Informativa periodica in abbonamento in tema di novità normative e giurisprudenziali relative alla produzione, alla distribuzione ed alla vendita ...

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                ANNO VI – N. 1

        Informativa periodica in
abbonamento in tema di novità
  normative e giurisprudenziali
  relative alla produzione, alla
distribuzione ed alla vendita di
             alimenti e bevande
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I N D I C E

I    In primo piano
II Novità normative Italia
III Novità normative Unione Europea
IV Novità giurisprudenziali: Suprema Corte di
Cassazione
V Novità giurisprudenziali: AGCM – IAP
VI Novità giurisprudenziali: Corte di Giustizia
dell’Unione Europea
VII Nuovi orientamenti e circolari: Ministero della

                                                                   1/ 2021
Salute – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali
VIII Food Business & IP
IX EU Food law
X Temi “caldi”
XI Approfondimento                                         In primo piano

                                                           NOVEL FOOD: EFSA dà il via libera ai
                                                           vermi della farina
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               I N   P R I M O   P I A N O

NOVEL FOOD: EFSA dà il
via libera ai vermi della
farina
Sette mesi di tempo per la Commissione Europea
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IN   PRIMO    PIANO

 I vermi della farina sono diventati il primo cibo a base di insetti ad essere approvato
 dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), anche se la Commissione
 europea deve ancora approvare la decisione. I vermi, in realtà, non sono affatto
 vermi, ma larve dello scarabeo bruno, che potrebbero presto diventare un ingrediente
 importante in frullati, snack e altri prodotti alimentari per il consumo umano.
 L'insetto è ricco di fibre e contiene molte proteine, ed è un modo relativamente
 sostenibile per consumare proteine rispetto ai prodotti ai «classici» prodotti carnei.
 Le basse emissioni di carbonio degli alimenti a base di insetti li hanno resi un
 argomento caldo all'interno dell'industria alimentare per qualche tempo.
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IN   PRIMO   PIANO

                     Prossimi passaggi regolatori

                     Ma cosa succede adesso?
                     Entro 7 mesi dalla pubblicazione della valutazione dell’EFSA, la Commissione Europea
                     deve presentare una proposta di atto di esecuzione sulla quale il Comitato
                     permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi dovrà esprimere un
                     parere.   Se   sarà   favorevole,   l’alimento   verrà   inserito   nell’apposito   elenco,
                     congiuntamente alle condizioni di utilizzo.
                     Da quel momento, il novel food sarà commercializzabile all’interno dell’UE.
                     Si tratta quindi di un importante punto di controllo sulla strada verso l'approvazione
                     dei nuovi alimenti. La consulenza scientifica dell'EFSA supporta i decisori europei e
                     nazionali che sono responsabili dell'autorizzazione di questi prodotti per il mercato
                     europeo. Il parere si è basato su una domanda di novel food presentata dalla società
                     francese EAP Group Agronutris all'inizio del 2018. Agronutris ha proposto di utilizzare
                     il verme giallo come insetti interi ed essiccati sotto forma di snack, e come
                     ingrediente alimentare in una serie di prodotti alimentari.
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                                    COMUNICATO

 II.
                                                                                                  DECRETO 27 novembre 2020
                                    Proposta di disciplinare di produzione della
                                                                                                  Modifica al decreto 23 luglio 2020, recante l'istituzione
                                    denominazione di origine controllata dei vini «Emilia
                                                                                                  del Fondo emergenziale per le filiere in crisi
                                    Romagna»

                                                                                                  DECRETO 27 novembre 2020
                                    COMUNICATO
                                                                                                  Modifica del decreto 3 aprile 2020, recante «Istituzione
                                    Proposta di modifica del disciplinare di produzione
                                                                                                  del Fondo per la competitivita' delle filiere»
                                    della denominazione di origine protetta «Parmigiano
                                    Reggiano»
                                                                                                  DECRETO 22 dicembre 2020
N O V I T A ’   N O R M A T I V E
                                                                                                  Riconoscimento dell'organizzazione di produttori per la

ITALIA
                                    COMUNICATO
                                                                                                  pesca della specie Tonno Rosso (Thunnus thynnis)
                                    Richiesta di riconoscimento come IGP della «Castagna
                                                                                                  denominata «V.ITA Tonno - Organizzazione di
                                    di Roccamonfina»
                                                                                                  produttori ittici - consorzio a r.l.» in abbreviato «O.P.
                                                                                                  V.ITA Tonno», in Salerno
                                    COMUNICATO
                                    Concessione di contributi finalizzata alla presentazione
                                                                                                  COMUNICATO
                                    di progetti di ricerca nell'ambito delle disponibilita' del
                                                                                                  Proposta di modifica ordinaria del disciplinare di
                                    «Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura
                                                                                                  produzione della denominazione di origine controllata e
                                    biologica e di qualita'»
                                                                                                  garantita dei vini «Morellino di Scansano»
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N O V I T A ’       N O R M A T I V E        -
    I T A L I A

                                                                                       COMUNICATO
DECRETO 1 ottobre 2020
                                                                                       Comunicato relativo alla pubblicazione del disciplinare di produzione della
Iscrizione di varietà ortive nel registro nazionale.
                                                                                       denominazione di origine protetta «Mozzarella di Gioia del Colle»

DECRETO 23 dicembre 2020
Adeguamento dei massimali delle polizze assicurative previste per la
responsabilità civile verso terzi derivante dall'uso delle armi o degli arnesi utili
all'attività venatoria

COMUNICATO
Richiesta di riconoscimento come I.G.P. della «Ciliegia di Bracigliano»

COMUNICATO
Determinazione della misura del diritto di contratto sul risone per la campagna
di commercializzazione 2020-2021
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III.
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UNIONE EUROPEA
N O V I T A ’   N O R M A T I V E
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NOVITA’ NORMATIV E                 -   UNIONE
EUROP EA

Regolamento di esecuzione (UE) 2021/28 della Commissione, del 14 gennaio 2021, che          Decisione di esecuzione (UE) 2021/61 della Commissione, del 22 gennaio 2021, che
modifica il regolamento (CE) n. 1362/2000 del Consiglio con riguardo ai contingenti         autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati dal
tariffari dell’Unione per le banane originarie del Messico                                  granturco geneticamente modificato MON 87427 × MON 87460 × MON 89034 × MIR162
                                                                                            × NK603 e dal granturco geneticamente modificato che combina due, tre o quattro
Regolamento di esecuzione (UE) 2021/50 della Commissione, del 22 gennaio 2021, che          dei singoli eventi MON 87427, MON 87460, MON 89034, MIR162 e NK603 a norma del
autorizza un’estensione dell’uso e una modifica delle specifiche del nuovo alimento         regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio
«miscela 2′-fucosillattosio/difucosillattosio» e che modifica il regolamento di
esecuzione (UE) 2017/2470                                                                   Decisione di esecuzione (UE) 2021/62 della Commissione, del 22 gennaio 2021, che
                                                                                            rinnova l'autorizzazione all'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti
Regolamento di esecuzione (UE) 2021/51 della Commissione, del 22 gennaio 2021, che          o derivati dal granturco geneticamente modificato MIR604 (SYN-IR6Ø4-5) a norma del
autorizza una modifica delle condizioni d’uso del nuovo alimento «trans-resveratrolo» a     regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio
norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio e che
modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione                      Regolamento (UE) 2021/71 della Commissione, del 21 gennaio 2021, che stabilisce la
                                                                                            chiusura delle attività di pesca dei berici nelle acque dell’Unione e nelle acque
Regolamento di esecuzione (UE) 2021/52 della Commissione, del 22 gennaio 2021, che          internazionali delle zone 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12 e 14 per le navi battenti bandiera
modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga       francese
dei periodi di approvazione delle sostanze attive benfluralin, dimossistrobina,
fluazinam, flutolanil, mecoprop-P, mepiquat, metiram, oxamil e pyraclostrobin               Regolamento di esecuzione (UE) 2021/73 della Commissione, del 26 gennaio 2021,
                                                                                            che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 recante modalità di
Regolamento (UE) 2021/56 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 gennaio             applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del
2021, che stabilisce misure di gestione, conservazione e controllo applicabili nella zona   Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo
della convenzione per il rafforzamento della commissione interamericana per i tonnidi       sviluppo rurale (FEASR)
tropicali e che modifica il regolamento (CE) n. 520/2007 del Consiglio
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NOVITA’ NORMATIV E                    -   UNIONE
        EUROP EA

Regolamento di esecuzione (UE) 2021/81 della Commissione, del 27 gennaio 2021,
che approva la sostanza di base estratto di bulbo di Allium cepa L. in conformità al
regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo
all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l’allegato del
regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione

Regolamento di esecuzione (UE) 2021/82 della Commissione, del 27 gennaio 2021,
che autorizza l’immissione sul mercato del sale sodico di 6’-sialil-lattosio quale
nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e
del Consiglio e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della
Commissione

Regolamento (UE) 2021/90 del Consiglio, del 28 gennaio 2021, che stabilisce, per il
2021, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar
Mediterraneo e nel Mar Nero

Regolamento (UE) 2021/93 della Commissione, del 25 gennaio 2021, che stabilisce la
chiusura delle attività di pesca dell’aringa nelle acque dell’Unione, acque delle Isole
Fær Øer, acque norvegesi e acque internazionali delle zone 1 e 2 per le navi battenti
bandiera polacca
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

                                                                         Suprema
                                                                         Corte di Cassazione

                   SEZ. TERZA PENALE
                              N

                    Sentenza n.35183                         Con ordinanza del 16.6.2020 il Tribunale di Frosinone, adito in sede di riesame, ha
                                                             confermato il sequestro preventivo di 13.360 di mascherine facciali rinvenute dalla
                     del 10/12/2020                          Guardia di Finanza nel deposito della Omissis, di cui M. F. è il legale rappresentante,
                                                             indagato per il reato di frode in commercio quanto meno nella forma tentata
                                                             presentando la merce, destinata alla vendita, all'esterno della confezione un
TORNA ALL’INDICE                                             foglietto illustrativo con la dicitura "mascherina facciale filtrante delle vie
                                                             respiratorie ad uso dispositivo di protezione individuale,
N O V I T A ’    G I U R I S P R U D E N Z I A L I

                               IAP

                           Ingiunzione
                      n. 1/21 del 11/01/21
            Convenuta: Formula12 Srl - Discovery
                               Italia Srl

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N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

      CLAIM: “In soli 12 giorni grazie a Shock Box ho ritrovato la linea”, “Il kit alimentare per tornare in forma”, “Il
      tuo peso ideale diventa reale”

      Il Presidente del Comitato di Controllo visto il telecomunicato “Shock Box”, trasmesso su Real Time nel mese di
      novembre 2020 ritiene lo stesso manifestamente contrario all’art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – e
      12bis – Sicurezza – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
      Lo spot è volto a pubblicizzare un programma alimentare che prevede pasti definiti e pronti, promettendo di far
      perdere peso in breve tempo, oltre che di tornare in forma mangiando sano.
      Alla luce della documentazione prodotta dall’inserzionista a sostegno delle promesse pubblicitarie, il Comitato di
      Controllo ha rilevato l’improprietà dell’impostazione comunicazionale, in quanto accredita l’erroneo convincimento
      che il programma alimentare proposto, particolarmente restrittivo, sia idoneo per tutti e adeguato alle esigenze di
      chiunque (“Semplice da seguire, tutti i pasti sono inclusi e facili da preparare…con i suoi comodi astucci giornalieri
      mi accompagna ovunque”).
      Esso promette un recupero della linea in breve tempo (“In soli 12 giorni grazie a Shock Box ho ritrovato la linea”, “Il
      kit alimentare per tornare in forma”), non allertando adeguatamente il pubblico sui potenziali effetti negativi e i
      rischi di un simile programma alimentare ipocalorico, spingendo con leggerezza a una dieta drastica, che può
      avere anche importanti implicazioni sul piano della salute.
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N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

Fra queste implicazioni, vanno inclusi anche i noti fattori psicologici associati al ricorso alle diete ipocaloriche,
come l’insoddisfazione per la propria immagine corporea, diffusa anche in persone con peso normale. Le stesse Linee
guida per una sana alimentazione del CREA, Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (rev. 2018) ricordano che:
“L’insoddisfazione corporea è spesso la prima tappa di un percorso che può portare all’adozione di comportamenti
irrazionali, disfunzionali e auto prescritti per il controllo del peso e la crescita muscolare: saltare i pasti, ridurre
drasticamente il consumo di alcuni alimenti, usare prodotti, a volte addirittura farmaci, o altre presunte scorciatoie.
Il frequente ricorso a comportamenti disfunzionali, inclusa l’adozione di diete ipocaloriche in assenza di reale
necessità, costituisce un fattore di rischio per la comparsa di disturbi alimentari.”
In tal senso, simili comunicazioni, in contrasto con quanto previsto dall’art. 12bis del Codice, possono indurre i
destinatari a trascurare le normali regole di prudenza in materia, implicando nell’impostazione comunicazionale un
pericoloso invito alla “dieta fai da te”, con la promessa di far raggiungere il “peso ideale”, che può spingere anche
chi non ha bisogno di dimagrire a comportamenti scorretti, laddove invece programmi alimentari del genere
necessitano di una adeguata supervisione medica. In tale prospettiva non può pertanto ritenersi sufficiente a
bilanciare la comunicazione solo il super in fondo allo schermo che invita a consultare il medico “in caso di
dubbio” o il vanto della possibilità di fruire della consulenza di un nutrizionista.
Tutto ciò considerato, occorre peraltro sottolineare che l’impatto di un messaggio pubblicitario deve essere valutato
non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito da
persone particolarmente sensibili portate ad una decodifica più allettante delle promesse del facile ottenimento di
risultati particolarmente ambiti, con la conseguente amplificazione dei profili di scorrettezza del messaggio indicati.
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I
                                                          Corte di Giustizia
                                                          dell’Unione Europea

   Sentenza nella causa T-
         328/17 RENV
Foundation for the Protection
 of the Traditional Cheese of
        Cyprus named
   Halloumi / EUIPO - M. J.
      Dairies (BBQLOUMI)
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

La Foundation for the Protection of the Traditional Cheese of
Cyprus named Halloumi è titolare del marchio collettivo
dell’Unione europea HALLOUMI, registrato per taluni formaggi.
Un marchio collettivo dell’Unione europea è uno specifico tipo di
marchio dell’Unione europea idoneo a distinguere i prodotti o i
servizi dei membri dell’associazione che ne è titolare da quelli di
altre imprese.
Basandosi su tale marchio collettivo, il suo titolare si è opposto alla
registrazione come marchio dell’Unione europea del segno
figurativo contenente l’elemento denominativo «BBQLOUMI»,
chiesta dalla M. J. Dairies Food, una società bulgara, in particolare
prodotti come formaggi, estratti di carne, alimenti al sapore di
formaggio e servizi di ristorazione.
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà                    Nella sua sentenza del 5 marzo 2020, la Corte, investita
intellettuale (EUIPO), incaricato di esaminare le                 di un’impugnazione contro la sentenza del Tribunale, ha
domande di registrazione di marchi dell’Unione                    osservato che il Tribunale si era fondato sulla premessa
europea, ha respinto tale opposizione con la                      secondo la quale, in caso di debole carattere distintivo
motivazione che non sussisteva un rischio di                      del marchio anteriore, l’esistenza di un rischio di
confusione, per i consumatori, tra il segno                       confusione deve essere esclusa non appena si accerti
figurativo BBQLOUMI e il marchio collettivo                       che la somiglianza dei marchi in conflitto non
anteriore HALLOUMI.                                               consente, da sola, di stabilire tale rischio.
L’associazione ha, quindi, impugnato tale                         Essa ha dichiarato erronea una premessa siffatta, poiché
decisione dell’EUIPO dinanzi al Tribunale                         la circostanza che il carattere distintivo di un marchio
dell’Unione europea, il quale, dopo aver                          anteriore sia debole non esclude l’esistenza di un rischio
constatato che il marchio HALLOUMI aveva un                       di confusione. Di conseguenza, essa ha annullato tale
debole carattere distintivo in quanto il termine                  sentenza e ha rinviato la causa dinanzi al Tribunale
«halloumi» designa un tipo particolare di                         affinché esaminasse se esista un rischio di confusione per
formaggio, ha anch’esso concluso nel senso                        i consumatori quanto all’origine dei prodotti designati
dell’insussistenza del rischio di confusione.                     dal segno «BBQLOUMI».
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

Con la sua sentenza odierna, il Tribunale respinge il               Per contro, per quanto riguarda gli altri prodotti, come i
ricorso dell’associazione cipriota dichiarando che                  formaggi, simili, in gradi diversi, ai prodotti designati
l’EUIPO ha giustamente concluso nel senso                           dal marchio anteriore, l’esistenza di un rischio di
dell’assenza di un rischio di confusione tra i segni in             confusione non può a priori essere esclusa.
conflitto. Il Tribunale rammenta, innanzitutto, che un              Relativamente alla somiglianza dei segni in questione, il
rischio di confusione presuppone un’identità o una                  Tribunale sottolinea che i segni in conflitto condividono
somiglianza dei marchi in conflitto e, al tempo                     l’elemento «loumi», che è intrinsecamente poco
stesso, un’identità o una somiglianza dei prodotti o                distintivo per una gran parte del pubblico di riferimento
dei servizi che essi contraddistinguono.                            che lo intenderà come un possibile riferimento al
Relativamente alla comparazione dei prodotti e dei                  formaggio halloumi. Poiché l’attenzione del pubblico
servizi, constata l’assenza di un rischio di confusione             sarà maggiormente attirata dalla parte iniziale di tale
per quanto riguarda gli «estratti di carne» e i servizi di          elemento denominativo, vale a dire la parte «bbq», in
ristorazione, oggetto del marchio richiesto, poiché essi            ragione della sua posizione, invece che dalla parte finale
non sono né identici né simili ai prodotti oggetto del              «loumi», quest’ultimo contribuisce molto poco al
marchio anteriore.                                                  carattere distintivo del marchio richiesto.
N O V I T A ’   G I U R I S P R U D E N Z I A L I

Di conseguenza, il tenue grado di somiglianza dei segni in         Infine, il Tribunale ritiene che non sussista rischio
questione è poco idoneo a contribuire all’esistenza di un          di confusione per il pubblico di riferimento
rischio di confusione. Inoltre, l’elemento figurativo di tale      relativamente all’origine commerciale dei prodotti
marchio gioca anch’esso un ruolo differenziatore, in quanto        oggetto del marchio richiesto. Infatti, anche
il marchio anteriore è un marchio denominativo. Tale               qualora i consumatori rivolgano la propria
elemento figurativo si riferisce più alla nozione di               attenzione verso l’elemento «loumi», il che è poco
«barbecue» che a quella di «formaggi prodotti in un                probabile tenuto conto della sua posizione
ambiente mediterraneo» poiché non è possibile affermare            secondaria, e percepiscano l’elemento figurativo
categoricamente che gli alimenti rappresentati sono pezzi          come un possibile riferimento al formaggio
di formaggio halloumi.                                             halloumi grigliato sul barbecue, non farebbero
Il Tribunale esamina, poi, il grado di carattere distintivo        alcun collegamento tra i due marchi, poiché, da un
del marchio collettivo anteriore e sottolinea che esso è           lato, effettuerebbero un collegamento, al
debole. I consumatori non lo assocerebbero, infatti, ad            massimo, tra il marchio anteriore e il formaggio
altro che al formaggio halloumi, alla luce del fatto che esso      halloumi e, dall’altro, i marchi in conflitto
rinvia al nome generico di tale tipo di formaggio, piuttosto       presentano, globalmente considerati, solo un
che all’origine commerciale dei prodotti da esso designati,        debole grado di somiglianza.
in quanto provenienti dai membri dell’associazione
cipriota, o, eventualmente, da imprese economicamente
legate a tali membri o a tale associazione.
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                                        Relazione Piano nazionale OGM, i risultati del 2019
                                        Nel 2019 si conferma la costante e specifica attenzione che tutte le
                                        Regioni e Province Autonome e i soggetti coinvolti rivolgono all’attività
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                                        di controllo ufficiale per il settore OGM negli alimenti.
                                        La valutazione generale dei risultati è positiva e in linea con gli anni
                                        precedenti. In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per
                                        un numero totale di campioni prelevati e analizzati pari a 707, la
                                        percentuale di quelli positivi è stata del 3,2%, con due campioni non

Ministero
                                        conformi. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza crescente
                                        degli operatori del settore alimentare che pongono particolare
                                        attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie

della Salute                            prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei
                                        controlli ufficiali messi in atto.
                                        L’attività all’importazione è rimasta praticamente stabile con 90
                                        campionamenti effettuati, rispetto ai 92 effettuati nel 2018, dei
                                        quali nessuno non regolamentare.
                                        Al riguardo si ribadisce che il contributo dell’attività degli USMAF è
                                        basilare per la realizzazione di quanto programmato proprio in
                                        relazione al ruolo primario che rivestono questi Uffici nella catena dei
                                        controlli ufficiali, in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella
                                        nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari
                                        provenienti dai Paesi terzi.
N U O V I O R I E N T A M E N T I   E
                         C I R C O L A R I

Altro ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai
laboratori pubblici.
È indubbio che la crescente complessità dell’offerta biotecnologica nel
mercato agro-alimentare mondiale richiede la ricerca di un numero di
eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. A tal proposito,
considerata la complessità del controllo analitico, l’attività dei
laboratori diventa sempre più intensa, sia per la parte che riguarda la
validazione dei metodi, sia per la parte esecutiva nell’ambito del
controllo ufficiale. Va riconosciuto ai laboratori l’impegno che nel
corso degli anni hanno dimostrato per ampliare il numero di prove
accreditate per la ricerca di OGM negli alimenti. Un impegno che per
alcuni di essi, però, ha prodotto un modesto incremento del numero di
eventi ricercati, per altri non ha determinato cambiamenti sostanziali
non contemplando ancora le prove quantitative tra le analisi che
vengono effettuate.
Tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2019, sul
mercato italiano per i prodotti alimentari permane la situazione di
rispetto dei requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente,
assicurando in tal modo l’informazione al consumatore. Infine si
conferma che in Italia la presenza di OGM autorizzati, negli alimenti,
continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni
estremamente basse, risultati confortati dalle sole due non conformità
sul mercato nazionale.
NUOVI ORIENTAM E NTI E C IRC OLA RI
      ( MINISTERO DELLA SALUTE )

                                                                                                                        Richiami di prodotti alimentari
                                                                                                                               da parte degli operatori
                                                                                                              Questi i prodotti richiamati dagli operatori nel
                                                                                                              mese di Gennaio 2021 così come pubblicati sul
                                                                                                                               sito del Ministero della Salute

• 15 gennaio 2021 - Sfizzi Valdadige biologici - Mini Grissini Semi e Cereali Bio 200g - Richiamo per rischio chimico

• 15 gennaio 2021 - Taz Group srl - Arachidi al Wasabi - Richiamo per rischio presenza di allergeni

• 14 gennaio 2021 - CARREFOUR BIO - Sugo alle verdure biologico - Richiamo per rischio fisico

• 7 gennaio 2021 - UBENA - SESAMO SEMI CLIP SACHET - Richiamo per rischio chimico

• 5 gennaio 2021 - IT03994CE PAGANONI GIANFRANCO ALPE TORRAGELLA MOIO DE CALVI BG - FORMAI DE MUT DELL'ALTA VALLE BREMBANA - Richiamo per rischio microbiologico

• 4 gennaio 2021 - PICCOLINO BABY - CREMA DI MAIS RISO TAPIOCA 200 g - Richiamo per rischio presenza di allergeni

• 15 gennaio 2021 - DOIY - Yoga Mug BLUE - Richiamo per rischio migrazione dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti

• 15 gennaio 2021 - Il Gigante bio - Mini Grissini Semi e Cereali Bio 150g - Richiamo per rischio chimico

• 15 gennaio 2021 - Sfornamore - Mini Grissini Semi e Cereali 200g - Richiamo per rischio chimico

• 15 gennaio 2021 - Il Viaggiator Goloso - Mini Grissini Semi e cereali il Biologico 100g - Richiamo per rischio chimico
NUOVI ORIENTAM E NTI E C IRC OLA RI
      ( MINISTERO DELLA SALUTE )

                                                                                                          Richiami di prodotti alimentari
                                                                                                                 da parte degli operatori
                                                                                                     Questi i prodotti richiamati dagli operatori nel
                                                                                                     mese di Gennaio 2021 così come pubblicati sul
                                                                                                                      sito del Ministero della Salute

• 26 gennaio 2021 - SAN MARCO FIT ME WELL - BARRETTE COMBO 1 SEMI DI SESAMO/ZUCCA , SESAMO/CHIA - Richiamo per rischio chimico

• 26 gennaio 2021 - SAN MARCO FIT ME WELL - BARR.COMBO 2 RIC.CIOCC. SEMI SESAMO/GIRASOLE, SES./LINO, SES./CANAPA - Richiamo per rischio chimico

• 25 gennaio 2021 - TRS - Comino Macinato /Ground Cumin - Richiamo per rischio chimico

• 21 gennaio 2021 - TRS - TRS SESAME SEEDS BLACK - Richiamo per rischio chimico

• 20 gennaio 2021 - Cucino Io - Panciotelli ai funghi surgelati - Richiamo per rischio fisico

• 18 gennaio 2021 - Lovison spa - Salame a punta di coltello - Richiamo per rischio microbiologico
NUOVI   ORIENTAM E NTI   E   C IRC OLA RI

      Nucleo
antisofisticazioni
e sanità dell'arma
  dei carabinieri
NUOVI ORIENTAM E NTI   E   C IRC OLA RI
( NAS )

                                           MANCATO RISPETTO DELLE NORME IGIENICHE NELLE
                                           ATTIVITÀ COMMERCIAL E FRODI IN COMMERCIO

                                 Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Caserta ha denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentata
                                 frode in commercio, l’amministratore di una piattaforma logistica che deteneva alimenti custoditi
                                 in cartoni aventi lotto e data di scadenza diversi da quelli riportati sulle singole confezioni. Inoltre,
                                 nella struttura erano presenti prodotti alimentari scaduti di validità e arbitrariamente congelati. In
                                 totale sono stati sottoposti a sequestro 750 kg tra pasta, prodotti ittici e carnei.
                                 Il NAS di Bologna ha effettuato una serie di ispezioni presso esercizi commerciali della provincia di
                                 Forlì Cesena, tra cui una pasticceria e un supermercato della grande distribuzione, riscontrando
                                 carenze igienico sanitarie (presenza di sporco pregresso) e la mancata ottemperanza al manuale
                                 H.A.C.C.P. essendo stati rinvenuti, nell’area dello scarico merci, una notevole quantità di imballi,
                                 oggetti e materiali in disuso (freezer, lavatrici, armadi metallici).
                                 Al termine delle attività sono state contestate violazioni amministrative per un importo pari ad
                                 euro 3.000. Il medesimo NAS ha inoltre ispezionato una sede di una nota azienda multinazionale in
                                 cui sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro cautelativo 1.967 kg di alimenti natalizi (biscotti,
                                 cioccolata ecc.) prodotti in Svezia poiché nelle etichette non erano ben evidenziati gli ingredienti
                                 e le sostanze che possono arrecare allergie ed intolleranze ai consumatori. In ultimo sono state
                                 contestate violazioni amministrative per un importo pari a 40 mila euro.
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   ( NAS )

Nell’ambito dei controlli nell’intera regione Abruzzo, il NAS di Pescara ha focalizzato l’attenzione sui
distributori di alimenti e bevande collocati nelle strutture pubbliche e private. In tale contesto sono
state ispezionate molte ditte gestrici di distributori, sei delle quali sono state segnalate all’Autorità
Amministrativa per aver disatteso il rispetto dei D.P.C.M. in vigore, omettendo di individuare il
percorso ingresso/uscita e di applicare idonea cartellonistica per il distanziamento interpersonale, al
fine di ridurre il rischio di contaminazione da Covid-19.

Oltre alle violazioni ai decreti anti-Covid, il legale rappresentante di una ditta è stato anche segnalato
per aver omesso di esporre l’indicazione degli ingredienti degli alimenti posti in vendita nel
distributore automatico.
Stessa sanzione è stata contestata al titolare di un distributore automatico di bevande posto all’interno
di un presidio ospedaliero di una cittadina della provincia de L’Aquila.
Una ulteriore azienda è stata segnalata per aver mantenuto in attività alcuni distributori in locali privi
dei necessari requisiti igienici sanitari nonché per aver omesso di rinnovare il previsto attestato di
manipolazione per alimentaristi.

I Carabinieri del NAS di Palermo, in collaborazione con l’Arma territoriale e l’Ufficio delle Dogane,
sono intervenuti presso il porto di Trapani eseguendo un’attività ispettiva di un container risultato
contenere 24 tonnellate di budella di ovini e suini sotto sale, importati dalla Cina e destinati, per la
successiva lavorazione, ad una ditta specializzata nella produzione e commercializzazione di budella
naturali per insaccati. A seguito del controllo, tutto il quantitativo rinvenuto è stato sottoposto a
sequestro sanitario e, contestualmente, è stato eseguito il prelievo di due campioni ufficiali da far
analizzare all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo al fine di accertare l’idoneità al
consumo umano. Il valore della merce ammonta a quasi 150mila euro.
NUOVI   ORIENTAM E NTI   E   C IRC OLA RI

Ministero delle
Politiche Agricole e Alimentari
         Prezzi altalenanti per la carne suina – preoccupazione
         MIPAAF

         Prezzi delle carni suine variabili con diverse pressioni al
         rialzo, sia in termini di produzione che di prezzo.
         E così il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
         Forestali cerca di correre ai ripari. A livello europeo la
         situazione è drammatica, con un calo del 30% dei prezzi
         delle carcasse e del 40% dei prezzi dei suinetti, con una
         tendenza       a   diminuire    ulteriormente.    L'incertezza
         internazionale causata dall'attuale pandemia e il timore del
         dilagare della peste suina africana non giova certo agli
         interessi dei paesi importatori, in particolare la Cina, dove
         le importazioni hanno subito uno stop.
NUOVI   ORIENTAM E NTI   E   C IRC OLA RI

    Legge sul bio in arrivo: brand e Tavolo tecnico

    La commissione agricoltura del Senato ha approvato ieri mattina la proposta di
    legge sul biologico. Tra le novità normative, l'introduzione di un marchio così da
    distinguere i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate
    in Italia; un modo per garantire la trasparenza sull'origine e la filiera dei prodotti
    e per rendere maggiormente consapevoli i consumatori. Viene istituito, inoltre,
    un Tavolo tecnico presso il ministero delle Politiche Agricole che coinvolgerà
    esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al
    fine di individuare le criticità del settore e offrire le relative soluzioni. Viene
    rafforzata, poi, la filiera biologica attraverso la promozione dell'aggregazione tra
    produttori.

    Ora il testo approda nell'Aula di Palazzo Madama per il voto conclusivo del
    Senato per poi ritornare alla Camera per la definitiva
EU   F OOD   LAW

                     European
                   Food Safety
                     Authority
EU   F OOD    LAW

          Legislazione alimentare
EFSA, nuovo regolamento su trasparenza e sostenibilità dell'analisi del
rischio nella filiera alimentare
Il Focal point italiano, su mandato di EFSA, informa che la recente legislazione europea, nota come Regolamento
sulla trasparenza, ha introdotto importanti cambiamenti per quanto concerne le modalità operative dell’EFSA.
Scopo del Regolamento UE 2019/1381, che diventerà applicabile a partire dal 27 marzo 2021, è quello di
aumentare la trasparenza della valutazione del rischio nella catena alimentare.
Rafforzare l’affidabilità, l’obiettività e l’indipendenza degli studi scientifici sottoposti all’EFSA e potenziare la
governance dell’EFSA, per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’Autorità, sono aspetti chiave di questo
Regolamento.
L’EFSA ha già pubblicato le Disposizioni pratiche sul trattamento delle richieste di accesso ai documenti
detenuti dall’EFSA.

Per offrire un ulteriore sostegno agli stakeholder l’EFSA produrrà guide animate e terrà una serie di sessioni di
formazione e coinvolgimento.
Il Regolamento sulla trasparenza è stato elaborato in risposta a un’iniziativa dei cittadini europei sui pesticidi e ai
risultati della revisione, completata a gennaio 2018, del Regolamento recante la legislazione alimentare generale
(Regolamento CE n. 178/2002).
Interrogazioni
                                                                                                                                            TORNA ALL’INDICE
                   EU    F OOD   LAW

                                                                           parlamentari
  DO MAN DA     SC R I T T A                                                                R I SP O ST A

Benessere degli animali e standard minimi per i                                    Il benessere dei tacchini d'allevamento rientra attualmente nell'ambito di
tacchini                                                                          applicazione della direttiva 98/58 / CE del Consiglio, relativa alla protezione
                                                                                  degli animali allevati a fini di allevamento. Anche il trasporto e l'abbattimento
Lo studio del 2017 intitolato "Benessere degli animali nell'Unione europea" ha    dei tacchini è disciplinato dalla normativa specifica sulle rispettive materie.
concluso, tra le altre cose, quanto segue: "Non esiste una legislazione dell'UE   Nell'ambito della strategia Farm to Fork, la Commissione si è impegnata a
che prevenga lo scarso benessere dei tacchini" e "Se non esiste una nuova         eseguire un controllo dell'adeguatezza della legislazione sul benessere degli
legislazione dell'UE [. ..], [essi] non saranno protetti per la maggior parte     animali per allinearla alle più recenti prove scientifiche, ampliarne il campo di
della loro vita in gran parte dell'UE. '. Questa situazione intollerabile         applicazione, semplificarne l'applicazione e, infine, garantire un livello più
permane, con circa 200 milioni di tacchini colpiti ogni anno nell'UE.             elevato di benessere. Nel corso di questo processo, sarà adeguatamente
                                                                                  considerata la necessità di requisiti specifici per specie come per il tacchino.
• Condivide la Commissione l'opinione secondo cui, dato il numero                 Il numero di animali d'allevamento delle rispettive specie detenute nell'UE sarà
  estremamente elevato di animali colpiti, ai tacchini dovrebbe essere data       uno dei fattori presi in considerazione per determinare ulteriori azioni. Le
  la priorità quando verrà creata una nuova legislazione nel settore              future iniziative saranno sviluppate sulla base di conoscenze scientifiche
  dell'allevamento agricolo? Quali misure specifiche intende adottare la          aggiornate e per conformarsi all'articolo 13 del trattato sul funzionamento
  Commissione a tal fine?                                                         dell'UE.
• Condivide la Commissione il parere secondo cui le disposizioni del diritto      Nel procedere con il controllo di idoneità di cui sopra, la Commissione garantisce
  dell'UE per l'allevamento di tacchini dovrebbero essere basate sullo stato      che il centro di riferimento dell'Unione europea per il benessere del pollame e di
  attuale delle conoscenze scientifiche relative alle condizioni che devono       altri piccoli animali d'allevamento, che ha assunto i suoi compiti all'inizio del
  prevalere nell'allevamento, nella custodia e nel trattamento dei tacchini se    2020, si occupi del benessere dei tacchini.
  il nostro allevamento di animali deve rispettare completamente il               Il trasporto e lo stordimento dei tacchini, infatti, appartengono alle aree
  benessere? requisiti degli animali in quanto esseri senzienti di cui            prioritarie definite nel programma di lavoro del centro di riferimento adottato
  all'articolo 13 TFUE?                                                           dalla Commissione per il 2020.
Interrogazioni
                                                                                                                                              TORNA ALL’INDICE
                   EU    F OOD   LAW

                                                                              parlamentari
  DO MAN DA     SC R I T T A                                                                R I SP O ST A

Etichettatura OGM in Europa                                                      Il regolamento (CE) n. 1829/2003 prevede che tutti gli alimenti o mangimi
                                                                                 contenenti organismi geneticamente modificati (OGM), costituiti da un OGM o
Nella sua strategia Farm to Fork, la Commissione esalta il fatto di voler        prodotti a partire da un OGM immesso sul mercato devono essere autorizzati ed
offrire ai consumatori dell'UE l'opportunità di compiere "scelte alimentari      etichettati. Questi requisiti non si applicano ai prodotti ottenuti da animali
informate, sane e sostenibili". A tal fine, chiede che le etichette vengano      alimentati con OGM, come uova, carne o latte.
riviste in modo che i consumatori ricevano informazioni sugli "aspetti           La Commissione desidera ricordare che le disposizioni in materia di etichettatura
nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti alimentari".          del regolamento (CE) n. 1829/2003 sono state adottate dopo un approfondito
                                                                                 dibattito tra il Parlamento europeo e il Consiglio, tenendo pienamente conto del
Attualmente, i consumatori devono essere informati se gli OGM sono presenti      diritto di informazione dei consumatori. Anche la questione dell'etichettatura
negli alimenti. Tuttavia queste informazioni non sono obbligatorie per i         dei prodotti provenienti da animali nutriti con mangimi GM faceva parte di
prodotti di origine animale allevati. In altre parole, è impossibile per i       questo dibattito.
consumatori sapere se stanno mangiando prodotti ottenuti da animali allevati     I colegislatori hanno convenuto che non era opportuno includere tali prodotti nel
con mangimi contenenti OGM. Qui sta il problema, poiché mentre il numero         campo di applicazione del regolamento. La motivazione di questa decisione è
di OGM presenti negli alimenti è diminuito drasticamente a causa della loro      spiegata nel considerando 16 del regolamento, che prevede che il fattore
presenza sulle etichette, sono ancora molto presenti nei mangimi per             determinante per decidere se un prodotto rientra nel suo campo di applicazione
animali.                                                                         è se il materiale derivato dal materiale di origine GM è presente nell'alimento.
                                                                                 Questo non è il caso dei prodotti di cui sopra.
In questo contesto, intende la Commissione rendere obbligatorio fornire          La legislazione dell'UE non vieta l'uso dell'etichettatura per indicare che il cibo è
informazioni sulla presenza di OGM nei mangimi degli animali da cui derivano     stato ottenuto da animali nutriti senza OGM, a condizione che siano rispettate le
prodotti di origine animale?                                                     norme generali dell'UE sull'informazione alimentare ai consumatori. In
                                                                                 particolare, le informazioni sull'etichetta non devono trarre in inganno i
                                                                                 consumatori. La Commissione non sta valutando la possibilità di proporre
                                                                                 l'armonizzazione di tale etichettatura nell'UE.
Interrogazioni
                                                                                                                                                TORNA ALL’INDICE
                   EU    F OOD   LAW

                                                                             parlamentari
  DO MAN DA     SC R I T T A                                                                  R I SP O ST A

Uso di nitrato di sodio negli alimenti                                             Nel caso dei nitriti (E 249 ‐250) la normativa sugli additivi alimentari deve
                                                                                   trovare un giusto equilibrio tra il rischio di formazione di nitrosammine per la
In Europa, il nitrito di sodio (E250) viene utilizzato nella maggior parte dei     presenza di nitriti nei prodotti a base di carne e gli effetti protettivi dei nitriti
salumi e di altri prodotti alimentari come conservante, agente di controllo        contro la moltiplicazione dei batteri, in particolare i responsabili del botulismo
antimicrobico e come fissativo di colore e aroma. Tuttavia, l'Agenzia              pericoloso per la vita, poiché i nitriti vengono utilizzati, tra l'altro , per
internazionale per la ricerca sul cancro ha suonato il campanello d'allarme nel    garantire, insieme ad altri fattori, la conservazione e la sicurezza microbiologica
2015, quando ha iniziato a classificare la carne lavorata tra gli alimenti che     dei prodotti a base di carne.
considera cancerogeni per l'uomo. Tuttavia, non sono i prodotti stessi a essere    La valutazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) del 2017
problematici, ma piuttosto le nitrosammine formate nel corpo dall'additivo         che ha tenuto conto della formazione di nitrosammine dai nitriti, ha confermato
E250, che contribuiscono all'insorgenza del cancro del colon-retto (2 ° cancro     il valore orientativo basato sulla salute, ovvero la dose giornaliera accettabile
più mortale).                                                                      (DGA), per i nitriti come sufficientemente protettivo per i consumatori e ha
Nonostante questo avvertimento, l'EFSA non ha ritenuto necessario ridurne,         sottolineato che l'esposizione ai nitriti utilizzati come additivi alimentari è
per non parlare del divieto, il suo utilizzo.                                      generalmente inferiore alla DGA e rappresenta circa il 17% dell'esposizione
                                                                                   alimentare totale. Pertanto, la Commissione ritiene che il parere scientifico
Studi hanno dimostrato che non è la carne lavorata in sé ad essere                 dell'EFSA fornisca ai gestori del rischio informazioni sufficienti sulla sicurezza
particolarmente pericolosa, ma piuttosto la carne contenente l'additivo in         dei nitriti, il che non giustifica un divieto generale dell'uso di queste sostanze
questione.                                                                         come additivi alimentari.
                                                                                   Tuttavia, la Commissione ha avviato una discussione con gli Stati membri per
Intende dunque la Commissione intervenire per vietare l'uso dell'additivo E250     rivedere i livelli massimi consentiti di nitriti ai sensi del regolamento (CE) n.
in contrasto con la demonizzazione dei prodotti locali, come i salumi, resi        1333/2008 al fine di ridurre per quanto possibile l'esposizione ai nitriti derivanti
pericolosi dall'aggiunta di questo additivo in particolare, e che possono essere   dal loro uso di additivi alimentari, mentre salvaguardando il loro effetto di
prodotti senza di esso?                                                            conservazione.
Interrogazioni
                                                                                                                                                TORNA ALL’INDICE
                   EU    F OOD    LAW

                                                                              parlamentari
  DO MAN DA     SC R I T T A                                                                 R I SP O ST A

Blockchain nel settore agroalimentare, attività attuali della
Commissione e strategie a lungo termine
                                                                                    Assieme agli Stati membri la Commissione ha stilato una dichiarazione che
Nel settore agricolo, la blockchain si è dimostrata una tecnologia in grado di      promuove un approccio comprensivo alla digitalizzazione e all'agricoltura
rivoluzionare molti processi esistenti, dalla gestione delle transazioni alla       intelligente e sostenibile grazie all'uso sinergico di diversi strumenti
tracciabilità dell'origine degli alimenti fino al monitoraggio della domanda dei    strategici(1). Questa dichiarazione del 2019 promuove l'utilizzo della blockchain.
clienti e alla creazione di nuovi mercati. La gestione dei più recenti sviluppi     La dichiarazione contiene l'impegno ad agevolare la diffusione delle tecnologie
nei processi agricoli è essenziale per migliorare l'intero settore. Le blockchain   digitali in agricoltura, consolidando l'infrastruttura tecnologica in tutta Europa.
sono anche un metodo efficace per eliminare l'uso di denominazioni italiane         Le soluzioni blockchain rientrano e rientreranno nell'ambito di applicazione delle
per gli alimenti non italiani, la contraffazione in ambito alimentare e le          azioni dell'UE, compresi i programmi di ricerca e innovazione Orizzonte 2020 e
ecomafie. Nel 2018 il valore del mercato del "falso" è stato stimato a 100          Orizzonte Europa, il programma Europa digitale, il partenariato europeo per
miliardi di euro soltanto in Italia, con un aumento del 70 % nell'ultimo            l'innovazione in materia di agricoltura e i lavori del partenariato europeo per la
decennio. Diversi progetti innovativi in Europa stanno attualmente                  blockchain.
esaminando il potenziale utilizzo delle blockchain nei processi produttivi. Le      Il dispositivo per la ripresa e la resilienza può aiutare gli Stati membri a
blockchain nel settore agricolo possono semplificare le transazioni e fornire       investire in tecnologie come i progetti pilota sulla blockchain. Ciò consentirà di
accesso al mercato ai piccoli agricoltori e ai coltivatori, in particolare delle    aumentare la produttività a lungo termine, permetterà all'Europa di assumere la
regioni povere. Possono anche consentire ai clienti di tracciare il percorso dei    leadership in settori dalla concorrenza globale e rafforzerà l'autonomia
prodotti dall'agricoltore al consumatore.                                           strategica aperta dell'UE. Nei loro piani nazionali di ripresa e resilienza, gli Stati
                                                                                    membri dovrebbero dimostrare, tra le altre cose, in che modo tali investimenti
• Può la Commissione far sapere quali progetti specifici sta dedicando alla         contribuiscano efficacemente alla transizione verde e digitale, che essi hanno un
  promozione dello studio di questa tecnologia?                                     impatto duraturo e che contribuiscono ad aumentare il potenziale di crescita,
• Il dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà gli investimenti degli     l'occupazione e la resilienza economica e sociale.
  Stati membri nella tecnologia blockchain?
• Qual è la visione a lungo termine della Commissione riguardo
  all'applicazione e all'integrazione di questa tecnologia in tutta Europa?
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                                                            T E M I   C A L D I   -   Q U E S T I O N I   A P E R T E

La        Francia               dice       no         al                                       Alcuni deputati sostengono la pericolosità dei

Prosciutto Cotto con nitrati                                                                   sali di nitrito nei salumi. Secondo il testo il
                                                                                               divieto dei nitrati, che sarebbe il primo disposto
                                                                                               in Europa, nel prosciutto crudo (ricordiamo che i
Il   jambon     francese,       il   prosciutto     cotto
                                                                                               Dop italiani come Parma e San Daniele ne sono
d'oltralpe, potrebbe presto perdere il suo
                                                                                               privi) si applicherebbe dal 2023 ma per i
caratteristico colore rosa. Questo perché il
                                                                                               prodotti    cotti   come      anche   le     tipiche
governo di Parigi ha intenzione di vietare i
                                                                                               andouillette,   boudin,     terrine   o    rillettes,
nitrati, sostanze utilizzate come conservati nei
                                                                                               partirebbe due anni dopo, nel 2025, perché c'è il
prodotti a base di maiale, ma che secondo
                                                                                               rischio di botulismo in assenza di questi
alcuni studi potrebbero causare il cancro. Ed è
                                                                                               conservanti e quindi, della necessità di lasciare
proprio il nitrato, che insieme a sodio e potassio
                                                                                               tempo ai produttori ed ai centri di ricerca di
serve     ad   eliminare    i   batteri   nocivi,    che
                                                                                               trovare soluzioni alternative che consentano la
conferisce il caratteristico colore al prodotto,
                                                                                               conservazione del prodotto.
che altrimenti sarebbe bianco o tendente al
grigio.
T E M I   C A L D I   -   Q U E S T I O N I   A P E R T E

   Lo studio                                                                      Credits to CC BY-NC-ND

   I deputati hanno avanzato la proposta dopo che una commissione
   parlamentare ha ascoltato le prove portate da Axel Kahn, un genetista a
   capo della Lega francese anti-cancro, che ha stimato che 4mila casi
   all'anno di cancro allo stomaco o al colon in Francia sarebbero attribuibili
   a una dieta a base di carne lavorata. E visto che circa l'80% dei salumi
   francesi contiene nitrati o nitriti, ha detto il professor Kahn, "non c'è
   dubbio che sia urgente porre fine al trattamento della carne di maiale
   con queste sostanze".
   Le proteste dei produttori
   Ma il mese scorso i produttori di carni lavorate francesi hanno avviato
   un'azione legale per fermare una campagna contro i loro prodotti,
   accusati proprio di rischi legati al nitrato. Ramos ha sottolineato in
   un'intervista a Le Parisien che molti salumi artigianali sono già prodotti
   senza additivi, e alcuni supermercati cominciano a vendere prosciutti
   senza nitriti e nitrati. "Se usi buoni prodotti in buone condizioni, non hai
   bisogno di questi veleni", ha detto. Altri grandi marchi stanno eliminando
   questi conservanti dai loro prodotti a base di carne di maiale, il che però
   riduce la data di scadenza .
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A P P R O F O N D I M E N T I

 L A TUTELA DEL M ADE
 IN I TALY E DEL
 CONSUMATORE

 C O NSIDERAZIO N I             AL L A L UCE
 DEL L A SENTENZA N .
 9 3 5 7 /2 0 DEL L A C O RTE            DI
 C ASSAZIO NE , SEZ . III
 P ENAL E
A P P R O F O N D I M E N T I

Con sentenza n. 9357 depositata nel marzo 2020, la Suprema Corte di
Cassazione ha definitivamente sciolto ogni dubbio circa la questione relativa
ai cosiddetti "wine kit", ossia il corredo per il vino fai da te che ha consentito
a molte aziende straniere di ottenere ricavi dalla vendita di prodotti vinicoli,
evocando illecitamente la fama del Made in Italy. La vicenda in esame,
infatti, ha avuto origine dalla denuncia mossa al presidente di una società
canadese che metteva in commercio vini ed alcolici riportanti sulla
confezione nomi di pregiate etichette italiane, di conseguenza traendo in
inganno il consumatore sul falso presupposto che il prodotto in questione
avesse segni distintivi tali da dedurne la provenienza italiana.
In siffatto contesto, è opportuno comprendere il quadro normativo
pertinente: l'ordinamento giuridico italiano prevede, all'art. 517 del codice
penale (in relazione all'articolo 4 comma 49 della Legge 350/2003), il reato di
vendita di prodotti industriali con segni mendaci, punendo chiunque ponga in
vendita o metta altrimenti in circolazione prodotti industriali, con nomi,
marchi o segni distintivi nazionali o esteri atti a indurre in inganno il
compratore sull'origine, provenienza o qualità del prodotti. La prima sentenza
sul punto fu emessa nel 2016 dal Tribunale di Reggio Emilia il quale, a fronte
della domanda di condanna (per concorso in frode e contraffazione) e
richiesta di risarcimento danni al comparto vinicolo nazionale per almeno 200
milioni di euro, sorprendentemente si espresse con una decisione di
assoluzione, ritenendo che il fatto non sussistesse.
A P P R O F O N D I M E N T I

Tale sentenza, tuttavia, è stata riformata dalla Corte di Appello di Bologna e successivamente confermata dalla Corte Suprema di
Cassazione, la quale ha definitivamente statuito la sussistenza dell'illecito, ritenendo che "la messa in circolazione di una bevanda, da
comporre ad opera del consumatore, evocativa del gusto di un vino doc italiano, nel caso in cui il mosto fornito dal venditore non
provenga da vitigni italiani, diversamente da quanto desumibile dalla confezione, integra il reato previsto dall'art. 517 del codice
penale".
Con questa decisione, si mira non solo a condannare ogni violazione del diritto alla trasparenza ed alla tutela del consumatore, ma anche e
soprattutto a salvaguardare il vino italiano a livello globale, evitando che il sistema delle denominazioni venga ulteriormente danneggiato.
L’informativa periodica in tema di diritto alimentare
                          a cura del FOOD, HEALTH & NUTRITION LAW TEAM
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CALENDARIO WEBINAR FOOD LAW 2021
                                                           25 febbraio 2021 ore 10 - 11
                                     BREXIT: QUALE IMPATTO PER LA FILIERA ALIMENTARE?
                       Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Giulia Cozzolino – Hilary Ross, Sol. – Dott. Alfredo Gris

                                                          25 marzo 2021 ore 10 - 11
                                 ETICHETTATURA AMBIENTALE DEI PRODOTTI ALIMENTARI
                                          Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Giulia Cozzolino – Dott. Alfredo Gris

                                                       15 aprile 2021 ore 10 - 11
                  LA PRESENTAZIONE E LA VENDITA ONLINE DEI PRODOTTI ALIMENTARI
                                       Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Omar Cesana – Dott. Vincenzo Iaderosa

                                                       10 giugno 2021 ore 10 - 11
       ANALISI E CAMPIONAMENTI NEI CONTROLLI UFFICIALI DEGLI ALIMENTI BIOLOGICI
                 Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Omar Cesana – Avv. Giulia Cozzolino – Dott. Giovanna Lampis

                                            26 settembre 2021 ore 10 - 11
     PUBBLICITÀ DEGLI ALIMENTI TRA MARKETING E TUTELA DEL CONSUMATORE
                                          Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Omar Cesana – Avv. Giulia Cozzolino

                                                               18 novembre 2021 ore 10 - 11
                                                                       DUAL QUALITY FOOD
                                          Avv. Giorgio Rusconi – Avv. Omar Cesana – Avv. Giulia Cozzolino
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     newsletter.foodlaw@mbg.legal

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Rubrica «ASK THE TEAM»
           Desideri che venga affrontato un argomento specifico?
      Il tuo team ha domande particolari o un dubbio peculiare?

                                Invia la tua domanda all’indirizzo
                                    newsletter.foodlaw@mbg.legal
     e il team «food, health & nutrition law» risponderà ai
                                                 tuoi dubbi

                                         Via Visconti di Modrone, 2 - 20122 Milano
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                                                                Milano, Gennaio 2021

               AVVISO - L’informativa periodica di Mondini Bonora Ginevra Studio Legale in tema di diritti degli alimenti, delle bevande
              e del vino proseguirà nel 2021 in abbonamento. Confidiamo che siate interessati a continuare a riceverla. Per informazioni:
                                             newsletter.foodlaw@mbg.legal - Food & Beverage Law Team

Avv. Giorgio Rusconi                                  Avv. Omar Cesana                                          Avv. Giulia Cozzolino

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