#cambiodiprogramma PROGRAMMA AMMINISTRATIVO - DEL CANDIDATO SINDACO GIULIANO RANCILIO

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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO
DEL CANDIDATO SINDACO GIULIANO RANCILIO
       Sostenuto dalla Lista RiParabiago

  #cambiodiprogramma

       Elezioni Amministrative 2020
           Comune di Parabiago
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INTRODUZIONE, CONTESTO E VISIONE .................................................. 3
ENERGIA, AMBIENTE, PARCHI .............................................................. 7
MOBILITÀ .......................................................................................... 9
URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA ............................................11
SCUOLA, CULTURA, PATRIMONIO ARTISTICO ........................................14
SERVIZI SOCIALI, FAMIGLIA, INCLUSIONE E PARI OPPORTUNITÀ .............16
POLITICHE GIOVANILI ........................................................................18
SPORT ..............................................................................................20
PARTECIPAZIONE ...............................................................................22
ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO ..................................................24
BILANCIO E PARTECIPATE ...................................................................25
COMMERCIO, IMPRESE, LAVORO, BANDI .............................................26

LA NOSTRA LISTA ................................................. 28
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Introduzione, contesto e visione
Parabiago è una città industriale, operosa, viva. Negli anni non si è mai fermata, vivendo una costante evoluzione.
La popolazione è in costante crescita. Negli ultimi vent’anni, è aumentata più del 15%. Ad oggi, i parabiaghesi sono
quasi 28.000.

A Parabiago prosperano realtà industriali ed artigianali di successo. Oltre al settore calzaturiero, animato da
prestigiosi marchi sia di dimensione nazionale che internazionale, troviamo straordinarie realtà in numerosi settori
produttivi come Rede, Gruppo Rancilio, Icap-Sira, Crespi Bonsai, solo per citarne alcune. Altre industrie fanno invece
parte del passato, tra queste M.E.P. Marazzini, ITS Artea, Zeus Rapizzi, Termozeta, Filanda Castelnovo, Cucirini Tre
Stelle. Queste e altre numerose aziende hanno dato lavoro ai parabiaghesi e hanno contribuito a forgiare l’identità
della nostra città, lasciandoci in eredità la cultura del progresso tecnologico, del design, della bellezza e
dell’innovazione.

Il settore del commercio al minuto e del quarto settore è ancora vitale e Parabiago viene considerata dai comuni
limitrofi un valido punto d’appoggio per acquisti di beni e ricerca di servizi. Si viene nella nostra città dal circondario per
non dover entrare nel caos della metropoli, per evitare l’affollamento dei centri commerciali o il traffico di Legnano.

Parabiago ha un patrimonio artistico invidiabile, dalla nostra Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso con l’imponente
e solenne facciata del Piermarini fino ai nostri Monumenti Nazionali: la Chiesa di Sant’Ambrogio della Vittoria e il
Santuario della Madonna di Dio ‘l Sa, che meritano cura ed attenzione per essere rimesse al centro della vita culturale
parabiaghese.

La cultura passa poi attraverso l’impegno di volontari ed esperti del settore, che ci offrono ogni anno rassegne di
rilievo quali ad esempio “Donne In·canto” e “Teatrant’in città”. Parabiago è anche tradizione, con i cittadini che si
impegnano nella celebrazione del “Ritorno della Principessa” o nella rievocazione di altri avvenimenti storici legati alla
nostra città.

Parabiago è sinonimo di sport da quasi un secolo: nel 1923 Libero Ferrario si laureava Campione del Mondo di
ciclismo su strada, primo tra gli italiani a potersi fregiare di questo titolo. Un altro iridato ha legato il suo nome a
Parabiago: Beppe Saronni fu Campione del Mondo nel 1982. Non solo ciclismo, Parabiago vanta una storia di
eccellenza nel rugby che brilla ancora oggi con la militanza nel campionato di Serie A, ma anche nel calcio (i brillanti
risultati in maglia granata permisero allo storico A.C. Parabiago di guadagnarsi il soprannome di “Piccolo Torino”). In
generale, Parabiago è sede di molte, importanti e vive società sportive che ci danno lustro in ambiti come il tennis,
l’atletica, la ginnastica ritmica, la danza, il basket, la pallavolo, le arti marziali e altri ancora. Oltre ad istruire e formare
i giovani della zona, ognuna di queste società restituisce qualcosa alla propria città, ad esempio durante la “Notte
Bianca dello Sport“ o con l’organizzazione di eventi sportivi e di intrattenimento sul territorio.

Parabiago è una città straordinariamente attiva nel volontariato: centinaia di cittadini sono impegnati ogni giorno
nella cura del prossimo, nel sostegno ai più fragili, nella tutela ambientale, nella gestione delle emergenze. Gruppi,
associazioni, parrocchie e numerose altre realtà rappresentano vere e proprie radici insostituibili dell’albero della nostra
comunità ed evitare di nominarli uno per uno è una scelta rispettosa del loro servizio umile e mai autoreferenziale.
Senza il contributo del volontariato parabiaghese la pagina del Covid-19 avrebbe scritto parole ancora
drammaticamente più dolorose di quelle già vissute dalla nostra comunità.

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Parabiago gode della vicinanza al polmone verde del Parco del Roccolo e della sua via d’accesso più scenografica
ed utilizzata: l’alzaia del Canale Villoresi. Il benessere dei parabiaghesi passa per la valorizzazione del verde,
degli spazi aperti diffusi, della mobilità ciclabile. Il Villoresi ed il Roccolo non sono sempre stati così belli: ci è voluto
e ci vorrà l’impegno di volontari, associazioni, enti e singoli cittadini per conservare e valorizzare questa bellezza.

La stazione ferroviaria di Parabiago è poi un polo attrattore per tutti gli abitanti della zona. La sua posizione
strategica e la presenza di parcheggi intermodali fa sì che ogni giorno più di 1.000 persone tra pendolari, studenti
e utilizzatori saltuari affollino le sue banchine. Il mantenimento e miglioramento del servizio ferroviario, insieme alla
riqualificazione significativa della stazione e del suo piazzale (l’intervento attualmente in corso presenta a nostro avviso
importanti limiti e debolezze), devono essere tra i principali impegni dell’Amministrazione.
Parabiago vive in un contesto. Si trova nell’hinterland milanese, a metà strada tra Milano e le vie d’acqua del Ticino
e del Lago Maggiore. Tale collocazione e la vocazione a guidare le politiche dell’Altomilanese non possono essere
più trascurate mentre si pianifica l’azione amministrativa a Parabiago.

Bisogna inoltre conoscere e studiare l’evoluzione e la trasformazione di Milano per non perdere le grandi
occasioni del futuro. Ad esempio, già da oggi e nei prossimi anni si svilupperà il progetto MIND (Milano Innovation
District). Si tratta di un nuovo centro di ricerca, un nuovo ospedale, un polo universitario dell’Università Statale ed un
hub per l’innovazione sociale e lo sviluppo sostenibile che stanno nascendo a 15 minuti di treno da noi e possono
significare:

        20.000 tra studenti e ricercatori che avranno necessità di alloggi, luoghi per lo studio e per la ricerca.
         Diventeranno nuovi residenti e attori della vita sociale delle città limitrofe a MIND, tra cui Parabiago;
        nuove opportunità lavorative nei settori della sanità, della scienza e della ricettività turistica;
        un terreno fertile per nuove iniziative di ricerca, lavoro, studio ed innovazione.

Nel contempo, Milano sta guidando una rivoluzione verso la mobilità condivisa, pubblica, leggera ed elettrica. I
servizi di mobilità condivisa (bike sharing, car sharing, carpooling) diventano sempre più di facile accesso anche per
realtà di media grandezza come Parabiago. Il potenziamento delle reti metropolitane e ferroviarie è in discussione
(sebbene il cammino non sia privo di ostacoli). È stata negli scorsi mesi proposta la possibilità di prolungamento della
linea della metropolitana M1 verso nord-ovest, con una fermata in centro a Rho e magari anche oltre. Anche il
potenziamento della linea S5 è da anni argomento di discussione, ma i progetti di volta in volta presentati sono stati
caratterizzati da lacune importanti che ne hanno minato l’effettiva realizzazione.

In aggiunta, anche il mercato del lavoro milanese si sta evolvendo rapidamente:

        Il ricorso forzato allo smart working dei primi mesi del 2020 non sarà solo temporaneo. Un maggiore uso del
         telelavoro comporta la necessità di uffici diffusi nei territori. Spazi di coworking ed esercizi commerciali
         che offrano una postazione da ufficio e una connessione a internet veloce sono e saranno tra i nuovi bisogni
         per i lavoratori.
        Molte aziende hanno iniziato a progettare lo spostamento delle loro sedi da Milano all’hinterland.
        Milano presenta ormai prezzi troppo elevati per il mercato residenziale: sempre più, chi lavora a Milano
         preferisce abitare fuori dai suoi confini.
Questi ed altri fattori portano a prevedere che nel prossimo futuro ci sarà richiesta di spazi commerciali, di servizi
e di nuove residenze nell’hinterland. Parabiago deve cogliere virtuosamente questa occasione, evitando da un
lato la speculazione edilizia e la cementificazione, favorendo dall’altro l’imprenditorialità locale, attraverso una coerente
destinazione d’uso di spazi pubblici e privati e il recupero degli stabili sfitti, presenti in largo numero.

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Parabiago ha la fortuna di godere di una ricca presenza della natura nel proprio territorio, valorizzata in connessione
con il patrimonio storico attraverso l’Ecomuseo: verde e azzurro sono i colori che la caratterizzano. Il Canale Villoresi
è la porta di accesso al Parco del Roccolo, ma anche al Ticino e al Lago Maggiore. L’Olona, tanto maltrattato in
passato, sta provando a rialzarsi (ma servono ancora grandi sforzi!) e ci offre le bellezze del Parco dei Mulini. Il verde
e l’azzurro significano qualità della vita, ma anche opportunità ambientali ed economiche:

        Il turismo sostenibile sulle vie d’acqua è una possibilità per chi abita questi territori e per chi viene da
         lontano. Include la gita di famiglia nel fine settimana o il tour di più giorni sull’Anello Verde-Azzurro o sulla
         Aida (Alta Italia Da Attraversare). Pochi accorgimenti (segnaletica, fontanelle, misure per la sicurezza)
         permettono di creare valore anche economico per le strutture ricettive e le attività commerciali locali.
         Inoltre, le vie di comunicazione alternative all’utilizzo della automobile diventano sempre più importanti in una
         porzione di territorio congestionata ed urbanizzata come la nostra. È necessario mantenerle e rafforzarle per
         aumentare il valore economico, sociale ed ambientale che esse generano.
        La presenza di aree verdi, azzurre e naturali diffuse migliora la qualità della vita per chi abita nelle vicinanze.
         Ciò è apparso chiaro nel recente periodo di isolamento e limitazione degli spostamenti, in cui uno tra i più
         importanti bisogni percepiti è stato quello di poter fare una passeggiata nella natura.
        Il suolo non cementificato è permeabile all’acqua scaricata in grandi quantità dai sempre più frequenti eventi
         meteorologici intensi. Mantenere ed aumentare la superficie non cementificata, con nuove aree (e micro-
         aree) verdi diffuse sul territorio urbano è uno dei principali accorgimenti per limitare gli allagamenti in seguito
         a fortunali e bombe d’acqua.

Per i motivi e dati i contesti sopra citati, Parabiago deve evolversi senza snaturarsi. Conservare l’equilibrio che fa
della nostra città un centro operoso con una presenza naturale imponente è fondamentale. Tutto ciò non è ottenibile
senza agire e si può raggiungere soltanto facendo leva sui concetti di sostenibilità ambientale, sociale ed
economica. È essenziale che una Amministrazione Comunale sia guidata da essi:

        La sostenibilità ambientale riguarda l’ambiente in tutti i sensi. La diffusione delle energie pulite,
         l’economia circolare alla guida della rete dei rifiuti e della nuova mobilità (diversificata, condivisa, pubblica,
         leggera ed elettrificata) sono obiettivi primari da perseguire. La sostenibilità ambientale passa per lo sviluppo
         razionale dei luoghi della città: sono necessarie aree verdi diffuse ed un centro cittadino a misura d’uomo.
        La sostenibilità sociale richiede che le scelte di evoluzione per Parabiago siano adottate coinvolgendo
         attivamente i cittadini. Pensiamo ad una città che divenga, con il tempo, sempre più comunità: la fase di
         emergenza sanitaria vissuta in questi mesi e, purtroppo non ancora risolta, ha reso evidente come mai
         accaduto prima il valore delle reti sociali e della solidarietà. Anche per affrontare le difficoltà e le nuove
         esigenze che già ora sono in atto e che aumenteranno nei prossimi mesi, pensiamo alla reale promozione di
         inclusione e sostegno sociale: attraverso l’attivazione di reti di dialogo e collaborazione fattiva tra realtà
         associative, agenzie educative e sociali, attori civici, sarà possibile contenere lo svantaggio sociale e
         culturale che purtroppo interessa anche a livello locale ampie fasce di popolazione. La conoscenza e
         l’interazione con il proprio vicinato sono identificate come mezzi per la nascita e la diffusione di iniziative
         di quartiere (arrivando alla creazione di social street), per la promozione della coscienza civica ed
         ambientale, dell’abbellimento dei luoghi, per l’aumento della sicurezza. La possibilità di usufruire
         facilmente del suolo pubblico (con costi e burocrazia limitati) può essere uno strumento per migliorare la
         qualità urbana con iniziative ed offerte commerciali sul territorio da parte dei cittadini o degli esercenti.
        La sostenibilità economica deriva dal trattenere sul territorio il valore generato dalle scelte ambientali
         adottate nella comunità locale. La nascita di comunità energetiche per risparmiare in bolletta tramite le
         energie rinnovabili, la tariffa puntuale per abbassare le tasse a chi ricicla in modo corretto i propri rifiuti, la
         valorizzazione del patrimonio artistico anche ai fini di incrementare l’offerta commerciale, una cabina di regia
         per le aziende per effettuare un efficace marketing territoriale, la maggiore collaborazione con quelle

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esistenti e la nascita di nuove scuole professionali per insegnare ai futuri lavoratori della calzatura, lo
         svolgimento di progetti con università ed enti di ricerca con ricadute positive sul territorio, l’organizzazione di
         open day aziendali sono alcune delle possibilità per fare sì che il valore economico creato dagli attori della
         comunità rimanga nelle tasche della comunità stessa.

Due testi hanno guidato dall’inizio l’attività di RiParabiago: la Costituzione italiana e l’Agenda 2030. La
Costituzione ci ricorda innanzitutto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: in un periodo di crisi sociale ed
economica quale quello che stiamo vivendo, non è possibile rinunciare a ragionare su quali strumenti e quali
opportunità a livello amministrativo si possano sviluppare sul fronte del lavoro, della partecipazione,
dell’inclusione. L’Agenda 2030 ci ricorda che la sfida del decennio (e oltre) è quella della sostenibilità.
Questa candidatura ed il programma elettorale di RiParabiago si ispirano a questi principi. RiParabiago propone non
di distruggere per costruire da zero, ma di ricucire, rivitalizzare, riqualificare, ripensare ciò che già è presente,
ma spesso non valorizzato come merita.
Di seguito proponiamo il nostro programma amministrativo, suddiviso in paragrafi i cui titoli ripercorrono le
potenziali deleghe della nostra Giunta.

Uno dei nostri Assessori avrà una delega specifica per le frazioni, tuttavia per noi non esistono distinzioni tra
centro e frazioni: le esigenze, le richieste, le opportunità di Ravello, Villastanza, San Lorenzo e Villapia sono quelle
di tutta la città.
Tutti gli ambiti del nostro programma prevedono una maggiore attenzione alle frazioni. Ad esempio, in termini
urbanistici e di arredo urbano (anche per favorire il mantenimento e l’insediamento di nuove attività e servizi),
viabilistici (ripensando ad esempio gli attraversamenti ciclopedonali del Sempione e di Viale Lombardia), culturali e
sociali (un calendario eventi più ampio, coordinato e diffuso in tutti i luoghi della città), partecipativi e finanziari (un
percorso di “bilancio partecipato” dedicato ogni anno ad una specifica frazione). Nessuno sarà quindi escluso dal nostro
cambio di programma, che porterà anche maggiore coinvolgimento dei cittadini, la riscoperta del patrimonio artistico e
naturale, digitalizzazione dei servizi comunali, una rete di supporto sociale che valorizzi associazioni, volontari, scuole,
imprese e altre realtà presenti in tutta Parabiago.

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Energia, ambiente, parchi
Curare l’ambiente conviene: chi se ne fa carico crea valore. I cittadini parabiaghesi meritano di poter accedere ad
energia pulita ed economicamente conveniente, di essere premiati se riciclano e di godere dell’ambiente pulito.
Il Comune può avere un ruolo centrale, dando il buon esempio tramite la riqualificazione energetica degli edifici pubblici
e avendo ruolo di coordinamento e sensibilizzazione della cittadinanza, ad esempio proponendo incontri informativi e
istituendo una comunità energetica. La valorizzazione dei nostri beni comuni partirà dal potenziamento dei servizi di
pulizia delle aree pubbliche e verdi, passando poi alla semplificazione dell’accesso alle piattaforme ecologiche per
scongiurare il rischio di abbandono di rifiuti. Parabiago deve pensare al futuro del nostro termovalorizzatore
Accam, che arriverà a fine vita nel 2027. Amga e Accam dovrebbero essere coinvolte come compagnie dell’energia
per promuovere energia rinnovabile e a km zero. È necessario ricordare che Parabiago è il secondo socio
sostenitore di AMGA (con il 18% del capitale sociale). Tuttavia le principali iniziative a livello di transizione ed
efficienza energetica vengono effettuate prevalentemente sul suolo di Legnano e dei Comuni confinanti.
Parabiago necessita di aree verdi diffuse, curate regolarmente e conviviali. Il bisogno che i cittadini hanno di queste
aree, già in precedenza chiaro, si è fatto evidente con la crisi dovuta al Covid-19. A partire dal Parco del Roccolo fino
a tutti gli altri parchi, è necessario che queste aree accolgano i cittadini e chi viene da fuori città per visitarle:
segnaletica, punti acqua funzionanti, una proposta di itinerari e di eventi nel parco. Ribadiamo infine l’importanza che
ricopre la vegetazione urbana per la città: diminuisce la temperatura ambientale, purifica l’aria, crea zone d’ombra
nei parchi e nelle piazze, aumenta il decoro urbano e la qualità dei luoghi. Per questo, è necessario dare continuità e
impulso alla partecipazione ai progetti di riforestazione urbana quali Forestami, di cui Parabiago è attore.
Il futuro ambientale, energetico e naturale di Parabiago passa a nostro avviso da una maggiore interazione con le
società partecipate del settore e dalle seguenti proposte principali:

    1. Introdurre a Parabiago la tariffa puntuale per la raccolta differenziata. Innoveremo l’attuale tassa dei
       rifiuti con l’introduzione della tariffa puntuale, come già accade in vari Comuni vicini. Con la tariffa puntuale
       una parte della tariffa sarà variabile, premiando coloro che produrranno meno rifiuto indifferenziato: i cittadini
       che riciclano devono essere sostenuti perché creano valore per l’ambiente e la comunità. È dimostrato che
       questa misura aumenta sensibilmente la quota di rifiuto urbano riciclato (nell’ordine di un +10-15%). È
       importante ricordare che Parabiago è fanalino di coda tra i Comuni gestiti da AMGA per la raccolta
       differenziata: in particolare, viene riciclato il 70% del rifiuto urbano nel 2019, contro una media del 74% e
       punte dell’88% (in Comuni in cui è stata implementata la tariffa puntuale). A corredo di questa misura, sarà
       importante verificare le possibilità di snellire l’accesso e lo smaltimento di rifiuti in discarica, con un programma
       di “discarica amica”, con l’obiettivo di fermare o limitare il fenomeno di abbandono di rifiuti (particolarmente
       preoccupante e diffuso in aree come il Parco del Roccolo).
    2. Sostenere il progetto per il “Parco Regionale del Roccolo”. Il futuro del Parco del Roccolo deve essere
       all’interno di un Parco Regionale e occorre operare affinché tutti i soggetti coinvolti possano dare impulso a
       questo percorso. Questo permetterebbe di proteggerlo dalle continue minacce (la più recente è la discarica
       in cava) e di migliorarne la conoscenza e fruibilità. Attualmente il Parco del Roccolo è un Parco Locale di
       Interesse Sovracomunale (PLIS) ed è il PLIS più esteso della provincia di Milano (1.600 ettari). Il passaggio
       a Parco Regionale implicherebbe più stringenti limitazioni alle attività dannose all’interno del parco e un più
       ampio sviluppo di azioni economiche ed attività per la promozione economica del parco. Il Parco del Roccolo
       non è inoltre un parco isolato, bensì è collegato a vari altri PLIS quali il Parco dei Mulini e i vari PLIS dell’Olona.
       Un progetto di “Parco verde-azzurro” potrebbe integrare i PLIS appena citati, che ospitano ettari di “verde” e
       legano tra loro le direttrici “azzurre” del Villoresi e dell’Olona, che collegano i territori da Varese al Ticino e da

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questo fino al Lago Maggiore. Un’offerta naturale e di percorrenza ciclopedonale di questo tipo, valorizzata
    anche economicamente all’interno dei più consolidati capitoli di spesa di un Parco Regionale, potrebbe
    permettere lo sviluppo del turismo sostenibile, creare valore locale per esercizi commerciali e strutture
    ricettive, vedere lo sviluppo di progetti di ricerca sulle particolari condizioni agricole e faunistiche della “pianura
    irrigua” e proteggere in maniera efficace le aree verdi che tutti noi riteniamo necessario salvaguardare.
3. Proporre la co-gestione del parco Maggiolini-Cavalleri, in accordo con la Città Metropolitana di
   Milano. Ai fini di aumentarne gli orari di apertura e di permetterne la fruizione anche al pubblico,
   compatibilmente con le esigenze degli istituti scolastici, si propone la co-gestione dell’area tra Comune e Città
   Metropolitana. Attualmente l’area è di proprietà e gestione unicamente della Città Metropolitana. È chiusa
   negli orari e periodi di chiusura dei plessi scolastici e non è accessibile agli utenti esterni. L’area rappresenta
   tuttavia un grande parco cittadino con accessi protetti che potrebbe essere utilizzato per lezioni all’aperto,
   organizzazione di eventi culturali, percorsi botanici, opportunità per le società sportive.
4. Sviluppare indirizzi per la riqualificazione area ex-Fonderia Riva per scopi affini al Parco del Roccolo
   e al marketing turistico territoriale. Il Parco del Roccolo dovrebbe svolgere la funzione di cintura verde a
   protezione e limitazione dell’edificato urbano. La fine di un’attività ad alto rischio inquinante in un’area a parco
   è l’occasione per valorizzare il patrimonio naturalistico/turistico in nostro possesso. Potrebbero essere
   introdotte premialità per il privato che scelga il progetto attraverso un concorso di architettura, il cui fine sia
   una riconversione dell’area ad attività turistico-ricettive e ad associazioni finalizzate alla protezione e tutela
   del Parco.
5. Istituire a Parabiago le comunità energetiche rinnovabili. L’istituzione della comunità energetica
   parabiaghese potrebbe permettere di aumentare la quota di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili
   e ridurre la bolletta dei cittadini. Le comunità energetiche si possono fare già oggi e consentirebbero ai
   parabiaghesi di produrre più energia rinnovabile senza dover sostenere un costo di installazione di un
   impianto e risparmiando in bolletta. Infatti, la recente delibera dell’Autorità (Del. 318/2020/R/eel del 4 agosto
   2020) introduce la possibilità di istituzione di una “comunità di energia rinnovabile” attraverso il mandato
   affidato ad un referente di avviare la comunità, formata da uno o più impianti per la produzione di energia
   rinnovabile (già esistenti o costruiti condividendo spazi e costi) e da vari clienti elettrici. Il regolamento della
   comunità prevede una suddivisione dei benefici economici derivanti dall’autoconsumo ed un’incentivazione
   dell’energia rinnovabile prodotta dall’impianto comunitario. Il referente in questione può essere la stessa
   Amministrazione Comunale, che mette a disposizione i propri spazi per la realizzazione dell’impianto e
   condivide i benefici economici direttamente nella bolletta elettrica dei partecipanti alla comunità. Ad esempio,
   oltre al fotovoltaico, l’Amministrazione potrebbe proporre impianti di mini-idroelettrico ad acqua fluente che
   coinvolgano le acque del Villoresi e/o dell’Olona. Un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale
   ed economico può passare anche dalla Comunità Energetica.

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Mobilità
Gli obiettivi della mobilità nelle città sono oggi rappresentati dallo sviluppo del trasporto pubblico, della mobilità
condivisa e della mobilità dolce (anche detta micromobilità), nell’ottica di una generale creazione di alternative
all’utilizzo dell’auto privata. L’Amministrazione Comunale deve assumere un ruolo di primo piano in questa direzione,
attraverso le funzioni di:

        pianificazione strategica ed azione per quanto concerne il territorio di Parabiago;
        coordinamento, regia e partecipazione alle iniziative per ciò che riguarda l’area dell’Altomilanese;
        capofila per ciò che attiene alle istanze da porre alla Regione e alla Città Metropolitana.
Riteniamo che la bicicletta sia il mezzo da preferire per gli spostamenti inferiori ai 3 km: è la più veloce, la meno
inquinante, la più conviviale. Si devono porre le condizioni per il suo utilizzo in sicurezza. All’interno del Comune è
necessario provvedere al parcheggio sicuro dei cicli, al collegamento con le frazioni, alla vivibilità di aree dove
manca la sicurezza (troppi incidenti anche gravi sul nostro territorio). Non per forza lo si deve fare con percorsi ciclabili
dedicati. In generale, dove servono, le ciclabili devono essere di pronta realizzazione e devono permettere buona
velocità di percorrenza limitando gli attraversamenti della sede stradale. Le ciclabili sono più utili se coordinate con
i comuni limitrofi e a livello di zona: è necessario progettare percorsi ciclabili intercomunali, come già altri Comuni
stanno facendo. Accanto allo sviluppo dell’infrastruttura ciclabile, è essenziale proporre una campagna di
comunicazione, promozione, conoscenza delle possibilità di utilizzo della bicicletta. La realizzazione di segnaletica
tattica può informare chi si muove sia sui tempi di percorrenza e sulle distanze per il raggiungimento dei punti di
interesse, sia sulla presenza di una rete dedicata e di parcheggi sicuri.
La moderazione della velocità veicolare nelle zone del centro e delle frazioni può essere ottenuta in maniera
alternativa e più efficace rispetto ai metodi tradizionali (come i frequenti dossi e “Zone 30” identificate da cartelli
segnaletici, ma non coadiuvati da sistemi di rallentamento). Nei centri storici e nelle zone ad elevato rischio per
l’incolumità delle persone è necessario provvedere al rallentamento dei veicoli tramite strategie ad elevata efficacia.
Esse includono: il restringimento delle sezioni stradali tramite l’introduzione di “pinch point”, l’aumento dei parcheggi
lato strada, il posizionamento di fioriere ed altri elementi di arredo urbano, la variazione della pavimentazione (in
favore di pavé o altre pavimentazioni in pietra). In questo modo, la moderazione del traffico va di pari passo con la
riqualificazione, la cura e l’abbellimento delle aree urbane.
Non solo bicicletta, anche il trasporto pubblico deve essere potenziato per adeguarsi alle nuove necessità: è necessario
farsi promotori di istanze per richiedere il rinforzo, la manutenzione e l’aumento del materiale rotabile delle nostre
ferrovie (la prima causa di ritardo dei nostri treni), rinforzare le linee bus, richiedere un servizio ferroviario che
prosegua nelle ore notturne, porsi capofila per il collegamento ferroviario diretto per Malpensa (per essere in
aeroporto in 30 minuti). La stazione di Parabiago e il raggiungimento della stessa sono parte integrante
dell’esperienza del pendolare (senza dimenticare chi abita e lavora in zona stazione!). I lavori di riqualificazione del
Piazzale della Stazione in corso attualmente (agosto 2020) si pongono l’obiettivo di risolvere i problemi viabilistici di
quella zona all’ora di punta. Abbiamo già espresso le nostre perplessità sull’opera in un documento inviato
all’Amministrazione ad aprile 2020, includendo anche proposte alternative finalizzate a risolvere i problemi di
congestione (https://sites.google.com/view/riparabiago/proposte/piazzale-stazione). È nostra intenzione monitorare
l’esito di quell’opera e verificare se raggiunga gli obiettivi, ai fini eventualmente di migliorarne la realizzazione finale.
Anche i servizi di mobilità condivisa possono aiutare a diminuire il traffico nelle ore di punta e ad aumentare la
sicurezza delle strade parabiaghesi. Essi non sono più solo una prerogativa dei grandi centri, ma si applicano
efficacemente anche ad aree come quella dell’Altomilanese. Essi comprendono servizi di bike sharing (con bicicletta

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muscolare o a pedalata assistita), monopattino sharing, car sharing e car pooling. Di grande interesse per l’ambito
comunale è il car pooling per i pendolari: un lavoratore tramite una app per cellulare può trovare il modo di
condividere con altri passeggeri il viaggio effettuato con la propria auto privata. I benefici in caso di condivisione
dell’auto sono di nuovo la diminuzione dei parcheggi necessari, del traffico, degli incidenti, dell’inquinamento, ma
anche dei costi economici per i pendolari.
L’analisi dei dati e delle matrici di spostamento è lo strumento ideale per identificare i flussi e pianificare interventi più
urgenti. Regione Lombardia mette a disposizione dati specifici sugli spostamenti tra Parabiago ed i Comuni limitrofi.
Ulteriori studi possono essere commissionati ai fini di intervenire tempestivamente in zone congestionate o pericolose
con interventi strategici: ciò può permettere di prevenire l’avvento di situazioni critiche per quanto riguarda il traffico
e/o gli incidenti.
Infine, una menzione particolare merita la manutenzione ordinaria delle strade. La manutenzione del manto stradale
deve essere effettuata per tempo, onde evitare l’insorgere di problematiche legate alla sicurezza o altre situazioni di
disagio. Particolare cura deve essere posta sulla manutenzione di tutta la carreggiata per evitare, come avviene
frequentemente, che imperfezioni, disconnessioni o buche si formino soprattutto ai margini delle corsie, dove marciano
gli utenti deboli della strada, costringendoli ad accentrarsi e generando situazioni di rischio. Anche la pulizia delle
strade è importante per l’efficiente e sicura fruizione delle stesse: essa deve comprendere le corsie per la marcia
ordinaria, le piste ciclabili ed i marciapiedi. Questi ultimi, soprattutto nella stagione autunnale e invernale, devono
essere regolarmente ripuliti dalle foglie e dalla neve.
Oltre a quanto già citato precedentemente, si riportano alcune proposte puntuali:

    1. Istituire il Mobility Manager di Parabiago (o di zona). Pianificare la mobilità della nostra città è un tema
       complesso e trasversale ad oggi affrontato in modo parziale. Le scelte di fare o meno un nuovo parcheggio e
       di come tracciare una ciclopedonale richiedono di analizzare più fattori ed alternative. La gestione degli spazi,
       degli orari di punta e delle modalità di spostamento coinvolge gli esercenti (che conoscono le abitudini ed
       esigenze dei propri clienti), le famiglie (che decidono ad esempio con che mezzo accompagnare i figli a scuola
       o andare a trovare i propri cari), i lavoratori, le aziende e la pubblica amministrazione. Il progetto
       “L’Altomilanese si muove bene” si sta occupando di formare i Mobility Manager della zona: non perdiamo
       questa occasione!
    2. Illuminare l’alzaia del Canale Villoresi. Nel periodo di distanziamento fisico imposto dall’emergenza
       sanitaria abbiamo riscoperto la bellezza dell’alzaia del Canale Villoresi. Ampliamone la fruibilità ed
       aumentiamone la sicurezza illuminando il tratto parabiaghese. Ciò è utile ad aumentarne la sicurezza e il
       periodo di utilizzo. Il Villoresi illuminato offre un’alternativa allo spostarsi da Parabiago per lo svago dopo
       cena, anche nelle stagioni primaverili e autunnali. Ne beneficerebbero inoltre i lavoratori parabiaghesi, che
       potrebbero recarsi e rientrare dal lavoro in bicicletta (anche in intermodalità bici + treno) in tutte le stagioni. Il
       Villoresi infatti è una “tangenziale” ciclopedonale che collega il centro (e la stazione) alle frazioni. È
       necessario, in questo senso, provvedere anche all’illuminazione e alla messa in sicurezza dei tratti che
       collegano il Villoresi al centro di San Lorenzo e a quello di Villastanza e Villapia.
    3. Porsi capofila per richiedere il collegamento ferroviario notturno con Milano. Milano è raggiungibile in
       mezzora di treno da Parabiago: molti giovani (e non solo) trascorrono lì le proprie serate nel fine settimana.
       Purtroppo, l’impossibilità del ritorno in treno li costringe all’utilizzo dell’auto (che implica un viaggio più lungo,
       la ricerca del parcheggio e il rischio di gravi incidenti nelle ore notturne). Parabiago deve porsi capofila per
       richiedere il servizio notturno della linea ferroviaria S5 da Milano, a partire dai fine settimana. Sarebbe
       sufficiente un treno all’ora (4 treni per notte). Finora, treni speciali notturni sono stati proposti in occasione di
       concerti ed eventi. È necessario dare continuità a questo servizio, anche al fine di ripensare Parabiago come
       polo di interscambio ferro-gomma per i Comuni limitrofi (di fatto, questa transizione è già in atto).

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Urbanistica e rigenerazione urbana
Considerando il territorio urbano come un insieme di aree pubbliche e aree private, il governo pubblico dovrebbe:
facilitare da una parte le trasformazioni relative allo spazio privato e ai servizi come occasioni per ricucire brani di
città dialogando con l’esistente; dall’altra promuovere in qualità di capofila iniziative di innovazione, controllo,
qualificazione e progetto dello spazio aperto pubblico. È necessario considerare la forma fisica della città e come
questa influenza i comportamenti sociali, le relazioni, gli scambi economici, vale a dire la vita dell’uomo.
L’operazione di rigenerazione urbana deve auspicare a migliorare la qualità urbana, in quanto essa accresce la
sicurezza: progettare luoghi vivibili e frequentati a tutte le ore è il modo migliore di presidiare lo spazio pubblico e
renderlo sicuro. In questo modo la sicurezza delle aree urbane è insita nella loro progettazione: il miglior deterrente
a situazioni di criminalità e disagio urbano è il presidio di chi vive i luoghi. Sono gli stessi cittadini o i commercianti
a contribuire con le normali azioni quotidiane al controllo della via, dell’isolato e del quartiere dove vivono, si ritrovano
e lavorano.
La pianificazione urbanistica deve inoltre aiutare a mitigare gli effetti degli eventi atmosferici perturbativi intensi,
sempre più frequenti ed ingenti. In particolare, Parabiago è soggetta spesso ad allagamenti di aree critiche (non solo i
sottopassi, ma numerose aree residenziali e commerciali di centro e frazioni) in seguito a piogge brevi ed intense. È
unanimemente riconosciuto come il principale intervento a medio-lungo termine per aumentare la permeabilità del
suolo urbano sia evitarne il consumo e la cementificazione. Nella riqualificazione delle aree di trasformazione e
rinnovamento si terrà conto di questo fabbisogno di terreno permeabile per dare sfogo alle acque meteoriche.
Misure innovative di de-impermeabilizzazione, quali ad esempio l’eliminazione della pavimentazione (depaving) in
favore di superfici permeabili o della rinaturalizzazione di aree sottoutilizzate, verranno di volta in volta considerati
negli ambiti di intervento, ogniqualvolta si debba intervenire su aree sottoutilizzate, non calpestate o da valorizzare.
Queste attenzioni, associate agli interventi necessari e urgenti sulla rete fognaria e sui sottopassi, serviranno a
preservare Parabiago dal perseverare e dall’aumentare dei fenomeni perturbativi intensi.
Questi interventi rientrano in un quadro programmatico finalizzato ad ottenere un saldo negativo del consumo di
suolo nell’ambito del rinnovamento e della rigenerazione urbana: è ciò che si rende necessario per la sostenibilità
delle nostre città, come descritto anche all’interno degli Obiettivi proposti dall’Agenda 2030.
Sul fronte barriere architettoniche, Parabiago ha ben cominciato anni fa con il progetto “Una città per tutti”. Dopo un
lavoro accurato di analisi e la realizzazione di alcuni progetti sul territorio, l’opera di abbattimento delle barriere e
costruzione di una Parabiago veramente per tutti risulta stagnante. I recenti lavori di realizzazione di piste ciclopedonali,
molto spesso rialzate rispetto al piano stradale, non hanno migliorato in maniera sensibile la situazione. Anche la nostra
stazione ferroviaria, importante snodo per gli spostamenti, non è per tutti facilmente accessibile e i recenti lavori del
Piazzale della Stazione non si occupano di migliorare questo aspetto. È a nostro avviso conveniente rivedere e re-
immaginare l’analisi di Parabiago con i mezzi e le logiche urbanistiche di oggi. Ripartire da un progetto con la scuola
(ad esempio, con gli studenti dell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” dell’Istituto Maggiolini) può essere il giusto
volano per una progettazione lungimirante e a lungo termine di una Parabiago più a misura di cittadino e senza
barriere.
La condivisione trasparente dei progetti di riqualificazione con i cittadini, i gruppi e le associazioni e un processo
collaborativo tra Amministrazione e privato deve essere il punto di partenza per intraprendere percorsi volti alla
riattivazione di porzioni di città. Ad esempio, riprendere i progetti presentati all’interno del concorso di idee
“Rigenerazione Urbana” può porre le basi per un discorso organico sulla rivisitazione del centro cittadino, che
colleghi e metta in dialogo i punti di interesse.

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A seguire, vengono descritte alcune proposte più specifiche:

    1. Miglioramento del progetto di riqualificazione dell’area Rede. Occorre rivedere o migliorare il più
       possibile il progetto approvato dall’Amministrazione nel Consiglio Comunale del 22 Luglio 2020. L’obiettivo è
       creare una centralità urbana contemporanea in grado di dialogare con le preesistenze. Una gerarchia di spazi
       pubblici di qualità, isolati permeabili e un viale ospitale caratterizzato da un mix funzionale e da edifici di
       diverse età, possono garantire vitalità, sicurezza dei luoghi e la frequentazione in tutte le fasce orarie.
       Vengono osservate diverse criticità nel progetto finora presentato ed approvato. I palazzi isolati di 10 piani, il
       supermercato e la mancanza di fronti strada rischiano di creare una periferia metropolitana a due passi dalla
       Piazza Maggiolini. Il principale timore è che si realizzi un’area centrale insicura, la cui conformazione non
       permetta agli abitanti e ai frequentatori della zona di presidiarla. La sicurezza dello spazio pubblico viene
       infatti efficacemente ottenuta con i seguenti espedienti.

                 La chiara delimitazione tra strada e spazio privato.
                 La possibilità che attori ed abitanti dell’area abbiano “occhi sulla strada”: i negozianti attraverso le
                  vetrine, gli abitanti attraverso le finestre, i passanti con la loro presenza.
                 La continuità di utilizzo dello spazio urbano attraverso la varietà degli usi insediati, primari (residenza,
                  artigianato, Centro innovazione collegato al MIND, co-working) e secondari (centri di cultura,
                  commercio al dettaglio).

        Inoltre, incrementando la varietà della strada, si ottiene una zona da vivere nei diversi orari e con variegata
        frequentazione. Ciò si può ottenere attraverso: isolati che riprendano le dimensioni della città tradizionale
        accrescendo la permeabilità con le zone limitrofe; gerarchia dei percorsi pedonali e dei giardini diffusi (non
        una singola grossa area di piazza); commistione di edifici di diversa età con conservazione di una quota di
        edifici industriali tradizionali riqualificati (come loft, coworking, laboratori digitali, sale workshop, spazi civici,
        incubatori d’impresa…). Un progetto di questo tipo permetterebbe di valorizzare appieno le potenzialità
        dell’edificio-ponte. Esso necessita di molti approfondimenti economici e funzionali e dovrà davvero costituire
        il “ponte” fisico tra l’area Rede riqualificata e la Piazza Maggiolini.
    2. Attuazione di un “piano dehor” ed interventi diffusi di urbanistica tattica per promuovere un nuovo
       modo di vivere lo spazio pubblico cittadino. L’urbanistica tattica è una tipologia di intervento che prevede
       miglioramenti diffusi e a limitato costo per rendere più fruibile lo spazio pubblico. Può essere calata alla scala
       di quartiere per il recupero di aree pedonali, coinvolgendo commercianti e attori produttivi. Il piano dehor
       sarebbe coordinato con: agevolazioni TOSAP compatibili con le esigenze di bilancio; interventi di micro-
       generazione di spazi strategici, ma sottoutilizzati, al fine di incrementare le possibilità commerciali degli
       esercenti e quelle sociali di chi vive la città. In questi interventi per la rivisitazione dello spazio pubblico ed il
       suo aumento di valore economico e sociale è inclusa la proposta per la creazione di una vera piazza della
       Stazione, accogliente e moderna come descritto all’Amministrazione nel nostro documento di aprile 2020
       precedentemente citato. Sono state descritte in quella sede le criticità che si ravvisano nel progetto attuale,
       in realizzazione nell’estate 2020. Tra di esse, un possibile aumento della congestione in un’area già a disagio
       per il traffico nelle ore di rientro dei pendolari e il mancato potenziamento delle azioni a favore
       dell’intermodalità bici + treno.
    3. Riqualificazione della Piazza Maggiolini. Occorrono: un disegno di qualità che favorisca la fruizione dei
       cittadini; una trasformazione graduale e partecipata; un aumento dello spazio pedonale (sperimentando in
       modo più continuativo, ma anche in giorni e fasce orarie differenti, la pedonalizzazione parziale o completa
       per valutare la sua efficacia e i riscontri di cittadini e commercianti) e di posti auto nelle vicinanze per
       incentivare l’insediamento di esercizi commerciali e valorizzare le preesistenze storiche e tradizionali. Sono

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inoltre necessari interventi incisivi sulle aree limitrofe ad oggi degradate, affinché sia garantita la permeabilità
   del centro tipica del nostro edificato.
4. Attuazione di un piano coordinato di arredo urbano nel centro e nelle frazioni. Serve un’attenzione
   maggiore al coordinamento dell’arredo urbano di tutta la città, valorizzando in particolare le specificità dei
   centri delle frazioni per favorire il mantenimento e l’insediamento di attività commerciali e servizi.
5. Censimento delle proprietà sfitte e degradate e sviluppo di indirizzi per la rigenerazione del tessuto
   delle corti tradizionali e abitato consolidato. Parabiago presenta su tutto il proprio territorio un ingente
   numero di edifici fatiscenti e sfitti. Ognuno di essi rappresenta un’opportunità per il recupero e la
   valorizzazione di un angolo di città e per l’insediamento di nuovi servizi senza consumo di suolo, oltre che
   un’importante occasione economica per i proprietari degli immobili. Anche attraverso l’analisi di casi studio
   sul territorio si possono sviluppare modalità di incentivo alla riqualificazione o demolizione degli stabili
   fatiscenti e non vincolati mantenendo i diritti edificatori, attuando ciò che già prevede Regione Lombardia con
   la L.R. 18/2019 e con conseguente temporanea conversione a spazio pubblico attrezzato. È auspicabile
   l’introduzione di premialità volumetriche per coloro i quali adottino la pratica dei concorsi di architettura per
   migliorare l’offerta qualitativa del progetto.

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Scuola, cultura, patrimonio artistico
Una città a misura dei più piccoli e dei più giovani è una città per tutti: matura e accogliente, ma anche stimolante
e pronta a migliorarsi. Scommette fin da subito sulle persone. Senza distinzione di “centro e frazioni”: le esigenze di
una parte possono diventare progetti per tutti.
La ripartenza della scuola e il regolare svolgimento delle lezioni è una priorità assoluta. La funzione di stabilizzazione
sociale assicurata dal ritmo giornaliero del bambino in aula dovrà essere garantita a tutti i costi sia per l’educazione,
l’istruzione e la socializzazione degli alunni di ogni età, sia come fattore di ripresa economica per le famiglie, che
torneranno in pieno agli impieghi lavorativi. Il “Protocollo Sicurezza” del 6 agosto 2020 stabilisce per l’istituzione
scolastica le norme quadro e alcuni comportamenti specifici perché ciò avvenga in salute e sicurezza. Data per
scontata la predisposizione razionale degli spazi esistenti (si ricordi però che abbiamo a disposizione, nelle ore
mattutine, anche luoghi arieggiati, ampi e sicuri quali gli impianti sportivi e la tensostruttura del Marazzini-Venegoni),
l’Amministrazione Comunale deve essere pronta a integrare servizi (ricorrendo anche al volontariato, al servizio civile,
a chi percepisce redditi sociali). In particolare sono essenziali i servizi di pulizia nei momenti d’ingresso, di
preparazione e di riordino per la mensa su più turni, di sostegno formativo, con impiego degli educatori (ampliando
il mansionario previsto dall’apposito appalto), di assistenza psicologica agli alunni.
L’esperienza recentemente vissuta ci impone di discutere con i Dirigenti Scolastici una nuova programmazione del
Diritto allo Studio. Il Piano, oltre ad assicurare i servizi di supporto in un’ottica di affiancamento delle famiglie in
stato di bisogno, dovrà parlare di: educazione alla salute (anche in ottica di rispetto ambientale), fondazione di un
nuovo senso civico (per scongiurare fenomeni di degrado e vandalismo in città), accessibilità e dimestichezza
informatica e tecnologica. Un Piano da disegnare in sinergia con il mondo del volontariato e le numerose opportunità
locali. Parabiago può e deve diventare una grande aula per gli studenti, piccoli o grandi, presenti in città. Ogni luogo
cittadino può rappresentare sede e occasione di apprendimento, per generare senso di appartenenza, tutela della
ricchezza comune e occasione di pensare qui il proprio futuro, partendo dalle interessanti risorse che il territorio
offre.
Sarà necessario riflettere sull'annoso problema dell'offerta di nuovi spazi scolastici a Parabiago. La popolazione
scolastica e la città, infatti, sono in costante crescita. Da urgenza del momento o vaga promessa, il tema diventerà per
noi un vero e proprio progetto complessivo di edilizia scolastica, alla luce dei dati demografici e delle zone di crescita
delle abitazioni.
Parabiago possiede un patrimonio artistico ampio e importante che viene valorizzato ad oggi soprattutto dall’impegno
e la passione di associazioni e singoli cittadini. Spesso, il contributo dell’Amministrazione Comunale è indispensabile
per la maggiore offerta culturale (per ampliare gli orari di apertura, i servizi, per riqualificare il patrimonio). È
necessario dialogare costantemente con le associazioni e i cittadini e promuovere i progetti che da essi scaturiscono,
entrando anche in collaborazione con altri enti (come l’Azienda Ospedaliera, con cui è assolutamente necessario
aumentare il confronto per compiere passi in avanti circa la valorizzazione della Chiesa di Sant’Ambrogio della Vittoria).
L’offerta culturale Parabiaghese passa inevitabilmente dalla presenza di una biblioteca (o di un polo culturale) attiva,
aperta, spaziosa, accogliente e multimediale. È stato più volte notato come la scarsità di aule studio (oltre alla loro
ridotta diversificazione funzionale) e gli orari della biblioteca facciano sì che molti giovani si rechino a studiare nelle
strutture dei Comuni limitrofi. È opportuno prendere i migliori esempi da queste strutture e riproporle anche per il polo
culturale di Parabiago. Grazie a una progettazione di ampio respiro e in collaborazione con il CSBNO e le scuole, la
nostra città potrebbe inoltre diventare punto di rilancio a livello territoriale, attraverso l’istituzione di un festival letterario
per bambini e ragazzi, aperto all’Altomilanese.

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Anche una sala teatro o auditorium civico di capienza adeguata è una struttura che serve a Parabiago per la miglior
promozione della cultura. Fare chiarezza e sbloccare i lavori dell’Auditorium presso il liceo Cavalleri deve essere una
priorità.
Di seguito dettagliamo alcune proposte:

    1. Adeguare il Piano di Diritto allo Studio per le esigenze del post-Covid. Occorre ridefinire, con gli Istituti,
       gli interventi del Piano per il Diritto allo Studio dopo l’esperienza di lockdown. Essi possono fondarsi sulla
       costruzione di un nuovo senso civico, sull’apertura alla tecnologia come risorsa umana, sulla partecipazione
       attiva alla tutela ambientale, sull’eliminazione delle differenze sociali emerse con la scuola digitale.
    2. Ampliare l’offerta di spazi scolastici. Le soluzioni sul tavolo sono diverse: dall’ampliamento della Scuola
       "R. Rancilio", ripensando la destinazione degli spazi educativi nella frazione di Villastanza, anche in funzione
       di un allargamento del servizio della scuola dell’infanzia; all’espansione degli edifici destinati sia ai bambini
       dai 3 ai 6 anni sia a quelli dai 6 agli 11 anni nella zona oltre la ferrovia (via Brescia).
    3. Rivitalizzare il nostro patrimonio artistico a partire dai nostri Monumenti Nazionali. La rivitalizzazione
       degli spazi pubblici in cui fare aggregazione culturale aprirebbe ad enormi possibilità. In particolare si propone
       di restituire la funzione pubblica al complesso di Sant’Ambrogio della Vittoria, già interessato recentemente
       da varie iniziative culturali, progetti conviviali quali l’orto dei Cistercensi, e cerimonie per la valorizzazione
       della tradizione. L’altro Monumento Nazionale, il Santuario della Madonna di Dio ‘l Sa, richiede importanti
       interventi di riqualificazione, ad esempio, della piazza antistante e del lazzaretto, oltre l’integrazione con il
       parco che lo circonda.
    4. Ripensare l’edificio della biblioteca. L’edificio della biblioteca deve essere ripensato sia che continui ad
       ospitarla (ampliandone gli spazi, la varietà e la qualità dell’offerta), sia che si pensi di spostarla (ad esempio
       nell’edificio-ponte dell’area Rede) cambiando la destinazione d’uso dell’attuale stabile. In questo secondo
       caso, si propone di ripensare alla funzione dell’edificio di concerto con le associazioni parabiaghesi che da
       tempo richiedono spazi per le loro attività.
    5. Valorizzazione della nostra offerta museale. Il Museo della Scuola Manzoni è un unicum e ha uno
       straordinario potenziale. Analogamente si può dire degli spazi espositivi allestiti da alcune aziende storiche
       parabiaghesi (quali ad esempio il Museo Carla Musazzi, l’Officina Rancilio, il Museo Crespi Bonsai). Il
       Comune di Parabiago può assumere il ruolo di portavoce, megafono e cabina di regia per la pubblicizzazione
       di questi luoghi: dalla semplice visita didattica degli studenti delle scuole, fino all’inserimento di questi siti in
       ulteriori circuiti che comprendono spazi espositivi affini.
    6. Cicli di attività culturali e di formazione in spazi diffusi. Proponiamo la selezione e il rilancio di iniziative
       (anche in circuiti territoriali ad oggi non sfruttati) di formazione, conoscenza e intrattenimento, costruite
       ascoltando i bisogni di tutti e da svolgere in luoghi dislocati in tutta la città. Collaborare con le aziende,
       organizzare open-day ed eventi/conferenze rivolte al mondo del lavoro e ai trend d’innovazione e di
       sostenibilità può essere una nuova strada per trattenere localmente competenze e sprigionare nuove
       opportunità di formazione e di lavoro.
    7. Un grande evento sulla letteratura per l’infanzia. Sosterremo la creazione di un nuovo grande evento
       dedicato alla letteratura per l’infanzia (che coinvolga principalmente bambini e ragazzi che si potranno
       cimentare come scrittori ed entrare in contatto con il mondo letterario), grazie al quale Parabiago diventi
       motore propulsore di una cultura diffusa del leggere e del conoscere.

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Servizi Sociali, Famiglia, Inclusione
e Pari Opportunità

Un servizio di politiche sociali efficace deve essere facilmente accessibile, disponibile all’ascolto e alla
comprensione delle problematiche. Deve promuovere interventi rapidi, risolutivi delle istanze rilevate anche
attraverso il coordinamento con le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Deve disporre di risorse
economiche per la realizzazione di progetti a lungo termine e non solo per la risoluzione di problematiche di
urgenza/emergenza. Deve saper creare una rete con i comuni vicini che affrontano le stesse difficoltà sociali.
Riteniamo inoltre utile una rivisitazione dei servizi offerti per confermare/rivedere l’attuale affidamento della
gestione in proprio o consortile; in questo secondo caso vanno comunque previsti livelli di servizio minimi da
garantire e indicatori di misurazione.
Le politiche sociali devono aiutare le famiglie parabiaghesi. La prima forma di sostegno che l’Amministrazione può
mettere in campo per le famiglie è la garanzia del buon funzionamento delle scuole e dei servizi ad esse legate, quali
la mensa, i pre e doposcuola, oltre ad un Piano di Diritto allo Studio ricco e adeguato. Per quanto riguarda la questione
abitativa, è invece necessario analizzare regolarmente il mercato immobiliare per verificare la richiesta e la possibilità
di offrire, tramite accordo con gli attori del settore operanti a Parabiago, soluzioni in affitto a canone calmierato.
Anche in questo caso, il censimento degli stabili sfitti e la conseguente valorizzazione è uno strumento utile per
reperire le soluzioni abitative di cui ci sia necessità.
Le linee programmatiche di cui sopra si applicano a tutte le famiglie, riconoscendo le specificità di ognuna, ma avendo
ben chiaro come tutte abbiano gli stessi fondamentali bisogni e pretendano uguali trattamenti e dignità. Tra
esse ci sono le giovani famiglie. Il coraggio di formare una famiglia oggi va aiutato, perché il contesto sociale ed
economico (aggravato dal post-Covid e dalla conseguente stagnazione del mercato del lavoro) in cui queste si formano
è estremamente incerto. Vi sono famiglie che hanno al proprio interno persone portatrici di disabilità, che si sentono
spesso lasciate sole ad affrontare e gestire molteplici difficoltà. Vi sono poi le Famiglie Arcobaleno per cui RiParabiago
ha una visione di vicinanza, partecipazione e supporto. Per quanto nelle possibilità dell’Amministrazione, è nostra
intenzione creare le condizioni sociali ed economiche per cui tutte le famiglie possano avere gli stessi sostegni e diritti
(economici, burocratici, amministrativi) di base, oltre a servizi efficaci ed attenti dedicati alle specificità.
La tutela delle pari opportunità è per noi importante e lo dimostriamo a partire dalla strutturazione del nostro gruppo:
proporremo alla città una Giunta che rispetterà la parità di genere. Oltre a ciò, ci adopereremo per la maggior
trasparenza e la più ampia comunicazione delle nomine e designazioni comunali, in modo da testimoniare come le
posizioni vengano assegnate sulla base delle competenze e non di discriminazioni di genere (o qualsiasi altro tipo di
discriminazione).
I principi di inclusione e di integrazione nelle politiche sociali saranno lo strumento principe ai fini della tutela di tutte
le minoranze. L’inclusione passa inevitabilmente dalla partecipazione. Sarà cura dell’Amministrazione confrontarsi al
meglio con le associazioni che conoscono le minoranze presenti a Parabiago per generare occasioni di partecipazione,
inclusione e confronto tra diverse culture e gruppi sociali in città. Sarà inoltre nostra cura la verifica che i servizi
specifici di aiuto ai nuovi cittadini (assistenza legale, amministrativa, integrazione linguistica e culturale) siano forniti,
anche in questo caso intessendo un dialogo con le realtà che se ne occupano sul territorio e verificando la possibilità
di sinergie e supporto.

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