COMUNE DI VEROLI - NOTA DI AGGIORNAMENTO DOCUMENTO UNICO PROGRAMMAZIONE (D.U.P) - Provincia di Frosinone - Delibera di C.C. n. 42 del 30/07/2018 ...

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Comune di Veroli (FR)

            COMUNE DI VEROLI

             Provincia di Frosinone

        NOTA DI AGGIORNAMENTO

DOCUMENTO UNICO PROGRAMMAZIONE (D.U.P)

      Delibera di C.C. n. 42 del 30/07/2018

                                                                  1
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Premessa

La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando
coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in
una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini
sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento.
Il processo di programmazione - che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-
finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, e che richiede il
coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente -
si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a
programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente.

Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli
obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di
coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119,
secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell’art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs.
n. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D.Lgs. n.
118/2011 e ss.mm., modificano il precedente sistema di documenti di bilancio ed introducono due
elementi rilevanti ai fini della presente analisi:
   a) l’unificazione a livello di pubblica amministrazione dei vari documenti costituenti la
      programmazione ed il bilancio;
   b) la previsione di un unico documento di programmazione strategica per il quale, pur non
      prevedendo uno schema obbligatorio, si individua il contenuto minimo obbligatorio con cui
      presentare le linee strategiche ed operative dell’attività di governo di ogni amministrazione
      pubblica.

Il documento, che sostituisce il Piano generale di sviluppo e la Relazione Previsionale e
programmatica, è il DUP – Documento Unico di Programmazione – e si inserisce all’interno di un
processo di pianificazione, programmazione e controllo che vede il suo incipit nel Documento di
indirizzi di cui all’art. 46 del TUEL e nella Relazione di inizio mandato prevista dall’art. 4 bis del D.
Lgs. n. 149/2011, e che si conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di fine
mandato, ai sensi del DM 26 aprile 2013.
All’interno di questo perimetro il DUP costituisce il documento di collegamento e di aggiornamento
scorrevole di anno in anno che tiene conto di tutti gli elementi non prevedibili nel momento in cui
l’amministrazione si è insediata.

In particolare il sistema dei documenti di bilancio delineato dal D. Lgs. 118/2011 si compone come
segue:
il Documento unico di programmazione (DUP);
    lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale,
    comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato
    e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti
    dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati
    dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo;
la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione.

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Altra rilevante novità è costituita dallo “sfasamento” dei termini di approvazione dei documenti:
nelle vigenti previsioni di legge, infatti, il DUP deve essere approvato dal Consiglio comunale di
ciascun ente

entro il 31 luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, mentre lo
schema di bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto
all’attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta “sessione di bilancio“ entro il 15 novembre.
In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad
eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati.

VALENZA E CONTENUTI DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa
degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente,
sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
In quest’ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei
documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e
la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del
mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui
all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il
quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è
definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo
conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale,
in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.
In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi
generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma
dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un
impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali,
nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo
strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli
obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa
dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.
Il suo contenuto, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce
guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

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Comune di Veroli (FR)

             LA SEZIONE STRATEGICA (SeS)

ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

 Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si
 inserisce l’azione di governo della nostra amministrazione.

 Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:
 a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con
    il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di bilancio sul comparto degli
    enti locali e quindi anche sul nostro ente;
 b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro
    ente;
 c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario
    dell’ente, in cui si inserisce la nostra azione.

Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che
caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato
amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente
vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie
funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di
mandato.

 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE

La politica economica del Governo che emerge dalla Nota di Aggiornamento al DEF, approvata
dal Parlamento in data 11 ottobre 2018, si contraddistingue per l’utilizzo del deficit ai fini del
rilancio della crescita: il deficit è stato fissato al 2,4% e vale 27 miliardi.

Tale scelta è stata criticata dall’Unione Europea che ha osservato come si sia in presenza di “una
deviazione significativa rispetto al precedente percorso” di risanamento dei conti pubblici.

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L’esecutivo comunitario non ha l’obbligo di pronunciarsi sul Documento di Economia e Finanza
bensì sulla manovra finanziaria riassunta nel Documento Programmatico di Bilancio, il documento
di sintesi della legge di bilancio. Un’eventuale bocciatura sarebbe la prima volta che accade ad un
paese europeo.
Sotto esame è sia la previsione di crescita per il 2019 (1,5%), troppo ottimistica per la debole
congiuntura e per le turbolenze finanziarie, sia la decisione di portare il deficit nominale al 2,4%.
Sono questi i motivi per i quali l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, Bankitalia e la magistratura
contabile della Corte dei Conti hanno bocciato la manovra: il rapporto debito pubblico/Pil deve
dimostrare il suo andamento verso il basso se non si vogliono effetti negativi su tutta l’economia,
con il differenziale dei rendimenti dei titoli di stato in aumento rispetto ai titoli tedeschi. In
particolare, per gli istituti di credito una riduzione della valutazione dei titoli di stato che essi
detengono, incide non solo sulla loro solidità patrimoniale ma anche sulla capacità di offrire
credito, con ripercussioni su famiglie ed imprese che potrebbero avere maggiore difficoltà ad
accedere a capitali presi in prestito
Al fine di evitare un disavanzo nominale al 2,8% per il 2020 e al 2,6% per il 2021, la manovra
contiene anche clausole di salvaguardia IVA per il biennio 2020- 2021: il blocco degli aumenti IVA
è stato invece sterilizzato per il 2019 e vale 12,4 miliardi di aumenti. Il DEF varato ad aprile
prevedeva, infatti, aumenti IVA per 19,1 miliardi nel 2020 e 19,6 miliardi per l’anno successivo.
Tuttavia, anche dopo la manovra varata dall’attuale esecutivo rimangono clausole da 13,5 e da
16 miliardi, rispettivamente per gli ultimi due anni del triennio della prossima programmazione
finanziaria.

Crescita e PIL
Nel triennio la crescita prevista dal Governo è dell’1,5% nel 2019, è in aumento all’1,6% nel 2020
e scende all’1,4% nel 2021. Rispetto alla crescita tendenziale, la stima è rivista al rialzo di 6
decimali e la ripresa è affidata al blocco delle clausole di salvaguardia IVA e al rilancio degli
investimenti pubblici.

                    QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO

                   2016         2017        2018          2019          2020         2021

 PIL                1,1          1,6         1,2           1,5           1,6          1,4

La crescita tendenziale validata dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio è prevista allo 0,9% del PIL:
a questo la manovra aggiunge lo 0,6% grazie ai moltiplicatori innescati dalle misure previste (la
riforma della Legge Fornero, che dovrebbe creare un aumento dei posti di lavoro, il reddito di
cittadinanza, dal quale si attende una spinta notevole ai consumi interni, i tagli fiscali e gli incentivi
agli investimenti privati) e dal mancato aumento dell’IVA. Tra le altre riforme correlate all’aumento
del PIL vi sono la semplificazione del Codice degli appalti e lo snellimento dei procedimenti
autorizzativi.
Le misure espansive per la crescita e l’innovazione hanno un impatto sul PIL dello 0,7% nel
2019, dello 0,4% nel 2020 dello 0,5% nel 2021.

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Deficit nominale
Il Governo ha fissato il deficit nominale al 2,4% per il 2019, rispetto ad una stima dell’esecutivo
precedente dello 0,8%; il disavanzo è previsto in discesa al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.

                     QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO

                        2016       2017        2018         2019         2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -2,5        -2,4        -1,8        -2,4         -2,1         -1,8
      NETTO

                       QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE

                        2016       2017        2018         2019         2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -2,5        -2,4        -1,8        -1,2         -0,7         -0,5
     NETTO

                                                                                                      6
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              QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE – DEF APRILE 2018

                        2016        2017        2018        2019          2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -2,5        -2,3        -1,6         -0,8          0,0         0,2
      NETTO

Il deficit tendenziale, stimato a legislazione vigente e come tale senza tener conto delle misure
programmate dal governo, scenderebbe l’anno prossimo all’1,2 dall’1,8% del 2018. Rispetto al
target di 2,4 la differenza ammonta a 1,2 punti di Pil, 21,8 miliardi.

Deficit strutturale
Per tutto il prossimo triennio il deficit strutturale si attesta all’1,7% del PIL: l’aggiustamento
strutturale è rinviato a dopo il 2021. Dall’entrata in vigore del Fiscal Compact è la prima volta che
accade, contrariamente a quanto richiesto dall’Unione Europea che si aspetta una convergenza
verso il pareggio di bilancio e quindi una riduzione dell’0,6% all’anno.

                     QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO

                        2016        2017        2018        2019          2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -0,9        -1,1        -0,9         -1,7         -1,7         -1,7
 NETTO strutturale

                        QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE

                        2016        2017        2018        2019          2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -0,9        -1,2        -1,1         -0,4         -0,1         -0,2
 NETTO strutturale

              QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE – DEF APRILE 2018

                        2016        2017       2018         2019          2020         2021

 INDEBITAMENTO
                        -0,9        -1,1       -1,00         -0,4          0,1         0,1
 NETTO strutturale

                                                                                                        7
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Già la Commissione Europea aveva avanzato la richiesta di ridurre il deficit dello 0,1% nonostante
la disciplina di bilancio europea prevedesse una riduzione pari allo 0,6%; tuttavia il Governo
individua nel rallentamento della crescita del PIL una di quelle circostanze eccezionali che
consentono di derogare al principio costituzionale dell’equilibrio di bilancio e di deviare dal
percorso di riduzione del deficit strutturale.
D’altro canto va osservato che tutti i governi, dal 2013 in poi, hanno fatto ricorso alle deroghe per
deviare dall’obiettivo del pareggio di bilancio, ma è solo con la Nota di Aggiornamento al DEF
2018 che tale obiettivo è spostato a dopo il triennio che viene preso in considerazione dalla
manovra finanziaria, e quindi oltre il 2021.
E’ altamente probabile che la Commissione aprirà una procedura di infrazione nei confronti
dell’Esecutivo visto che la manovra di bilancio non prevede alcuna diminuzione non solo del deficit
nominale ma anche del deficit strutturale. A tal proposito si precisa che il deficit strutturale non
tiene conto delle situazioni emergenziali quali l’elevato tasso di disoccupazione del nostro paese,
o la sottooccupazione altrettanto preoccupante rispetto a condizioni di normalità.

Debito Pubblico
ll debito scende dal 130,9 del 2018 al 130,00% del 2019, al 128,1% del 2020 e al 126,7% al 2021.
Il trend in discesa presuppone la crescita del PIL nominale unitamente ad una spesa per interessi
che, seppure rivista in aumento rispetto alle precedenti previsioni, è molto al di sotto ai livelli di
spread che si registrano.

             QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO

                   2017        2018            2019          2020           2021

 DEBITO           131,2        130,9       130,00            128,1          126,7

Negli ultimi due anni il rapporto debito/PIL è rimasto praticamente fermo, perdendo solo cinque
decimali in due anni: dal 131,4% del 2016 al 130,9% previsto a fine 2018, nonostante un deficit in
ribasso e una crescita superiore ai bassi livelli registrati dopo le crisi finanziarie.

Saldo Primario e Interessi
Il saldo primario, la differenza tra le entrate e le spese delle amministrazioni pubbliche, escluse le
spese per interessi passivi, si attesta all’1,3% il prossimo anno, all’1,7% il successivo e al 2,1% a
fine triennio. Il trend previsto contribuisce alla discesa del rapporto debito/PIL.
La spesa per interessi è prevista in aumento di 15 milioni in tre anni e già nel 2018 la spesa
aggiuntiva è di 1,8 miliardi: nel triennio 2019 – 2021 si attesta ad un livello inferiore al 4% del PIL.

                          QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO

                            2016        2017          2018           2019           2020      2021

 SALDO PRIMARIO              1,4         1,4          1,8            1,3            1,7        2,1

 INTERESSI                   3,9         3,8          3,6            3,7            3,8        3,9

                                                                                                           8
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LA MANOVRA DI BILANCIO

La manovra complessiva di bilancio vale 37 miliardi dei quali 22 in deficit, 8 miliardi di maggiori
entrate e 3,6 miliardi di minori spese. L’80% delle maggiori entrate deriva da banche e imprese
mentre sulla spesa corrente la manovra chiede un taglio da 2,5 miliardi alla P.A. centrale nel 2019
e un miliardo nel biennio successivo.
Per gli enti locali non è previsto alcun taglio anche se, nel contempo, non vi è alcun finanziamento
per il rinnovo dei contratti nel 2019.
La manovra ha innanzitutto l’onere di sterilizzare le clausole di salvaguardia IVA che nel 2019
valgono 12,4 miliardi.

Le priorità del Governo affidate alla prossima manovra di bilancio sono il reddito di cittadinanza, la
riforma dei centri per l’impiego, la revisione della legge Fornero.

   Per la riforma della legge Fornero i miliardi messi a disposizione sono 7: si potrà andare in
   pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati;
   Al reddito di cittadinanza sono destinati 10 miliardi, di cui uno è assorbito dalla riforma dei
   centri per l’impiego. Gli italiani o stranieri residenti da almeno 10 anni, con un reddito annuo
   inferiore a 9.360 euro (per un single) potranno godere di 780 euro mensili fino a quando non
   rifiutano per tre volte consecutive il posto offerto dai centri per l’impiego;
   Aiuti alle imprese che investono attraverso una detassazione degli utili e introduzione della flat
   tax per professionisti, artigiani e ditte individuali che vale da sola 2 miliardi della manovra;
   Spinta agli investimenti attraverso risorse dedicati nel prossimo triennio di 15 miliardi di euro: le
   riforme che il governo intende attuare su questo fronte riguardano, in particolare, la
   semplificazione del Codice degli appalti e la burocrazia, con lo snellimento delle procedure
   autorizzative, una riforma del fisco e un’agenzia indipendente per aiutare nella progettualità e
   favorire la spesa dei fondi disponibili.

In previsione vi è la riscrittura del pareggio di bilancio per lo sblocco degli avanzi degli enti locali:
anche e soprattutto da tale misura ci si attende il rilancio degli investimenti pubblici. La nota di
aggiornamento al DEF prevede anche l’abolizione del patto di stabilità interno: il risvolto operativo
è la programmazione della spesa pubblica (quindi anche gli investimenti) condizionata al solo
rispetto degli equilibri finanziari dei bilanci degli enti locali.
Al decreto fiscale collegato alla manovra è rimesso il compito di introdurre strumenti che
complessivamente vengono classificati come PACE FISCALE - rottamazione ter, definizione delle
liti pendenti, flat tax integrativa, stralcio automatico delle cartelle - e che assicurano, in cinque
anni, maggiori entrate per circa 8 miliardi di euro

Rottamazione ter: azzerati sanzioni ed interessi di mora sui carichi iscritti a ruolo fino al 2017.
Sono esclusi dalla rottamazione gli importi iscritti a ruolo per l’IVA e per le sanzioni diverse da
quelle tributarie e contributive. Con la sola presentazione della domanda si sospendono tutte le
procedure esecutive in corso, tranne quelle giunte al primo incanto con esito positivo. La
rottamazione degli importi iscritti a ruolo avviene in 5 anni ad un tasso di interesse del 2% annuo,
anziché al 4,5% come era nella rottamazione bis. Il mancato o ritardato pagamento anche di un
solo giorno determina la perdita di tutti i benefici di legge, con l’ulteriore penalizzazione che le
somme residue non possono essere più rateizzate. Il debitore conoscerà l’esatto importo da
pagare solo a seguito della comunicazione dell’ADER. Con la presentazione della domanda sono
sospese tutte le dilazioni in essere, fino alla scadenza della prima rata della rottamazione.

Flat tax integrativa: permette al contribuente di sanare gli importi non denunciati correttamente al
Fisco. Il reddito incrementale è fatto emergere attraverso una dichiarazione integrativa con
un’imposta del 20% sostitutiva di imposte dirette (IRPEF e IRES), addizionali regionali e dell’IRAP.

                                                                                                            9
Comune di Veroli (FR)

Definizione agevolata delle liti tributarie:
La definizione delle liti pendenti riguarda solo le controversie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate.
La somma richiesta è l’imponibile con esclusione delle sanzioni e degli interessi e con uno sconto
sulla maggiore imposta accertata, a seconda se il contribuente ha vinto il primo grado (sconto del
50%) o il secondo grado (sconto del 80%). La definizione agevolata si estende alle liti potenziali,
agli avvisi di accertamento e ai processi verbali di constatazione.

Stralcio automatico a fine 2018 delle micro cartelle
Riguarda le cartelle relative a multe, tributi e tasse locali non pagate tra il 2000 e il 2010 fino ad un
massimo di 1.000 euro: viene operata la cancellazione automatica da parte degli Agenti della
riscossione entro la fine dell’anno in corso senza alcun ulteriore adempimento.

OBIETTIVI INDIVIDUATI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

Spese di investimento;
adeguamento normativa sismica edifici
scolastici; interventi di risanamento idrico
geologico;
interventi sul sociale tramite i distretti socio sanitari;

 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO

Dopo aver brevemente analizzato le principali variabili macroeconomiche e le disposizioni
normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo l'attenzione è
rivolta elle variabili socio economiche che riguardano il territorio amministrato. A tal fine verranno
presentati:

       L’analisi del territorio e delle
       strutture; L’analisi demografica;
       L’analisi socio economica.

 Analisi del territorio e delle strutture

La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture costituisce attività prodromica
per la costruzione di qualsiasi strategia.
A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio
e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione.

                                         Territorio e Strutture
SUPERFICIE Kmq.120
RISORSE IDRICHE
* Laghi n° 0                                        * Fiumi e Torrenti n° 4
STRADE
* Statali km. 10,00                 * Provinciali km. 70,00        * Comunali km.165,00

                                                                                                         10
Comune di Veroli (FR)

* Vicinali km. 0,00               * Autostrade km. 0,00

 Analisi demografica

L’analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior
interesse per un amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta
l’attività amministrativa posta in essere dall’ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli
interessi della propria popolazione.

                                       Analisi demografica
Popolazione a fine 2017                                            n°20.414

        di cui:
            Maschi                                                 n° 10.087
            Femmine                                                n° 10.327
            nuclei familiari                                       n° 7.815
            comunità/convivenze                                    n° 6
Popolazione al 1.1.2017
    Totale Popolazione                                             n°20.525
        Nati nell'anno                                             n° 163
        Deceduti nell'anno                                         n° 224
            saldo naturale                                         n° -61
        Immigrati nell'anno                                        n° 300
        Emigrati nell'anno                                         n° 350
            saldo migratorio                                       n° -50
Popolazione al 31.12. 2017
    Totale Popolazione                                             n°20.414
        di cui:
            In età prescolare (0/6 anni)                           n° 1.054
            In età scuola obbligo (7/14 anni)                      n° 1.665
            In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni)            n° 3.325
            In età adulta (30/65 anni)                             n° 10.389
            In età senile (oltre 65 anni)                          n° 3.981

Infine, il dato tendenziale relativo alla composizione della popolazione residente è così
            riassumibile:

Trend storico popolazione                    2012         2013       2014       2015     2016       2017
In età prescolare (0/6 anni)                  1.250        1.220      1.170      1.094     1.092     1.054
In età scuola obbligo (7/14 anni)              1.491       1.480       1.469     1.474     1.465        1.665
In forza lavoro 1ª occupazione                                                                          3.325
                                               4.018       3.970       3.698     3.361     4.854
           (15/29 anni)

                                                                                                   11
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In età adulta (30/65 anni)      10.620   10.580   10.566    10.515    10.416    10.389
In età senile (oltre 65 anni)    3.332    3.376    3.775     4.115     2.698        3.981

                                                                               12
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Economia insediata

Il territorio comunale è caratterizzato dalla prevalenza di attività commerciali, artigianali
             e di pubblici servizi e più precisamente:
     nell’ambito dei pubblici esercizi sono presenti:
n. 92 aziende di cui N. 40 attività in esclusiva di Bar; N.47 attività svolte congiuntamente ad
altri servizi come ad es. Bar- Pizzeria- Ristorante-Tavola calda- gelateria-pasticceria e N.5
con attività di Albergo \ Ristorante.
Oltre alle N.3 attività alberghiere già citate, sono presenti N.2 strutture ricettive
             extralberghiere (B.&B.\Affittacamere);
Nel settore del turismo rurale si registrano N. 7 Agriturismi di cui alcuni affiancati a
             Fattorie Didattiche.
     nel settore del commercio le aziende sono complessivamente N. 404 di cui:
- N.258 settore non alimentare;
- N.68 settore alimentare;
- N.54 settore misto;
- N. 24 settore commercio elettronico.

Si contano inoltre N.11 medie strutture di vendita classificabili per la maggior parte più in
“medio - piccole” ovvero fino a 1000 mq.; Infine le Tabaccherie ammontano a n.18.

                                                                                            13
Comune di Veroli (FR)

PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED
ECONOMICI DELL'ENTE

Al fine di comprendere l’andamento tendenziale delle entrate dell’ente, si riporta nella tabella che
segue il riepilogo dei principali indicatori di bilancio sintetici ed analitici, con riferimento alle
gestione 2017.

                                                                                                        14
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Altrettanto interessante è l’apprezzamento dello "stato di salute" dell’ente, così come desumibile
dall’analisi dei parametri di deficitarietà: a tal fine, l'articolo 228 del D.Lgs. n. 267/2000, al comma
5 e seguenti, prevede che "al rendiconto sono allegati la tabella dei parametri di riscontro della
situazione di deficitarietà strutturale ...".
Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza,
finalizzata ad evidenziare eventuali difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario
e, pertanto, da monitorare costantemente. Si ricorda che tali parametri obiettivo di riferimento sono
fissati con apposito Decreto del Ministero dell'Interno.

Analisi dei parametri di deficitarietà:
Anno 2014: l'Ente ha rispettato tutti i parametri previsti dalla legge.
Anno 2015: l'Ente ha rispettato tutti i parametri previsti dalla legge.
Anno 2016: l'Ente ha rispettato nove dei dieci parametri previsti dalla legge ad eccezione del
parametro 3 – ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65%
(provenienti dalla gestione dei residui attivi) ad esclusione eventuali residui F.S.R o F.S.
rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I
e III
Anno 2017 l’Ente ha rispettato otto dei dieci parametri previsti dalla legge.

Analisi delle condizioni interne

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, quantomeno, l’approfondimento
di specifici profili nonché la definizione dei principali contenuti che la programmazione strategica
ed i relativi indirizzi generali, con riferimento al periodo di mandato, devono avere.

Nei paragrafi che seguono, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne all'ente,
verranno inoltre analizzati:
   I servizi e le strutture dell’ente;
   Gli strumenti di programmazione negoziata adottati o da adottare;

                                                                                                       19
Comune di Veroli (FR)

      Le partecipazioni e la conseguente definizione del Gruppo Pubblico
      Locale; La situazione finanziaria;
   La coerenza con i vincoli del pareggio di bilancio.

 ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI

Le strutture dell'ente

Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della
comunità, nell'attuale consistenza, distinguendo tra immobili, strutture scolastiche, impianti a rete,
aree pubbliche ed attrezzature offerte alla fruizione della collettività.

Immobili                                                            Numero                     mq

Sede comunale, Convento Scifelli, Palazzo Perilli                        3                     2300

Strutture scolastiche                                               Numero              Numero posti
ASILO NIDO COMUNALE (di cui n. 1 comunale e
n. 1 in convenzione)                                                    2                      53

SCUOLE MATERNE STATALI                                                  9                      454

SCUOLE ELEMENTARI                                                       7                      885

SCUOLE MEDIE                                                            3                      650

SCUOLE SUPERIORI                                                        3                      200

Reti                                                                  Tipo                     Km
                                                              reti idriche e
                                                                         fognanti                             520

Aree pubbliche                                                      Numero                    Kmq

                                                                                 11             1,5

                                                                                                         20
Comune di Veroli (FR)

 I SERVIZI EROGATI

Al fine di procedere ad una corretta valutazione delle attività programmate con riferimento ai
principali servizi offerti ai cittadini/utenti, nella tabella che segue si riepilogano, per le principali
tipologie di servizio, i dati relativi alle erogazioni effettuate nel corso degli ultimi anni e quelli che ci
si propone di erogare nel prossimo triennio, distinguendo in base alla modalità di gestione nonché
tra quelli in gestione diretta e quelli esternalizzati a soggetti esterni o appartenenti al Gruppo
Pubblico Locale.

Denominazione del                   Modalità di       Soggetto          Scadenza
                                                                                       2018      2019     2020   2021       ---         ----
servizio                             gestione          gestore         affidamento
                                    Affidatamento      Impresa                                                                          ----
Raccolta Rifiuti                                                        31/12/2019     2.800     3.109     3.109 3.200      ----
                                     all'esterno     Sangalli s.r.l.

Servizio trasporto scolastico con
                                    Esternalizzata    Ditte varie       Luglio 2019     389      389       389    389
accompagnamento
Servizio Refezione scolastica       Esternalizzata    Ditte varie       Luglio 2019     327      327       327    327

 LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE

 Società ed enti partecipati

Il Gruppo Pubblico Locale, inteso come l’insieme degli enti e delle società controllate o
semplicemente partecipate dal nostro ente, è riepilogato nella tabella che segue.

                                                                                                      % di               Capitale
Denominazione                                                                    Tipologia
                                                                                                 partecipazione          sociale

                                                                             Partecipazione
Società Ambiente Frosinone S.p.A.                                                                        1,09%                120.690
                                                                             1-Partecipazio
                                                                             ne diretta
                                                                               Partecipata
Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone - ASI                      2-Partecipazio             4,13%                    437.328
                                                                                ne diretta
                                                                                Partecipata
                                                                              indiretta per il
AeA s.r.l.                                                                                               1,76%                590.000
                                                                                tramite del
                                                                               Consorzio ASI

 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria
dell’ente. L’analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione
finanziaria dell'ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni.

                                                                                                                                       21
Comune di Veroli (FR)

A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per
identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente.
Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei
risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli
ultimi due esercizi:
- le risultanze finali della gestione complessiva dell’ente;
- il saldo finale di cassa;
- l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.

Descrizione                                                                                                         2016                 2017
Risultato di Amministrazione                                                                                       4.947.619,41        6.370.209,11
di cui Fondo cassa 31/12                                                                                             261.644,62          *834.703,49
 Utilizzo anticipazioni di cassa
* Utilizzo di entrata a destinazione vincolata.

Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli andamenti
degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio prevista
dal D.Lgs. n. 118/2011.

Le Entrate

L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per
quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo
momento dell'attività di programmazione dell'ente.
Le tariffe stabilite dall’Ente per l’anno 2019 sono le seguenti:

ALIQUOTE E TARIFFE VIGENTI – ENTRATE CORRENTI

Addizionale IRPEF
0,2 punti percentuali.

RETTE MENSILI DI FREQUENZA ASILO NIDO COMUNALE GIGLIO DI VEROLI E ASILO
CONVENZIONATO “IL PULCINO”

      ISCRIZIONE € 75,00
                                                   1° FASCIA               2° FASCIA                   3° FASCIA                     4° FASCIA
                                                RETTA MENSILE           RETTA MENSILE               RETTA MENSILE                 RETTA MENSILE
                                             dal Lunedì al venerdì   dal Lunedì al venerdì      dal Lunedì al venerdì          dal Lunedì al venerdì
                      ISEE                        Dalle ore 7,30         Dalle ore 7,30      Dalle ore 7,30 fino alle 11,30   Dalle ore 7,30 fino alle
                                                  fino alle 14,30        fino alle 17,00             SENZA PASTO                12,30 CON PASTO

  1        DA EURO ,00 A EURO 5.700          €                150,00 €               175,00 €                        90,00 €                    105,00

  2    DA EURO 5.701,00 A EURO 9.000,00      €                220,00 €               245,00 €                       135,00 €                    155,00

  3    DA EURO 9.001,00 A EURO 13.700,00     €                240,00 €               265,00 €                       145,00 €                    170,00

  4    DA EURO 13.701,00 A EURO 18.700,00    €                275,00 €               295,00 €                       165,00 €                    195,00

  5    DA EURO 18.701,00 A EURO 24.700,00    €                310,00 €               335,00 €                       185,00 €                    220,00

  6    DA EURO 24.701,00 A EURO 28,700,00    €                330,00 €               355,00 €                       200,00 €                    235,00

  7         DA EURO 28.701,00 IN POI         €                350,00 €               365,00 €                       210,00 €                    245,00

                                                                                                                                                         22
Comune di Veroli (FR)

D) SERVIZIO MENSA ELEMENTARI – MEDIA E MATERNA
- BOLLINO PER SINGOLO PASTO:
                                                         ANNO 2019
MENSA                                                    A PASTO
ISEE fino a 2000,00                                       ESONERO
ISEE da 2.000,01 fino a 5.000,00                           1,50
ISEE da 5.000,01 a 10.000,00                               2,00
ISEE da 10.000,01 a 15.000,00                              2,50
ISEE da 15.000,01 a 20.000,00                              3,00
ISEE da 20.000,01 a 25.000,00                              3,50
ISEE da 25.000,01 a 30.000,00                              4,00
ISEE OLTRE 30.000,00                                       4,50
E) SERVIZIO TRASPORTI

                                                                                    mensile
ISEE                                          mensile       mensile   mensile   per 4 figli e oltre
                                              1 FIGLIO      2 FIGLI   3 FIGLI

ISEE DA O A 2.000,00                          ESENTE         ESENTE   ESENTE         ESENTE

ISEE DA 2.000,01 A 5.000,00                     28             50       61              73

ISEE DA 5.000,01 A 10.000,00                    29             48       64              77

ISEE DA 10.000,01A 15.000,00                    30             50       67              81

ISEE DA 15.000,01 A 20.000,00                   31             52       70              85

ISEE DA 20.000,01 A 25.000,00                   34             58       79              97

ISEE DA 25.000,01 A 30.000,00                   41             72      100             125

ISEE OLTRE 30.000,00                            45             80      112             141

F) TARIFFE DI CONTRIBUZIONE PER L'UTILIZZO DI IMPIANTI SPORTIVI
a) riservate a Società e Associazione sportive riconosciute con sede sul territorio
comunale
- Pala Coccia e utilizzo Tendo struttura adiacente - Tariffe da stabilirsi non appena si
procederà alla gestione dei suddetti impianti.

- Tendo struttura - Casamari                    Euro 15,00= per ogni ora d’uso
- Palestre annesse agli Istituti scolastici      Euro 10,00= per ogni ora d’uso
b) riservate a privati
- Pala Coccia e utilizzo Tendo struttura adiacente - Tariffe da stabilirsi non appena si
procederà alla gestione dei suddetti impianti.
- Tendo struttura - Casamari                    Euro 40,00= per ogni ora d’uso
- Palestre annesse agli Istituti scolastici      Euro 20,00= per ogni ora d’uso

    G) SERVIZIO PER L’UTILIZZO DEL PARCHEGGIO PLURIPIANO FUORI
       PORTA ROMANA

Servizio questo affidato ad una Cooperativa locale che riscuote direttamente gli introiti senza
che gli stessi transitino per le casse comunali.
- Biglietto mattina                         (08,00 – 14,00)        Euro 1,00
- Biglietto pomeriggio                      (14,00 – 20,00)        Euro 1,00

                                                                                                      23
Comune di Veroli (FR)

- Biglietto serale                        (20,00 – 24,00)           Euro 1,00
- Biglietto notte                         (24,00 – 08,00)           Euro 2,00
- Abbonamento mensile diurno              (08,00 – 20,00)           Euro 15,00
- Abbonamento mensile notturno            (20,00 – 08,00)           Euro 20,00
- Abbonamento mensile diurno/notturno     (01,00 – 24,00)           Euro 25,00

H) PARCHEGGIO A PAGAMENTO ALL’INTERNO DEL CENTRO STORICO :
    Tariffa unica per costo ½ ora Euro 0,50
 I tagliandi potranno essere acquistati dalla Pro Loco e dagli esercizi commerciali e
pubblici per la vendita agli utenti con pagamento anticipato.
    Ogni 100 biglietti avranno un ricarico di Euro 5,00. Per cui sia la Pro Loco che tutti gli
esercizi pubblici pagheranno al Comune di Veroli il costo a biglietto di Euro 0,45 a fronte di
un valore nominale di Euro 0,50.

    I) CONTRIBUZIONE PER MATRIMONI CIVILI

-   Euro 150,00 (Solo per coloro che chiedono l'utilizzo dell'aula consiliare per la
    celebrazione del matrimonio);
-   Euro 250,00 (Solo per coloro che chiedono l'utilizzo dell'aula consiliare per la
    celebrazione del matrimonio – Non residenti)
-   Euro 100,00 per utilizzo terrazzo per ricevimento.

J) SERVIZI CIMITERIALI :
   1- CONCESSIONE LOCULI E LUCE VOTIVA:

LOCULI CIMITERIALI:
- Euro 1.900,00 (loculo di nuova costruzione);
- Euro 1.700,00 (loculo vecchio libero);
- Euro 700,00 (loculo vecchio occupato da utilizzare mediante riduzione in resti della
    salma ivi tumulata);
- Euro 1.000,00 (loculi piccoli)
oltre spese di stipula del relativo contratto per la concessione di loculi cimiteriali- Durata
della concessione anni 35 decorrenti dalla data del decesso e/o dalla data dell’acquisto se
destinato alla tumulazione del coniuge superstite;
Colombari per ossa o ceneri € 500,00 - Durata della concessione 10 anni
Tumulazione a terra € 500,00 – Durata della concessione 10 anni
Possibilità di rateizzare l’acquisto mediante pagamento di Euro 300,00 mensili, purchè il
modello ISEE dei richiedenti sia inferiore ad Euro 7.000,00.
- Diritto di allaccio luce votiva Euro 50,00;
- canone annuo luce votiva Euro 15,00, per la frazione di anno sino a sei Euro 8,00, da sei mesi
in poi è dovuto l’intero canone annuo pari ad euro 15,00;
- Cappelle - Diritto di allaccio luce votiva Euro 100,00
Canone annuo Euro 30,00 per ogni lampada dal consumo di 2 Watt

K) MUSEI CIVICI
Biglietto di ingresso per il Museo Comunale
ed il Museo delle Erbe                                          Euro 2,00 per entrambi i musei

                                                                                                   24
Comune di Veroli (FR)

Imposta Unica Comunale (IUC): Determinazione delle aliquote e delle detrazioni dell'Imposta Municipale
Propria (IMU) e del Tributo Servizi Indivisibili (TASI) anno 2019. -

I) di approvare e confermare per l’anno 2019 le aliquote IMU (imposta municipale propria), già applicate per l’anno 2018,
che di seguito si riportano:
     - abitazione principale e relative pertinenze per le sole categorie catastali A1, A8 e A9: 0,6%
     - abitazione principale e relative pertinenze per le sole categorie catastali A1, A8 e A9 ove risiede un disabile al
          100% con Legge 104/92 : 0,40% (Tale condizione deve essere dimostrata e comunicata con idonea certificazione
          ASL da produrre unitamente al versamento in acconto dell’anno di riferimento)
     - immobili diversi dall’abitazione principale e relative pertinenze: 0,90%
     - aree fabbricabili: 0,76%
     - si applica la detrazione di € 200,00 per l’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e
          relative pertinenze solo per le categorie soggette a tassazione (A1, A8 e A9), e per l’abitazione principale e
          relative pertinenze ove risiede un disabile al 100% con Legge 104/92 solo per le categorie soggette a tassazione
          (A1, A8 e A9);

    - Di stabilire per l'anno 2018 i seguenti valori imponibili in relazione alle varie tipologie di aree fabbricabili del
    Piano Regolatore Generale secondo la graduazione di cui alla seguente tabella :
    - R5          Euro 9,64 dall'approvazione del Piano Regolatore Generale
    - R5          Euro 11,12 dalla concessione di edificabilità.
    - R4          Euro 13,43 dall'approvazione del Piano Regolatore Generale
    - R4          Euro 15,49 dalla concessione di edificabilità.
    - R3          Euro 11,36 dall'approvazione del Piano Regolatore Generale
    - R3          Euro 13,17 dalla concessione di edificabilità.
    - R2          Euro 11,36 dall'approvazione del Piano Regolatore Generale
    - R2          Euro 13,17 dalla concessione di edificabilità.
    - E1          Euro 2,24 (solo terreni con sup. >30.000 m2) dall'approvazione del P.R.G.
    - E1          Euro 2,58 (solo terreni con sup. >30.000 m2) dalla concessione di edificabilità
     fermo restando la validità di quanto previsto dalla delibera di Giunta Comunale n. 349/2000 per gli anni precedenti
     sulle zone "R" e per gli anni precedenti e successivi per le altre tipologie prese in considerazione dal medesimo atto.
II) di approvare e confermare per l’anno 2018 le aliquote TASI (Tributi Servizi Indivisibili), già applicate per l’anno 2017,
che di seguito si riportano:
- aliquota pari al 1,60 per mille per immobili diversi dall’abitazione principale e fabbricati costruiti e destinati dalle
imprese costruttrici alla vendita, fin tanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati;
- aliquota pari al 1,40 per mille per immobili appartenenti alle categorie catastali C1, C3 e D nel caso di effettivo utilizzo
degli stessi per la finalità catastale;
- aliquota pari al 1 per mille per immobili ad uso abitativo diversi da quelli di lusso di cui alle categorie A/1, A/8 e A/9 per
una sola unità immobiliare e relative pertinenze concessa dal soggetto passivo in comodato ad uso gratuito ad un parente
di primo grado in linea retta, che la utilizzi come abitazione principale di cui alla legge 208/2015 art. 1 comma 10 e
risoluzione n. 1/DF del 17/02/2016 del Ministero delle Finanze.
- aliquota pari al 1,0 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell'art. 13 del D.L. n. 201/2011;

                                                                                                                           25
Comune di Veroli (FR)

TARI
   1) utenze domestiche :

   Famiglie/                          quota variabile
  componenti
                       quota fissa
                                       per famiglia

                         €/MQ            €/utenza

        1              0,093096        145,131110

        2              0,101756        247,222000

        3              0,110416        315,000000

        4              0,119077        402,400000

        5              0,126654        453,950000

        6              0,133149        517,000000
non res./locali
   tenuti a            0,113664        147,850000
   dispos.

2) utenze non domestiche :
                                                                 Tariffa
                                                     Quota
                                      Quota fissa                Totale
                 CATEGORIA                          variabile
                                        €/MQ                      €/MQ
                                                     €/MQ
                                                                (QF+QV)

   1        Musei, biblioteche,
            scuole, associazioni,
            luoghi di culto            0,225332     1,922612      2,21
   2        Cinematografi e teatri
                                       0,204371     1,739046      2,00
   3        Autorimesse e
            magazzini senza
            alcuna vendita diretta     0,225332     1,932273      2,22
   4        Campeggi, distributori
            carburanti, impianti
            sportivi
                                       0,387780     3,275204      3,23
   5        Stabilimenti balneari      0,235812     1,985411      2,22
   6        Esposizioni, autosaloni
                                       0,172929     1,458866      1,60
   7        Alberghi con ristorante
                                       0,565950     4,806530      5,15
   8        Alberghi senza
            ristorante                 0,445423     3,719626      4,10
   9        Case di cura, riposo ed
            accoglienza. Collegi e
            simili                     0,466384     3,965991      4,65
   10       Ospedali                   0,429703     3,647166      4,08
   11       Uffici, agenzie, studi
            professionali, comunità
            montana e uffici
            postali                    0,508307     4,299308      4,60

                                                                                              26
Comune di Veroli (FR)

12   Banche ed istituti di
     credito                     0,267254   8,702979   12,13
13   Negozi abbigliamento,
     calzature, libreria,
     cartoleria, ferramenta
     e altri beni durevoli

                                 0,482105   4,081928   4,30
14   Edicola, farmacia,
     tabaccaio, plurilicenze
                                 0,503066   4,275155   4,62
15   Negozi particolari quali
     filatelia, tende e
     tessuti, tappeti,
     cappelli e ombrelli,
     antiquariato
                                 0,377300   3,217235   3,50
16   Banchi di mercato beni
     durevoli e
     partecipazione a fiere.
                                 0,565950   4,709838   5,01
17   Attività artigianali tipo
     botteghe:
     parrucchiere, barbiere,
     estetista                   0,513547   4,347615   4,50
18   Attività artigianali tipo
     botteghe: falegname,
     idraulico, fabbro,
     elettricista                0,387780   3,284865   3,44
19   Carrozzeria,
     autofficina,
     elettrauto,gommisti         0,455904   3,874208   4,20
20   Attività industriali con
     capannoni di
     produzione-Frantoi
     oleari                      0,167689   1,415390   1,73
21   Attività artigianali di
     produzione beni
     specifici                   0,225332   1,932273   2,22
22   Ristoranti, trattorie,
     osterie, pizzerie, pub      1,703089   6,846826   8,30
23   Mense, birrerie,
     hamburgherie, circoli
     ricreativi, palestre e
     sale da ballo               1,399153   6,222654   7,40
24   Bar, caffè, pasticceria     1,283867   7,061761   8,30
25   Supermercato, pane e
     pasta, macelleria,
     salumi e formaggi,
     generi alimentari           0,780801   6,627698   6,80
26   Plurilicenze alimentari
     e/o miste                   0,807002   6,618037   6,80
27   Ortofrutta, pescherie,
     fiori e piante, pizza al
     taglio                      3,757277   5,013644   7,40
28   Ipermercati di generi
     misti                       0,817483   6,526254   7,00
29   Banchi di mercato
     genere alimentari e
     partecipazione a fiere      1,834096   4,059659   5,03
30   Discoteche, night club      0,544989   3,284865   3,95

                                                                                  27
Comune di Veroli (FR)

PUBBLICITA’ E PUBBLICHE AFFISSIONI

PUBBLICITÀ ORDINARIA (artt. 12 e 7,c. 6 e 7)
Pubblicità ordinaria effettuata mediante insegne, cartelli, locandine, targhe, stendardi
   o qualsiasi altro mezzo non previsto dalle successive tariffe, per ogni metro quadrato
   di superficie - (tariffa base):

   Durata: - per anno solare                              Euro 13,43
         - non superiore a 3 mesi, per
           ogni mese o frazione di mese                   Euro 1,34

    Per durata superiore a 3 mesi ed inferiore ad anno, si applica la tariffa stabilita per
    anno solare.

Pubblicità effettuata mediante affissione diretta, anche per conto altrui, di manifesti e
   simili su apposite strutture adibite alla esposizione di tali mezzi si applica l’imposta in
   base alla superficie complessiva degli impianti nella misura e con le modalità previste
   per la pubblicità ordinaria.

   Per la pubblicità relativa alle fattispecie sopra specificate che abbia superficie
   compresa tra mq. 5,5 e 8,5 la tariffa base dell’Imposta è maggiorata del 50%; per
   quella di superficie superiore a mq.8,5 la maggiorazione è del 100%.

    Per la pubblicità ordinaria in forma luminosa od illuminata effettuata con i mezzi
    indicati al punto 1.1 per ogni metro quadrato di superficie la relativa tariffa di imposta
    è maggiorata del 100%.

   L’importo di ciascuna maggiorazione è determinato applicando la relativa percentuale
    alla tariffa base.

   PUBBLICITÀ EFFETTUATA CON VEICOLI (artt. 13 e 7, c. 6 e 7)
Pubblicità visiva effettuata per conto proprio o altrui all’interno o all’esterno di veicoli
   in genere, di vetture autofilotranviarie, in uso pubblico o privato, è dovuta l’imposta
   sulla pubblicità in base alla superficie complessiva dei mezzi pubblicitari installati,
   per ogni metro quadrato di superficie:

    Durata: - per anno solare                                    Euro 12,40
           - non superiore a 3 mesi, per
            ogni mese o frazione di mese                  Euro 1,24

     Per durata superiore a 3 mesi ed inferiore ad anno, si applica la tariffa stabilita per
     anno solare.

                                                                                            28
Comune di Veroli (FR)

      Qualora la pubblicità suddetta venga effettuata in forma luminosa od illuminata, la
      tariffa base è maggiorata del 100%.
      Per la pubblicità effettuata all’esterno dei veicoli suddetti, la cui superficie è
      compresa nelle dimensioni indicate al punto 1.3, sono dovute le maggiorazioni
      dell’imposta base ivi previste.
Per i veicoli adibiti ad uso pubblico l’imposta è dovuta al comune che ha rilasciato la licenza
      di esercizio;
      per i veicoli adibiti a servizio di linea interurbana l’imposta è dovuta nella misura
      della metà a ciascuno dei comuni in cui ha inizio e fine la corsa;
      per i veicoli adibiti ad uso privato è dovuta al Comune in cui il proprietario del veicolo
      ha la residenza anagrafica o la sede.

Pubblicità effettuata per conto proprio su veicoli di proprietà dell’impresa od adibiti al
   trasporto per suo conto è dovuta l’imposta nella seguente misura:

     a) per autoveicoli con portata superiore a 3.000 kg……… Euro 89,24
     b) per autoveicoli con portata inferiore a 3.000 kg………. Euro 59,50
     c) per motoveicoli e veicoli non compresi nelle
        precedenti categorie…………………………………… Euro29,75

     Per i veicoli circolanti con rimorchio sul quale viene effettuata pubblicità, le tariffe
     suddette sono raddoppiate.

     Qualora la pubblicità sui veicoli venga effettuata in forma luminosa od illuminata la
     relativa tariffa base d’imposta è maggiorata del 100%, in conformità all’art. 7, c. 7 del
     D.Lgs. n.507/1993.
     Per i veicoli sopra indicati non è dovuta l’imposta per l’indicazione del marchio, della
     ragione sociale e dell’indirizzo dell’impresa, purché sia apposta per non più di due
     volte e ciascuna iscrizione non sia di superficie superiore a mezzo mq.

     E’ obbligatorio conservare l’attestazione dell’avvenuto pagamento dell’imposta per
     esibirla a richiesta degli agenti autorizzati.

      PUBBLICITÀ EFFETTUATA CON PANNELLI LUMINOSI (art. 14, c. 1,2,3)
per la pubblicità effettuata per conto altrui con insegne, pannelli o altre analoghe
strutture caratterizzate dall’impiego di diodi luminosi, lampadine e simili, mediante
controllo elettronico, elettromeccanico o comunque programmato in modo da
garantire la variabilità del messaggio o la sua visione in forma intermittente,
lampeggiante o similare, si applica l’imposta indipendentemente dal numero dei
messaggi, per metro quadrato di superficie, in base alla seguente tariffa:

     Durata: - per anno solare                                        Euro 49,58
            - non superiore a 3 mesi, per
             ogni mese o frazione di mese                        Euro 4,96

     Per durata superiore a 3 mesi ed inferiore ad anno, si applica la tariffa stabilita per

                                                                                             29
Comune di Veroli (FR)

     anno solare.

     Per la pubblicità prevista da l precedente punto 3.1, effettuata per conto proprio
     dall’impresa, si applica l’imposta in misura pari alla metà della tariffa sopra stabilita.

    PUBBLICITÀ CON PROIEZIONI (art.14, c. 4 e 5)
     Per la pubblicità realizzata in luoghi pubblici o aperti al pubblico attraverso
    diapositive, proiezioni luminose o cinematografiche effettuate su schermi o pareti
    riflettenti, si applica l’imposta per ogni giorno indipendentemente dal numero di
    messaggi e dalla superficie adibita alla proiezione, in base alla seguente tariffa:

     Durata: - per ogni giorno                                   Euro 3,10
    Se la pubblicità di cui sopra ha durata superiore a 30 giorni dopo tale periodo la
    tariffa giornaliera è pari alla metà di quella prevista.

PUBBLICITÀ CON STRISCIONI E MEZZI SIMILARI (art.15, c.1)
   Per la pubblicità effettuata con striscioni o altri mezzi similari, che attraversano
   strade o piazze la tariffa dell’imposta, per ciascun metro quadrato e per ogni
   periodo di esposizione di 15 giorni o frazione, è pari a:

     Euro 12,40
   PUBBLICITÀ CON AEROMOBILI (art.15, c.2)
     Per la pubblicità effettuata da aeromobili mediante scritte, striscioni, disegni
     fumogeni, lancio di oggetti o manifestini, per ogni giorno o frazione, indipendente-
     mente dai soggetti pubblicizzati, è dovuta a ciascun Comune su cui territorio la
     pubblicità stessa viene eseguita, l’imposta nella seguente misura:

                                                                 Euro 74,37

    PUBBLICITÀ CON PALLONI FRENATI E SIMILI (art. 15, c. 3)
    Per la pubblicità effettuata con palloni frenati e simili, per ogni giorno o frazione,
    indipendentemente dai soggetti pubblicizzati, è dovuta l’imposta nella misura di:

                                                                  Euro 37,18
PUBBLICITÀ VARIA (art.15, c. 4)
   Per la pubblicità effettuata mediante distribuzione, anche con veicoli, di manifestini
   od altro materiale pubblicitario, oppure mediante persone circolanti con cartelli od
   altri mezzi pubblicitari, è dovuta l’imposta per ciascuna persona impiegata nella
   distribuzione od effettuazione e per ogni giorno o frazione, indipendentemente dalla
   misura dei mezzi pubblicitari o dalla quantità di materiale distribuito, in base alla
   tariffa di:
                                                                Euro 3,10

   PUBBLICITÀ A MEZZO DI APPARECCHI AMPLIFICATORI E SIMILI (art.15, c.5)
   Per la pubblicità effettuata a mezzo di apparecchi amplificatori e simili, la tariffa
   dell’imposta dovuta per ciascun punto di pubblicità e per ciascun giorno o frazione, è

                                                                                           30
Comune di Veroli (FR)

    la seguente:
                                                                   Euro 9,30
     RIDUZIONE DELL’IMPOSTA (art. 16)
     La tariffa dell’imposta è ridotta a metà per la pubblicità di cui all’art. 16 del D.Lgs. 15
     novembre 1993, n.507.
     Le riduzioni non sono cumulabili.
 ESENZIONI DALL’IMPOSTA (art. 17)
      Sono esenti dall’imposta le forme pubblicitarie di cui all’art. 17 del D.Lgs. 15
      novembre 1993, n. 507.
    DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI
     Per l’effettuazione delle pubbliche affissioni è dovuto, in solido da chi richiede il
     servizio e da colui nell’interesse del quale il servizio stesso è richiesto, un diritto a
     favore del Comune, comprensivo dell’imposta sulla pubblicità, nelle misure seguenti:
 per ciascun foglio di dimensione fino a cm. 70x100 e per i periodi di seguito indicati:
      - per i primi 10 giorni                                              Euro 1,36
       - per ogni periodo successivo di 5 giorni
         o frazione                                                       Euro 0,41
1.2 per ogni commissione inferiore a cinquanta fogli il diritto è maggiorato del 50%;
1.3 per i manifesti costituiti da 8 fino a 12 fogli il diritto è maggiorato del 50%;
1.4 per i manifesti costituiti da più di 12 fogli il diritto è maggiorato dal 100%;
1.5 l’importo di ciascuna maggiorazione è determinato applicando la relativa
        percentuale alle tariffe base. La somma della tariffa base e della/e maggiorazione/i
        corrisponde al diritto totale dovuto.
    AFFISSIONI D’URGENZA (art. 22, c. 9)
        Per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da
        affiggere od entro i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto
        commerciale, ovvero per le ore notturne dalle 20 alle 7 o nei giorni festivi, è dovuta
        la maggiorazione del 10% del diritto con un minimo di Euro25,82 per ogni commis-
        sione.
     Le disposizioni previste per l’imposta sulla pubblicità si applicano, per quanto
        compatibili, anche al diritto sulle pubbliche affissioni.
 Il pagamento del diritto sulle pubbliche affissioni deve essere effettuato
contestualmente alla richiesta del servizio secondo le modalità di cui all’art. 9 del
        D.Lgs. n.507/93; per il recupero di somme comunque dovute a tale titolo e non
        corrisposte si osservano le disposizioni dello stesso articolo.

  In materia di esenzioni e riduzioni vale quanto previsto dal Decreto Legislativo
       n.507 del 15 novembre 1993 agli articoli 20 e 21.
Il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche
      Affissioni effettuato con l’apposito bollettino di conto corrente postale appro-
      vato con specifico Decreto Ministeriale.

                                                                                            31
Comune di Veroli (FR)

            CANONE OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE - ANNO 2019.

Il canone si applica, in relazione alle ore di occupazione, in base alle misure giornaliere di tariffa:
                          OCCUPAZIONI TEMPORANEE                                        TARIFFA PER CATEGORIA
                                                                                                  1a        2a
    a      Occupazione ordinaria del suolo comunale                                Per mq. Euro      3,00      2,70

    b      Occupazioni ordinarie di spazi sovrastanti e sottostanti al suolo
           comunale - (Riduzione 50%)                                              Per mq. Euro      1,50       1,35
    c      Occupazioni con tende e simili. Riduzione tariffa al 30%:
           Tassazione della sola parte sporgente da banchi od aree per le
           quali già è stato corrisposto il canone.                                Per mq. Euro      0,90       0,81
    d      Occupazioni effettuate per fiere, festeggiamenti, con esclusione di
           quelle realizzate con installazione di giochi e divertimenti dello
           spettacolo viaggiante - (Aumento del 50% 1a Cat.; 20% 2a Cat.)          Per mq. Euro      4,50       3,24
    e      Occupazioni realizzate da venditori ambulanti, pubblici esercizi e
           produttori agricoli che vendono il loro prodotto - (Riduzione
           dell'50%)                                                               Per mq. Euro      1,50       1,35
    f      Occupazioni poste in essere con installazioni di attrazioni, giochi e
           divertimenti dello spettacolo viaggiante - (Riduzione dell'80%)         Per mq. Euro      0,60       0,54
    g      Occupazione con autovetture di uso privato realizzate su aree a ciò
           destinate dal Comune                                                    Per mq. Euro      3,00       2,70
    h      Occupazioni realizzate per l'esercizio dell'attività edilizia -
           (Riduzione del 50%)                                                     Per mq. Euro      1,50       1,35
    i      Occupazioni realizzate in occasione di manifestazioni politiche,
           culturali o sportive - (Riduzione della tariffa ordinaria dell'80%)     Per mq. Euro      0,60       0,54
    l      Occupazioni temporanee di durata non inferiore ad un mese o che
           si verificano con carattere ricorrente la riscossione è effettuata
           mediante convenzione (a tariffa ridotta del 50%)                        Per mq. Euro      1,50       1,35

La tariffa di cui alla lettera d) non si applica in occasione di festeggiamenti particolari per i quali il Comune si riserva si
stabilire tariffe appropriate con apposito atto.

Per le occupazioni di durata non inferiore a 15 giorni e fino a 30 giorni, la tariffa è ridotta nella misura del 20%. Per le
occupazioni oltre i 30 giorni la tariffa è ridotta nella misura del 50%
Per le occupazioni occasionali di suolo pubblico (area mercatale) si applica la medesima disposizione per gli spuntisti,
cioè per coloro che la occupano in sostituzione del titolare.
- Occupazione del suolo pubblico per interventi edilizi    nelle zone “S”:
•   Completamente gratuita per i primi 90 giorni di occupazione;
•   € 0,39 a partire dal 91° giorno fino alla fine dei lavori.

Per le occupazioni permanenti il canone è dovuto per anni solari .Il canone è commisurato alla superficie occupata e si
applica alle seguenti misure di tariffa:
    N.                OCCUPAZIONI – CARATTERISTICHE                                     TARIFFA PER CATEGORIA
                                                                                                  1a        2a
           Occupazione ordinaria del suolo comunale *                              Per mq. Euro      33,31     29,99

           Occupazione ordinaria di spazi soprastanti o sottostanti al suolo                        16,65      14,99
           pubblico - (Riduzione 50%)                                           Per mq. Euro
           Occupazione con tende fisse o retraibili aggettanti direttamente sul
           suolo pubblico - (Riduzione obbligatoria al 30%)
                                                                                Per mq. Euro         9,99       9,00
           Passi carrabili:
           Divieto di sosta indiscriminata imposto dal Comune a richiesta dei
           proprietari di accessi carrabili o pedonali - (Riduzione al 10%)     Per mq. Euro         3,33       3,00
           * sono esenti dal pagamento i passi carrabili che non rientrano nel
           caso sopra indicato

           Occupazioni permanenti con autovetture adibite a trasporto
           pubblico nelle aree a ciò destinate e per la superficie assegnata Per mq. Euro           31,31      29,99

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