DISABILITÀ E CLASSIFICAZIONI 1LEZIONE GR3 - Modelli integrati di interventi psico-educativi per la disabilità intellettiva e dei disturbi ...

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DISABILITÀ E
CLASSIFICAZIONI
1LEZIONE GR3
Modelli integrati di interventi psico-educativi per la disabilità
intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo
francesco.rocchetti@unimc.it

Gruppo 1                                      Gruppo 3

     GRUPPO     DATA            ORARIO             GRUPPO      DATA          ORARIO

G1            19/07/2019   mattina 8-13       G3            26/07/2019   mattina 8-13

G1            30/08/2019   mattina 8-13       G3            27/07/2019   mattina 8-13

G1            28/09/2019   mattina 8-13       G3            30/08/2019   pomeriggio 14-19

G1            08/11/2019   pomeriggio 14-19   G3            05/09/2019   pomeriggio 14-19

G1            15/11/2019   pomeriggio 14-19   G3            14/09/2019   mattina 8-13

G1            16/11/2019   pomeriggio 14-19   G3            25/10/2019   pomeriggio 14-19
Programma del corso
   Strumenti di delineazione della disabilità:
    DSM-5 e ICF.
    La teoria delle intelligenze multiple come
    presupposto per la comprensione dei punti di
    forza e di debolezza.
   La tecnica di osservazione e le buone prassi
    per la stesura funzionale e corretta delle
    relazioni.
   L'autodeterminazione del disabile in età
    adolescenziale e adulta.
I testi
   P.Nicolini (a cura), La teoria delle intelligenze
    multiple: riflessioni teoriche aspetti concettuali
    e buone pratiche, Junior/Spaggiari, Bergamo,
    2011 o 2013.[titolo errato sulla pagina
    docente].
   Organizzazione mondiale della sanità, ICF- CY
    Classificazione internazionale del
    Funzionamento, della disabilità e della salute.
    Versione per bambini e adolescenti, Erickson,
    Trento, 2007.
   Quanti hanno già esperienza come docenti?

   Quanti hanno già esperienza come educatori?

   Quanti hanno laurea in psicologia?

   Quanti hanno laurea scientifica?
Disabilità secondo noi:
esercitazione 1
  Scrivi una descrizione dell’immagine che
   associ alla parola disabilità
(in aula)
Disabilità secondo noi:
esercitazione
 Scrivi 5 parole che associ alla disabilità
(a casa)
Disabilità: evoluzione del concetto

   Lo scherzo di natura, la punizione divina
   Il ‘700 e i sauvages
   I medici pedagogisti. Itard, Montessori.
   Nel linguaggio comune: cieco, storpio,
    deficiente, sordo…(la parte per il tutto).
   Dare del tu e non del lei.
   Nella scienza: difettologia
Disabilità secondo OMS
   ICIDH - 1980: Riduzione o perdita di capacità
    funzionale nel condurre una attività in maniera
    o nei limiti considerati "normali" per un essere
    umano.
   ICF - 2001: la conseguenza o il risultato di
    una complessa relazione tra la condizione di
    salute di un individuo e i fattori personali, e i
    fattori ambientali che rappresentano le
    circostanze in cui vive l'individuo
Non è solo teoria:
Perché classificare
   Condividere un lessico
   Confrontare dati
   Condividere strategie e scelte di intervento

   Educare lo sguardo verso la disabilità
    (Lascioli, 2016) per costruire una postura
    interiore adeguata al compito.
   Lavorare sui concetti e sulle rappresentazioni.
Disabilità secondo le statistiche
Disabilità con durata di almeno 6 anni - dati Istat cfr. www.disabilitaincifre.it)

    In Italia più di 3 milioni di persone con disabilità.

    2016/2017 alunni con disabilità 241.274 (2,8%).

    2016/2017 alunni con disabilità di tipo
     intellettivo159.426 (66%).
Spiegare la disabilità

   Modello medico
   Modello sociale

   Modello bio-psico-sociale
Modello medico-individuale
   Il corpo è omologabile a un organismo meccanico,
    che se è privo di guasti, funziona per tutti allo
    stesso modo (Lascioli, 2018).
   La disabilità è un problema di salute della persona.
   Causato da malattie, traumi o altri problemi di
    salute.
   Necessita di trattamenti medici individuali e
    interventi educativi volti a “normalizzare” la
    persona (correggere i difetti, insegnare a
    comportarsi).
   Modello segregativo e rinuncia ai bisogni “normali”.
Classificazione secondo il modello
sanitario
   ICD (OMS) già Metà Ottocento (statistiche cause di
    morte) - Classificazione internazionale delle malattie
    International Classification of Disease (Inizi 900)

  ICIDH (1980) (OMS)
International Classification of Impairment, Disability and
   Handicap

DSM-5 (2013 - 1° ediz. 1952) (APA- American
 Psychiatric Association )
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali
 Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders –
ICIDH: Principio di causazione unilineare

   Menomazione (Impairment): una qualsiasi perdita o
    anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche,
    fisiologiche, anatomiche. (riguarda un apparato)

   Disabilità (Disability): limitazione o perdita da
    menomazione della capacità di compiere un’azione nel
    modo e nei limiti considerati normali per un essere
    umano. (riguarda il singolo individuo)

   Handicap: una condizione di svantaggio vissuta da un
    soggetto in conseguenza a una menomazione o
    disabilità che limita o impedisce la possibilità di
    ricoprire il ruolo normalmente proprio della persona.
    (riguarda l’interazione individuo ambiente)
“Niente su di Noi, senza di Noi”
   Ron Chandran-Dudley: Disabled Peoples
    International. (anni ’60)
   Disabilità e handicap, se lette in modo
    collettivo e non individuale, sono legate a
    forme di oppressione e discriminazione
    istituzionalizzate.
   Disability Studies : ruolo causale della struttura
    sociale nei processi di disabilitazione.
Modello sociale
   La disabilità è un problema creato dalla società.
   La disabilità è una complessa interazione di
    condizioni, molte delle quali provocate dall’ambiente
    sociale (svantaggio vs handicap).
   La gestione è responsabilità collettiva per modificare
    l’ambiente.
   L’approccio medico-individuale non risponde ai
    bisogni effettivi delle persone.
   È una questione di diritti umani e una questione
    politica.
   Le pratiche educative devono avere come obiettivo
    l’emancipazione sociale e l’autodeterminazione.
Modello biopsicosociale
   2001 OMS adotta ICF
   L’ICF è una Classificazione Internazionale del
    Funzionamento, della Disabilità e della Salute.

   Disabilità è la conseguenza o il risultato di
    una complessa relazione tra la condizione di
    salute (bio), fattori personali (psico) e fattori
    ambientali (sociali).
   Vs riduzionismo
Il modello multicausale
   Dalle scienze della natura di fine
    Ottocento(Fisica) modello deterministico e
    unicausale
   Scienze della natura e modello probabilistico
    multicausale (non è possibile, in presenza di
    numerose variabili in reciproca interazione tra
    loro nel tempo, fare delle previsioni
    deterministiche, ricondurre un effetto all’azione
    di un’unica variabile.
   Modelli unicausali e senso comune
Modello unicausale in psicologia

   Causa del comportamento è l’ambiente
    (Comportamentismo)
   La causa del comportamento sono i fattori
    biologici (riduzionismo neurologico)
   Comportamentismo, psicanalisi
   Psicanalisi, il comportamento è il risultato della
    pulsione (sessuale-1905- di morte 1920)
    (energia psichica endogena e istintuale) che
    trova uno sbocco nel comportamento
Bibliografia
   Organizzazione mondiale della sanità ICF- CY Classificazione internazionale del Funzionamento,
    della disabilità e della salute. Versione per bambini e adolescenti. Erickson, 2007.
   American Psychiatric Association, Criteri Diagnostici. DSM-5 (Mini), RaffaelloCortina, 2014.
   A.Lascioli, L.Pasqualotto, Il piano educativo individualizzato su base ICF. Strumenti e prospettive
    per la scuola, Carocci, 2018.
   D.Ianes, S. Cramerotti, C. Scapin, Profilo di funzionamento su base ICF-CF e piano educativo
    individualizzato, Erickson, 2019.
   A. Lascioli,prejudice and Disability. Educating the looking, in “Italian Journal of Special Education
    for Inclusion”, 4, 2, pp. 13-20.
   https://www.reteclassificazioni.it/portal_main.php?portal_view=public_custom_page&id=25
   www.disabilitaincifre.it
   L.W. Reichenberg, DSM-5. L’essenziale . Guida ai nuovi criteri diagnostici, Raffaellocortina 2015.
   D.M. Gelfand, C.j. Drew, Understanding child behaviour disorders, Belmont, 2003.
   P.Leman, A. Bremner, R.D. Parke, M. Gauvain, Psicologia dello sviluppo, Mc Graw Hill Education
    (Italy), 2019.
   A. Fonzi (a cura di), Manuale di psicologia dello sviluppo, Giunti 2001.
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