Cavalieri nel vento: il biopic su Ivan Graziani - Itali@ Magazine

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Cavalieri nel vento: il biopic su Ivan Graziani - Itali@ Magazine
Cavalieri   nel  vento:                                  il
biopic su Ivan Graziani
Per 6 settimane Urbino si trasformerà in un set
cinematografico. Cinquecento comparse, centinaia di operatori
dello staff e del cast.

“Ritengo Ivan Graziani uno dei maggior talenti della stagione
dei cantautori – ha rimarcato Paolo Logli ideatore
e sceneggiatore del film – che ha dato così tanto alla canzone
italiana per almeno tre decenni, prima di lasciarci troppo
presto. Ivan è tanto più importante perché è “fuori dal coro”:
in un’epoca di cantautori ideologizzati Ivan era prima di
tutto, e senza compromessi, un narratore di storie, dotato per
di più di una corposa vena di ironia, cosa rara in quel
periodo. Ma questo, se sarebbe un motivo più che sufficiente
per un omaggio o un tributo, non lo sarebbe abbastanza per
pensare ad un film. Ritengo invece che la figura di Ivan vada
raccontata per un milione di altri motivi: per il disincanto
leggero che ha messo nel guardare l’umanità e le sue piccole
trasgressioni quotidiane, per la delicatezza e la dolcezza dei
suoi ritratti, e perché no, anche per il veleno che a volte
sapeva instillare nei suoi bozzetti. Inoltre, ritengo che la
storia di un ragazzo di provincia, marchigiano di adozione,
bruciato dall’amore per il disegno e per il rock and roll, un
ragazzo che combatte, ce la fa e ci lascia troppo presto, sia
una bella storia da raccontare. Mi piacerebbe ricreare lo
stesso stato d’animo e le stesse atmosfere, per scomodare un
precedente illustre, e mutatis mutandis, de “Il Giovane
favoloso”. Ho scelto di raccontare Ivan Giovane, universitario
ad Urbino. C’è molto da narrare, la scuola di grafica, il suo
primo gruppo, l’Anonima sound, i sogni e le delusioni, e
quella straordinaria galleria di personaggi che ancora oggi ci
affascinano. E questo racconto, che ha sullo sfondo una
regione bellissima, può portarci davvero molto lontano”.
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L’iniziativa parte su proposta di SVIM Società di Sviluppo
Marche, che ha messo insieme il gruppo di lavoro formato da
professionisti con esperienza decennale nel mondo del cinema,
della musica e dello spettacolo, con la collaborazione e il
sostegno di Anna e Filippo Graziani, rispettivamente moglie e
figlio del mai dimenticato artista marchigiano d’adozione.

“È un grandissimo progetto – ha dichiarato Gianluca Carrabs
Amministratore Unico di SVIM – che porta a sintesi cultura,
economia e comunicazione. Ad Urbino Ivan ha studiato, si è
formato e, cosa ancor più importante, ha conosciuto la donna
della sua vita, Anna. Una storia comune a tanti studenti che
qui non solo hanno sviluppato il loro percorso formativo, ma
hanno anche incontrato grandi amori e, in coppia, hanno
realizzato bellissimi progetti di vita. Urbino è il luogo
giusto e perfetto, teatro incomparabile per raccontare la sua
storia, questa storia, la nostra storia. Per me,
personalmente, questo progetto chiude un cerchio, visto che
nel 2007 avevo già organizzato il premio Pigro ad Urbino alla
Fortezza Albornoz dedicato al cantautore, ospitando decine di
artisti fra i quali: Carmen Consoli, Gianluca Grignani, Simone
Cristicchi, Pupo e tanti altri. Oggi nel solco di
quell’impegno, le Marche e, Urbino in particolare, dedicano un
tributo al grandissimo artista che è stato Ivan Graziani
che si tuffa ventenne nell’atmosfera cosmopolita urbinate, qui
affina le sue capacità nel disegno e nell’incisione,
perfezionando la ricerca presso la Scuola del Libro e
sfiorando le aule dell’Accademia di Belle Arti. Artista
originale e mai scontato, Ivan ha intrattenuto con le giovani
generazioni un rapporto privilegiato, nei suoi numerosi
incontri con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado
e, persino, dalla cattedra dell’Università di Urbino, ha
sempre affrontato temi sociali di grande importanza, dalla
lotta alla droga alla crisi generazionale, consapevole del
ruolo che la musica poteva svolgere nella formazione degli
individui.    Ivan amava tornare spesso a Urbino ed ora
l’Università, il centro storico, i locali, diventeranno un set
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cinematografico per oltre 6 settimane dove saranno girate la
stragrande maggioranza delle scene di questo film. Nei
prossimi mesi, a partire dalla primavera, oltre 500 comparse,
centinaia di operatori della troupe e del cast invaderanno la
città ducale. Un bel progetto di economia locale in primis, ma
forse ancor più interessante dal punto di vista della
comunicazione. La distribuzione del film, infatti, sarà
anticipata da un’importante campagna di comunicazione che
vedrà l’artista in primo piano e la città come sfondo,
veicolandone l’immagine in Italia e nel mondo. Una grande
opportunità di visibilità sia per le Marche che per Urbino e,
naturalmente, per tutti gli straordinari beni artistici e
storici che contraddistinguono questi luoghi”.

“Credo che questa iniziativa sia nata sotto l’influsso
positivo delle stelle – ha sottolineato Anna Bischi Graziani –
dove la più splendente è quella che illumina l’amicizia. È
bellissimo che così tante persone e tanti amici vogliano
ricordare in maniera così affettuosa Ivan, sono veramente
tantissimi e, fra questi, mi sento in dovere di citare
Gianluca Carrabs che non è solamente un carissimo amico, ma
anche la persona che si è spesa tantissimo in questa
iniziativa, senza di lui tutto questo non si sarebbe mai
potuto realizzare. Tutto per me inizia qui ad Urbino, non si
poteva scegliere posto migliore. La vita è strana, a volte
difficile, a volte imprevedibile, credo che tenere a battesimo
questa iniziativa sia un regalo che la vita, in questo preciso
momento, mi ha voluto donare e lo accetto di cuore, perché è
magnifico”.
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@LeInDirette –                           Non           si può
relazionarsi                                            senza
comunicazione
di Lara Ferrara

Ci interroghiamo spesso su come sia cambiato il modo di
comunicare dal passato al giorno d’oggi, e su come si evolverà
in futuro.

Comunicazione aziendale, comunicazione digitale, comunicazione
sociale, comunicazione politica, comunicazione istituzionale…
La comunicazione pervade e influenza continuamente la nostra
vita quotidiana: tutti abbiamo bisogno di relazionarci al
mondo che ci circonda e di saper comunicare efficacemente.

Dove nasce la comunicazione?
Il termine “comunicazione” (dal latino “com”, cioè “con”, e
“munire”, cioè “legare”)indica una serie di fenomeni che
comportano il trasferimento di informazioni. Nel suo
significato originale, comunicare significa “mettere in
comune”, cioè condividere pensieri, opinioni, esperienze,
sensazioni e sentimenti con gli altri.

Comunicare   in   maniera   chiara   e   sincera   è   estremamente
importante anche se spesso non si riesce a farlo. Ad esempio
in situazioni di divergenza di opinioni, di contrasto e di
conflitto, è importante confrontarsi serenamente e ascoltare
con rispetto ed empatia anche le ragioni e i punti di vista
altrui ,senza alcun pregiudizio.
Ed qui che inizia lo scambio di informazioni.
Si deve avere la piena consapevolezza che la comunicazione
equivale in realtà ad uno scambio di dati reali o per lo meno
così percepiti.

Esistono principalmente due tipi di comunicazione in ambito
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umano: la prima è la cosiddetta comunicazione di massa, mentre
la seconda viene solitamente definita comunicazione
interpersonale ed la più importante dal punto di vista
relazionale.

La comunicazione interpersonale si basa su un relazionarsi in
cui gli interlocutori si influenzano reciprocamente, pur non
rendendosene conto nella maggior parte dei casi. L’atto
pratico del comunicare, dunque, si basa sulla certezza che
ognuno di noi interagisce all’interno di un sistema di tipo
circolare, dove il comportamento di ogni membro influenza
l’altro.

Quindi e necessario rendere questo scambio d’informazioni
appagante in modo che il flusso di dati sia salutare ed
evolvente per la mente.
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Donne Visionarie a Palazzo
Merulana – Dal 3 al 5 maggio
proiezioni e incontri con le
protagoniste    diretti   da
Giuliana    Alberti   e   la
benedizione di Jane Campion
Lara Ferrara
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Si è aperta oggi a Palazzo Merulana la maratona di tre giorni
più “visionaria” dell’anno (dal 3 al 5 maggio).
Ideata e diretta da Giuliana Alberti e una madrina
d’eccezione, Jane Campion, componente del comitato d’onore
insieme a Luciana Castellina, Liliana Cavani, Piera Degli
Esposti, Dacia Maraini e Shirin Neshat, che ha concesso
l’utilizzo delle immagini simbolo della manifestazione.

Tre giorni interamente dedicati al ruolo della donna nel
cinema, nella televisione e nella letteratura. Incontri,
proiezioni, conferenze e momenti di interazione con il
pubblico, alla presenza di grandi registe, sceneggiatrici,
scrittrici, produttrici e attrici insieme con l’intento di
rappresentare i linguaggi artistici e cinematografici al
femminile. Donne protagoniste del mondo del cinema,
dell’audiovisivo e della letteratura discuteranno del “potere”
dello sguardo femminile e di come “il genere” possa o meno
influenzare la narrazione. Giovani donne a confronto in un
proficuo scambio intergenerazionale che coinvolge in
particolare, il pubblico delle Scuole, delle Accademie e delle
Università di Cinema.

L’evento vuole essere, anche, lo spunto per una riflessione
sulla rivoluzione del #Metoo e sulle protagoniste del
movimento che hanno rotto il silenzio nel mondo dello
spettacolo, della politica, dei media e in più in generale del
lavoro.
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Programma

venerdì 3 maggio
11:00
“La narrazione al femminile”
Dal libro alla serie, la catena è d’autrice.
La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta e alcune tra
le più interessanti e versatili sceneggiatrici della serialità
televisiva italiana si confrontano sui linguaggi artistici, e
sul “potere” dello sguardo “al femminile”.
Intervengono: Eleonora Andreatta, Elena Bucaccio, Doriana
Leondeff, Laura Paolucci, Monica Rametta con lo sceneggiatore
Salvatore De Mola.

16:00

Non è un mestiere per donne (?)
La presenza delle donne nel cinema italiano è più evidente in
alcuni settori, meno forte in altri come la produzione e la
regia, dove le percentuali femminili sono ancora molto basse,
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per non parlare dei salari.
Ne discutiamo con Chiara Sbarigia Direttore Generale (APA –
Associazione Produttori Audiovisivi) e con la produttrice
Gloria Giorgianni, il produttore Riccardo Tozzi, la casting
Laura Muccino, la scrittrice e neo-produttrice Cinzia Bomoll e
con Costanza Quatriglio regista e direttrice Centro
Sperimentale di Cinematografia di Palermo, Anna Negri –
regista e docente Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria
Volonté, Paola Randi – regista e docente Scuola Griffith e con
Fabia Bettini Direttrice artistica “Alice nelle città”,
Annamaria Granatello direttrice Premio Solinas e con Maura
Morales Bergmann direttrice della fotografia.

18:00
“Da Piccole donne all’Amica Geniale”
Storie di sorellanze
Proiezione di una clip tratta da “L’amica geniale” e breve
reading da “Piccole donne” con Eleonora Danco.
“Aiutarsi l’una con l’altra fra parte della religione della
sorellanza” (Louisa May Alcott).
Un percorso tra le diverse scritture e tra le diverse forme di
sorellanze alla presenza di due icone della letteratura e del
cinema Dacia Maraini e Piera Degli Esposti.
Con Concita De Gregorio, Titta Fiore, Dacia Maraini, Piera
Degli Esposti, Laura Paolucci, Laura Muccino, Sara Casani,
Luciana Castellina, Biancamaria Frabotta, Lia Migale.

20:00
Proiezione: Linfa” regia di Carlotta Cerquetti

21:00
Proiezione: “N-Capace” regia di Eleonora Danco

sabato 4 maggio
09:30 – 13:00
“Unconcious Bias” – Pregiudizi inconsapevoli
Workshop tenuto da Paula Alvarez Vaccaro – Pinball London
Production, Kingston University of London.
I pregiudizi inconsapevoli si sviluppano in giovane età e
hanno effetti sui comportamenti.
Il workshop, sarà tenuto, in esclusiva per “Visionarie”, da
Paula Alvarez Vaccaro, docente alla Kingston University di
Londra e interessante produttrice italo-inglese, attualmente
al lavoro per la serie televisiva sulla grande fotografa Tina
Modotti che vede protagonista Monica Bellucci, per la regia di
Edoardo De Angelis.

15:00

“Gender Gap” – Pregiudizi e diseguaglianze di genere
nell’industria dell’audiovisivo.
Presentazione e proiezione di una clip tratta dal documentario
“Normal” di Adele Tulli, presentato nella sezione “Panorama”
del Festival di Berlino. Un viaggio attraverso gli stereotipi
di genere e le convenzioni sociali che influiscono sul nostro
agire quotidiano.
L’incontro con Adele Tulli avverrà in concomitanza con
l’uscita nelle sale cinematografiche di “Normal”.
Discuteremo anche il tema della parità di genere e di “quote
rosa” nel settore audiovisivo.
Con Adele Tulli, Paula Alvarez Vaccaro, Domizia De Rosa (Women
in Film, Television & Media Italia) Giulia Steigerwalt
(Dissenso Comune), Maura Misiti (progetto ricerca DEA), Anna
Kristina Kappelin (Console onorario di Svezia – Swedish Film
Institute), Chiara Tilesi produttrice “We do it together in
collegamento Skype da Los Angeles.

In sala:
DOC.IT / CNA Agnese Fontana – Mario Perchiazzi
Rappresentanti delle Associazioni di categoria
CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma
Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè

17:00
“Zapping di una femminista seriale”
Il libro di Federica Fabbiani
Con Federica Fabbiani e Monica Luongo (giornalsita – redazione
“Leggendaria” rivista di Cultura femminista).
Il libro si addentra nel mondo delle “personagge seriali”
L’autrice analizza le produzioni seriali televisive che stanno
rivoluzionando in senso femminista i palinsesti, offrendo alle
donne ruoli non appiattiti sulla visione maschile del mondo e
in grado di tracciare percorsi imprevisti al confine tra reale
e immaginario.

18:00
Un mondo di cattive ragazze
Proiezione di una clip da “Sbagliate”           di   Elisabetta
Pandimiglio
Le “cattive” attrici e la guerrilla filmaking
Attrici, registe e scrittrici a confronto con Lidia Ravera e
con Cristina Donadio, Sara Serraiocco, Iaia Forte, Francesca
Valtorta, e Carlotta Cerquetti, Eleonora Danco, Wilma Labate,
Laura Luchetti, Anna Negri, Elisabetta Pandimiglio, Costanza
Quatriglio, Monica Stambrini.

A seguire
PREMIO “MILLENIAL VISIONARIA”     premio   alla   “visione,   al
coraggio, alla passione”.
La vincitrice, designata dal Comitato Scientifico presieduto
da Giuliana Aliberti, vincerà una residenza/workshop a Villa
Axel Munthe – Capri, dove potrà lavorare a stretto contatto
con una icona del cinema italiano.

domenica 5 maggio
dalle 12:00 alle 13:30

Il mondo dopo la scuola di cinema: horror o commedia? Giovani
cineaste tra speranze e paure
Talk con Gloria Malatesta (sceneggiatrice e docente CSC –
Centro Sperimentale di Cinematografia) e Silvia Napolitano
(sceneggiatrice e docente CSC), Anna Negri (regista e docente
Scuola Gian Maria Volontè) e Ilaria Fraioli (montatrice e
docente Scuola Gian Maria Volontè).
L’incontro con un gruppo di alunne/alunni ed ex alunne/alunni
del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e della
Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè che si
raccontano tra i sogni delle aule e la realtà del mercato.

Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti disponibili
Info
+39 0639967800

Ferrara Film Festival – I
numeri del successo di questa
quarta   edizione   da   poco
conclusa
Lara Ferrara

Si è appena conclusa la quarta edizione del Ferrara Film
Festival. Oltre 1500 spettatori al cinema per i film in
concorso e la Premier, i 650 partecipanti alla festa in Carlo
Mayr, ribattezzata per l’occasione la Via del Cinema, per un
totale di 9.627 presenze.

Un deciso balzo in avanti in termini di partecipazione
rispetto all’edizione 2018, grazie ai tanti eventi collaterali
al Festival, a carattere culturale e sociale, inseriti nei
vari
contesti della città.
Stesso trend anche sul versante social, dove le diverse
piattaforme FFF, composte da Facebook, Instagram e Twitter,
contano ben 52.000 follower complessivi e 1.664.000
visualizzazioni nel solo arco compreso tra il 6 marzo e il 4
aprile 2019.

Particolare soddisfazione è stata espressa dal direttore del
Ferrara Film Festival Maximilian Law che ha parlato di “un
festival che è cresciuto molto, ma che è seriamente
intenzionato a progredire ancora, puntando sempre più sulla
qualità della propria proposta e su una squadra di
collaboratori e volontari che si impegnano con passione per
far crescere questo evento. I numeri ci collocano come secondo
festival sul cinema dell’Emilia Romagna, dietro al solo
Biografilm Festival di Bologna che, dalla sua, può contare su
una tradizione ben più lunga della nostra. Discorso simile per
i social che ci fanno essere una delle rassegne più seguite in
assoluto, basti pensare che un festival storico
come quello del cinema di Torino, ha la metà del nostro
seguito”.

“Photos   for   Life”,   “La
Galleria Russo” presenta la
raccolta    di    fotografie
realizzate             dallo
sceneggiatore e scrittore
Enrico Vanzina.
Lara Ferrara

Si è tenuta giovedì 11 aprile 2019 al Bar Bacharach & Bistrot
dell’Elizabeth Unique Hotel, raffinato e prestigioso boutique
hotel nel centro di Roma, il vernissage di presentazione di
Photos for Life”, importante appuntamento con il quale “La
Galleria Russo” ha presentato la raccolta di fotografie
realizzate dallo sceneggiatore e scrittore Enrico Vanzina.

Un evento che conferma e rafforza lo stretto legame di
collaborazione tra la Galleria d’Arte e l’Elizabeth Unique
Hotel che espone nei suoi eleganti spazi dal moderno design,
una importante selezione di opere d’arte curata proprio dalla
Galleria Russo.

Moltissimi gli ospiti hanno presenziato all’evento, personaggi
della stampa e del mondo dello spettacolo erano presenti per
testimoniare e condividere questo importante progetto di
concreta solidarietà, che renderà migliore la vita di molti
piccoli pazienti. I proventi della vendita delle opere in
tiratura limitata verranno, infatti, interamente devoluti
all’acquisto di un manometro ad alta risoluzione per l’Unità
Complessa di Gastroenterologia Pediatrica del Policlinico
Universitario Umberto I – Università La Sapienza, Roma diretta
dal prof. Salvatore Cucchiara.

Enrico Vanzina fotografo è una vera rivelazione, afferma il
noto scenografo Gaetano Castelli che prosegue, Enrico cammina
in bilico sul margine del mondo, fra un cielo intenso come
l’azzurro di Yves Klein e il giallo dorato del deserto
egiziano che presto si trasformerà nella polvere di stelle
della fantasia.

Due note su Enrico Vanzina…
Classe 1949, uno sceneggiatore, produttore cinematografico,
giornalista e scrittore italiano. Vive e cresce a stretto
contatto con il mondo del cinema, sin dalla nascita. Si laurea
nel 1970 in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma. Nel 1972
il padre lo vuole al suo fianco come aiuto regista e, a
partire dal 1976, inizia a scrivere sceneggiature,
collaborando con i maggiori esponenti del cinema italiano. In
quarant’anni nel cinema, è stato autore di oltre cento
sceneggiature. Nel corso degli ultimi trent’anni ha firmato,
insieme al fratello Carlo, alcuni dei più grandi successi al
botteghino italiano, ha realizzato anche molte fiction
televisive di successo. Ha vinto molti premi tra i quali una
Grolla D’oro, il premio De Sica, il premio Flaiano, il Nastro
d’argento, il premio Charlot, il Telegatto e il Premio America
della Fondazione Italia USA. Ha inoltre prodotto molti
programmi televisivi, autore anche di commedie teatrali. Oggi
è considerato uno dei massimi esponenti della commedia
all’italiana, autore di film di enorme successo di pubblico.

“Ho fatto, per tutta la vita, lo scrittore di cinema. Scrivere
per il cinema significa leggere la realtà, per poi
riscriverla, a forma di storia, usando la fantasia. Tutto
sommato la fotografia utilizza lo stesso procedimento di
interpretazione del reale. Inizia con uno sguardo, poi si
trasforma in scelta, si attua con accorgimenti tecnici e
finisce per diventare un frammento di pura fantasia.
Non esistono fotografie vere. Ogni immagine, amatoriale o
professionale, è sempre e soltanto un punto di vista. Come la
scrittura”.

(Enrico Vanzina)
Ai David di Donatello Trionfa
Dogman di Matteo Garrone che
conquista 9 statuette
di Lara Ferrara

Il film di Matteo Garrone vince nove David su quindici
candidature, tra cui miglior film, regia, attore non
protagonista (Edoardo Pesce).
Sulla mia pelle, il film targato Netflix, sull’ultima
settimana di vita di Stefano Cucchi, è l’unica, vera e
vibrante sorpresa della serata. Ad Alessio Cremonini il David
come miglior regista esordiente (e comunque i fratelli
D’Innocenzo con La terra dell’abbastanza non avrebbero rubato
nulla a nessuno), poi il premio alla miglior produzione (una
cosa che si fa solo in Italia) e infine, forse il David più
all’unanimità degli ultimi dieci anni, quello ad Alessandro
Borghi per aver interpretato lo sfortunato ragazzo romano.A
presiedere e la briosa giuria una grintosa Piera Detassis.

Dalle previsioni poteva, essere il David della due registe
donne, Alice Rohrwacher e Valeria Golino, autrici
rispettivamente di Lazzaro felice ed Euforia, entrambe
candidate per la miglior regia e per le loro opere entrate
nella cinquina dei migliori film.
Solo in due categorie non è comparso Dogman: il David per la
miglior attrice non protagonista che va a Marina Confalone per
Il vizio della speranza e quello per la miglior attrice alla
brava Elena Sofia Ricci/Veronica Lario.

Mentre nulla per Luca Guadagnino, vincitore di un Oscar con
“Chiamami con il tuo nome”.
Due David anche per “Capri Revolution” di Mario Martone
(costumi e colonna sonora originale di Sascha Ring e Philipp
Thimm).

La serata televisiva dei David condotta da un Carlo Conti
bravo a rispettare i tempi della diretta e bravo a svolgere i
compiti di un educato padrone di casa; spiegare le battute
comiche agli spettatori, ringraziare i vigili del fuoco,
spiegare con sussiego a Tim Burton che non sa l’inglese… E il
domandone finale freudiano a Dario Argento: “Cos’è che le fa
paura?” (risposta di Dario: “Me lo chiedono sempre tutti. È
uguale alla paura che c’hai te”).

Un Burton “surreale” ad accompagnare il suo Dumbo in Italia,
ha ricevuto il meritato Premio alla Carriera da un Roberto
Benigni,direttamente Geppetto dal set di Pinocchio; mentre
Argento, assieme ad Uma Thurman e alla scenografa Francesca Lo
Schiavo hanno raccolto i David Speciali con una punta di
franca ironia. Soprattutto il regista di Profondo Rosso ha
voluto sottolineare una piccola polemica: “Ho fatto cinema per
40 anni ed è la prima volta che ricevo un David”. Presenza
lampo anche di Alfonso Cuaron, Roma è il miglior film
straniero ai David 2019.

Momento da ricordare, in mezzo a mille ringraziamenti quella
del produttore di “Sulla mia pelle”, Andrea Occhipinti che ha
affermato con coraggio che il film su Cucchi è stato un film
“sui diritti negati, sulla verità occultata, sperando che il
sacrificio di Stefano non sia stato invano”…

I vincitori:

MIGLIOR FILM
Dogman – Prodotto da ARCHIMEDE, LE PACTE con RAI CINEMA per la
regia di Matteo GARRONE

MIGLIOR REGIA
Matteo GARRONE per Dogman

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE – PREMIO GIAN LUIGI RONDI
Alessio CREMONINI per Sulla mia pelle

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Matteo GARRONE, Massimo GAUDIOSO, Ugo CHITI per Dogman

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
James IVORY, Luca GUADAGNINO, Walter FASANO per Chiamami col
tuo nome

MIGLIOR PRODUTTORE
CINEMAUNDICI, LUCKY RED per Sulla mia pelle

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Elena Sofia RICCI per Loro

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Alessandro BORGHI per Sulla mia pelle

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Marina CONFALONE per Il vizio della speranza

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Edoardo PESCE per Dogman

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Nicolaj BRÜEL per Dogman

MIGLIORE MUSICISTA
Sascha RING, Philipp THIMM per Capri-Revolution

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“MISTERY OF LOVE” musica, testo e interpretazione di Sufjan
STEVENS per Chiamami col tuo nome

MIGLIORE SCENOGRAFO
Dimitri CAPUANI per Dogman

MIGLIORE COSTUMISTA
Ursula PATZAK per Capri-Revolution

MIGLIOR TRUCCATORE
Dalia COLLI, Lorenzo TAMBURINI per Dogman

MIGLIOR ACCONCIATORE
Aldo SIGNORETTI per Loro

MIGLIORE MONTATORE
Marco SPOLETINI per Dogman

MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Maricetta LOMBARDO – Microfonista: Alessandro
MOLAIOLI – Montaggio: Davide FAVARGIOTTI – Creazione suoni:
Mauro EUSEPI, Mirko PERRI – Mix: Michele MAZZUCCO per Dogman

MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Victor PEREZ per Il ragazzo invisibile – Seconda generazione

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Santiago, Italia di Nanni MORETTI

DAVID DELLO SPETTATORE
A casa tutti bene di Gabriele Muccino

MIGLIOR FILM STRANIERO
Roma di Alfonso Cuarón (Netflix)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Frontiera di Alessandro DI GREGORIO

DAVID GIOVANI (3.000 studenti degli ultimi due anni di corso
delle scuole secondarie di II grado hanno votato per il David
Giovani)
Sulla mia pelle di Alessio CREMONINI

PREMIO ALLA CARRIERA – DAVID FOR CINEMATIC EXCELLENCE 2019
Tim Burton

DAVID SPECIALE:

Dario Argento

Francesca Lo Schiavo

Uma Thurman
Grande   successo   per  la
Cerimonia   di  apertura  e
Premier del Ferrara Film
Festival
di Lara Ferrara

Grande successo per la cerimonia di Inaugurazione con Red
Carpet presso il Cinepark Apollo. Come da tradizione, il
direttore del FFF Maximilian Law e il vicedirettore Giorgio
Ferroni hanno presentato le novità dell’edizione 2019, una
cerimonia contraddistinta da momenti musicali e numerose
sorprese, anche grazie ai tanti ospiti nazionali e
internazionali, oltre ai rappresentanti istituzionali.
Ricca la programmazione cinematografica, ma anche gli eventi
correlati al festival a carattere sociale e assistenziale:
dall’attenzione per i non udenti (tutti i film sottotitolati
in accordo al progetto #facciamocisentire ndr), alle
proiezioni in ospedale, senza dimenticare che il Ferrara Film
Festival è il solo evento cinematografico, insieme a Venezia,
ad aver costituito una partnership con Unicef.
All’evento di apertura ha partecipato Susanna Messaggio come
inviata Mediaset, erano presenti anche altre troupe televisive
tra cui quella di Sky News.
Al termine della cerimonia abbiamo assistito alla proiezione
del film, fuori concorso, “The Prodigy – Il
figlio del Male” distribuito da Eagle Pictures, anteprima
nazionale del film che uscirà ufficialmente nelle sale
italiane dal 28 marzo. La pellicola, diretta da Nicholas
McCarthy che negli Stati Uniti ha già ricevuto un riscontro
molto positivo da pubblico e critica.
Al Palazzo delle esposizioni
di Roma prende il via il
progetto    “Cinemente”     –
festival di psicoanalisi e
cinema – 8 a edizione Umano /
Disumano
Lara Ferrara

Occasione unica per guardare dentro di noi mescolando cinema e
psicoanalisi, Cinemente trasforma la sala Cinema del Palazzo
delle Esposizioni in laboratorio aperto alla discussione e
alla comprensione dell’agire umano. La visione di film che
affrontano punti focali dell’esperienza, seguita dal dialogo
tra psicoanalisti,registi e pubblico, costituisce ormai da
otto anni un appuntamento irrinunciabile e salutare, una
palestra della consapevolezza. Un barometro che registra
periodicamente la nostra relazione con il mondo e che
ultimamente ci fa avvertire segnali sempre più allarmanti di
disagio. Vuoto morale e indifferenza diffusa a ogni livello
della società ci portano quest’anno verso il confine labile e
fragile tra comportamento umano e disumano. Il rovesciamento
di punti di riferimento rassicuranti ci rende sempre più
incapaci di capire le nostre emozioni e sentimenti e,
conseguentemente, di sintonizzarci con quelli degli altri. La
mancanza di empatia è la radice della disumanità apatica che
ci minaccia, e il male, come sapeva Simone Weil, è ciò che
trasforma gli uomini in cose.
Perlustrando il cinema d’autore, non solo quello drammatico ma
anche quello sapientemente comico, abbiamo selezionato storie
di rifiuto: immigrati, emarginati, senzatetto, giovani
sbandati, disoccupati, sono gli “scarti” che la nostra società
produce, in un vuoto di umanità senza più misericordia o senso
della dignità. Una perdita di valore che minaccia anche la
nostra identità e integrità psichica, rendendoci estranei a
noi stessi, al nostro corpo, alla nostra storia personale e in
sostanza alla vita.

giovedì 28 marzo, ore 20.00
L’inhumaine
di Marcel l’Herbier. Francia, 1924, 135’, did. in francese e
italiano
segue incontro con Lucio Russo e Maria Assunta Pimpinelli

In un vortice di marchingegni misteriosi, auto in corsa,
fantasie architettoniche si giostra la seduzione fatale
di una diva-cantante senza cuore. Film d’arte per eccellenza,
ipnotico “assenzio visivo”, summa dei maggiori
esponenti dell’avanguardia parigina radunati da uno dei
registi più colti e innovativi del suo tempo.

venerdì 29 marzo, ore 20.00
La vita oscena
di Renato De Maria. Italia, 2013, 85’
segue incontro con Gabriella Giustino, il regista, Isabella
Ferrari, Gianluca De Marchi

La vita che un dolore incontenibile rende oscena è quella del
giovane Andrea, stroncato dalla perdita dei
genitori: la sua anima docile e inadeguata smette di
funzionare e si lancia in una corsa febbrile verso la
distruzione. Dal romanzo autobiografico di Aldo Nove,
sconvolgente traiettoria esistenziale, tra rifiuto di
vivere e disperata ricerca di salvezza.

sabato 30 marzo, ore 20.00
Sette opere di misericordia
di Gianluca e Massimiliano De Serio. Italia, Romania, 2011,
103’
segue incontro con Anna Ferruta e i registi
La parabola di una giovane clandestina moldava, costretta al
borseggio in ospedale per sopravvivere, e di un
anziano, malato e solitario, è scandita dalle sette opere di
misericordia, indicate dal Vangelo per il perdono
dei peccati. Racconto toccante e crudo di due anime che la
miseria ha portato al deserto dei sentimenti.

domenica 31 marzo, ore 18.00
Sole Cuore Amore
di Daniele Vicari. Italia, 2016, 113’
segue incontro con Giuseppe Riefolo e il regista
Sveglia all’alba, 4 figli e un marito da mantenere, 2 ore di
mezzi pubblici romani per raggiungere il lavoro 7
giorni su 7, per 800 euro in nero. I numeri da incubo della
vita di Eli, la straordinaria Isabella Ragonese,
misurano la brutalità quotidiana degli ultimi in tempo di
crisi economica, nella coraggiosa denuncia di Vicari.

mercoledì 3 aprile, ore 20.00
La cena per farli conoscere
di Pupi Avati. Italia, 2007, 99’
segue incontro con Manuela Fraire e il regista
Padre assente e ingombrante, il sorprendente Abatantuono
incarna un attore deluso, sfigurato da un
disastroso intervento di chirurgia plastica, che trova una
svolta al suo caotico mondo affettivo nelle tre figlie.
Il maestro emiliano ci regala una nuova commedia brillante e
amara.

giovedì 4 aprile, ore 20.00
Che vuoi che sia
di Edoardo Leo. Italia, 2016, 105’
segue incontro con Ezio Maria Izzo e il regista
Un ingegnere informatico disoccupato lancia una sfida hard al
popolo del web. Nell’epoca dei social e della
tirannide influencer, che invade i nostri schermi con scampoli
di vite esibite, questa commedia amara pone
domande allarmanti sul senso di dignità che la vita autentica
reclama.

venerdì 5 aprile, ore 20.00
Io sono Tempesta
di Daniele Luchetti. Italia, 2017, 97’
segue incontro con Domenico Chianese e il regista
Uno squalo della finanza, spregiudicato e insensibile, deve
scontare una condanna prestando servizio in un
centro di accoglienza. Una farsa sociale sul potere di
corruzione del denaro, ritratto ironico e spietato di
un’umanità qualunquista e arrivista, che non prova empatia per
nessuno, neppure per se stessa.

sabato 6 aprile, ore 17.00
Lo zio di Brooklyn
di Daniele Ciprì, Franco Maresco. Italia, 1995, 98’
segue incontro con Fabrizio Rocchetto e Daniele Ciprì
Artefici di una rivoluzione televisiva geniale e senza
precedenti, non solo in Italia, grottesca e cruda visione
di un mondo sub-urbano emarginato, Ciprì e Maresco portano sul
grande schermo il loro universo allucinato:
in una Palermo desertificata, repellente di escrementi,
amplessi con animali, nani mafiosi, si spegne
definitivamente ogni rapporto umano.

sabato 6 aprile, ore 20.00
Ultimo tango a Parigi
di Bernardo Bertolucci. Italia, 1972, 129’
segue incontro con Loredana Micati e Barbara Alberti
Cinemente rende omaggio al grande maestro che ha indagato con
lucidità i percorsi più complessi e profondi
del nostro animo. Questo capolavoro, scandaloso per
eccellenza, ci riporta al furore trasgressivo dell’epoca,
al desiderio di libertà da una solitudine disperata, che
neppure l’eros riesce a sconfiggere.
domenica 7 aprile, ore 18.00
PREMIO SPI – CINEMENTE 5a edizione
Manuel
di Dario Albertini. Italia, 2017, 98’
consegna il premio Paolo Boccara, sarà presente il regista
Conclude Cinemente l’opera prima della scorsa stagione che una
giuria di psicoanalisti ha premiato per la
particolare sincerità con cui riflette sull’esperienza umana.
La lotta per reinserirsi nella società porta al
giovane protagonista un carico di responsabilità e un
traumatico passaggio all’età adulta.
Si ringraziano per i film: Bibi Film, Centre National du
Cinéma et de l’image animée – Archives Françaises du
Film, Fandango, Koch Media, Lobster Films, Rai Cinema

Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 A, Roma
www.palazzoesposizioni.it
tel. Palazzo delle Esposizioni 06         39967500,   Società
Psicoanalitica Italiana 06 8415016,
Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale 06
72294301 – 06 72294389
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima
dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare
riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso
non sarà consentito a evento iniziato.
Ferrara    Film  Festival
definita la Giuria della
Quarta Edizione
Lara Ferrara

Il Ferrara Film Festival ha stabilito i nomi dei componenti
della Giuria per la 4 edizione che inizierà
ufficialmente sabato 23 marzo.

I giurati sono Anna Ardizzoni, Anna Lena Pepe, Giancarlo
Iannotta, Jennifer Milan, Giorgio Bigoni e Vito Contento.
Così si è espresso il Direttore del Ferrara Film Festival
Maximiloian Law: “Come ogni anno ci teniamo ad avere una
giuria tecnica che sappia esprimere competenze trasversali sul
cinema e più in generale sull’arte. Anche per questa edizione
la ricerca dei giurati è stata molto accurata, tenendo conto,
tra le altre cose, della parità tra donne e uomini e della
provenienza diversificata tra persone di Ferrara e
professionisti provenienti da altre località italiane e
dall’estero. Alla fine sono estremamente soddisfatto del mix
che ne è uscito e ringrazio tutti loro per la disponibilità
dimostrata verso questo evento che sta crescendo anno dopo
anno”.
Alcune brevi informazioni sui Giurati:

Anna Ardizzoni, nata a Portogruaro ma ferrarese di adozione,
insegnante per molti anni, è
l’ispiratrice del progetto Cinema Scuola nel 1976, oltre a
fondare, nel 1983, il Cinecircolo degli
Insegnanti. È appassionata di Storia dell’Arte, letteratura
classica e contemporanea, teatro e,
naturalmente, di cinema.

Anna Lena Pepe è attrice, ha studiato recitazione            e
sceneggiatura all’“European Act”. E’ stata diretta
da Pupi Avati (in “Un viaggio di Cento Anni” Rai1), Aurelio
Laino (in “Il Ballo delle Meduse”) e da
Johan Nijenhuis (Netherlands Film Awards Winner, “The
TuscanWedding”, Netflix), è inoltre la
protagonista delle Serie TV “It’s not you” (Sky Uk).

Giancarlo Iannotta, è un attore e regista di origini molisane,
ha vissuto molti anni a Chicago e
recentemente si è stabilito a Roma. Come regista ha girato
diversi spot pubblicitari, vari corti e “My
Country”, film in concorso al Brooklyn Film Festival, oltre
che alla terza edizione del Ferrara Film Festival, ora
disponibile sulla piattaforma Amazon Prime streaming

Jennifer Milan è una cantante Pop-R&B. Nel 2008 ha partecipato
al talent show “Amici di Maria De
Filippi”, l’anno seguente è uscito in Europa e Stati Uniti il
suo primo singolo “I Go To Go”. Un altro
singolo, “Watch Out” è stato incluso nella colonna sonora del
film “Genitori & Figli – Agitare Bene
Prima Dell’Uso” di Giovanni Veronesi. Ha appena terminato la
realizzazione di un mini EP in
spagnolo.

Giorgio Bigoni, originario di Ferrara, è un professionista
dell’industria audiovisiva italiana.
Appassionato di cinema, è membro delle giurie “David Scuola” e
“CinemAvvenire” alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Attualmente
collabora con ANICA (l’Associazione
Nazionale delle Industrie Cinematografiche Audiovisive e
Multimediali)

Vito Contento è nato a Conversano ma vive da sempre a Bologna,
è saggista, scrittore e
sceneggiatore. Dal 2011 è consulente per l’Istituto Scolastico
Comprensivo di Ferrara, per
l’insegnamento della storia attraverso il cinema. Nel 2011
pubblica per Rizzoli l’albo illustrato
“Raccontami L’inverno”, nel 2016 scrive il suo primo romanzo
“il Teatro delle Toppe”.

Per approfondimenti sulla Giuria è possibile visitare la
pagina del sito: Ferrara Film Festival

Ferrara   Film   Festival   –
Quarta edizione 23-31 Marzo
2019 Partenza in grande il 23
Marzo con la Prima Assoluta
Italiana di “The Prodigy”.
Lara Ferrara
Il Ferrara Film Festival inaugurerà la sua quarta edizione con
un evento di lancio in grande stile. Sabato 23 Marzo il film
di apertura “fuori concorso” sarà la Prima ufficiale Italiana
assoluta del thriller americano “The Prodigy – Il Figlio Del
Male”, diretto da Nicholas McCarthy e con un cast tra cui
Jackson Robert Scott (“IT” e il prossimo “IT: Chapter Two” in
uscita a fine anno), Taylor Schilling (protagonista della
serie Netflix “Orange Is The New Black”) e Colm Feore
(“Chicago”, “The Chronicles Of Riddick”, “Thor”). È prevista
la presenza di ospiti illustri e internazionali assieme alle
più alte cariche istituzionali locali. Il film è distribuito
in Italia da Eagle Pictures e uscirà conseguentemente in tutte
le sale Italiane il prossimo 28 Marzo. L’uscita del film negli
Stati Uniti, avvenuta lo scorso 8 Febbraio, ha generato
numerose recensioni positive da testate del calibro del “Los
Angeles Times”, “Washington Post” e “Variety” dove il film
viene celebrato sia dal punto di vista registico che
narrativo.

Il festival proseguirà poi da Domenica 24 Marzo con la
ricchissima agenda dei film in concorso (in totale 32 tra
lungometraggi e cortometraggi), eventi giornalieri nella “Via
Del Cinema”, Gala di beneficenza, un talk show dedicato e
incontri con i professionisti del Cinema e Spettacolo che il
festival chiama “Face To Face”. Proprio riguardo a questi
ultimi, il primo round di Face to Face confermati dall’Italia
arriva da Walter Nudo, Christian Marazziti (regista e attore),
Rosario Petix (attore), Paola Lavini (attrice) e Jennifer
Milan (fresca da X-Factor Italia e Amici di Maria De Filippi
edizione 2008). Per quanto riguarda altri ospiti, nazionali e
internazionali, la Direzione del festival mantiene ancora il
più stretto riserbo.
Il 4º Ferrara Film Festival si concluderà con i Golden Dragon
Awards, Domenica 31 Marzo alle ore 18:00, presso il Teatro
Sala Estense in Piazza del Municipio a Ferrara, con la
cerimonia di assegnazione dei Dragoni D’Oro per tutte le
categorie dei film in concorso. L’ormai nota statuetta è
fabbricata e assemblata direttamente a Los Angeles, a pochi
passi dall’azienda che produce gli stessi Oscar. Alla
cerimonia presenzieranno sia Walter Nudo, che si racconterà in
maniera inedita al pubblico Italiano, sia Jennifer Milan con
una strabiliante performance canora inedita.

L’appuntamento è quindi rinnovato nella Città di Ferrara,
patrimonio mondiale dell’UNESCO, dal 23 al 31 Marzo 2019. La
maggior parte degli eventi sarà incentrata tra il Cinepark
Apollo e il Palazzo Della Racchetta (quartier generale
FFF2019), sperando che la quarta edizione continui a crescere
come quella conclusasi nel 2018 che ha visto raddoppiare, con
quasi diecimila presenze totali, il pubblico rispetto
all’edizione precedente.

Segnaliamo anche il trailer ufficiale del FFF2019, che ha
generato oltre 20.000 visualizzazioni in sole 48 ore –
https://www.facebook.com/ferrarafilmfestival/videos/3463922726
45632/

Dettagli e ulteriori info: www.ferrarafilmfestival.com
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