Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano

Pagina creata da Monica Giuliano
 
CONTINUA A LEGGERE
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
Fondazione
Musei
Civici
di Venezia
—
Ca’ Rezzonico
Museo del Settecento Veneziano

                                 ITA
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
Il Palazzo
Il Museo del Settecento Veneziano ha sede nel
monumentale Palazzo Rezzonico, opera di Longhena
e Massari, ed è concepito come museo ambientale.
Tra preziosi arredi e suppellettili dell’epoca, ospita
importantissimi dipinti e affreschi del Settecento
Veneziano, dai Tiepolo a Rosalba Carriera, dai Longhi ai
Guardi a Canaletto...

                                  La storia
                                  Il palazzo che oggi ospita il Museo      La parabola dei Rezzonico è tuttavia
                                  del Settecento Veneziano, viene          assai breve e si consuma già con
                                  costruito per volontà della famiglia     la generazione successiva. Senza
                                  Bon, esponente dell’antica nobiltà       eredi maschi, la famiglia si estingue
                                  veneziana. Alla metà del Seicento        nel 1810 con la morte di Abbondio.
                                  essi ne affidano l’esecuzione            Nel corso dell’Ottocento il palazzo
                                  all’architetto più celebre del           cambia proprietà più volte e viene
                                  periodo, Baldassarre Longhena, cui       progressivamente spogliato di tutti i
                                  si deve anche la realizzazione di Ca’    suoi arredi.
                                  Pesaro e della Basilica della Salute.    Tra i suoi ultimi inquilini si ricordano
                                  Il monumentale progetto si               il celebre poeta Robert Browning –
                                  dimostra tuttavia troppo ambizioso       che qui trascorre le estati del 1887 e
                                  per le fortune dei Bon e il palazzo      1888, morendovi nel dicembre 1889
                                  risulta non ancora terminato alla        –, e il grande musicista Cole Porter,
                                  morte dell’architetto nel 1682;          che vi abita dal 1926 al 1927. Ormai
Canaletto (1697 – 1768)           poco dopo, vista l’incapacità della      ridotto a un contenitore vuoto, il
Veduta del Canal Grande           famiglia di sopportare le ingenti        palazzo viene acquistato dalla città
con Ca’ Rezzonico, olio su tela
Collezione privata                spese del cantiere, i lavori vengono     di Venezia nel 1935 per ospitare le
                                  bloccati e la fabbrica rimane            collezioni d’arte del Settecento.
                                  incompleta.                              Oltre ai dipinti, vi sono riuniti arredi,
                                  Nel 1750 Giambattista Rezzonico          oggetti di vita quotidiana, nonché
                                  – la cui famiglia nel 1687 aveva         affreschi strappati o tele da soffitto
                                  acquistato la nobiltà attraverso         provenienti da altri palazzi cittadini.
                                  esborso di denaro – compra               Si configura così uno straordinario
                                  l’edificio e ne affida i lavori di       museo d’ambiente che nelle sue
                                  completamento a Giorgio Massari,         sale, oltre a presentare opere
                                  all’epoca l’architetto di grido.         di una delle stagioni più felici
                                  Sarà questa famiglia a dare il nome      dell’arte europea, conserva il fasto
                                  al palazzo, i cui lavori vengono         e lo splendore di una dimora del
                                  portati a termine in soli sei anni: in   Settecento veneziano.
                                  tempo per festeggiare l’inarrestabile    L’accesso principale dell’edificio era
                                  ascesa sociale del casato culminata      originariamente quello sul Canal
                                  nel 1758, quando Carlo, figlio di        Grande, attraverso la monumentale
Baldassarre Longhena,             Giambattista è eletto pontefice con      porta d’acqua.
Facciata di Ca’Rezzonico          il nome di Clemente XIII.
>                                                                                                                  1
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
Uno sguardo alle facciate degli           La soluzione, pur nella sua
                           altri palazzi consente di valutare        semplicità, risulta efficace.
                           la grande novità delle soluzioni          Al posto di uno spazio buio, privo
                           architettoniche adottate da               di alcuna valenza architettonica
                           Baldassarre Longhena in questa            e scenografica, si crea una
                           circostanza.                              successione di zone di luce e ombra
                           L’architetto elabora la soluzione         che dilata ulteriormente lo spazio
                           proposta per la prima volta da            e guida lo sguardo del visitatore
                           Jacopo Sansovino sulla facciata           verso lo stemma di famiglia, posto
                           di Ca’ Corner della Ca’ Granda,           in piena luce sopra la fontana.
                           abbandonando il tradizionale              Nel portego è oggi collocata una
                           schema del palazzo veneziano              gondola realizzata nel XIX secolo,
                           che prevedeva, per la facciata, una       che presenta al centro il tradizionale
                           struttura tripartita: un’infilata di      “felze”, una cabina smontabile che
                           finestre nella parte centrale e due       garantiva una comoda intimità ai
                           ali ai lati. Il suo progetto invece       viaggiatori.
                           riproduce su tutta la superficie un
                           unico modulo architettonico, in
Androne di Ca’Rezzonico
                           questo caso dedotto da quello delle
                           Procuratie Nuove di Piazza
                           San Marco, ma riletto in chiave
                           barocca, con un accentuato rilievo
                           dei vari elementi a creare un
                           contrastato gioco di luce e ombra.
                           Le novità interessano anche
                           la planimetria dell’edificio. Il
                           tradizionale portico chiuso che
                           negli antichi palazzi veneziani
                           attraversava in senso longitudinale
                           l’edificio, dalla porta d’acqua a
                           quella di terra, è qui interrotto da un
                           cortile interno, una tipologia propria
                           del palazzo di terraferma, che non
Giardino di Ca’Rezzonico   veniva applicata a Venezia.

>                                                                                                         2
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
Mappa del Museo
PIANO       20. La farmacia “Ai do San Marchi”

3           21. Pinacoteca Egidio Martini
                                                                   21

                                                                                            20

PIANO       12. Portego               16. Sala del Longhi
            dei dipinti

2
                                                              16        17    18            19

                                      17. Sala delle lacche
            13. Giandomenico          verdi                             12

            Tiepolo a Zianigo                                                          13
                                      18. Sala                15        14
            14. Sala del              del Guardi
            Clavicembalo
                                      19. Alcova
            15. Sala del
            Parlatorio

PIANO       2. Salone da ballo        7. Sala del Tiepolo
                                                              6          5         4             3

1           3. Sala dell’Allegoria
            nuziale

            4. Sala dei pastelli
                                      8. Biblioteca

                                      9. Sala del Lazzarini
                                                               7
                                                                         11

                                                                         8     9                 10
                                                                                                      2

                                      10. Sala del
            5. Sala degli arazzi      Brustolon

            6. Sala del trono         11. Portego

PIANO       22. Collezione Ferruccio Mestrovich
                                                                        22

0/1         Nel Mezzanino Browning è ospitata la
            Donazione Mestrovich che presenta una
            trentina di opere dal Quattrocento all’Età
            moderna.
Mezzanino
Browning

PIANO       Al piano terreno del museo sono

0
            ospitati i servizi al visitatore: biglietteria,
            guardaroba, toilettes, museum shop,
            caffetteria, ascensore; l’ampio giardino è
            predisposto anche per accogliere piccole
            rappresentazioni teatrali.
            Il percorso di visita inizia dal grande
            scalone d’onore, sul lato opposto al Canal
            Grande.

                      RETE: GuestFMCV
                      PASSWORD: visitmuve
>                                                                                                         3
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
Percorso di visita
Al pian terreno del Museo del Settecento Veneziano,
attorno all’androne d’ingresso, sono ospitati i servizi al
visitatore: informazioni, biglietteria, guardaroba, toilettes,
bookshop, caffetteria, ascensore.
L‘ampio giardino è predisposto anche per accogliere
piccole rappresentazioni teatrali.

Il percorso di visita al Museo inizia dal grande scalone
d’onore progettato da Giorgio Massari, sul lato opposto al
Canal Grande.

Al primo piano, attraverso undici sale è possibile
ammirare, dipinti, sculture, e arredi settecenteschi, oltre ai
preziosi affreschi decorativi dei soffitti.

Al secondo piano, che si apre con il portego dei dipinti
dominato da due tele giovanili del Canaletto, da non
perdere sono la sala dedicata all’opera del Longhi
e gli affreschi staccati dalla Villa Zianigo eseguiti da
Giandomenico Tiepolo.

Al terzo piano, oltre ai tre ambienti della Farmacia “Ai do
San Marchi”, è ospitata la preziosa Pinacoteca Egidio
Martini.

Infine, il Mezzanino Browning, a cui si accede dalla
scala posta accanto alla caffetteria, ospita le opere della
Collezione Mestrovich, tra cui spiccano autori quali Jacopo
Tintoretto, Bonifacio de’ Pitati.

>                                                                4
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
PIANO

1
                                                    6        5       4         3

                                     Canal Grande
                                                             11                               2

2. Salone da ballo
3. Sala dell’Allegoria
                                                    7        8      9          10
    Nuziale
4. Sala dei Pastelli
5. Sala degli arazzi
6. Sala del trono
7. Sala del Tiepolo
8. Biblioteca
9. Sala del Lazzarini
10. Sala del Brustolon
11. Portego

                                      2. Salone da ballo                       Nella parte superiore l’artista
                                      Dopo essere saliti lungo lo scalone      dilata lo spazio suggerendo una
                                      monumentale – impreziosito da            fuga di ambienti al di là delle
                                      due statue di Giusto Le Court,           logge e dei balconcini dipinti agli
                                      raffiguranti le allegorie dell’Inverno   angoli, mentre al centro del soffitto
                                      e dell’Autunno, e dal raro calessino     compare Apollo, il dio del sole che
                                      o sediolo settecentesco –, si            sorge con il suo carro a illuminare
                                      accede al grandioso salone.              le quattro parti del mondo
                                      Questo ambiente monumentale              (Europa, Asia, Africa, America),
Ca’ Rezzonico, Scalone monumentale    non trova rivali a Venezia sia per le    qui personificate da fanciulle di
                                      dimensioni sia per la qualità della      razze diverse. Un soggetto di buon
                                      decorazione pittorica. Siamo nel         auspicio, frequente nelle dimore
                                      1751.                                    patrizie, che allude al futuro
                                      Assente Tiepolo, impegnato in            radioso che attende i proprietari
                                      Germania per il principe vescovo         del palazzo. Sono proprio i
                                      di Würzburg, l’esecuzione degli          Rezzonico ad accoglierci nel
                                      affreschi è affidata a un artista di     salone, attraverso il magniloquente
                                      grande originalità: Giambattista         stemma di famiglia che campeggia,
                                      Crosato, reduce dai successi             gigantesco, al centro della parete
                                      ottenuti come pittore di corte a         di fronte all’ingresso. La sala è
                                      Torino presso i Savoia.                  un’esaltazione araldica e allegorica
                                      Collabora con lui, per la finta          dei proprietari, le aquile bicipiti del
                                      architettura dipinta, Girolamo           loro stemma sono replicate su tutti
                                      Mengozzi Colonna, il grande              i capitelli delle colonne.
                                      quadraturista di Giambattista            Tuttavia, poche volte come in
                                      Tiepolo, rimasto a Venezia dopo          questo caso è la pittura che celebra
                                      la partenza dell’amico. Mengozzi         se stessa e le sue capacità illusive,
                                      Colonna crea qui uno spazio              trasportando il visitatore in una
                                      illusionistico di grande effetto:        dimensione magica, fiabesca,
                                      dietro un primo ordine di lesene         calata all’interno delle mura
                                      giganti alternate a finte statue, si     domestiche. Dell’arredo originario
                                      snoda un perimetro di colonne            restano qui solo i due grandiosi
                                      in marmo grigio che sorregge un          lampadari in legno e metalli dorati
                                      architrave in rosso di Verona, che       a motivi floreali.
                                      nella finzione pittorica ripropone il    Lungo le pareti troviamo invece
Ca’ Rezzonico, Salone da ballo        modulo del portale d’ingresso.           fastosi elementi di arredo realizzati

>                                                                                                                   5
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
in legno di ebano e bosso da            con il sole in mano e il Merito, un
                                             Andrea Brustolon, uno dei più           vecchio barbuto coronato di lauro,
                                             grandi scultori in legno del Barocco,   con ai piedi un Leone, che regge un
                                             definito da Honoré de Balzac il         vessillo con gli stemmi degli sposi.
                                             Michelangelo del legno.                 Il pittore, attraverso l’utilizzo di più
                                             Si tratta di una quarantina di pezzi,   punti di vista nella disposizione
                                             una parte dei quali è esposta nella     delle figure crea un’immagine
                                             sala dedicata all’artista. La serie,    dinamica e plausibile dove anche il
                                             realizzata in origine per palazzo       paradossale si manifesta con reale
                                             Venier a San Vio, comprende             concretezza. Solo la fantasia di
                                             seggioloni, statue reggi-vaso e         Giambattista Tiepolo, unita alla sua
                                             figure ornamentali di schiavi e         indiscussa bravura, avrebbe potuto
                                             guerrieri etiopi. La fantasia dello     immaginare l’arrivo nella sala della
                                             scultore ha dato vita al mobilio        coppia di sposi direttamente sul
                                             trasformando i vari elementi in un      carro del sole e renderlo allo stesso
                                             opulento trionfo di rami intrecciati    tempo credibile. Nella parete
                                             e sculture vere e proprie, come nel     centrale è esposto il Ritratto del
                                             caso delle strutture portanti dei       nobiluomo Francesco Falier in
Ca’ Rezzonico, Salone da ballo               monumentali seggioloni. Nessuno         veste di procuratore de Mar, opera
                                             è eguale all’altro; qui l’estro di      firmata dal ritrattista veneziano
                                             Brustolon si esalta nell’invenzione     Bernardo Castelli ed eseguita con
                                             sempre differente di gambe e            ogni probabilità in quello stesso
                                             braccioli che riproducono rami          anno 1786 in cui Falier venne
                                             d’albero sorretti da telamoni, fra i    eletto all’importante carica di cui
                                             quali fanno capolino fauni e putti.     esibisce le insegne. Sulla parete di
                                             Ne scaturisce uno dei più sontuosi      fondo è collocato il Ritratto di Carlo
                                             gruppi di arredi veneziani, che         Rezzonico, eletto papa nel 1758
                                             rivela tutto l’esuberante gusto         col nome di Clemente XIII, opera
                                             decorativo del barocco veneziano.       di Anton Raphael Mengs, il pittore
                                             —                                       filosofo, amico di Wickelmann e
                                             3. Sala dell’Allegoria nuziale          protagonista in pittura del gusto
                                             Nell’inverno del 1757 si celebrano le   neoclassico. Si ha notizia di
                                             nozze fra Ludovico Rezzonico, figlio    come il dipinto fosse in origine
                                             di Aurelio, e Faustina Savorgnan.       destinato al palazzo veneziano
                                             Per l’occasione viene affrescata        della famiglia; poco dopo la sua
                                             l’infilata di stanze lungo il rio di    esecuzione però venne trasferito
                                             san Barnaba destinate a diventare       a Roma, dove risiedeva il nipote
                                             l’appartamento di rappresentanza        del papa, il cardinale Abbondio
                                             degli sposi. In questa circostanza      Rezzonico. Sulla parete di destra
                                             è presente anche Giambattista           si apre la cappella pensile sul rio di
Stemma Rezzonico                             Tiepolo che, sul soffitto di questa     san Barnaba, fatta costruire dalla
Ca’ Rezzonico, Salone da ballo               sala, dipinge l’Allegoria nuziale,      famiglia Rezzonico nella seconda
                                             coadiuvato ancora una volta da          metà del Settecento.
                                             Girolamo Mengozzi Colonna.              Entro un’elegante decorazione
                                             Al di là di un parapetto in             rococò con stucchi dorati su
                                             marmo ocra e verde, su cui sono         fondo bianco è collocata la piccola
                                             appoggiate coppie di satiri, eseguiti   pala d’altare con la Madonna e
                                             dal figlio Giandomenico, si innalza     santi, opera di Francesco Zugno,
                                             un’architettura che culmina con         uno degli allievi di Giambattista
                                             una balaustra aperta sul cielo. La      Tiepolo. Dentro le vetrine poste
                                             coppia di sposi si presenta allo        lungo le pareti della sala sono
                                             spettatore sul carro di Apollo,         esposte porcellane di varie
                                             preceduta da Cupido bendato,            manifatture europee appartenenti
                                             mentre alcune figure allegoriche        alla collezione di Marino Nani
                                             circondano il gruppo principale.        Mocenigo.
                                             Tra di esse si riconoscono la Fama,     —
                                             che fa squillare la sua tromba, le      4. Sala dei pastelli
                                             Grazie sedute su una nube appena        Accanto a Giambattista Tiepolo,
Ca’ Rezzonico, Sala dell’Allegoria Nuziale   sotto il carro nuziale, la Verità       sono attivi nell’appartamento
>                                                                                                                           6
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
degli sposi altri protagonisti          della suora, morta in fama di
                                             della decorazione ad affresco a         santità, si può contrapporre
                                             Venezia. In questa sala è la volta      l’energico, smaliziato, sguardo della
                                             di Gaspare Diziani, pittore fra i più   cantante, una vera primadonna,
                                             attivi in questo campo alla metà        protagonista dell’opera in musica
                                             del secolo, che nel soffitto esegue     del Settecento. A Lorenzo Tiepolo
                                             un tema particolarmente caro            si deve invece il bel ritratto al
                                             alla nobiltà veneziana, il Trionfo      centro della parete successiva –
                                             delle Arti sull’Ignoranza. L’artista    eseguito dall’autore a soli 21 anni
                                             ci presenta un festoso sciame di        – raffigurante la madre Cecilia
                                             figure allegoriche, ciascuna con lo     Guardi, moglie di Giambattista
                                             strumento peculiare della propria       Tiepolo e sorella di Antonio e
                                             arte, eseguite con un caldo e           Francesco Guardi.
Raphael Mengs, Ritratto di Carlo             intenso cromatismo desunto dal          Nelle quattro piccole vetrine
Rezzonico
Ca’ Rezzonico, Sala dell’Allegoria Nuziale   maestro Sebastiano Ricci.               poste lungo le pareti sono esposte
                                             La sala riunisce una raccolta di        porcellane della collezione Nani
                                             ritratti a pastello, una tecnica che    Mocenigo. Degno di nota è la parte
                                             trova la sua massima diffusione         di servizio da caffè, tè e cioccolata
                                             proprio nel corso del Settecento.       con il decoro a rocce e uccelli in oro
                                             La peculiarità del pastello si          su fondo blu della manifattura di
                                             riconosce nella consistenza             Meissen.
                                             morbida e sfumata che evoca la          —
                                             cipria.                                 5. Sala degli arazzi
                                             La sua particolare brillantezza         Il soffitto di questa sala presenta
                                             consente inoltre una perfetta           una complessa figurazione
                                             traduzione dei valori materici e in     allegorica realizzata nell’inverno
                                             particolare dell’epidermide umana,      1757/1758 da Jacopo Guarana,
Ca’ Rezzonico, Sala dei pastelli             circostanza che lo fa divenire          uno fra i più prolifici frescanti attivi
                                             la tecnica preferita nei ritratti.      nei palazzi veneziani, pronto a
                                             Nonostante la sua fioritura sia         raccogliere l’eredità di Tiepolo dopo
                                             avvenuta in Francia è la veneziana      la sua partenza per la Spagna.
                                             Rosalba Carriera a portare              Nella composizione si riconoscono
                                             questa tecnica ai vertici delle sue     in basso la Fortezza, con l’elmo
                                             possibilità, e allo stesso tempo        e lo scudo, e la Temperanza con
                                             a conferirgli una struttura più         le briglie, quindi più in alto la
                                             moderna e di grande effetto.            Concordia maritale e il Valore con
                                             L’attività di Rosalba Carriera, di      il leone. Sulla sinistra la Giustizia
                                             fatto l’artista italiana più celebre    e la Prudenza; più in alto l’Eternità
                                             in Europa per tutto il Settecento,      con il sole e la luna, infine a sinistra
                                             è ben esemplificata alla sinistra       l’Abbondanza e la Gloria. Agli angoli
                                             dell’entrata dal Ritratto di            sono collocate le Virtù teologali.
Rosalba Carriera, Ritratto di gentiluomo,    gentiluomo in rosso, dove la            La ricca cornice decorativa ad
Ca’ Rezzonico, Sala dei pastelli
                                             pittrice con straordinaria abilità      affresco che circonda la scena
                                             tecnica coglie gli elementi salienti    centrale è opera del quadraturista
                                             della personalità dell’individuo        Piero Visconti che collabora con
                                             rilevandone la bocca volitiva e lo      Guarana anche in altre circostanze.
                                             sguardo penetrante. Nella parete        Guarana, qui agli esordi della
                                             a destra, oltre la porta che dà sul     sua carriera, rivela da subito
                                             Portego, sono esposti due altri         un orientamento stilistico e
                                             suoi capolavori: il Ritratto di Suor    culturale ben diverso da Tiepolo:
                                             Maria Caterina Puppi (Venezia,          egli rinuncia ad audaci scorci
                                             1651-1722) e quello della contralto     prospettici, presentando una
                                             Faustina Bordoni Hasse (Venezia,        composizione distesa su un unico
                                             1697-1781). Il confronto fra i due      piano visivo con le figure disposte
                                             mostra la capacità di Rosalba di        in pose leziose e rilevate con una
                                             padroneggiare registri emotivi          pennellata diligente e meticolosa.
                                             diversi rivelando un’eccezionale        La gamma cromatica è tenue e
                                             capacità di lettura dell’animo          sfumata, ben diversa da quella
Ca’ Rezzonico, Sala degli Arazzi             umano: alla bonaria spiritualità        squillante del maestro.
>                                                                                                                          7
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
La sala prende il nome dai tre          Altre figure allegoriche e putti
                                arazzi fiamminghi del Seicento          fanno da corona alla scena.
                                con scene tratte dalla storia           Uno di essi, sotto la figura del
                                di Salomone e della regina di           Merito, regge il libro d’oro della
                                Saba. Come il magnifico mobilio         nobiltà veneziana dove venivano
                                presente nella sala, anche gli arazzi   scritti i nomi dei patrizi, tra i quali,
                                provengono da palazzo Balbi Valier      dal 1687, figurava anche quello dei
                                a Santa Maria Formosa. I tavoli         Rezzonico.
                                con copertura in marmo verde,           La sala, tappezzata di velluto rosso,
                                le poltrone, il raro divano a tre       prende il nome dal trono in legno
                                posti e i due gheridoni (tavolini a     dorato, decorato con putti, nereidi
                                tre gambe) presentano una tale          e cavalli marini utilizzato da Pio
Trono, bottega Corradini
                                raffinatezza nella lavorazione da       VI il 10 marzo 1782, quando sostò
Ca’ Rezzonico, Sala del Trono   costituire uno dei più affascinanti     a Chioggia ospite della famiglia
                                complessi d’arredo veneziano di         Grassi.
                                metà Settecento giunto integro          La sua fattura è tuttavia ben
                                fino a noi.                             precedente; risale ai primi decenni
                                L’andamento flessuoso delle             del Settecento e ripropone la
                                gambe dei mobili, e la delicata         qualità e l’esuberanza dell’intaglio
                                ornamentazione delle superfici che      di Brustolon aggiornato secondo
                                imita le asimmetrie della spuma         un gusto meno pomposo e teatrale.
                                marina e delle conchiglie spezzate      Alle essenze scure e patinate di
                                sono tipiche del rococò maturo. In      fine Seicento (l’ebano e il bosso
                                questo ambiente si trova l’unico        oppure il noce) si preferiscono
                                elemento sopravvissuto dell’arredo      ormai le meno austere dorature
                                originario: la porta laccata decorata   che contribuiscono ad ingentilire
                                con motivi orientali, che testimonia    una ornamentazione ancora
                                la grande passione per la cineseria     magniloquente.
                                durante il Settecento.                  Dello stesso gusto è il ricco mobilio
Giambattista Tiepolo
Allegoria del Merito            Questo rarissimo esemplare è            della sala che comprende sulla
Ca’ Rezzonico, Sala del Trono   databile verso il 1760; parte della     parete a sinistra dell’entrata
                                critica ha avanzato l’ipotesi che       l’imponente cornice dalla ricca
                                il suo disegno sia stato fornito da     decorazione allegorica che
                                Giambattista o Giandomenico             celebra le doti morali del patrizio
                                Tiepolo, impegnati in questo            Pietro Barbarigo effigiato nel
                                periodo nella lavorazione degli         ritratto. Partendo dallo stemma
                                affreschi delle sale del palazzo.       Barbarigo e proseguendo in senso
                                Sulle pareti brevi, sopra i due         orario incontriamo: l’Amore per
                                cassettoni, sono esposte invece         la patria, la Carità, la Costanza,
                                due sculture in legno raffiguranti      la Magnanimità, la Prudenza, la
                                la Maddalena penitente e Marco          Giustizia e la Fede.
                                Aurelio a cavallo, entrambe opera       La parte rimanente dell’arredo
                                di Andrea Brustolon.                    comprende un’elaborata console
                                —                                       e quattro poltrone di intaglio
                                6. Sala del trono                       particolarmente fine, tanto che
                                La decorazione dell’appartamento        in tempi passati si è pensato di
                                degli sposi si conclude con il          assegnarlo al rinomato scultore
                                soffitto di quest’ultima stanza,        Antonio Corradini, che tuttavia non
                                affrescato di nuovo da Giambattista     realizzò mai opere in legno.
                                Tiepolo con la collaborazione           L’arredo di questa sala coniuga
                                di Girolamo Mengozzi Colonna.           motivi ornamentali di sapore
                                Raffigura il Merito, rappresentato      ancora barocco, come gli elementi
                                come un vecchio barbuto e               figurativi a tutto tondo, con una
                                coronato di alloro, che sale al         lavorazione più aggraziata che
                                Tempio della Gloria immortale           giungerà alle forme più snelle
                                accompagnato dalla Nobiltà, la          visibili nel mobilio della sala
                                figura alata che regge la lancia, e     precedente.
                                dalla Virtù, la figura riccamente
                                vestita a destra del vecchio.
>                                                                                                             8
Fondazione Musei Civici di Venezia - Ca' Rezzonico Museo del Settecento Veneziano
7. Sala del Tiepolo                     Settecento come suggeriscono le
                                              In questo ambiente si può               forme massicce e monumentali e le
                                              ammirare un altro soffitto di           terminazioni a zampa leonina delle
                                              Giambattista Tiepolo: la tela           gambe.
                                              raffigurante la Nobiltà e la Virtù      Le otto poltrone scolpite in bosso,
                                              che abbattono l’Ignoranza.              già di proprietà della famiglia
                                              Contrariamente agli affreschi           Correr, sono da assegnare alla
                                              delle altre sale del primo piano        bottega di Andrea Brustolon.
                                              nobile, l’opera non è originaria del    Dalla porta fra il bureau-trumeau
                                              palazzo, ma fu eseguita tra il 1744     e il camino si accede a un piccolo
                                              e il 1745 su commissione di Pietro      passaggio dove sono esposti
                                              Barbarigo per il suo palazzo a          gruppi in porcellana bianca
Ca’ Rezzonico, Sala del Tiepolo               Santa Maria del Giglio. Alienata in     della manifattura veneziana di
                                              seguito dagli eredi, fu acquistata      Geminiano Cozzi e di quella di
                                              nel 1934 dal Comune di Venezia.         Pasquale Antonibon a Nove.
                                              Tiepolo riprende in quest’opera un      —
                                              tema allegorico più volte trattato      8. Biblioteca
                                              per i suoi nobili committenti,          Nei quattro armadi in noce tardo
                                              aggiungendo in quest’occasione          seicenteschi sono stati collocati
                                              la figura dell’elegantissimo paggio     alcuni esemplari del fondo di
                                              che regge lo strascico della Nobiltà,   bottega dello scultore veneziano
                                              forse il ritratto del figlio Giuseppe   Giovanni Maria Morlaiter, che
                                              Maria. Le splendenti figure delle       comprende bozzetti e modelli in
                                              allegorie si stagliano contro un        terracotta e terracruda. Il fondo,
                                              cielo dalla luminosità cristallina e    rimasto intatto dopo la morte dello
                                              la tela si mantiene su accordi chiari   scultore, fu venduto dagli eredi al
                                              dalle sfumature grigioargentee su       patrizio Marcantonio Michiel per
                                              cui stacca l’arancio cangiante della    passare poi nella collezione Donà
                                              Virtù.                                  delle Rose, da cui fu acquistato dal
                                              Anche in questo caso il Tiepolo         comune di Venezia nel 1934.
                                              si è ispirato all’arte di Paolo         Nel suo insieme costituisce
                                              Veronese, interpretata con              una testimonianza unica per
                                              pungente sensualità mediante            comprendere la genesi del
                                              una stesura cromatica libera e          processo creativo di uno scultore
                                              corsiva. Fra i dipinti esposti nella    del Settecento, ossia il momento
                                              sala va segnalato sulla parete a        in cui l’artista modella la creta
Giambattista Tiepolo,                         sinistra dell’ingresso, in posizione    per dar forma ai suoi primi
La Nobiltà e la Virtù abbattono la Perfidia   sopraelevata rispetto agli altri, il    pensieri che saranno poi trasposti
Ca’ Rezzonico, Sala del Tiepolo
                                              Ritratto dell’architetto Bartolomeo     nell’opera finita in marmo.
                                              Ferracina eseguito da Alessandro        Accanto a questi studi preparatori
                                              Longhi, figlio di Pietro nonché         si conservano dei veri e propri
                                              affermato ritrattista veneziano del     modellini estremamente rifiniti,
                                              secondo Settecento. Compongono          che lo scultore presentava ai suoi
                                              l’arredo della sala alcuni mobili di    committenti per l’approvazione
                                              diversa provenienza e di altissimo      finale del lavoro. Gli esemplari qui
                                              pregio artistico: l’imponente           esposti rivelano appieno tutta
                                              bureau-trumeau in radica di             la qualità dell’arte di Morlaiter,
                                              noce databile alla metà del             scultore che più di altri tradusse
                                              Settecento, che, per dimensioni,        in forma tridimensionale i
                                              qualità di lavorazione e stato di       vibranti effetti luministici della
                                              conservazione, si qualifica come        pittura contemporanea, tanto da
                                              esemplare unico nel suo genere.         essere spesso paragonato per la
                                              Di particolare rilievo è anche il       freschezza esecutiva delle sue
                                              grande tavolo da gioco a otto           opere a Sebastiano Ricci, celebre
                                              gambe con il piano ricoperto            pittore di cui peraltro Morlaiter fu
                                              da panno verde, posto al centro         intimo amico.
                                              della sala: ottimo esempio di           In questa selezione è possibile
                                              mobile barocco veneziano, risale        ammirare bozzetti preparatori per
Ca’ Rezzonico, Biblioteca
                                              probabilmente ai primi anni del         opere di destinazione chiesastica,
>                                                                                                                        9
ma anche per le statue da giardino,        specialisti, all’epoca essi godevano
                                    per ritratti e uno splendido modello       di una fama di livello internazionale.
                                    per un segnale processionale.              Il committente fu il procuratore
                                    Non manca uno studio elaborato             Vettore Correr che li aveva destinati
                                    per un rilievo d’altare completo,          al cosiddetto ‘Camaron’ la sala
                                    mentre erano destinati ad essere           maggiore del suo palazzo. Nel loro
                                    tradotti in porcellana i deliziosi         insieme i temi esibiscono l’animo
                                    puttini in terracruda visibili nella       dell’uomo sconvolto dalle passioni
                                    vetrina di destra. Il mascherone           e dagli eccessi. È possibile che
                                    raffigurante un uomo barbuto è             essi fossero un originale, e allo
                                    il modelletto per la chiave d’arco         stesso tempo ambiguo, invito
                                    visibile nel cortile di                    alla temperanza per coloro che si
Ca’ Rezzonico, Sala del Lazzarini   Ca’ Rezzonico, vicino alla porta           trovavano a banchettare in quel
                                    d’acqua. Nella sua bottega                 luogo dove i personaggi della
                                    Morlaiter conservava anche modelli         mitologia mostravano il loro lato
                                    di altri scultori. È il caso dei quattro   meno eroico. Il soffitto si compone
                                    busti e della coppia di cherubini,         di cinque ovali contenuti entro
                                    opera di Enrico Merengo di cui             cornici dorate che si stagliano
                                    Morlaiter fu allievo.                      contro il fondo azzurro. Anche
                                    A Giusto Le Court, il cosiddetto           questa serie di tele non faceva
                                    Bernini adriatico, nonché lo               parte dell’arredo originario di Ca’
                                    scultore che introdusse in laguna          Rezzonico, ma fu trasferita nel
                                    le forme del barocco romano,               Museo nel 1936 da palazzo Nani sul
                                    appartengono invece due rari               rio di Cannaregio, assieme a quella
                                    modelli (se ne conoscono solo              che attualmente si trova nella sala
                                    quattro) raffiguranti una Cerere per       Brustolon. La tipologia decorativa
Francesco Maffei, Prometeo con lo   una statua da giardino e un Angelo         del soffitto con tele incassate entro
specchio e l’aquila                 preparatorio per l’altare della            esuberanti cornici in legno è tipica
Ca’ Rezzonico, Sala del Lazzarini
                                    chiesa di Santa Maria della Salute.        del tardo Seicento e precedente
                                    A soffitto è stata adattata, entro         la grande fioritura dell’affresco
                                    un’apposita cornice di stucco,             avvenuta nel secolo successivo.
                                    una tela sagomata raffigurante             Al centro campeggia l’immagine
                                    l’Allegoria del Merito, opera di           di Prometeo, circondata da
                                    Mattia Bortoloni, artista nato             scene raffiguranti Dedalo e Icaro,
                                    a Rovigo, autore di numerosi               Perseo e Andromeda, Prometeo
                                    affreschi nelle ville e nelle chiese di    liberato da Ercole e Perseo che
                                    Veneto, Lombardia e Piemonte.              mostra ad Atlante la testa di
                                    —                                          Medusa. I cinque ovali sono opera
                                    9. Sala del Lazzarini                      del pittore vicentino Francesco
                                    In questa sala sono presenti tre           Maffei e costituiscono un ottimo
                                    dipinti barocchi dalle dimensioni          esempio del suo stile estroso e
                                    imponenti. Antonio Molinari è              anticonvenzionale ben diverso da
                                    l’autore, dell’opera raffigurante          quello più composto e formale delle
                                    la Battaglia fra Centauri e Lapiti;        tele poste alle pareti ed eseguite
                                    ad Antonio Bellucci spetta                 dai suoi più giovani colleghi.
                                    l’esecuzione dell’Ercole e Onfale,         Al centro della sala è esposto uno
                                    mentre a Gregorio Lazzarini                splendido scrittoio impiallacciato
                                    è assegnato l’Orfeo dilaniato              (rivestito) di legni preziosi, con
                                    dalle Baccanti. Si tratta di tre           intarsi in avorio inciso, opera del
                                    complesse ed elaborate scene               celebre ebanista torinese Pietro
                                    narrative eseguite dai maggiori            Piffetti, firmato e datato 1741 sul
                                    ‘esperti’ dell’arte veneziana in           retro.
                                    questo campo, ritenuti già dai             —
                                    contemporanei i più celebri pittori        10. Sala del Brustolon
                                    allora attivi a Venezia. Le opere          Come si è visto nel salone, la
                                    esemplificano quindi al meglio la          fornitura d’arredo – ‘fornimento’
                                    pittura veneziana di fine Seicento         in veneziano – scolpita da Andrea
                                    e per quanto i nomi dei loro autori        Brustolon per conto della famiglia
Ca’ Rezzonico, Sala del Brustolon   siano ormai familiari solo agli            Venier è considerata il massimo
>                                                                                                                 10
capolavoro dell’intaglio veneto del     a venti fiamme su due ordini
                                    primo Settecento.                       decorato con fiori in paste vitree
                                    Il pezzo più celebre è certamente       dalle tinte vivaci, prodotto verso
                                    la console porta-vasi che raffigura,    la metà del Settecento dal celebre
                                    nella parte inferiore Ercole            vetraio muranese Giuseppe Briati,
                                    vincitore dell’Idra di Lerna e di       certo il più straordinario esempio
                                    Cerbero, raffigurati ai suoi piedi.     del genere che ci sia giunto integro.
                                    L’eroe sostiene sulle spalle il         —
                                    piano superiore, lavorato come un       11. Portego
                                    tronco d’albero grezzo.                 Nella tradizionale struttura del
                                    Su di esso sono raffigurati tre         palazzo veneziano il portego, o
                                    moretti in ebano incatenati che         salone passante, era l’ambiente
                                    reggono un grande vaso; ai lati due     più ampio dell’edificio, destinato
Ca’ Rezzonico, Sala del Brustolon
                                    vecchi barbuti distesi trattengono      a svolgere il ruolo di sala di
                                                                            rappresentanza. Nel progetto
                                    altri due vasi ciascuno.                di Longhena poi rimaneggiato
                                    L’identico, eccezionale virtuosismo     da Massari questa destinazione
                                    esecutivo appare anche nei              d’uso è ormai svolta dal vero
                                    moretti porta-vaso e nelle allegorie    e proprio salone, una tipologia
                                    delle Quattro Stagioni e dei            d’ambiente importata a Venezia
                                    Quattro Elementi.                       dall’architettura romana.
                                    La straordinaria cura con cui           Il portego quindi diviene un
                                    furono eseguiti tali elementi           semplice punto di raccordo che
                                    d’arredo testimonia l’altissima         mette in comunicazione le stanze
                                    considerazione e soprattutto il         e le scale che conducono agli
                                                                            altri piani. Un tempo decorato da
                                    valore della serie di vasi orientali    quattro teleri di soggetto religioso
                                    (cinesi e giapponesi) che               del pittore Luca Giordano, poi
                                    componeva la collezione di Pietro       venduti nel corso dell’Ottocento,
                                    Venier, per i quali furono realizzati   questo spazio presenta oggi busti
                                    questi preziosissimi e singolari        marmorei settecenteschi entro
                                    espositori. La decorazione del          nicchie oppure posti su mensole.
                                    soffitto è costituita da undici tele    Essi raffigurano ritratti e figure
                                    di diversa forma e misura che           allegoriche, mentre le pareti sono
                                    originariamente, assieme alle           ricoperte di marmorino rosa.
                                    cinque che ora si trovano nella         Divani di raffinato gusto rocaille,
                                                                            trespoli in noce intagliati e
                                    sala precedente, provengono             un’elegante portantina dorata,
                                    da palazzo Nani a Cannaregio            completano l’arredo.
                                    e sono opera dello stesso               Fra le sculture ornamentali è
                                    Francesco Maffei. In questo caso        degno di nota il busto raffigurante
                                    la decifrazione dei soggetti, assai     l’Invidia, collocato a destra della
                                    eterogenei, è molto complessa e         portantina, opera di Giusto Le
                                    non del tutto attendibile. Al centro    Court. L’autore ha visualizzato
Ca’ Rezzonico,
                                    è collocato l’ovale con Giove cui       con crudo ed efficace naturalismo
Portego al primo piano
                                    fanno corona, a partire dalla           l’allegoria descritta da Cesare Ripa
                                    figura ignuda con un mazzo di           nella sua Iconologia come una
                                                                            “vecchia, brutta, e pallida, il corpo
                                    fiori (l’odorato), in senso orario:     sia asciutto, con gli occhi biechi
                                    Mercurio, Apollo, Saturno, il Tatto,    sarà scapigliata, e fra i capelli vi
                                    Venere, Marte, Diana. Vicino le         saranno mescolate alcuni Serpi”.
                                    pareti, sui lati lunghi: l’Udito e      Ben diversa è invece la carnale
                                    Minerva come Divina Sapienza.           e languida Lucrezia, eseguita da
                                    Di diversa mano invece sono             Filippo Parodi, scultore genovese
                                    i quattro tondi a monocromo             attivo anche a Venezia, visibile
                                    collocati sugli angoli del soffitto     sulla stessa parete in fondo a
                                    che raffigurano i Quattro               sinistra. Sulla parete ai lati del
                                    continenti: anch’essi provengono        portale, quasi un arco di trionfo
                                                                            sormontato dallo stemma
                                    da un soffitto di palazzo Nani ma       Rezzonico, si trovano due sculture
                                    sono stati eseguiti oltre un secolo     di Alessandro Vittoria, in origine
Giusto Le Court, L’Invidia          dopo da Francesco Polazzo.              due telamoni che sorreggevano la
Ca’ Rezzonico,
Portego al primo piano
                                    Al centro della sala risplende lo       cappa di un imponente camino del
                                    stupendo lampadario in cristallo        tardo cinquecento.
>                                                                                                              11
I due grandi tavoli parietali            Fra i rami fanno capolino animali
                                            addossati al muro presentano             e uccelli variopinti, mentre negli
                                            invece due sontuosi intarsi in           angoli si riconoscono episodi tratti
                                            pietre dure realizzati da Benedetto      dalle favole di Esopo.
                                            Corberelli, membro di una famiglia
                                            fiorentina attiva nell’Italia del nord
                                            durante il Seicento e il Settecento,
                                            specializzata nella realizzazione di
                                            questo genere di manufatti.
                                            I due tavoli, compiuti per il
                                            vescovo Francesco Pisani del
                                            ramo Moretta, presentano una
                                            ricca decorazione di girali floreali e
                                            rami intrecciati che circondano un
Benedetto Corberelli
Particolare decorazione tavolo intarsiato
                                            medaglione centrale raffigurante
Ca’ Rezzonico, Portego al primo piano       in un caso Orfeo e nell’altro la
                                            Fenice.

>                                                                                                                      12
PIANO

2                                                          16     17    18        19

                                            Canal Grande
                                                                  12
12. Portego dei dipinti
13. Giandomenico Tiepolo                                                     13
    a Zianigo
14. Sala del Clavicembalo                                  15     14
15. Sala de Parlatoio
16. Sala del Longhi
17. Sala delle lacche verdi
18. Sala del Guardi
19. Alcova

                                             12. Portego dei dipinti                   Non sappiamo tuttavia come
                                             Sono qui riuniti alcuni dei dipinti       l’opera, evidentemente rimasta in
                                             più importanti del museo, che             città, sia poi giunta nella collezione
                                             esemplificano al meglio i vari generi     di Teodoro Correr.
                                             pittorici dell’arte veneziana del         Il dipinto in questione assieme alle
                                             Settecento: la veduta, il paesaggio,      altre opere di Francesco conservate
                                             il capriccio, la pittura di figura.       a Ca’ Rezzonico quali il Ridotto,
                                             La visita avviene in senso orario.        il Parlatorio delle Monache,
                                                                                       l’Insegna dell’arte dei Coroneri
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti           Francesco Guardi                          costituisce il più importante gruppo
                                             Il convegno diplomatico                   di interni realizzato dal pittore.
                                             Il dipinto presenta un gruppo
                                             di personaggi che discutono               Giambattista Piazzetta
                                             e leggono alcuni documenti                La morte di Dario
                                             attorno a un tavolo dove sono             La grande tela con La morte di
                                             disordinatamente disposti calamai         Dario fu eseguita verso il 1746 da
                                             e penne d’oca. Sarebbe difficile          Giambattista Piazzetta per palazzo
                                             interpretare la scena se il nome          Pisani Moretta a San Polo, dove
                                             dei protagonisti di questa riunione       aveva come pendant un dipinto
                                             non fosse riportato nel primo             di Paolo Veronese raffigurante
                                             quadro appeso alla parete della           Alessandro e la famiglia di Dario,
                                             stanza a destra. Proprio questa           poi venduto dai proprietari alla
                                             circostanza ha permesso di                National Gallery di Londra.
Francesco Guardi, Il convegno diplomatico
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti           identificare la scena con un fatto        La storia dell’eroe macedone ha
                                             storico ben preciso, ossia il trattato    trovato grande fortuna nell’arte
                                             commerciale stipulato all’Aja il          rinascimentale e barocca.
                                             27 agosto 1753 fra il Regno di            Le sue gesta, note soprattutto
                                             Napoli e l’Olanda. Il committente         attraverso le Vite di Plutarco,
                                             è probabilmente da identificarsi          erano considerate esempi di
                                             nel conte Giuseppe Paulon                 virtù da imitare. In questo celebre
                                             Finocchietti, rappresentante del          episodio si raffigura il momento
                                             sovrano borbonico, che subito             in cui Alessandro, giunto davanti
                                             dopo l’avvenimento giunse a               al corpo ormai senza vita di Dario,
                                             Venezia dove commissionò il               abbandonato senza decoro né
                                             dipinto. Lo stesso personaggio            dignità, volge inorridito lo sguardo
                                             è raffigurato due volte nella tela,       da un’altra parte e ordina che
Giambattista Piazzetta, La morte di Dario    vestito di rosso.                         sia coperto con il suo mantello.
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti

>                                                                                                                         13
Il dipinto è una delle opere più       ‘realistica’, concreta, della città.
                                              importanti del grande maestro          Al consueto repertorio vedutistico,
                                              veneziano che esemplifica al           incentrato attorno alla Piazza di
                                              meglio tutte le peculiarità del suo    San Marco, Canaletto aggiunge
                                              stile, così diverso da quello del      riprese inedite, dedicate tanto al
                                              coetaneo e rivale Tiepolo.             Canal Grande quanto agli angoli
                                              L’intonazione è cupa e drammatica,     meno noti di Venezia.
                                              sebbene oggi accentuata dalle          È il caso del Rio dei Mendicanti
                                              alterazioni cromatiche dovute alla     dove l’artista raffigura una zona
Canaletto, Il Canal Grande da Palazzo Balbi
a Rialto
                                              preparazione a bolo d’Armenia,         popolare, descritta in tutta la sua
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti            che nei secoli ha assorbito e          plebea bellezza.
                                              cancellato alcune tinte come i rosa
                                              e gli azzurri. Alla tecnica veloce,    Gaspare Diziani
                                              virtuosistica di Tiepolo, Piazzetta    La Sagra di Santa Marta
                                              contrappone una meditata               Il grande dipinto illustra la sagra,
                                              ricerca espressiva dei volti e dei     o veglia, di santa Marta, una
                                              gesti, cui associa un’impeccabile      festa popolare che si celebrava
                                              definizione del nudo anatomico, qui    la sera precedente la ricorrenza
                                              esemplificata dalla straordinaria      della santa davanti alla chiesa a
                                              immagine del corpo esanime del         lei intitolata, posta all’estremità
                                              sovrano persiano.                      occidentale delle Zattere. Si
Canaletto, Rio dei Mendicanti
                                                                                     tratta di un unicum all’interno
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti            Antonio Canal                          della produzione di Gaspare
                                              detto Canaletto                        Diziani, pittore figurista, autore
                                                                                     dell’affresco sul soffitto della sala
                                              Il Canal Grande                        dei pastelli al primo piano del
                                              da Palazzo Balbi a Rialto              palazzo. Durante la sua carriera,
                                                                                     egli ha collaborato con vedutisti
                                              Rio dei Mendicanti
                                                                                     minori come Michele Marieschi e
                                              I due dipinti, capolavori giovanili    Antonio Joli, eseguendo deliziose
                                              di Canaletto, sono le uniche           macchiette nelle loro vedute, ma
                                              vedute del maestro che si possano      in nessuna altra occasione ha
                                              ammirare nelle collezioni pubbliche    dipinto in prima persona una vera
                                              di Venezia. Acquistati dal Comune      e propria veduta, sebbene sui
                                              di Venezia soltanto nel 1983, in       generis. Infatti, pur senza l’impiego
                                              origine facevano parte di una serie    della camera ottica e grazie alla
                                              di quattro, proprietà dei Principi     sua esperienza di scenografo, egli
                                              di Liechtenstein (gli altri due sono   realizza una suggestiva istantanea
                                              oggi al museo Thyssen-Bornemisza       di vita veneziana. L’inquadratura
Gaspare Diziani, La Sagra di Santa Marta
Ca’ Rezzonico, Portego dei dipinti            di Madrid). Nel primo dipinto          abbraccia a cannocchiale l’ampio
                                              Canaletto esalta la peculiarità        specchio della laguna, brulicante
                                              di Venezia intesa come ‘città          di imbarcazioni, delimitato
                                              d’acqua’ dilatando l’ampiezza del      dall’estrema punta della Giudecca
                                              Canal Grande. La luce del sole         e dalle colline della terraferma.
                                              irrompe da destra illuminando          Complice l’intonazione notturna
                                              anche il più piccolo elemento          e la gustosa descrizione dei
                                              della composizione e rendendolo        personaggi, appartenenti ai più
                                              distintamente percepibile.             svariati ceti sociali, ripresi in un
                                              Entro la struttura prospettica         momento di gioia privata, Diziani
                                              Canaletto sedimenta uno                ci offre una delle testimonianze
                                              stupefacente spessore di               più convincenti della sua pur
                                              verità ottenuto attraverso             prolifica attività facendoci
                                              uno straordinario uso della            rivivere l’atmosfera della Venezia
                                              luce. Egli non nasconde i segni        settecentesca.
                                              dell’operazione pittorica ma           —
                                              addirittura li esibisce in modo        13. Giandomenico Tiepolo a
                                              sfacciato: pennellate corpose,         Zianigo
Ca’ Rezzonico,                                sfrangiate, che offrono allo           In queste sale si possono
Giandomenico Tiepolo a Zianigo                spettatore un’interpretazione più      ammirare gli affreschi eseguiti da

>                                                                                                                         14
Giandomenico Tiepolo nella villa          venivano mostrate al suo interno.
                                       di famiglia a Zianigo. Strappati nel      Nell’affresco, Giandomenico
                                       1906 per essere venduti all’estero,       opera un capovolgimento
                                       furono acquistati dalla città di          della concezione classica della
                                       Venezia e trasferiti nel 1935 a           rappresentazione: la scena
                                       Ca’ Rezzonico dove sono stati             non si mostra allo spettatore
                                       posti in piccoli ambienti che             ma paradossalmente si nega
                                       ripropongono la collocazione              al suo sguardo. Non stiamo
                                       originaria. Compiuti in un periodo        infatti guardando un’immagine
                                       di tempo assai lungo, fra il 1759         determinata, ma qualcuno che
                                       e il 1797, costituiscono senza            a sua volta guarda qualcos’altro.
                                       dubbio uno dei momenti più                Nelle due scene minori della
Giandomenico Tiepolo, il Mondo Novo,
                                       affascinanti e singolari di tutta la      medesima stanza, il pittore
particolare                            pittura veneziana. Non si tratta di       presenta un altro tema a lui
                                       opere eseguite per uno specifico          particolarmente caro, quello della
                                       mecenate ma per il piacere                passeggiata e della danza, qui però
                                       dell’artista stesso e dei suoi            svincolati dal loro contesto galante,
                                       congiunti nella dimensione privata        modaiolo, proprio delle piccole tele
                                       della propria dimora. Proprio             della sua giovinezza. In particolare,
                                       questa circostanza rende il pittore       La passeggiata in villa, assume una
                                       libero da convenzioni tematiche           comicità involontaria nella ricercata
                                       e figurative e gli consente di            eleganza di indumenti che stridono
                                       assecondare la propria intima             addosso alle membra smagrite dei
                                       natura che lo porta a descrivere          personaggi, che ancora una volta
Giandomenico Tiepolo, il Mondo Novo
                                       con sarcasmo il mondo che lo              ci voltano le spalle, prendendo
                                       circonda. La prima opera raffigura        congedo da noi. Gli affreschi che
                                       una scena della Gerusalemme               decorano la piccola cappella sono
                                       Liberata di Torquato Tasso:               probabilmente i primi eseguiti nella
                                       Rinaldo che abbandona il giardino         villa da Giandomenico.
                                       di Armida, un tempo collocata a           La cappella venne infatti dedicata,
                                       piano terreno della villa di Zianigo.     nel 1758, al beato Girolamo Miani
                                       Siamo ancora in una dimensione            fondatore dell’ordine dei somaschi
                                       figurativa strettamente legata al         al quale apparteneva il fratello
                                       mondo paterno sia dal punto di            minore del pittore: Giuseppe
                                       vista stilistico che tematico.            Maria. Oltre alla pala d’altare con
                                       La sua vena personale si rivela           la Madonna col Bambino adorata
                                       invece nell’istantanea del Falchetto      da San Girolamo Miani e da San
                                       che piomba sullo stormo di                Giacomo apostolo Giandomenico
                                       passeri in fuga, originariamente          esegue due grandi monocromi
Giandomenico Tiepolo, la Cappella      un soffitto, dove, al posto delle         con la vita del santo. Seguendo
                                       mitologie paterne, Giandomenico           la sua personale indole votata al
                                       ha raffigurato un tema di limpida e       concreto e all’osservazione del
                                       naturale semplicità.                      vero Giandomenico legge i due
                                       Gli affreschi della stanza                avvenimenti miracolosi come
                                       successiva ripropongono temi già          momenti di vita di un collegio,
                                       svolti in giovinezza dall’artista nella   patinati da un velo di malinconico
                                       foresteria della villa Valmarana          squallore, scene disadorne di vita
                                       a Vicenza. Dopo molti anni egli           quotidiana, dove non c’è spazio per
                                       li ripropone in forma nuova,              i prodigi.
                                       monumentale e rivisitati con              La Stanza dei Pulcinella
                                       l’occhio di chi è invecchiato e           appare come un vero e proprio
                                       osserva i contemporanei con               camerino: l’ultima realizzata
                                       spietata ironia.                          da Giandomenico e forse la più
                                       Il Mondo Novo raffigura una folla         celebre dell’intero ciclo. Per
                                       che si accalca, richiamata dal            contrasto, ad uno spettacolo
                                       ciarlatano attorno al casotto             negato come avviene nel Mondo
                                       della lanterna magica detta,              Novo qui si rivela all’osservatore
Giandomenico Tiepolo, La Stanza
                                       appunto, Mondo Novo per le                una moltitudine brulicante di figure,
dei Pulcinella                         immagini di luoghi esotici che            dove il protagonista è Pulcinella, la
>                                                                                                                  15
maschera della commedia dell’arte,       Con la stessa tecnica è decorato
                                       espressione dell’anima popolare,         anche il cassettone con ribalta
                                       da sempre parodia dell’uomo e            addossato alla parete. Nelle tre
                                       delle sue debolezze.                     vetrine è stata collocata invece
                                       Negli ultimi anni della sua vita         una selezione di porcellane che
                                       Giandomenico è letteralmente             ben esemplifica la produzione
                                       ossessionato da questa figura,           delle maggiori manifatture
                                       che egli dipinge sulle pareti della      del Settecento. Gli esempi
                                       sua casa e in decine di disegni          più significativi appartengono
                                       poi raccolti in un album, oggi           ovviamente alla celebre
                                       smembrato e disperso in collezioni       manifattura di Meissen e alle
                                       pubbliche e private.                     botteghe veneziane. La porcellana
                                       Egli trova in questa maschera            è forse il materiale che meglio
                                       l’incarnazione perfetta di               di altri incarna lo spirito del
                                       quello spirito sarcastico, cui           Rococò. Il suo utilizzo nel corso del
Giandomenico Tiepolo, Altalena dei
                                       era da sempre incline. Negli             Settecento è talmente connaturato
pulicnella                             affreschi di questa stanza               a questo stile che si potrebbe
                                       innumerevoli Pulcinella, sbucati         affermare che uno giustifica l’altro.
                                       improvvisamente dalle viscere            Compatta, lucente e leggera, la
                                       della terra, servendosi di una scala,    porcellana si presta naturalmente
                                       compiono le stesse azioni della          alla realizzazione di oggetti dalle
                                       nobiltà oppure fanno il verso ai         linee agili, aeree, impossibili da
                                       protagonisti delle favole e delle        ottenere con i materiali fino ad
                                       mitologie descritte da Giambattista      allora noti. Rimasta a lungo un
                                       Tiepolo: si divertono con l’altalena,    segreto delle manifatture cinesi
                                       corteggiano le donne nel corso del       fu ricreata in Europa a partire dal
                                       carnevale, si ubriacano, vanno in        1710 presso la corte di Augusto il
                                       passeggiata. Il futuro immaginato        Forte, Principe Elettore di Sassonia
                                       dal pittore è tragico e comico           e re di Polonia e da qui si diffuse
                                       allo stesso tempo, agghiacciante         gradualmente in tutta Europa,
                                       e attuale nel suo pessimismo:            nonostante i disperati tentativi di
                                       al fatuo Mondo Novo egli                 nasconderne la formula.
                                       contrappone un altro mondo nuovo         A Venezia già nel 1720 nasce una
                                       di zecca, abitato da un popolo           manifattura in grado di produrre
                                       irriverente, sboccato, composto          oggetti d’alta qualità sia per la
                                       di personaggi liberi ed eguali, in       complessità dei modelli e degli
                                       ossequio alle parole d’ordine che        ornati che per le caratteristiche
                                       provenivano allora dalla Francia         della porcellana. Il suo fondatore,
                                       rivoluzionaria. Non irrilevante          Giovanni Vezzi, sarà però costretto
                                       segnalare come la data che indica        a chiudere per mancanza di
                                       il termine degli affreschi sia proprio   finanziamenti dopo soli sette
                                       il 1797, lo stesso anno ‘fatale’ della   anni dall’apertura della fornace
                                       caduta della Repubblica di Venezia.      ubicata alla Madonna dell’Orto.
                                       —                                        In città saranno Geminiano e
                                       14. Sala del Clavicembalo                Francesco Cozzi ad avviare una
                                       La sala prende il nome dal               nuova fabbrica, mentre a Bassano,
                                       clavicembalo collocato al centro         Gian Battista Antonibon, promuove
                                       e realizzato con probabilità             l’impresa che darà lustro al
                                       a Urbino alla metà del                   territorio e che rappresenterà
Ca’ Rezzonico, Sala del Clavicembalo   Seicento. Lo strumento è stato           il rivale più agguerrito delle
                                       successivamente inserito in una          manifatture veneziane.
                                       cassa esterna realizzata a Venezia       Intanto nel resto d’Italia il marchese
                                       verso la metà del Settecento,            Carlo Ginori finanzia a Doccia
                                       decorata lungo i fianchi con la          (Firenze) la propria fabbrica,
                                       tecnica a “lacca povera”, ossia          mentre nel 1743 a Capodimonte
                                       costituita da stampe ritagliate,         (Napoli) Carlo di Borbone insedia
                                       incollate sul mobile e ricoperte         la celebre manifattura che produrrà
                                       da uno strato di lacca trasparente       i primi pezzi di porcellana in pasta
                                       protettiva.                              tenera.
>                                                                                                                  16
Dal punto di vista stilistico gli        per ragioni di ordine pubblico
                                             oggetti in porcellana registrano         nel 1774. Il dipinto di Francesco
                                             meglio di altri i cambiamenti della      è senz’altro la più suggestiva
                                             moda e del gusto corrente.               rappresentazione di questo
                                             Le decorazioni sono svariatissime.       spazio, tappa obbligata di tutti i
                                             Dai primi motivi floreali o              viaggiatori che soggiornavano in
                                             d’ispirazione orientale si passa         città. A soffitto, è stato collocato
Ca’ Rezzonico, Sala del Parlatorio           ben presto agli elementi rocaille,       un affresco strappato da una sala
                                             alle scene galanti, alle pastorali, ai   di palazzo Nani a Cannaregio,
                                             paesaggi, all’immancabile araldica       raffigurante la Concordia
                                             e soprattutto alla cineseria, la vera    coniugale incoronata dalla Virtù
                                             e propria protagonista delle tavole      alla presenza della Giustizia, della
                                             settecentesche.                          Prudenza, della Temperanza, della
                                             —                                        Fama, dell’Abbondanza, opera di
                                             15. Sala del parlatorio                  Costantino Cedini un tardo allievo
                                             Sono qui esposte due tra le più          di Giambattista Tiepolo. La cornice
Francesco Guardi, Parlatorio delle           due celebri tele di Francesco            decorativa che circonda la scena
monache                                      Guardi raffiguranti il Parlatorio        centrale è invece precedente di
Ca’ Rezzonico, Sala del Parlatorio           delle monache di San Zaccaria e il       quasi un secolo ed è opera del
                                             Ridotto di palazzo Dandolo a San         quadraturista Antonio Felice
                                             Moisè. Si tratta di opere compiute       Ferrari. Di notevole qualità sono
                                             nei primi anni di attività quando        i mobili in lacca verde-gialla con
                                             Guardi si ispira alla pittura di         decorazioni floreali provenienti
                                             costume di Pietro Longhi.                da palazzo Calbo Crotta agli
                                             Sono dipinti da antologia, che           Scalzi. Tra di essi si segnalano in
                                             ‘fanno letteratura’. Vi ritroviamo       particolare il grande cassettone di
                                             tutti gli elementi familiari             linea ricurva con ripiano in marmo,
                                             dell’atmosfera del Settecento            sormontato dall’imponente e al
Francesco Guardi, Ridotto di palazzo
Dandolo a San Moisè                          veneziano: la maschera, la coppia        contempo snella specchiera con
Ca’ Rezzonico, Sala del Parlatorio           di amanti, la vita spensierata,          il bellissimo cimiero dorato e i due
                                             l’atmosfera mondana e galante            comodini gemelli di eguale linea
                                             che ravviva addirittura la vita          rocaille, che si ripete anche nelle
                                             del convento. Il Parlatorio              eleganti poltrone con braccioli (la
                                             mostra la sala delle visite del          foderatura è moderna). Risale allo
                                             monastero di San Zaccaria, uno           stesso periodo anche la cornice
                                             dei più importanti a Venezia, dove       premi-stoffa che contorna la
                                             venivano monacate le discendenti         tappezzeria posta a rivestimento
                                             delle più nobili famiglie veneziane:     delle pareti.
                                             qui parenti e amici potevano             —
                                             avere colloqui con le religiose e        16. Sala Longhi
                                             nell’occasione di questi incontri        Il dipinto sul soffitto con Zefiro
                                             venivano anche organizzate recite        e Flora, proveniente da Palazzo
Ca’ Rezzonico, Sala del Longhi               di burattini per i piccoli ospiti. Il    Pesaro, fu eseguito da Giambattista
                                             Ridotto descrive, invece, la sala        Tiepolo in occasione del
                                             grande della casa da gioco di            matrimonio tra Antonio Pesaro
                                             palazzo Dandolo a San Moisè,             e Caterina Sagredo, celebrato
                                             gestita direttamente dallo Stato.        nel 1732. Il soggetto, frequente
                                             Restava aperto nei mesi                  in età barocca, allude al risveglio
                                             dell’interminabile carnevale             della natura – personificata da
                                             veneziano, che andava dal 26             Flora –, con il sopraggiungere
                                             dicembre al giorno delle Ceneri.         della primavera, annunciato da
                                             Quanti vi si recavano erano              una leggera e calda brezza, Zefiro
                                             tenuti a portare la maschera con         appunto. Evidentemente un
                                             l’eccezione dei nobili che tenevano      auspicio di fecondità per i novelli
                                             i banchi da gioco, scelti tra quelli     sposi. In questa tela è possibile
                                             appartenenti alle famiglie meno          apprezzare la svolta stilistica
                                             abbienti, i cosiddetti Barnabotti.       operata dal pittore attorno al
Giambattista Tiepolo, Il Trionfo di Zefiro
e Flora, particolare                         Frequentato da mezzani,                  1730, quando introduce anche
Ca’ Rezzonico, Sala del Longhi               prostitute ed usurai, fu chiuso          nella pittura a olio la luminosità
>                                                                                                                       17
dell’affresco. I colori infatti sono       costituivano in origine l’arredo di
                                      trasparenti e squillanti; pezzi            un salotto di palazzo Calbo Crotta.
                                      virtuosistici di bravura, come             Tra essi, particolarmente curioso il
                                      il cangiante drappo di Flora               raro divano a pozzetto.
                                      o la trasparenza cristallina e
                                      delle ali di Zefiro, si alternano a        Il Rinoceronte
                                      notazioni di carnale sensualità.           Durante il carnevale, che durava
                                      Contrappunto alla fantasiosa               ben tre mesi, nei vari ‘casotti’
                                      arte tiepolesca, lungo le pareti è         allestiti nell’area marciana si
                                      invece possibile ripercorrere per          susseguivano curiosità e venditori
Pietro Longhi, Lo studi del pittore   intero l’originale produzione di           di vario genere: burattinai, maghi,
Ca’ Rezzonico, Sala del Longhi
                                      Pietro Longhi, che ci consente di          astrologi, ciarlatani; raffigurati da
                                      entrare nella vita quotidiana della        Pietro Longhi in molti dei quadri qui
                                      Venezia settecentesca. Il percorso         esposti. Fra le attrazioni principali
                                      artistico di Pietro Longhi è lungo         c’erano anche animali esotici come
                                      e complesso e tocca numerosi               leoni, elefanti e, in questo caso, il
                                      generi artistici. A seguito d’una non      Rinoceronte.
                                      brillante carriera di pittore storico      In occasione del carnevale del
                                      si converte alla pittura di genere,        1751 arrivò a Venezia, dopo una
                                      nella quale riprende contadini e           fortunatissima tournée europea,
                                      pastori in atteggiamenti di tenera         un rinoceronte indiano femmina
                                      e festante complicità come nella           chiamato Clara. Il proprietario,
                                      Polenta oppure nella Furlana. Dopo         Douwe Mout van der Meer, un
                                      queste opere verso la metà del             capitano della compagnia delle
                                      secolo volge il suo sguardo verso la       indie olandesi, l’aveva portata con
                                      città, mutando argomento e stile.          sé dal Bengala facendone ben
                                      Sarà il suo successo. I soggetti           presto un’attrazione che fece tappa
                                      diventano i membri del patriziato          in tutte le principali città europee
                                      veneziano raffigurati, non in aulici       fino al 1758, anno della morte di
                                      ritratti da parata, ma ripresi nelle       Clara.
                                      loro occupazioni quotidiane:               Questo ritratto del Rinoceronte
                                      Il parrucchiere, la Cioccolata             fu compiuto per Giovanni
Pietro Longhi, Colloquio tra baute    del mattino, oppure la Visita              Grimani come recita il cartiglio
Ca’ Rezzonico, Sala del Longhi        di un cavaliere in bauta o la              sulla destra del dipinto che non
                                      Lettera del moro. È la prima               a caso possedeva nella sua villa
                                      volta che la riservata aristocrazia        in terraferma una specie di zoo
                                      veneziana si mostra nell’intimità,         privato con molti animali esotici.
                                      indaffarata nei propri passatempi.         Ma anche Girolamo Mocenigo
                                      Nel descrivere questo mondo                commissionò a Longhi un ritratto di
                                      privato Pietro Longhi si serve             Clara oggi conservato alla National
                                      di una tecnica delicatissima,              Gallery di Londra.
                                      costruita su teneri impasti di             Si tratta senza dubbio di uno
                                      colore, lavorati con minuti tocchi         dei capolavori di Pietro Longhi,
                                      di pennello che esaltano la resa           che allo spunto curioso di
                                      delle stoffe lavorate. Il pittore          questo insolito arrivo in città
                                      segue l’aristocrazia anche fuori           coniuga magicamente l’intimo e
                                      dalle mura domestiche, dove                il mondano, collocando l’animale
                                      si reca non per prendere parte             nell’affascinante atmosfera del
                                      alle cerimonie pubbliche ma per            carnevale veneziano cui associa un
                                      godere degli svaghi del Carnevale.         fresco dato di verità storica.
                                      I punti di stazione sono i palchi          Al centro della composizione,
                                      dei ciarlatani o dei venditori             non troviamo, infatti, un visitatore
                                      presso i quali l’artista ritrae i nobili   qualunque ma il committente
                                      veneziani con il volto mascherato,         del nostro dipinto (all’epoca
                                      come prescritto dalle leggi della          ventitrenne) accanto alla sua
                                      Serenissima, così da preservarne           bellissima e sfortunata sposa,
                                      l’anonimato.                               Caterina Contarini, che sarebbe
Pietro Longhi, Il Rinoceronte         I mobili della sala in lacca gialla        morta di lì a poco dopo aver dato
Ca’ Rezzonico, Sala del Longhi        con decorazioni a fiori e ricci rossi      alla luce la loro unica figlia.
>                                                                                                                   18
Puoi anche leggere