Il Giornalino di MontagnaLibera

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forma a ferro di cavallo e i monti che lo cir-
Il Giornalino di                                condano. Circa 1000 ettari sono costituiti da
                                                boschi, in gran parte d’alto fusto. Altrettanti

MontagnaLibera                                  sono occupati dal lago e dalle paludi circo-
                                                stanti. Gli ettari rimanenti ospitano colture
Anno IV numero speciale del 10 Aprile 2022      agricole, soprattutto nocciole, che costitui-
                                                scono una delle principali risorse economi-
 Il Lago di Vico e Monte Venere                 che di questo territorio.

Il Lago di Vico, denominato in ori-
gine Lacus Ciminus o Lacus Ciminius è
un lago di origine vulcanica in provincia
di Viterbo che sorge a 507 metri di alti-
tudine ed è completamente circondato
dal Monti Cimini. Il lago di Vico è una Ri-
serva Naturale ed area protetta sin dal 1982.
Per questo sono pochissime le abitazioni
che si affacciano sul lago. Esiste solo una
piccola zona residenziale che è stata realiz-
zata negli anni ’60-’70 che ricade nel Co-
mune di Ronciglione.                            Le boscose sponde del lago, le acque e le
                                                colline che lo circondano hanno un grande
                                                valore naturalistico, ha un perimetro di
                                                18,8 chilometri, il lago di Vico è il terzo
                                                lago del Lazio per grandezza. Anche se ri-
                                                spetto alla sua grandezza è poco profondo.
                                                         Storia e Leggenda
                                                Le coste del Lago di Vico, abitate fin dal
                                                neolitico e successivamente dagli Etru-
                                                schi e dai Romani, si presentano a tratti
                                                molto selvagge mentre in altri, la pre-
La Riserva Naturale si estende per 4109 et-     senza di piccole spiagge permette l’ac-
tari, comprende il bacino del lago con la sua   cesso alle acque del lago.
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Il Lago di Vico, durante il corso degli         sin dal 1982 offre al visitatore angoli di
anni assunse il nome di una famiglia            natura praticamente intatta. Gli insedia-
residente in questi luoghi, ovvero              menti umani sono pochissimi e si con-
la famiglia dei Vico. In particolare,           centrano principalmente in località Punta
sembra che il nome derivi dal Castrum           del Lago. Ad ogni modo, tutta la caldera
Vici, il castello dei Prefetti di Vico, del     dei Monti Cimini e il Lago di Vico of-
quale oggi rimangono alcune tracce e            frono a tutti gli appassionati di natura di-
della cui origine non si è del tutto sicuri.    versi spunti per praticare sia bird wat-
Infatti, del fortilizio sono state rinvenute    ching e che trekking. Il primo può risul-
solamente poche tracce nella fitta              tare, per gli amatori, un vero e proprio
vegetazione lungo le rive meridionali del       paradiso data la grande quantità di specie
lago. Come ogni luogo caratterizzato da         di uccelli sia stanziali che migratori pre-
un grande passato anche per il Lago di          senti nella zona.
Vico non poteva mancare la legenda
riguardo le sue origini. Si racconta,
infatti, che Ercole, trovandosi a passare
in questi luoghi e volendo mettere alla
prova la forza degli abitanti locali,
conficcò la sua clava nel terreno sfidando
i presenti ad estrarla:

                                                Per il secondo, invece, gli escursionisti
                                                possono percorrere una rete di sentieri
                                                che non solo ci porterà alla scoperta dei
                                                punti più selvaggi dei Monti Cimini ma
ovviamente nessuno riuscì nell’impresa
                                                anche a toccare le cime più alte del
e il Dio, fiero della sua forza, la estrasse
                                                gruppo corrispondenti al Monte Fogliano
violentemente con uno strattone
                                                (965 m) e al Monte Venere (851 m).
causando la formazione di una voragine
da cui scaturì una sorgente d’acqua che
formò il lago. In realtà il lago di Vico è di              Flora e Fauna
origine vulcanica. Esso si è formato circa      E’ un’oasi naturalistica da visitare per
100 mila anni fa in seguito al riempimento
del cratere di un vulcano. La sua forma         godere del piacere del silenzio e degli
tondeggiante e regolare ne testimonia           spazi    incontaminati.      Una      delle
l’origine.
     La Riserva Naturale                        caratteristiche più affascinanti di questo
                                                luogo è che in un raggio di poche
Essendo il Lago di Vico protetto da una
Riserva Naturale                                centinaia di metri passiamo dalla faggeta
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al bosco di cerro, a quello di castagno,       marmotta, la puzzola e sempre più raro il
alle multiforme geometrie dei filari di        gatto selvatico. Numerosi sono i rapaci
noccioli,    ai   prati    naturali,    alla   notturni che vivono nei boschi come i
diversificata vegetazione che copre la         barbagianni, il gufo, la civetta, l’allocco
rive del lago. Questo rapido susseguirsi       e l’assiolo. Tra i rapaci diurni ci sono
di diversi ambienti offre uno spettacolo       invece il falco lanario, lo sparviero, il
che cambia con il passare delle stagioni,      nibbio, il falco di palude e il falco
ogni volta con colori e tonalità diverse.      pellegrino. Nel fitto dei boschi vivono
                                               anche picchi, fringuelli, cinciarelle,
                                               upupe e ghiandaie.

Un territorio così ricco di diverse specie
vegetali e di ambienti diversi fra loro        Sulle sponde del lago ci sono soprattutto

consente lo sviluppo della vita a molte        uccelli acquatici tra cui lo Svasso

specie animali. Infatti, la fauna è            Maggiore, che da sempre è il simbolo

caratterizzata da una ricca biodiversità.      della Riserva Naturale del Lago di Vico.

Comprende numerose specie di pesci
                                                        Ronciglione
come il luccio, la tinca e il persico reale.
Numerosi gli anfibi come la raganella, la
                                               Le origini di Ronciglione si fanno risalire
rana verde, il rospo smeraldino e quello
                                               agli insediamenti abitativi di epoca etru-
comune; e i rettili. Qui vivono anche          sca, di cui restano modeste necropoli
                                               nelle valli tufacee (colombari). Vi sono
piccoli e grandi mammiferi tra cui la          testimonianze anche dell'epoca ro-
volpe, il tasso, il cinghiale, la nutria, la   mana in cui è presumibile che la città
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fosse un "castrum" posto tra la Cassia Ci-
mina       e     la      Cassia   Clodia.
Incerta è invece l'origine del nome. Al-
cuni studiosi sostengono provenga dalla
radice rum o rom di origine etrusca. Altri
asseriscono che esso derivi da Runcola o
Roncilio, appoggiandosi al fatto che già
da molti anni vi si fabbricavano ronci ed
attrezzi agricoli di ferro.

                                              mentre si possono ancora notare le soprae-
                                              levazioni realizzate su alcune abitazioni per
                                              ospitare i profughi del castello di Vico e di
                                              Casamala, distrutti da Everso dell'Anguil-
                                              lara nel 1436.

 Ma l'ipotesi più accreditata sembra es-
sere quella che derivi dalla rupe fatta a
forma di Roncola, su cui sorge l'antico
abitato. Il centro storico di Ronciglione,
si divide in 2 parti: Borgo di Sotto e
Borgo di Sopra, di origine Medievali è        Tra il Borgo di Sopra e il Borgo di Sotto,
ricco di Palazzi d’Epoca e chiese. Carat-
                                              sospeso sopra un grande muraglione vi è un
teristica è la Piazza degli Angeli, è il
"cuore storico di Ronciglione". Un'antica e   giardino comunale che sorge nell’area detta
suggestiva piazzetta fulcro della Ronci-
glione medievale, dove si concentrava la      ‘e   case    sbracate”,   dove   nel     1918
vita del paese. Le abitazioni più antiche     improvvisamente     crollarono   forse    per
conservano la forma a capanna,
                                              calamità naturali su stesse una serie di case
                                              del borgo.
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