Fernando Fernández Frutos clarinetto - Conservatorio della ...

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Fernando Fernández Frutos clarinetto - Conservatorio della ...
GIOVEDÌ                        ORE      LIVE
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              Fernando Fernández Frutos
              clarinetto
              Recital per il conseguimento del
              Master of Arts in Music Performance

Conservatorio della Svizzera italiana
Scuola universitaria di Musica
Via Soldino 9
CH-6900 Lugano

T +41 (0)91 960 23 62
eventi@conservatorio.ch
Fernando Fernández Frutos

Nato nel 1997 in Spagna, comincia all’età di otto anni a suonare il clarinetto
nella scuola di musica del suo paese, Santomera (Murcia), ed a diciassette
viene ammesso nella classe dei Maestri Juan Esteban Romero e Jose Miguel
Martí presso il Conservatorio Superior “Salvador Seguí” di Castellón, dove
consegue il diploma di Bachelor of Performing Arts in Music con menzione di
merito. Attualmente frequenta il Master of Arts in Music Performance presso il
Conservatorio della Svizzera italiana con i Maestri François Benda e Jordi Pons.
Per quanto riguarda la formazione orchestrale, ha potuto far parte di diverse
realtá giovanili: JOSC (Orchestra Sinfonica giovanile di Castellón), OJPA
(Orchestra della provinzia di Alicante) e l’Orchestra Giovanile di Jaen, con cui ha
l’occasione di partecipare a numerose tournée internazionali in Cina, Germania,
Italia ed Austria. Nel 2018 é invitato a suonare come primo clarinetto nel SICOF
(Seoul International Community Orchestra Festival) sotto la guida del maestro
Antoine Mariguier. Nel 2020 vince l’audizione per l’Animato Foundation
Orchestra, con cui ha in programma una tournée nell’ anno 2021.
Da febbraio 2021 suona come primo clarinetto presso l’Opera Nazionale di
Stara Zagora in Bulgaria.
Su invito del clarinettista Darko Brelk, nel 2018 partecipa alla rassegna Young
Virtuosi all’interno del Ljubliana Music Festival.
Avendo ottenuto il riconoscimento come allievo piú meritevole del
Conservatorio, nel 2019 si esibisce come solista con la Banda Municipale di
Castellón e con l’Orchestra del Conservatorio Superior “Salvador Seguí”.
Da sempre interessato alla musica del 900, ha partecipato per tre anni
consecutivi al Festival Ensems di Valencia, dove ha eseguito come clarinetto
solista brani di nuova creazione. Programmata per il 2021 è invece la premier
del Concerto per Clarinetto e Orchestra “Aunque es de Noche” del Maestro
Javier Costa.
Viene premiato in diversi concorsi sovvenzionati da prestigiosi enti quali:
Fondazione Dávalos-Fletcher, Fondazione Moros d’Alquería e Fondazione
Galindo. Durante il suo percorso di studi ha partecipato a diversi corsi di
perfezionamento con i Maestri Michel Arrignon, Laura Ruiz, José Franch-
Ballester, Juan Ferrer, James Burke, etc.
Jean Françaix                  Tema con variazioni
  1912 – 1997                  “Pour mon petit fils Olivier”
                               per clarinetto in La e pianoforte
                                 Tema: Largo – Moderato (Olivier)
                                 Var. 1. Larghetto misterioso
                                 Var. 2. Presto
                                 Var. 3. Moderato
                                 Var. 4. Adagio
                                 Var. 5. Tempo di Valzer
                                 Cadenza
                                 Var. 6. Prestissimo

Béla Kovács                    Hommage à Strauss
  *1937                        per clarinetto solo

Charles-Marie Widor            Introduction et Rondo op. 72
  1844 – 1937                  per clarinetto e pianoforte

Leonard Bernstein              Sonata
  1918 – 1990                  per clarinetto e pianoforte
                                 Grazioso – Andantino

Eva Bohte pianoforte

Classe di clarinetto di François Benda e Jordi Pons
Jean Françaix (1912- 1997): Tema con variazioni (1974) “Pour mon petit fils
Olivier” per clarinetto in La e pianoforte.
Sessantacinque anni dopo la composizione della Première Rhapsodie di
Debussy, Jean Françaix riceve un'analoga commissione dal Conservatorio di
Parigi per comporre un'opera come prova per il concorso nel dipartimento di
clarinetto. Composto nel 1974 per la prova di quell'anno, Francaix dedica Tema
e variazioni a suo nipote Olivier.
Jean Françaix è stato un compositore e pianista francese la cui musica in un
leggero stile neoclassico mostra l'arguzia e la chiarezza dello spirito francese
tradizionale. In tutta la sua musica Françaix è sfacciatamente impegnato ad
affascinare i suoi ascoltatori, anche se, a differenza del suo amico Poulenc al
quale a volte è paragonato per la sfacciata nonchalance di gran parte della sua
musica, Françaix raramente esprime emozioni profonde o sensibilità.
Tema con variazioni non fa eccezione; presenta un tema gioioso seguito da sei
variazioni che nelle loro varie forme richiamano lo spirito diligentemente
spensierato e irriverente degli anni '20, ma rispondono all'esigenza, nelle parole
dello stesso compositore, di essere "pericoloso da interpretare".
"Fortunatamente", ha aggiunto, "i clarinettisti hanno la tendenza a correre dei
rischi".

Béla Kóvacs (1937): Hommage a Strauss per clarinetto solo.

Bela Kovacs nasce a Tatabánya, in Ungheria, il 1 maggio 1937. Studia
all'Accademia di Musica Franz Liszt di Budapest e, ancora studente, diventa
membro dell'Orchestra dell'Opera di Stato Ungherese all’età di 19 anni,
ricoprendo il ruolo di primo clarinetto fino al 1981.
Bela Kovacs è stato acclamato dalla critica e dal pubblico come uno dei migliori
clarinettisti del suo tempo. Il suo apporto pedagogico al mondo del clarinetto è
evidente nei suoi metodi. Tra le sue composizioni per questo strumento spicca
una serie di tributi ad onorati compositori (Bach, Weber, Debussy, De Falla,ecc) i
cui diversi stili compositivi vengono utilizzati per introdurre i giovani interpreti ad
un approccio musicale specifico alle diverse epoche.
Nell'omaggio a Strauss sono presenti chiari riferimenti ad una delle opere di
questo compositore, “I tiri burloni di Till Eulenspigel”. In questo lavoro
programmatico, che racconta le avventure del piccolo Till, il clarinetto piccolo
gioca un ruolo molto importante: sebbene sia difficile far suonare un clarinetto
come un clarinetto piccolo, Kovacs utilizza
alcune cellule musicali che ricordano questo pezzo. L’Hommage a Strauss è
diviso in sezioni contrastanti, dove si combinano la parte melodica e la parte
tecnica.

Charles- Marie Widor (1844 – 1937): Introduction et rondo op.72 per clarinetto e
pianoforte.

Charles-Marie Widor è stato un organista e compositore francese.

Ricopre il ruolo di organista nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi dall'età di 26
anni.

Sebbene sia conosciuto principalmente per le sue sinfonie per organo, anche la
sua Introduzione e Rondo per clarinetto e pianoforte rimane popolare ed è ancor
oggi eseguita regolarmente. Widor diventa direttore del dipartimento di organo al
Conservatorio di Parigi nel 1890 e poco dopo comincia ad insegnare nella classe
di composizione. Proprio a questo periodo, apice della sue carriera, risale il brano
Introduzione e Rondò, composto nel 1898.
Pur essendo anch’esso un brano francese, a differenza del Tema e Variazioni di
Jean Françaix, questo lavoro sfrutta al massimo le possibilità espressive dello
strumento e presenta parti molto profonde.
Qui si trova un perfetto connubio tra il pianoforte e il clarinetto che, offrendo le
loro possibilità timbriche, riescono a creare insieme temi di grande impatto
emotivo.
L'Introduzione e Rondo di Widor è essenziale per il repertorio di tutti i clarinettisti
e molto richiesto nei concorsi di tutto il mondo.

Leonard Bernstein (1918 – 1990): Sonata per clarinetto e pianoforte.

Nato in America da una famiglia di emigranti ebrei russi, è stato pianista,
compositore ed il primo direttore d'orchestra negli Stati Uniti a raggiungere una
fama universale. Musicista versatile, le sue doti e il suo innegabile talento non
solo gli hanno permesso di brillare nel campo dell'interpretazione, ma ha avuto
anche grande successo nella composizione ed ha ottenuto una grande fama
grazie al suo lavoro pedagogico con i bambini e alla sua forte personalità.
La Sonata per clarinetto e pianoforte è stata la prima composizione pubblicata da
Bernstein; in una lettera ad Aaron Copland (15 W. 52, New York) nella primavera
del
1943, Bernstein racconta il suo scoraggiamento nel pubblicare l'opera. Viene
convinto dalla proposta di un editore e da allora la sonata è stata accolta molto
bene dal pubblico.
Questo lavoro riflette l'entusiasmo giovanile del tempo: l’armonia, le numerose
sincopi e gli svolazzi melodici rendono questo lavoro divertente ed emozionante.
L’intero lavoro ha un tocco jazz che allude all'epoca in cui è stato scritto e
all'anima americana.
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