CONSUNTIVO ATTIVITA' 2019 - Giullari di Gulliver casella postale 284 tel. 091 966 62 02 www.giullari.ch

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CONSUNTIVO ATTIVITA’ 2019

                                          Giullari di Gulliver
                                           casella postale 284
                                             6864 A R Z O
                                           tel. 091 966 62 02
                                            www.giullari.ch
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Consuntivo attività 2019 - gennaio 2020
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INTRODUZIONE
L’Associazione Giullari di Gulliver propone attività creative ed espressive per diverse fasce d’età, con
particolare attenzione ai giovani (12-30 anni).
Di anno in anno il metodo di lavoro dei Giullari di Gulliver evolve, sempre alimentato da uno spirito di
ricerca, tanto che parlare di metodo è probabilmente errato. L’Associazione sviluppa infatti un
atteggiamento di ascolto, di accoglienza, di rispetto, di curiosità, … che permette a chi partecipa alle attività
di trovare strade creative diverse, ogni volta che inizia una nuova esperienza. Questo tipo di approccio crea
un coinvolgimento piuttosto appassionato. Che si tratti degli animatori delle colonie, dei partecipanti ai
progetti teatrali, dei gruppi che lavorano per il Festival di narrazione di Arzo, … tutti vivono queste varie
esperienze in modo molto intenso e i destinatari delle proposte beneficiano di questo entusiasmo
restandone coinvolti.
Importante resta il lavoro teatrale dei Giullari. Esso è riconosciuto dal pubblico e da diverse istituzioni del
territorio per il suo valore sociale ed educativo, mentre questi aspetti acquistano forza se anche il lato
artistico è curato e approfondito.

La sede
La sede amministrativa è in parte a Losone presso Antonello Cecchinato e Prisca Mornaghini, dove viene
coordinata l’attività teatrale e svolto il lavoro di segretariato, e in parte a Besazio, dove Annamaria Lupi si
occupa della contabilità e dell’amministrazione. A Besazio si trova inoltre l’archivio cartaceo delle attività e
dei conti dell’Associazione.
La maggior parte del materiale dell’Associazione si trova in un magazzino a Losone.
Il materiale della colonia Arcagajarda si trova invece in un locale ad Arzo. Ai monitori delle rispettive colonie
spettano l’organizzazione e il riordino di questi spazi dopo le attività, mentre Antonello Cecchinato si occupa
durante tutto l’anno del materiale teatrale e tecnico e del magazzino di Losone.

Il furgone
Il furgone dell’associazione viene utilizzato per il trasporto del materiale e di partecipanti, per le prove e gli
spettacoli, de La Bottega del Teatro, del Collettivo Teatrale, a volte per il Confabula, per le attività della
Colonia Lazzi di Luzzo o per altre attività puntuali. Occasionalmente viene utilizzato per il ritiro di
materiale acquistato (ma più spesso ricevuto in dono) utile alle varie attività e poi conservato in
magazzino.

Comitato e assemblea
Il comitato si riunisce regolarmente per discutere lo svolgimento delle attività, le nuove proposte, i bisogni
e le difficoltà dell’Associazione.
L’assemblea ordinaria ha avuto luogo in febbraio presso la sala multiuso di Besazio. È stata preceduta dal
tradizionale brunch voluto per assicurare un momento conviviale tra i soci dell’associazione.
Le riunioni di comitato si sono svolte presso il Centro giovani di Mendrisio.

ATTIVITÀ TEATRALI
Il supporto tecnico al lavoro teatrale dei Giullari continua a migliorare grazie al coinvolgimento di due
giovani tecnici (tra cui un fonico neodiplomato) che sono a disposizione per musica, audio e luci quando
necessario.
Interessanti sono stati quest’anno gli scambi tra partecipanti di diversi progetti, che si sono presentati come
pubblico gli uni degli altri. Questo è avvenuto soprattutto tra La bottega del teatro, l’Atelier del Club 74, i
Lazzi di Luzzo e il Collettivo Teatrale. Grazie alla possibilità di pubblicizzarsi a vicenda e alle (in parte nuove)
amicizie che permettono di andare a teatro in compagnia, si è vista crescere sensibilmente la presenza
giovane in sala o in piazza.

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La bottega del teatro:
Da gennaio ad aprile è continuato il periodo di creazione e di prove dello spettacolo de “La bottega del
teatro”, progetto teatrale d’integrazione multiculturale per giovani.
Dopo i 5 pomeriggi della prima parte del progetto (2018) ci sono stati altri 3 pomeriggi e 2 giornate intere
di lavoro che hanno portato alla creazione dello spettacolo “Planiamo attraverso la nebbia”, ispirato al
Macbeth di Shakespeare.
Il lavoro è stato intenso, anche perché il gruppo è restato numeroso (19 attori in scena: 1 adulto e 18
giovani), ma sempre allietato dal buon umore. Sebbene si tratti di una tragedia, le improvvisazioni hanno
portato una sana e interessante dose di comicità allo spettacolo. Sarebbe stato bello poter dedicare più
tempo all’aspetto conviviale del progetto, e quindi alle pause, ai pasti, ecc, ma la data della prima ha un po’
incalzato i registi (Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato). Momenti di scambio e conoscenza reciproca
all’interno del gruppo si sono comunque creati in modo spontaneo nel periodo di creazione e, ancor di più,
durante le giornate degli spettacoli.

Il progetto è terminato (per il momento) con tre giornate di prove più spettacolo: al Foce di Lugano, al
Teatro dell’OSC a Mendrisio e all’Oratorio di Balerna.
Tutte e tre le date (e in particolare la prima) hanno avuto una buona affluenza di pubblico. Come si diceva
anche sopra, tanti giovani sul palco portano tanti giovani nel pubblico; questo è stato motivo di grande
soddisfazione per i promotori del progetto a cui sta a cuore la vita della scena teatrale tra i giovani. La vigilia
della prima il regista, Antonello, e il promotore principale del progetto, Theo, sono stati invitati a Rete Due
per un’intervista: http://giullari.ch/?page_id=824

Lo spettacolo:
Alcune streghe predicono a Macbeth che diventerà re. Egli crede a questa profezia e, accompagnato
nell’impresa dalla moglie, non si fa scrupoli a disporre di vita e morte altrui per raggiungere il trono. Ma
una volta diventato re, Macbeth non trova pace e la carneficina continua. Nello spettacolo emergono il
movimento, il lavoro corale e un aspetto comico che si contrappone alla tragica stupidità morale di
Macbeth. E questa caratteristica del personaggio è, ahinoi!, di estrema tragica attualità.

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Planiamo attraverso la nebbia – Teatro Foce
Sull’onda di quest’ultima considerazione è nata l’idea de “Il botteghino del teatro”…

Il botteghino del teatro
Questo è un progetto di cui parleremo maggiormente nel preventivo attività 2020. Nel 2019 è nata l’idea,
se ne è discusso in comitato e poi un gruppo di 6 giovani appassionati di teatro (monitori delle colonie e
partecipanti della Bottega) si sono ritrovati per discuterne e per capire come avviare il progetto.
Il desiderio è quello di organizzare una rassegna teatrale per giovani nel Mendrisiotto. A Bellinzona c’è
Maxiteatro, a Lugano c’è il FIT che ha un’offerta di teatro-giovani, ma tra Chiasso e Mendrisio manca
un’offerta teatrale interessante per i giovani.
Chiaro è subito stato per gli interessati che l’aspetto dell’accoglienza sarà fondamentale per il progetto. I
promotori vorrebbero offrire al pubblico dei buoni spettacoli a prezzi abbordabili, ma anche l’occasione di
vivere un’esperienza insieme, di fare in modo che il pubblico sia accolto in uno spazio in cui abbia poi
voglia di tornare. In questo senso si immagina un luogo in cui poter allestire anche un foyer che sia un
punto d’incontro e di scambio prima e dopo lo spettacolo.
È stato individuato come possibile luogo il Teatro del centro sociale di Casvegno (OSC Mendrisio) e da un
primo contatto con gli animatori del Club ‘74 sembrerebbe che ci sia interesse per una collaborazione.

Collettivo Teatrale Giullari di Gulliver
Il Collettivo continua a essere una compagnia integrata di 8/10 persone (a dipendenza dello spettacolo) che
riunisce adulti professionisti in campo educativo e/o teatrale, attori giovani e non con handicap, ragazzi con
difficoltà sociali.
Il gruppo si ritrova normalmente un pomeriggio alla settimana a Mendrisio (palestra dell’Istituto Torriani)
per creare e provare gli spettacoli che poi porta in scena.
Quest’anno il Collettivo Teatrale ha continuato a rappresentare gli spettacoli in repertorio in diverse località
e occasioni:
- “In attesa di un buon momento”: Oratorio di Balerna, Teatro del Gatto ad Ascona, Festival Orme Lugano
(Teatro Foce); alla rappresentazione al Festival Orme è seguito un incontro con il pubblico.
- “Biancaneve”: Teatro dell’OSC a Mendrisio, Festival della Fiaba di Cagiallo
- “Il pricipe ranocchio”: scuole comunali Cureglia
Inoltre ha portato a termine la sua ultima creazione “Le avventure di Pinocchio”. La pièce ha debuttato per
le scuole comunali di Paradiso e poi pubblicamente sulla piazza di Meride in collaborazione con la Bottega-
Bar L’Incontro e al Teatro dell’OSC di Mendrisio in occasione della Festa Campestre del Club ’74.

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Le avventure di Pinocchio
Collettivo M inimo
Il Collettivo Minimo ha continuato a proporre i suoi spettacoli per bambini “Ho un’idea!” e la rispettiva
versione natalizia quando è richiesto uno spettacolo per i più piccoli, spesso in combinazione con una fiaba
dei Confabula (adatto piuttosto dai 6 anni in su).
Anche lo spettacolo “Biancaneve, un’adolescente allo sbaraglio” è stato presentato ancora alcune volte
(Teatro Paravento, Tan teatro, Festival Terre e Laghi).
Il Collettivo Minimo è stato nuovamente richiesto per la rassegna MaxiTeatro di Bellinzona, rassegna di
teatro per giovani, dove ha presentato una nuova versione de “Il lago dei cigni”.
Il gruppo Confabula
Il gruppo Confabula ha continuato a essere chiamato in svariate occasioni e situazioni, durante e fuori orario
scolastico, per bambini, adolescenti e giovani. Molte sono le richieste in occasione della fine dell’anno
scolastico e della notte del racconto.
Con due dei giovani narratori Confabula è stata inoltre ripresa ed elaborata in due giornate di lavoro la fiaba
“Jack e il fagiolo magico” (di cui era stata abbozzata una prima struttura durante l’ultimo corso di
formazione con Roberto Anglisani).
In autunno c’è stato un ritrovo dei “vecchi” Confabula richiesto da uno dei suoi fondatori che da tempo vive
in svizzera francese. Egli ha invitato i vecchi amici a pensare di riprendere alcune canzoni dei CD che hanno
pubblicato i Giullari (quelle che hanno un contenuto narrativo) per metterle in forma teatrale. L’idea è
piaciuta sia ai “vecchi” che avrebbero voglia di rimettersi in gioco che ai giovani che sono cresciuti a suon di
“Canta e balla”.
Si è quindi iniziato a cercare un luogo adatto per una residenza di indicativamente 5 giorni.

Teatro Senza Frontiere
La compagnia internazionale si è ritrovata quest’anno in estate a Stade, vicino ad Amburgo. Il gruppo è
rimasto pressappoco quello degli ultimi anni con i partecipanti delle associazioni BHH-Sozialkontor (DE),
Perspektivy (RU) e Giullari di Gulliver. Ai ticinesi si sono aggiunti un ragazzo ex-partecipante dei Lazzi di
Luzzo e attore del Collettivo Teatrale che ha preso parte per la prima volta a questo progetto, e una giovane
danzatrice (pure lei ex-partecipante dei Lazzi) che ha accompagnato il gruppo durante la fase di creazione.

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La compagnia al lavoro nella sala prove presso l’ostello di Stade

Le rappresentazioni hanno avuto luogo al teatro Sprechwerk ad Amburgo: un bellissimo teatro della scena
alternativa. Lo spettacolo è stato rappresentato due volte con la sala piena e un ottimo riscontro da parte
del pubblico.
Durante le giornate libere gli organizzatori tedeschi hanno proposto un ricco programma culturale e
turistico.
Presso l’ostello accompagnatori e partecipanti del progetto hanno avuto modo di approfondire, o iniziare
(per i nuovi), la conoscenza reciproca in uno scambio che si fa tanto arricchente quanto le culture dei
presenti sono diverse.
E così chiacchierando nascono nuove idee per futuri nuovi progetti. Chissà che un giorno non si crei
qualcosa come un Lazzi Senza Frontiere per adolescenti… ma non possiamo ancora dire niente di più!
NB: L’attività TSF è autonoma dal punto di vista finanziario, con sostegni mirati da parte di fondazioni o
altri enti, che non figurano nel bilancio dei Giullari. Questa attività ha in ogni caso il pregio di ampliare
l’offerta tradizionale e trasversale del lavoro dei Giullari di Gulliver, fra giovani e portatori di handicap,
mentre contribuisce alla promozione delle attività peculiari dell’associazione.

Collaborazioni
L’Atelier di teatro del Club 74 ha portato a termine la creazione iniziata nel 2018 e ha presentato lo
spettacolo “Moi c’est moi, e ho anche visto l’anima di Einstein fluttuare” due volte a Mendrisio nel suo
Teatro (Casvegno) e a Lugano al Teatro Foce.
Uno spettacolo che parla dell’utopia di una compagnia di teatro che sogna una navicella spaziale capace di
portarci in una realtà ideale diversa dalla nostra, e il suo scontro con l’ottusità della burocrazia.

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“Moi c’esto moi”: le scartoffie del burocrate trasformate in aereplanini.

La compagnia è costituita da una ventina di persone tra pazienti, educatori e stagiaires, e tre musicisti. Dei
partecipanti 5 sono dei giovani: 1 musicista, 2 stagiaires e 2 collaboratrici.
In novembre è iniziata la creazione di un nuovo spettacolo. La compagnia è rimasta in parte la stessa, alcuni
partecipanti non continuano e dei nuovi si sono aggiunti. Il gruppo dei musicisti si è ingrandito e
accompagna tutti gli esercizi, le improvvisazioni e le scene degli attori. I partecipanti sono 20-25 ca (il
gruppo si sta ancora assestando) con circa un quarto di giovani.
Il corso doposcuola di teatro per allievi di scuola media, organizzato grazie al gruppo genitori di Stabio nel
2018, doveva essere ripetuto quest’anno. Purtroppo, un malinteso creato da un’azione di “hackeraggio” alla
mail di Prisca Mornaghini ha sabotato il progetto: l’organizzatrice ha creduto che l’animatrice fosse
veramente stata rapita a Casablanca e così ha cercato qualcun altro a cui affidare il lavoro. Siamo dispiaciuti
per l’occasione persa, ma ancora di più per l’ansia vissuta dalla vittima dell’imbroglio.
Un laboratorio teatrale è stato proposto all’interno di un progetto d’istituto delle scuole comunali di
Arogno. Una prima parte (due pomeriggi) è stata dedicata ai docenti in modo da prepararli all’introduzione
dei fondamentali del teatro da proporre ai loro allievi. Poi sono seguite quattro mattinate di lavoro teatrale
con le classi su situazioni o su una storia.
Il lavoro dei registi dei Giullari è stato richiesto dal Centro MindTIme a Canobbio (che vuole essere un centro
di competenza eccellente dedicato a bambini e ragazzi con un disturbo delle abilità intellettive,
comunicative o psicomotorie di grado lieve-medio) nei periodi in cui il gruppo di utenti è composto da
ragazzi più grandi. Questa nuova collaborazione ha permesso l’incontro con un ragazzo al quale è stato
proposto di partecipare alla Colonia Lazzi di Luzzo. Come è sottolineato in seguito, l’aspetto integrativo è
una risorsa importante della colonia.
Si è ripetuta anche la collaborazione con la Scuola Specializzata per le Professioni Sanitarie e Sociali
Canobbio (SSPSS) in occasione dei corsi interaziendali residenziali ad Arzo. Quest’anno la Compagnia Eciccio
è stata presente durante il corso partecipando alle attività pratiche e mostrando agli studenti il suo
spettacolo “Sette amici per Otto”. Per gli studenti è stata un’occasione preziosa per toccare con mano
un’esperienza artistica e sociale che ha una storia lunga quasi 20 anni.
Prosegue infatti anche la collaborazione con il Laboratorio al Ronchetto (Fondazione Diamante) grazie
appunto alla Compagnia Eciccio che oltre a replicare la pièce “Sette amici per Otto” ha iniziato il lavoro a
una nuova creazione. Il gruppo è composto per metà da giovani.
NB anche questa attività, come TSF, è gestita autonomamente e direttamente con FD ma contribuisce ad
allargare il campo di esperienze per i giovani partecipanti e a consolidare il carattere e gli intenti
dell’Associazione.

Spettacolo CAVA - Arzo
In giugno si è ripetuta l’esperienza dello spettacolo CAVA, ambientato alle cave di marmo di Arzo.
5 giovani animatori dei Giullari, hanno collaborato alla seconda edizione dello spettacolo CAVA di Juri
Cainero, con la Compagnia internazionale Onyrikon e con la partecipazione straordinaria di Gardi Hutter.

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Il gruppo di volontari ha partecipato a un workshop di una giornata, con Juri Cainero e la coreografa Beatriz
Navarro, sono seguite due serate di prove, una generale e quattro rappresentazioni dello spettacolo.
Il coinvolgimento dei giovani consisteva, oltre ad appoggiare la compagnia nell’allestimento del materiale
dello spettacolo e poi nello smontaggio, nella piena partecipazione allo spettacolo itinerante come figuranti
e comparse, aventi il compito di guidare il pubblico negli spostamenti fra le diverse scene.

Ancora una volta è stata un’esperienza importante per chi vi ha partecipato. Non accade tutti i giorni di
collaborare a uno spettacolo che prevede più di 100 persone operative per realizzarlo (tra attori, musicisti,
tecnici, comparse, …e in questa edizione anche cinque studentesse di scenografia dall’Accademia di Brera) e
che accoglie all’aperto più di 1000 persone.

                        Giovani dei Giullari figuranti e guide dello spettacolo CAVA (caschi gialli e rossi)

Progetto adolescenti – Colonia Lazzi di Luzzo

Il gruppo di monitori, tutti giovani, si è incontrato più volte per la complessa organizzazione della colonia:
iscrizioni, ricerca di nuovi partecipanti, riservazione dei furgoni, formazione dell’équipe di cucina,
organizzazione delle giornate pre-colonia, organizzazione di attività per la colonia… La tournée dello
spettacolo è stata programmata e preparata assieme ai due registi.
Anche quest’anno il lavoro organizzativo non è stato facile. In particolare colpisce la non affidabilità di certi
municipali che promettono e non mantengono; troviamo che questo è particolarmente grave, a maggior
ragione perché a impegnarsi sono dei giovani che vogliono proporre lo spettacolo, frutto del loro lavoro.
Quattordici giovani partecipanti alla colonia Lazzi di Luzzo si sono incontrati con i monitori durante due
giornate nel corso dell’anno, al Centro Giovani di Mendrisio. Questo ha permesso al gruppo di conoscersi e
trovare delle idee per lo spettacolo che ha preso poi forma durante la colonia, tenutasi dal 28 luglio al 18
agosto 2019.
Lo spettacolo - Lazzabugli: “una mescolanza confusa di cose varie, materiali o astratte, emerse dal cuore e
dalla testa di un gruppo confuso di adolescenti, guidati da un gruppo ancor più confuso di animatori. La
trasposizione teatrale, la finzione dunque, sarà forse l’unica possibilità di riordino”.
Quest’anno i ragazzi sono stati particolarmente generosi nel proporre scene, idee, canzoni, storie,… per lo
spettacolo. Il lavoro di regia ha dovuto essere molto attento a non intaccare la genuinità delle proposte degli
attori. Ne è nato uno spettacolo veramente “lazzabuglioso” e molto apprezzato.
Durante la seconda parte della colonia c’è stato il tempo per attività di svago: bagni al fiume, lago e piscina,
giochi di gruppo, cene speciali… Molto apprezzate sono anche le giornate con le attività speciali proposte
dai monitori: il FFF (Faido Film Festival, con creazione di cortometraggi a gruppi), il Cluedo vivente, il gioco
fotografico “take a picture”, …
Come ormai è diventato tradizione, lo spettacolo è stato proposto per l’ultima volta in autunno, alla sala
multiuso di Genestrerio, anticipato da un ricco aperitivo e seguito da un’ottima cena popolare.
Anche quest’anno si è affiancato per l’occasione il gruppo di scambio di vestiti (iniziativa di alcuni giovani
del Mendrisiotto, che normalmente si tiene al Centro Giovani).
Inoltre i monitori dell’Arcagajarda hanno partecipato alla festa organizzando un pomeriggio di giochi per i
bambini della colonia.

Consuntivo attività 2019 - gennaio 2020
La ricchezza dell’offerta ha attirato un numero di persone veramente più grande di quanto gli organizzatori
si aspettavano. I tavoli pronti per la cena sono stati spostati per far spazio alle sedie aggiunte all’ultimo
momento per lo spettacolo. Oltre 200 porzioni di risotto sono state servite a chi si è poi fermato a mangiare.
A fine anno i monitori della colonia si sono riuniti per affrontare un problema nuovo: ci sono troppi ragazzi
interessati a partecipare alla colonia l’anno prossimo. È arrivata la seconda generazione Lazzi di Luzzo, con i
figli dei promotori del progetto e i loro amici.
Da una parte non si vorrebbe rifiutare nessuno, soprattutto se si tratta di adolescenti molto motivati. D’altra
parte si vuole tenere spazio per ragazzi con difficoltà; l’aspetto integrativo della colonia sta molto a cuore ai
suoi monitori che vedono in questo una grande risorsa.
La soluzione è stata quindi quella di allargare il gruppo e accettare un maggior numero di iscrizioni. L’estate
prossima ci si rimboccherà le maniche!

                                                Lazzabugli - Faido

Progetto bambini – Colonia Arcagajarda
15 monitori tra i 17 e 30 anni, 34 bambini tra i 7 e i 12 anni, due settimane a S-Chanf in Engadina, tanto
divertimento e legami d’amicizia che non finiscono con il rientro a casa.
Resoconto dettagliato in allegato.

FESTIVAL DI ARZO
Gruppo Operai della cultura e Giardino sensibile

Anche quest’anno i Giullari di Gulliver hanno partecipato al Festival di narrazione di Arzo, non solo con gli
spettacoli del Confabula e del Collettivo Minimo, ma anche nell’organizzazione.
36 giovani si sono impegnati nella logistica con tanto di apposita maglietta “Operaio della cultura”. 7 si sono
invece dedicati al Giardino sensibile.
In allegato i resoconti dei due gruppi.

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