Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia

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Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
FOODOFLOVE
Cameristi della Scala&Friends

          Estate 2018
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
If music be the food of love, play on.
Give me excess of it, that, surfeiting,
the appetite may sicken, and so die.

Se la musica è l'alimento dell'amore, seguitate a suonare,
datemene senza risparmio, così che, ormai sazio,
il mio appetito se ne ammali, e muoia.
William Shakespeare, Twelfth Night, or What You Will
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
sabato 9 giugno 2018        Giovanni Sollima violoncello
      Grotte di Catullo         Elena Faccani violino e viola
                   ore 21       Massimo Polidori violoncello
                                Gianni Arfacchia percussioni
                                                                                Questo primo festival musicale nella terra di Catullo, massimo cantore dell’amore
                                                                                dell’antica Roma, si apre nel nome del grande poeta dell’amore dell’età moderna,
 THE FOOD OF LOVE               John Dowland
                                                                                William Shakespeare. Giovanni Sollima, virtuoso del violoncello e celebre
If music be the food of love,   Come Again
                                                                                compositore, ci propone un percorso musicale intorno al genio del teatro inglese
                    play on!    Alessandro Piccinini                            attraverso brani dal ’600 ai giorni nostri.
Music around Shakespeare        Chaconne
                                Dario Castello                                  Aprono il concerto, nelle personalissime trascrizioni dello stesso Sollima, una
                                Sonata X                                        canzone del musicista inglese, contemporaneo di Shakespeare, John Dowland,
                                (da Sonate in Stil Moderno, Venezia 1629)       una sonata di Dario Castello, violinista e piffaro a Venezia, probabilmente allievo
                                Giovanni Sollima                                di Monteverdi per il carattere estremamente teatrale e visionario della sua musica,
                                Guglielmo Scrollalanza (lost years, mysteries   una Pavane di William Byrd, massimo esponente dello stile polifonico in età
                                and dances)                                     elisabettiana.
                                William Byrd
                                The Earle of Salisbury (Pavan)                  In Miss Macbeth, del 1989, il chitarrista e compositore Elvis Costello, esponente
                                                                                di spicco del rock-pop britannico, usa un procedimento armonico che affonda le
                                Giuseppe Verdi
                                                                                radici negli antichi ground inglesi, a loro volta molto simili ai bassi di Ciaccona
                                La canzone del velo
                                                                                o di Division Viol, formule ritmiche e melodiche trasgressive all’epoca, ma allora
                                Edward Elgar                                    celeberrime in tutta Europa quanto oggi il Blues.
                                Salut d’amour
                                Elvis Costello                                  Si torna al ’600 con il celebre Antidotum Tarantulae del matematico gesuita
                                Miss Macbeth                                    Athanasius Kircher, che nel suo trattato Musurgia universalis trascrive questo
                                Juan Aranes                                     canto popolare pugliese e lo cita come “antidoto al morso della tarantola”.
                                Chacona “A la vida bona”
                                Giuseppe Verdi                                  Scrollalanza, traduzione italiana di Shakespeare, è un antico cognome della nobiltà
                                Tutto nel mondo è burla (da Falstaff)           siciliana messinese, le cui sorti si intrecciano, secondo alcune leggende, con il
                                versione di Giovanni Sollima                    mistero delle origini di Shakespeare e giustificherebbero la provenienza di molti
                                                                                dei suoi lavori da antiche fiabe siciliane, nonché la profonda conoscenza geografica
                                Athanasius Kircher                              della Sicilia, ambientazione prediletta di molte commedie. Questa suggestione non
                                Antidotum Tarantulae (1644)                     sfugge all’animo, profondamente legato alla sua terra, di Giovanni Sollima, che nel
                                Ali Ufki Bey                                    brano Guglielmo Scrollalanza mostra di credere alla leggenda delle origini siciliane
                                Nikriz Pesrev                                   del poeta, stimolato in questo anche dalla personale lontana parentela con i Florio
                                Giovanni Sollima                                e i successivi Whitacker, famiglie che, sempre secondo la leggenda, sarebbero
                                Variazione I da “Il Caravaggio rubato” (2016)   all’origine del drammaturgo inglese.
                                Giovanni Sollima
                                The Division Viol (Citarruni) (2009)
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
sabato 30 giugno 2018    Cameristi della Scala
   Grotte di Catullo     Wilson Hermanto direttore
                ore 21                                      Il secondo concerto di questa prima rassegna vede come protagonista il compositore
                         Richard Galliano accordeon         e fisarmonicista francese Richard Galliano. La sua musica ha come riferimento il
                         Massimo Mercelli flauto            jazz, ma soprattutto il tango di Astor Piazzolla, con il quale Galliano condivide lo
                         Laura Marzadori violino            strumento solista e che è stato per lui un importante fonte di ispirazione.
                         Giuseppe Ettorre contrabbasso
                                                            Il concerto si apre con Contrafactus 2000, un brano per flauto e archi di Giovanni
                                                            Sollima dedicato al flautista Massimo Mercelli, composto nel 2001 su commissione
                                                            dell’Emilia Romagna Festival. Così Sollima scrive del suo pezzo: “per questo brano
                         Giovanni Sollima                   mi sono ispirato a Bach, e in particolare alla Variatio 25 dalle Variazioni Goldberg,
                         Contrafactus 2000                  che trovo già di per sé molto sinuosa, direi mediterranea, e di un cromatismo
                         per flauto e archi                 vertiginoso, il punto dove la costruzione razionale si ‘scioglie’ sotto il calore
                         Astor Piazzolla                    espressivo… Io, ed è il solito vizio, mi sono limitato a ‘trascinare’ tutto il più a sud
                         Milonga del Angel                  possibile, isolando la melodia, affidandola al flauto, lasciandola ‘galleggiare’ su un
                         per violino e archi                tappeto di archi fermi… quasi usando una lente d’ingrandimento per percepirne
                                                            la drammatica e crescente tensione. Dovrebbe ‘suonare’ come una sorta di delirio
                         Richard Galliano
                                                            barocco, tra archi ‘shackerati’ e percussivi e moduli settecenteschi alternati a zone
                         Concerto
                                                            più techno”.
                         per flauto e archi
                         Opale Concerto
                                                            La Milonga è una danza popolare di origine uruguaiana e deriva dalla spagnola
                         per accordeon e archi
                                                            Habanera. Ha un ritmo molto simile al Tango (2/4 invece di 4/4) e con questo
                         Astor Piazzolla                    viene spesso confusa. La Milonga del Angel è stata scritta da Piazzolla nel 1962.
                         Contrabajeando
                         per contrabbasso e archi           Richard Galliano scrive il suo Opale Concerto nel 1994. Il primo movimento è
                         Primavera Porteña                  ispirato alle origini mediterranee del compositore, mentre il nostalgico secondo
                         per accordeon e archi              movimento è dedicato ai panorami parigini; il “tempo ostinato” del finale è invece
                                                            di chiara ispirazione tanghera.
                         Antonio Vivaldi/Richard Galliano
                         Summer                             Contrabajeando è un brano frutto della collaborazione tra uno dei mostri sacri del
                         per accordeon e archi              tango argentino dagli anni ’30, Annibal Troilo, e un giovane Astor Piazzolla. È
                                                            dedicato al contrabbasso che qui diventa protagonista di grande virtuosismo che
                                                            porta al limite massimo le possibilità stesse dello strumento. Di Astor Piazzolla è
                                                            la celebre Primavera Porteña, scritta nel 1970 e ultima in ordine di composizione
                                                            delle Cuatro Estaciones Porteñas, dedicate da Piazzolla alla sua città, Buenos Aires.

                                                            Chiude il concerto l’Estate di Antonio Vivaldi nella trascrizione di Galliano per
                                                            accordeon e archi.
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
sabato 20 luglio 2018    Quintetto di ottoni
  castello scaligero     dell’Opera di Milano
                ore 21

                         Samuel Scheidt
                         Gagliard Battaglia
                         Jean-Joseph Mouret
                         Rondeau
                         Georg Friedrich Händel
                         Fuochi d’artificio
                         Johann Pachelbel
                         Canon
                         Johannes Brahms
                         Danza ungherese n.5
                         Johann Strauss                                   Il terzo concerto della rassegna è dedicato agli ottoni e si svolge nel cortile del
                         Trisch-Trasch Polka                              Castello Scaligero. Il programma spazia dalla fanfara barocca Gagliard Battaglia di
                         Georges Bizet                                    Samuel Scheidt, musicista tedesco a cavallo tra ’500 e ’600, alle musiche di C’era
                         Carmen fantasy                                   una volta il West di Ennio Morricone, passando dal ’700 di George Freiedrich
                         Giuseppe Verdi                                   Haendel e Johann Pachbel, l’800 di Giuseppe Verdi, Georges Bizet, Johann
                                                                          Strauss e Johannes Brahms e il ‘900 di Nino Rota, John Newton e Nicola
                         Fantasia da Traviata
                                                                          Piovani: cinque secoli di storia della musica rivisitati dal suono brillante, cantabile
                         Pietro Mascagni                                  e festoso degli ottoni scaligeri.
                         Cavalleria rusticana, intermezzo
                         Giuseppe Verdi
                         Aida (marcia trionfale)
                         Nino Rota
                         Otto e mezzo
                         Ennio Morricone
                         C’era una volta il west, Nuovo Cinema Paradiso
                         Nicola Piovani
                         La vita è bella
                         John Newton
                         Amazing Grace
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
lunedì 27 agosto 2018    Percussionisti della Scala
  Grotte di Catullo
                ore 21

                                                         Il quarto concerto vede come protagonisti i Percussionisti della Scala ed è dedicato
                                                         a musiche del ’900, dal Greetings to Hermann per tamburi e gran cassa, brano
                         Hans-Günter Brodmann            del 1987 del percussionista tedesco Hans-Günter Brodmann a Carusel (1985),
                         Greetings to Hermann            spettacolare e virtuosistico duo per marimba e vibrafono di David Friedman &
                                                         Dave Samuels.
                         Chick Corea
                         Children’s Songs                Clapping music, scritto nel 1972 dal musicista americano Steve Reich, viene
                         Hermann Regner                  eseguito senza strumenti, solo con il battito delle mani, ed è stato ispirato a Reich
                         Changing Patterns               da uno spettacolo di flamenco, alla fine del quale musicisti e ballerini posano gli
                         Steve Reich                     strumenti e iniziano a battere il tempo con le sole mani.
                         Il Castello interiore
                                                         Children’s Songs (1984) del pianista americano Chick Corea viene qui eseguito
                         Clapping Music
                                                         nella trascrizione per strumenti a percussione.
                         David Friedman & Dave Samuels
                         Carousel                        Ispirato alle atmosfere africane è Changing Patterns per 8 congas di Hermann
                                                         Regner.
Cameristi della Scala&Friends - Estate 2018 - musei lombardia
sabato 8 settembre 2018    Trio Marzadori Faccani Polidori
    Grotte di Catullo
                           Laura Marzadori violino
                  ore 21
                           Elena Faccani viola
                           Massimo Polidori violoncello

                           Franz Schubert                    Tornano protagonisti gli strumenti ad arco nel quinto e ultimo concerto della
                           Trio in si bem magg.              rassegna: violino, viola e violoncello eseguiranno un piccolo capolavoro di un
                                                             Franz Schubert diciannovenne, il trio incompiuto in si bemolle. Scritto nel 1816,
                           Johann Sebastian Bach             non fu mai completato.
                           Variazioni Goldberg
                           (Trascrizione per trio d’archi)   Una vetta della musica di tutti i tempi sono le Variazioni Goldberg di Johann
                                                             Sebastian Bach. Pubblicate nel 1745, sono dedicate a Johann Gottlieb Goldberg, a
                                                             quel tempo in servizio a Dresda come maestro di cappella. L’opera è stata concepita
                                                             come un’architettura modulare di 32 brani, disposti seguendo schemi matematici
                                                             e simmetrie che le conferiscono tanta coesione e continuità da non avere eguali
                                                             nella storia della musica. Insieme all’Arte della fuga può essere considerata il vertice
                                                             delle sperimentazioni di Bach nella creazione di musica per strumenti a tastiera, sia
                                                             dal punto di vista tecnico-esecutivo, sia per lo stile che combina insieme ricerche
                                                             di alto livello musicali e matematiche. Il grande valore strutturale, l’irraggiungibile
                                                             tecnica compositiva, l’abilità di toccare ogni possibilità espressiva del clavicembalo
                                                             e la tecnica esecutiva richiesta fanno delle Variazioni Goldberg un vero monumento
                                                             all’intelligenza del grande compositore. La scrittura del brano permette l’esecuzione
                                                             anche con strumenti diversi dal clavicembalo e viene presentato, in occasione di
                                                             questo concerto, nella trascrizione per trio d’archi.
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Cameristi della Scala
L’orchestra da camera dei Cameristi della Scala è stata fondata nel 1982 ed è formata
da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala.

I Cameristi hanno eseguito concerti nei teatri e nelle sale da concerto più
prestigiose del mondo. La stagione 2018 si è aperta con uno straordinario evento al
World Economic Forum di Davos: i Cameristi della Scala e l’Étoile Roberto Bolle
sono stati i protagonisti della serata inaugurale del WEF con la prima mondiale
dello spettacolo The Seasons. Nel marzo scorso i Cameristi hanno effettuato una
importante tournée in India su invito del ministero degli Esteri italiano.
Nel maggio scorso hanno celebrato al Teatro alla Scala il centenario della nascita di
Leonard Bernstein con un concerto diretto da Wilson Hermanto, Direttore Ospite
Principale
Negli ultimi anni hanno suonato per due stagioni alla Carnegie Hall, alla sede
ONU di New York, al MIT di Boston, a Washington nella Library of Congress, a
Miami, a Mosca nella sala Čajkovskij, a Madrid all’Auditorio Nacional, a Buenos
Aires a Parigi nella sede dell’Unesco e nella Salle Gaveau, a Istanbul nella magica
cornice di Hagia Irene, a Varsavia nel Teatro dell’Opera, a Zurigo nella Tonhalle,
a Toronto, al Festival delle Isole Canarie e, in tournée, in molti altri paesi del
mondo. Nel 2010 i Cameristi hanno effettuato una tournée in Israele, suonando,
tra l’altro, nell’auditorium Mann di Tel Aviv, e hanno eseguito quattro concerti a
Shanghai rappresentando la città di Milano all’Expo 2010.
Nel 2012 hanno ricevuto il Premio Isimbardi, conferito dalla Provincia di Milano
alle istituzioni che, con la loro importante attività internazionale, hanno contribuito
al prestigio della città di Milano nel mondo.
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Giovanni Sollima
Nasce a Palermo, nel 1962, è un violoncellista di fama internazionale e il compositore
italiano più eseguito nel mondo dai grandi interpreti, fra i quali si ricordano in
campo classico Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Antonio Pappano, Gidon Kremer,
Mischa Maisky, Ivan Fischer, Daniele Gatti, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi,
Mario Brunello, Bruno Canino, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, i Berliner
Philarmoniker, le Orchestre della Scala, di Santa Cecilia e della RAI, la Chicago
Symphony, la Royal Concertgebouw Orchestra, Il Giardino Armonico, I Turchini,
L’Accademia Bizantina e - in altri ambiti - Patti Smith, Stefano Bollani, Larry
Coryell ed Elisa (protagonista della sua opera Ellis Island). Per il cinema, il teatro,
la televisione e la danza ha scritto musica per Peter Greenaway, John Turturro, Bob
Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Franco Battiato, Alessandro Baricco,
Erri De Luca, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage, Micha
van Hoecke e Carolyn Carlson che, alla Biennale di Venezia, lo ha fatto suonare
sul palco, in mezzo ai danzatori, avvalendosi del suo carisma scenico. Lui stesso,
in veste di solista o con gruppi strumentali di ogni genere, dal duo alla grande
orchestra, ha presentato la sua musica nei maggiori teatri e auditorium di tutti
i continenti. Si ricordano in particolare alcune prime mondiali nella sala grande
della Carnegie Hall di New York e al Teatro alla Scala di Milano, nonché numerosi
tour in Gran Bretagna, Olanda, Russia, USA, Canada, Cina, Giappone, Australia.
Dal 2010 insegna presso l’Accademia di Santa Cecilia, dove è stato insignito del
titolo di Accademico. Nel 2012 ha fondato la formidabile orchestra dei 100 Cellos,
che ha guidato in innumerevoli eventi in Italia e all’estero. Nel 2015 ha creato a
Milano il “logo sonoro” di Expo e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà
Rondanini di Michelangelo. Il 2 giugno 2017, per la Festa della Repubblica, ha
eseguito in diretta su Rai 1 un concerto al Quirinale di fronte ai Presidenti di
Repubblica, Camera e Senato, e agli ambasciatori di tutti i Paesi del mondo. Nello
stesso anno ha suonato anche al Ministero dell’Istruzione davanti a migliaia di
giovani provenienti da tutta Italia e al Senato della Repubblica per il tradizionale
concerto di Natale, nuovamente in diretta su Rai 1. Ha suonato nel Deserto del
Sahara e sott’acqua in una gebbia siciliana, e si è cimentato in Val Senales con un
violoncello di ghiaccio a 3.200 metri, in un teatro-igloo. Nel 2018 ha poi portato
l’Ice-Cello in tour in tutta Italia, un’esperienza che diverrà un docufilm distribuito
in tutto il mondo sotto l’egida del Muse-Museo delle Scienze di Trento. La sua
discografia si è aperta nel 1998 con un cd commissionato da Philip Glass per la
propria etichetta Point Music, al quale sono seguiti undici album monografici per
Sony, Egea, Glossa e Decca.
Elena Faccani                                                                          Massimo Polidori
Nata a Bologna nel 1976 si diploma con il massimo dei voti in Violino a Milano         Nato in una famiglia di musicisti, le sue prime esperienze musicali si dividono fra
presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” e in Viola a Piacenza presso il           lezioni di violoncello al conservatorio di Torino nella classe di Renzo Brancaleon
Conservatorio “G. Nicolini”. I suoi studi proseguono a Ginevra con Corrado             e i concerti come corista dei “Piccoli cantori di Torino”. Giovanissimo partecipa
Romano. Frequenta inoltre le Master Class di Miriam Fried all’Accademia                alla Rassegna musicale di Vittorio Veneto, aggiudicandosi il premio “Giovanni
Chigiana e i corsi di perfezionamento tenuti da Giuliano Carmignola e Franco           Camerana”, destinato alla migliore interpretazione di una Suite di Bach. Grazie
Gulli ottenendo sempre borse di studio e riconoscimenti.                               ad una borsa di studio della “De Sono Associazione per la Musica” di Torino,
Nel 1997 ha eseguito il Concerto per violino e orchestra di L.V. Beethoven con         frequenta corsi di Antonio Janigro e Mario Brunello alla Fondazione R. Romanini
                           l’Orchestra “G. Cantelli” nella Sala Verdi di Milano        di Brescia. A sedici anni debutta come solista, eseguendo
                           e nello stesso anno ha vinto il secondo premio alla         le “Variazioni Rococò” di Tchaikovsky con l’orchestra
                           Rassegna Violinistica di Vittorio Veneto. Nell’anno         da camera di Sofia. Diplomatosi con il massimo dei
                           seguente le è stata assegnata la borsa di studio “De        voti in Italia, prosegue gli studi sotto la guida di Daniel
                           Sono Associazione per la Musica” grazie alla quale ha       Grousgurin al Conservatorio Superiore di Musica di
                           frequentato le lezioni di Francesco Manara presso           Ginevra, ottenendo il Primo premio di Virtuosité e una
                           l’Accademia di Perfezionamento Musicale “L. Perosi”         borsa di studio destinata al miglior diplomato dell’ anno,
                           di Biella vincendo successivamente il terzo premio          in questa occasione esegue il concerto di Schumann con
                           all’omonimo Concorso Internazionale.                        l’orchestra della Suisse Romande. È stato violoncello
                           È stata il Primo Violino dell’Orchestra Accademia           solista della Camerata Bern per cinque anni. Con questo
                           della Filarmonica della Scala con la quale ha tenuto        gruppo ha inciso per Philips, Decca, Berlin Classic ed
                           concerti in varie città italiane sotto la direzione di W.   ECM, insieme ad artisti quali H. Holliger, T. Zethmeir,
                           Sawallisch, I. Karabatchevsky, I. Temirkanov. È allieva     A. Schiff, R. Lupu e Anna Chumachenco. A trent’anni
                           di Ana Chumachenco con la quale si è diplomata presso       vince il concorso di Primo Violoncello indetto dal
                           l’Accademia “L. Perosi” di Biella con il massimo dei        Teatro alla Scala. Ha fondato il Trio Johannes composto
                           voti e la menzione speciale della Giuria. Da sempre si      da Francesco Manara (Violino di spalla dell’orchestra
                           dedica all’approfondimento della Musica da Camera           della Scala) e Claudio Voghera. Questa formazione ha al
                           prediligendo il Duo con pianoforte e il Trio d’Archi.       suo attivo molti riconoscimenti e premi internazionali,
Nel 2001 ha vinto il Concorso Internazionale indetto dal Teatro alla Scala e           tra cui il concorso di Osaka, “Premio Trio di Trieste”, e il Concert Artist Guild di
presieduto da Riccardo Muti, entrando a far parte stabilmente dell’Orchestra nella     New York. Grazie a quest’ultimo riconoscimento, il Trio é stato invitato nelle sale
fila dei Primi Violini. Come violista solista ha recentemente eseguito la Sinfonia     più prestigiose degli Stati Uniti e il debutto alla Carnegie Hall, avvenuto nel 2004,
Concertante di W. A. Mozart con l’Ensemble “Archi della Scala”. Le è stato assegnato   è stato accolto con grande entusiasmo di pubblico e critica. Da sempre attratto dal
il prestigioso premio “Barbirolli” alla nona edizione del Concorso Internazionale      repertorio quartettistico, nel 2000 col sostegno e l’incoraggiamento del maestro
per Viola “Lionel Tertis” (Gran Bretagna) conferito al concorrente con il più bel      Muti, insieme alle prime parti dell’ orchestra del Teatro fonda il “Quartetto d’ archi
suono. Suona indistintamente la viola e il violino, divertendosi talvolta a riunirli   della Scala”. Suona un Violoncello Paolo Castello costruito a Genova nel 1760.
nello stesso concerto.
Gianni Massimo Arfacchia
Nato a Domodossola nel 1966, ha iniziato giovanissimo lo studio della batteria jazz
e ha compiuto gli studi musicali, diplomandosi in strumenti a percussione a pieni
voti, presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano, meritandosi di ricoprire fin da
subito ruoli di spicco nel prestigioso Ensemble del M° Franco Campioni.
Nel 1996 è Vincitore del Concorso Internazionale per il posto di percussionista
presso l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Da allora, svolge un’intensa
attività anche presso l’omonima “Orchestra Filarmonica del Tetro alla Scala” e ne
“I Percussionisti della Scala”.
Questo ruolo lo ha messo in contatto con musicisti e direttori di fama mondiale,
innescando collaborazioni sia nella musica classica, come nel Duo “Percussion
Classic” dove viene affiancato da Paolo Pasqualin, sia nell’ambito della
sperimentazione, come nel gruppo Ari Trio, dove viene affrontato un repertorio
che va da Piazzolla a Chick Corea, dai Ragtime alla Musica Spagnola con musicisti
di fama internazionale, quali Mario Marzi al Sassofono e Simone Zanchini alla
Fisarmonica.
Nel 2003, è solista nel Disco “Il Galateo della Percussione”, opera che sfrutta appieno
le risorse e le varietà timbriche della vasta gamma degli strumenti a percussione.
Attualmente tiene anche corsi di perfezionamento, Masterclass e seminari in tutta
Italia.
Wilson Hermanto
Di origini cinesi ma nato a Giacarta, ha studiato dapprima il violino e il pianoforte,
diplomandosi in violino al Peabody Conservatory of Music, e poi direzione
d’orchestra con Sixten Ehrling alla Manhattan School of Music. Tra i suoi mentori,
Sir Colin Davis, Carlo Maria Giulini e Pierre Boulez. Ha fondato e diretto, dal
1996 al 2002, la Prometheus Chamber Orchestra a New York e, dal 2002 al 2004,
è stato assistente di Franz Welser-Möst alla Cleveland Orchestra. A seguito del suo
acclamato debutto con i Cameristi della Scala, nel dicembre 2017 ne è diventato
direttore.
Nella stagione 2017-18 dirige i Cameristi della Scala in concerti della serie
“Meisterinterpreten” a Zurigo e la Filarmonica di Szczecin nel Pelleas und Melisande
di Schönberg. Ha diretto al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il Don Giovanni
mozartiano e una serie di concerti sinfonici con l’Orchestra del Mariinskij, invitato
da Valery Gergiev. Inoltre ha diretto a Ginevra l’Ensemble Contrechamps, in
occasione delle celebrazioni per i 90 anni di Boulez. Apprezzato in Francia, si è
esibito con la National de Lyon, la Philharmonique de Radio France, la National
du Capitole di Tolosa, l’Orchestre de chambre di Parigi, la National de Lorraine,
l’Orchestra dell’Opera di Tolone, la National d’Île de France, la Symphonique de
Bretagne e la Symphonique de Nancy, e al Festival de la Grange de Meslay. Ha diretto
la Deutsche Radio Philharmonie Saarbrücken in onore del 150° anniversario della
nascita di Richard Strauss, l’Orchestra sinfonica di Praga e la London Philharmonic
Orchestra, la BBC National Orchestra of Wales, l’Orchestra della Svizzera Italiana,
l’Orchestre de chambre de Lausanne, la NDR Radiophilharmonie di Hannover, la
Ulster Orchestra a Belfast, la English Chamber Orchestra, l’Orchestre de chambre
de Genève, la Malaysian Philharmonic Orchestra, la Symphony Silicon Valley a
San José, l’Orchestra dello Schleswig-Holstein Festival con il pianista Lang Lang,
l’Orquesta filarmónica di Bogotá, l’Orquesta filarmónica di Jalisco a Guadalajara e
il Requiem di Verdi con l’Orchestra sinfonica di Mosca. Durante le celebrazioni per
gli anniversari della nascita e della morte di Gustav Mahler, nel 2010 e nel 2011,
ha seguito diversi progetti insieme al musicologo mahleriano Henry-Louis de la
Grange, al mezzosoprano Christa Ludwig e alla Sinfonietta di Losanna, dirigendo
la Sinfonia n. 1, la Sinfonia n. 4 e i Lieder con orchestra, tenendo masterclass e
partecipando a convegni. Nel 2011 ha diretto Orphée aux enfers a Ginevra in un
allestimento firmato da Stephan Grögler.
Richard Galliano
                  Dall’età di 4 anni, studia pianoforte e fisarmonica dal padre Lucien Galliano,
                  anch’egli fisarmonicista e maestro.
                  Al Conservatorio di Nizza, diretto dal famoso Pierre Cochereau, viene accolto con
                  entusiasmo. Studia armonia, contrappunto e trombone (Primo Premio nel 1969).
                  Nel 1975, durante il suo trasferimento a Parigi, incontra Claude Nougaro. Richard
                  Galliano è stato direttore di fisarmonica ed orchestra fino al 1983. Compone le
                  musiche di tutti i Brouillards, des Voiliers, Vie Violenza. Nel 1980 incontra Astor
                  Piazzolla, che gli consiglia di creare lo stile francese “New Musette”, così come lo
                  stesso Piazzolla ha creato lo stile “New Tango” argentino.
                  Richard Galliano ha registrato più di 50 album a suo nome e ha lavorato con
                  numerosi artisti di fama.
                  Dal mondo del jazz: Chet Baker, Eddy Louis, Ron Carter, Wynton Marsalis,
                  Charlie Haden, Gary Burton.
                  Dal genere francese: Serge Reggiani, Claude Nougaro, Barbara, Allain Leprest,
                  Charles Aznavour, Serge Gainsbourg.
                  Cross-Over: Nigel Kennedy – il suo progetto “Bach” con la Deutsche Grammophon
                  ha battuto tutte le altre vendite tradizionali con oltre 50.000 unità vendute nel
                  2010.

                  1997: Un “Vittoria Jazz Award” per il suo album “New York Tango”.
                  1998: Un “Vittoria Jazz Award” per il suo album “Blow Up”.
                  2009: Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.
                  2010: “Sacem Award” per il miglior metodo educativo di fisarmonica con co-autore suo
                  padre Lucien Galliano (Ed. Lemoine).
                  2011: Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.
©Vincent Catala
                  2014: “Premio classico Victory” – Richard Galliano ha ricevuto il premio di “Migliore
                  compositore dell’anno 2014”.
                  2016: Richard Galliano registra il suo nuovo album, dedicato al lavoro di Wolfgang
                  Amadeus Mozart.
Massimo Mercelli                                                                         Giuseppe Ettorre
È forse il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni
                                                                                         Nato a Ravenna, ha studiato sino al diploma con Leonello Godoli a Forlì, e
con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute
                                                                                         successivamente per cinque anni con Franco Petracchi a Cremona e a Siena, presso
di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov,
                                                                                         l’Accademia Chigiana. Vincitore nel 1991 del Concorso dell’ARD di Monaco di
Galliano, Morricone, Sollima. Allievo di Maxence Larrieu ed André Jaunet, ha
                                                                                         Baviera, è stato premiato anche al Concorso “Bottesini” di Parma nel 1989. Primo
intrapreso la carriera di solista e a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro
                                                                                         contrabbasso solista dal 1991 dell’Orchestra e della Filarmonica della Scala, in cui
La Fenice, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate
                                                                                         è entrato nel 1987, svolge anche una intensa attività cameristica e concertistica.
Musicali” e il “Concorso Internazionale di Stresa”. Suona regolarmente nelle
                                                                                         Socio fondatore e Presidente dell’“Ensemble Strumentale Scaligero” e Consigliere
                            maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall
                                                                                         di Amministrazione della Filarmonica della Scala da
                            di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, Teatro
                                                                                         oltre 25 anni, fa parte anche del gruppo “I Cameristi
                            Colon di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam,
                                                                                         della Scala” e ha registrato su CD opere di Bach, con
                            Auditorium RAI di Torino, Victoria Hall di Ginevra, San
                                                                                         la clavicembalista Emilia Fadini, e di Rossini, Bottesini,
                            Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco
                                                                                         Berio, Henze, Piazzolla per l’etichetta “NBB Records”.
                            della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo,
                                                                                         Di recente uscita “Sextet” (etichetta Decam-Tdd/Edel),
                            Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, e nei
                                                                                         che comprende sedici sue composizioni da cui traspare
                            Festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San
                                                                                         l’interesse per forme musicali moderne, dal jazz alla new
                            Pietroburgo, Bonn, Cervantino, Rheingau, Jerusalem,
                                                                                         age. In tale contesto ha suonato in quintetto anche con
                            Warsaw, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet,
                                                                                         Bobby Mc Ferrin, e in trio con Stefano Bollani in un
                            Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Michael Nyman,
                                                                                         concerto con la Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly
                            Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-
                                                                                         registrato su DVD per la Decca. Fra i concerti solistici,
                            Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna
                                                                                         ha suonato con l’Orchestra dei Bayerischen Rundfunks,
                            Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer,
                                                                                         con la Filarmonica della Scala e con l’Orchestra OSPA di
                            Gabor Boldowsky, Jiri Belolhavec, Federico Mondelci, Jan
                                                                                         Porto Alegre in Brasile (Concerto di Nino Rota).
                            Latham Koenig, Catherine Spaak, Susanna Mildonian,
                                                                                         In ambito cameristico ha collaborato anche con il Sestetto
                            e con orchestre come i Moscow Soloists, i Wiener
                                                                                         dei Berliner Philarmoniker, il Quartetto Borodin,
                            Symphoniker, i Solisti della Scala, la Prague Philarmonia,
                                                                                         il Quartetto della Scala e il Trio di Parma, con cui sta portando in tournée, nei
la Filarmonica di S.Pietroburgo, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Soloists, la Moscow
                                                                                         principali teatri italiani, il Quintetto “La Trota” di Schubert.
Chamber Orchestra, la F.Liszt chamber orchestra, I Musici.
                                                                                         È docente a Milano presso l’Accademia della Scala e la Scuola Musicale, a cui si
Direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival, dal 2001 fa parte
                                                                                         aggiungono masterclass in Italia e nel mondo. Dal 2016 è docente presso i Corsi
del comitato direttivo della European Festivals Association e nell’aprile 2011 ne
                                                                                         di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena e, da settembre 2017, è
diventa vice presidente fino al 2017. Nel 2011 ha suonato alla Čajkovskij Hall di
                                                                                         stato nominato "Visiting International Teacher" al Conservatorio di Birmingham.
Mosca sotto la direzione di Yuri Bashmet eseguendo “Contrafactus “ di Giovanni
                                                                                         Suona uno strumento di Custode Marcucci (1890 c.a.).
Sollima, a lui dedicato e si è esibito al MusikVerein di Vienna. Nel 2012 ha suonato
in Russia, Cina, Europa e Sud America.
Laura Marzadori
                                                     Vince a soli 25 anni, con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel
                                                     Barenboim, il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra
                                                     del Teatro alla Scala di Milano e da Maggio 2015 ricopre ufficialmente questo
                                                     prestigioso ruolo che, in pochi mesi, le ha permesso di lavorare a fianco dei più
                                                     grandi direttori al mondo come Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Daniele
                                                     Gatti, Daniel Harding, Zubin Mehta e Antonio Pappano. Oltre all’impegno
                                                     alla Scala prosegue nell’attività solistica e cameristica che la vede collaborare con
                                                     direttori e strumentisti di fama.
                                                     Si è imposta giovanissima all’attenzione del pubblico e della critica conquistando
                                                     importanti riconoscimenti in numerosi concorsi e vincendo a soli 16 anni il più
                                                     importante concorso violinistico nazionale: il Premio “Città di Vittorio Veneto”.
                                                     Nel 2013, col Trio AMAR, assieme a Leonora e Ludovico Armellini, ha ricevuto il
                                                     “XXXII Premio Abbiati” dedicato a Piero Farulli.
                                                     Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero (Stati Uniti, Spagna, Austria,
                                                     Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera, Uruguay, Teatro Coliseum di
                                                     Buenos Aires, Konser Salonu di Instanbul e Auditorium Parco della Musica a
                                                     Roma) collaborando come solista con orchestre prestigiose. A Dicembre 2013 ha
                                                     debuttato come violino solista al Teatro alla Scala di Milano in Russian Seasons di
                                                     Leonid Desyatnikov.
                                                     Appassionata di musica da camera, ha suonato in formazioni cameristiche con
                                                     grandi musicisti come Salvatore Accardo, Pavel Berman, Rocco Filippini, Mario
                                                     Brunello, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay, Andrea Lucchesini e
                                                     Bruno Giuranna e recentemente con diversi colleghi della Scala.
                                                     Nel 2010 ha eseguito in anteprima mondiale a New York il concerto per violino e
                                                     orchestra in La magg. P. 49 di Ottorino Respighi, che ha inciso per NAXOS e nel
                                                     2012, con l’Orchestra della Città di Ferrara diretta da Marco Zuccarini, ha eseguito,
                                                     in anteprima italiana, il concerto per violino e orchestra in re maggiore op.26 di
                                   ©Vincent Catala
                                                     Ermanno Wolf Ferrari, registrato dal vivo e inciso per la Tactus. In occasione di
Massimo Polidori, Laura Marzadori e Elena Faccani    EXPO è stata invitata a suonare in concerto il Cannone di Guarneri del Gesù, il
                                                     violino di Niccolò Paganini.
                                                     Suona il violino di G. B. Guadagnini, ex-Kleynenberg, del 1783 di proprietà della
                                                     Fondazione Pro Canale.
Percussionisti della Scala
                                                                                          L’ensemble de “I Percussionisti del Teatro alla Scala” è certamente l’ensemble di
                                                                                          percussioni più longevo d’Italia. Voluto fortemente dal Maestro Claudio Abbado
Quintetto di ottoni dell’Opera di Milano                                                  questa formazione prende forma nella seconda metà degli anni settanta e riscontra
Il Quintetto dell’Opera di Milano è formato da musicisti che da molti anni suonano        fin da subito un particolare interesse da parte dei compositori di quell’epoca.
insieme nell’orchestra del Teatro alla Scala e nasce nel 2001 dal desiderio eseguire in   Il nutrito parco strumentale di cui dispone rende possibile da parte degli esecutori
concerto le meravigliose melodie che da sempre incantano il pubblico dell’opera di        la possibilità di affrontare partiture molto complesse così come la familiarità
tutto il mondo. Il corno diventa il contralto, la tromba dà voce a tenore e soprano,      che i componenti hanno tra loro, in quanto costantemente insieme nella vita
il trombone è il baritono, il bassotuba canta le note più gravi.                          professionale, permette un lavoro attento delle partiture sia a livello tecnico che
“Divertirsi per divertire” è il motto dei cinque musicisti, che propongono percorsi       teorico. Le molteplici proposte di concerto vanno dalla musica di ricerca a quella
musicali attraverso differenti stili ed epoche. Il repertorio comprende trascrizioni      di più facile ascolto mantenendo però sempre viva l’attenzione all’aspetto culturale
delle più celebri arie d’opera, ma anche musiche originali rinascimentali, celebri        e al rispetto per chi segue questa formazione da tanto tempo. Infatti, sono presenti
brani jazz e colonne sonore: cinque secoli di storia della musica rivisitati dal suono    in catalogo numerose registrazioni che testimoniano un progetto in continua
brillante, cantabile e festoso degli ottoni scaligeri.                                    evoluzione con i gusti di un pubblico esigente e attento. Vi è inoltre un’attenzione
                                                                                          particolare al bisogno di misurarsi dei giovani compositori, dando perciò respiro a
                                                                                          tante prime esecuzioni assolute anche all’interno dello stesso teatro.
FOODOFLOVE
Cameristi della Scala&Friends

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