L'impatto del Covid-19 - Milano, maggio 2020 Centro Studi Fedespedi

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L'impatto del Covid-19 - Milano, maggio 2020 Centro Studi Fedespedi
L’impatto del Covid-19

        Milano, maggio 2020

Centro Studi Fedespedi
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Quali scenari
     A livello Mondo, prendendo come riferimento il FMI, non vi sono state, al momento attuale, revisioni delle stime di aprile sotto indicate.

                  Stima una flessione del Pil Mondo nel 2020 del -3,0%, con una ripresa nel 2021 del +5,8%.

                  Che l’Unione Europea risentirà maggiormente della pandemia (-7,1%), ma la Commissione, nell’European Economic
                  Forecast di maggio, prevede per l’UE27 una flessione più severa, pari al -7,4%, con una ripresa del +6,1% nel 2021.
Il FMI
                  Peggiori i risultati per l’Area Euro -7,5%. Anche in questo caso più pessimistiche le stime della Commissione, che valuta
                  la flessione al -7,7%, con una ripresa però leggermente più sostenuta nel 2021: +6,3%.

                  Stima un +1,2% per le economie avanzate asiatiche, la Cina potrebbe chiudere intorno al +1% (2021= +9%). La
                  dirigenza cinese però, per la prima volta nella sua storia, non ha dato un target di crescita per il paese.

                                        Variazione del Pil 2020 e 2021 per area geografica e principali paesi

                       Fonte: FMI, Commissione Europea

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Quali scenari
Per quanto rigurada più in particolare l’Italia, l’Istat ha calcolato una flessione del Pil del -5,4% nel 1°TRIM2020, rispetto allo stesso trimestre
del 2019 e del -5,3% rispetto al trimestre precedente (ultimo del 2019), con segnali di una riduzione ancor più marcata nel trimestre in corso.
La Banca d’Italia, nell’ultimo bollettino, sottolinea come i tempi e l’intensità della ripresa dipenderanno da diversi fattori, la cui evoluzione è
difficilmente prefigurabile: la durata e l’estensione del contagio, l’evoluzione dell’economia globale, gli effetti sulla fiducia e sulle decisioni di
spesa dei cittadini e di investimento delle imprese, eventuali ripercussioni finanziarie; dipenderanno anche in misura rilevante dall’efficacia
delle politiche economiche introdotte.
Senz’altro molto dipenderà dalle scelte dei consumatori e delle imprese. Quale sarà la reazione, anche psicologica, al lungo lockdown e alle
incertezze sul futuro? I consumatori, le famiglie torneranno a consumare come prima o sceglieranno comportamenti prudenziali (maggiore
risparmio)? Avranno ancora voglia di viaggiare o preferiranno soluzioni di «vicinato» e se sì per quanto? Il lavoro agile è una conquista
definitiva, oppure un’espediente contingente? La catene globali del valore subiranno modifiche significative, oppure no? Ecc., ecc.
Sono tutte domande cui in questo momento è impossibile rispondere, ma che determineranno il contesto economico in cui le aziende
opereranno nel prossimo futuro.

           Andamento del Pil dal 1°TRIM 2016 al 1°TRIM 2020                          Andamento Export-Import dal 1°TRIM 2016 al 1°TRIM 2020
                            (anno su anno)                                                              (anno su anno)

                                                                                                                                Import= -6,3%

                                                           Pil= -5,4%

                                       Consumi delle famiglie= -6,3%
                                                                                                                                     Export= -7,5%
                                       Investimenti fissi lordi= -8,8%

Fonte: Istat

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Quali scenari
                     Stima la flessione del commercio mondiale 2020 tra il 13% e il 32%

                     Prevede un recupero nel 2021, ma dipenderà dalla durata della pandemia e dalle politiche economiche attivate
Il WTO
                     Tutte le aree geografiche saranno colpite, maggiormente Stati Uniti e Asia

                     Il commercio di servizi risentirà delle restrizioni dei viaggi e dei trasporti, tra i settori industriali elettronica e automotive

             Andamento del commercio mondiale, 2000-2022
                             (2015=100)

Fonte: WTO

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Quali scenari

Negli ultimi anni, nel commercio internazionale, un peso crescente è stato assunto dalle catene globali del valore (GVC) e dal commercio di
servizi (trade in services).

Le GVC erano già in fase di profondo ripensamento prima che l’epidemia si diffondesse a livello mondiale. I fattori di cambiamento sono noti:
sviluppo tecnologico, politiche protezionistiche, country risk, ecc. I settori più esposti sono quelli dell’elettronica e dell’automotive.

Il settore dei servizi è quello più colpito dalla crisi, sia a livello nazionale, sia internazionale, in particolare turismo e trasporti, in
controtendenza i servizi legati all’ICT.

                                                       Nuovi ordini di esportazione, gennaio 2008-marzo 2020

                                                                                                                                          Decisa
                                                                                                                                        flessione
                                                                                                                                      degli ordini
                                                                                                                                           nel
                                                                                                                                      I°TRIM2020

                          NB: indice >50 = espansione degli ordini,
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Quali scenari

Per l’Italia, gli ultimi dati disponibili per quanto riguarda il commercio estero con i paesi Extra UE27 (comprende la Gran Bretagna) sono quelli
relativi al I° trimestre dell’anno in corso.
A marzo 2020 le esportazioni sono diminuite rispetto a febbraio del -13,9% e le importazioni sono diminuite del -12,4%.
Considerando il I° trimestre del 2020, le esportazioni verso i paesi Extra UE hanno subito una flessione del -1,5%, mentre le importazioni si
sono ridotte del -7,3%.
A livello di singoli paesi, sempre nel I°TRIM, si sono ridotte significativamente le esportazioni verso la Cina (-16,1%) e l’India (-16,1%), mentre
hanno continuato ad aumentare quelle verso la Turchia (+16,2%), gli Stati Uniti (+10,8%) e il Giappone (+10,3%).
Generalizzato invece il calo delle importazioni, motivato, sia dalla quasi totale fermata dell’apparato produttivo italiano, sia dal calo dei
consumi.

                                          Var % export/import con i paesi Extra UE27, I°TRIM 2020/I°TRIM 2019
                                                                            Esportazioni     Importazioni
                                             Paesi europei non Ue                  -13,8            -17,5
                                                          Regno Unito               -5,0           -12,0
                                                                  Russia              2,7          -13,2
                                                               Svizzera             -3,3             -6,2
                                                                Turchia             16,2             -8,5
                                             Africa settentrionale                   -5,5           -25,5
                                             Altri paesi africani                     9,3             -4,1
                                             America settentrionale                 10,5               0,2
                                                             Stati Uniti            10,8             -2,8
                                             America Centro-Sud                      -7,1           -11,1
                                             Medio Oriente                           -4,2             -6,1
                                             Altri paesi asiatici                  -11,3              -2,7
                                                                    Cina          -16,1              -6,3
                                                             Giappone               10,3             -7,1
                                                                   India          -16,1                3,5
                                             Oceania e altri territori               -2,0             -2,2
                                             Totale paesi Extra UE27                 -1,5             -7,3
                                               Fonte: Istat

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Quali scenari
Nella tabella seguente, le perdite di valore aggiunto per settore stimate dalla BCE.
The collapse in activity is initially the strongest for services, particularly those related to travel and recreational activities.
The lockdown measures and the ensuing supply bottlenecks reduce production dramatically, also across large segments of the industry.
overall, the containment measures are assumed to cause a relatively larger loss of value added in retail trade, transport, accommodation
and food service activities compared to manufacturing, construction and other sectors
The total initial economic loss implied during the lockdown is estimated to amount to around 30% – depending on the country – of value
added relative to the normal level of activity. On account of agents’ responses aimed at minimising economic disruptions, the total initial
economic losses are assumed to decline in the course of the second quarter of 2020. Under the assumptions used for these illustrative
scenarios, the marginal impact of an additional month of lockdown measures on the annual GDP level is initially, approximately, between 2
and 2½ percent.
                                             Perdite stimate per settore a causa del lockdown (% del valore aggiunto)

                Fonte: N.Battistini, G.Stoevsky ECB Economic Bulletin, Issue 3/2020.

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Quali scenari

                         Fonte: N.Battistini, G.Stoevsky ECB Economic Bulletin, Issue 3/2020.

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Quali scenari

Date le incertezze future, per le aziende è essenziale l’analisi delle minacce/opportunità, lo sviluppo di tecniche di risk management, con
identificazione, analisi, quantificazione dei rischi e pianificazione delle risposte in base agli scenari possibili.

  Fonte: McKinsey & Co.

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Le conseguenze nel settore trasporti-logistica
Il traffico nei principali porti mondiali, nel 1°TRIM2020 ha subito una                                       1Q2019          1Q2020      Var%
flessione del -5,2%.                                                          Shanghai                     10.424.600       9.330.000   -10,5%
                                                                              Singapore                     9.697.000       9.280.000    -4,3%
Il totale dei porti cinesi ha registrato una flessione del -8,3%.
                                                                              Ningbo                        6.700.000       6.150.000    -8,2%
La decisa crescita delle navi inattive è dovuta a due fattori concomitanti:   Busan                         5.319.000       5.484.500     3,1%
                                                                              Shenzen                       6.050.000       5.330.000   -11,9%
1)   Il calo della domanda di trasporto dovuto alla pandemia, che ha          Qingdao                       4.940.000       5.040.000     2,0%
     fermato navi per una capacità totale di 1,68 Mio.Teu;                    Guangzhou                     5.280.000       4.740.000   -10,2%
                                                                              Hong kong                     4.424.600       4.168.000    -5,8%
2)   La necessità di intervenire sui motori (scrubber) per adeguamenti        Tianjin                       3.780.000       3.710.000    -1,9%
     alle nuove normative sulle emissioni, che ha fermato navi per una        Rotterdam                     3.724.000       3.549.700    -4,7%
                                                                              Dubai                         3.491.700       3.373.000    -3,4%
     capacità totale di 0,72 Mio.Teu.
                                                                              Antwerpen                     2.758.000       3.020.000     9,5%
                                                                              Kaohsiung                     2.562.300       2.523.300    -1,5%
                                                                              Amburgo                       2.355.500       2.200.000    -6,6%
                                                                              Laem Chabang                  2.022.300       1.937.300    -4,2%
                                                                              Los Angeles                   2.208.700       1.799.700   -18,5%
                                                                              New York                      1.792.845       1.756.978    -2,0%
                                                                              Long Beach                    1.806.700       1.682.900    -6,9%
                                                                              Valencia                      1.344.595       1.289.044    -4,1%
                                                                              Algeciras                     1.205.920       1.284.863     6,5%
                                                                              Pireus (Cosco)                1.246.000       1.215.900    -2,4%
                                                                              Brema                         1.241.700       1.208.900    -2,6%
                                                                              Santos                          883.600       1.019.500    15,4%
                                                                              Barcellona                      842.436         724.555   -14,0%
                                                                              Seattle/Tacoma                  775.500         633.500   -18,3%
                                                                              Le Havre                        690.900         532.000   -23,0%
                                                                              Total                        87.567.896      82.983.640    -5,2%

                                                                              China total ports            53.790.000      49.340.000    -8,3%
                                                                              Fonte: Autorità Portuali, DynaLiners (Teu)

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Le conseguenze nel settore trasporti-logistica

Per quanto riguarda l’Italia, i principali porti container hanno registrato nel primo trimestre del 2020 una flessione pari al -2,7%.
Solo Genova è riuscita a mantenere pressoché invariato il traffico (+0,3%).

                                                               1Q2019            1Q2020          Var%
                                   Genova                      630.332           632.040          0,3%
                                   Livorno                     201.200           185.137         -8,0%
                                   Trieste                     188.872           179.559         -4,9%
                                   Napoli                      166.500           160.180         -3,8%
                                   Venezia                     143.033           139.919         -2,2%
                                   Salerno                     101.900            98.499         -3,3%
                                   Ravenna                      52.159            48.064         -7,9%
                                   Totale                    1.483.996         1.443.398         -2,7%
                       Fonte: Autorità di Sistema Portuale

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Le conseguenze nel settore trasporti-logistica

Il cargo aereo è, tra le modalità di trasporto, forse quello più colpito, con gravissimi effetti economico-finanziari sulle compagnie aeree, che
hanno messo a terra circa i 2/3 delle loro flotte. Allo stato attuale, solo massicci interventi pubblici permettono alle imprese di fare fronte alla
situazione.
Gli effetti della pandemia si estendono a tutta la filiera dell’aria, comprese le aziende costruttrici (es. Airbus, Boeing, ecc.) e il loro vasto
indotto, i cui ordini si sono azzerati.
Limitandoci all’attività cargo, nel mese di marzo la contrazione (anno su anno), in termini di Cargo Tonne Km, è stata del -15,2% (febbraio=
-1,4%) con una riduzione dello spazio disponibile (ACTKs) del -22,7% (febbraio= -4,4%).
In sostanza, l’attività è stata sostenuta dal trasporto di materiale medico e farmaceutico.

                                              RPK= revenue pax km                                               ASK= available seat km
 Fonte: IATA Monthly Statistics               CTK= cargo tonne km                                               ACTK= available cargo tonne km

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Le conseguenze nel settore trasporti-logistica

                Tonnellate cargo aereo movimentate nei maggiori aeroporti e var. % su anno precedente

                                                                    Fonte: Airports Council International (ACI)

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Le conseguenze nel settore trasporti-logistica

In Italia il trasporto aereo, nei primi 4 mesi del 2020, è calato del -22,9%, con punte del -40,9% a Roma FCO e del -34,1% a Bergamo Orio
al Serio. A Milano MXP il traffico è sceso del 18,4%.
La flessione è da imputare soprattutto al mese di aprile, nel corso del quale il traffico si è ridotto del -50,7% rispetto al mese
corrispondente del 2019

                                     Gen-Apr 2019                          Gen-Apr 2020                     Var % 2020/2019
    AEROPORTO               Merci          Posta     Totale      Merci          Posta      Totale      Merci      Posta       Totale
    Milano MXP             170.396          4.496   174.892      140.426          2.250   142.676      -17,6%     -50,0%      -18,4%
    Roma FCO                53.339          2.420    55.759       31.032          1.930    32.962      -41,8%     -20,3%      -40,9%
    Bergamo                 39.283             -     39.283       25.900             -     25.900      -34,1%         -       -34,1%
    Venezia                 19.488             21    19.509       14.498             26    14.524      -25,6%      23,6%      -25,6%
    Bologna                 16.584             20    16.604       13.038             -     13.038      -21,4%         -       -21,5%
    Brescia                  1.965          5.881     7.846        2.547          8.106    10.653       29,6%      37,8%       35,8%
    Roma CIA                 5.904              2     5.906        5.757             19     5.776       -2,5%     704,2%       -2,2%
    Pisa                     4.268             20     4.288        4.104             12     4.116       -3,8%     -37,9%       -4,0%
    Napoli                   3.275            417     3.692        2.465            420     2.885      -24,7%       0,9%      -21,8%
    Taranto                  2.520             -      2.520        2.023             -      2.023      -19,7%         -       -19,7%
    Ancona                   2.408             -      2.408        1.658             -      1.658      -31,1%         -       -31,1%
    Catania                  1.006          1.171     2.177          389          1.146     1.535      -61,3%      -2,2%      -29,5%
    Cagliari                   475            817     1.292          284          1.082     1.366      -40,2%      32,4%        5,7%
    Pescara                    244             -       244         1.360             -      1.360      457,4%         -       457,4%
    Bari                        71            599      670           530            590     1.120      646,5%      -1,5%       67,2%
    TOTALI                327.355         16.820    344.175    248.483          16.857    265.339      -24,1%       0,2%      -22,9%
    Fonte: Assaeroporti

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