DISCRIMINATI ANCHE DA MORTI - Chiesa Cristiana Evangelica ADI Venezia-Mestre
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DISCRIMINATI ANCHE DA MORTI Il caso di Michele Curci Giuseppe Strippoli, Mestre 18 maggio 2019 “Ho visto allora degli empi ricevere sepoltura ed entrare nel loro riposo, e di quelli che si erano comportati con rettitudine andarsene lontano dal luogo santo ed essere dimenticati nella città. Anche questo è vanità”. (Ecclesiaste 8:10)
Il Caso Curci “Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici”. (Giovanni 15:13) Michele Curci LA TRAGEDIA La tragedia avvenne il 30 luglio 1952 (sull’interpellanza dell’On. Preti è riportato erroneamente il 30 giugno 1952).Michele Curci,anziano responsabile della comunità pentecostale di Trani(BA), mentre era intento a dei lavori assieme al suo amico e collega Ragno Savino(cattolico), in contrada San Nicola, a circa 5 chilometri da Trani. Entrambi stavano lavorando ad un pozzo in campagna, il Ragno Savino, calatosi per primo nel pozzo fu colpito da esalazioni gassose e morì nel pozzo, il Curci prontamente intervenne, senza riflettere sui pericoli a cui andava incontro per cercare di salvare l’amico e collega, ma appena calatosi nel pozzo fu anch’egli colpito dalle esalazioni venefiche e morì prematuramente, lasciando una giovane moglie e due creature. Aveva solo 36 anni.
LA SEPOLTURA NEGATA Al funerale dei due sfortunati contadini partecipò una folla immensa. Molti credenti evangelici delle comunità limitrofe vollero parteciparvi, e molta popolazione non evangelica accorse ad onorare questi due amici in special modo l’eroico e sfortunato Curci. Questo episodio in altre circostanze, avrebbe certamente fatto meritare al Curci una medaglia d’oro al valor civile alla memoria, mentre dal punto di vista religioso sarebbe stato additato ad esempio di alte virtù cristiane dalle autorità religiose. Ma aimè, qui non siamo altrove, qui siamo a Trani, e le autorità civili e religiose si allearono affinché “il protestante” Curci non fosse tumulato nel santo cimitero di Trani, poiché le sue “eretiche spoglie mortali” avrebbero certamente profanato la santità di quel Campo-santo. Accampando a pretesto un articolo del Diritto canonico in materia di sepolture degli “acattolici”,dimenticando che non si stava nello Stato Pontificio ma nella Repubblica Italiana, e che il cimitero è un luogo pubblico e non più confessionale, ed inoltre, cosa ancora più grave, dimenticando che questo “acattolico” era morto per salvare un “cattolico”.
Brigida Pansini moglie di Curci Brigida e Michele Curci con il figlio Brigida e Michele Curci Michele Curci
La storia si ripete (A Trani sono recidivi) “È preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi fedeli” (Salmo 116:15) Dopo tutto il bailamme di polemiche seguito alla vicenda di Michele Curci ed il suo strascico parlamentare, si sperava che fatti come quelli non si sarebbero più verificati sul territorio italiano, in special modo in quel di Trani ed invece così non fu. Il ritornello si ripetè: “Stessa spiaggia, stesso mare”, come diceva una nota canzone degli anni ’60. Non solo il fatto si ripeté, ma assunse le stesse modalità, ed interessò i medesimi personaggi: - stessa città,Trani; - stesso sindaco, Francesco Paolo Mongelli (dal 15 giugno 1952 al 21 dicembre 1957); - stesso arcivescovo,Reginaldo Giuseppe Maria Addazi(dal 10 novembre 1947 al 3 luglio1971); - stessa minoranza religiosa colpita, i pentecostali; - stessa comunità,quella fondata da Curci, ora guidata da Cosimo Minervini.
Il Lupo perde il pelo ma non il vizio
Funerali e sepolture. Secondo la legislazione italiana in materia, ancora basata su criteri laici, nel cimitero comunale può e deve essere sepolto chiunque per nascita, residenza o per morte avvenuta sul territorio del Comune ha per ciò stesso diritto di sepoltura nel cimitero comunale stesso. Se poi il Comune intende riservare uno spazio speciale, nel Cimitero, agli evangelici, può farlo sia di propria iniziativa che ad istanza degli interessati, e in ogni cavo previa autorizzazione prefettizia. Se nonché avviene normalmente che o la legge non viene rispettata o gli evangelici vengono seppelliti, per ordine delle autorità, fuori del recinto del cimitero comunale, e si verificano altresì spesso episodi di odiosa intolleranza ad opera delle autorità religiose cattoliche che spesso riescono a sopraffare la stessa autorità civile. Di seguito riportiamo altri episodi analoghi e quelli avvenuti a Trani nel 1952 e nel 1954. Sono episodi sia antecedenti il 1952 che successivi al 1954 ed hanno interessato credenti di varie confessioni evangeliche.
IL CASO DI FRANCOIS –LOUIS BLONDEL Enrichetta Blondel Alessandro Manzoni Nel 1785 al calvinista svizzero François Louis Blondel, futuro suocero del Manzoni, trasferitosi per sviluppare la sua industria in Lombardia, morì di parto la moglie insieme al neonato; e quando il vedovo chiese per i defunti i riti ecclesiastici il parroco locale gli oppose un netto rifiuto, sicché i due cadaveri dovettero esser sepolti nel giardino della villa in cui Blondel risiedeva.
L’interdetto sul cimitero di Lipari del 1884. Entrando nel cimitero di Lipari e percorso il vialetto di cipressi, si arriva alla prima scalinata che porta ai livelli più alti. Sulla destra c’è un loculo con questa scritta: IN LOVING MEMOR OF…ALLA CARA MEMORIA DI COSTANCE EMILY. FIGLIA DI J. S. PRATT. MOGLIE DI A. E. NARLIAN, NATA NELLO YORSHIRE, INGHILTERRA, IL 23 AGOSTO 1850, MORTA A VULCANO IL 12 APRILE 1884. SIA PACE ALL’ANIMA SUA Il sindaco di allora, Emanuele Rossi, autorizzò la sepoltura nel cimitero di Lipari. Ma la signora Narlian era protestante. Apriti cielo! Il Vescovo di Lipari emise una bolla che cominciava così: “NOI MARIANO PALERMO PER LA GRAZIA DI DIO E DELLE SANTA SEDE, VESCOVO DI LIPARI. Essendo oggi stata profanata l’ultima dimora dei cattolici estinti con la inumazione del cadavere della signora Narlian, vissuta e morta protestante, contrariamente alla Nostra protesta, fatta pervenire a questo Municipio…ordiniamo quanto segue: 1) Resta interdetto e dissacrato questo Cimitero della Nostra Città di Lipari. 2) Resta per conseguenza interdetta la Chiesa attigua al predetto Cimitero. 3) I parenti del defunto, se vogliono, possono ordinare il funerale in un’altra Chiesa. 4) Dalla Chiesa, ove si è celebrato il funerale, sino al Camposanto il cadavere non sarà accompagnato da alcun Sacerdote. 5) I morti che dalla loro abitazione saranno trasportati al Cimitero, potranno essere accompagnati dai Sacerdoti, ma questi si ritireranno non appena giunti ad una rimarchevole distanza dal detto Cimitero. 6) I sacerdoti che contravverranno a questo Nostro ordine resteranno ipso facto sospesi a divinis per quel tempo che Noi crederemo opportuno. Dato a Lipari il 15 aprile 1884.
Il cimitero di Lipari
L’interdetto durò due anni La tomba protestante a Lipari Il vescovo Mons. Mariano Palermo
In giugno era morta un'appartenente al gruppo, che (dice il prefetto nel suo rapporto cit.) non poté essere seppellita nel cimitero del paese «per non acuire il risentimento della popolazione che minacciava di impedire la profanazione del luogo sacro». La morta fu sepolta in un angolo del cimitero di una frazione vicina, «col pretesto che non era stato ancora consacrato». (ACS/ 0.l/Trento, rapporto del prefetto di Trento del 16 agosto 1937, con il visto dell'Ovra.)
Nel cimitero di Faeto (Foggia) il 5 febbraio 1953 veniva rifiutata la tumulazione del cadavere di una donna evangelica, tale Gallucci, nella cappella di famiglia, perché il sacerdote cattolico-romano aveva obbiettato che ove ciò fosse avvenuto, egli non avrebbe potuto celebrarvi le sue funzioni e consentirvi la tumulazione di altre salme di persone che in vita avessero professato la confessione cattolico-romana. Pertanto la Gallucci dovette essere sepolta in un angolo del cimitero. Nel pomeriggio del 24 febbraio 1953 nel cimitero comunale di Chioggia (Venezia) aveva avuto luogo sul posto do si stava seppellendo la bimba evangelica Maria Gorisi, la funzione funebre presieduta dal Pastore valdese. Mentre si stava svolgendo la liturgia di rito ecco che il frate Don Carlo, addetto al cimitero, cominciò a gridare che gli evangelici se ne andassero, e quindi intervenne intimando ai becchini di procedere subito al seppellimento senza attendere che la funzione terminasse e, intimando la sospensione del rito, cercava con una manata di gettare a terra degli innari di cui si servivano i fedeli. Dato che il Pastore, invitando i presenti alla calma, proseguiva nello svolgimento della funzione, il frate si allontanò lanciando improperi.
Al Consiglio comunale di Bari, il consigliere Vincenzo Pinto (PCI) Il Sindaco di Atena (Salerno) propone il 2 dicembre elevava contravvenzione , il 7 1954 un’interpellanza per marzo 1953, contro un sapere “per quali motivi è Capitano dell’Esercito della stato costruito un recinto Salvezza, per aver proceduto della stessa altezza del alla sepoltura di una muro di cinta della correligionaria celebrandola necropoli, onde seppellire funzione funebre secondo le i cadaveri di cittadini di forme del rito evangelico. Carbonara di religione evangelica”. Il 27 ottobre 1955 a Gissi (Chieti), i Carabinieri intervengono durante i funerali di un evangelico per impedire il sermone e per minacciare di arresto l”anziano”.
Cattolicesimo e sepolture La Commedia, Inferno,Canto X,sesto cerchio, i sepolcri degli eretici, Gustave Dorè Per la chiesa cattolica romana, essendo da secoli i cimiteri luoghi cattolici, era naturale e legittimo pretendere l’esclusività dell’uso dello stesso. Essendo un luogo santo, il cimitero, qualora avesse ospitato un morto non cattolico, eretico o suicida, sarebbe risultato profanato e pertanto le autorità religiose del luogo(vescovo) avrebbero dovuto lanciare l’interdetto su quel luogo, come è purtroppo avvenuto in alcuni casi.
Da:Il Monitore Cattolico vol. IV – parte I, 1885, Conversano,BA
Da:Elementi di Diritto Ecclesiastico,Francesco Nardi,tomo secondo,Padova,1854
La legislazione italiana in materia di sepolture 1. Regno d’Italia. I cimiteri o campisanti, in Italia, in passato, quando cioè la Chiesa Cattolica era religione unica dello stato, erano costruiti ed utilizzati secondo le indicazione di tale chiesa. I morti cosiddetti acattolici (cioè non cattolici, volendo con tale termine raggruppare anche atei, comunisti, anarchici, protestanti, scomunicati, usurai, ecc.) venivano seppelliti in apposite aree esterne, adiacenti i cimiteri cattolici, e sempre se questi erano d’accordo. Tranne nelle Valli Valdesi dove la piccola comunità Valdese aveva i suoi piccoli cimiteri. In alcune località tuttavia, furono concesse delle apposite aree ad uso cimiteriale per gli stranieri acattolici e protestanti residenti in Italia. Con l’unità d’Italia, il nuovo governo sabaudo cercò di porre rimedi più efficaci legiferando in merito
Da:Enciclopedia legale,ovvero repertorio alfabetico di legislazione,…vol 5,(Domenicantonio Galdi, Francesco Foramiti,Napoli 1868)
Da: Della uguaglianza civile e della libertà dei culti secondo il diritto del Regno d’Italia (Isacco Rignano,Livorno 1868)
Giornale della R. Accademia di medicina di Torino, Anno XVI,vol. XLVIII, (AA.VV,1863)
2.Regno d’Italia - dittatura fascista Durante il regime fascista e monarchico, il monopolio cimiteriale era ancora nelle mani della Chiesa Cattolica anche se regolamentato dalle leggi sabaude. Infatti dove potevano, le leggi monarchiche italiane sulla materia venivano ignorate, facendo prevalere il Diritto Canonico. Dopo la stipula del Concordato con lo stato Italiano(Patti Lateranensi), il Vaticano ebbe maggior libertà nell’eludere le leggi dello stato in questa materia, ed infatti episodi di discriminazione “cimiteriale” continuarono a verificarsi.
3. Repubblica. Con la caduta del fascismo, l’abolizione della monarchia ed il passaggio alla Repubblica “laica” (?) si sperava che le cose mutassero, ed invece fino a tutti gli anni ’50 questa discriminazione mortuaria rimase in atto con episodi incresciosi come quelli citati in questa ricerca, ciò a dimostrare che quando poteva, la lunga mano del Vaticano riusciva a manovrare le coscienze anche in barba alle leggi dello stato.”Scherzi da prete”. R.D. 21 dicembre 1942, n.1880. Approvazione del Regolamento di Polizia Mortuaria (G.U.16 giugno 1943,n.139).
Cimiteri acattolici/protestanti in Italia. Cimitero dei Rotoli o degli Inglesi dell’Acquasanta,Palermo Cimitero acattolico di Capri Cimitero acattolico di Vicenza Cimitero degli inglesi, Testaccio, Roma Cimitero degli Inglesi,Firenze Cimitero acattolico,Siracusa
Cimitero evangelico,Bolzano Cimitero degli Inglesi,Livorno Cimitero degli inglesi,Napoli Cimitero evangelico di Verona Cimitero evangelico di Trieste Cimitero inglese di Bagni di Lucca
Cimitero evangelico di Rio Marina,Isola d’Elba Cimitero evangelico di Arco di Trento (TN) Cimitero degli Inglesi Bordighera, Cimitero valdese di Favale di Malvaro (GE) Cimitero degli Inglesi, Messina frazione Castello
Le tombe degli innamorati. Le due tombe si trovano nel cimitero di Roermond, una piccola cittadina dei Paesi Bassi. Questa è la storia del colonnello protestante J.W.C. van Gorkum e della nobildonna cattolica J.C.P.H. van Aefferden. Il loro matrimonio provocò uno scandalo nel 1842:non solo erano di due religioni diverse, ma erano anche di due differenti classi sociali. Nonostante le difficoltà, il matrimonio durò 40 anni e finì solo con la morte del colonnello, nel 1880. L’uomo venne sepolto nel cimitero protestante della città, ma ai tempi la divisione tra religioni in Olanda era talmente profonda che persino i cimiteri, pur essendo uno accanto all'altro, vennero separati da un muro di mattoni invalicabile. Otto anni più tardi, quando la moglie morì, non poté essere sepolta con il marito. Prima di morire, l'anziana signora scrisse una lettera al parroco di ed espresse il desiderio di essere sepolta il più vicino possibile a lui. L'uomo, mosso a compassione per quel amore così forte, al momento della sepoltura la fece seppellire vicino al muro che divideva i due cimiteri e si mise d'accordo con il pastore protestante affinché lo stesso fosse fatto per il marito. Mesi dopo il parroco si accollò le spese per la costruzione della tomba e di quella dell’amato, al di là del muro, costruendo due torrette che si sollevano oltre il muro. In esse si prolungano due braccia di marmo che si prendono per mano. Le due lapidi, entrambe a ridosso del muro che le separa, si stringono reciprocamente e resteranno unite per sempre.
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