CineNotes appunti e spunti sul mercato del cinema e dell'audiovisivo - ANEC

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CineNotes appunti e spunti sul mercato del cinema e dell'audiovisivo - ANEC
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                     appunti e spunti sul mercato del cinema e dell’audiovisivo

Periodico in edizione telematica e su carta ● 18 marzo 2016 ●             nuova serie   2455 (2768)
                           Debutti del giovedì: “Kung Fu Panda 3” subito primo

                                           Debutta subito al primo posto della classifica Cinetel Kung Fu
                                  Panda 3 (Fox), con un incasso di 172mila euro in 502 schermi (media a
                                  copia 343 euro), che sommati alle anteprime dello scorso fine settimana
                                  portano il totale a 1 M€. Secondo The Divergent series: Allegiant
                                  (Eagle) con 73mila euro (totale: 2 M€). Terza la commedia “Made in Sud”
                                  Vita, cuore, battito (Tunnel produzioni) con 64mila euro in 95 schermi
                                  (media: 680 euro), davanti ad Ave, Cesare! (Universal) con 63mila euro
                                  (totale: 1,3 M€). Gli altri debutti: Truth – il prezzo della verità (Lucky
Red) 8° con 27mila euro, Risorto (Warner Bros) 12° con 20mila euro, Brooklyn (Fox) 14° con 18mila euro,
La corte (Academy) 15° con 9.083 euro.

                                       CinemaDays, gli spot nelle sale

                                     Da ieri è iniziata la programmazione dello spot di CinemaDays (11-14
                          aprile, tutti i film a 3 euro, 3D a 5 euro) nelle sale cinematografiche ANEC e ANEM
                          di tutta Italia, prima fase di un’attività promozionale articolata che si svilupperà nelle
                          prossime settimane.
                                    Sul sito www.cinemadays.it sarà pubblicato a breve un primo elenco dei
                          cinema aderenti. Lo stesso sito, nell’area riservata, rende disponibile lo spot per la
                          proiezione digitale e nei formati web e social, oltre a manifesti, locandine e altro
                          materiale promozionale. Lo spot è inoltre stato trasmesso via satellite ai cinema
                          grazie a Open Sky, e con WeTransfer anche per il tramite delle Sedi territoriali
                          ANEC.

                  Sky entra nella distribuzione: avviate trattative con produttori italiani

                                               Sky Italia vuol entrare nella distribuzione cinematografica. E ha
                                      avviato una trattativa con una serie di produttori nazionali. I produttori
                                      coinvolti sono, secondo quanto risulta a Il Sole 24 ore, Cattleya, Lucisano
                                      Group, Wildside, Palomar e Indiana Production. L’operazione, in nome
                                      dell’aumento della concorrenza nel settore, non vuole costituire un attacco
                                      a 01, tanto che Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale della Rai con
                                      poteri di amministratore delegato, ne ha parlato nei due incontri avuti con
                                      Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia. Quest’ultimo ha
offerto al servizio pubblico i diritti per il passaggio nella televisione gratuita che saranno prodotti o acquisiti
dalla nuova entità, quando si formerà. Quanto ai diritti pay, Sky propone il suo modello chiamato “escalator”,
per il quale il prezzo si basa sull’incasso nelle sale di ciascun titolo. Modello, in ogni caso, diverso da quello
di RaiCinema, che entra in partecipazione, con quote di minoranza, nella proprietà di ciascun film.
          Il concorrente della nuova distribuzione sarà semmai la Warner Italia, che distribuisce molti titoli
italiani, cedendone i diritti tv a Mediaset, con la quale Warner ha un accordo pluriennale sino al 2020 per
trasmettere in esclusiva i film e le serie della major di Hollywood (Sky, infatti, non offre i titoli di Warner e
Universal nella sua piattaforma). Da due anni alcuni produttori pensavano ad una United Artists italiana e
molti di loro lavoravano con Sky in particolare per le serie televisive, ma ormai vi è una forte trasversalità,
anche a livello di autori e attori, tra film per le sale e fiction per la televisione.
          La strategia di Sky è quella di avere un rapporto di “sistema” con il cinema italiano: non è stato
casuale il passaggio dalla Rai a Sky dei premi David di Donatello, che andranno in onda il 18 aprile in
diretta su Sky Cinema e il canale 8 del digitale terrestre. “La crescita e lo sviluppo del cinema italiano –
conferma Andrea Scrosati, executive vice president programming di Sky Italia – così come la presenza di

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questo prodotto sulla nostra offerta pay, sono obiettivi strategici di Sky e qualsiasi progetto che nasca con
un’ottica di sistema, coinvolgendo il meglio della creatività e della capacità produttiva italiana ci interessa, poi
com’è naturale ogni cosa va valutata nei dettagli, e nello specifico questa fase è ancora in corso”.
         Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, Sky ha trattative in corso anche con la Lucky Red di Andrea
Occhipinti e la Indigo Film di Nicola Giuliano. “È un momento magico per l’audiovisivo italiano - sottolinea
Carlo Degli Esposti di Palomar - è la prima volta che si discute per superare i modelli esistenti, grazie alla
nuova legge presentata in Parlamento e al nuovo assetto della Rai. Il racconto italiano, il prodotto
audiovisivo, può conquistare un ruolo strategico per il Paese, per la prima volta. Bisogna uscire dal duopolio
RaiCinema-Medusa verso un mercato concorrenziale, aperto, leale, che valorizzi il prodotto”. (SOLE 24 ORE)

        Con una lettera a Il Sole 24 Ore Andrea Occhipinti “smentisce quanto riportato precisando che non
esiste alcuna trattativa in corso tra Lucky Red e Sky Italia”.

                     Gli esercenti americani criticano la piattaforma “Screening Room”

                                               Dopo le proteste dell’Art House Convergence, organizzazione
                                       di cinema indipendenti, ora si alza la voce della National Association
                                       of Theatre Owners. L’associazione guidata da John Fithian (foto), che
                                       rappresenta oltre 32.000 schermi negli Stati Uniti, ha infatti criticato con
                                       una lettera aperta la nuova piattaforma Screening Room, creata dal
                                       fondatore di Napster, Sean Parker. Il servizio, dotato di un set-top box
                                       disponibile a 150 dollari, permetterebbe di vedere a casa un film in
                                       contemporanea con l’uscita cinematografica per 50 dollari a titolo (solo
per 48 ore). La Nato non esclude che l’industria cinematografica possa aver bisogno di nuovi modelli o di
nuove window per una crescita del settore. Ma insiste che questi modelli andrebbero sviluppati in un lavoro
congiunto tra distributori ed esercenti, e non da terzi.
         Dopo le dichiarazioni di celebri artisti a favore di Screening Room, tra cui Steven Spielberg, Peter
Jackson, Ron Howard, Martin Scorsese e J.J. Abrams, ora altri registi si sono schierati contro il nuovo
servizio. Secondo James Cameron, consentire di guardare film a casa propria in contemporanea all’uscita
in sala sarebbe “disastroso” per l’industria. Gli fa eco Christopher Nolan, che sostiene l’importanza
dell’esclusiva esperienza cinematografica.
http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Hollywood-NATO-contro-Screening-Room-201437

                             Banda ultralarga e 700 Mhz: Oettinger sbarca a Roma

                                                  Due giorni di incontri istituzionali a Roma per parlare di Digital
                                          Single Market, banda ultralarga, Industria 4.0 e frequenze 700 Mhz.
                                          Questo il menù del Commissario europeo alla Digital
                                          Economy Gunther Ottinger, che sbarca nella Capitale accompagnato
                                          dal Direttore della DG Connect Roberto Viola per fare il punto sul
                                          piano banda ultralarga italiano e sullo stato di avanzamento delle
                                          strategie digitali del nostro paese. In agenda l’incontro con il
                                          sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, con il
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e con alcuni rappresentanti di
Confindustria e dell’Intergruppo Innovazione. Oggi è previsto l’incontro con il ministro dello Sviluppo
Economico Federica Guidi e con il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, al MIUR. Sul tavolo del
confronto terrà banco il piano italiano per la banda ultralarga varato dal Governo, ancora in attesa del via
libera definitivo di Bruxelles per l’avvio dei bandi di gara. Tempi lunghi che stanno rallentando il processo di
posa della fibra nel nostro paese, in ritardo con gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Ue che prevede il
50% di copertura a 100 Mbps e il 100% a 30 Mbps entro il 2020. https://www.key4biz.it/banda-ultralarga-e-700-mhz-
domani-oettinger-sbarca-a-roma

                                 Cannes, accrediti professionali entro il primo aprile

                                 Si ricorda la scadenza del 1° aprile per la richiesta di accredito al Festival di
                         Cannes, che si svolgerà dall’11 al 22 maggio prossimi. Gli esercenti interessati
                         possono registrarsi sul sito http://reg.online-festival.com e successivamente,
                         sempre entro il primo aprile, inoltrare la documentazione richiesta allo sportello FNCF.
                         Per informazioni, potranno rivolgersi alle sedi territoriali ANEC o all’Ufficio Cinema
                         della Presidenza nazionale.

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Pirateria, il caso Rojadirecta divide Mediaset e Telecom Italia

                                                 Contrasti in corso tra Telecom Italia e Mediaset Premium per un
                                       caso di pirateria diritti tv. Al centro della querelle il sito Rojadirecta, che
                                       offriva illegalmente le partite in streaming della Serie A e della Champions
                                       League e per il quale lo scorso novembre il Tribunale di Milano ha imposto
                                       l’oscuramento. Un problema per Mediaset, che ha pagato 700 milioni di
                                       euro per assicurarsi i diritti tv della Champions per la stagione 2015-2018.
           I giudici di Milano non solo hanno dato ragione a Mediaset ma hanno anche chiesto a Fastweb di
inibire l’accesso al sito pirata. La magistratura ha inoltre vincolato l’Isp all’immediata rimozione di tutti i siti
con nome “rojadirecta”, indipendentemente dal paese in cui sono registrati. Il Tribunale di Milano ha quindi
chiesto a Fastweb di intervenire per stoppare il sito pirata bloccando l’Ip e non solo i Dns. Successivamente
gli altri fornitori di connettività si erano adeguati. Ma non lo ha fatto Telecom Italia. Accogliendo il ricorso di
Mediaset, il Tribunale di Milano, con provvedimento del 10 marzo, ha ora ordinato all’operatore tlc la
disabilitazione dell’accesso ai Dns presenti e futuri e anche ‘l’inibizione all’accesso agli indirizzi Ip associati’.
Telecom dovrà dare immediata attuazione al provvedimento, pena una sanzione di 30mila euro per ogni
successiva violazione. Con questa decisione il tribunale ha per la prima volta obbligato gli Isp a inibire
l’accesso a un sito pirata. Per Mediaset si è trattato di “un importante provvedimento” in tema “di pirateria
informatica sui contenuti editoriali protetti da copyright”, in quanto vengono coinvolti gli operatori tlc.
https://www.key4biz.it/pirateria-il-caso-rojadirecta-divide-mediaset-e-telecom-italia/153284/

                                              Timvision rilancia la sfida a Netflix

                                       Mezzo milione di clienti attivi nel 2015, con 25 milioni di fruizioni di
                              contenuti, per un aumento del 130% rispetto all’anno precedente. Sono i
                              numeri di TimVision, l’offerta di contenuti in streaming on demand di Tim, che
                              affila le armi per rispondere alla sfida di Netflix e nel 2016 potrà contare su
                              un nuovo decoder Android 4K e sul lancio di una nuova serie Tv in anteprima
                              assoluta ogni mese. Nel 2015, secondo i dati forniti dall’azienda, le fruizioni di
                              TimVision sul cinema sono aumentate del 153%, quelle sulle serie tv del 197%,
quelle sui prodotti kid e junior del +188%.
“In un settore in enorme espansione come quello dell'on demand - sottolinea Daniela Biscarini,
responsabile multimedia entertainment Tim - in cui oltre 4 milioni di italiani nel 2015 hanno avuto accesso
ad un contenuto di origine televisiva attraverso il web, con un +27% rispetto al 2014,TimVision ha
conquistato un ruolo di primissimo piano". L’offerta di TimVision comprende 8mila titoli in un unico
abbonamento, hd incluso, senza interruzioni pubblicitarie e senza consumo di traffico dati se si naviga su
rete mobile Tim. Completa l'offerta multimedia di Tim il college pack “speciale insegnanti”, che prevede
un pacchetto dedicato all'aggiornamento digitale composto da un device, connettività mobile 4G e contenuti
per la formazione scolastica, specificatamente dedicato ai docenti che possono usufruire del bonus di 500
euro previsto dal Miur.
http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/40254_timvision-alla-sfida-di-netflix-boom-di-utenti-e-serie-in-anteprima.htm

                             Canone Rai in bolletta, è scontro su riscossioni e rimborsi

          Ancora tensioni sul canone Rai in bolletta. A quanto si apprende,
neanche l’Agenzia delle Entrate sarebbe intenzionata ad occuparsi
della riscossione perché, come avrebbe evidenziato la Ragioneria dello
Stato nel corso di una riunione, rischia di dover far fronte a un numero
consistenti di ricorsi e di eventuali rimborsi. E allora chi se ne occuperà visto
che non vogliono farlo neanche le imprese elettriche?
          Mentre si attende il parere del Consiglio di Stato al quale sarebbe pervenuto il decreto attuativo con
un mese di ritardo, proseguono gli incontri tecnici tra ministero dello Sviluppo economico, ministero
dell’Economia e associazioni di categoria per fare il punto sui costi di esazione del canone Rai in bolletta.
L’orientamento attuale del Governo è riconoscere questi costi ai venditori attraverso la bolletta elettrica e di
affidare all’Autorità dell’Energia la definizione delle modalità per recuperarli. Pare però che l’Autorità
dell’Energia si sia tirata indietro ed è risultata assente almeno all’ultima riunione. Situazione che alimenta le
polemiche che stanno montando dopo le recenti indiscrezioni secondo le quali nella bolletta elettrica, oltre al
canone della Rai, sarebbe potuto finirci anche un compenso per le società elettriche che dovranno svolgere
il servizio per conto della Tv pubblica.

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Le utilities però non vogliono accollarsi la responsabilità di rifondere i soldi del canone in caso di
errore perché comporta grossi costi. Secondo Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, occorre un
investimento di decine di milioni di euro per trasformare i sistemi informativi.
https://www.key4biz.it/canone-rai-in-bolletta-e-scontro-su-riscossione-e-rimborsi

                                        Fondata a Padova l’Unione Agis Triveneta

                                 Con l’approvazione del nuovo statuto, avvenuta nella Assemblea Generale dei
                        Soci a Padova presieduta da Angelo Tabaro, nasce ufficialmente l’Unione
                        Interregionale Triveneta AGlS, nuovo soggetto che tra gli altri riunisce in sé l’ANEC
                        Triveneta (Cinema), l’ANESV Triveneta (Spettacolo Viaggiante) e le imprese
                        professionali, le Associazioni, gli Enti Locali e le Istituzioni che svolgono attività nei
                        settori della prosa, musica e danza del Triveneto.
                                 L’Unione nasce da un nuovo profondo lavoro di monitoraggio che negli ultimi
                        anni AGlS ha portato avanti sul territorio prendendo coscienza della sua varietà,
                        ricchezza e complessità e opera in piena autonomia gestionale e patrimoniale fermo
restando l’attività di concerto con l’Agis nazionale. “Analizzando il grande numero di realtà presenti - spiega
Franco Oss Noser, Presidente dell’Agis delle Tre Venezie - abbiamo sentito la necessità di creare un
organismo che mettesse in collegamento virtuoso questi territori con le loro espressioni artistiche e di
servizio pubblico, Quindi di riposizionare in avanti il ruolo della cultura e dello spettacolo quale strumento di
promozione sociale culturale ed economica che diventasse concorrente con gli altri strumenti che vanno
sottola denominazione di “diritto di cittadinanza””.La nascita dell’Unione trova i suoi presupposti nella riforma
dell’A.G.l.S. Nazionale che chiede, a livello territoriale, la strutturazione di un soggetto con capacità giuridica
e la partecipazione di tutte le componenti dello spettacolo. Il Decreto Ministeriale sullo spettacolo dal vivo,
inoltre,favorisce, a livello di finanziamenti, l’interazione tra i vari soggetti produttivi interessati sia allo
spettacolo dal vivo, sia cinematografico. “Con questo nuovo statuto - prosegue Oss Noser - l’A.G.l.S. si
prefigge di erogare ai soci servizi sempre più efficaci ed efficienti, di essere strumento di buone pratiche nei
rapporti con le istituzioni pubbliche regionali e comunali e di far introdurre nei finanziamenti pubblici allo
spettacolo-cultura sempre più maggiori note di equità”. “Grande soddisfazione per la costituzione
dell’Unione, per il Presidente AGIS Carlo Fontana, che si pone in perfetta sintonia con la riforma che Agis
nazionale ha portato avanti in questi anni”. L’Unione Interregionale, d’intesa con l’A.G.l.S. nazionale, si
propone, infatti, di rappresentare e tutelare gli interessi comuni dello spettacolo e delle attività affini ad esso
nei confronti delle istituzioni regionali e locali, attuando una politica di lungo periodo. E,
contemporaneamente, di promuovere e coordinare l'attività delle imprese associate nell'ambito delle Regioni
e delle Province autonome per il perseguimento di una comune politica territoriale dello spettacolo, sia
generale che settoriale.

                                                  www.anecweb.it
    Gli esercenti ANEC possono richiedere la password di accesso alle informazioni professionali
             riservate del sito, scrivendo all’indirizzo di posta: ufficiocinema@agisweb.it

                   CineNotes – Appunti e spunti sul mercato del cinema e dell’audiovisivo
Periodico in edizione telematica e su carta – stampato in proprio – Editore Spettacolo Service s.r.l. – Via di Villa Patrizi
10 – 00161 Roma – tel. +39 06 884731 fax +39 06 4404255 - Registrazione Tribunale di Roma n. 510 e n. 511 del
19.11.2001 – Direttore responsabile: Mario Mazzetti, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione Agis: Marta
Proietti e Gabriele Spila. E mail: cinenotesweb@gmail.com
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