COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703

Pagina creata da Marika Viola
 
CONTINUA A LEGGERE
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
COSSIGNANO
E I TERREMOTI DEL 1703
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
Cossignano
                e i terremoti
                    del 1703
Nell’arco di pochi decenni, a cavallo tra la fine del 1600 ed il principio del
1700, si concentra una impressionante serie di avversità naturali che misero
a dura prova la vita dei nostri antenati.
Tempeste di grandine distrussero i raccolti degli anni 1690-1693,
accompagnate da alluvioni che danneggiarono seriamente mulini e ponti; poi
altra distruzione dovuta a fulmini e nevicate eccezionali negli anni 1713-1718.
Tra questi si verificò la più devastante sequenza sismica dell’epoca moderna,
culminata nei due terremoti del 14 gennaio (epicentro Norcia) e del 2 febbraio
1703 (epicentro L’Aquila).
Messaggeri a piedi ed a cavallo diffondono tra le varie comunità notizie
reciproche sull’entità dell’evento.
Cossignano, dove il terremoto fa crollare parte del tetto del palazzo comunale,
invia la notte stessa del 14 gennaio un messaggero ad avvertire il Priore:
“A Nicola di Giuseppe mandato di notte a Porchia a chiamare il Signor Priore per l’urgenza
del Terremoto bol spesi li 17 gennaio detto -1703 -:-:4”
All’epoca, non conoscendo l’origine del terremoto popolo ed autorità lo ritenevano un
segno evidente dell’ira divina per i peccati commessi; il primo atto era dunque quello di
supplicare il perdono e la misericordia di Dio tramite l’intercessione dei Santi.
Primo ad essere interpellato è il patrono San Giorgio in onore del quale viene offerta una
certa quantità di cera in candele da tenere accesa in segno di devozione davanti alla sua
immagine.
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
Uscite Straordinarie
1662 - 17141
“(c. 183-184)
Gennaro e Febbraro
Alli Signori Priori del Santissimo
Sacramento paoli diece per tanta
Cera servita per l’espositione
del Santissimo Sacramento, e
di S. Giorgio nostro Protettore
nell’emergenza del Terremoto
bol sp li 22 gennaio 1703 scudi
1.”
Viene quindi ospitato un Padre Cappuccino per un corso di Prediche utili alla conversione
dei cuori ma anche a tranquillizzare gli animi terrorizzati dalle continue e forti scosse.

“A di 18 febbraro 1703
Al Sig. Prospero Damiani scudi tre baiocchi sette e quatrini quattro sono per altrettanti
improntati da lui per spese cibarie fatte al Padre Missionario Capuccino, e Compagni
et altro come nella lista esistente in filza, fatto venire dalla Comunità in questi tempi si
bisognosi de Terremoti dico scudi 3:07:4”
Con il passare dei giorni si comprende di aver subito una comune sorte; tanto più che i
terremoti non accennano a diminuire ed è quindi necessario affiancare al patrono locale
una devozione superiore e più efficace a perorare la misericordia di Dio; San Nicola da
Tolentino, San Filippo Neri, San Francesco Borgia riscuotono un ampia fiducia ma, si
sono detti, chi meglio della sua Santissima Madre può assicurare il buon esito della
supplica?
Il Piceno conserva poi a Loreto la sua Santa Casa, patrona dell’intera regione, ed è Lì
che senza esitazione si rivolgono le Comunità.
Si stabiliscono pellegrinaggi che prevedono la partecipazione di tutto il popolo; Autorità,
Clero e Popolo. Per permettere ai poveri di parteciparvi le comunità si fanno carico per
loro del vitto e delle offerte agli ospizi e locande lungo il cammino.
Cossignano al pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto unisce quello a San Nicola da
Tolentino.

1 Cossignano, Archivio Storico Comunale USC 7 “Uscite Straordinarie 1662 - 1714” c 184 v
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
Consiglio
del 25
febbraio
17032
“(c 158) D.nus Pasquale
Mariottus existens in Concilio
Juravit tactis et Consulit:
Super Publica dixit:
Ogn’uno vede, e sente notte,
e giorno li Castighi, che Iddio
ci manda de Terremoti per le
nostre Colpe, onde per placare
l’ira di Dio ogni Popolo di
questa Marca si sforza andare
a visitare processionalmente
la Santissima Casa di Loreto,
però dico, e lodo, che noi
ancora dobbiamo imitare
tale buone opere coll’andarvi
con le nostre Compagnie
processionalmente dentro il
venturo mese di maggio, non solo a Loreto, ma anche a S. Nicola in Tolentino, acciò con
questa Processione habbiamo da intercederci il perdono de nostri errori commessi, e
perché in detta stagione il Popolo si trova bisognosi di vitto, però direi che per sovvenirlo
nel viaggio si spanizzassero da due Rubbia di grano dello Spedale con la licenza
dell’Ordinario con qualche altra Carità, che potesse fare la nostra Comunità da prendersi
dallo straordinario con la licenza di Monsignor Governatore.”

Consiglio del 25 marzo 1703
“4° Essendo stato risoluto dall’antecedente Consiglio l’andata con le Compagnie dentro
il prossimo mese di Maggio à visitare il Santuario di Loreto, e S. Nicola in Tolentino,
però se pare accrescere altri scudi diece di donativo al medesimo Santuario oltre alli
scudi diece Annuani stabiliti in Tabella, per sovvenire in qualche parte alli bisogni de
poveri, che n’andranno, se pare prendere dagl’effetti, e rendite del nostro Spedale scudi
dieceotto almeno oltre alli scudi cinque soliti con osservare la licenza dell’Ordinario.

2 Cossignano, Archivio Storico Comunale Consigli 21 “Consigli Comunali dal 1693 al 1705”
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
5° Per la buona condotta delle medesime Compagnie se pare eleggere due Deputati …
Super 3° In quanto al publico Palazzo, che si trova non ordinariamente interessato dalli
passati Terremoti à pericolo di precipitare affatto, si che torna conto di fare fare una peritia
da persona intelligente per riconoscere il bisogno, che tiene per farlo risarcire, e con quelle
fortificazioni, che si ricercano, mentre è cosa giusta di rimediare à tali inconvenienti con
procurare dal medesimo Perito una nota del bisognevole, acciò si possa provedere, e
questo con ogni diligenza, e purezza, accò non apporti maggior pregiudizio.
Super 4° Sarà molto conveniente di portarsi alla Santissima Casa di Loreto, et a S. Nicola
in Tolentino dentro il futuro mese di maggio con una Compagnia di questa nostra Padria,
e precisamente con quella, che toccarebbe nel mese di Agosto, che si dice toccare alla
compagnia della Santissima Croce, ma con quella maggiore devotione, che sarà possibile
e portargli il donativo di scudi 10 unitamente di più delli scudi 10 soliti da esigersi dal P.
Modena depositario costituito di scudi 18 per come nella senza et oltre a questo si debba
andare a visitare come si è detto il glorioso S. Nicola in Tolentino, e per tale effetto fare
una cerca particolare tanto dentro la Terra, quanto in Campagna, e con tale // carità si
debba fare un donativo a quel glorioso santo in tanta cera, acciò il medesimo Santo in
Compagnia della Vergine Santissima di Loreto ci possino esser Avvocati appresso Sua
Divina Maestà di poter impetrare la gratia a far cessare li correnti Terremoti, et ogn’altro
male, che potesse soprastare alla Vita, e robba di noi poveri, e miseri mortali.
Super 5° In quanto alli Deputati per la condotta della Compagnia ne luoghi suddetti; come
anche per dispensare l’elemosina destinata a poveri, che li Signori Priori del bimestre
suddetto habbino l’autorità di nominarli.”
Ogni atto veniva comunque sottoposto all’autorizzazione del Vescovo di Ripatransone
ed al Governatore del Presidato di Montalto

Atti 1700-1710
“(fuori) Al Molto Illustre e Reverendo
signore / Mons. Polidori Vicario
Generale / di Ripa / per / La Comunità di
Cossignano
(interno) Molt’Illustre, e Reverendissimo
Signore:
Essendo stato risoluto da questo publico
Conseglio d’andare processionalmente
con tutto il Popolo alla Santissima Casa di
Loreto, et a S. Nicola di Tolentino dentro
questo mese di Maggio per ringratiare
la Beatissima Vergine, et il medesimo
Santo d’haver preservata questa Terra
ne scorsi Terremoti da quelli flagelli,
COSSIGNANO E I TERREMOTI DEL 1703
sopra lo stato d’esso spedale per maggiormente ottenerne la gratia, che del tutto;
(9 maggio 1703)3”

La relativa lontananza dagli epicentri ha fatto si che Cossignano non dovesse piangere
delle vittime; vi furono invece danni agli immobili. Ingenti al palazzo comunale al quale
crolla una parte del tetto.

Consiglio del 25 marzo 1703
“3° Minacciando il Palazzo Pretoriale precipitio per le scosse patite dal Terremoto, però
che pare fare per dargli riparo, acciò non precipiti affatto, e perché anco ci debba, e
possa abitare il medesimo signor Priore.”

Consiglio del 3 giugno 1703
“(c 162 ) 8° Che quantità di Calcina pare di comperare per restaurare questo nostro
Palazzo dalli danni patiti per causa de Terremoti
Super 8° Per la Compra della Calcina per servizio di questo Palazzo // direi che se ne
prendesse l’informatione dalli Periti muratori, e poi si comprasse tutta quella quantità,
che sarà di bisogno
A Nicola Damiani Sindico scudi due, e baiocchi sei per tanti da esso spesi, come in lista,
per mattoni, Coppi, pianchette, Calcina, quadretti,e maestria servita per appiancire il
forno del pan casareccio, e riadattatura di un pezzo di tetto del Palazzo Pretoriale fatto
cadere dal Terremoto bol spesi li 10 Aprile 1703 scudi 2:06
(c 17) Maggio e Giugno
A Giuseppe Attanasi muratore da Force baiocchi sessanta per quietatione della Peritia fatta
del danno nel Palazzo Pritoriale causato dal Terremoto bol sp li 4 maggio 1703 scudi -:60
(c 17-18) nota spese per calcina per restauro del palazzo”
L’anno 1703 che ha messo duramente alla prova i nostri antenati, privandoli del sonno,
della tranquillità, dei beni, ed anche dei divertimenti carnevaleschi... viene da essi
chiuso con un ultimo gesto di devozione al Patrono San Giorgio al quale, in quei tempi
di calamità e carestia viene offerto il prezioso olio per far ardere nei giorni di festa una
lampada votiva.

3 Cossignano, Archivio Storico Comunale ASCC 28 Amministrazione 8 “Atti 1700 – 1710” 8 aprile 1703
Uscite Straordinarie
1701 - 17041
“(c. 15) Gennaro e Febraro

A    Stefano      portapatente
suddetto sorte quattrini tre
per haver portato l’editto per
la proibitione del Carnevale
bolognini spesi li 17 gennaio
1703 -:-:7:3
31 dicembre 1703
(c 168) 7° Se pare ne giorni
festivi far ardere la Lampada
nell’altare di S. Giorgio nostro
Protettore, ed il prezzo
dell’oglio da prendersi dallo
straordinario
(c 170 v) Super 7° Stimo ben
fatto far ardere tutti li giorni
festivi la lampada nell’Altare
del glorioso S. Giorgio nostro
Protettore, acciò voglia liberare
questa nostra Padria, e Territorio da tutte le disgratie, et avversità, e per la compra
dell’oglio si prenda nelle spese straordinarie, e che il Balivo debba aver la Cura di portarci
l’olio ne detti giorni festivi, accendere la lampada, e smorzarla. Capp. Omnia vota fav.”
Offida, 5 dicembre 2018
                                                                                   Mario Vannicola

1 Cossignano, Archivio Storico Comunale USC 8 “Uscite Straordinarie 1701 - 1734”
Pro Loco Cossinea
Associazione Turistica
Puoi anche leggere