. Il tema del
Natale ha ispirato tantissimi ragazzi e notevoli sono stati
gli elaborati che
ci sono giunti. Nell’attesa di conoscere
i vincitori del mese di Dicembre comunichiamo il tema per gli
articoli del mese
di Gennaio: “La PACE come cammino
di SPERANZA: dialogo, riconciliazione e conversione
ecologica!”. I ragazzi Potranno
ispirarsi al testo pronunciato dal Papa

Ricordiamo che questo concorso giornalistico della redazione
del
giornale scolastico ilSottosopra
dell’ITE B. Pascal di Foggia è stato bandito per i ragazzi
della terza classe
delle scuole medie della provincia di Foggia.

Il concorso, organizzato in collaborazione con l ’Ufficio
Scolastico Territoriale di Foggia
– Ufficio V (ex provveditore) e   Foggia
Città Aperta è finalizzato        ad avvicinare i giovani al
giornalismo e
all’arte del raccontare i fatti   quotidiani, tramite l’attività
della scrittura,
per favorire la formazione e lo   sviluppo delle coscienze.

Il Premio, ha una scadenza mensile con ricchi premi. Alla fine
dell’anno scolastico 2019/20 ci sarà la proclamazione del
vincitore dell’anno
con un buono premio di 150euro da spendere in un negozio.
Partecipate numerosi…

Gli organizzatori

ITE B.
Pascal – ilSottosopra – Ufficio Scolastico Territoriale di
Foggia – Ufficio V (ex provveditore) Foggia Città Aperta – La
Città del
Cinema

Il  mondo                 sommerso                   dalla
plastica.
Oggi 20 novembre 2019 di fronte a nuovi articoli sui gravi
problemi ambientali che stiamo vivendo si avverte il bisogno
di esprimere alcune
considerazioni riguardo l’inquinamento della plastica. Il
mondo è ormai
sommerso da tonnellate di plastica, tanti rifiuti sparsi che
finiscono in mare
distruggendo la fauna marittima. Purtroppo ogni giorno si
sentono notizie negative
riguardo all’inquinamento poiché non esistono più aree
incontaminate. Tra i tanti
materiali che generano inquinamento quello con la percentuale
più alta è
proprio la plastica in quanto viene prodotta in quantità molto
elevate e anche
se viene riciclata o incenerita non si riesce a smaltirla
completamente.

Ultimamente, si sente molto parlare di eliminare la plastica
introducendo materiale biodegradabile. Già nelle nostre case
le nostre mamme
evitano di comprare plastica, questo vuol dire che ognuno di
noi con un po’
d’impegno può non utilizzare più plastica, così facendo
aiutiamo il mondo a
migliorare.

Nei nostri mari e negli oceani vengono ritrovati
continuamente residui di plastica provenienti da noi esseri
umani che gettiamo
di tutto per strada, non pensando che poi va a finire nelle
nostre acqua.
Bottiglie, fazzoletti, mozziconi di sigaretta, imballaggi,
sacchetti e
qualunque altro oggetto di plastica una volta finito in acqua
si frammenta per
azione delle correnti. Questi frammenti possono raggiungere
anche dimensioni
microscopiche e costituiscono una delle principali cause di
morte per
soffocamento di molti pesci ed uccelli marini poiché vengono
scambiati per
cibo. Una semplice bottiglia di plastica può rimanere negli
oceani anche 400 anni
prima di decomporsi, ha così tutto il tempo per arrivare
ovunque nei nostri
mari.

Quindi dobbiamo ricordarci che è con un piccolo gesto che
possiamo salvare il mare e con esso anche il nostro pianeta.

  DEMONTE
MICHELE – PALUMBO GIUSEPPE – TOTARO GIUSEPPE CLASSE 3^B I.C.
“PEROTTO-ORSINI”
MANFREDONIA (FOGGIA)

Riforma del Terzo Settore,
con       il      progetto
Capacit’Azione open day a
Bari con i CSV
Appuntamento per giovedì 9 gennaio 2020, a partire dalle ore
9.00, presso l’Università per una giornata ricca di storie e
approfondimenti per spiegare il lavoro svolto sul territorio,
i servizi offerti alle associazioni.

Il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato
della Puglia si racconta al territorio in un
open day nell’ambito del progetto Capacit’Azione, il programma
di formazione nazionale sulla riforma del terzo settore.
L’appuntamento è per giovedì
9 gennaio (ore 9.00 – 18.30) presso l’Università di Bari (ex
Palazzo delle
Poste – Via Cesare Battisti, 1).

Il progetto è promosso dal Forum Terzo settore Lazio in
collaborazione con CSVnet, Forum nazionale del terzo
settore e un’ampia rete di
partner, realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e
delle Politiche
sociali con l’obiettivo di formare 1300 esperti italiani sulla
riforma del terzo
settore.

Il modulo formativo dedicato
ai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), importante
tassello della
nuova legislazione, diventa così una giornata ricca di storie
e approfondimenti
per spiegare il lavoro svolto sul territorio, i servizi
offerti alle
associazioni, la compagine sociale, ma anche un’occasione per
conoscere cosa
prevede la riforma del terzo settore, quali le novità in
cantiere e le sfide da
affrontare. Rispetto al passato, infatti, i CSV sono chiamati
a promuovere la
presenza dei volontari impiegati in tutti gli enti del Terzo
Settore (ETS) e
non solo nelle organizzazioni di volontariato. Con la riforma,
quindi, l’esperienza
ventennale di questo sistema diffuso in modo capillare in
tutt’Italia si mette
a disposizione di una platea più ampia di utenti, secondo un
sistema unitario.

Grazie al progetto
Capacit’Azione sono già stati realizzati oltre 80 appuntamenti
in tutt’Italia
su 200 moduli previsti per 8 aree tematiche, dalla
gestione fiscale e amministrativa degli Ets al tema della
sussidiarietà, dai
beni comuni alla finanza sociale, dalle forme di
convenzionamento alla
trasparenza, dalle regole di funzionamento         della   vita
associativa al ruolo dei
centri di servizio per il volontariato.

Partnership
di progetto, Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali
insieme ai
collaboratori di sistema Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono
Italia,
Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie.
Capacit’Azione è realizzato con i fondi del ministero del
Lavoro e delle
Politiche sociali in seguito all’Avviso per il
finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale
ai sensi
dell’articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto
legislativo 117/2017).

Tutte      le      informazioni        sul      sito       web
www.cantiereterzosettore.it.

Ufficio                  stampa                   nazionale:
capacitazione@cantiereterzosettore.it
– 349.6333886

Ufficio stampa locale: www.csvfoggia.it – 0881.747103

In principio la cultura.
Messaggio inviato alla chiesa
di Foggia
Carissimi, a nessuno sfugge quest’aria cittadina dormiente e
senza entusiasmo. La corruzione, l’impoverimento urbanistico e
ambientale, la gestione del territorio, la crisi economica, la
disoccupazione e l’emergenza abitativa, un contesto valoriale
nemico della persona sono dimensioni che spesso contagiano la
malattia dell’indifferenza.

Foggia appare
una città miope dove ciascuno cerca il proprio interesse,
attento solo alle
proprie urgenze personali, a prescindere dalla dignità umana
degli altri.

Sembriamo – come
affermava qualche giorno fa Giuseppe De Rita – un popolo di
stressati, perché
non abbiamo un traguardo, una prospettiva. Ci manca il futuro
e per questo il
presente diventa faticoso, fastidioso.

Eppure noi
amiamo la Città, che è la nostra casa comune entro cui
generare umanità,
condividere prossimità e sviluppare un’etica civile più
rispettosa
dell’ambiente e della marginalità. Certo, le difficoltà e le
divergenze non
vanno negate o nascoste, come spesso siamo tentati di fare, ma
vanno denunciate
per aprire nuovi processi di convivenza serena.

Recuperiamo,
perciò, la dimensione della ragionevolezza, dell’homo sapiens
che viene
risucchiato spesso dall’homo gaudens, asservito al consumismo
e affetto
da uno strano virus per cui non sopporta limiti, non ammette
alcune regole, non
tollera nessun confine ed è soddisfatto perché non vuole
scoprire la realtà,
anzi vuole dimenticarla (penso a quanto accade per strada alla
Vigilia di
Natale oppure nei fine settimana). Si finisce con il vivere
immersi in un mondo
artificiale fatto di divertimento, violenza, banalità,
mettendo a rischio il
bisogno di autentiche relazioni, di fiducia e capacità di
dono.

La società sta
scambiando il desiderio per il godimento e la libertà per la
scelta, ignorando
che rendere il godimento un obiettivo di vita rende dipendenti
e quindi
prigionieri. La sapienza, invece, risveglia la capacità di
inaugurare un
cambiamento che supera gli schemi accreditati, o rompe le
logiche consolidate e
si ribella a situazioni di oppressione e ingiustizia.

Di qui la
necessità di armonizzare la fatica del pensare, del confronto,
dell’approfondimento con la forza delle emozioni, mettendo in
campo un tempo
giornaliero per formarsi una idea adeguata della complessità
dei problemi,
cosicché non si confondano le verità con le opinioni. Solo da
un livello
culturale adeguato nascerà l’integrazione di quelle porzioni
della Città che
per varie ragioni sono collocate ai margini e in cui si
trovano più facilmente
le vittime dello scarto. Sul binario culturale si gioca
l’incontro tra le
generazioni e si rinsaldano patti di stima e solidarietà tra
giovani e adulti.

Per il futuro
della Città è urgente investire sulla generatività del
pensare, azione che
richiede negli adulti un livello etico alto, che contrasta il
ripiegamento
sull’io e sull’oggi, per contagiare pace e benessere sociale.

Così Foggia sarà
viva perché coltiva una rete fitta di prossimità, custodendo
l’ossigeno di
persone amate, un capitale di sogni, per i quali trepidare e
festeggiare. E la
Città sarà più bella, più cristiana, più umana: è l’augurio
per il nuovo anno.

Che brutta questa TV, quella
vecchia non c’è più.
Che bei tempi quando si accendeva la televisione e venivano
trasmessi serie TV, cartoni animati, film di ogni genere,
documentari e tanto altro dedicato ad ogni fascia d’età. Tutto
questo non può essere dimenticato e non possono essere
dimenicati i personaggi comici come Antonio de Curtis detto
anche Totò, Roberto Benigni, Bruno Arena, Alvaro Vitali detto
anche “pierino”, Rita pavone detta anche “Gian burrasca” e
Lino Banfi che rallegravano la giornata di tutti tantissimi
anni fa. Con il passare del tempo questi ultimi vennero
sostituiti da altri attori comici come massimo boldi, Cristian
de sica, Salvatore ficarra, Valentino picone, Enrico Brignano
e tantissimi altri. La felicità che trasmettevano era unica,
con frasi retoriche, doppi sensi, barzellette e altro, una
satira divertente ma allo stesso tempo pulita . Al giorno
d’oggi , in televisione, vengono trasmesse serie tv diverse,
basate sulla pornografia, sulla violenza, sulla droga, tutti
insegnamenti negativi da trasmettere ad un ragazzino di
piccola età che se accende la tv è costretto a vedere. Ma dove
sono finiti i vecchi valori e i vecchi insegnamenti che prima
governavano la TV e trasmettevano cultura ed erano d’esempio
per tutta la popolazione? Non sarebbe forse meglio fare un
passo indietro nel tempo e limitare tutti i programmi
cosiddetti ‘trash’ architettati solo per fare audience?

Possiamo fidarci di ciò che
compriamo?   Quando  essere
belli può costarci caro…
Con sincerità.. in base a quale
criterio scegliete un prodotto? Mi spiego meglio.. se vi
chiedessi come fa una
crema a idratare o uno shampoo a lavare voi cosa mi
rispondereste?

Sicuramente tante di voi mi
diranno che vedono la confezione o la marca, sentono l’odore o
ancora, si
affidano a ciò che c’è scritto.

Io però un giorno pensandoci mi
sono chiesta ma COME fa questo a lavare? Cosa c’è dentro?
Da brava fan delle ricerche su
google ho cercato qua e la, e dopo brevi momenti di terrore
per ciò che veniva
scritto ho scoperto tante belle cose!

Prima di tutto un prodotto è
formato da ingredienti e per fortuna dal 1997 è obbligatorio
che ogni cosmetico
immesso sul mercato riporti sulla confezione il proprio
ovvero l’elenco degli ingredienti in esso
contenuti.

Quindi ogni confezione se
cercate bene avrà una scritta come INGREDIENTS e simili.

Ed ecco la notizia
terrificante… nessuno ci     assicura   che    gli   ingredienti
contenuti siano sicuri.

Vi spiego, nella maggior parte
dei nostri prodotti (magari ritenuti da noi OTTIMI, SICURI e
magari pure COSTOSI)
troviamo sostanze come petrolati e siliconi, cessori di
formaldeide e tante
altre schifezze che restano nel nostro organismo!

E adesso direte AHAH ma dai!
Nessuno si preoccupa di ciò che mettiamo? Assolutamente NO!!
Quindi o impariamo
a leggere gli ingredienti e cioè a capire quando DAVVERO un
prodotto è buono o
continueremo ad arricchire aziende che ci vendono      MERDA
(senza tralasciare il male che
arrechiamo a noi stessi).

Ma come si fa a capirlo? Sembra
arabo! Come possiamo fare? Ecco       alcuni    trucchetti   per
riconoscere le sostanze
di cui parliamo:
1) Gli ingredienti di
derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici
sono espressi tramite
il loro nome botanico latino. (es. simmondsia chinensis oil =
olio di jojoba)

2)Le sostanze che, invece, hanno
subito un intervento chimico hanno un nome inglese (quasi
tutte!) e queste le dobbiamo
evitare categoricamente. L’uso continuato favorisce
l’insorgenza
dell’Alzheimer.

Clorexidina (Chlorexidin), la
sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a
quelle di una delle
sostanze più tossiche esistenti… la diossina!! Registrato come
pesticida, ha un
alto indice di rischio per la salute umana e dell’ ambiente.
Provoca il cancro.
Esternamente può     provocare   irritazioni    alla   pelle.
Internamente, può portare a
sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e
morte. Se accumulato
nei grassi corporei fino a livelli
tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare
paralisi,    sterilità, soppressione delle funzioni
immunitarie, emorragie al cervello, diminuzione della
fertilità e funzioni
sessuali, problemi cardiaci e coma.

Tutto ciò che termina con
DEA-MEA-TEA (es. Cocamide DEA) formano nitrati e nitrosamine
(agenti causa-cancro).
Applicazioni ripetute provocano tumori al fegato e rene.

Tutto ciò che finisce in -ONE,
-THICONE oppure –SILOXANE. Siliconi, vengono usati per dare
l’effetto “liscio e
setoso” a corpo e capelli. In realtà seccano moltissimo e ti
costringono e
usarne ancora per riavere quell’effetto!

Alcohol. L’ingestione
accidentale può causare emicrania, capogiri, depressione
mentale, nausea,
vomito, narcosi e coma.

-Paraffin / Paraffinum liquidum
/ Petrolatum / Cera microcristallina. Otturano i pori e
soffocano il bulbo dei
capelli, provocando dermatiti e calvizie. Sono ritenuti
cancerogeni di classe
2°, e sono presenti nei prodotti solo perché i produttori
dichiarano che è
petrolio puro (senza le impurità di lavorazione, tossicissime)
ma ovviamente
qui tutti dichiarano ciò che vogliono.

Polyethylene Glycol (PEG o PPG).
Cancerogeno, contribuisce allo smantellamento della capacità
della pelle di
assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema
immunitario
vulnerabile.

-Propylene Glycol (PG). A lungo
andare intossicano fegato e reni.

– Urea (Imidazolidinyl) e DMDM
Hydantoin. Rilasciano formaldeide, che irrita l’apparato
respiratorio, causa reazioni
alla pelle e innesca palpitazioni cardiache. Inoltre causa
dolori articolari, allergie, depressione,
emicranie, dolori al petto, infezioni agli orecchi, fatica
cronica, capogiri,
perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori.
Altri effetti
della formaldeide sono indebolimento del sistema immunitario e
cancro.

Gli ingredienti sono scritti in
ordine decrescente in base alla concentrazione quindi più una
sostanza è
scritta in basso e meno è concentrata nel prodotto. Ovviamente
non sono
sostanze presenti in percentuali così alte da farci andare in
ospedale, ma pian
piano si accumulano nel nostro corpo, quindi i risultati non
si vedono oggi ma
si vedranno in futuro con i vari problemi di salute. Adesso vi
starete
chiedendo, cosa devo usare? Aiuto! Be’ nei prossimi post vi
consiglierò dei
prodotti e spiegherò qualche altra nozione di chimica.
Ricordate che
l’importante non è sembrare belli, ma stare realmente bene con
se stessi.

Perché sparare a capodanno?
Sappiamo tutti che per dare il benvenuto al nuovo anno, a
mezzanotte del 31 dicembre si usa          sparare i botti,
minicicciole, petardi, cipolle e tanto altro. Sicuramente lo
spettacolo pirotecnico è bello da vedere ma questo a sua
 volta può causare seri problemi, sia per l’ambiente stesso e
sia per la salute della persona. Ci sono stati tantissimi casi
di ragazzi, ragazze e adulti che, per divertirsi a sparare
questi ultimi, hanno subito dei gravissimi incidenti, come ad
esempio la perdita della mano. Ma non solo c’è anche in gioco
la paura e lo spavento: molte persone che sono in giro per una
bella passeggiata, all’ improvviso sentono lo scoppio di
questo petardo che fa spaventare. Questo alla fine causerebbe
conflitti tra chi spara e chi passeggia e il tutto diventa
causa di litigio. Lo sparo può provocare danni anche agli
oggetti, ad esempio macchine, tende bruciate ecc. Per quanto
riguarda l’ambiente invece sparando questi botti, oltre che a
lasciare una brutta puzza di “smoke” , poi una volta
utilizzati, vengono lasciati per terra, senza che qualcuno li
raccolga. Molti comuni italiani hanno anche quest’anno
confermato il divieto di botti, petardi e fuochi artificiali.
Non solo ci sono        i rischi che queste forme “di
intrattenimento” possono portare alle persone, ma anche il
profondo dolore che porta agli animali: cani, gatti e animali
selvatici che scappano di casa, che restano traumatizzati o
muoiono per esplosioni o terrore. Quindi, per il quieto vivere
di tutti e per trascorrere un buon inizio di anno, è
consigliabile non acquistare in grandi quantità i botti o
comunque limitarsi a quelli meno pericolosi e in ogni caso,
una volta sparati, raccogliere il residuo.
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