Comunicare il Distretto - Inner Wheel Italia

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DISTRETTO 204 INNER WHEEL ITALIA
ANNO 2021/2022

NOTIZIARIO N.7
FEBBRAIO 2022

Comunicare il Distretto
Ben ritrovate.
Con gran dispiacere scrivo per questo Notiziario accompagnata
dalla sconcertante notizia della guerra in Ucraina.
Quanto sta accadendo ha dell’incredibile soprattutto per chi, come
me, ha vissuto sentendo raccontare dell’ultimo conflitto mondiale. In
questi giorni stiamo vivendo in uno scenario surreale.
Mi stringo insieme a tutte voi al popolo ucraino, voglio pensare con
fiducia ad una risoluzione del conflitto.

Ecco i momenti importanti del Distretto che hanno caratterizzato
questo mese.
Il “Salotto virtuale del D204” è stato particolarmente partecipato e
produttivo, dimostrando la valenza di un confronto sereno e pacato
tra socie.
L’idea dell’incontro “A che punto siamo?” era nata durante lo
scambio di idee del primo “Salotto virtuale del D204” con l’obiettivo
di fare a metà anno IW il bilancio di quanto svolto dal Distretto
rispetto al programma iniziale. Riporto in modo sintetico quanto
esposto durante l’incontro.

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In questo incontro, molto partecipato, ho potuto affermare con grande soddisfazione che sono stati raggiunti
entrambi gli obiettivi che avevo esposto alla Prima Assemblea distrettuale (16/10/2021).
Il primo, l’annullamento delle distanze tra Distretto e Club, si è concretizzato con la frequenza delle socie
al “Salotto virtuale del D204” e attraverso la comunicazione diretta con ogni Club.
Mentre la frequentazione al “Salotto virtuale del D204” è la testimonianza del gradimento delle socie per
questo scambio diretto di idee con la Governatrice, la comunicazione nel D204 è un punto debole dell’anno
IW corrente. E’ chiaro che Agenda e Notiziario non possono rappresentare i soli strumenti di comunicazione
interna. Per questo ho cercato di mantenere un contatto personale diretto con i Club e le socie non solo a
partire dalle visite istituzionali ai Club, ma soprattutto attraverso e-mail personalizzate e comunicazioni con
social network, cioè utilizzando le Chat di WhatsApp e i post di Facebook.
Il secondo, visibilità all’IW, ha trovato riscontro attraverso momenti diversi:
       il “Concerto per le donne afghane” (realizzato grazie a Titti Fusi e Patrizia Possio) tenuto il 28
         novembre 2021 al Conservatorio di Milano, che ha riscosso molto successo permettendoci la
         raccolta di circa 7.000€ da versare a breve alla Fondazione Pangea. Questo bonifico del Distretto,
         attraverso canali caritativi diretti di Pangea, allieverà il disagio di donne e bambini a Kabul. Di
         questo concerto hanno dato notizia anche “Io donna” del Corriere della Sera, il Corriere della Sera
         on-line, Radio Montecarlo.
       Nell’App “ONDE” del Distretto Rotary 2041 sono stati inseriti 5 podcast da me registrati per
         presentare in sintesi l’Inner Wheel sino ad oggi. L’App è utilizzata anche da persone esterne al
         Distretto Rotary 2041.
       Ho raccolto la descrizione sintetica dei Club che hanno festeggiato l’IW Day e ho approntato il
         documento che apparirà tra poco sull’IIW Website e sull’IIW Newsletter.
       Quando ho avuto l’occasione di farlo, ho invitato caldamente le Presidenti dei Club a pubblicare sul
         proprio sito e sulla pagina Facebook del D204 la sintesi degli eventi organizzati.
I Progetti distrettuali presentati a inizio anno sono riferiti alla lotta al Bullismo e Cyberbullismo, alla stesura
del Libro dei Musei, all’assegnazione del Premio all’Editoria.
Mentre gli ultimi due sono in progress, nella lotta contro la violenza sono stati già effettuati interventi presso
alcuni Istituti scolastici, riscuotendo risultati positivi. Prosegue l’impegno di alcuni Club nel programmare
l’intervento della Dott.ssa Sofia Pedroni presso classi in sofferenza per atti di prevaricazione verso soggetti
deboli. A questo proposito mi permetto di segnalare, a fronte del progressivo aumento quotidiano di atti di
Bullismo e Cyberlullismo, l’urgenza che i Club del Distretto s’impegnino, nell’ambito del possibile, a
collaborare nella raccolta di fondi per combattere queste piaghe che tormentano la nostra società.
La Formazione è stata indirizzata alle Cariche dei Club (Presidenti, Segretarie, Tesoriere, Addette stampa e
Responsabile internet), mentre il Corso sulla Comunicazione 4.0 era rivolto a tutte le socie del D204.

Il primo evento programmato dal D204, “Internet: una guida per i naviganti del web”, tenuto dal Prof.
Alessandro Curioni, ha riscosso molto successo e ci ha introdotto ai problemi connessi alla sicurezza
nell’utilizzo della tecnologia.

Oltre al Distretto, cinque Club avevano presentato al CN 33 emendamenti ai Regolamenti 2019.
Dodici di essi appaiono nella Prima Agenda che abbiamo ricevuto dal Consiglio Nazionale. Il Distretto ha
presentato ricorso motivato per gli emendamenti che non sono stati accolti dal CN.

Il voto elettronico che nei mesi trascorsi ha visto impegnati i Club nella sistemazione di caselle dei Club
(ufficiali e PEC), ha permesso ai Club di esprimere la propria volontà di voto per le Cariche del CN 2022-
2023 nella settimana dal 21 al 25 febbraio e si è conclusa con la comunicazione dei risultati quasi
contestualmente alla chiusura del seggio elettronico. Infatti in pochi minuti l’Ing. Urbanis (che aveva
accompagnato i Club durante la simulazione avvenuta il 7 febbraio) ha gestito la piattaforma Eligo fornendo
i risultati delle votazioni.

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Il vantaggio derivante dal voto elettronico non è solo ottenere i risultati delle votazioni in tempo reale (in
pratica immediatamente dopo il termine delle votazioni), ma è anche quello di abbattere i costi per la
gestione dei documenti legati alle votazioni, soprattutto, nel caso di votazioni del CN, approntamento e
spedizione delle Raccomandate ai 240 Club italiani.
Per questo al termine dello “spoglio virtuale” mi è venuto spontaneo, dopo le congratulazioni alle elette e il
ringraziamento anche a chi si era candidata, esprimere l’augurio che il prossimo anno il voto elettronico
possa venire utilizzato non solo dall’Internazionale (le Delegate si erano espresse in questo senso nell’aprile
2021, alla Convention di Jaipur) e dal Nazionale (il voto elettronico è stato deciso dal CEN), ma anche dal
Distretto che, per poterlo fare, dovrà verificare come operare nel pieno rispetto di Statuto e Regolamenti, in
modo da validare correttamente il passaggio da voto cartaceo a voto elettronico.

In questo mese ci ha lasciato Magda Vigorelli, socia storica del Club di Milano Sempione.
Quello che segue è il saluto che ho letto, a nome di tutte le socie del D204, al termine della cerimonia
funebre con cui abbiamo preso commiato da Magda.
                    “Saluto a Magda”, Chiesa della Santa Croce – Milano, 18 febbraio 2022
Cara Magda in questo triste momento rappresento tutte le socie del Distretto che hanno avuto l’onore di
conoscerti, di apprezzare il tuo amore per l’IW e la determinazione con cui in questi anni hai vissuto i valori
dell’amicizia, della disponibilità verso il prossimo e del generoso impegno nel sociale.
Come Governatrice del D204, con molta tristezza nel cuore, ho dovuto annunciare che ci avevi lasciato; con
mestizia ho letto le voci dei Club che esprimevano il cordoglio per la tua dipartita e lo smarrimento che ci ha
colto ora che sappiamo che non possiamo più fare ricorso a te per un consiglio, per un parere, per chiederti
aiuto.
Sapevamo che stavi male e ti abbiamo accompagnato in quest’ultimo periodo affettuosamente con le nostre
preghiere mentre seguivamo trepidanti le notizie sulle condizioni della tua salute.
Ti stiamo accompagnando nel tuo ultimo viaggio terreno, perché vogliamo sentirti ancora tra noi, trattenerti
ancora un poco per ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per l’IW, per riconoscerti il merito di aver saputo
interpretare con intelligenza il cambiamento che l’IW ha vissuto in questi anni.
Grazie, cara Amica, che tu possa riposare in pace. Rimarrai per sempre nei nostri cuori, esempio limpido e
forte del tuo essere parte dell’Inner Wheel.
Ciao, Magda.

Concludo questo mio contributo al Notiziario rivolgendo un pensiero alla popolazione ucraina, ripetendo le
parole di Papa Francesco che cita la Costituzione: “Chi ama la pace ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”
Arrivederci. Un abbraccio.
                                                          Maria

Milano, 27 febbraio 2022

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Notizie dai Club
Inner Wheel Club di Milano
Sempione

In ricordo di Magda
 17 febbrio 2022
Il nostro club è in lutto per la scomparsa di Magda, una socia veramente speciale. Si, speciale
perché Magda è stata un continuo riferimento per tutto il distretto, non solo per il notro club. Il suo
parere, la sua parola erano infallibili, perché dell’ Inner conosceva tutto, qualsiasi dettaglio, in
realtà la vita dell’ Associazione è stata la sua vita stessa. La sua autorevolezza era riconosciuta e
rispettata da tutti. Oggi, con dolore e commozione le abbiamo dato l’ ultimo saluto
Questi sono gli interventi ascoltati durante la cerimonia delle sue esequie:

- Cara Magda,
meriti che sia una Presidente Nazionale in carica, a darti l’ estremo saluto, il commiato nel
compianto generale, ad una socia appassionata del suo Inner che ha servito con estremo
impegno e competenza, rigore e grande generosità per larga parte della sua vita! Ti siamo tutte
immensamente grate per quanto hai dato, per le tante battaglie che hai portato avanti per l’Inner
in cui credevi e a cui tenevi! Ma l’ immagine di te che porto nel cuore risale a una confidenza che
mi facesti anni fa, di quando tu, sposa giovane, trascorresti una vacanza a Parigi! Ti brillavano gli
occhi, ed è con questa luce negli occhi che ti voglio ricordare!
Ettorina – Presidente Nazionale

- Cara Magda
siamo qui per te in questa chiesa gremita di volti e di silenzio. Tutte noi conoscevamo Magda e le
volevamo bene. Il vuoto che già sentiamo dentro di noi, ci fa capire come la tua presenza già ci
manchi. Sotto il tuo rispetto per le regole e le formalità, batteva un grande cuore, generoso e
altruista. Tutte le amiche, anche quelle più lontane, ti ricordano con affetto e , come ha detto
Nuccia Adragna, sarai sempre nella stanza accanto! Ciao Magda
Gabriella- Presidente Inner club Milano Sempione

                                                                   -Rosanna Pambianco

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Inner Wheel Club di Santhià e
Crescentino

Prevenzione e cura del tumore al collo dell’utero
                                                     Mercoledì 9 febbraio ha avuto luogo un incontro virtuale
                                                     sulla piattaforma Zoom, in cui è stato trattato un tema
                                                     volto a dare riscontro a uno degli obiettivi indicati dalla
                                                     Presidente Internazionale Ebe Martines nel suo
                                                     programma dell’anno in corso, vale a dire la
                                                     prevenzione e cura del tumore del collo dell’utero.
                                                     La relazione è stata tenuta dalla D.ssa Bianca
                                                     Masturzo, Direttore della Struttura Complessa di
                                                     Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Degli Infermi di
                                                     Biella, la quale ha illustrato l’origine del tumore della
                                                     cervìce, la sua incidenza nel mondo , che varia a
                                                     seconda dei Paesi che attuano o meno regolari
                                                     screening di prevenzione, i sintomi di allerta e le terapie
da effettuare nei vari stadi di sviluppo della malattia. La dettagliata analisi della relatrice non poteva
prescindere, a consuntivo, dall’indicazione dei rimedi per evitare che l’infezione da Papillomavirus si evolva
in senso oncologico. Perciò ha posto l’accento sulla necessità di adottare stili di vita e comportamenti
finalizzati alla prevenzione, sia primaria (vaccinazione contro l’HPV), che rappresenta la prima arma per
difendersi dal contagio, soprattutto nelle giovani donne, sia secondaria (PAP test e HPV test quest’ultimo
utile per l’identificazione dei ceppi di HPV responsabili dell’infezione. Entrambi gli screening consentono di
diagnosticare preventivamente la malattia
prima che essa si manifesti clinicamente e
degeneri verso chiare                evidenze
oncologiche. La serata ha registrato una
buona partecipazione di pubblico, e le
numerose domande e interventi hanno
segnato        l’ampio     interesse     verso
l’argomento. L’obiettivo del club era quello
di creare uno stimolo per tutte verso
l’attuazione di un’attenta prevenzione,
nonché di trasmettere ad altre donne la
necessità di attuarla, perché l’infezione da
papillomavirus rimanga sempre più
nell’alveo delle malattie curabili.

                                                                 Elvira Orto Mirenghi

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Inner Wheel Club di Genova Sud
Ovest
Apericena casa della nostra Presidente Maria Francesca Gritta Tassorello
Lagorio
Il giorno 10 febbraio 2022 siamo stati ospitati a casa della nostra Presidente Maria Francesca per un
delizioso apericena.
Maria Francesca ha, tra i vari hobby quello della cucina. Con tanto affetto, ci ha preparato deliziosi
manicaretti accompagnati da aperitivi preparati dal suo figliolo Pietro Gritta Tassorello. Pietro, laureando in
giurisprudenza, ha la passione di preparare cocktail, già degustati in altre occasioni sempre a favore della
nostra Associazione.
Durante l’incontro, abbiamo avuto anche l’occasione di eseguire le consuete votazioni sia a livello
Nazionale che del Club; tipico passaggio della Ruota che Gira.
Ringraziamo tantissimo la nostra Presidente per la bella serata trascorsa insieme , vero auspicio per poter
allontanare il difficile periodo che ha provocato la pandemia.

                                                                             Paola Piccini Ferrari

Visita al centro storico della “città vecchia”, la Genova di Fabrizio De André
Il giorno 19 Febbraio 2022, il Club ha organizzato la visita del centro storico della città, attraversando “ La
città vecchia” , la Genova di Fabrizio De Andrè.
Siamo stati accompagnati dalla dott.ssa Claudia Bergamaschi, critica d’arte e conoscitrice del cuore di
Genova.

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Fabrizio de André è una figura legata alla nostra città in modo indissolubile. Le sue storie e le sue canzoni ci
hanno permesso di vederla in modo diverso, attraverso gli occhi di un poeta.
L’itinerario si è svolto in alcuni dei luoghi più significativi di Genova, seguendo il trascorso e le note di Faber.
De André manifestò sin da ragazzo la passione per la musica, coltivandola precocemente. Appena
quindicenne, si esibì in un concerto di beneficenza al Teatro Carlo Felice.
                                                                  Cantò poi tenendo serate in club privati e teatri,
                                                                  come il Duse e il Genovese, insieme al suo
                                                                  primissimo gruppo: The Crazy Cowboys & The
                                                                  Sheriff One.

                                                             L’anno del suo vero debutto, come cantautore
                                                             solista, è il 1960, quando si esibì alla Borsa di
                                                             Arlecchino , un teatro ospitato all’interno del
                                                             Palazzo della Borsa dei Valori di Genova, dove
                                                             si faceva musica dal vivo.

                                                             In quella occasione cantò la sua prima, vera,
                                                             canzone: la “Ballata del Miché”.

                                                             Segnarono la sua via “ la Scuola Genovese” e
                                                             l’amicizia con Paolo Villaggio. Questo è il nome
che storici, critici ed esperti hanno dato alla generazione di musicisti genovesi che, quasi per caso, intorno
agli anni ’60, si ritrovarono a condividere le stesse passioni e gli stessi spazi. Tra questi, il Bar Roby, che
oggi purtroppo non esiste più e la piazzetta antistante, all’angolo tra via Cecchi e Via Cesaregis.

De André, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Gino Paoli, i New Trolls e, in
seguito, anche Ivano Fossati: questi alcuni dei più grandi,
indimenticati, artisti genovesi che hanno segnato la storia di
quegli anni.

E proprio “Via del Campo”, resa celebre dall’omonima canzone di
De André, è stata una tappa di questo nostro percoso.
Qui oggi si trova, tra l’altro, il piccolo museo “Via del Campo 29
Rosso”, in quello che un tempo era il negozio di dischi di
Giovanni Tassio. Nel museo, abbiamo trovato tanti oggetti
interessanti: oltre ai vinili, anche la mitica chitarra “Esteve,”
appartenuta a De André e acquistata dallo stesso Giovanni
Tassio, alcuni anni dopo la morte del cantautore, grazie ad un contributo collettivo di tutta la comunità
genovese.

Nella canzone “Crêuza de mä,” brano capofila in uno degli album più belli e rivoluzionari della storia della
musica, si respira proprio l’atmosfera di quel mercato caotico ed esuberante, così intrinsecamente legata a
Genova. Le voci che si sentono all’inizio della canzone sono quelle di due pescivendoli di Piazza Cavour, al
tempo ricercate e registrate dagli stessi collaboratori di De Andrè.

Dopo la visita alcune socie si sono fermate per il lunch presso una tipica trattoria genovese, gustando le
specialità locali.

                                                                              Paola Piccini Ferrari

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Inner Wheel Club di Busto-Gallarate-
Legnano “Ticino”
“La Fede oggi”

23 Febbraio 2022
In occasione del restauro del Crocefisso processionale (sostenuto dal Club per San Magno a Legnano) la
nostra Presidente Rosy Ceron ha organizzato un interessante incontro via zoom con Don Angelo Cairati.
Ordinato Sacerdote dal Cardinal Martini nel 1981, Don Angelo è Parroco di S.Magno dal 2013 e da un anno
è stato nominato Decano di Legnano dall'Arcivescovo Delpini; ha insegnato religione e teologia morale.
Tanti i temi toccati da Don Angelo quali causa delle difficoltà in cui si trova la Chiesa a partire dal forte
individualismo che caratterizza l'uomo di oggi
nella società perchè i diritti soggettivi prevalgono
troppo spesso sul bene comune. La caduta degli
ideali e il mancato rispetto delle istituzioni incidono
sul comportamento dell'uomo che vuole essere
libero di comportarsi secondo le proprie esigenze.
Nel concetto di postmodernità del sociologo
Bauman, citato da Don Angelo, “la realtà è in
rapido cambiamento (società liquida) ed ha
perduto i valori e i punti di riferimento del
passato... ma emerge l'esigenza di recuperare il
soggetto in tutta la sua pienezza dell' essere,
compresa la spiritualità e l'emotività, assieme al
desiderio di tornare a un armonia con la natura e
al piacere della felicità”. Per questo, ha
sottolineato il nostro Relatore, è fondamentale l'attenzione alla concretezza del nostro vivere. Un altro tema
importante è il rapporto fra scienza e fede: non dovrebbero mai essere in conflitto, nessuna delle due deve
invadere il campo dell'altra; la fede è “elemento fondativo dell'intera conoscenza occidentale”. Verità, senso,
sapienza non ci sono più, c'è vuoto interiore soprattutto nei giovani. Essi sembrano aver perso il senso per
la vita, non esiste più una verità oggettiva e tutto diventa così interpretabile. A tal proposito Don Angelo cita
“L'ospite inquietante” di Umberto Galimberti, che approfondisce il tema della perdita dei valori nelle nuove
generazioni. Oggigiorno i canali spirituali non sono più i medesimi di prima, ci sono altre spiritualità che
puntano esclusivamente al benessere psicofisico dei soggetti (come per esempio la deriva buddista dei
Paesi occidentali, che mal interpretano la dottrina originaria). Il Papa ha aperto molte vie; per esempio, dal
2016, c'è la possibilità per i divorziati di tornare ai sacramenti dopo un percorso spirituale. Papa Francesco
presta particolare attenzione alla riforma della Chiesa e al sostegno ai poveri, così come è impegnato nella
lotta alla pedofilia e sta prendendo importanti misure in questa direzione. Don Angelo chiude il suo
intervento sottolineando come la speranza per noi cattolici sia il ritorno di Cristo, che deve rimanere il centro
della nostra fede perchè credenedo in Lui si possono superare tutte le difficoltà che la vita ci pone. Sono
naturalmente seguite alcune domande poste dalle socie, a cui il Relatore ha risposoto esaustivamente.
Sarebbe davvero opportuno poter aver altre occasioni di confronto con Don Cairati, l'incontro è stato
estremamente interessante, coinvolgente e ricco di spunti di riflessione.

                                                                                              Mally Tosi

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Inner Wheel Club di Pavia
VISITA AL MUSEO KOSMOS
22 Febbraio 2022

La nostra Presidente Maria Teresa Casali e le socie
Schiavulli, Groppo,Scarpitta, Pepe, Moschi, Rossi e
Sacchi ed un’amica si sono recate a visitare Kosmos, il
nuovo Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia,
che si trova nello storico Palazzo Botta. Il Museo si
presenta oggi nella sua veste moderna in undici sale
espositive permanenti ed una grande sala per le
mostre temporanee. E’ un percorso nella scienza, con
un patrimonio naturalistico di grandissimo valore.
Dopo una prima sala destinata alla descrizione
anatomica degli animali, hanno potuto dedicarsi alla
figura di Lazzaro Spallanzani (1729-1799), sui suoi
viaggi e sui reperti raccolti per la dotazione del Museo.
Spallanzani arrivò infatti a Pavia nel 1769 sulla nuova
cattedra di Storia Naturale e si dedicò all’insegnamento
ed alla direzione del Museo di Storia Naturale da lui
fondato e diretto fino alla morte.
La curiosità scientifica ho potuto ampiamente essere
esaudita da reperti molto interessanti come
l’Ippopotamo dei Gonzaga, reperto arrivato nel 1783 a
Pavia da Mantova. Interessantissime sono anche le
tecniche di conservazione, che sono chiaramente
spiegate, come la tassidermia o il mantenimento in
liquido.
Le partecipanti hanno poi ammirato le sale dedicate a
Carlo Linneo, Alexander von Humboldt, Georges
Cuvier, Charles Darwin, Mantegazza e Jucci.
Quest’ultimo fondò a Pavia nel 1941 il primo Istituto di
Genetica. Sono state veramente affascinate in
particolare da un Orango del Borneo, da un Celacanto
rinvenuto nel Canale di Mozambico nel 1963 e donato
dall’Aga Khan IV Karim all’Università di Pavia e da una
grande Elefantessa.
Una visita veramente da consigliare.

                                   Luisa Sacchi

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Inner Wheel Club di Asti

        “Risate a tre voci” è stato uno spettacolo teatrale creato da tre giovani artiste
        astigiane e finalizzato a regalare un pomeriggio dinamico e divertente alle
        socie dell’Inner Club di Asti e alle loro ospiti.

                                                       Giovedì 24 febbraio 2022, alle ore 18, in collegamento Zoom dal Teatro
                                                       della Torretta di Asti, Susi Amerio, Fiorella Carpino e Susanna Nuti hanno
                                                       rappresentato, con il loro spettacolo, un momento di loisir, di piacevole
                                                       distensione e suscitato applausi da tutte le intervenute.
                                                       L’incontro, presentato dalla vice governatrice Patrizia Genitle, è stato
                                                       aperto dal saluto della Presidente Maria Augusta Mazzarolli. All’evento
                                                       erano presenti la Presidente Nazionale Ettorina Ottaviani, la Governatrice
                                                       D 204 Maria Sangalli, l’Editor Distrettuale Bibi Bessone, la Past Presidente
                                                       Nazionale Lella Bottigelli, la Past Governatrice D 208 Angela Imbesi.
                                                       L’idea di proporre un vero spettacolo è nata per sottolineare l’importanza
                                                       della promozione della cultura teatrale, soprattutto dopo questi ultimi due
anni di pandemia, durante i quali il mondo artistico è stato molto colpito e duramente sacrificato. Risulta utile sottolineare
come il teatro rappresenti, da sempre, un ottimo mezzo per legare e unire le persone, attraverso le emozioni.
Le tre attrici, una delle quali, Susanna Nuti, innerina del Club di Asti, hanno portato in scena una serie di testi, ad una e più
voci, tratti dai temi più variegati: si è parlato di amore, teatro, paure, senso di colpa, ma anche vaccini. Il tutto rappresentato
in modo divertente, leggero, mai superficiale. In cui Ironia, sagacia, arguzia e sarcasmo sono stati i veri protagonisti della
serata.
Le tre donne, formatesi professionalmente e in modo variegato (teatro, canto e danza), sono passate da un personaggio
all’altro con leggiadria, eleganza e senza mai perdere il sorriso e la professionalità che le ha contraddistinte.
Lo spettacolo, svoltosi alla fine di una giornata estremamente triste per eventi drammatici a livello mondiale, ha permesso di
passare un momento in amicizia, condividendo sorrisi, riflessioni e anche vere e proprie risate.
“Risate a tre voci” è stata un’occasione di svago, un modo per passare un’ora in compagnia virtuale coniugando il piacere
dell’incontro e l’ arte.
Non è la prima volta che l’Inner Club di Asti propone appuntamenti
teatrali di alto livello, toccando argomenti variegati, ritenendo la
recitazione e la teatralità mezzi estremamente efficaci per la
comunicazione e per la creazione di momenti di genuina e vera
amicizia.

CV speditivo - Molto apprezzate dal pubblico, Susi Amerio, Fiorella
Carpino e Susanna Nuti, “Le Scalze”, si conoscono e lavorano
insieme da diversi anni. Gli ultimi spettacoli che hanno portato in
scena sono stati “Musical Girls”, nel quale vengono proposti brani
tratti da celebri musical con cui cercano di aiutare un triste strillone
a cambiare vita per cercare la felicità, e “Scalze sulla Fune”, una
tragicommedia che tratta argomenti femminili di notevole
profondità.

                                                                                     Susanna Nuti

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Inner Wheel Club di Lecco

  Visita alla mostra evento
  “Capolavoro per Lecco - Storie Salvate”

                                                Il 16 febbraio, presso il Palazzo delle Paure, nuovo appuntamento
                                                con l’arte per il nostro Club, ospite dell’Associazione Culturale
                                                Madonna del Rosario alla mostra “Capolavoro per Lecco” dal
                                                titolo “Storie Salvate. Tre Natività del Cinquecento da riscoprire”,
                                                evento promosso dall’Associazione stessa e dalla Comunità
                                                Pastorale,               in
                                                collaborazione con il
                                                Comune di Lecco.
                                                La       manifestazione,
                                                giunta alla sua terza
                                                edizione,      mette     al
                                                centro il tema della
  Natività attraverso l’esposizione di tre splendide opere
  appartenenti all’area lombardo-veneta del Cinquecento pittorico
  e quasi inedite a causa dei luoghi dove vengono custodite: un
  dipinto proveniente dal Santuario di Arconate, noto solo a livello
  locale, e altri due appartenenti a collezioni private. Curatori
  dell’evento, gli esperti d’arte, Giovanni Valagussa e Antonio
  Mazzotta che hanno voluto dare visibilità ad opere che meritano
  di essere scoperte, ancora indagate e restituite alla fruizione del
  pubblico proprio perché poco conosciute. Suggestivi gli spazi
  espositivi ideati dall’architetto Giorgio Melesi tesi ad offrire ai
  visitatori un percorso spirituale, artistico e culturale. In scena,
  non solo opere di raffinata eleganza da contemplare, ma anche
  letture di frammenti di sacre rappresentazioni e la diffusione di
                                                      brani musicali del
                                                      Cinquecento per creare punti di contatto e reciproca
                                                      armonizzazione tra un’esperienza e l’altra che spingano ad
                                                      andar oltre la dimensione conoscitiva e divenire,
                                                      nell’insieme, contenitore emozionale, intenso e suggestivo.
                                                      L’evento, secondo Don Milani Presidente dell’Associazione
                                                      Madonna del Rosario, “È un’idea per uscire dagli spazi della
                                                      parrocchia ed entrare dentro la città per spiegare cos'è il
                                                      Natale attraverso tre rappresentazioni della nascita di Cristo
                                                      e il titolo dell’iniziativa è “Storie Salvate” perché la nostra
                                                      storia è la storia di tutti i personaggi raffigurati nei quadri e
                                                      salvata dalla visita di Cristo, figlio di Dio. Abbiamo bisogno di
                                                      salvezza in un tempo così difficile e in un tempo in cui la
                                                      disperazione di molti sale, abbiamo bisogno di sentire dire
  che la nostra vita, la nostra quotidianità, è salvata da qualcuno.”

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Coinvolti nel progetto 180 studenti delle Scuole Superiori di Lecco, appositamente formati, per fare da guida
ai visitatori lungo il percorso della mostra. Uno sguardo rivolto ai giovani per renderli partecipi di quella che è
ritenuta, entro e oltre i confini lecchesi, una fra le più prestigiose manifestazioni culturali della loro città.
Prima tra le opere svelate, la Natività del pittore Andrea Previtali (Brembate di Sopra, 1480-Bergamo,1528)
donata al Santuario di Santa Maria Nascente dalla famiglia Arconate Visconti nel corso del seicento. Nella
pala, tra i personaggi della Sacra Famiglia, spicca insolitamente la figura di San Giuseppe. Il piccolo Gesù,
sorretto dalla Madonna volge lo sguardo al padre putativo inchinato su di lui nell’atto di baciargli le manine. Il
bastone di San Giuseppe, inciso sul pilastrino marmoreo che sorregge il Bambinello, esplicita la devozione
del popolo bergamasco nei confronti del santo falegname. La presenza degli angeli con le ali tenuemente
colorate, anziché bianche, rimandano allo stile pittorico di Lorenzo Lotto mentre la modulazione del rapporto
tra luci ed ombre, presente nella tela, richiamano quello del Giorgione.
Altra opera esposta, l’Adorazione dei Pastori per ora attribuita, in considerazione della sua traccia stilistica,
a Jacopo Bassano (Bassano del Grappa 1515-1592). Il dipinto, ancora oggetto di studio, risale al 1530 circa
ed è stato conservato in un oratorio privato del veronese. Recentemente restaurata, ma inedita al pubblico,
la tela svela l’emozionante immagine della Natività con San Giuseppe intento a scrutare il piccolo Bambino
e Maria nell’atto di venerazione del figlio mentre
i pastori, illuminati dalla cometa, si avvicinano
alla scena. Sullo sfondo le rovine di un tempio
dell’antichità e, in primo piano, una colonna di
marmo spezzata in due posta a sorreggere
Gesù, ora nato. Ambientazione che prefigura
metaforicamente la fine del paganesimo e l’inizio
di un mondo nuovo.
Ultimo capolavoro scoperto, l’Adorazione dei
Pastori di Giovan Battista Moroni (Albino,
Bergamo 1520-1578) personalità di spicco della
pittura religiosa del suo tempo. Il dipinto
destinato quasi certamente alla devozione
privata, in ragione delle ridotte dimensioni, risale
probabilmente al 1555 e rappresenta, ancora
una volta, l’inizio di un’era nuova: la scena della
Natività si tinge di colori nitidi e brillanti in
contrapposizione         alle   rovine     raffigurate
nell’ambiente circostante. Significativi, nel
contesto narrativo, i dettagli presenti in ogni
parte della tela a partire dalla gioiosa schiera di angeli che scende verso la stalla di Betlemme dove Gesù
Salvatore è raffigurato in atto di benedizione con il braccio teso e le tre dita rivolte verso l’alto. L’espressività
dei volti dei personaggi, sapientemente giocata, svela il Moroni ritrattista: la dolcezza dello sguardo di Maria,
il viso di Giuseppe segnato da profonde rughe, indizio di un’età matura, cosi come il volto di uno dei pastori,
scarno e con la barba incolta, evidenzia la stanchezza di un uomo che ha camminato a lungo prima di
giungere alla capanna.
Una mostra innovativa per lasciarci immergere nel mistero della nascita di Gesù attraverso la bellezza di
opere, ora svelate.

                                                                                   Anna Cortesi

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Inner Wheel Club di Parma Est
VISITA AL MUSEO DI
PALAZZO MARCHI

                                                          Mercoledì 23 febbraio, alle ore 17,30, le socie del Club
                                                          Parma Est si sono ritrovate per visitare insieme a Lavinia
                                                          Antoniacci, storica dell’arte,
                                                          Palazzo                 Marchi,
                                                          recentemente      aperto     al
                                                          pubblico come museo.
                                                          Si tratta di un palazzo
                                                          neoclassico, edificato nel 700
                                                          per volontà del Marchese
                                                          Scipione       Grillo.      La
                                                          progettazione fu affidata ad
                                                          un allievo del Petitot, mentre
                                                          le meravigliose decorazioni a
                                                          stucco che caratterizzano il
                                                          palazzo sono state eseguite
da Giocondo Albertolli. Nel 1859 il Palazzo fu poi acquistato dalla famiglia
Marchi che ne è tuttora proprietaria.
Ritroviamo i temi della caccia, della natura e degli animali negli stucchi, nei disegni e nelle stampe di Petitot
e Bossi e anche nei piatti e negli abiti esposti .
In tutti gli stucchi dell’Albertolli sono raffigurati , accanto ad elementi
                                           naturali , piccoli putti che, se
                                           nelle prime stanze dedicate
                                           alla vita privata, sono in
                                           posizione totalmente rilassata
                                           (sembrano quasi dormire) man
                                           mano che ci si avvicina alle
                                           sale pubbliche del palazzo
                                           diventano sempre più animati,
                                           per poi scomparire quasi nella
                                           sala da ballo , dove si limitano
                                           a sorreggere gli alberi della
                                           cuccagna, quasi a voler lasciare spazio alle danze.
Solo due stanze del Palazzo hanno stucchi , decisamente di minor rilevanza, che la famiglia Marchi nell’800
aveva commissionato allo scenografo del Teatro Regio di Parma, Girolamo Magnani che pure riprende il
tema della natura.
 Finita la visita ci siamo congedate dandoci appuntamento al prossimo evento.

                                                                               Valeria Massini Tanzi

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Inner Wheel Club di Alessandria

Profumo di Donna
San Valentino, poesia e musica

                             Una serata davvero emozionante a cura del poeta Andrea
                             Giordano, già autore di diversi libri di poesie. In particolare il
                             tema sviscerato durante il nostro appuntamento, con
                             delicatezza e matura ammirazione è il mondo femminile.
                             Andrea
                             Giordano          è
                             molto        attivo
                             anche           sui
                             social: i suoi
                             numerosi
                             estimatori che lo
                             seguono
                             ammirano i suoi
                             scritti giornalieri
                             che infondono
                             benessere, ma
                             fanno anche riflettere su temi profondi.
                             La lettura delle poesie ha visto il priacevole sottofondo
                             musicale del chitarrista Giosuè Barbazza.
                             L’aperitivo gourmet di casa Signorelli ha completato in
                             bellezza…
                             Ospite della serata Sagida Syed, giornalista e corrispondente
                             di diverse testate.
                             Un grazie alla nostra Presidente Monica Robiglio che ci ha
                             coccolate con un pensiero affettuoso sul tema San Valentino.

                                                      Simona Perrone

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Inner Wheel Club di Varese e Verbano

Progetto “Bullismo e Cyberbullismo”
Si è completato il 10 febbraio 2022 il ciclo di cinque incontri destinati
alla seconda D della scuola secondaria di primo grado Anna Frank di
Varese, tenuti dalla dottoressa Pedroni dell’Università di Pavia e
relativi alla proposta di “Service Distrettuale: Progetto di prevenzione
al bullismo e cyberbullismo”.
  Il progetto intendeva proseguire l’analogo service iniziato negli anni
  I.W. 19/20 sotto la presidenza di Paola Dalmasso e
  successivamente sotto la presidenza di Janet Dionigi. Gli incontri
  sono stati finalizzati all’alfabetizzazione morale (conoscenza delle
  emozioni e del loro funzionamento), alla promozione di relazioni,
  positive e negative, nei gruppi preadolescenziali, alla conoscenza
  delle dinamiche di gruppo, alle caratteristiche dei fenomeni di
  bullismo e cyberbullismo. Durante gli incontri è stato proposto il libro
  “Cuori connessi” che dimostra, attraverso situazioni reali, come
  atteggiamenti insensatamente crudeli verso giovani sensibili e fragili
  possano essere distruttivi.
  In questa società, in cui la pandemia ha reso ancora più difficili i
  rapporti e in cui i social sono imperanti, i giovani hanno soprattutto
  bisogno di essere ascoltati da famiglia e insegnanti, siano essi
  vittime o bulli o non appartengano a nessuna delle due categorie.

                                                                    Renata Massari Guasco

22 febbraio 2022
Votazioni e in seguito “L’Ambrosiana e la cripta del Santo Sepolcro”
  Appuntamento molto importante quello del 22 febbraio al Golf club di Luvinate, infatti erano previste le
  votazioni per il rinnovo delle cariche del Club e del Consiglio Nazionale Italia e IIW per l’anno IW 2022-
  2023.
  La Presidente Janet ha trasmesso la carica all’amica Bibi Bessone, attualmente Editor Distrettuale.
  Janet ha portato avanti in modo magistrale il Club anche nel periodo difficile della pandemia. E’ riuscita,
  con l’apporto delle sue collaboratrici, a mantenere vivo l’interesse e a conservare la coesione e
  l’amicizia tra socie, dimostrando in ogni occasione professionalità, impegno, precisione, capacità
  organizzative. Ora Bibi proseguirà sul cammino intrapreso con sicura abilità.

15
Esaurito il capitolo votazioni, dopo un breve aggiornamento sull’avanzamento dei lavori relativi al libro
 dei musei, è intervenuto il Professor Dionigi che ci ha intrattenute con una visita virtuale alla Pinacoteca
 Ambrosiana di Milano. Con doti di grande esperto d’arte e di sicuro conferenziere ci ha guidate tra i
 tesori custoditi nel Palazzo dell’Ambrosiana, che comprende una Biblioteca, una Pinacoteca e
 un’Accademia di Studi fondate da Federico Borromeo. Un grande mecenate quest’ultimo, ma forse non
 un santo al pari del cugino San Carlo Borromeo o come ce lo descrisse Alessandro Manzoni. Purtroppo
 alcune opere furono sottratte nel periodo delle guerre napoleoniche e sono conservate al Louvre, ma vi
 sono alcuni dei più straordinari capolavori di tutti i tempi. La raccolta dei pittori Fiamminghi è unica, con
 eccezionali opere di Jan Breughel e dei Fratelli Brill, poi il grandioso Cartone di Raffaello, “La Scuola di
 Atene”, in preparazione dell’analogo affresco
 presente nelle Stanze Vaticane e opere di
 Leonardo, “Il Musico” e “Il Codice Atlantico” e poi
 la meravigliosa “Canestra” di Caravaggio.
 Insomma, un viaggio meraviglioso tra opere
                                   eccezionali.
                                   Infine la Cripta
                                   della Chiesa di
                                   San Sepolcro è
                                   un     luogo     di
                                   grande sacralità,
                                   dove         viene
                                   conservato        il
                                   simulacro       del
                                   Sepolcro         di
                                   Cristo e dove San Carlo Borromeo trascorreva intere notti in preghiera.
                                   E’ definito “umbilicus civitatis” infatti si trova proprio sotto il centro di
                                   Milano.
                                   La presentazione del professor Dionigi è stata così coinvolgente che
                                   tutte desideriamo recarci di persona a visitare luoghi così ricchi d’arte.
                                   Una sorpresa prima del pranzo di rito: Janet ci ha presentato una
                                   nuova socia, Irene, che presto arricchirà il club.

                                                               Renata Massari Guasco

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Inner Wheel Club di Milano Castello
Incontro con il meteorologo Andrea Giuliacci
Come influisce ilclima sulla nostra vita quotidiana?
 A cosa potrebbero portare nel possimo futuro i cambiamenti climatici in corso?
                                                  Di questo e di altro riguardo al clima ci ha relazionato il 21
                                                  febbraio, su ZOOM, il dottor Andrea Giuliacci noto
                                                  meteorologo.
                                                  La prima ricerca dell’ influenza del clima sui comportamenti
                                                  umani risale alla fine dell’ottocento ed è stata pubblicata dagli
                                                  americani. A tutt’oggi, sempre dall’ America, ci arrivano
                                                  parecchie ricerche come, ad esempio, quelle che riguardano la
                                                  criminalità legata al clima. Con l’attuale trend di aumento delle
                                                  temperature medie, per la fine del secolo si prevede un
                                                  cospicuo aumento annuale dii crimini violenti, come riportato in
                                                  una ricerca della Iowa State University. Quindi ci aspetta un
                                                  futuro con più crimini per colpa dei cambiamenti climatici. Per
                                                  fortuna,però, nelle occasioni in cui il caldo è “eccessivo”, il
numero dei crimini violenti crolla (Florida International University).
Anche le grandi bufere di neve provocano lo stesso effetto. Nel febbraio 2010 Washington è stata colpita in
breve tempo da due violentissime bufere di neve. Conseguenze: omicidi -40%; furti -67%. In queste
situazioni aumentano, invece, gli incidenti automobilistici causati dall’alcool.
Nei paesi occidentali, per ogni giornata “ calda “ ( oltre i 26° C ) nove mesi più tardi si osserva un sensibile
calo delle nascite! Quindi il caldo interferisce con il concepimento per cause ormonali e ambientali. Da cui
per fine secolo, in Europa e Nord America, il tasso di
natalità potrebbe calare del 2,6%,
Le condizioni meteo ottimali per lavorare con il minor
dispendio di energie sono : 25° e 25% di umidità. Si prevede
che in futuro, purtroppo , ne saremo sempre più lontani.
Il clima condiziona anche l’umore ! Si è notato, per esempio,
che in Cina, durante le olimpiadi , i giornalisti sportivi,
quando il tempo era particolarmente insopportabile, davano
giudizi molto più severi.
La siccità è stata il vero Killer di molte civiltà nel passato, e
lo è anche nel presente. Nel conflitto in Siria, per esempio,
centinaia di migliaia di contadini, ridotti in miseria da una prolungata siccità, si sono riversati nelle città
facendo precipitare una situazione già difficile.
Nel corso dell’ intervento il dottor Giuliacci ha toccato anche altri temi molto attuali quali: relazione tra
inquinamento e condizioni atmosferiche, scioglimentoo della calotta artica, relazione tra inquinamento e
gravidanze con parti prematuri, siccità e precipitazioni sempre più violente e irregolari, ecc.
L’incontro si è chiuso dopo moltissime domande da parte di noi tutti.

                                                           Valeria Locanto Agrigento

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Inner Wheel Club di Milano San
Carlo Naviglio Grande

“Amicizia ed arte”
Sento di poter definire in questo modo la mattinata trascorsa sabato 19
Febbraio in occasione della visita guidata al Museo del ‘900 organizzata
dal nostro Club per conoscere le opere di un illustre rappresentante del
movimento Futurista in Italia, Mario Sironi.

                                                            Arricchire      lo
                                                            spirito
                                                            conoscendo
                                                            nuovi mondi,
                                                            nuove       idee,
                                                            nuove passioni
                                                            di      un’artista
                                                            fuori       dagli
                                                            schemi capace
                                                            di trasmettere il
                                                            suo pensiero a
volte oscuro attraverso le sue opere dai colori quasi sempre cupi con
qualche guizzo di luce, ci ha sicuramente fatto riflettere.

Abbiamo terminato la nostra mattinata attraversando Piazza del Duomo
sotto un tiepido sole per recarci in un tipico ristorante napoletano per
condividere un appetitoso e croccante fritto.

                                                                            Isabella Brambilla Insinna

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Inner Wheel Club di Torino

Visita alla mostra dell’Accademia Albertina- 8 febbraio 2022

                                                       E’ un vero peccato che l’amica Paola Gribaudo, Presidente
                                                       dell’Accademia Albertina e ideatrice della mostra
                                                       “DISEGNARE LA CITTA’ – l’Accademia Albertina e Torino
                                                       tra Eclettismo e Liberty” non abbia potuto essere con noi
                                                       ad accompagnarci nell’interessante percorso espositivo.
                                                       Avrebbe visto e certamente gradito con quanto piacere chi
                                                       di noi ha partecipato alla visita ha seguito sala per sala il
                                                       racconto limpido e coinvolgente di...         che illustrava le
                                                       bellezze esposte.
                                                       “Disegnare la città” non è una semplice mostra ma un
                                                       originale viaggio nella storia dell’arte e dell’architettura
                                                       torinese che ha voluto ritrovare nel passato le sinergie e le
                                                       ispirazioni utili al nostro futuro. Tra Ottocento e Novecento
                                                       l’Accademia Albertina fu una fucina di formazione e ricerca
                                                       che contribuì a definire la nuova immagine di Torino nel
                                                       processo di trasformazione da città capitale a città
                                                       industriale, e il percorso espositivo illumina questa vicenda
                                                       tramite disegni architettonici e preziosi, affascinanti
                                                       progetti decorativi, la maggior parte dei quali nascosti
                                                       finora nel caveau dell’Accademia.
                                                       L’Eclettismo – che dà al progettista, aperto ad ampi
                                                       repertori che spaziano nella storia e nei luoghi, una nuova
libertà di scelte - è lo stile principale indagato nella mostra, insieme al Liberty che si diffonde in
contemporanea a inizio Novecento, a partire dall’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa del 1902.
Le pianificazioni della seconda metà dell’Ottocento presentano così una nuova immagine urbana, dove il
disegno uniformato degli isolati si accompagna a novità
compositive come bovindi, torrette, abbaini e decori con
figure umane, ritratti, fregi, timpani, cornici che interpretano
con fantasia e forse anche ironia il momento storico.
Quei decenni di fervore artistico sono testimoniati sia nei
disegni che nelle realtà materiali, che restituiscono l’idea di
architettura vissuta come impegno civile, e permeata da
un’esigenza sempre attuale e irrinunciabile: la costruzione
della bellezza.
Dalla pianta geometrica della città di Torino esposta sul
pavimento della prima sala (eravamo quasi timide a
calpestare i luoghi a noi cari che man mano scoprivamo...)
a stupirci con la loro bellezza sono stati soprattutto i

19
meravigliosi acquerelli di Giulio Casanova, docente di Decorazione all’Accademia Albertina, che con grande
maestria a inizio ‘900 ideò e dipinse gli elementi artistici dei suoi straordinari progetti: dal caffè Baratti &
Milano in piazza Castello, al Treno Reale concepito in preparazione del matrimonio tra Umberto di Savoia e
Maria José del Belgio (una vera “reggia viaggiante”) e ancora oggi a servizio della Presidenza della
Repubblica. Non solo, ma, grazie a un poliedrico ventaglio di committenti sia religiosi che civili, anche i
progetti per la teca della Santa Sindone, per l’urna di San Giovanni Bosco e quello grandioso per le Poste
Centrali in via Alfieri.
                                              L’interessante percorso espositivo è riuscito nell’obiettivo di far
                                              riaffiorare ed ammirare l’energia creativa e propositiva che
                                              trasformò Torino negli anni della Belle Époque. Essa è
                                              testimoniata nello splendido “allestimento immersivo”
                                              multimediale – realizzato a cura della Scuola di Scenografia
                                              dell’Accademia di Belle Arti di Torino - che si ammira al
                                              termine della mostra (dopo aver attraversato sempre con
                                              emozione la sala dei cartoni gaudenziani...) dove ci si trova
                                              totalmente immersi nell’elegante salotto di Baratti & Milano,
                                              insieme ai personaggi di allora vestiti con i costumi d’epoca, e
                                              si ha quasi voglia di unirsi a loro per sorseggiare un tè e
                                              gustare l’ottima tavoletta di cioccolato che all’uscita abbiamo
                                              ricevuto, imbustata in una stampa dorata da collezione che
                                              ripropone i modelli decorativi di Casanova. Suggestivo!
                                              Grazie a Barbara che ci ha coinvolte in un’altra bella
                                              esperienza culturale.
Di noi erano presenti...

                                                                                     Mimì Albanese

“Dalla produzione del riso alla salvaguardia dell’ambiente.”
2 febbraio- piattaforma zoom

                                                         La Presidente Barbara spiega che l’argomento del
                                                         cibo legato all’ambiente è importante e invita Alice
                                                         Cerutti (che le ho fatto conoscere in quanto figlia di
                                                         un’amica) a presentarsi e raccontare la sua storia. Il
                                                         nonno aveva comperato la cascina Oschiena e data
                                                         in affitto, in seguito la mamma decise di gestirla
                                                         dopo aver lasciato gli affittuari servendosi di
                                                         agronomi e terzo-terzisti. Dopo la laurea in economia
                                                         e un’esperienza a New York Alice era stata assunta
                                                         alla Ferrero nel settore marketing. Mentre lavorava
                                                         alla Ferrero, dopo riunioni con giovani agricoltori, si
                                                         era resa conto che l’agricoltura non era più quella
                                                         tradizionale, ma che aveva una potenzialità
                                                         incredibile.

20
Ecco allora la svolta per Alice, condita anche da un pizzico di romanticismo: che emozione osservare le
distese d’acqua coperte dalle prime foglioline di riso!
Alice è una donna in un mondo di contadini uomini, non parla piemontese, per lei è difficile destreggiarsi tra
                                                                 agricoltori e mediatori in un mercato che tende
                                                                 alla massimizzazione del prezzo.
                                                                 Tornata dall’Argentina ecco la svolta decisiva di
                                                                 una filosofia diversa: riso e biodiversità naturale,
                                                                 vendita in maniera diretta, didattica e turismo.
                                                                 Sono stati piantati 5000 alberi, ogni campo è
                                                                 stato servito da fossi per la biodiversità. Il riso si
                                                                 radica direttamente nell’acqua e finalmente
                                                                 avviene il ritorno degli animali abitanti naturali
                                                                 del luogo come la Pittima reale, così il territorio
                                                                 attorno a Cascina Oschiena diventa l’unico
                                                                 luogo censito in Europa dove questo uccello
                                                                 nidifica.
                                                                 Scaturisce il senso di responsabilità che diventa
                                                                 missione. Il problema della continuazione della
                                                                 specie nasce quando allagando i campi il nido
                                                                 viene spazzato via. Si decide quindi di restituire
25 ettari alla biodiversità. L’ambiente risponde subito in maniera sorprendente: avviene un incremento
esponenziale di farfalle, di ragni rarissimi oltre alla limosa limosa, la favoncella, il cavaliere d’Italia e tornano
le quadrifoglie. L’oasi diventa un progetto gigante che coinvolge anche l’Europa.
Sarebbe importante creare corridoi ecologici che collegano più aree.
Viene fatto un albo nazionale del riso, solo quello antico ha la denominazione “classico” e ha delle proprietà
organolettiche assolutamente diverse. La legge consente di vendere i similari, come per esempio l’Arborio,
con lo stesso nome solo per la stessa dimensione del chicco e non per la diversa qualità. La legge che
impone l’etichetta è un passo avanti ma ci vorrebbe un dazio alle importazioni e delle clausole di
salvaguardia. Gli indiani infatti hanno registrato il marchio Basmati anticipando tutti i possibili concorrenti.
Alle domande delle socie Alice risponde che per l’attività
didattica, oltre alla visita di alcune scuole, è in comunicazione
per scambi culturali con l’università di Parigi e con istituti
della Lombardia.
Risponde poi che ci sono iniziative turistiche anche con
agriturismo.
Spiega poi l’utilizzo della bioedilizia che avviene con la
coibentazione del riso e la finitura a calce.
Stupisce tutti la risposta di Alice alla domanda in quanti
lavorano nella sua azienda. La risposta è 3 persone, ma poi
si capisce che sono giovani molto motivati alle prese con i
mezzi più sofisticati e grandi ricercatori sulla problematica
della produzione del riso classico e la salvaguardia
dell’ambiente.
La Presidente Barbara si dice molto colpita dalla passione e
determinazione di Alice nel realizzare questo progetto
importante e utile. Le socie sono concordi nell’apprezzare il
grande lavoro fatto e si ripromettono di fare una visita alla
cascina Oschiena in primavera o in autunno per
un’esperienza diretta sul luogo.

                                                                                    Laura Meda

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Inner Wheel Club di Piacenza

In data 7 febbraio 2022 la Presidente Giuseppina Maestri e alcune socie hanno incontrato al Park Hotel il
Professor Luigi Cavanna, Direttore del Dipartimento di Oncologia- Ematologia dell’Azienda USL di Piacenza
per consegnare la somma raccolta durante l’evento di apertura dell’anno Inner Wheel 2021-2022.
L'International Inner Wheel è un'associazione femminile nata nel 1924. È tra le più grandi organizzazioni
femminili di service al mondo.
L’Inner Wheel si fonda sull'amicizia e sul servire individuale e collega tra loro Socie che appartengono ai
Club di diverse nazioni, favorendo così la comprensione internazionale.
Presso il castello di Paderna, il Club Inner Wheel Piacenza, ha promosso un incontro conviviale per la
                                                                                           raccolta di contributi a
                                                                                           favore
                                                                                           dell’Associazione
                                                                                           Piacentina         Malato
                                                                                           Oncologico (Amop).
                                                                                           La finalità è stata di
                                                                                           consentire l’acquisto di
                                                                                           apparecchiature per le
                                                                                           cure domiciliari dei
                                                                                           malati in segno di
                                                                                           riconoscenza          per
                                                                                           l’intuizione e il lavoro
                                                                                           del professor Luigi
                                                                                           Cavanna, che ha avuto
                                                                                           eco e rilievo anche
                                                                                           sulla             stampa
                                                                                           internazionale.        Le
                                                                                           visite a domicilio anche
                                                                                           casa per casa, hanno
                                                                                           consentito di alleviare i
disagi e le sofferenze per i malati più bisognosi e di allentare la pressione sulle terapie intensive legate al
Covid. Tutto ciò prevede visite accurate da parte di sanitari dotati di dispositivi diagnostici portatili.
L’Inner Wheel ha scelto di supportare l’attività di questo reparto Ospedaliero Piacentino che è un Centro di
eccellenza che offre ai nostri malati la possibilità di essere curati nella loro città e anche a domicilio.
Il professor Luigi Cavanna ha ringraziato calorosamente il Club Inner Wheel per il contributo offerto.

                                                                               Mariuccia Molinaroli

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Inner Wheel Club di Biella

Serata con le maschere del Carnevale Biellese ed estrazione della Lotteria

Grande successo e partecipazione per la serata dedicata all’estrazione della lotteria per il service a favore di
Fra’ Galdino Salute, un progetto nato dalla Caritàs Diocesiana di Biella con l’obbiettivo di aiutare chi è in una
situazione di difficoltà economica nell’acquisto dei farmaci con obbligo di ricetta medica.

All’evento sono intervenute anche le maschere biellesi Gipin e Catlin-a, che hanno illustrato le origini di
questi personaggi e la storia del carnevale di Biella, accompagnate dal loro seguito, Catlinetta e la Giacca a
Quadri.

Un’occasione di convivialità e solidarietà nelle splendide sale del Circolo Sociale Biellese per stare insieme
in amicizia. Alla piacevolissima serata ha partecipato anche Paolo Candela, Presidente del Rotaract.

                                                                          Barbara Zanetti Latini

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Inner                 Wheel                     Club                di      Cuorgné                        e
Canavese
23 febbraio 2022 – Lo Storico Carnevale di Ivrea – Storia, Leggende ed Organizzazione

                                              In una sala festosamente addobbata, per incoraggiare a
                                              dimenticare i tempi cupi della pandemia, il dott. Giancarlo
                                              Spagna, primo Presidente del Consorzio Organizzatore dello
                                              Storico carnevale di Ivrea e la dott.ssa Gabriella Gianotti,
                                              Presidente Associazione Museo Storico Carnevale, hanno
                                              allietato gli ospiti con un’interessante e competente narrazione.

                                            Lo Storico Carnevale di Ivrea affonda le radici nel Medio Evo e si
                                            caratterizza per un complesso cerimoniale che attinge a diverse
                                            epoche storiche. È un evento unico in cui storia e leggenda si
                                            intrecciano per dar vita a una grande festa civica popolare dal
                                            forte valore simbolico, durante la quale la comunità di Ivrea
                                            celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un
                                            episodio di affrancamento dalla tirannide di medievale memoria.
                                            Lo spirito dello Storico Carnevale d’Ivrea vive nella rievocazione
                                            della sollevazione del
                                            popolo      contro     il
                                            Marchese              di
                                            Monferrato          che
                                            affamava la città.
                                            Nella leggenda fu il
gesto eroico di Violetta, a liberare il popolo dalla tirannia.
Ribellatasi allo ius primae noctis imposto dal barone. Violetta lo
uccise con la sua stessa spada e la celebre Battaglia delle
Arance rievoca proprio questa rivolta.

In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i visitatori
devono indossare il classico Berretto Frigio, un cappello rosso
che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi
l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della
Rivoluzione Francese.

Purtroppo, anche quest’anno l’evento è stato annullato. La
sofferta decisione è stata presa considerando l’incertezza e
imprevedibilità degli scenari futuri, incompatibili con le esigenze
organizzative dell’evento.

                                                                          Lucia Brossa

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Visita alla mostra “Una Infinita Bellezza” - Il paesaggio in Italia dalla pittura
romantica all’arte contemporanea
16 febbraio 2022

                                  Accolte con disponibilità e simpatia dal Direttore del Consorzio delle
                                  Residenze Sabaude, dottor Guido Curto, amico di lunga data della nostra
                                  Presidente, abbiamo visitato la prima grande mostra organizzata alla
                                  Reggia di Venaria dopo l’inizio della pandemia. Una testimonianza della
                                  forte    determinazione
                                  dell’Ente di rilanciare e
                                  riprendere la consueta
                                  programmazione         per
                                  quanto riguarda le
                                  grandi       esposizioni
                                  tematiche      da     loro
                                  progettate.

                                 La mostra Una infinita
                                 bellezza. Il Paesaggio
                                 in Italia dalla pittura
                                 romantica         all’arte
                                 contemporanea,
                                 ospitata nell’imponente
                                 Citroniera Juvarriana
                                 della Reggia, intende
                                 documentare, con oltre
                                 200 opere tra dipinti,
                                 fotografie     e   video,
                                 come l’attenzione, la
passione, la sensibilità per la Natura e l’interesse per il
Paesaggio incontaminato siano stati fonte di ispirazione
per numerosi artisti del passato, dai pittori preromantici
di fine Settecento ai maestri contemporanei.

Il percorso, rigorosamente storico-artistico, con un fil
rouge cronologico-geografico che intreccia Spazio e
Tempo, valorizza in particolare il contesto piemontese,
dove la mostra nasce e tutto il Nord della nostra
Penisola, senza però trascurare le scuole regionali del
Centro e Sud Italia.

Un pomeriggio culturale assai interessante e coinvolgente, terminato con una deliziosa cioccolata calda in
amicizia.

                                                                                    Lucia Brossa

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