Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori

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Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
con
                                     consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci
NOVA Coop | n°6 luglio-agosto 2020

                                     Le fatiche
                                     di Super
                                     Woman

                                      L'Italia conferma
                                      di non essere un paese
                                     per donne. Dopo il doppio
                                     lavoro durante il lockdown
                                     ora rischiano di perdere
                                     l'impiego e il reddito,
                                     molto più degli uomini

                                                NOVA COOP               ASTI
                                                APPROVATO IL BILANCIO   RIAPERTO
                                                2019                    IL SUPERMERCATO
                                                A PAGINA 4              A PAGINA 6
Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
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                                                                                                                                                                        GIGA IN 4G

                                                                                                                                                            MINUTI
                                                                                                                                                          ILLIMITATI

                                                                                                                                                              1000                     SMS

Promozione valida
dal 9 Luglio
                                                                                                                                                                                      8€
                                                                                                                                                                             al mese
al 9 Settembre 2020                                                                                                                                                         per sempre

L’offerta “TOP 20” è valida per chi attiva CoopVoce dal 9 Luglio al 9 Settembre 2020, e prevede ogni mese, in territorio nazionale e in territorio UE, 20 GIGA di traffico internet in 4G,
minuti illimitati e 1000 SMS verso numeri fissi e mobili. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione, senza scatto alla risposta e le connessioni internet a singolo
kbyte. Al superamento dei minuti e SMS compresi nel mese si applicano le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione ha un costo di 8€ al mese
e si rinnova automaticamente ogni mese. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta è sospesa per 30 giorni. Per riattivarla è necessario ricaricare entro 30 giorni, altrimenti verrà
disattivata. In caso di sospensione il traffico voce e SMS è tariffato secondo le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione nello stesso periodo è
attivabile a 9€ anche dai già clienti, che verranno scalati dal credito residuo della SIM insieme al canone del primo mese. L’Uso del servizio è personale, secondo quanto previsto dall’art.4
delle CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO. Per maggiori dettagli sull’offerta, policy di corretto utilizzo e limitazioni, condizioni generali di contratto, visita il sito www.coopvoce.it.
Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
sommario consumatori 6 | luglio-agosto 2020

Primo piano                           Consumare                    Vivere bene                    Rubriche                            Nova Coop
                                      informati

  8 Senza aiuti                      28      Mi rado, mi depilo   34     Buoni, saporiti           9     Donne o pellicani             4    Nova Coop,
    nè sostegno                              e mi prendo cura            e freschi                       Simona Vinci                       approvato
    Silvia Fabbri                                                                                                                           il bilancio 2019
                                     30      I notebook e lo      38     Vacanze anni '70         17     L'Europa                           Monica Di Martino
 14 100 milioni per                          smart working               per il post-Covid               e la biodiversità
    aiutare il paese                         Claudio Strano              Paola Minoliti                  Luca Mercalli                 5    Online il bilancio
    Dario Guidi                                                                                                                             di condivisione
                                                                  40 Le mostre:                   21     Aperitivi                          2019
 16 Il piano verde                                                   Banksy e Newton                     e "apericene"
    per l'Europa                                                     		                                  Michele Sculati               6    Riaperto
    Claudio Strano                                                41 I libri del mese                                                       il supermercato
                                                                                                  31     Mangiare insieme                   di Asti
22 Pasti e porzioni                                               43     Intervista                      Massimo Montanari                  Monica Di Martino
   da imparare                                                           a Ghemon
                                     32      Coop, il prezzo             Pierfrancesco            36     Lavorare da casa            44 ConcertON,
                                             e tanta qualità             Pacoda                          tra inciampi e...              musica per
                                             Chiara Faenza                                               Massimo Cirri                  CoopAcademy
                                                                                                                                        Martina Marangon
                                     33      Il lavoro è
                                             cambiato                                                                                           Nova Coop
                                             Alessandra                                                                                      Numero verde
                                             Farabegoli                                                                                       800 238 380

16                                                                                                                           6

Mensile della                       Direttore responsabile        Progetto grafico                Coop Editrice Consumatori
Cooperazione                        Dario Guidi                   Kitchen
di Consumatori                                                                                    40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16
                                    Redazione                     Impaginazione e grafica         Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
Viale Aldo Moro 16,                 Monica Di Martino,            Ilde Ianigro                    C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna
40127 Bologna                       Silvia Fabbri, Alice                                          n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative
Tel. 051.6316911
                                    Munerato, Andrea              Responsabile della pubblicità   a mutualità prevalente n. A108296
Fax 051.6316908
redazione@consumatori.coop.it
                                    Pertegato, Silvia Pizzorno,   Paolo Ortolani
                                    Lina Sini, Claudio Strano                                     Consiglio di amministrazione
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005                                  Stampa                          Presidente Andrea Mascherini
Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040                                    Rotopress International srl     Vice Presidente Silvio Ambrogio
Copia singola euro 0,34                                           (Loreto- Bologna)               Tiziana Cattani, Alessandro Medici, Marisa Pecere,
Abbonamento annuo euro 3,10                                                                       Andrea Pertegato, Enrico Quarello

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc®

                                                                                                                       www.consumatori.e-coop.it
Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
vita di piano
primo         nova articolo
        cooperativa coop

Approvato
il bilancio,
utile in crescita
— Monica Di Martino

Nello scorso esercizio il fatturato consolidato
è stato di 1,54 miliardi di euro. Oltre 30 mila soci
hanno partecipato al voto

                                         enerdì 26 giugno sono stati                mercato la nostra distintività, a vantaggio di Soci e

                            V
                                         approvati dalla XXXI Assemblea             consumatori, che ci hanno premiati ancora una vol-
 Il risultato è frutto                   generale di Nova Coop il bilancio          ta con il loro gradimento, permettendo alle vendite
  dell’impostazione                      consuntivo e il bilancio consolidato       complessive delle gestioni commerciali, rete super,
                                         2019.                                      iper e carburanti di superare di oltre 16 milioni di
di gestione rigorosa        La Cooperativa ha chiuso l’esercizio segnando un        euro gli obiettivi fissati a inizio anno, e che hanno
e orientata al lungo     deciso incremento dell’utile netto, che passa da 9,3       potuto usufruire di vantaggi e sconti loro riservati
                         milioni di euro nel 2018 a 13,7 milioni di euro, e una     per più di 100 milioni di euro. La partecipazione di
periodo. Il bilancio è   conferma di crescita del fatturato, che si attesta a       oltre 30mila Soci al dibattito sull’andamento della
 improntato ad una       1,063 miliardi di euro (+12 milioni sul 2018). In pre-     Cooperativa, nonostante le limitazioni, conferma
                         visione di un esercizio 2020 fortemente influenzato        inoltre la consapevolezza dell’importanza del loro
condotta prudente        dall’emergenza covid-19, Nova Coop ha deliberato           ruolo, il radicamento e la vitalità di Nova Coop all’in-
    con l’obiettivo      di portare a 45 milioni di euro la dotazione del           terno delle comunità locali».
                         fondo rischi aziendale.                                        Nel 2019 le vendite lorde sono state generate per
      di costruire          Il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive           oltre 989 milioni di euro dalla rete di supermercati
   una Cooperativa       commenta come: «L’ottimo risultato conseguito              e ipermercati, per circa 81 milioni dalle stazioni a
                         nell’esercizio 2019 sia frutto di un’impostazione ri-      marchio Enercoop di Pinerolo, Biella, Cuneo e Ver-
    solida e capace      gorosa e di lungo periodo, improntata ad un’attenta        celli e per circa 2 milioni di euro dai canali di vendita
  di affrontare con      gestione commerciale e finanziaria e a una condot-         Drive ed e-commerce. Fiorfood, ha chiuso il quarto
                         ta prudente ma sempre orientata allo sviluppo delle        anno completo di attività con un fatturato di 5,4
   sicurezza anche       nostre attività caratteristiche, nell’ottica di costrui-   milioni di euro.
    eventi inattesi,     re una Cooperativa solida e capace di affrontare con           Il processo di sviluppo e radicamento sul territo-
                         sicurezza anche eventi fortuiti, come l’emergenza          rio di Nova Coop è continuato con l’apertura del
 come l’emergenza        sanitaria che sta caratterizzando questo periodo.          nuovo superstore a Giaveno (To), l’avvio del
       sanitaria         La costante positività dei risultati economici si deve     servizio di consegna della spesa a domicilio sulla
                         anche all’impegno costante di tutti i lavoratori           città di Torino e su alcuni comuni limitrofi e
  manifestatasi nel      di Nova Coop che nel 2019, e soprattutto nel corso         l’inaugurazione di una seconda stazione di ritiro del
    corso del 2020       dell’emergenza sanitaria, hanno costituito un              servizio Drive. Il bilancio consolidato di gruppo ha
                         elemento di valore aggiunto in termini di capacità         chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato a
                         di azione, professionalità e coerenza con i valori che     1,54 miliardi di euro e un utile consolidato allineato
                         sono alla base e la ragione dell’agire della Coope-        a quello della società capogruppo. Nel documento
                         rativa. Abbiamo costruito questo bilancio mante-           sono inclusi i risultati della società controllata Nova
                         nendo politiche commerciali in grado di marcare sul        Aeg spa che ha concluso l’esercizio in utile.

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Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
È ONLINE IL SITO PER CONSULTARLO
Nuovo bilancio di condivisione,
ovvero la sostenibilità di Nova Coop
                                               na rendicontazione da navigare            tramite l’associazione Jeupo. Sono emersi tre

                                  U
                                               come un sito: per consultare il nuovo     argomenti principali che stanno loro a cuore:
                                               bilancio di condivisione di Nova Coop     sconfiggere la povertà, consumo e produzio-
                                               basta andare su www.novacoop.             ne responsabile, città e comunità sostenibili.
                                               info. A spiegare di cosa si tratta è il   Proprio su questi ci siamo concentrati maggior-
                               direttore Politiche Sociali, Silvio Ambrogio.             mente, analizzando l’impegno di Nova Coop a
                                                                                         livello di impegno verso gli individui più fragili e
                               Cos’è il bilancio di condivisione?                        sostenibilità. I ragazzi per noi non sono solo po-
                               È il nostro bilancio di sostenibilità che viene           tenziali clienti ma soprattutto persone in grado
Silvio Ambrogio,
direttore Politiche            redatto per l’undicesimo anno. Un modo diverso            di influenzare il nostro pensiero e le proposte di
Sociali Nova Coop              di raccontare i numeri del bilancio di esercizio e le     impresa.
                               attività della cooperativa, leggendole in un’otti-
                               ca di valore condiviso con i portatori d’interesse,       Come si compila un bilancio di sostenibi-
                               i cosiddetti stakeholder: soci, dipendenti, clienti,      lità?
                               fornitori, istituzioni, tutti i nostri interlocutori.     Pur non essendo un obbligo per la nostra orga-
                                                                                         nizzazione, abbiamo scelto di conformarci agli
                               Quali le novità di quest’anno?                            indici del Global Reporting Initiative - Gri. I dati
                               Il bilancio di condivisione 2019 è solo online.           raccolti sono pertanto confrontabili sulla base
                               Anziché un lungo testo, abbiamo creato un sito            di criteri riconosciuti a livello mondiale, un atto
                               dedicato, con una struttura snella e un linguag-          di trasparenza e serietà nei confronti dei nostri
                               gio semplice, per offrire a chi legge informazioni        portatori d’interesse. È stata la direzione Politi-
                               di facile consultazione e collegamenti a conte-           che Sociali a raccogliere ed elaborare i dati ma
                               nuti sempre aggiornati. Si riduce anche l’impatto         il documento è frutto di un lavoro corale che ha
                               ambientale, perché non è necessaria la stampa.            coinvolto tutti i dipendenti.
                               Inoltre, un grande contributo all’analisi è venuto
                               dalle nuove generazioni.                                  L’iniziativa termina con la pubblicazione
                                                                                         del sito?
                               In che modo hanno partecipato i più gio-                  No, perché il bilancio di condivisione è lo stru-
                               vani?                                                     mento più adatto per condividere con i soci e gli
                               Abbiamo intervistato sugli Obiettivi per lo Svi-          altri stakeholder i progetti di Nova Coop in ottica
                               luppo Sostenibile dell’Agenda 2030 un gruppo di           di sostenibilità. A settembre prenderà il via una
                               studenti dell’Università del Piemonte Orientale,          serie di incontri per farlo conoscere.

Per conoscere il bilancio
di condivisione 2019
di Nova Coop
inquadra il Qr Code
con il cellulare o il tablet

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                                  5
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vita di piano
primo         nova articolo
        cooperativa coop

Funzionale e moderno
riapre il super di Asti
— Monica Di Martino

                                      a giovedì 2 luglio il punto vendita    di offrire al cliente la qualità distintiva dei nostri

                         D
                                      Nova Coop di Asti, situato in via      prodotti a marchio, un assortimento composto
                                      Monti 2, finalmente può accogliere i   da oltre 17mila referenze e una nuova filosofia di
                                      3400 Soci e tutti i clienti che        spesa “presto e bene” che è coerente anche con
                                      continueranno a scegliere la           le esigenze di sicurezza e precauzione imposte
                      qualità, la convenienza e la sicurezza di Coop.        dall’attuale emergenza sanitaria. Nova Coop,
                         «La Coop di Asti riparte dal luogo dov’è nata       sempre attenta alla difesa dell’occupazione,
                      -dichiara il vicepresidente di Nova Coop Giusep-       ha raddoppiato il numero dei lavoratori in forza al
                      pe Nicolo - ma con un progetto che presenta            punto vendita ristrutturato, portandoli a 48 uni-
                      una forte discontinuità rispetto alla situazione       tà. Lavoratori che, compresi gli interinali, anche
                      precedente perché abbiamo voluto caratterizzare        durante il complesso periodo del covid-19, hanno
                      la nostra “fase due” affrontando un percorso di ri-    avuto l’opportunità di implementare le proprie
                      qualificazione totale di un punto vendita non più      competenze sia in attività di affiancamento in al-
                      adeguato agli standard della rete per trasformar-      tri negozi che in percorsi di formazione specifica
                      lo in un negozio moderno, sostenibile e digitale       in funzione anche dei nuovi servizi offerti ».
                      con un forte impegno economico affrontato dalla           Il supermercato Coop mantiene la sua intera
                      Cooperativa per recuperare quest’area e offrirle       superficie commerciale ma una grande e lumi-
                      una nuova prospettiva, nell’interesse della città.     nosa vetrata sostituisce il muro preesistente sul
                      Il nuovo supermercato Coop è un luogo in grado         lato del parcheggio ed ospita il nuovo ingresso

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primo piano società

LA FATICA DELLE DONNE DURANTE E DOPO IL CONTAGIO

Senza aiuti,
né sostegno
— Silvia Fabbri

Hanno cucinato, pulito e fatto
i compiti con i figli. Ma il 74% non
ha avuto alcun aiuto dal partner.
E ora rischiano di perdere lavoro
e reddito, molto più degli uomini.
Ecco perché il nostro Paese non può
permettersi il lusso di lasciare indietro
la parte femminile della società

                Italia non è un paese per donne. L’emergenza Covid-19 lo ha
                sottolineato come un evidenziatore, facendo emergere
    L'          elementi di difficoltà e di diseguaglianza già presenti nella
                società, ma ora tanto più esasperati. L’isolamento sociale ha
                chiuso le donne in casa, costringendole a barcamenarsi tra
smart working, istruzione dei figli, cura della famiglia e lavori domestici: il
60% delle donne italiane – dice un’indagine Ipsos commissionata da WeWor-
ld – ha fatto tutto da sola, senza aiuti. Una percentuale che si impenna fino
al 93% al sud e nelle isole. E poi c’erano quelle – tante, più degli uomini – che
hanno continuato a lavorare offline, in prima linea, nei settori essenziali
tutti a prevalenza femminile come sanità e servizi sociali, ma anche
commesse di supermercati e attività di pulizia (donne che poi una volta a
casa, ovviamente, non erano esentate dal curarsi del mènage domestico).
Così è successo che nella fascia d’età 20-50 le diagnosi di Covid tra le
donne sono state di 10 punti superiori rispetto agli uomini, perché proprio in
questa fascia d’età le donne sono state più esposte al rischio.
   Ma d’altro canto le donne sono anche le più presenti nei settori cosiddetti
non essenziali che durante il coronavirus hanno subito la chiusura totale:
ovvero turismo e ristorazione dove è femminile l’84% della forza lavoro. Ciò
significa – e significherà - posto di lavoro a rischio, diminuzione drastica
del reddito personale e per molte perdita dell’indipendenza economica. Una
catastrofe non solo individuale ma anche dell’intera società perché l’indi-
pendenza economica delle donne è la più importante garanzia di libertà e di

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sviluppo sociale. E pensare che il 60% dei laureati          peso della casa e della famiglia sulle donne ma
nel nostro paese sono donne. Un patrimonio                   può essere anche un’opportunità per modificare                 In Italia
umano che il nostro paese disperde di generazio-             gli equilibri dominanti».
ne in generazione.                                              Ma ci vorrebbero misure rivoluzionarie, la cui
    La situazione pre-Covid del mercato del lavoro           necessità è sempre più improrogabile, per far sì

                                                                                                                             74%
femminile è già drammatica: in Italia lavora                 che questa sia più di una speranza. Scrivono le
meno di una donna su due (49%). Peggio di                    due curatrici: «Ripensiamo orari e modelli domi-
noi, in Europa, solo Montenegro, Turchia, Mace-              nanti nel mondo del lavoro. Approfittiamo della
donia e Grecia. Poi è arrivato l’effetto lockdown            necessità di rivedere la vecchia organizzazione e
con tantissimi posti di lavoro persi. In Italia ci           mettiamone in campo una nuova più funzionale
   sono 484 mila persone in meno che cercano                 non solo alla produttività delle imprese ma anche
      lavoro (-23,9%) rispetto a marzo. E la maggio-         alle famiglie. Rivediamo politiche pubbliche e
                                                                                                                            Donne che non
       ranza di queste persone sfiduciate e convin-          sociali offrendo servizi necessari in una economia
                                                                                                                        riescono a condividere
         te di non poterla più trovare, un’occupazio-        avanzata che attiva le donne e non scaricando su
                                                                                                                         con il partner nessun
              ne, ovviamente è femminile: -30,6%,            di queste tutto il peso della gestione familiare.
                                                                                                                           lavoro domestico
               pari a -305 mila unità rispetto agli          Servono più asili nido a prezzo sostenibile, più
                uomini (-17,4%, pari a -179 mila). Se e      servizi per l’infanzia, congedi obbligatori e
                quando lavorano, comunque, le don-           prolungati per i padri che contribuiscano a redi-
                ne, lavorano nei settori meno remu-          stribuire gli oneri e a riequilibrare i costi del lavoro

                                                                                                                             11%
               nerati: tipo turismo, comunicazione,          tra i generi».
               commercio, lavoro di cura sanitario.             Il Family Act di recente varato dal governo
                 La carenza di donne nei settori scien-      parrebbe andare in questa direzione: tra le misure
             tifici e tecnologici, tra i più richiesti del   principali a sostegno della famiglia, istituisce
            futuro e tra i meglio pagati è una vera          l'assegno universale per figli. Tra gli altri punti
emergenza, vista l’importanza dell’economia di-              fondamentali il contributo per le rette di nidi e
                                                                                                                         Madri che dichiarano
gitale nel futuro. E i posti da dirigente? Le donne          materne anche al 100%, il congedo per i neo papà
                                                                                                                           di non aver mai
ai livelli più alti della carriera sono pochissime,          che sale a dieci giorni, congedi usati anche per
                                                                                                                        lavorato per dedicarsi
il 30%. Quindi bassi livelli dirigenziali, bassi             andare a parlare con i professori, e un'indennità
                                                                                                                           alla cura dei figli
livelli di stipendio.                                        integrativa per le mamme in rientro da congedo.
                                                                                                                             contro il 3,7%
    In uno studio condotto da Tiziana Ferrario e                Ma oltre al cambio delle leggi, occorre un cam-
                                                                                                                         delle donne europee
Paola Profeta per l’Istituto Toniolo (vedi anche             bio di mentalità. Sempre secondo l’indagine Ipsos
l’intervista in queste pagine) dal titolo: “Covid:           commissionata da WeWorld a fronte di un 71% di
un paese in bilico tra rischi e opportunità”, viene          donne occupate che ha dichiarato di essersi sob-
sottolineato che nelle famiglie italiane «le donne           barcata tutto da sola (dalla cura di casa ai compiti

                                                                                                                           + 10%
si fanno carico della maggior parte del lavoro               dei figli, dall’assistenza agli anziani al gioco
domestico e di cura, visto che per il 74% di loro            dei più piccoli), corrisponde un 47% di uomini
non c’è nessuna condivisione con il partner.                 che ha dichiarato di essersi preso cura dei figli
Il lockdown per il Covid rischia di aggravare il             tanto quanto le compagne mentre, rispondendo
                                                                                                continua a pagina 11

Coop prima per la tutela dei diritti delle donne
                                                                                                                         Le diagnosi di Covid
                                                                                                                          rispetto ai maschi

Coop è prima, tra le aziende della      nile. «Dei nostri 58mila dipendenti,   controllo della sicurezza, dell'am-
grande distribuzione organizzata,       oltre il 69% sono donne delle          biente e dell'eticità del lavoro. Ora
per quanto riguarda la tutela dei       quali il 32% occupa ruoli direttivi.   vigileremo anche sui dati della
diritti delle donne. Lo rileva il re-   Combattiamo il gap di genere con       disparità di genere e sulla valo-
port pubblicato qualche mese fa da
Oxfam "Diritti a scaffali". Ma anche
nel World Cooperative Monitor del
                                        ogni strumento a disposizione e
                                        nell'ultimo anno abbiamo deciso
                                        di adottare i principi dell'Onu per
                                                                               rizzazione delle filiere femminili.
                                                                               L'emergenza sanitaria ha portato
                                                                               la grande distribuzione a mettere
                                                                                                                          49,5%
2019 Coop è prima tra le coopera-       l'Empowermet femminile promuo-         in campo, insieme alle azioni con-
tive italiane nell'ambito dei diritti   vendone l'adozione e anche da          crete, anche un segno di empatia
e in particolare quelli delle donne.    parte dei nostri fornitori. Noi da     sociale. Le filiere femminili possono            Tasso
Del resto l'arrivo della nuova ad       decenni crediamo nel valore delle      diventare volani per rilanciare il          di occupazione
Maura Latini ha acceso una luce in      filiere come modello di produzione,    dibattito più ampio sul ruolo delle            femminile
più su welfare e questione femmi-       vigiliamo insieme ai partner per il    donne».

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                                  9
Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
primo piano società

L'INTERVISTA
«Smart working sì, ma bilanciato»
                                          rofessoressa, la condizione            presto, fare chilometri… è un vantaggio, e senza

                             P
                                          femminile nel mercato del              lo svantaggio di rimanere isolato, intrappolato
                                          lavoro e nella società era             nelle faccende domestiche. Insomma, ci vuole una
                                          drammatica e lo è diventata            situazione bilanciata perché il rischio di isolamen-
                                          ancora di più in questa fase.          to è alto.
                          Quali misure di welfare dovrebbe attuare
                          lo Stato per limitare la disparità tra uomini          Sulle misure adottate durante l’emergen-
                          e donne? E come giudica il recente disegno             za Covid – molto sfavorevoli alle donne – è
                          di legge del governo per il sostegno e la              forse pesato il fatto che i decisori sono
  PAOLA PROFETA           valorizzazione della famiglia?                         quasi unicamente uomini?
                          Giudico positivamente il Family Act, soprat-           Difficile provare un rapporto diretto di causa
  DOCENTE DI SCIENZE
                          tutto per la proposta di allungare il congedo di       effetto. Ma certamente una leadership bilanciata
    DELLE FINANZE
                          paternità, che va nella direzione di bilanciare il     porta ad una visione più articolata che tiene con-
ALL'UNIVERSITÀ BOCCONI
                          carico di cura tra padre e madre e quindi promuo-      to anche del punto di vista delle donne e anche
                          vere il lavoro femminile. Si supera la logica della    di alcuni temi che non vengono affrontati se ci
                         conciliazione e delle misure per aiutare le madri       sono solo gli uomini a decidere. Nel caso specifico
                         a lavorare, parlando di genitorialità e quindi          non avere donne in queste posizioni ha portato
                         della cura dei figli come responsabilità uguale di      a sottovalutare alcuni aspetti. È anche vero che
                         entrambi i genitori. Giudico positivamente il su-       con le scuole chiuse, molti luoghi di lavoro chiusi,
                         peramento delle misure attuali, frammentate e           e tutto quello che abbiamo vissuto, non era così
                         poco efficaci, a sostegno dei figli, a favore dell'as-    scontato che dovessero essere le donne a farsi ca-
                         segno unico. Deve restare elevata l'attenzione          rico di tutto, perché anche gli uomini erano a casa
                         sullo smart working che va incentivato come             e avrebbero potuto collaborare. Ma la mentalità
                         strumento di flessibilizzazione del lavoro per           del nostro paese ha fatto sì che questa situazione
                         uomini e donne, e non come politica di genere. Il       abbia gravato più sulle donne che sugli uomini, c’è
                         74% delle donne - è un dato che riportiamo nella        poco altro da dire. E questo a causa della menta-
                         nostra ricerca - dichiara di non aver nessuna for-      lità comune, e non tanto e non solo dei decisori.
                         ma di condivisione del lavoro domestico. È quindi       Siamo tutti intrappolati in questi pregiudizi, in
                         giusto porre il tema della condivisione attraverso      questi stereotipi.
                         congedi di paternità: anche i padri devono avere
                         la possobilità di stare a casa e di occuparsi dei fi-   Una delle cose più avvilenti è stato anche
                         gli fino da quando sono piccoli, per rimuovere gli      apprendere – da un’indagine Ipsos – che il
                         stereotipi derivanti da una cultura arretrata, per      64% delle donne sa che le cose non miglio-
                         cui è la donna che deve occuparsi della famiglia        reranno affatto, finito il periodo Covid.
                         e dei figli. In questa direzione vanno le forme di      Cosa potremmo dire a queste donne stan-
                         flessibilità del lavoro come quelle che stiamo spe-      che e sfiduciate?
                         rimentando, però in maniera mista, con giorni a         In questi momenti di crisi, di cambiamenti epocali,
                         distanza e giorni in presenza sia per uomini che        ci sono da una parte molti rischi e dall’altra molte
                         per donne, ovviamente.                                  opportunità. Potrebbe essere questo il momento
                                                                                 per prendere una strada migliore. Certo, le donne
                         Nella ricerca da lei condotta, lo smart                 rispondono così perché si sentono abbandonate,
                         working viene definito appunto come una                  non hanno visto nessuna collaborazione in
                         forma di organizzazione del lavoro che                  famiglia, non hanno visto interventi da parte
                         può migliorare il divario di genere. …                  delle politiche pubbliche. Ecco, dobbiamo cambia-
                         Lo smart working nel vero senso del termine è           re: il tema della disparità di genere deve diventare
                         fatto in alternanza, ovvero lavoro a distanza solo      importante, prioritario, solo così le donne potran-
                         per un giorno alla settimana: in questo senso può       no acquisire fiducia. Per il momento però hanno
                         offrire flessibilità, l’opportunità di organizzare        visto che i loro problemi si sono aggravati. E che
                         meglio il proprio tempo, perché con un giorno           non sono mai in cima alle preoccupazioni del
                         a settimana in cui non bisogna uscire di casa           paese.

10                                                                                                   Consumatori luglio-agosto 2020
Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
"Un lavoro è
  continua da pagina 9                                                                                                     importante ma
alla stessa domanda, solo il 22% delle donne ha              retribuzioni si attesta al 16%, in molti contesti           quello che le donne
                                                                                                                        vogliono veramente
percepito di aver avuto collaborazione da parte              arriva al 35% e oltre.
                                                                                                                        è una casa e dei figli"
del partner.                                                    Sia la precarietà, che il divario salariale, che
   Anche la Società degli economisti ha lanciato             il basso tasso di occupazione sono il risultato di
un grido d’allarme. In una lettera spedita alla mi-          quella che viene chiamata – nello studio di Ferra-           In accordo con
nistra Paola Pisano, il presidente Alberto Zazzaro           rio e Soprano - la discriminazione statistica.               l'affermazione
ricorda che i ruoli diseguali nella distribuzione del        Ovvero: proprio a causa dello sbilanciamento del                (fonte Ipsos)
lavoro di cura e domestico (i dati Ocse mostrano             lavoro di cura, le imprese preferiscono l’assunzio-
che le donne italiane lavorano 1 ora e mezzo al              ne e la promozione degli uomini. Chi affiderebbe
giorno in più degli uomini se si somma lavoro                un ruolo importante, in azienda, a una donna che
pagato e lavoro non pagato): «Ma è molto proba-              si deve assentare per problemi in famiglia, che
bile che le misure di contenimento del Covid 19              arriva al lavoro stanca, che scappa senza aspet-
                                                                                                                                      71%
                                                                                                                        63%
comportino un ulteriore aggravio del carico di               tare che finisca la riunione perché c’è da prendere
lavoro delle donne con potenziali conseguen-                 il bambino a scuola? Non è un caso che in Italia il
ze negative di lungo periodo sull’occupazione                gap tra uomini e donne in possesso di un conto
femminile e sui divari salariali di genere». In altre        corrente sia del 4,5% a favore degli uomini. In
parole, gli effetti della crisi rischiano di provo-          quasi tutti i paesi europei il gap è pressoché inesi-
care un arretramento dell’indipendenza                       stente o addirittura a favore delle donne. Sottoli-
economica delle italiane e un’accentuazione del              nea lo studio che l’intera popolazione italiana ha
divario domestico: del resto, se mancano i servizi,          scarse conoscenze finanziarie; ma anche qui il di-
se manca la scuola, se manca il welfare, chi starà           vario di genere è molto significativo. Il 53,9% degli
a casa a curarsi della prole o dei genitori anziani          uomini contro il 63,4% delle donne non partecipa
se è la donna quella con uno stipendio più basso             mai a una discussione economica.
o con un posto di lavoro precario? L’Onu del resto              Ma a chi giova questa drammatica disparità di
ha da poco pubblicato un report intitolato “L’im-            genere? Agli uomini, verrebbe da rispondere, che
patto del Covid 19 sulle donne”, dal quale emerge            si trovano la cameriera in casa (gratis) e nessuna              ITALIA
che in tutto il mondo le donne hanno forme con-              o scarsa competizione con le donne nella corsa ai
trattuali più precarie. E dunque saranno le prime            posti migliori e più retribuiti del mercato del lavo-
a essere spazzate via dalla recessione. Secondo              ro. Eppure non è così: senza le donne ci perde
una ricerca McKinsey sarebbe a rischio, nella fase           l’intera società. Anzi: per risollevare il Paese e
post-Covid, il 26% dei dipendenti. A uscire peggio           riprendere un percorso di crescita le donne sono
da questo periodo nero saranno le persone senza
laurea, dipendenti e professionisti con contratti
                                                             una risorsa chiave su cui contare. «Secondo le sti-
                                                             me del fondo monetario internazionale – si legge
                                                                                                                        11% 12%
precari, meno tutele e bassi guadagni. E a livello           nello studio – l’aumento dell’occupazione femmi-            DANIMARCA
globale, in effetti, il divario di genere nelle              nile fino a raggiungere quella maschile comporte-
                                                                                             continua a pagina 13

Violenza di genere: in aumento durante il lockdown
È il capitolo più nero del vissuto femminile       omicidi femminili da parte del partner.                Chiamate al numero
durante il lockdown, ovvero la violenza di         Le chiamate motivate da una richiesta di aiu-
genere e l’impossibilità di evitarla a causa del   to per violenza subita ammontano a 1.543, ma              di emergenza
                                                                                                       (rispetto allo stesso periodo del 2019)
confinamento in casa, senza poter uscire né        si chiama anche per avere informazioni sul
chiedere aiuto. Sono state 5.031 le telefo-        servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre
nate valide al 1522, il numero di emergenza        situazioni di disagio diverse dalla violenza

                                                                                                       +73%                     +59%
per sostenere le vittime, il 73% in più sullo      (17,1%).
stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno      Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le
chiesto aiuto sono 2.013 (+59%).                   9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina
Ma a queste richieste di aiuto non hanno cor-      presto, solitamente in numero minore, hanno
risposto le denunce, che sono diminuite quasi      raggiunto il 17,5% durante il lockdown.
della metà rispetto allo stesso periodo dello      Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria       Telefonate                  Vittime
scorso anno. Le denunce per maltrattamenti         incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia                                  di violenza
in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle       il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza
per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali       si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1%
risultano in calo dell’83,3% le denunce per        si riportano anche casi di violenza ai minori.

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                                   11
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                                                            photo Angelo Palombini
rebbe per l’Italia un aumento del Pil dell’11%.                                                                          Simona Vinci
Infatti, il lavoro delle donne è motore di crescita eco-                                                                 scrittrice
nomica: le donne sono competenti, istruite, e hanno
talenti pari a quelli degli uomini. Non solo: il lavoro
delle donne potrebbe innescare un circolo virtuoso
di crescita: aumenterebbe la domanda di servizi, au-

                                                                                               Donne o pellicani
menterebbe i consumi, già largamenti guidati dalle
donne. Insomma – si conclude – investire sul lavoro
femminile conviene all’economia soprattutto per un
paese come il nostro che cresce poco».

                                                                         I
    Anche una Ong come Save the Children accende
i riflettori su una situazione che rischia di diventare                                n questi ultimi tre mesi ho cucinato due pasti al giorno - tralasciando l’organizza-
difficile per le donne e anche per i loro figli. «Con                                  zione di una colazione e due merende, più svariati spuntini. Fate voi i conti, anzi no,
l'avvio della fase 3, le più penalizzate rischiano di es-                              vi aiuto: togliendo quell’unica pizza d’asporto e quelle due volte che il compagno
sere le madri lavoratrici, circa il 6% della popolazio-                              ha collaborato alla cena - già impostata, beninteso - buttando la pasta nell’acqua già
ne italiana - dice Antonella Inverno, responsabile                                   bollente e salata, ho preparato 180 pasti. 180 pasti fanno anche 180 servizi di appa-
politiche per l'infanzia -. Con la mancata riapertura                                recchiatura, sparecchiatura e lavaggio piatti. Il punto non è soltanto l’esecuzione
dei servizi per la primissima infanzia molte don-                                    materiale, ma anche le energie mentali dedicate a scegliere. Non si possono mangiare
ne, soprattutto quelle con retribuzioni più basse e                                  scatolette di tonno e pasta al pesto per tre mesi come penserebbe il maschio medio e
impiegate in settori dove è necessaria la presenza                                   la cucina, pure la più spartana, richiede comunque un minimo di organizzazione.
fisica, rischiano di dover decidere di non rientrare                                     Mi viene in mente la lista degli indispensabili che Marguerite Duras teneva
al lavoro, aggravando la già difficile situazione dei                                sempre nella sua casa e la sua descrizione del rapporto della donna con la casa e la
livelli occupazionali femminili italiani. Per quelle                                 dispensa. C’è un aspetto atavico in questa questione della cura attraverso il cibo che
che invece potranno lavorare in smart working è                                      comunque a un certo punto della vita si attiva in quasi tutte le donne. E se anche non
forte il rischio di un carico eccessivo di lavoro e di                               si attiva, quando hai una famiglia e dei bambini a cui riempire la pancia sei costretta
cura». Non è solo la chiusura dei servizi per la prima                               ad attivarla. Sono arrivata a pensare: che liberazione essere un pellicano, acchiap-
infanzia a preoccupare le madri, ma anche la gestio-                                 pare un pesce a filo d’acqua e buttarlo in bocca ai piccoli, nudo e crudo. Perché vi
ne della didattica a distanza che, soprattutto per                                   racconto questo? Perché questi mesi hanno segnato per tantissime donne un accu-
le primarie, necessita di un continuo supporto da                                    mulo di lavoro domestico e di accudimento che non ha precedenti e che ha generato
parte di un adulto da casa e soprattuto la gestione                                  molte riflessioni e molte paure per il futuro prossimo, come se potesse trattarsi di un
del carico emotivo dei figli, ancora oggi dimenticati                                preludio spiacevole a un ritorno delle donne alla prigione domestica, con in più il
dalla politica. «È dunque necessario - prosegue Save                                 carico del lavoro esterno, ma fatto da casa.
the Children - adottare un piano straordinario per                                       Lo smart working – o anche il Lavoro Obbligato da Casa, come l’ha definito qual-
l'infanzia e l'adolescenza che metta al centro dei                                   cuno – è subdolo. E ben lo sa chi, come me, lo faceva già da prima. Se sei a casa vuol
diritti i minorenni, perchè le famiglie non devono                                   dire che sei disponibile 24 h su 24 anche se in teoria staresti lavorando, e dunque il
essere lasciate sole ad affrontare le sfide educative e                              tuo lavoro si spalma sulla giornata mescolandosi alle esigenze quotidiane di tutta la
sociali la crisi sanitaria ha imposto».                                              famiglia. Non puoi far finta di non vedere la pila di panni sporchi che cresce o il bagno
    Che tutto ciò di cui abbiamo parlato sin qui sia                                 sporco. Sei lì, ti tocca. Ha fatto discutere l’immagine scelta per la App Immuni dove,
decisivo per il nostro Paese è chiaro anche alla task                                affacciati a due finestre della medesima casa, un uomo e una donna, durante il lock-
force per l’emergenza guidata da Vittorio Colao. In                                  down, sono ciascuno intento ad attendere i suoi obblighi: la donna culla un neonato,
cima al testo delle “Iniziative per il rilancio – Italia                             l’uomo è davanti a un tablet e presumibilmente sta lavorando.
2020-2022" sono indicate la riduzione del divario                                        Un’immagine anacronistica che a tanti non è piaciuta visto che in gran parte delle
di genere e l’inclusione delle competenze femminili                                  famiglie giovani i ruoli non sono più quelli di cinquant’anni fa, ma sono abbastanza
come obiettivi trasversali. Il piano Colao sugge-                                    fluidi. Vero è però, che molti studi sociologici hanno riscontrato come le ricadute del
risce dunque di adottare sempre la valutazione                                       lockdown siano state, e saranno, più pesanti per le donne (vedi gli articoli in queste
d’impatto di genere, prima dell’approvazione di                                      pagine). Sono aumentate le denunce ai centri antiviolenza. Perdita del lavoro. E gli ef-
qualsiasi misura.                                                                    fetti della pandemia potrebbero farsi sentire anche sulle loro carriere, visto che a pa-
    Nel piano, che contiene molte delle misure                                       rità di mansioni le donne generalmente guadagnano meno e comunque, come segnala
proproste dal ddl del Governo, si prospetta anche un                                 l’Associazione delle donne giuriste in Italia “il 68% dei ruoli dirigenziali è occupato da
contributo di libertà per le donne vittime di violen-                                uomini e solo il 32% da donne (dati Istat)”. Se per settembre non si riuscisse a trovare
za, un reddito simile a quello di emergenza che                                      la quadra per far tornare i bambini a scuola, il problema – che non è un problema solo
«garantisca loro un supporto iniziale, da destinare a                                femminile - diventerà ancora più pesante. Purtroppo, per raggiungere dignità nel
spese di sussistenza, alloggio, mobilio, salute,                                     lavoro e pari opportunità e diritti ci sono voluti decenni, non può e non deve bastare
educazione e socializzazione dei figli, corsi profes-                                qualche mese di emergenza per far passare l’idea che le femmine, in quanto magari
sionali, vita autonoma».                                                             madri, possano essere di fatto sacrificabili nel Nome della Famiglia.
Un libro dei sogni? Speriamo di no.

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                                                                    13
primo piano uscire dall’emergenza

                               SICUREZZA, SOLIDARIETÀ E INIZIATIVE PER LA CONVENIENZA

                               Coop, 100 milioni
Maura Latini,
amministatore
                               per aiutare il paese
                               a ripartire
delegato
di Coop Italia

                               — Dario Guidi
Durante
il lockdown                    Dopo le tante cose fatte nella prima fase, da inizio giugno
Meno clienti                   è operativo un nuovo pacchetto di provvedimenti
ma spesa
più alta
                                             irca 100 milioni di euro. A tanto
Tra marzo e maggio
                                  C
                                             ammonta l’investimento che Coop
l’andamento delle vendite                    ha messo in campo da quando è
Coop ha registrato un                        esplosa l’emergenza legata al
andamento positivo (tra                      coronavirus. Dentro a questi 100
il 4 e il 5% in più), anche   milioni ci sono tutte le misure di sicurezza
se con situazioni contra-     della prima fase (dispositivi di protezione e
stanti. Infatti le vendite    distanziamento, riorganizzazione dei negozi),
sono cresciuta in maniera     azioni di solidarietà (come le più di 100 mila

                                                                                                                                  fot0 Melissa Iannace
consistente (+16%) nei ne-    spese consegnate a casa attraverso Protezione
gozi di medie dimensioni o    civile e Comuni o i 4,4 milioni di mascherine
più piccoli (supermercati,    donate sempre alla Protezione Civile), ma
negozi di vicinato), mentre   soprattutto le misure di blocco dei prezzi e le
c’è stato un calo di circa    promozioni che dureranno sino a fine settem-
il 10% negli ipermercati      bre, per accompagnare famiglie e consumatori in      l’economia del paese. C’è un ruolo che devono
e nei grandi superstore.      una nuova fase economica che si preannuncia          svolgere anche le imprese più importanti, che
Specie in marzo e aprile      piena di pesanti incognite, col rischio della        hanno una grande responsabilità nel difendere
il numero di ingressi nei     perdita di posti di lavoro e di una ulteriore        le famiglie e le tante piccole e medie imprese a
punti vendita ha subito un    crescita delle diseguaglianze.                       loro collegate. Anche per questo Coop ha scelto di
calo drastico (-40%) ma è        «Le misure varate sin qui del governo e le        non utilizzare uno strumento finanziato pub-
aumentato notevolmente        ingenti risorse che potranno venire dall’Unione      blicamente come la cassa integrazione e di non
il valore dello scontrino     Europea sono importanti - spiega il presidente       chiedere alcun contributo allo Stato, così come
medio (passato da 26 a 46     di Coop Italia, Marco Pedroni – Noi auspichia-       avrebbe potuto fare per la vendita delle masche-
euro). A crescere in manie-   mo che non ci siano interventi a pioggia, ma si      rine acquistate prima che scattasse il prezzo
ra molto marcata è stato      individuino priorità e linee strategiche a partire   imposto dal governo».
soprattutto l’acquisto di     dal sostegno alle fasce più deboli, con misure          «Coop, proprio partendo da queste convinzioni
prodotti a marchio Coop       fiscali a favore dei consumi e della sostenibilità   e per i valori che incarna – aggiunge Maura La-
(+21%) proprio per la com-    ambientale. Insomma investimenti mirati a ren-       tini, amministratore delegato di Coop Italia – ha
binazione di convenienza e    dere migliore il Paese nel lungo periodo. D’altro    deciso di assumersi un rischio e di non aspettare.
qualità che rappresentano.    canto non spetta solo al governo sostenere           Anzi ha scelto di fare subito un passo avanti, va-

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Sino al 30 settembre
                                                                                      Blocco dei prezzi
                                                                                      sconti sui freschissimi
                                                                                      e 10 prodotti a 10 euro
                                                                                      Le azioni promozionali Coop che dureranno sino al 30
                                                                                      settembre si concentrano su tre livelli. Da un lato con-
                                                                                      tinuerà il blocco dei prezzi su 2.000 prodotti industriali
                                                                                      confezionati a marchio Coop. Poi ci sarà “Convenienza
                                                                                      forza 10”, cioè un pacchetto di 10 prodotti a marchio
                                                                                      Coop (pasta, olio, biscotti, latte, birra, pomodori, carta
                                                                                      igienica; si tratta di prodotti in gran parte della linea
                                                                                      Origine Coop) al prezzo d’insieme di 10 euro. Si tratta di
                                                                                      un’offerta mirata su prodotti basici e di uso quotidiano.
                                                                                      La terza iniziativa Coop è quella denominata “Conve-
                                                                                      nienza tripla”, con pacchetti settimanali di 5 prodotti
                                                                                      freschissimi a marchio Coop proposti con uno sconto
                                                                                      del 20%. Le offerte comprenderanno 2 prodotti di
                                                                                      carne, 1 di pesce e 2 di ortofrutta, tutti provenienti da
                                                                                      produttori italiani.

rando un pacchetto di iniziative promozionali che        nello slogan che Coop ha scelto per le sue ultime           Sardegna,
                                                                                                                     35 negozi
vale decine di milioni di euro. Vogliamo man-            campagne di comunicazione: “Una buona spesa
dare un messaggio alle famiglie e ai produt-             può cambiare il mondo”.

                                                                                                                     a insegna
tori, dimostrare che agiamo sia a monte (verso              In questa impostazione l’attenzione verso le
i fornitori), che a valle (verso i consumatori) per      famiglie viaggia sempre insieme alla collabo-

                                                                                                                     Coop
garantire la stabilità dei prezzi e delle remunera-      razione con i produttori e ai protagonisti della
zioni dei diversi attori della filiera».                 filiera agroalimentare.
   La traduzione di queste indicazioni (vedi il box         «Per noi è fondamentale – conclude Latini – che
in questa pagina) significa il blocco dei prezzi su      alle persone arrivi la coerenza di chi le cose le           Coop amplia la propria
2000 prodotti industriali e confezionati a mar-          fa e la differenza con chi invece non le fa. In questi      presenza in Sardegna
chio Coop, un pacchetto di 10 prodotti a marchio         anni stiamo lavorando molto per portare avanti              grazie all’accordo di master
Coop offerti al costo di 10 euro, pacchetti setti-       scelte innovative assieme ai produttori e ai nostri         franchising sottoscritto tra
manali con sconti del 20% su 5 prodotti freschis-        fornitori che sono per il 90% italiani. Penso a quel        Coop Consorzio Nord Ovest
simi (quelli più soggetti a variazioni e fenomeni        che abbiamo fatto per ridurre o eliminare l’uso             (che aggrega le cooperative
speculativi). Un’offensiva, quella di Coop, che          dei pesticidi e degli antibiotici negli allevamenti.        di consumatori del Nord
mira a tenere sempre insieme la convenienza              Abbiamo cambiato i contratti col mondo dell’agri-           Italia) e il gruppo Sardegna
e la qualità: un connubio che ha nel prodotto a          coltura con l’obiettivo di contrastare le logiche           Più (che opera dal 2014
marchio l’espressione più compiuta.                      più speculative e di breve periodo. Per fare un             sull’isola con una rete di
   «Se certo l’attenzione ai prezzi è oggi la priorità   esempio concreto noi non facciamo le aste al dop-           140 punti vendita).
– spiega Maura Latini – nelle nostre rilevazioni ciò     pio ribasso che rischiano di strozzare i produttori.        Già dal 12 giugno in 18 punti
si accompagna, da parte dei consumatori, a una           Siamo convinti che dalle difficoltà che ci sono la          vendita della rete si sono
richiesta di attenzione alla sicurezza degli ali-        strade per uscire sia quella di scelte chiare fatte         accese le insegne Coop; il
menti quasi equivalente. C’è una consapevolezza          con spirito di collaborazione».                             piano di sviluppo prevede
nuova, per cui anche il rispetto dei lavoratori,            «Quello di cui questo paese ha bisogno è di              poi, proprio in questi giorni,
l’attenzione all’italianità, la tutela dell’ambiente     avere una visione comune - chiosa Marco                     l’attivazione di ulteriori 17
sono fattori che definiscono le aspettative verso        Pedroni – Questo dovrebbe valere nella politica             negozi, per arrivare così a
Coop e orientano le scelte di acquisto».                 come nei rapporti tra i soggetti economici. Senza           un totale di 35 punti vendi-
   Dunque, indicazioni e comportamenti che,              questa visione e senza una volontà di dialogo               ta coinvolti.
anche in una fase di grande difficoltà economica,        sarà molto più difficile uscire dalle difficoltà che la
confermano la direzione di marcia che è riassunta        pandemia ha prodotto».

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                                  15
primo piano ambiente e alimentazione

ECCO COSA PREVEDONO LE DUE STRATEGIE VARATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Il piano verde
che vuole cambiare
l'Europa
— Claudio Strano

Sono ambiziose le strategie al centro del "Green deal":
una sulla protezione e il recupero della biodiversità,
l'altra che mette mano alla filiera alimentare dal produttore
al consumatore. Tra i principali obiettivi da raggiungere
entro il 2030, arrivare al 30% di aree protette, al 25%
di coltivazioni biologiche e dimezzare l'impiego di antibiotici                                                          95%
e l'uso di pesticidi. Mentre sul cibo entro due anni potremmo
avere un'etichetta nutrizionale armonizzata                                                                           la percentuale di
                                                                                                                     cibo che dipende
                                                                                                                          dal suolo
                  la parola più gettonata dell'era        zione pubblica (e, visti i temi, è dunque bene che i
                                                                                                                    (salubrità e sicurezza
                  post-Covid ed è anche la chiave di      consumatori siano informati), a cominciare dall'idea
     È            volta delle nuove strategie della
                  Commissione Ue. La parola è
                                                          di una crescita che parta dal basso, da una diversa
                                                          concenzione e cura degli ecosistemi.
                                                                                                                         alimentare)

                  "resilienza", che si accompagna a          Complementari e interconnesse tra loro, le due
"sostenibilità" e significa affrontare gli shock del      strategie applicano i principi ecologici alla produ-
cambiamento senza esserne travolti.                       zione di alimenti (agroecologia) e al recupero della

                                                                                                                        90%
    Attorno a questi concetti ruota il "Green deal eu-    qualità degli habitat. Gli obiettivi da qui al 2030
ropeo", cioè il piano di crescita verde del continente    sono ambiziosi e di ampia portata (vedi la scheda
che si è posto l'obiettivo, entro il 2050, di diventare   sulla destra che li riassume), in attesa, nei prossimi
il primo al mondo a neutralità climatica, ovvero a        anni, che diventino piani d'azione, a partire dalla
impatto climatico zero.                                   rimodulazione della Pac e della Pcp, le politiche
    Pilastri del "Green deal" sono le due nuove strate-   comunitarie agricola e della pesca in base alle quali
gie – adottate il 20 maggio scorso – che si occupano      vengono allocati e ripartiti molti soldi tra i paesi
l'una del recupero della biodiversità e l'altra della     membri.
                                                                                                                       gli organismi
filiera del cibo, dal produttore al consumatore (in          C'è bisogno – ammonisce l'Europa – di superare                viventi
inglese “From farm to fork”, cioè dai campi alla          la pandemia e di prepararsi per le future crisi, «ora        che si trovano
tavola). Molte cose accomunano i due documenti,           che è più chiaro di prima – come ha ricordato lo scrit-          sul suolo
che ora saranno sottoposti a un'ampia consulta-           tore Michele Serra – che siamo in stretto rapporto            (biodiversità)

16                                                                                                          Consumatori luglio-agosto 2020
Le due strategie in pillole

                                                                       FILIERA DEL CIBO "FROM FARM TO FORK"
                                                                       ● riduzione del 50% dell'uso dei pesticidi al 2030
                                                                       ● riduzione del 50% delle perdite di nutrienti e di
                                                                        almeno il 20% dell'uso di fertilizzanti al 2030

                                                                       ● riduzione del 50% delle vendite di antibiotici
                                                                        veterinari negli allevamenti e in acquacoltura al 2030
                                                                       ● 25% almeno delle aree agricole destinate al biologico
                                                                        entro il 2030
                                                                       ● internet veloce in tutte le aree rurali al 2025

                                                                       ● produzione, trasporto, distribuzione, vendita e consu-
                                                                        mo a impatto zero, se non positivo sull’ambiente
                                                                       ● garantire gli approvvigionamenti e la sicurezza del
                                                                        cibo in tempi di crisi e incentivare le diete sostenibili

                                                                       ● garantire un costo del cibo accessibile a tutti, con la
                                                                        giusta remunerazione dei lavoratori
                                                                       ● entro il 2023 una proposta legislativa per meglio
                                                                          strutturare questi obiettivi con specifiche indicazioni
                                                                          normative e un piano europeo di risposta a possibili
                                                                          crisi di disponibilità di cibo
                                                                       ● nell’ambito della politica agricola comune specifiche
                                                                         raccomandazioni ai singoli stati membri
                                                                       ● per la trasformazione dei cibi arrivare a un'integrazio-
                                                                          ne con i principi dell’economia circolare
                                                                       ● dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030

                                                                       PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
                                                                       ● aumento ad almeno il 30% delle aree protette e
con la biosfera, con le piante, gli animali, ecc.».                     ripristino degli ecosistemi entro il 2030
   «La crisi del coronavirus ha evidenziato la nostra                  ● 4% l'incremento minimo previsto delle aree protet-
vulnerabilità e quanto sia importante ripristinare                      te terrestri
l'equilibrio tra attività umana e natura», dice Frans                  ● 19% l'incremento minimo previsto delle aree protet-
Timmermans. vicepresidente della Commissione                             te marine, di cui un 10% con un regime di protezione
e braccio destro di Ursula von der Leyen, che su                         stringente
questa svolta green ci ha messo la faccia.                             ● per il ripristino della biodiversità nel 2021 è fissata la
                                                                        definizione di un target minimo legalmente vincolante
Inversione di rotta sulla terra                                        ● 10% almeno delle superfici agricole da destinare a
Occorre dunque salvare l'uomo e l'ambiente in cui                       elementi di paesaggio con elevata biodiversità
vive partendo dal suolo, da come lo si tratta e lo si                  ● degrado zero sempre al 2030 nei trend di conserva
coltiva. Circa il 28% delle emissioni di gas serra                      zione di habitat e specie
oggi viene dall'agricoltura e dalla zootecnia che
sono dunque due settori di primaria importanza.                        ● 30% minimo di recupero per le specie attualmente in
   Ma in quale direzione conviene muoverci? In                          declino e inversione del declino degli impollinatori
sostanza va invertita la rotta – ci dice la Ue –, cioè
va arrestata la perdita di biodiversità nel vecchio                    ● piantumazione di 3 miliardi di alberi
Continente che vuole diventare un faro per l'intero                    ● ripristino di aree alluvionali e zone umide lungo
pianeta, interessato da aree ben peggiori di crisi, tra                 25mila km di corsi d'acqua
deforestazioni e perdita progressiva di ecosistemi.                    ● protezione dalle specie esotiche invasive per il 50%
  Assieme al recupero del paesaggio naturale,                           di quelle oggi inserite in "lista rossa"
ecco allora spuntare dal cilindro – in attesa della                    ● piani del verde messi a punto nel 2021 nelle città
prossima strategia climatica, che sarà il vero cuore                    con più di 20mila abitanti
                                  continua a pagina 18

Consumatori luglio-agosto 2020                                                                                                  17
primo piano ambiente e alimentazione

A semaforo o a batteria? La spinosa questione delle etichette
L'indicazione d'origine è estesa a tutti gli alimen-     essere valutativi, cioè "a semaforo". Se è vero che    i consumatori sull’importanza dell’attività
ti e l'etichetta nutrizionale sarà obbligatoria          possono effettivamente migliorare la qualità           motoria correlata al consumo calorico
sulla parte anteriore della confezione e dovrà           salutistica della spesa, per contro promuovono         relativo. Per quei prodotti destinati agli
essere armonizzata, cioè seguire la stessa logica        o bocciano con troppa facilità e banalizzano i         adulti, ma consumati anche dai bambini, ha
in tutti i paesi Ue. La Commissione la proporrà          prodotti senza tener conto – come fanno invece i       adottato un’icona di “consumo moderato per
entro il 2022 per aiutare il consumatore a com-          sistemi informativi – delle quantità complessive       i bambini”. La sensibilizzazione viene inoltre
piere, a colpo d'occhio, scelte alimentari sane e        assunte. In questo senso i sistemi valutativi sono     attuata attraverso siti tematici e app dedicate
sostenibili, favorendo quei profili nutrizionali         dunque non corretti e fuorvianti.                      all’alimentazione.
che tendono a " limitare la promozione di ali-           Se prescindiamo dalle posizioni ufficiali dei
menti ricchi di sale, zucchero e/o grassi". Già, ma      paesi (spaccati al loro interno, con gli agricoltori   «Il semaforo che follia»
come? C'è chi propende per il sistema a semaforo         francesi e tedeschi sulle posizioni dell'Italia),      Sulla diatriba delle etichette il professor Rober-
(Nutri-score), un indicatore inventato dai france-       troviamo che esperti, organizzazioni dei consu-        to Della Casa si esprime senza mezzi termini:
si con lettere dalla A alla E e colori diversi (ricor-   matori, Ong sanitarie e alcuni settori industriali     «Mettere il semaforo rosso sul Parmigiano è
da molto l'etichettatura energetica) in uso anche        sono a favore dei sistemi valutativi (sostenuti        dal punto di vista clinico ed epidemiologico una
in Spagna e nel Regno Unito. Alternativo è il            dalle grandi multinazionali), mentre gli esperti       follia. Né possiamo accettare di banalizzare
modello proposto dall'Italia, preoccupata per le         di altri stati membri e buona parte dell'industria     un prodotto in base ai suoi contenuti di grassi
ricadute negative su alcuni prodotti di punta del        agroalimentare preferiscono i sistemi riduttivi        e calorie. La cultura alimentare, piuttosto, va
made in Italy, olio d'oliva e parmigiano in testa,       che condizionano meno il consumatore fornen-           rispettata e rafforzata con l'educazione del con-
che hanno subito un calo di vendite superiore al         dogli, tuttavia, gli strumenti per un acquisto         sumatore. Che il sistema a semaforo sia fallace
10% (indagine Nomisma) là dove la Nutri-score            consapevole. C                                         – argomenta – è provato da tanti studi, come
è stata adottata. Il modello italiano prevede                                                                   quello che evidenzia il cosiddetto "paradosso
l'etichettatura a batteria (NutrInform battery) il       Coop si è mossa in anticipo                            francese": i nostri cugini di oltralpe consumano
cui pregio è di mostrare graficamente i nutrienti        Già dalla fine degli anni ’70, Coop si è mossa         24 chili formaggio a testa, la metà di inglesi e
e la quantità di energia incamerata consumando           con grande impegno sul tema della corretta             americani, ma si ammalano un terzo di meno di
un determinato prodotto come tassello di un più          alimentazione, indicando sulle confezioni dei          patologie cardiovascolari. Perché succede? Per-
ampio regime dietetico equilibrato. Una terza            prodotti a marchio le informazioni nutrizionali,       ché mangiano formaggi artigianali da latte crudo
proposta, il Key-score scandinavo, si limita al          divenute obbligatorie poi solo a fine 2016. Nel        con una componente microbica buona, ampia e
bollino verde per i prodotti più salutistici.            2008 ha introdotto un’ulteriore indicazione,           diversificata, invece di prodotti industriali che
Sui sistemi di etichettatura si discute anima-           ancora oggi volontaria, cioè la percentuale            ne sono privi. Quando diciamo tout court che il
tamente, essendo in gioco enormi interessi               di copertura giornaliera, per porzione, dei            cibo grasso fa male, diciamo una castroneria.
economici. La fotografia della situazione vede           nutrienti più critici. E ha successivamente            Dipende dall'equilibrio fra i macronutrienti ma
la maggior parte dei sistemi frontali oggi in uso        inserito un’icona di movimento che sensibilizza        anche dai micronutrienti che contiene».

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pulsante del "Green Deal" – il progetto di trasfor-                europeo sarà il primo sistema agroalimentare a
mazione del nostro stesso sistema di produzione                    standard globale di sostenibilità», sottolinea Rena-
agroalimentare, in un'ottica integrata e sistemica.                ta Pascarelli, di Coop Italia (vedi altra intervista).
    Lo si vuole rendere più sostenibile e resiliente,              Agricoltori, pescatori e acquacoltori avranno un
garantendo gli approvvigionamenti di cibo "a                       ruolo cruciale per raddrizzare il pianeta, ma anche
prezzi accessibili a tutti" e studiando un mecca-
nismo di risposta alle crisi alimentari che coinvolga
tutti gli stati membri. Quello dei prezzi è un tema
                                                                   i consumatori che sono chiamati a fare scelte ali-
                                                                   mentari sane e sostenibili e l'industria a proporle.
                                                                      Siamo tutti pronti a questa transizione verde?
                                                                                                                                           50%
scottante, un lato forse debole del progetto, a meno               Le scadenze, come già per l'accordo di Parigi sul cli-
che non si precisi che cosa si intende per "econo-                 ma, di cinque anni fa, ora ci sono. Mancano le tappe
micamente accesibile a tutti".«Il che non può voler                di avvicinamento e mappe più precise.
dire a prezzi ancora più bassi – obietta un esperto,                                                                                     La riduzione di
il professor Roberto Della Casa (vedi intervista)                  Obiettivi strategici                                                     pesticidi
– perché ciò non sarebbe possibile almeno stando                   Ma veniamo agli obiettivi. I principali contenuti                     e antimicrobici
alle condizioni attuali».                                          della strategia sulla biodiversità riguardano                        negli allevamenti
    Ma la partita in gioco è grossissima e lo scoglio              l'aumento delle aree protette e il ripristino degli                    entro il 2030
dei prezzi può essere aggirato con una diversa e più               ecosistemi: da qui a dieci anni il 30% delle aree
consapevole cultura del valore del cibo. «Quello                   dovranno essere protette, con almeno il 30%
                                                                                                        continua a pagina 21

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