GEOGRAFIA Prof. Marcello Tanca ()

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GEOGRAFIA Prof. Marcello Tanca ()
Corso di Laurea: Lettere (L-10)

Corso di Studi:
Lettere classiche/Lettere moderne/Storia

Periodo di erogazione: 2° semestre

Durata del corso e crediti attribuiti: 60 ore   Università degli Studi
                                                     di Cagliari
frontali (12 cfu)                                Anno Accademico
                                                     2018-2019

  GEOGRAFIA
  Prof. Marcello Tanca
  (mtanca@unica.it)
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Argomento del corso:
 Il corso ha l’obiettivo di formare conoscenze, abilità e competenze atte ad
 investigare ed interpretare nella loro dimensione territoriale i processi fisici,
 economici, sociali e culturali che più incidono sul territorio stesso, al fine di
 adeguare la conoscenza sociale di tali processi e la capacità di decisione in
 merito ad essi. Il corso si propone quindi di fornire agli studenti gli strumenti
 di interpretazione dei fondamentali processi territoriali alle diverse scale.

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Prof. Marcello Tanca
(mtanca@unica.it)
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Programma del corso
1) F. Tétart, Il mondo nel 2019 in 200 mappe. Atlante di
geopolitica, Gorizia, LEG, 2018

2) A.L. Greyner, G. Dematteis, C. Lanza, Geografia umana. Un
approccio visuale, Torino, Utet, 2012.
I seguenti capitoli:

- 2, La geografia culturale e la globalizzazione
- 3, Popolazione e migrazioni
- 10, Geografia urbana

2) F. Barteletti, Geografia. Teoria e prassi, Torino, Bollati
Boringhieri, 2012.
I seguenti capitoli:

- 1, La geografia dall'antichità al Medioevo
- 2, La geografia dal Medioevo al XVII secolo
- 3, La costruzione della geografia moderna: Humboldt e Ritter
- 4, La geografia nell'era dell'evoluzionismo
- 5, Il possibilismo come reazione al determinismo ambientale
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Programma del corso
3) E. dell’Agnese (a cura di), Geo-grafia. Strumenti e parole, Milano,
Unicopli, 2009.
I seguenti capitoli:

- V. della Dora e C. Minca, Regione (pp. 59-84)
- E. Squarcina, Carta (pp. 85-94)
- M. Schmidt di Friedberg, Ambiente (pp. 165-192)
- B. Vecchio, Beni culturali (pp. 219-238)

4) G. de Vecchis, C. Palagiano (a cura di), Le parole chiave della
geografia, Roma, Carocci, 2003.
I seguenti capitoli:

- R. Morri, Complessità (pp. 60-65)
- M. Tondinelli, Carta geografica (pp. 90-93)
- S. Leonardi, Viaggi e scoperte geografiche (pp. 174-178)
- M. Maggioli, Globalizzazione (pp. 225-234)

5) B. Castiglioni B., M. De Marchi, V. Ferrario V., S. Bin, N. Carestiato
e A. De Nardi, Il paesaggio 'democratico' come chiave interpretativa
del rapporto tra popolazione e territorio: applicazioni al caso veneto,
“Rivista Geografica Italiana”, CXVII, 1, 2010, pp. 93-126
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Attenzione!
      Le slide delle lezioni sono parte integrante del
       programma di esame

      I non frequentanti devono preparare 2 capitoli a
       scelta dal libro di E. dell’Agnese (a cura di),
       Geo-grafia. Strumenti e parole, Milano,
       Unicopli, 2009 oppure dal libro di G. de
       Vecchis, C. Palagiano (a cura di), Le parole
       chiave della geografia, Roma, Carocci, 2003.

      Gli studenti non frequentanti sono invitati a
       prendere contatto col docente al seguente
       indirizzo di posta elettronica: mtanca@unica.it
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Che cos’è l’ambiente?
                       Un termine apparentemente banale?
                         ma che, come con molti altri, è aperto e polisemico: non ha un significato
                         universalmente condiviso e una singola definizione e può assumere usato in modi
                         anche molto diversi per fare riferimento a una varietà di cose, entità e processi e
                         così ricoprire un ampio spettro di ambiti e per giustificare particolari posizioni e
                         argomenti:

                             a) In qualità di nozione figurata, nel senso francese di milieu, ambiente significa
                             l'insieme delle condizioni socio-economiche culturali, storiche e geografiche nelle quali
                             noi viviamo
                             b) in ecologia l'ambiente ha essenzialmente carattere spaziale e designa una porzione
                             di spazio con caratteristiche tali da poter contenere vita, oppure suscettibile di
                             contenere vita
                             c) per l’architettura, il design e l’arredamento 'ambiente' è un termine di moda, riferito a
                             uno spazio interna, un vano, un'abitazione ove si vive o si svolge la propria attività

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                             d) per l' informatica ambiente è l'insieme dei software e delle componenti grafiche che
                             permettono l'interfaccia tra un utente e un sistema operativo.
                             e) nel diritto si distingue tra: 1) l'ambiente come paesaggio, 2) l'ambiente corne oggetto
                             degli interventi normativi in materia di tutela delle acque, dell'aria e del suolo, 3)
                             l'ambiente in campo urbanistico.
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In geografia l’ambiente…
1) non è paesaggio né luogo

2) non è separabile da altre
dimensioni della vita sociale
(occupazione, salute, politica,
turismo, ecc.)

3) assume connotazioni globali,
ossia planetarie

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Thomas Kuhn
La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962)
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                    • In quest'opera Kuhn introduce il concetto di
                      paradigma scientifico. Un paradigma è al
                      tempo stesso

                    (1)una certa immagine scientifica del mondo e
                    (2)una certa maniera di definire e fare scienza

                    In altre parole un paradigma definisce sia la
                      dimensione teorica (che cosa c’è da
                      conoscere?) del lavoro scientifico che quella
                      operativa (come posso conoscerlo?)
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Thomas Kuhn
La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962)
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                                  • La storia della scienza non è un processo di
                                    progressivo accumulo di informazioni sul
                                    mondo, ma è attraversata da rivoluzioni
                                    scientifiche che introducono nuovi paradigmi
                                    e, con questi, modificano insieme e nello
                                    stesso tempo sia la nostra immagine del
                                    mondo sia il modo in cui lavorano gli
                                    scienziati

                                  • Ruolo della comunità scientifica

                                  • Scienza «normale» e rivoluzioni scientifiche
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Thomas Kuhn
    La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962)

Scienza
normale
                         anomalia                    anomalia                    anomalia
                                                                                                             CRISI

                                                                                            Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                              mutamento paradigmatico

      Per KUHN ogni rivoluzione scientifica corrisponde ad un cambiamento radicale
                  di metodo, di strumenti, di oggetti e di linguaggio
                         (incommensurabilità dei paradigmi)
I principali paradigmi geografici

Marcello_Tanca_UniCa_2019
I principali paradigmi geografici
                                         Marcello_Tanca_UniCa_2019
       STADIO STORICO                                PARADIGMA           PARADIGMA DISCIPLINARE      CONCETTO
                                                     GENERALE                 GEOGRAFICO             DI REGIONE

stadio mercantile (fino alla seconda               meccanica razionale         determinismo          regione naturale
         metà del sec. XVIII)
 stadio paleoindustriale (dalla fine               meccanica razionale         determinismo          regione naturale
     del secolo XVIII all’inizio del
              secolo XX)

stadio neoindustriale, decollo (prima                termodinamica              possibilismo       regione umanizzata
   metà del secolo XX)

stadio neoindustriale, maturità e                     strutturalismo           funzionalismo        regione polarizzata
   declino (seconda metà del
   secolo XX)

stadio transindustriale, decollo (fine               sistema generale           complessità       regione, sistema aperto
   secolo XX, inizio secolo XXI)
Paradigmi geografici e ambiente
                                                  SPAZIO FISICO OMOGENEO I
                                     REGIONE          CUI CONFINI SONO
  DETERMINISMO                       NATURALE        DELIMITATI DA ENTITÀ
                                                        GEOGRAFICHE

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                                                     RELAZIONE UOMO-
                                      REGIONE
  POSSIBILISMO                       UMANIZZATA
                                                    AMBIENTE: CAUSALITÀ
                                                      BIDIREZIONALE

                                                  STRUTTURA GERARCHICA
                                     REGIONE
  FUNZIONALISMO                     POLARIZZATA
                                                   CHE RUOTA INTORNO A
                                                  UN’AREA DI GRAVITAZIONE

    SISTEMA                           REGIONE       SISTEMA LOCALE
  TERRITORIALE                       SISTEMICA       TERRITORIALE
Paradigmi geografici e ambiente
                                              SPAZIO FISICO OMOGENEO
                                REGIONE
DETERMINISMO                                     I CUI CONFINI SONO
                                NATURALE        DELIMITATI DA ENTITÀ
                                                    GEOGRAFICHE

POSSIBILISMO                     REGIONE
                                UMANIZZATA
                                                RELAZIONE UOMO-
                                               AMBIENTE: CAUSALITÀ
                                                                        ambiente
                                                 BIDIREZIONALE             =
                                 REGIONE      STRUTTURA GERARCHICA
                                                                         natura
FUNZIONALISMO                   POLARIZZATA    CHE RUOTA INTORNO A
                                              UN’AREA DI GRAVITAZIONE

    Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                                                        ambiente
  SISTEMA                        REGIONE        SISTEMA LOCALE
TERRITORIALE                    SISTEMICA
                                                                           ≠
                                                 TERRITORIALE
                                                                         natura
natura VS ambiente
  qualità naturali indistinte e ubiquitarie
«Natura» è il nome che diamo ad un’entità o ad una serie di proprietà
indefinite (il mare, la montagna, ecc.), prive di qualunque connotazione
specificamente territoriale. La fisicità del mondo è ricondotta ad una
ideale wilderness sospesa fuori dal tempo e dallo spazio
La «Natura» precede ogni attribuzione di senso e qualunque
progettualità umana
                                              Marcello_Tanca_UniCa_2019

       realtà diretta                                        qualità ambientali concrete e ubicate
        (o supposta tale)
                                              veicolano informazioni che hanno a che fare con i sistemi di valori e
                                              con le pratiche che gli attori mettono in atto nel rapportarsi a
                                              determinati contenuti naturali. L’ambiente procede da (nel senso che
                                              è l’esito di) un’ attribuzione di senso, valori e e progettualità umana

                                                                          realtà mediata
Paradigmi geografici e ambiente
                                                        SPAZIO FISICO OMOGENEO
                                            REGIONE
DETERMINISMO                                               I CUI CONFINI SONO
                                            NATURALE      DELIMITATI DA ENTITÀ
                                                              GEOGRAFICHE

POSSIBILISMO                             REGIONE
                                        UMANIZZATA
                                                          RELAZIONE UOMO-
                                                         AMBIENTE: CAUSALITÀ
                                                                                  ambiente
                                                           BIDIREZIONALE             =
                                         REGIONE        STRUTTURA GERARCHICA
                                                                                   natura
FUNZIONALISMO                           POLARIZZATA      CHE RUOTA INTORNO A
                                                        UN’AREA DI GRAVITAZIONE

                Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                                                                  ambiente
  SISTEMA                                    REGIONE      SISTEMA LOCALE
TERRITORIALE                                SISTEMICA
                                                                                     ≠
                                                           TERRITORIALE
                                                                                   natura
I principali paradigmi geografici:
                     il determinismo
 1752: data di nascita del concetto di regione naturale

                                                                Marcello_Tanca_UniCa_2019
 P. Buache pubblica l'Essai de géographie physique sur
  l'espèce de charpente du globe terrestre avec des
  chaînes de montagnes qui traversent les mers comme
  les terres nel quale suddivise il territorio francese in
  bacini fluviali sostenendo che essi erano regioni naturali

 L’idea di base è la sostanziale continuità tra natura e
  uomo: il fiume e la sua valle costituiscono una sede che
  determina in modo naturale le forme di insediamento, di
  agricoltura e di allevamento

 L’ambiente fisico (natura) viene considerato la causa, e le
  forme di uso del territorio l’effetto                                                     Philippe Buache
                                                                                              (1700-1773)
La regione «naturale»
      Le regioni

                    Marcello_Tanca_UniCa_2019
      climatiche
         italiane
La regione «naturale»
      Le regioni
      climatiche

                    Marcello_Tanca_UniCa_2019
         italiane
Marcello_Tanca_UniCa_2019
                            La regione «naturale»
La regione «naturale»
                                       il concetto di bioregione

                                      - il suo territorio è un bacino fluviale, una catena

          Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                        montuosa o altra area omogenea per i caratteri
                                        naturali degli ecosistemi (clima, suolo, flora, fauna)
                                        e per i caratteri sociali degli abitanti (identità storica
                                        e culturale, senso di appartenenza)

                                      - una bioregione è delimitata dai confini «oggettivi»
                                        dei suoi ecosistemi e dai confini «soggettivi» delle
                                        sue popolazioni e deve essere ampia da
                                        consentire l'integrità degli ecosistemi e piccola
                                        affinché le comunità la considerino casa propria

                                      - ha dunque un’identità ecologica e un'identità
                                        sociale
I principali paradigmi geografici:
           il determinismo
Friedrich Ratzel                               •      Studia geologia e zoologia e si interessa
    (1844-1904)                                       all’Ecologia di Haeckel
                                               •      dal 1874 al 1876 viaggia in Nordamerica, Cuba
                                                      e Messico
                                               •      conia l'espressione spazio vitale (Lebensraum)

                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                               •      insegna all'Università di Lipsia
                                               •      Le sue principali opere sono:
                                                           - Antropogeografia. Geografia dell'uomo, dal 1882 al 1891
                                                      - Volkerkunde (Le razze umane), dal 1885 al 1888, in tre volumi
                                                                 - Gli archi africani, loro diffusione e affinità, del 1891
                                               - Geografia politica, degli Stati, del commercio e della guerra, del 1897
I principali paradigmi geografici:
           il determinismo
Friedrich Ratzel
    (1844-1904)    La configurazione della geografia umana (Anthropogeographie)

                                               Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                                                    Posizione
                      obiettivo                                                       della
                                                                                     scienza                 oggetto

                    Visione organicista del
                    territorio: Terra e uomo                                    Antropogeografia:
                       come realtà unica                                   disciplina di connessione tra
                                                                                                             Manifestazioni
                                                                                  scienze naturali
                                                                                                                 concrete
                                                                                 e scienze umane
                                                                                                           dell’interazione tra
                                                                                                             uomo e natura

                                                                            POSITIVISMO =
                                                                            RIDUZIONISMO
                                                                             FISICALISTA
la natura precede (ed è esterna)
           alla storia umana
Friedrich Ratzel
    (1844-1904)                              caratteristiche fisiche del suolo,
                   NATURA                         posizione geografica,
                                                         clima, ecc.

                              Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                          struttura e valori sociali
                   UOMO                                      capacità tecniche
                                                            cultura, demografia
Come funziona una descrizione
         determinista del mondo?
Friedrich Ratzel
   (1844-1904)                                 • La realtà geografica viene vista come una «macchina banale» in cui vige un
                                                 rapporto di causalità unidirezionale tra la natura e l’uomo: quest’ultimo è il

                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                 mero prodotto dell’ambiente fisico

                                               • Tutte le caratteristiche umane (storiche, demografiche, culturali, economiche,
                                                 tecniche di organizzazione e produzione degli spazi, rapporti di forza, ecc,)
                                                 vengono "naturalizzate" e ricondotte all’azione decisiva dei fattori geografico-
                                                 ambientali: posizione geografica, clima, caratteristiche geologiche e
                                                 geomorfologiche, idrografia, orografia, vicinanza al mare, ecc.

                                               • In relazione alle aree geografiche economicamente meno fortunate (per cause
                                                 storici) il clima ad es. è descritto sempre come avverso, e la terra è giudicata
                                                 ostile quando non è fertile a sufficienza. La ricchezza dei paesi più sviluppati
                                                 è attribuita invece alla loro posizione geografica climaticamente favorevole e
                                                 alla natura dei suoli descritti sempre come molto fecondi.
                                                 La conseguenza è che le "ingiustizie spaziali" non sono prodotte dagli
                                                 umani, ma sono un dato naturale (e in quanto tali non sono eliminabili).
In sintesi
Friedrich Ratzel                               • le cause del comportano umano risiedono nelle componenti fisico-
   (1844-1904)                                   ambientali dello spazio geografico; esiste un legame fra una certa area

                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                 geografica e i costumi che regolano la vita dei suoi abitanti. Sono le
                                                 proprietà dell’ambiente a spingere i popoli ad adottare determinate
                                                 pratiche sociali o valori: la geografia determina la cultura

                                               • la diversità culturale è spiegabile sulla base della diversità geografica ed
                                                 ecologica: ambienti fisicamente e climaticamente diversi producono
                                                 uomini diversi.

                                               • "il freddo tipico dei paesi del Nord Europa può spiegare la generale
                                                 attitudine dei loro abitanti alla razionalità, al rigore, alla programmazione
                                                 e al pragmatismo"

                                               • "la povertà di un dato territorio dipende strettamente dalla scarsità delle
                                                 risorse e delle materie prime presenti al suo interno. A questo vanno
                                                 aggiunti i suoli poco fertili e il clima che inibiscono le pratiche agricole"
I principali paradigmi geografici: il possibilismo

Paul Vidal de la Blache
                                                      • fonda la rivista Annali di geografia

                          Marcello_Tanca_UniCa_2019
        1845-1918
                                                      • maestro indiscusso della scuola geografia
                                                        francese della géographie humaine

                                                      • «La geografia è la scienza dei luoghi e non
                                                        degli uomini; essa si interessa agli eventi
                                                        storici nella misura in cui questi
                                                        producono e mettono in luce, nei paesi in
                                                        cui hanno luogo, delle proprietà e delle
                                                        potenzialità che senza di essi sarebbero
                                                        rimaste irrealizzate. La storia d'Inghilterra
                                                        è insulare, quello della Francia è divisa tra
                                                        il mare e la terraferma; la geografia ha un
                                                        ruolo in ciascuna di esse».
I principali paradigmi geografici: il possibilismo

Paul Vidal de la Blache                                                                       NATURA

                                              Marcello_Tanca_UniCa_2019
        1845-1918

                                                                          creazione di                                     produzione di
                          Rappresentazione                                   vincoli                                        opportunità
                            delle relazioni
                             tra comunità
                                                                                             offerta di possibilità alle
                           umane e natura,                                                       comunità umane
                                secondo
                              Vidal de la                                                capacità di scelta delle comunità
                                                                                                      umane
                                 Blache

                                                                              tecniche                             cultura

                                                                                         comunità umane
Determinismo vs Possibilismo
         caratteristiche fisiche del suolo,                                        caratteristiche fisiche del suolo,
NATURA        posizione geografica,
                                                                          NATURA        posizione geografica,

                                              Marcello_Tanca_UniCa_2019
                     clima, ecc.                                                               clima, ecc.

         struttura e valori sociali                                                   struttura e valori sociali
UOMO        capacità tecniche
           cultura, demografia
                                                                          UOMO           capacità tecniche
                                                                                        cultura, demografia
I principali paradigmi geografici: il possibilismo

natura               Comunità
                      locali
                                          Genere
                                          di vita

                                                     Marcello_Tanca_UniCa_2019
Genius
 loci                           Paesaggio
Il genere di vita come concetto-chiave della
             geografia vidaliana
  Paul Vidal de la Blache
                                                    • Il genere di vita è l'insieme delle componenti sociali metodiche e
          1845-1918

                            Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                      continuative che caratterizzano un determinato gruppo sociale e
                                                      che vengono trasmesse per via ereditaria; in esse si riassume la
                                                      varietà delle tecniche di organizzazione e di produzione del
                                                      territorio e del paesaggio

                                                    • Frutto della «collaborazione tra la natura e gli uomini», il
                                                      genere di vita risente da un lato delle condizioni ambientali e,
                                                      dall’altro, della creatività e dell’inventiva degli uomini

                                                    • i generi di vita si sono consolidati nel tempo, portando ogni
                                                      gruppo umano a utilizzare determinate tecniche e strumenti e
                                                      talune risorse locali, anziché altre, e si esprimono attraverso un
                                                      paesaggio tipico (pastorale, agricolo, industriale ecc.)

                                                    • Nel genere di vita si esprime la civilisation di un popolo
Il paesaggio come concetto-chiave della
          geografia vidaliana
Paul Vidal de la Blache                               «Un paesaggio terrestre è un insieme complesso nel quale, per non
                                                      parlare dapprima che di forme, entrano degli elementi che hanno età e

                          Marcello_Tanca_UniCa_2019
        1845-1918
                                                      conformazioni differenti. Il geografo si trova in presenza di una
                                                      combinazione di linee e di forme che hanno ciascuna il loro
                                                      significato: le une come espressione di energie nel pieno del loro
                                                      vigore; le altre come testimonianze di azioni torrentizie o glaciali in
                                                      parte estinte; altre infine come resti fievoli di qualche topografia
                                                      risalente a epoche lontane.
                                                      Ma le forme del terreno non sono che una parte dello spettacolo che si
                                                      dispiega sotto i nostri occhi. Anche la vegetazione e le opere
                                                      dell’uomo influiscono – eccome! – sulla fisionomia dei paesaggi; esse
                                                      arricchiscono il quadro di nuovi tocchi.
                                                      Anche qui si offre materia su cui riflettere [matière à problèmes]. Le
                                                      colture e gli insediamenti umani non sono raggruppati a caso. Lo stato
                                                      del mantello vegetale è rivelatore di cambiamenti che riguardano la
                                                      vita del paese nella sua interezza. Il compito del geografo consiste nel
                                                      districare [démêler] lo sforzo incessante attraverso il quale la natura
                                                      animata cerca di adattarsi a delle condizioni continuamente soggette a
                                                      modificarsi»
Paesaggio = ambiente + cultura
                 • Il PAESAGGIO è un concetto centrale per Vidal che lo utilizza per raccontare la
                   fisionomia del paese:

          Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                      [i campi chiusi della Normandia]
                                       È questa linea di altezza che separa dal Bassin di Laval il bocage normanno,
                                      analogo al bocage vandeano, ma con la sfumatura speciale che un altro clima,
                                      altri rapporti di contiguità e di vicinanza gli comunicano. Sotto il reticolo di
                                      alberi le nebbie si addensano e trattengono l’umidità al suolo. I diversi piani
                                      del paesaggio si staccano nella bruma, e sfumano in dentellature boscose uno
                                      dietro l’altro.
                                      Dappertutto, attraverso gli alberi, brilla la prateria. Il bestiame, senz’altro
                                      guardiano che le siepi, sembra il padrone del paese. Perché lo sguardo
                                      raramente può estendersi; e dello spettacolo della vita rustica che prosegue
                                      tranquillamente tutt’attorno, non coglie che qualche dettaglio. Tuttavia non
                                      mancano i segni attraverso i quali si manifestano le proprietà intime del clima
                                      e del suolo. La vegetazione di alberi esibisce una varietà di essenze che è
                                      lontana dall’avere nelle pianure vicine.
                                       In mezzo alle ginestre e alle felci la frequenza degli agrifogli, dell’edera,
                                      dell’alloro potrebbe far supporre al viaggiatore, dal fondo dei sentieri [cavées]
                                      dove è imprigionato, la vicinanza dell’Oceano, quand’anche non vedesse le
                                      grandi nuvole che passano sopra la sua testa, e l’aspetto spesso tempestoso
                                      [orageux] del cielo. (ivi, pp. 465-466)
Il Tableau de la géographie de la France
                  (1903)
# costituisce il I tomo dell’Histoire de France di Ernest

                                                                                                                Marcello_Tanca_UniCa_2019
  Lavisse, in 28 voll. (1903-1922)
# considerato il testo fondativo della geografia
  francese
# modello di descrizione regionale e di
  rappresentazione territoriale dell’identità francese
# diviso in 2 parti:
      I – La personalità geografica della Francia
          (“In che senso la Francia è un essere geografico” – relazioni col mondo mediterraneo – rapporto con
          la massa continentale europea – fisionomia d’insieme della Francia)

      II – Descrizione regionale
Il Tableau de la géographie de la France
                    (1903)
• la geografia contribuisce alla costruzione di una

                                                               Marcello_Tanca_UniCa_2019
  rappresentazione territoriale dell’identità nazionale

• «la geografia politica non può accontentarsi di una
  piccola frazione della superficie terrestre. Il suo campo
  non è ristretto allo spazio che occupano le società che si
  trovano ad un grado avanzato di civiltà; essa non può
  credere che il suo compito si esaurisca nello studio di
  alcuni Stati, punti luminosi attorno ai quali
  galleggerebbe in una vaga penombra il resto
  dell’umanità» (“La Géographie politique. À propos des
  écrits de M. Frédéric Ratzel”, Annales de Géographie,
  1898)

• strettissima continuità sussistente tra geografia e storia
  o, come si esprime lo stesso Vidal, tra suolo e uomo: «I
  rapporti tra il suolo e l’uomo sono improntati, in
  Francia, ad un carattere originale di antichità e
  continuità»
Il Tableau de la géographie de la France
                       (1903)
Come Vidal fonda l’idea di patria? Attraverso il concetto di
genius loci:

                                                                               Marcello_Tanca_UniCa_2019
  «Un’atmosfera ambientale, che ispira dei modi di sentire, delle
  espressioni, dei modi di dire, un genere particolare di socievolezza, ha
  avvolto le diverse popolazioni che la sorte ha riunito sulla terra di
  Francia. Non c’è niente che ha fatto di più per avvicinarne gli elementi.
  C’è sempre qualche cosa di amaro nell’attrito di uomini di razze
  diverse. Il Celtico non ha perdonato l’Anglosassone né il Tedesco lo
  Slavo. Nati dall’orgoglio, questi antagonismi si eccitano e si
  esasperano con la vicinanza. In Francia, niente di simile. Come
  resistere contro una forza immateriale che ci cattura senza che noi ce
  ne rendiamo conto, che si diffonde dal fondo delle nostre abitudini
  rendendoci via via meno estranei gli uni agli altri? Presto o tardi, tutti
  hanno ordinatamente aderito all’accordo.
  Vi è dunque una forza benefica, un genius loci, che ha preparato la
  nostra esistenza nazionale e che le comunica qualche cosa di sano. È
  un non-so-che che aleggia sopra le differenze regionali. Esso le
  compensa e le combina in un tutto; e tuttavia queste varietà
  sussistono, sono viventi»
Il Tableau de la géographie de la France
                       (1903)
Vidal descrive descritto il sito di Parigi, le campagne limose e
permeabili e il piano calcareo, ne presenta il clima e accenna al ruolo

                                                                             Marcello_Tanca_UniCa_2019
della Senna nell’estetica parigina («il fiume traccia attraverso la città
una grande corrente d’aria e di luce») e alla sua «fisionomia storica»
(da Notre-Dame a place de la Concorde passando per il Louvre in un
miscuglio di «austerità», «grazia» ed «eleganza»); infine, aver
fornito qualche annotazione sulla sua configurazione topografica,
quando finalmente il lettore si aspetterebbe finalmente un
avvincente saggio di geografia urbana, la descrizione si interrompe
con le seguenti parole:

    «Non la seguiremo nel suo sviluppo storico. Dopo che la monarchia
    vi si installa definitivamente, e la costituzione dell’Università,
    questo sviluppo si lega in maniera sempre più intima alla storia
    stessa della Francia. La geografia non se ne disinteressa
    sicuramente, ma non ha più un ruolo di primo piano. Ci basta aver
    studiato dove e come si deposita il germe dell’essere futuro, come
    cresce una pianta vivace che nessun vento tempestoso può
    sradicare, e aver mostrato che in questa vitalità si fa sentire una
    forza possente che proviene dal suolo, e un intreccio di radici che si
    sono così ben spinte in profondità, che niente può estirparle né
    reciderle tutte» (ivi, p. 143)
I principali paradigmi geografici:
                      il funzionalismo
• Metodi matematici 
  quantitativismo in geografia

                                        Marcello_Tanca_UniCa_2019
• La regione polarizzata è costituita
  da un’area di gravitazione
  caratterizzata da una struttura
  territoriale di tipo gerarchico

• I suoi elementi costitutivi sono:
     1. Struttura
     2. Funzione
     3. Evoluzione

• Importanza centrale del concetto
  di struttura: nella visione
  funzionalista non esistono singoli
  fenomeni isolati
I principali paradigmi geografici:
                    il funzionalismo
• La struttura è composta da un
  magnete e da un’area di

                                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
  gravitazione

• Le funzioni sono le attività
  economiche (produzione e
  offerta di beni e servizi)
  sviluppate in quell’area

• L’evoluzione implica le
  trasformazioni cui va incontro
  la struttura
I principali paradigmi geografici:
                    il funzionalismo
• LOCALITÀ CENTRALI (o
  magneti o poli industriali): centri

                                        Marcello_Tanca_UniCa_2019
  che servono un territorio
  circostante più o meno vasto,
  fornendo agli abitanti beni e
  servizi

• AREA DI GRAVITAZIONE: il
  territorio servito da un luogo
  centrale, l’insieme delle località
  dipendenti

• PORTATA DI UN BENE O
  SERVIZIO CENTRALE: il
  raggio dell’area di mercato di un
  bene o servizio centrale
I principali paradigmi geografici:
                      il funzionalismo
• Nella geografia funzionalista le componenti
  ambientali del territorio non vengono prese in

                                                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
  considerazione: sono considerate un elemento
  esterno e secondario della descrizione
  geografica
• Ciò che conta sono gli scambi di materia,
  energia, popolazione, beni, servizi, denaro,
  informazioni, conoscenze ecc. che avvengono
  tra le varie località
I principali paradigmi geografici:
                       il funzionalismo
Nel modello della geografia funzionalista il territorio ha caratteristiche
omogenee e costanti: 1) lo spazio è visto come uniforme, senza barriere 2)
la popolazione come se fosse distribuita sempre in modo uniforme 3) si dà
per scontato che gusti, redditi e tipo di domanda siano gli stessi 4) ogni
prodotto ha una propria soglia (e portata) 5) i consumatori acquistano dove
è più vicino

                                                                      Marcello_Tanca_UniCa_2019
Geografia e sviluppo sostenibile
                                                sviluppo sostenibile

                 Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                             Paradigm
                                             a politico

                                                          Sistema di
                                                           obiettivi
                                                                       Le questioni
                                                                        ambientali
                                                                       sono sempre
                                                                          anche e
                                                                        soprattutto
                                                                         questioni
                                                                         territoriali
Geografia e sviluppo sostenibile

                                                                                                                       Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                                                                Sostenibilità:
                                                 Quale deve
Se il territorio è/ha una                                                                    obiettivo canonico
                                                   essere il
 propria progettualità                                                                         adottato dalla
                                                   progetto
     (teleologia)…                                                                                comunità
                                                 territoriale?
                                                                                               internazionale

   continuità paradigma scientifico/paradigma politico           continuità paradigma scientifico/paradigma politico                               continuità
Geografia e sviluppo sostenibile
                                                                                                        Sostenibilità:
                                                         Quale deve
Se il territorio è/ha una                                                                            obiettivo canonico
                                                           essere il
 propria progettualità                                                                                 adottato dalla
                                                           progetto
     (teleologia)…                                                                                        comunità
                                                         territoriale?
                                                                                                       internazionale

           continuità paradigma scientifico/paradigma politico           continuità paradigma scientifico/paradigma politico   continuità
  Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                                                                                       Gli Stati che hanno
                                                                                                       sottoscritto questi
                              lo sviluppo sostenibile è insieme un mezzo e un                            accordi si sono
                                          obiettivo da raggiungere                                   impegnati ad adottare
                                                                                                      politiche basate sulla
                                                                                                           sostenibilità
Geografia e sviluppo sostenibile
                        come tutti i concetti
                          anche quello di
                      sviluppo sostenibile ha
                        una storia che può
                      essere divisa in diverse
                                fasi

                          Marcello_Tanca_UniCa_2019
Geografia e sviluppo sostenibile
                        come tutti i concetti
                          anche quello di
                      sviluppo sostenibile ha
                        una storia che può
                      essere divisa in diverse
                                fasi

                          Marcello_Tanca_UniCa_2019
Geografia e sviluppo sostenibile

                                                      Marcello_Tanca_UniCa_2019
     posizione convenzionale

a) lo sviluppo coincide con la crescita economica,
per cui una società si sviluppa se un'economia
cresce

b) la crescita economica è espressa dai tassi di
aumento dell'occupazione, del prodotto nazionale
lodo e del prodotto lordo pro-capite

c) il rapporto tra comportamento sociale e ambiente
non riguarda lo sviluppo; anzi, costituisce
un'esternalità rispetto al sistema economico,
qualcosa che ne sta al di fuori e che non deve
essere necessariamente considerato nelle politiche
Geografia e sviluppo sostenibile
                        come tutti i concetti
                          anche quello di
                      sviluppo sostenibile ha
                        una storia che può
                      essere divisa in diverse
                                fasi

                         Marcello_Tanca_UniCa_2019
Geografia e sviluppo sostenibile
 L’indice  di   sviluppo      umano      nasce dal
  riconoscimento da parte delle Nazioni Unite della
  non sovrapponibilità di crescita e sviluppo

 Insufficienza delle variabili macroeconomiche
  (reddito, occupazione, ecc.) e necessità di
  integrare la qualità della vita (quality of life)

 indicatori sociali: la maggioranza della popolazione
  può fruire di una serie di vantaggi politici,
  economici e sociali (possesso dei diritti politici,
  sicurezza dal crimine, la sperequazione sociale, la

                                                          Marcello_Tanca_UniCa_2019
  libertà politica, la salute fisica, l'accesso
  all'istruzione, ecc.) che le permettono di sviluppare
  con discreta facilità le proprie potenzialità umane e
  condurre una vita relativamente serena e
  soddisfatta.
Geografia e sviluppo sostenibile
Principali indicatori economici                                              Principali indicatori di sviluppo umano

                                                 Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                                             (politici)
    PNL/PIL                                                                      Governo libero e democratico
    Tasso di sviluppo assoluto e relativo                                        Accesso al voto
    Retribuzione media, potere d'acquisto                                        Alternanza di partiti al governo
    Numero di ore di lavoro annuali                                              Rispetto dei diritti umani (libertà di pensiero, di opinione,
                                                                                 espressione, di associazione, di religione ecc.)
    Numero giorni di ferie
                                                                                  Libertà di stampa
    Tasso di disoccupazione                                                      Partecipazione al voto
    Tasso di sottoccupazione                                                     Accesso alla giustizia
    Tasso di povertà                                                           Stabilità politica (legislature complete)
    Tasso di proprietà della prima casa                                          Livello di corruzione…
    Tasso di proprietà della seconda casa
                                                                             (sociali)
    Tasso proprietà automobile
    Tasso proprietà prodotti tecnologici                                         Discriminazioni (sesso, età, etnia, religione, ecc.)
    Tasso di persone con assicurazione sulla vita                                Inclusione dei gruppi minoritari
                                                                                   Alfabetizzazione
…
                                                                                  Numero di libri venduti
                                                                                  Tasso persone con laurea
                                                                                  Differenza di condizioni di vita città/campagna
Geografia e sviluppo sostenibile
                                Primi 5 paesi con il più alto   Primi 5 paesi con il più alto

    Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                Pil (miliardi di dollari)       indice di sviluppo umano

                                1. Stati Uniti (18.624)         1. Norvegia (94,9)

                                2. Cina (11.222)                2. Australia

                                3. Giappone (4.949)             3. Svizzera (93,9)

                                4. Germania (3.479)             4. Germania (92,6)

                                5. Regno Unito (2.661)          5. Danimarca (92,5)
Geografia e sviluppo sostenibile
                                Primi 5 paesi con il più alto
                                Pil (miliardi di dollari)
    Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                                indice di sviluppo umano
                                1. Stati Uniti (18.624)

                                2. Cina (11.222)                4. Germania (92,6)

                                3. Giappone (4.949)             10. Stati Uniti (92,0)

                                4. Germania (3.479)             16. Regno Unito (90

                                5. Regno Unito (2.661)          17. Giappone (90,3)

                                                                90. Cina (0.738)
Geografia e sviluppo sostenibile
                        come tutti i concetti
                          anche quello di
                      sviluppo sostenibile ha
                        una storia che può
                      essere divisa in diverse
                                fasi

                                            Marcello_Tanca_UniCa_2019
Geografia e sviluppo sostenibile
     posizione convenzionale
                                                VS                                             posizione innovativa

                                                      Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                                                  a) lo sviluppo non si identifica necessariamente
                                                                                     nella crescita, anche se non la esclude
a) lo sviluppo coincide con la crescita economica,
per cui una società si sviluppa se un'economia                                    b) incorpora l’ambiente nelle internalità del sistema
cresce                                                                               economico

b) la crescita economica è espressa dai tassi di                                  c) comporta sempre un miglioramento qualitativo
aumento dell'occupazione, del prodotto nazionale                                     (qualità della vita, paesaggio, patrimonio
lodo e del prodotto lordo pro-capite                                                 culturale)

                                                                                  d) implica il riconoscimento di valori che riguardano
c) il rapporto tra comportamento sociale e ambiente
                                                                                     sia la società, sia la natura
non riguarda lo sviluppo; anzi, costituisce
un'esternalità rispetto al sistema economico,                                     e) riconosce a tutti i componenti della comunità il
qualcosa che ne sta al di fuori e che non deve                                       diritto a esprimere le proprie potenzialità
essere necessariamente considerato nelle politiche
                                                                                  f) presuppone che        sia   garantita   l’integrità
                                                                                     dell’ecosistema
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (1992)
Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                                    Lo sviluppo sostenibile come obiettivo canonico
                                                   che disegna il campo delle finalità generali valide per
                                                                   qualsiasi scala politica
                                                           (internazionale, nazionale, regionale)

                                                   Gli obiettivi specifici vengono definiti in rapporto ai
                                                               contesti locali (cfr. Agenda 21)
Conferenza di Rio de Janeiro (1992)

                              Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                          pp. 7-8
Le 3 componenti dello sviluppo sostenibile

                                                                                                                                Marcello_Tanca_UniCa_2019
   Integrità                                    Efficienza
                                                economica                             Equità sociale
dell'ecosistema
                                                                                       Va riferito a 2 diverse coordinate
                                                Occorre sostituire il principio di                  temporali:
     non è sufficiente contenere o
                                             produttività con quello di efficienza     a) equità intragenerazionale, ha
            rimuovere il flusso
                                            economica. Il primo sostiene che un           luogo all’interno della singola
 degli inquinamenti verso l'ambiente;
                                            sistema economico è tanto meglio             comunità e tra le comunità in un
   occorre evitare che gli ecosistemi
                                             organizzato quanto più elevato è il                dato momento storico
   subiscano cambiamenti strutturali
                                              rapporto tra ricavi/costi, mentre il     b) equità intergenerazionale, ha
         dovuti all'azione umana
                                                   secondo sostiene che un                    luogo tra la generazione
     (distruzione della resilienza e
                                                sistema economico è tanto più                  presente e quelle future
   della biodiversità). Qualunque sia
                                                        efficiente quanto
l’uso dell’ecosistema, devono essere
                                               più è ridotto l'uso di risorse non       Deve sempre essere assicurata la
  rispettate soglie di biodiversità e di
                                              rinnovabili e si fa un uso intenso      parità nelle opportunità di accesso a
    resilienza compatibili con la sua
                                                    delle risorse rinnovabili.         tutti i gruppi sociali che fanno parte
               salvaguardia
                                                L’economia deve tenere conto                       della comunità
                                           dell’ambiente e della qualità della vita
L’agenda 21 e la sua struttura

                            L'agenda 21 raccoglie il "programma di azione" scaturito dalla
                            Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992.
                            Contiene una pianificazione completa delle azioni da intraprendere
                            a livello mondiale, nazionale e locale dalle organizzazioni delle
                            Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in
                            cui la presenza umana ha impatti sull'ambiente.
Marcello_Tanca_UniCa_2019
Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (1997)

                                                 Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2001)

                                             Marcello_Tanca_UniCa_2019
Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2002)
I problemi di Johannesburg (2002)
                             Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2007)
   Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2009-2012)
    Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2015)
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Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2018)
Marcello_Tanca_UniCa_2019
Le principali tappe dello sviluppo sostenibile (2018)
        anno e luogo                         nome                                            anno (previsto)
                                                                                              di attuazione
                                         Conferenza ONU
 |1992| Rio de Janeiro (Brasile)   sull'ambiente e lo sviluppo

 |1997| Kyoto (Giappone)
                                      III Convenzione ONU
                                    sui cambiamenti climatici                                   2012
 |2002| Johannesburg (Sudafrica)        Vertice mondiale
                                   sullo sviluppo sostenibile                                   2010
 |2007| Bali (Indonesia)
                                   XIII Conferenza ONU sui
                                    cambiamenti climatici                                       2012

                                                                 Marcello_Tanca_UniCa_2019
 |2009| Copenhagen (Danimarca)     XV Conferenza ONU sui
                                    cambiamenti climatici                                       2020
 |2015| Parigi (Francia)           XXI Conferenza ONU sui
                                    cambiamenti climatici                                       2020
 |2018| Katowice (Polonia)           XXIV Conferenza ONU
                                    sui cambiamenti climatici                                   2030
Storia e obiettivi
dello sviluppo sostenibile (2030)

                                 Marcello_Tanca_UniCa_2019
Il non-sviluppo non-sostenibile: Kiribati
                                                           Kiribati,          piccolo
                                                            arcipelago dell'Oceano
                                                            Pacifico     (33      atolli

                              Marcello_Tanca_UniCa_2019
                                                            corallini e numerose
                                                            isolette che si estendono
                                                            lungo l'equatore per un
                                                            totale di 811 km²) abitato
                                                            da poco più di centomila
                                                            persone

                                                           combinazione       di     2
                                                            fenomeni:        depletion
                                                            (esaurimento          delle
                                                            risorse a causa di uno
                                                            sfruttamento cieco e
                                                            incontrollato) e pollution
                                                            (inquinamento         degli
                                                            ecosistemi     locali     e
                                                            globali)
Il non-sviluppo non-sostenibile: Kiribati
                                                                               Marcello_Tanca_UniCa_2019

                                     depletion
        sul finire del XIX secolo gli inglesi scoprono che il sottosuolo dell'arcipelago è ricco di
        fosfati, materia prima preziosa con un buon valore di mercato. L'economia di sussistenza
        dell'arcipelago (pesca) si trasforma in un'economia industriale di mercato. Lo sfruttamento
        della risorsa dura fino agli anni '70 del XX secolo, quando i depositi di fosfati sono esauriti

                                     pollution
         A causa dell'aumento della concentrazione di anidride carbonica, metano, protossido di
         azoto e clorofluorocarburi in atmosfera - derivanti dall'attività industriale - la temperatura
         media ed il livello dei mari si innalzano, sommergendo l'intero arcipelago che è costituito
         prevalentemente da atolli che affiorano di poco sopra il livello del mare. Kiribati rischia di
         non esistere più entro il 2100 a causa del riscaldamento globale
Marcello_Tanca_UniCa_2019
Il non-sviluppo non-sostenibile: Kiribati
L'impatto negativo dei cambiamenti climatici
                           sulla Terra
1. TEMPERATURA MEDIA: L'ANNO PIÙ CALDO DI SEMPRE IN
   ITALIA

                                                                                        Marcello_Tanca_UniCa_2019
Il 2018 è stato il quarto anno più caldo mai registrato (in Italia e in Europa il più
caldo di sempre), con la temperatura media in gennaio più alta di 1,1 gradi
rispetto al 1900. L'impegno dei grandi è limitare l'aumento a 1,5 gradi entro la
fine del secolo ma, secondo l'Onu, servono «misure senza precedenti».

2.   GAS       SERRA:       IN     COSTANTE          CRESCITA         DAL      1900
Indicati come i principali responsabili dell'aumento delle temperature, i gas serra
sono in costante aumento dal 1900. Dopo che per 800 mila anni (dati recuperati
con carotaggi nel ghiaccio) erano rimasti sotto il livello pre-industriale, ora siamo
abbondantemente sopra tale soglia.

3. SUPERFICIE DEI GHIACCI: -30% NEGLI ULTIMI 50 ANNI
L'aumento delle temperature ha ridotto lo spessore della calotta al Polo Nord dai
3,6 metri del 1975 agli 1,25 attuali e solo in pochissime parti i ghiacciai superano
così i cinque anni di età. Non va meglio al Polo Sud, dove la calotta si è ridotta di
1.500 Km2 fra il 2010 e il 2016. In Italia, secondo alcune stime, la superficie dei
ghiacciai è calata del 30% nell'arco degli ultimi 50 anni.
L'impatto negativo dei cambiamenti climatici
                           sulla Terra
4. INNALZAMENTO DEI MARI: FINO A 41 CENTRIMETRI DA QUI
AL 2100

                                                                                      Marcello_Tanca_UniCa_2019
Sebbene gli studi più recenti siano meno allarmisti di quelli precedenti, quelli
pubblicati su Nature a inizio anno parlano di un aumento del livello del mare fra
gli 8 e, nello scenario peggiore, 41 centimetri da qui al 2100 dovuto allo
scioglimento dei ghiacci. Ma tenendo conto delle altre componenti (aumento
della temperatura dell'acqua e maggiore afflusso dalla terraferma) la crescita
del livello è stimata fra 60 e 90 centimetri.

5. EVENTI ESTREMI: NEL 2018 COLPITE 61,7 MILIONI DI
PERSONE
Il bilancio stilato dall'Onu, anche se in calo, resta drammatico. Nel 2018 sono
stati colpiti da terremoti, inondazioni, tsunami o incendi 61,7 milioni di persone,
con 10.733 vittime. Europa e America hanno registrato un tasso di incendi mai
così grave, con la Grecia che ha subito l'incendio con il maggior numero di
vittime mai avvenuto in Europa. Mentre gli Usa hanno dovuto fare i conti con
danni per quasi 75 miliardi di dollari fra incendi e uragani.
L'impatto negativo dei cambiamenti climatici
                           sulla Terra
6. DANNI SULL'UOMO: ALLARME SULL'INQUINAMENTO
DELL'ARIA

                                                                                        Marcello_Tanca_UniCa_2019
Ancora l'Onu stila un bilancio spaventoso. L'inquinamento atmosferico è la
principale causa di malattie e provoca tra 6 e 7 milioni di morti premature con
perdite economiche stimate in 5 mila milioni di dollari all'anno. Anche gli
inquinanti nell'acqua dolce sono un grandissimo rischio: le infezioni resistenti ad
antimicrobici e antibiotici possono moltiplicarsi e diventare fra le principali cause
di morte in tutto il mondo entro il 2050.

7. IMPATTO SULLA FAUNA: CRESCONO ZANZARE, MEDUSE E
ZECCHE
Dall'acidificazione degli oceani con la conseguente morte di coralli e barriere
coralline alle migrazioni “costrette” dal cambiamento delle condizioni dell'habitat
naturale, l'impatto sul mondo animale è ormai una realtà. Mentre l'aumento
della temperatura avvantaggia specie poco amichevoli, come zanzare, meduse
o zecche, come spiega il Wwf. La siccità contrapposta ai fenomeni delle piogge
torrenziali danneggia gravemente anche anche le aree coltivate e quelle
selvatiche, con danni per la catena alimentare umana e animale.
15 marzo 2019: «Global Strike For
                      Future»
 Global Strike For Future (‘sciopero mondiale per il futuro’):
  mobilitazione su scala mondiale che ha avuto luogo in 1.700 città e 98

                                                                                   Marcello_Tanca_UniCa_2019
  Paesi: studenti, attivisti, volontari hanno manifestato fuori dai municipi e
  dai Parlamenti nazionali per chiedere ai governi di agire per fermare i
  cambiamenti climatici.
 L’Italia è tra le nazioni più attive con le sue 109 piazze (circa 1 milione di
  partecipanti), insieme a Usa (117) e Germania (141), ma la protesta
  climatica sarà anche in Svezia, Regno Unito, Australia, Uruguay, Cina,
  Tanzania, Vanuatu, Cuba e Pakistan.

 L’iniziativa nasce dalla tenacia di Greta Thunberg, che si batte per chiedere
una maggiore attenzione al clima e all’ambiente e per assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni. La
studentessa svedese di 16 anni, figlia di una cantante d’opera e di un attore, a partire dal 20 agosto 2018 ha iniziato a
scioperare ogni venerdì di fronte al parlamento di Stoccolma, chiedendo attenzione sul tema a istituzioni e in generale
agli abitanti del pianeta.
 Molte associazioni e diversi studenti di Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Australia e Italia hanno iniziato a
seguire la Thunberg scioperando ogni venerdì: è nato così il movimento internazionale “fridaysforfuture” che ha
permesso alla studentessa svedese di parlare nel 2018 a Katowice, con un discorso che ha scosso le coscienze del
mondo.
Geografia
 2018-19      Università degli Studi di Cagliari

                 Anno Accademico 2018-2019

            Per dubbi e/o informazione, scrivere a: mtanca@unica.it
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