Conservazione e Gestione dei Farmaci e dei prodotti farmaceutici nelle Unità Operative - III Edizione 2011

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Conservazione e Gestione dei Farmaci e dei prodotti farmaceutici nelle Unità Operative - III Edizione 2011
Conservazione e Gestione dei
           Farmaci e dei prodotti farmaceutici
                 nelle Unità Operative

           (corredate da Procedure Operative)

   III
Edizione
 2011
Conservazione e Gestione dei Farmaci e dei prodotti farmaceutici nelle Unità Operative - III Edizione 2011
Linee guida

 CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI FARMACI E
 DEI PRODOTTI FARMACEUTICI NELLE UU.OO.

A cura dell’URC, Unità Operativa di Farmacia, U.A. Farmacovigilanza, Servizio di
Prevenzione e Protezione

Redatto da: dr.ssa Rossana Ritacca, dr.ssa Maria Addolorata Vantaggiato
Conservazione e Gestione dei Farmaci e dei prodotti farmaceutici nelle Unità Operative - III Edizione 2011
Premessa

       La sicurezza dei pazienti, l’adeguatezza e la qualità delle prestazioni erogate
all’utenza e il controllo della spesa attraverso una corretta gestione delle risorse
economiche rappresentano i principali obiettivi per un management adeguato delle
Aziende Sanitarie ed Ospedaliere.
       I risultati di efficienza e sicurezza, in qualsiasi organizzazione complessa possono
essere perseguiti solo se gli operatori, ad ogni livello, si sentono coinvolti, responsabili
del processo di miglioramento e facenti parte attiva del sistema.
      Al fine di raggiungere questi obiettivi l’Unità Rischio Clinico unitamente all’Ufficio
di Farmacovigilanza ed all’ Unità Operativa di Farmacia hanno predisposto le presenti
linee guida che rappresentano uno strumento, indirizzato agli operatori, per raggiungere
gli obiettivi indicati.
       Dall’esperienza e dalla competenza dei farmacisti, dei medici di Direzione
Sanitaria e dal lavoro quotidiano dei Coordinatori Infermieristici, diretto al
miglioramento della gestione degli armadi farmaceutici di reparto, sono scaturite le linee
guida e le procedure operative contenute nel presente opuscolo.

                                                          Direttore Sanitario
                                                          Dr. Osvaldo Perfetti
Glossario

Attinico: relativo alla luce visibile e ultravioletta.

Confezionamento primario: si intende l’involucro protettivo ( blister, bustine, flacone, etc) che è a
diretto contatto con il farmaco, dispositivo medico o qualunque altro prodotto farmaceutico.

Confezionamento secondario: scatola o qualunque altro tipo di confezionamento esterno al
confezionamento primario.

Conservazione: modalità adeguata di tenuta dei prodotti farmaceutici in condizioni tali da non
alterarne sterilità e composizione.

Dietetico: alimento con caratteristiche particolari ( aggiunta o eliminazione di elementi) appropriato
ad una qualche dieta.

Dispositivo medico: qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato
da solo o in combinazione (compreso il software informatico impiegato per il corretto funzionamento)
e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell'uomo a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo,
terapia o attenuazione di una malattia, di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di
una ferita o di un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo
fisiologico; di intervento sul concepimento, il quale prodotto non eserciti l'azione principale, nel o sul
corpo umano, cui è destinato, con mezzi farmacologici o immunologici né mediante processo
metabolico ma la cui funzione possa essere coadiuvata da tali mezzi.

Errore terapeutico: evento derivante da un errore nelle diverse fasi della preparazione, prescrizione,
distribuzione, somministrazione o monitoraggio di un medicamento.

Prodotti farmaceutici: l’insieme dei prodotti gestiti dalla Farmacia ( farmaci, dietetici, galenici,
soluzioni perfusionali, dispostivi medici, diagnostici, disinfettanti, ecc.)

Pulizia: rimozione meccanica dello sporco da una superficie, di norma eseguita con acqua e/o con
aggiunta di detergente solido o liquido.

Simboli di rischio: sono simboli che vengono stampati sulle etichette dei prodotti chimici e che
servono ad informare immediatamente riguardo ai tipi di pericoli connessi all'uso, alla manipolazione,
al trasporto ed alla conservazione degli stessi.
Nella U.O. il Coordinatore infermieristico è responsabile della gestione
dell'armadio farmaceutico, dell’approvvigionamento e della conservazione
dei prodotti farmaceutici. Tali funzioni possono essere formalmente
delegate

                  Approvvigionamento

Le richieste “a scorta” dei farmaci devono essere compilate utilizzando l’apposito registro con
calligrafia leggibile indicando la quantità e la forma farmaceutica, tenendo conto delle giacenze in
reparto e delle necessità in base allo storico.
In caso di richieste motivate personalizzate o farmaci particolari, utilizzare le modulistiche
dedicate. Tutto quanto non descritto viene riportato nella procedura.

Per una corretta gestione delle scorte il responsabile di ogni U.O. definisce un elenco quali
quantitativo dei medicinali che devono costituire la dotazione ordinaria, disponibile per la
consultazione presso la stessa U.O. di cui una copia va inviata al Direttore della Farmacia. Per
l’usuale approvvigionamento “a scorta” si raccomanda di effettuare richieste consone al bisogno
effettivo ed adeguate agli spazi disponibili in reparto al fine di garantire una corretta
conservazione.
La farmacia deve essere tempestivamente avvisata nel caso di consumo eccezionalmente elevato
di un particolare medicinale o nel caso di diverso orientamento terapeutico (modifiche di
protocolli interni).
Conservazione

   I medicinali ed i dispositivi medici, nonché le soluzioni perfusionali, i dietetici ed i
   galenici devono essere conservati in armadi idonei predisposti all’interno delle UU.OO.,
   chiusi o comunque non accessibili ai non addetti.
   L’armadio farmaceutico di Reparto deve essere sistemato prestando attenzione ai
   fattori ambientali che interferiscono con una idonea conservazione e deve essere
   organizzato e gestito in modo da assicurare la perfetta conservazione dei farmaci e di
   tutti gli altri prodotti farmaceutici.

La corretta conservazione dei medicinali deve essere garantita in tutte le sue fasi vitali:
   dalla produzione, al trasporto, allo stoccaggio, fino all’utenza finale.

I medicinali e i dispositivi medici non devono essere tenuti al di fuori dal loro
   confezionamento primario e dal confezionamento secondario; questo a tutela della
   conservazione del prodotto, per garantire l’identificazione del prodotto stesso (nome,
   lotto, data di produzione e di scadenza) e al fine di prevenire eventuali errori
   terapeutici.
Si consiglia di non buttare mai il foglietto illustrativo, mantenendolo sempre nella confezione

Si raccomanda inoltre di non tagliare i blister, quando non siano riportate su ciascuna
   compressa (capsula, confetto, supposta, fiala etc) i dati identificativi (nome, lotto,
   scadenza).
Nel caso che i dati identificativi siano riportati solo su una parte del blister, verificare,
   nell’uso quotidiano, di non tagliare la parte riportante gli stessi.
Per una corretta conservazione dei medicinali e dei prodotti
                                  farmaceutici

    E’ indispensabile che questi (specialità medicinali, preparazioni galeniche, soluzioni
   infusionali, mezzi di contrasto, dispositivi medici, etc.) siano conservati al riparo dalla
   luce, dal calore e dall’umidità, in armadi chiusi.

La conservazione al riparo dalla luce implica che i prodotti (farmaci, soluzioni infusionali,
   d.m. ecc.) siano conservati nella loro confezione primaria. E’ comunque rispettata se il
   recipiente è costituito da materiale opaco o è protetto da un involucro esterno
   (confezionamento secondario), che assicuri l’opacità, o è posto dove la luce del giorno o
   qualsiasi altra sorgente luminosa sia totalmente esclusa. Ciò al fine di proteggere il
   prodotto da qualsiasi alterazione di origine attinica.

I farmaci devono sottostare a determinate temperature di conservazione.
Per il riparo dal calore è necessario attenersi alle temperature indicate sulla confezione.

In base alla temperatura di conservazione i farmaci possono essere suddivisi nelle seguenti
   categorie:
   1 Farmaci da non conservare al di sopra dei 30°C
   2 Farmaci da non conservare al di sopra dei 25°C
   3 Farmaci da conservare tra 2° e 8°C : vanno posti in frigorifero
   4 Farmaci che si conservano a temperatura inferiore a 0° C: vanno posti in freezer
      (es.Tissucol )

   La mancanza di specifiche indicazioni lascia intendere che i medicinali debbano essere
   conservati a temperature tra 8°C e 30°C (temperatura ambiente).
   Per i farmaci da conservare a temperatura controllata attenersi scrupolosamente a
   quanto indicato sulle confezioni.
   Si ricorda che tali farmaci sono opportunamente segnalati nel PTO Aziendale che
   comunque, essendo uno strumento dinamico e flessibile, non può costituire unico elemento
   di riferimento.
   Qualunque farmaco da conservare a temperatura controllata, all’atto della ricezione nelle
   UU.OO., deve essere immediatamente allocato negli armadi frigoriferi in dotazione, di
   cui si raccomanda il controllo relativamente al mantenimento della temperatura.
Per una buona conservazione dall’umidità si ritiene opportuno mantenere il prodotto nelle
   confezioni originali ed in luogo fresco e asciutto (nel caso di utilizzo di flacone multidose,
   è necessario richiudere accuratamente il recipiente). Il tasso di umidità presente
   nell'ambiente in cui sono custoditi i prodotti farmaceutici deve essere tale da evitare
   effetti nocivi sui medicinali.

E’ opportuno indicare sempre sui flaconi multidose la data di apertura o di ricostituzione del
    medicinale; nel caso di prodotti ricostituiti (colliri, sospensioni per uso pediatrico, flaconi
    infusionali, etc.) attenersi scrupolosamente alle note di conservazione riportate nel foglio
    illustrativo e al periodo di validità dopo l’apertura, quando indicato, ed evidenziare gli
    stessi sulla confezione (se non diversamente indicato, in genere non oltre i 15 giorni).

Evitare assolutamente di travasare i farmaci dal contenitore originale ad altro (es.
   disinfettanti), al fine di evitare qualunque contaminazione esterna con rischio di infezioni
   nosocomiali.

In caso di presenza in reparto di confezioni simili di farmaci, soluzioni, galenici, diversi per
   composizione o dosaggio, è opportuno conservarle separatamente, evidenziando con
   segnalazione scritta ben visibile, il nome commerciale, il dosaggio o altra informazione
   ritenuta utile al fine di evitare qualsiasi possibilità di scambio.

Pertanto è necessario evidenziare e separare farmaci:
– con confezioni, nomi o etichette simili con particolare cura per quelli “ad alto livello di
   attenzione”;
– con più forme farmaceutiche, massima attenzione per le forme farmaceutiche a più alto
   rischio, per infusione, endovena, etc.;
– con più dosaggi massima attenzione per i dosaggi più elevati e quindi più pericolosi

Relativamente ai medicamenti contenenti potassio concentrato (potassio cloruro, potassio
  fosfato, K-flebo) attenersi a quanto previsto nella specifica procedura aziendale
  dedicata.
Per una corretta conservazione dei Dispositivi medici e dei restanti
   prodotti farmaceutici devono essere osservate le stesse regole generali indicate per
   i medicinali.
   In particolare:
I prodotti infiammabili, corrosivi, tossici, e tutti i prodotti evidenziati sulla confezione con
   simbologia specifica di rischio o di pericolo vanno opportunamente conservati ed usati
   secondo normativa. Si rammenta che tali prodotti devono essere ritirati in Farmacia in
   quantità minime, limitandosi alle scorte necessarie a soddisfare i bisogni, evitando
   accumuli che possono costituire pericolo ed aumentare il carico incendiario nell’Unità
   Operativa.
I medicinali possono presentarsi con la seguente confezione:

Nella tabella è indicata la possibilità di detenzione nelle Unità Operative (UU.OO.)

            confezione                              Ammessa in reparto

Riportante la dicitura “confezione                            Si
           ospedaliera”

                                                              No
                                       (se portate dai pazienti devono essere evidenziate
                                      con dicitura personalizzata e a loro restituite in
  Con fustella non annullata con la   sede di dimissione).
        precedente dicitura.
                                       (se acquistate dalla farmacia con fondi economali
                                      la fustella deve essere annullate in modo evidente
                                      a cura della stessa)

                                                              No
                                      (se portate dai pazienti devono essere evidenziate
          Priva di fustella           con dicitura personalizzata e a loro restituite in
                                      sede di dimissione)
                                                              Si
      Campioni di farmaci per         (da conservare sotto la diretta responsabilità dello
      sperimentazione clinica         sperimentatore in armadi separati)

                                                              No
                                    (ma possono essere gestiti dal medico sotto la sua
Campioni di farmaci regolarmente in diretta responsabilità e tenuti separati dagli altri
  commercio distribuiti ai singoli farmaci. Va comunque sempre trascritta la
              medici                somministrazione nella cartella clinica del
                                    paziente, annotando anche il relativo n° di lotto.)
Gestione scadenze
La     gestione degli armadi farmaceutici di reparto è di competenza del Coordinatore
     infermieristico

L’indicazione della data di scadenza è riportata per legge su tutte le confezioni di medicinali,
    dietetici, sui dispositivi medici e in genere su tutti i prodotti farmaceutici. La data
    indicata fa riferimento al prodotto in confezione integra e correttamente conservato
    (per la conservazione attenersi alle indicazioni riportate sulle confezioni).

     NB: Nessun prodotto deve essere utilizzato dopo la data di scadenza.

Si ricorda che la detenzione di medicinali guasti (scaduti)    (art. 443, Cod.Pen.) rientra fra
   le ipotesi di reato contro l’incolumità pubblica.

Per guasto si intende ogni medicamento che abbia subìto nel tempo processi di alterazione
   dovuti a qualsiasi causa (compresa la non corretta conservazione); il medicinale scaduto è
   presunto guasto a tutti gli effetti penali.

Pertanto i medicinali, i dispositivi medici, così come i dietetici e i restanti prodotti
   farmaceutici scaduti devono essere tolti dagli scaffali-armadi ed eliminati nei rifiuti
   speciali, ad eccezione dei farmaci stupefacenti che vanno restituiti alla Farmacia secondo
   normativa.

Per meglio gestire i farmaci in scadenza si consiglia di organizzare in reparto uno
    scadenziario riportante i farmaci e i prodotti farmaceutici con scadenza bi/trimestrale.
    E’ opportuno inoltre, almeno mensilmente, procedere ad una rotazione degli stessi negli
    scaffali, evidenziando quelli che scadono entro 3/6 mesi dalla data del controllo. Le
    giacenze pertanto devono essere disposte in modo che vengano sempre utilizzati per
    primi i prodotti a scadenza più vicina.
Questo può diminuire la possibilità di realizzo di scaduti, facilitandone le operazioni di
    eliminazione a fine mese, ed evitare ulteriore richiesta degli stessi alla Farmacia.
E’ opportuno inoltre evidenziare i prodotti , sia farmaci sia dispositivi medici, che scadono
    entro tre/sei mesi.
Il coordinatore infermieristico può delegare al controllo gli infermieri professionali della
       U.O. di appartenenza , attivando una procedura che consenta l’avvenuta verifica .

Allo scopo sarà utilizzato il verbale di autoispezione predisposto, per la verifica almeno
   trimestrale delle scadenze di cui una di copia dello stesso va inoltrata alla Farmacia ed
   alla Direzione Sanitaria.

Il verbale di autoispezione è disponibile presso la Farmacia Ospedaliera.
Igiene

L’armadio farmaceutico, così come il frigorifero utilizzato per la conservazione dei farmaci
    e il carrello della terapia devono essere mantenuti sempre in perfetto ordine,
    controllando periodicamente tutte le confezioni al fine di evitare che vi siano farmaci
    scaduti.
Il Coordinatore infermieristico dovrà predisporre con cadenza periodica l’allontanamento
    della polvere nell’armadio, da far effettuare al personale di supporto sotto la stretta
    vigilanza dell’infermiere di turno. Anche per il frigorifero si dovrà procedere
    periodicamente ad una accurata pulizia controllando che non si verifichi una variazione
    della temperatura all’interno.

   Si rammenta che:
      1   nel frigorifero destinato alla conservazione prodotti farmaceutici è assolutamente
          vietato allocare altro materiale di qualsiasi natura.

      2 Il carrello della terapia dovrà essere giornalmente riordinato e pulito da ogni
        utilizzatore prestando attenzione a raccogliere i rifiuti prodotti negli appositi
        contenitori (es. taglienti, vetro ecc); inoltre periodicamente dovrà essere svuotato
        e risanato totalmente.

      3 Il carrello della terapia durante l’uso non dovrà essere mai lasciato incustodito.
Utilizzo dei farmaci e prodotti
                                farmaceutici in sicurezza

Data la particolarità dei prodotti infiammabili, si raccomanda di tenere in reparto le
quantità minime per soddisfare le necessità prevedibili, tali da assicurare 3÷4 giorni di
autonomia.
Alcuni disinfettanti sono a base alcolica e quindi facilmente infiammabili. Tali sostanze
sono caratterizzate da una bassa temperatura d’infiammabilità e di evaporazione,
pertanto bisogna usare particolari cautele nel corso dell’utilizzo specialmente se ci si
trova in prossimità di sorgenti di calore. Quando si utilizzano per disinfettare parti del
corpo da sottoporre a trattamenti chirurgici o terapeutici con elettromedicali che
provocano riscaldamento della zona, quali possono essere elettrobisturi o sorgenti laser,
è necessario, prima di adoperare tali strumenti, lasciare evaporare completamente il
prodotto.
Vengono distribuiti, ai reparti che ne hanno necessità, altri prodotti farmaceutici
infiammabili o facilmente infiammabili. Tali prodotti devono essere conservati nei loro
contenitori originali che devono essere tenuti sempre, rigorosamente ed ermeticamente
chiusi, depositati in appositi armadi ventilati con gli sfiati collegati all’esterno e muniti di
dispositivi di auto chiusura, nel caso d’incendio interno all’armadio o nel locale dove sono
collocati.
Detti armadi, di prossima distribuzione, sono metallici, a doppia parete con struttura a
sandwich, con interposti materiali termoresistenti fino a REI 180.
In tali armadi dovranno essere custoditi i prodotti infiammabili e potranno essere tenuti
anche i prodotti tossici e nocivi, avendo però cura di riporli su piani separati in base alla
tipologia.
       Particolare attenzione deve essere posta nel tenere separati (quindi mai
conservati nello stesso armadio) i combustibili (es: alcool) dai comburenti(es. acqua
ossigenata), in quanto potrebbero formare miscele facilmente esplosive. Assicurarsi
sempre della compatibilità chimica dei prodotti che si custodiscono nello stesso armadio
attraverso la consultazione delle schede di sicurezza a 16 punti, nelle quali sono
riportate le incompatibilità con altri prodotti ed il grado di pericolosità della reazione.

L'Allegato II della direttiva 67/548/CEE definisce i simboli di pericolo che vengono
usati per etichettare le sostanze e formulazioni pericolose, come previsto dalle
normative vigenti sull’argomento
Ove su un prodotto sia presente uno dei simboli di rischio, occorre prestare la massima
attenzione nella manipolazione, utilizzo e conservazione, adottando le opportune precauzioni.

     Simbolo e
                              Significato (definizione e precauzioni)                  Esempi
   denominazione

          C
                      Classificazione: questi prodotti chimici causano la
                                                                                      Acido cloridrico
                      distruzione di tessuti viventi e/o materiali inerti.
                                                                                      Acido
                                                                                       fluoridrico
                      Precauzioni: non inalare ed evitare il contatto con la
                      pelle, gli occhi e gli abiti.
    CORROSIVO

          E
                      Classificazione: sostanze o preparazioni che possono
                      esplodere a causa di una scintilla o che sono molto             Tricloruro di
                      sensibili agli urti o allo sfregamento.                          azoto
                                                                                      Nitroglicerina
                      Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti, sfregamenti,
                      fiamme o fonti di calore.
    ESPLOSIVO
          O           Classificazione: sostanze che si comportano da
                      ossidanti rispetto alla maggior parte delle altre sostanze      Ossigeno
                      o che liberano facilmente ossigeno atomico o                    Nitrato di
                      molecolare, e che quindi facilitano l'incendiarsi di             potassio
                      sostanze combustibili.                                          Perossido di
                                                                                       idrogeno
                      Precauzioni: evitare il contatto con materiali
   COMBURENTE         combustibili.
                      Classificazione: Sostanze o preparazioni:

                             che possono surriscaldarsi e successivamente
                              infiammarsi al contatto con l'aria a una
                              temperatura normale senza impiego di energia
          F                  solidi che possono infiammarsi facilmente per
                              una breve azione di una fonte di fiamma e che
                              continuano ad ardere                                    Benzene
                             liquidi che possiedono un punto di combustione          Etanolo
                              compreso tra i 21 e i 55 ºC.                            Acetone
                             gas infiammabili al contatto con l'aria a
                              pressione ambiente
  INFIAMMABILE               gas che a contatto con l'acqua o l'aria umida
                              creano gas facilmente infiammabili in quantità
                              pericolosa.

                      Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi
                      (come aria e acqua).
F+
                 Classificazione: sostanze o preparazioni liquide il cui
                 punto di combustione è inferiore ai 21 ºC.                     Idrogeno
                                                                                Acetilene
                 Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi        Etere etilico
                 (come aria e acqua). Tenere lontano da fonti di
ESTREMAMENTE     accensione e calore.
 INFIAMMABILE
      T          Classificazione: sostanze o preparazioni che, per              Cloruro di bario
                 inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle,             Monossido di
                 possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche        carbonio
                 la morte.                                                      Metanolo
                                                                                Trifluoruro di
                 Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il             boro
   TOSSICO       corpo.

      T+         Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
                 inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la
                 pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti o            Cianuro
                 cronici, e facilmente la morte.                                Nicotina
                                                                                Acido
                 Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il             fluoridrico
                 corpo, l'inalazione e l'ingestione, nonché un'esposizione
ESTREMAMENTE     continua o ripetitiva anche a basse concentrazioni della
   TOSSICO       sostanza o preparato.
      Xi
                 Classificazione: sostanze o preparazioni non corrosive
                                                                                Cloruro di
                 che, al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la
                                                                                 calcio
                 pelle o le mucose possono espletare un'azione irritante.
                                                                                Carbonato di
                                                                                 sodio
                 Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il
                 contatto con la pelle deve essere evitato.
  IRRITANTE
     Xn          Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
                 inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono
                                                                                Laudano
                 implicare rischi, per la salute, di gravità limitata, non
                                                                                Diclorometano
                 mortali
                                                                                Cisteina
                 Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il
   NOCIVO        contatto con la pelle deve essere evitato.

      N
                 Classificazione: il contatto dell'ambiente con queste
                                                                                Fosforo
                 sostanze o preparazioni può provocare danni
                                                                                Cianuro di
                 all'ecosistema a corto o a lungo periodo.
                                                                                 potassio
                                                                                Nicotina
                 Precauzioni: le sostanze non devono essere disperse
PERICOLOSO PER   nell'ambiente.
  L'AMBIENTE
Si raccomanda sempre l’utilizzo, durante l’uso delle sostanze
suddette, dei Dispositivi di protezione individuali D.P.I. (scarpe, camice,
guanti e ove necessario mascherina e copricapo) e, nel corso dell’attività quotidiana, di
cambiare i guanti nelle prestazioni tra un paziente e l’altro e di procedere al relativo
lavaggio delle mani.
Si raccomanda inoltre di non reincappucciare gli aghi delle siringhe e tutti gli altri
taglienti, ma di smaltirli negli appositi contenitori dedicati.
Lo smaltimento dei farmaci e dei prodotti farmaceutici usati deve avvenire
considerandoli rifiuti pericolosi.
 I flaconi ed i contenitori in vetro senza prodotti medicinali residui vanno smaltiti in
contenitori dedicati separati dagli altri (raccolta differenziata vetro).
Gestione delle scorte in reparto

Per una corretta gestione delle scorte il responsabile di ogni U.O. definisce un elenco
quali quantitativo dei medicinali che devono costituire la dotazione ordinaria del reparto,
disponibile per la consultazione presso la stessa U.O.

Ogni Coordinatore infermieristico, o suo delegato, procede settimanalmente alla
compilazione della richiesta dei prodotti farmaceutici da inviare alla U.O. Farmacia.
Alla compilazione del registro predisposto a questo uso è necessario procedere alla
verifica della giacenza in reparto, ed in base al consumo storico per i farmaci e D.M. di
uso consolidato, chiedere l’opportuno reintegro settimanale.
Si sottolinea la necessità di contenere le richieste agli effettivi bisogni settimanali,
tenendo conto delle terapie in atto, sia per evitare possibilità di scaduti, sia per un
razionale utilizzo delle risorse economiche.

Anche per farmaci e D.M. “occasionali”, prima di procedere alla richiesta, verificare
dalle cartelle termometriche il fabbisogno necessario a soddisfare le necessità dei
pazienti in trattamento.

A seguito dell’applicazione del D.M. 6 luglio 1999 è possibile l’accettazione dei resi da
parte della Farmacia.
In caso di interruzione di una terapia di farmaci di uso occasionale in reparto, sarà cura
del Coordinatore dell’Unità Operativa contattare la Farmacia per concordare l’eventuale
restituzione del farmaco, al fine di ottimizzare la gestione delle risorse ed evitare
scaduti nel reparto. Lo stesso dicasi per i prodotti per i quali si dovesse evidenziare un
rallentamento o arresto di utilizzo.
A tal fine va utilizzato il modulo predisposto allegato in appendice.
Prescrizione della terapia farmacologia

È l’atto con cui il medico, responsabile del paziente, stabilisce quale farmaco debba
essere somministrato all’assistito. Gli errori di prescrizione possono riguardare sia la
parte che riguarda la decisione di prescrivere un farmaco sia il processo di redazione
della prescrizione

Al fine di evitare qualsiasi errore :
- E’ vietata la trascrizione della prescrizione, in quanto rappresenta una delle maggiori
cause di errore, pertanto la prescrizione della terapia farmacologica va effettuata in
forma scritta, adottando la “scheda unica di terapia farmacologica” (DGR n. 369/2009),
che rappresenta l’unico documento cui attingere le informazioni di terapia.
È possibile riportare la prescrizione anche su altro documento sanitario (ad es.: diario
della cartella clinica), per ulteriore garanzia circa la tracciabilità della prescrizione.
Fermo restando che il documento di riferimento ufficiale resta comunque la scheda unica
di terapia.
La prescrizione verbale non è ammessa di norma, deve essere riservata solo a situazioni
di emergenza/urgenza. In questo caso l’infermiere che darà seguito a tale prescrizione
dovrà ripetere al medico la prescrizione e ricevere conferma della correttezza della
stessa, successivamente annoterà in cartella clinica (o nella documentazione sanitaria di
altra natura) la disposizione ricevuta, corredata di precisazione temporale, delle
generalità del prescrittore e di ogni altro elemento utile. La prescrizione verbale, appena
possibile, deve comunque essere convalidata in forma scritta dal prescrittore, con
annotazione della pregressa prescrizione verbale.

La prescrizione telefonica è ancor più rischiosa per la maggiore possibilità di
fraintendimento, per cui è assolutamente vietata.
La redazione della prescrizione deve soddisfare i seguenti requisiti:
   1. chiarezza nella scrittura
   – scrivere, con penna a inchiostro indelebile, preferibilmente in stampatello ed in
      ogni caso con scrittura non personalizzata;
   – la correzione di eventuali errori deve essere effettuata apponendo una barra sulla
      scritta oggetto di rettifica o incorniciando la scritta da correggere in una casella
      con un’annotazione aggiuntiva, recante la dicitura corretta, con data, orario e
      firma di chi la effettua. È vietato usare metodi di cancellazione, quali bianchetto o
      scolorine, che non rendano visibile la scritta sottostante.

   2. chiarezza nella definizione del prodotto
   – indicare il nome della specialità o del farmaco equivalente o meglio il principio
      attivo, senza abbreviazioni del nome.
   – la forma farmaceutica (compresse, fiale, flaconi), il dosaggio o la concentrazione
      (5 mg, 10%..)
   – non devono essere utilizzati abbreviazioni o acronimi che possano ingenerare
      confusione tra loro o con cifre (per esempio “u”, invece di “unità”, potrebbe essere
      confuso con uno “zero”).
   – deve essere evitato il più possibile l’uso di numeri decimali, scrivendo ad esempio
      “500 mg” e non “0,5 g”; in caso di utilizzo di numeri decimali, usare sempre uno
      zero iniziale prima di un numero decimale inferiore ad uno (per esempio 0,5 ml);
      non usare invece lo zero terminale dopo un numero unitario (per esempio 5,0 ml)
      per evitare una erronea interpretazione e conseguente somministrazione di
      dosaggio 10 volte più elevato.
Le abbreviazioni standard utilizzabili sono solo quelle relative al dosaggio di ufficiale uso.

   3. completezza
La prescrizione deve esser completa di: generalità del paziente (già presenti nel foglio
unico di terapia); principio attivo (preferibilmente) e/o il nome commerciale del farmaco,
dose, forma farmaceutica, posologia, via di somministrazione, modalità di
somministrazione (velocità e tempo di infusione, ecc.), durata del trattamento, data e
orario; ove necessario ai fini della preparazione, parametri antropometrici (peso e
superficie corporea) e biologici; indicazione terapeutica; firma del prescrittore.
In caso di prescrizioni di farmaci particolari in pazienti geriatrici, con insufficienza
renale o bambini tenere conto della tipologia particolare dei pazienti.

    4. identificazione
I sanitari che firmano o siglano qualsiasi documento devono essere identificabili oltre con
la firma anche con l’apposizione del timbro in dotazione, al fine di garantire la
rintracciabilità. Ciò vale sia per la prescrizione sia per tutti gli altri documenti correlati
alla gestione dei farmaci.
Per quanto riguarda il processo decisionale relativo alla prescrizione, è necessario che:

   - il medico prescrittore richieda, al momento della prescrizione, tutte le
     informazioni cliniche del paziente, con particolare riguardo ad una attenta
     anamnesi farmacologica al fine di rilevare allergie, intolleranze, interazioni con
     altri farmaci anche da banco, fitoterapici, prodotti omeopatici o alimenti, consumo
     di alcool, condizioni cliniche etc.;
   - per le prescrizioni “off-label” (prescrizione di farmaci già registrati, ma usati in
     modalità diversa da quanto indicato nella scheda tecnica di autorizzazione
     all'immissione in commercio), rispettare scrupolosamente le indicazioni normative e
     quelle riportate nella D.G.R. n. 83 del 28.1.2010. La modulistica specifica è
     presente nel sito Aziendale aocs.it nella sezione farmacia ospedaliera.

Nel caso in cui vi sia modifica della prescrizione (intendendo così ogni variazione
attinente a uno o più elementi della prescrizione ovvero anche necessità di modifica per
disponibilità di farmaco diverso da quello precedentemente prescritto) è necessario
procedere alla correzione con le modalità sopra descritte, al fine di mantenere la traccia
di quanto precedente prescritto e rilevare facilmente il cambiamento. Di ciò il medico
deve dare opportuna comunicazione a chiunque ritenga necessario.

Cambio di setting assistenziale: alla presa in carico ed alla dimissione dei paziente è
necessario provvedere alla “valutazione globale ” del trattamento farmacologico pre e
post ricovero, per garantire continuità di trattamento.
Alla presa in carico si dovrà procedere quindi alla stesura, se possibile sulla base di
elementi documentali aggiornati, di una lista completa e precisa dei farmaci fino a quel
momento assunti, anche con la collaborazione del paziente e/o dei familiari, al fine di
poterlo confrontare con le prescrizioni ritenute appropriate al momento della presa in
carico ed identificarne le eventuali discrepanze o incongruenze.
Al cambio di setting assistenziale, è necessario trasmettere al sanitario che prende in
carico e al paziente informazioni precise e puntuali relative alla terapia farmacologica in
atto; è importante, pertanto, procedere ad una accurata compilazione della
documentazione sanitaria (lettera di dimissione, scheda terapeutica, etc) indicante tutti
i farmaci che il paziente deve assumere con relativi dosaggi, posologia, durata del
trattamento etc. Di ciò il medico prescrittore dovrà altresì informare il paziente con la
massima semplicità, verificando la comprensione ed incoraggiando eventuali domande
(cosa fare se dimentico una dose, quali sono gli effetti collaterali etc.).
Preparazione della terapia farmacologia

Prima della preparazione della terapia farmacologica, l’operatore deve controllare
attentamente la prescrizione farmacologica, chiedendo informazioni al prescrittore nel
caso in cui la prescrizione risultasse non chiara, incompleta o di dubbia congruità.

L’operatore deve:
- leggere attentamente il foglietto illustrativo verificando, modalità di ricostituzione e di
diluizione, stabilità chimico-fisica, possibilità di frantumare o meno compresse di
farmaci, condizioni di allestimento/conservazione, eventuali incompatibilità con altri
farmaci, per essere in condizione di verificare la correttezza.
- controllare sempre lo stato del farmaco prescritto per quanto riguarda le modalità di
conservazione (es. stoccaggio a temperatura dovuta, al riparto della luce etc.) e la
validità, in questo caso controllando la data di scadenza del farmaco, evidenti variazioni
fisiche del farmaco (cambiamento di colore, opalescenze, ecc.). In caso di mancata
corrispondenza e di dubbi riguardo all'integrità del prodotto, il farmaco non deve essere
somministrato se non dopo consultazione del medico.

L’etichetta del farmaco deve esser controllata tre volte: al momento del prelievo
dall’armadio/scaffale; al momento della preparazione della terapia, quando si ripone la
confezione nell’armadio/scaffale.

 Particolare attenzione deve essere posta nell’effettuazione di calcoli per la
trasformazione in unità di misura diverse (es.: da unità di peso ad unità di volume) e per
le diluizioni di farmaci concentrati; in caso di farmaci particolari ovvero ad alto livello di
attenzione o in caso di pazienti particolari (bambini, anziani etc.), dovranno essere
adottate specifiche precauzioni ricorrendo a tabelle di diluizione, calcolatrici, etc ed al
controllo da parte di un secondo operatore.
Somministrazione della terapia farmacologica

Tutti coloro che somministrano i farmaci devono avere accesso alle informazioni del
paziente, attraverso la cartella clinica e la documentazione sanitaria (storia medica,
allergie note, diagnosi e piano di trattamento, etc.), per garantire sicurezza nella
somministrazione.
L’operatore che somministra il farmaco deve:
    1) controllare attentamente, prima della somministrazione, l’identità del paziente,
       verificando nome e cognome riportati sulla scheda di terapia e chiedendo
       conferma delle generalità al paziente, ove possibile, oppure consultando la
       documentazione sanitaria.
    2) ove possibile, è importante informare il paziente sulle terapie da assumere
    3) verificare che l’assunzione dello stesso sia avvenuta correttamente; nel caso in cui
       il paziente sia momentaneamente assente, non devono essere lasciato farmaci sul
       comodino;
    4) documentare con la registrazione sulla scheda unica di terapia l’avvenuta
       somministrazione dei farmaci; in caso di variazioni rispetto al piano terapeutico,
       incluso il rifiuto della terapia da parte del paziente, occorre registrare l’evento
       sulla documentazione sanitaria, informandone il medico responsabile.
Attenzione particolare deve essere riservata alla somministrazione dei farmaci tramite:
    o pompa infusionale, a causa del rischio correlato all’utilizzo dei dispositivi stessi si
       raccomanda pertanto di verificare il funzionamento e la velocità di infusione ad
       intervalli regolari In ogni caso è opportuno prevedere che due operatori controllino
       in maniera indipendente le impostazioni delle pompe infusionali almeno per i
       farmaci ad alto rischio.
    o catetere venoso centrale: in questa eventualità è raccomandato l’impiego di tutte
       le modalità finalizzate alla riduzione delle infezione catetere correlate, con
       particolare attenzione alla sterilizzazione del sito di accesso del catetere. Per
       quanto non descritto si rimanda alla procedura specifica.
Smaltimento farmaci e dispositivi medici scaduti/inutilizzabili

I prodotti farmaceutici scaduti, alterati, revocati o difettosi in attesa di smaltimento,
devono essere separati dai prodotti in corso di validità, racchiusi negli appositi
contenitori recanti i simboli e la dicitura “FARMACI SCADUTI - DA SMALTIRE”. I
farmaci scaduti devono essere smaltiti secondo la normativa vigente (DPR n. 254/2003).
In caso di dispositivi alterati o difettosi rifarsi alla procedura sui dispositivi medici,
prendendo contatti con il responsabile aziendale sulla vigilanza dei dispositivi e con il
responsabile aziendale del rischio clinico.
Ugualmente per farmaci alterati segnalare al responsabile farmaco vigilanza.
La gestione degli stupefacenti

La normativa delle sostanze stupefacenti è regolamentata dalla legge
309/90 sue successive modificazioni ed integrazioni ( DPR 171/93, Legge
12/2001, Legge 21.02.2006 n.49 )

Le sostanze e le preparazioni stupefacenti sono quelle iscritte:
   - Nelle tabelle II sezioni A e C , per le quali sussiste obbligo di trascrizione dei dati
      di movimento di entrata ed uscita, nonché l’obbligo dell’approvvigionamento
      secondo modulistica ministeriale
   - Nelle tabelle sez II sezioni D ed E per le quali non sussiste nessun obbligo di
      registrazione.

Ogni U.O. è dotata dei registri dedicati agli stupefacenti:
    1 registro per l’approvvigionamento alla Farmacia Ospedaliera
    2 registro per la restituzione alla Farmacia Ospedaliera
    3 registro per la movimentazione dei farmaci stupefacenti all’interno dell’ U.O.
(carico/scarico). “ Le unità operative delle strutture sanitarie pubbliche e private, nonché le unità
operative dei servizi territoriali delle aziende sanitarie locali sono dotate di registro di carico e scarico
delle sostanze stupefacenti e psicotrope di cui alle tabelle I, II, III e IV previste dall’articolo 14.”

Le Unità operative sono dotate di un Registro di carico e scarico, comunemente
denominato “Registro stupefacenti di Unità Operativa”,         conforme al modello
predisposto dal Ministero della salute 03/08/2001.
Questo tipo di registro è costituito da 100 pagine numerate progressivamente e deve
essere preventivamente vidimato dal Direttore Sanitario, o da un suo delegato, che
provvederà anche alla distribuzione.
La modulistica giustificativa dei movimenti di approvvigionamento presso la Farmacia
interna o di restituzione alla medesima è quella prevista dal D.M. 15/12/1996 e consta di
due ulteriori registri distribuiti dalla U.O. Farmacia: “ Moduli di approvvigionamento” (di
colore grigio) da restituire alla medesima quando terminati, “ Moduli di restituzione” (di
colore rosa), da conservare una volta terminati a cura del Coordinatore infermieristico
per 5 anni dall’ultima registrazione.

Il Direttore dell’Unità Operativa è responsabile della effettiva corrispondenza tra
giacenza contabile e giacenza reale delle sostanze stupefacenti di cui alle ex Tab. I, II,
III e IV.

Il Direttore della U.O. di Farmacia Ospedaliera o suo delegato compie le ispezioni presso
le UU.OO. interne, al fine di verificare la corretta tenuta del registro.

Al Direttore Sanitario o suo delegato perverranno i Verbali di ispezione periodica redatti
dal Direttore della U.O. Farmacia Ospedaliera.

Si indicano di seguito alcune semplici note per una corretta tenuta del Registro di
carico/scarico degli stupefacenti

La responsabilità    della   tenuta   e   conservazione   è   a   carico   del   Coordinatore
infermieristico.

Il Registro è disponibile presso la Direzione Sanitaria dello S.O. di appartenza e da essa
è vidimato e distribuito secondo modalità e tempi concordati (L.49/06 Art.60). Il
registro di cui al comma 3 è vidimato dal Direttore Sanitario, o da un suo delegato, che
provvede alla distribuzione. Il registro è conservato, in ciascuna Unità Operativa, dal
responsabile dell'assistenza infermieristica per due anni dalla data dell'ultima
registrazione. Dopo tale termine il registro può essere distrutto.
MODALITÀ DI COMPILAZIONE

L’OBBLIGO DELLA REGISTRAZIONE RIGUARDA LE SOSTANZE E PREPARAZIONI
ISCRITTE NELEL TABELLE II SEZIONE A E C

  1. Ogni pagina deve riportare i dati identificativi del farmaco ( nome commerciale,
     dosaggio, formulazione).

  2. Ogni pagina deve essere compilata in tutte le sue parti.

  3. Ogni pagina del registro deve essere intestata ad una sola sostanza quando il
     movimento si riferisce alla sostanza come tale. Se il movimento riguarda una
     preparazione farmaceutica, ogni pagina deve essere intestata ad una singola forma
     e dose di medicamento.

  4. Ogni pagina completata deve essere vidimata dalla firma del Responsabile dell’U.O.

  5. Nessuna riga deve essere lasciata vuota.

  6. Le registrazioni seguono un unico ordine progressivo sia per le operazioni di carico
     che per le operazioni di scarico.

  7. Per ogni operazione di carico/scarico deve essere presente sempre la firma di
     chi esegue la movimentazione.

  8. Riportare sempre ad inizio e fine pagina il riporto contabile. E’ obbligatorio
     riportare su ogni pagina l’indicazione della pagina di provenienza ed il riporto -
     l’indicazione della pagina dello stesso o altro registro in cui prosegue la
     registrazione.

  9. Tutte le operazioni di carico e scarico, comprese quelle di reso alla Farmacia, o
     cessione ad altro reparto o carico da altro reparto (in casi di emergenza
     terapeutica), vanno sempre regolarmente registrate e riportate sul registro. In
     caso di cessione o presa in carico da un altro reparto si raccomanda di conservare
     accuratamente le matrici (registro richieste stupefacenti) o le copie delle
     richieste, e va evidenziato nelle “ Note” la dicitura “ Cessione tra Reparti”.
10. Per i carichi/scarichi farmacia/altro reparto annotare sempre il n° del modulo di
    richiesta/reso nell’apposita colonna.

11. Quando si somministra una parte del farmaco, ossia nel caso di
    somministrazione parziale, (non l’intera unità posologica: fiala, compressa, etc.):
    sulla colonna di scarico riportare comunque l’unità posologica intera, e sulla colonna
    delle note specificare la quantità effettivamente somministrata, corrispondente a
    quella riportata in cartella clinica. La restante quantità non utilizzata va eliminata
    nei rifiuti speciali sanitari da inviare alla termodistruzione.

12. Nella colonna “Note” devono essere indicate tutte quelle osservazioni ritenute
    necessarie a giustificare le variazioni verificatesi in entrata o in uscita non
    documentabili (es. rottura accidentale).

13. Le registrazioni, sia in entrata che in uscita, devono essere effettuate al
    momento stesso in cui avviene l’operazione, senza alcun termine di tolleranza (Cass.
    Pen. Sez. IV, n.34362 del 11.08.2004 e Cass. Pen. Sez. IV n.34421 del
    27.05.2004), senza lacuna di trascrizione.

14. Dopo ogni movimentazione deve essere indicata la giacenza.

15. Per le registrazioni deve essere impiegato un mezzo indelebile.

16. In caso di errore, non usare bianchetto, metodi abrasivi o altro: basta barrare il
    numero o nome errato con una semplice linea, in modo che sia in ogni caso leggibile
    il numero errato, scrivere al di sopra il numero/nome esatto e controfirmare per
    avvenuta correzione.
E’ consentita la ripartizione del Registro secondo le seguenti modalità:
           Intestare una pagina per ogni preparazione in modo consecutivo.
           Destinare a ciascuna preparazione un numero di pagine intere proporzionato
             al movimento previsto.
Purché non risulti mai alcuna pagina bianca o lacuna di trascrizione tra le pagine già
intestate.

 Qualora una pagina intestata non sia stata utilizzata, oppure lo sia stata solo
parzialmente, allorché si renda necessario il cambio del Registro, tale pagina potrà
essere annullata con una barratura trasversale.

Il Registro non è soggetto alla chiusura annuale, pertanto non deve essere seguita la
scritturazione riassuntiva di tutti i dati comprovanti i totali delle qualità e delle quantità
dei medicinali movimentati durante l’anno.

Una volta esaurito il Registro, anche parzialmente, la numerazione progressiva riprenderà
in un nuovo registro dall’inizio.
Tutte le sostanze stupefacenti di cui alla tabella II sezioni A e C
devono essere tenute in armadio chiuso a chiave, separate dalle
sostanze velenose e dagli altri farmaci.

                                Si ricorda che

 Ai sensi dell’art. 60 della L. 49/06 Il dirigente medico preposto
all'unità operativa è responsabile della effettiva corrispondenza tra
la giacenza contabile e quella reale dei medicinali di cui alla tabella
II, sezioni A, B e C, prevista dall'articolo 14.

  Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque non ottempera alla
  corretta tenuta dei registri di entrata e uscita, di carico e scarico e di
  lavorazione, nonché all’obbligo di trasmissione dei dati e di denunzia di cui
  agli art. da 60 a 67 è punito con l’arresto sino a 2 anni o con l’ammenda da
  euro 1.549 a euro 25.822 (art. 68 DPR 309/1990).
FARMACI STUPEFACENTI ISCRITTI NELLE TABELLE II SEZIONE D ed E

Per i farmaci di cui alla tabella II sezioni D ed E, oppiodi orali e transdermici esclusi
composti ad uso orale di metadone e buprenorfine per i quali continua ad sussistere
obbligo come per quelli inclusi nelle sezioni A e C, non vige l’obbligo della richiesta e
registrazione per come suddetto ( ordinanza ministeriale 16 giugno 2009) .
Tuttavia, trattandosi comunque di farmaci stupefacenti è stata predisposta apposita
modulistica per il loro approvvigionamento , disponibile in tutte le UU.OO e nella
Farmacia Ospedaliera.
Tutti i farmaci inclusi devono essere conservati separatamente sia dai farmaci di cui alla
tabella II sez A e C, sia dagli altri farmaci non soggetti ad DPR 309/90
Ovvero deve essere predisposto un apposito spazio in ogni armadio farmaceutico di
Reparto destinato esclusivamente alla loro conservazione.
La gestione di farmaci per sperimentazione
                          e campioni gratuiti

         Medicinali e prodotti farmaceutici per sperimentazione clinica
Il Medico sperimentatore è responsabile della corretta gestione di tali prodotti ( D.M.S.
15/7/97) una volta che vengono consegnati dalla U.O. Farmacia allo sperimentatore
stesso. In reparto questi prodotti vanno tenuti separatamente dagli altri farmaci, in
armadi predisposti.

Campioni gratuiti di specialità medicinali
- Non possono essere distribuiti dalla Farmacia (art. 13 D.Lgs 541 del 30/12/92), non
    possono essere stoccati negli armadi farmaceutici di reparto o di un ambulatorio, nei
    sui carrelli della medicazione. Devono essere conservati in armadio separato sotto la
    responsabilità del medico che ne ha fatto richiesta e che risulta responsabile della
    corretta conservazione e gestione inoltre sulle singole confezioni deve essere
    indicato il nome del medico proprietario e responsabile dei campioni.
Nel caso in cui sia necessaria la loro conservazione in frigorifero, i campioni vanno posti
in una scatola o contenitore sigillato con indicato esternamente il nome del medico a cui
sono stati consegnati.
Come previsto dal Decreto Legislativo n. 219 del 24 aprile 2006, gli Informatori
scientifici delle ditte farmaceutiche possono fornire gratuitamente farmaci
esclusivamente al personale medico autorizzato a prescriverli, dietro richiesta riportante
data, firma e timbro del medico. Il medico detentore è responsabile anche della corretta
conservazione.
Gli informatori possono fornire solo due campioni a visita per ogni dosaggio o forma
farmaceutica di un medicinale, esclusivamente nei diciotto mesi successivi alla data di
prima commercializzazione, non più di otto campioni annui per ogni dosaggio o forma; sulle
confezioni deve essere riportata in modo indelebile l’indicazione “campione gratuito -
vietata la vendita” o altra analoga espressione;
Gestione e conservazione dei farmaci personali del paziente
                           ricoverato

Alle Aziende sanitarie/ospedaliere è fatto obbligo di fornire direttamente agli assisiti
medicinali e dispositivi medici, quando siano utilizzati per trattamenti diagnostici o
terapeutici da espletarsi in proprie strutture ospedaliere compreso day hospital. Può
capitare che il paziente al momento del ricovero porti con sé i farmaci che stava
assumendo.
I farmaci portati dai pazienti o da familiari, così come eventuali prodotti non
convenzionali (fitoterapici, integratori, omeopatici, ecc.), possono essere
eccezionalmente impiegati solo a seguito di valutazione del medico responsabile.
- Il medico, qualora ravvisi l’opportunità di un prosieguo di utilizzo, deve provvedere alla
   specifica prescrizione secondo le modalità previste dalla presente procedura. Solo in
   tal caso, i farmaci personali possono essere presi in carico dal reparto;
- Il medico deve informare il paziente riguardo alla prosecuzione o meno delle terapie
   in essere all’atto del ricovero.
- Tali farmaci devono essere ben identificati (con indicazione delle generalità
   dell’assistito) e tenuti separati dalle confezioni ospedaliere, ancorché soggetti alle
   stesse modalità di conservazione.
- Prima dell’uso è necessario identificare il farmaco e valutarne l’integrità; se vi sono
   dubbi, il farmaco non deve essere utilizzato.
- Al momento della dimissione, i farmaci personali devono essere restituiti all’assistito
   ovvero, se ciò non fosse possibile, eliminati secondo le regole che presiedono allo
   smaltimento dei prodotti farmaceutici.
Per quanto riguarda la preparazione e somministrazione, questi prodotti saranno gestiti
analogamente a quelli dispensati ordinariamente.

Si precisa che anche per i farmaci personali la responsabilità della custodia e della
somministrazione, durante la degenza, resta a carico del personale infermieristico,
pertanto per nessuna ragione devono essere lasciati in custodia al paziente.
Gestione della terapia “al bisogno”

Per trattamento farmacologico “al bisogno” o con indicazioni simili (“se necessario”,
“all’occorrenza”, “in caso di…”, ecc.) si intende la somministrazione di farmaci subordinata
alla verifica dell’evenienza del bisogno stesso.

 La condizione di “bisogno” deve essere precisamente definita dal medico, che delimiterà
l’evento fornendo all’infermiere (cui è delegato il compito di rilevare il “bisogno”), in
aggiunta alle indicazioni ordinarie di una corretta prescrizione, i parametri alla cui
presenza è subordinato l’avvio della somministrazione o la modulazione della stessa.
In particolare, dovranno essere indicati quale condizione per dar seguito alla
somministrazione:
-   i riferimenti clinici per quanto riguarda i sintomi (intensità degli stessi, durata,
    correlazione con misurazione mediante scale valutative, ecc...), i segni apprezzabili
    oggettivamente (es.: temperatura corporea, pressione arteriosa, ecc.), i parametri
    biologici (es. esito di determinazione glicemica, ecc).
-   il termine cronologico di validità della prescrizione: è raccomandabile una
    delimitazione temporale ravvicinata così da mantenere un’assidua vigilanza su quel che
    accade;
-   il limite posologico e l’intervallo di tempo che deve intercorrere tra una
    somministrazione e l’altra.
Nel caso di mancata o incompleta indicazione dei parametri di riferimento e dei limiti di
esecuzione, difficoltà interpretative ovvero nel caso di variazioni delle condizioni del
paziente, l’infermiere incaricato della somministrazione deve consultare il medico
responsabile prima di procedere alla somministrazione.
Segnalazione evento sentinella. ADR (Reazione avversa                                  a
farmaci), Incidenti/Mancati incidenti da dispositivi medici.

La segnalazione dell’evento sentinella “Morte, Coma o Grave Danno Derivati da Errori in
Terapia Farmacologica” deve essere effettuata secondo il protocollo di monitoraggio
degli eventi sentinella del Ministero della Salute, al responsabile aziendale del Rischio
Clinico.
La segnalazione di ADR ed incidente con dispositivo deve essere segnalata al responsabile
farmaco e dispositivo vigilanza aziendale secondo quanto previsto dal Ministero della
Salute.
Bibliografia:
Competenze legislative del Farmacista ospedaliero– Vaccaroni, Gatti, Montanari, Taddei, Soliveri-

D.L. 46/97 e successive modificazioni ed integrazioni

D.L. 309/90 e successive modificazioni ed integrazioni

Legge 21.02.2006 n. 49

Decreto Ministero Sanità 3 agosto 2001

La gestione normativa dei medicinali- III ediz. Vincieri, Cirinei, Cervini Ed Pensiero scientifico editore

- Raccomandazione del Ministero della salute n. 7 - Raccomandazione per la prevenzione
  della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica
  www.ministerosalute.it
-   Delibera di Giunta Regione Calabria n. 83 del 28.1.2010 “Adempimenti di cui al punto 9
    del piano di rientro del Servizio sanitario regionale - DGR del 16.12.2009 n. 845 –
    Farmaceutica ospedaliera”
- Regolamento Regionale 1 settembre 2009           n. 13 “Regolamenti e manuali per
  l’accreditamento del sistema sanitario regionale” Allegato 5 − Requisiti specifici dei
  Servizi Farmaceutici Territoriali e Ospedalieri
- Delibera Regione Calabria N° 391 del 24 maggio 2010
Appendici

MODULO PER RESTITUZIONE FARMACI

Modello richiesta FARMACI ANALGESICI OPPIACEI
per la TERAPIA del DOLORE (G.U. 141 DEL 20/06/2009
AZIENDA OSPEDALIERA COSENZA

          MODULO PER RESTITUZIONE FARMACI
                   da inviare in U.O. Farmacia Ospedaliera

U.O. …………………………….
S.O……………………………..

    Nome                         Forma                    Quantità       Motivo della
 commerciale       dosaggio   farmaceutica    scadenza     resa          restituzione

Si attesta che i prodotti sono stati conservati in condizioni adeguate fino al
momento della restituzione.

Data …../………/…………..                Firma del Coordinatore……………………………

                                   Firma del Responsabile della U.O. ………………..

Data…………………                        Firma del farmacista……………………….
U.O. ______________________
            Modello richiesta FARMACI ANALGESICI OPPIACEI
per la TERAPIA del DOLORE (G.U. 141 DEL 20/06/2009

Paziente: NOME_________________COGNOME___________________

Specialità Medicinale: _________________________________________

Dosaggio: __________________________________________________

Posologia: __________________________________________________

Durata della terapia: __________________________________________

Quantità totale da dispensare:__________________________________

DATA …../…../……                      IL MEDICO Richiedente
                                          (timbro e firma)
                                    __________________________

                 PARTE RISERVATA ALLA FARMACIA

Quantità consegnata: _________________________________________

DATA SPEDIZIONE       …../…../……                IL FARMACISTA
                                                _________________
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