IL GREAT RESET Intervista della dott.ssa Maike Hickson a Sua Eccellenza Mons. Carlo Maria Viganò

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                         IL GREAT RESET
                Intervista della dott.ssa Maike Hickson
             a Sua Eccellenza Mons. Carlo Maria Viganò

         Mea est ultio, et ego retribuam in tempore, in quo labetur pes eorum!
                       Juxta est dies perditionis, et adesse festinat sors eorum.
                                                                        Deut 32, 35

Maike Hickson: Cosa si intende con «Great Reset»?

Carlo Maria Viganò: Il Great Reset è un’espressione coniata alcuni anni
orsono dall’élite massonica che domina il mondo. Con Great Reset si intende
una sorta di rivoluzione globale, decisa da questa élite per “resettare” appunto
l’intero tessuto sociale, imponendo alle masse una serie di cambiamenti volti a
preparare il regno dell’Anticristo, che in assenza di eventi calamitosi sarebbe
difficile far adottare democraticamente con il loro consenso. Gli ideali del
mondo migliore, del rispetto dell’ambiente, della fraternità tra i popoli,
dell’inclusività sono solo un modo ipocrita e menzognero per veicolare questa
rivoluzione ed ammantarla di una presunta nobiltà d’intenti che in concreto
nasconde i veri scopi dell’élite; per ammissione della quale, «nulla sarà più
come prima».

M.H.: Chi sono le persone-chiave dietro il Great Reset? Cosa sappiamo
delle loro convinzioni personali?

CMV: L’élite, che promuove il Great Reset è composta dalle principali
organizzazioni mondiali, dal World Economic Forum di Klaus Schwab
all’ONU, dalla Commissione Trilaterale al Gruppo Bilderberg, con l’appoggio
dei loro servi nei Governi, nell’alta finanza, nelle multinazionali, e dei media.
Questo processo continua da secoli, capeggiato dalle grandi dinastie del capitale
quali i Rothschild e i Rockefeller, che interferiscono pesantemente nella politica
degli Stati grazie al proprio incommensurabile patrimonio.

La matrice è essenzialmente massonica, sia per i principi espressi, sia per l’odio
che costoro manifestano nei riguardi della Religione, ed ancor più di Nostro
Signore Gesù Cristo. Se consideriamo le istanze promosse dai fautori del Great
Reset, possiamo ricondurle alla triade rivoluzionaria e massonica: libertà,
uguaglianza, fraternità. Il Cattolico sa bene, istruito dal Magistero dei Romani
Pontefici, quale infernale sovvertimento sia implicato da questi principi: la
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libertà è ribellione alla Sovranità di Dio e alla Sua santa Legge; l’uguaglianza
pone tutte le persone sullo stesso livello – il più basso – negando le differenze
e l’individualità di ciascuna, e soprattutto annullando la fondamentale
distinzione tra quanti riconoscono Cristo come unico Dio e Signore e quanti Lo
rifiutano; la fraternità infine vuole instaurare una società in cui gli uomini
dovrebbero poter esser fratelli prescindendo dalla divina paternità di Dio e
dall’appartenenza alla famiglia dei redenti in Cristo.

Consideriamo una cosa importante: l’uomo è fatto a immagine di Dio nel senso
che rispecchia, nelle sue facoltà, gli attributi della Santissima Trinità: la potenza
del Padre, la sapienza del Figlio, l’amore dello Spirito Santo. Il Great Reset
vuole capovolgere questa connaturale corrispondenza dell’uomo al suo
Creatore, Signore e Redentore in una parodia blasfema, scardinando in lui la
memoria, falsandone l’intelletto, pervertendone la volontà.

Tutto ciò che viene compiuto in nome dell’ideologia globalista ha questo scopo
inconfessato ma evidentissimo: non dobbiamo più avere memoria del nostro
passato e della nostra Storia, non dobbiamo saper più riconoscere il Bene dal
Male, non dobbiamo più volere la virtù e respingere il vizio; anzi, siamo spinti
a condannare il Bene come intollerante e ad approvare il Male come una
liberazione e un riscatto dalla morale cristiana. E se Dio è rifiutato come Padre,
non vi deve essere più paternità nemmeno nell’ordine naturale, perché questa è
specchio di quella. Ecco perché questo odio teologico contro la famiglia
naturale, contro la vita nascente. Se Dio non è morto per noi in Croce, non vi
deve essere più sofferenza, non più dolore, non più morte, perché nel dolore
possiamo comprendere il senso del sacrificio ed accettarlo per amore di Colui
che ha versato il Suo Sangue per noi. Se Dio non è Amore, non vi deve essere
più amore tra gli uomini, ma solo fornicazione e appagamento dei piaceri,
perché se vogliamo il bene degli altri siamo portati a condividere con loro il
bene più prezioso che abbiamo, la Fede, e non possiamo lasciarli precipitare
nell’abisso in nome di un perverso concetto di libertà. Costoro non sono atei,
non negano Dio, ma lo odiano, come Lo odia Lucifero.

M.H.: Secondo Lei, siamo davanti a una battaglia tra bene e male?

CMV: Il Great Reset non è solo l’ultimo atto prima dell’instaurazione del regno
dell’Anticristo, ma esso ha acquisito tutti i connotati di una vera e propria
religione, mutuandone il linguaggio, creando cerimonie, nominando i propri
sacerdoti. La ritualità della presente pandemia è evidentissima, specialmente
nell’aver voluto attribuire al vaccino una valenza sacramentale, al punto da
ricorrere a sacerdoti e Vescovi – e allo stesso Papa – per promuoverlo, anzi per
predicarne l’indispensabilità salvifica, indicandolo come «dovere morale» di
ogni credente. Così, nella proibizione del Santo Sacrificio al vero Dio e nel
divieto di amministrare i veri Sacramenti, la nuova religione del Covid si è
imposta con nuovi riti igienici e nuovi sacramenti sanitari.
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La fiducia dell’adepto del virus Corona nei confronti della narrazione mediatica
è la grottesca parodia dell’atto di fede richiesto al Cattolico, con la differenza
che i dogmi della religione sanitaria per i quali è richiesto un assenso
incondizionato sono totalmente irrazionali, irragionevoli e illogici; non c’è
un’adesione ad una verità che trascende la ragione, ma che la contraddice,
mostrando che il Covid sconfina, come le false religioni, nella superstizione.
Chi crede al Covid si trova quindi nella condizione di dover dar prova di
sottomissione ai suoi ministri sacri anche davanti a concetti che ripugnano alla
scienza medica e al buonsenso: l’uso delle mascherine è obbligatorio anche se
non servono a proteggere dal contagio; il vaccino è imposto anche se non dà
immunità; le cure non approvate dal Sinedrio Sanitario sono proibite anche se
la loro efficacia è evidente. E dovremmo aggiungere: quanto più assurdo è
l’ordine impartito, tanto più l’adepto si sente membro della setta proprio
nell’atto di obbedire.

Suscita sconcerto che chi oggi abdica alla ragione dinanzi ai proclami dei
virologi-pontefici si dichiari “razionalista” e convinto sostenitore della scienza
contro ogni fideismo dogmatista. D’altra parte, quando non si crede più a Dio
si finisce per credere a qualsiasi cosa.

M.H.: Alla luce del fatto che il World Economic Forum sostiene le forti
politiche di lockdown attuate a seguito del Coronavirus, elogiando anche i
benefici dei lockdown per la pulizia dell’aria, sembra che la crisi del Covid
vada di pari passo con i loro piani e sia uno strumento utile per il Great
Reset. Vede legami tra il WEF e i manager della crisi Corona?

CMV: Credo di essere stato tra i primi Vescovi a denunciare il legame
intrinseco della pseudopandemia con gli intenti del Great Reset. Vi è una
dichiarazione di Pierre J. Gilbert (qui), molto interessante e rivelatrice, che
risale al 1995, in cui sono elencati tutti i passi che oggi vediamo realizzarsi sotto
i nostri occhi con la tragica farsa del Covid, dall’inoculazione di massa di un
vaccino all’allestimento di campi di detenzione per i dissenzienti. Questo
massone convertito ha svelato venticinque anni fa gli scopi della setta infame:
allora la sua denuncia fu bollata come assurdo farneticamento di un
complottista, ma oggi si mostra nella sua cruda e terribile realtà, dimostrando
che il piano del Great Reset ordito dai nemici di Dio non si limita agli aspetti
meramente economici che usa come strumento per tenersi legato il mondo della
finanza, ma si estende all’essenza stessa del nostro vivere come individui e
come membri della società, per cancellare ogni vestigio della Cristianità. Dietro
tutto questo c’è il Maligno, che oggi conta in una schiera organizzatissima di
adepti.

Dobbiamo liberarci una volta per tutte dell’assurda narrazione dei media
mainstream, secondo cui il Covid-19 sarebbe un virus mortale dinanzi al quale
gli Stati starebbero organizzandosi per fronteggiare un’emergenza pandemica
inaspettata e difficile da contenere.
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       - Anzitutto il Covid, secondo eminenti esperti, sarebbe frutto di una
       manipolazione effettuata         in  un     laboratorio    di   Wuhan;
       - in secondo luogo, questo virus, in se stesso non letale, poteva essere
       combattuto efficacemente con farmaci esistenti e terapie poco costose,
       mentre l’OMS ha dato indicazioni erronee e devianti, suggerendo
       protocolli dagli esiti devastanti, impedendo la cura domiciliare e
       all’insorgere delle complicanze imponendo terapie per sindrome
       respiratoria anziché circolatoria;
       - ha poi ordinato di registrare come deceduti per Covid tutti i morti, a
       prescindere dalla reale causa di morte, sconsigliando le autopsie e
       giungendo a raccomandare la cremazione dei cadaveri.

Sulla base di queste cifre gonfiate i media hanno creato un allarme sociale,
un’azione di vero e proprio terrorismo nei riguardi di tutta la popolazione,
imponendo chiusure ingiustificate, mascherine inutili, distanziamento sociale.
Per rilevare la presunta positività al virus si sono usati tamponi e test totalmente
inappropriati a scopo diagnostico e dagli esiti facilmente falsificabili, come
denunciato dal loro ideatore. Infine, ha promosso il ricorso ad un presunto
vaccino, che in realtà è un siero genico, dichiaratamente inefficace per quanto
riguarda l’immunità virale e dagli effetti collaterali a breve termine ampiamente
dimostrati, mentre quelli a lungo termine sono ancora da valutare. Un vaccino
che, essendo prodotto per contrastare un virus mutante, è destinato a dover esser
rinnovato periodicamente sulla base delle fantomatiche “varianti” del Covid, e
che i rudimenti della scienza medica sconsiglierebbero di effettuare in piena
pandemia, perché potrebbe dar luogo a forme di resistenza immunologica. In
questo piano criminale la scienza si è tramutata in esoterismo, i medici in
stregoni, i dissenzienti in eretici da scomunicare o da sottoporre al trattamento
sanitario obbligatorio.

Gli stessi errori – ad esempio la decisione di ricoverare gli anziani nelle RSA
diffondendo il contagio e sterminando migliaia di persone fragili, dopo averne
indebolito le difese immunitarie – sono stati commessi in contesti e tempi
diversi, anche in presenza di inequivocabili precedenti, con un piano condiviso.
È evidente che vi è un unico copione sotto un’unica regia, con attori che recitano
la parte loro affidata.

Aggiungo, a riprova di quanto affermo da un anno, che gli Stati che non hanno
applicato le misure di contenimento e le terapie imposte dall’OMS sono quelli
che registrano il numero minore di decessi; e alcune Nazioni che non hanno
accettato i diktat delle organizzazioni mondiali hanno subito tentativi di
corruzione o di colpo di stato, o sono stati eliminati: mi riferisco ad esempio
alla Bielorussia (qui) o alla Tanzania (qui), solo per citare i due casi più noti.
Senza dimenticare che le statistiche ufficiali circa i decessi totali del 2020 sono
quasi ovunque al di sotto della media degli ultimi anni: se il Covid fosse una
vera pandemia, dovremmo avere cifre analoghe a quelle che si ebbero tra il 1918
e il 1920 per la Spagnola.
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In conclusione, il Covid è un pretesto con il quale dare parvenza di legittimità a
limitazioni delle libertà naturali e dei diritti fondamentali degli individui, in
modo da creare una crisi economica e sociale con la quale rendere irreversibile
il Great Reset. Lo stato di prostrazione economica in cui versano i Paesi europei
– in particolare quelli di tradizione cattolica come l’Italia, la Spagna, il
Portogallo, l’Irlanda, la Polonia – li costringe a sottostare al ricatto dell’Unione
Europea e ad essere oggetto della spoliazione da parte di multinazionali
americane, cinesi, tedesche, francesi… Parallelamente allo scardinamento del
tessuto economico, si è deciso di concentrare i profitti su poche aziende
multinazionali, ad esempio Amazon, Just Eat, Ikea ed altre società – tra cui la
grande distribuzione – che hanno beneficiato enormemente della chiusura delle
piccole e medie attività commerciali e dei ristoranti. Senza parlare dei profitti
delle case farmaceutiche, dietro le quali vi sono fondi di investimento che fanno
capo, tra gli altri, a Microsoft, Amazon e Facebook.

Un altro settore che ha tratto enormi vantaggi economici dal lockdown è stato
quello della pornografia: la multinazionale Mindgeek ha incrementato il proprio
giro d’affari, contribuendo a corrompere milioni di giovani e adulti chiusi in
casa dall’emergenza pandemica tramite offerte promozionali e abbonamenti
gratuiti, a fronte dei quali è enormemente aumentato il numero dei clienti e di
conseguenza il prezzo delle pubblicità di terze parti. Si consideri che questo sito
fa più traffico online di Amazon, Twitter e Facebook (qui) con 3,5 miliardi di
visitatori al mese (qui). Come si vede, la pandemia offre un’opportunità
preziosa per chi coltiva il vizio e le perversioni delle masse in modo da poterle
meglio manovrare.

M.H.: Pare che l'Occidente abbia imitato la politica di lockdown che è stata
utilizzata per la prima volta dalla Cina, un paese totalitario. Questo non
mostra quanto noi occidentali siamo già influenzati dalla Cina? In quale
altro modo spiegare perché l'Occidente imiterebbe i metodi cinesi?

CMV: La dittatura comunista cinese è certamente uno dei protagonisti della
tragica farsa pandemica: c’è il sospetto concreto che abbia prodotto il virus e la
certezza che lo abbia diffuso all’estero, vietando i voli interni ma consentendo
quelli internazionali; sta certamente traendo vantaggio dalla crisi economica, a
seguito della quale gruppi finanziari acquistano infrastrutture, aziende
strategiche, hotel e immobili di pregio, ad iniziare dall’Italia. Pechino è
consapevole che l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale ottenuta con il
Great Reset comporterà una “comunistizzazione” dell’ideologia liberista, e ne
approfitta per espandere il proprio potere nel mondo, anche grazie alle quinte
colonne che finanzia nei vari Stati: è proprio di questi giorni la denuncia di
Edward Luttwak, secondo cui Ministri e Sottosegretari italiani sarebbero al
soldo della Cina (qui).

M.H.: Vostra Eccellenza è stata una delle prime voci che ci avvertiva che il
Coronavirus viene utilizzato per scopi politici. Ricordo come nelle
primissime fasi, lo scorso anno a Marzo fui fortemente influenzato da
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persone come l’immunologo Dott. Richard Hattchet, che affermò che
«questa è la malattia più spaventosa che ho incontrato in tutta la mia
carriera», paragonando il Corona virus con la situazione della Seconda
Guerra Mondiale (minuto 11.45) ed elogiando il successo e le «incredibili
serie di interventi» intrapresi dai Comunisti cinesi a Wuhan. Ora apprendo
che Hattchet lavorava a un vaccino per questo virus e che è stato finanziato
con 20 milioni di dollari dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Questo
esempio potrebbe spiegare come siamo arrivati ad accettare restrizioni così
rigide nelle nostre vite e che c'è realmente una collaborazione di forze
diverse per spaventarci?

CMV: La Bill & Melinda Gates Foundation è tra i principali sponsor del virus
e allo stesso tempo la Microsoft, come ho ricordato poc’anzi, è il primo
azionista del fondo di investimento Blackrock, che finanzia Pfizer, Moderna e
Astra Zeneca. Inoltre, la Fondazione è tra i primi sponsor dell’OMS e ha
ramificazioni in moltissime organizzazioni sanitarie nazionali ed internazionali.
Sappiamo che in molti interventi Bill Gates ha teorizzato l’uso della pandemia
per ridurre la popolazione mondiale, e che detiene il brevetto su sistemi di
tracciamento sanitario della popolazione, oltre ad un sistema di pagamento che
si interfaccia al chip di tracciamento. Affermare che Gates è un filantropo è
come dire che Jack lo Squartatore era un appassionato di anatomia.

Vorrei ricordare, a conferma del conflitto di interessi delle istituzioni
internazionali nei riguardi dei loro sponsor, che Bill Gates e George Soros
hanno donato al Consiglio d’Europa quasi 1.400.000 euro tra il 2004 e il 2013
e quasi 690.000 euro tra il 2006 e il 2014, concretizzando «una vera e propria
privatizzazione degli organismi internazionali e, quel che è peggio, dei diritti
umani» (qui), come denuncia Grégor Puppinck, avvocato francese, Direttore del
Centro Europeo per la Legge e Giustizia.

Lo scopo di Gates, di Soros e di altri “magnati” impegnati nell’agenda globalista
è la decimazione della popolazione mondiale, la schiavitù delle masse e la
concentrazione del potere e della finanza nelle mani di pochi criminali che
hanno come intento il dominio del mondo e la preparazione dell’avvento
dell’Anticristo. Davanti a questo piano infernale, lo strumento del virus Covid-
19 per imporre dei vaccini che rendano malati cronici miliardi di persone è
perfettamente coerente con le affermazioni di costoro e con la sciagurata
complicità dei leader politici e religiosi di quasi tutto il mondo, ivi compreso
Jorge Mario Bergoglio. Il quale, come sappiamo, con l’accordo con Pechino ha
tradito i Cattolici cinesi, consegnando laici e Gerarchia nelle mani della setta
scismatica agli ordini del Partito Comunista, in cambio di generosi
finanziamenti.

M.H.: Recentemente Ella ha affermato in un’intervista che «il Segretario
Generale delle Nazioni Unite ha recentemente affermato che il virus è stato
utilizzato per sopprimere il dissenso». Può dirci di più su ciò che ha detto il
Segretario Generale?
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CMV: Le affermazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite possono
essere intese sia come un’accusa e un monito agli Stati a non procedere nella
soppressione del dissenso, sia come una presa d’atto dei reali intenti dell’élite.
Diciamo che questo intervento conferma l’evidenza dei fatti, specialmente per
quanto concerne il tentativo di imporre il passaporto vaccinale, e con esso il
vaccino di massa o la discriminazione di chi non accetta di farselo inoculare.
Non escludo che questa ammissione possa servire anche come modo per
tranquillizzare i dissenzienti, facendo loro credere che l’ONU sia estranea al
piano globalista.

M.H.: Vostra Eccellenza ritiene che le élite globali che lavorano per il Great
Reset siano effettivamente allineate con la Cina, indipendentemente dal
fatto che il popolo cinese sia oppresso da una dittatura?

CMV: La dittatura cinese è il paradigma di quello che aspetta il mondo intero,
se l’alleanza tra liberisti e comunisti verrà definitivamente suggellata. La Cina
dimostra all’élite che la dittatura è l’unica forma possibile per imporre alle
masse il Great Reset, replicando in forma adattata alla situazione odierna quanto
Mao Zedong fece con la Grande Rivoluzione Culturale negli anni Sessanta.
Credo nondimeno che, ad un certo punto, gli scopi del Great Reset e quelli della
Cina comunista non coincideranno più, specialmente quando si tratterà di
abolire il debito degli Stati dal quale la Cina trae enormi interessi: essa si
troverebbe da un giorno all’altro privata di un potere economico sulle altre
Nazioni al quale non è disposta a rinunziare, a meno che non le venga proposta
un’alternativa parimenti profittevole sotto il profilo finanziario e politico.

M.H.: Dal momento che abbiamo copiato le regole di lockdown della Cina,
dobbiamo aspettarci che l’Occidente sia incline anche a imitare sempre di
più la repressione cinese del dissenso politico e dei gruppi religiosi, in
particolare Cattolici e in generale Cristiani?

CMV: Mi pare evidente, come ho appena detto, che il modello di dittatura
attualmente vigente in Cina dovrà essere applicato anche agli Stati cui dovrà
essere imposto il Great Reset: il dissenso civile, politico e religioso non è
contemplato né tollerato, soprattutto quando esso dimostra con argomenti validi
e prove evidenti la grottesca congiura del Nuovo Ordine Mondiale ai danni dei
popoli. I segnali sono già presenti da tempo anche nell’Occidente e nei Paesi
“liberi”: censura spietata sui social, totale asservimento dei media mainstream,
controllo esasperato della vita dei singoli, tracciamento degli spostamenti e, non
ultimo, il cosiddetto credito sociale, già adottato in Cina e che alcuni teorizzano
si debba usare anche da noi.
Il credito sociale è utilizzato per assegnare ad ogni cittadino un punteggio che
deve indicare la sua affidabilità davanti allo Stato, sulla base di informazioni
possedute dal governo basate sull’analisi di big data, riguardanti la condizione
economica e sociale dei cittadini. È una forma, in sostanza, di sorveglianza di
massa finalizzata a classificare privati e aziende, con la possibilità di
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estromettere dalla vita sociale individui e società, laddove non rispettino i
parametri decisi dal Governo. Ogni cittadino viene ricompensato o punito, sulla
base del proprio comportamento; alcuni tipi di punizione consistono nel divieto
di volo, nell’esclusione da scuole private, nel rallentamento della connessione
internet, nell’esclusione da lavori di alto prestigio, nel non poter prenotare
soggiorni negli hotel e infine nella registrazione su una lista di proscrizione
pubblica. Se consideriamo le misure che si stanno adottando grazie alla
pandemia a proposito del “passaporto vaccinale”, mi pare che lo schema cinese
sia in via di implementazione quasi ovunque.

Per quanto concerne la repressione del dissenso religioso, occorre notare che
Bergoglio ha dimostrato di voler sostituire la Chiesa Cattolica con una struttura
ecumenica e globalista che della Sposa di Cristo conserva solo il nome, il brand.
Non a caso anche in ambito cattolico si fa sempre più forte la delegittimazione
di chi non è disposto a rinnegare la Fede in nome dell’asservimento all’ideologia
dominante; e sul fronte opposto la Santa Sede si guarda bene dal condannare le
dottrine eterodosse propagandate da alcune Conferenze Episcopali, ad iniziare
da quella tedesca, belga e olandese. Anzi: la base ideologica di quelle dottrine
– ad esempio la benedizione delle coppie sodomitiche o l’indifferentismo
religioso promosso dal cosiddetto dialogo ecumenico – si trovano nel
“magistero” di Bergoglio e sono coerenti con l’impostazione ereticale iniziata
con il Vaticano II, che diede inizio al processo di dissoluzione della società
tradizionale cui seguì il Sessantotto in Europa e in America e, appunto, la
Rivoluzione Culturale in Cina.

M.H.: Alla luce di una possibile crescente collaborazione tra le élite globali
del Grande Reset e la Cina verso una società meno libera, cosa ne pensa
dell’avvertimento di Nostra Signora di Fatima che senza un’adeguata
consacrazione della Russia, questa nazione avrebbe diffuso i suoi errori in
tutto il mondo, con il Comunismo che è il suo errore principale?

CMV: La mancata Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria
ha condotto alla diffusione del Comunismo nel mondo; oggi vediamo quel
Comunismo alleato dell’altro nemico giurato del Cristianesimo, il Liberalismo.
Questa alleanza infernale dovrebbe condurre all’instaurazione del Nuovo
Ordine e all’avvento dell’Anticristo. Ma non dimentichiamo che Nostra Signora
ha detto che, prima della persecuzione finale, il mondo avrebbe goduto di un
periodo di pace. Io penso che il Great Reset e il progetto satanico del Nuovo
Ordine sotto la Sinarchia massonica non sia ancora riuscito ad imporsi, anche
se ci siamo andati molto vicino. Spero e prego che la Provvidenza stia usando
questa pseudopandemia per mostrarci il mondo distopico che ci aspetta se non
sapremo tornare a Dio, se ci ostineremo ad offenderLo e a violare i Suoi
Comandamenti, se negheremo la divina Regalità di Nostro Signore preferendo
vivere sotto la tirannia del Male. Molti che fino a ieri erano ancora convinti della
bontà del progetto globalista e della sua compatibilità con la Fede iniziano a
comprendere quanto esso sia antiumano e anticristico. Forse non tutto è perduto,
se sappiamo capire che non vi è pace se non dove Cristo è riconosciuto come
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Re: pax Christi in regno Christi. Chi crede di poter costruire una società
prospera e in pace senza fondarla sulla roccia di Nostro Signore farà la stessa
fine di chi volle erigere la Torre di Babele per sfidare Dio. Dextera tua, Domine,
magnificata est in fortitudine: dextera tua, Domine, percussit inimicum (Es 15, 6).

M.H.: Cosa possiamo fare noi cattolici per fermare un processo così
spaventoso e diffuso in tutto il mondo e per ripristinare le nostre libertà
costituzionali che sono state violate e limitate in nome dell’emergenza
sanitaria?

CMV: La violazione delle “libertà costituzionali” è solo un aspetto del
problema: prima di questo viene la violazione della Legge di Dio, in nome della
quale l’aborto, l’eutanasia, la sodomia e le peggiori perversioni sono chiamate
“diritti”, mentre rappresentano una sfida alla Maestà di Dio. Ricordiamocelo
bene: Deus non irridetur (Gal 6, 7), non si può prendere in giro il Signore, e
men che meno sfidarLo. Per fermare questa infernale corsa verso l’abisso
abbiamo una sola soluzione: cambiare vita, convertendoci radicalmente;
evangelizzare chi non crede con l’esempio e con la parola; pregare il Signore
che faccia tornare la Gerarchia della Chiesa ad essere testimone di Cristo e non
serva del mondo; invocare la Vergine Santissima che ci conceda di avere un
Papa santo e timorato di Dio, il quale si ponga come un nuovo profeta in questa
Ninive che è il mondo moderno, ammonendo i potenti della terra come ancora
sapeva fare Giovanni Paolo II su temi fondamentali come il rispetto della vita
dal concepimento alla morte naturale o sulla famiglia.

Smettiamola di credere di poter fare a meno di Dio, di pensare che basti seguire
un credo qualsiasi per salvarsi, o che il Dio Uno e Trino che si è rivelato a noi
e che ha sacrificato il Suo Figlio Unigenito per la nostra salvezza possa esser
messo sullo stesso piano degli idoli falsi e menzogneri, ad iniziare dalla
maledetta pachamama.

Cerchiamo piuttosto di far sì che Cristo regni anzitutto nel nostro cuore, e di
conseguenza nelle nostre famiglie, per poi regnare anche nelle nostre società.
Se sapremo essere sale della terra (Mt 5, 13) per la restaurazione del Regno di
Nostro Signore, la società non potrà che trarne vantaggio; se invece
asseconderemo il piano infernale del Great Reset in nome di una impossibile
fratellanza tra Bene e Male, saremo destinati inesorabilmente alla condanna
assieme ai nemici di Dio, ad esser calpestati dagli uomini (ibid.).

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

                                                                  9 Aprile 2021
                                                  Die VI infra Octavam Paschae
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