Autunno 2018 Il Clima in Piemonte - Arpa Piemonte

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Autunno 2018 Il Clima in Piemonte - Arpa Piemonte
Il Clima in
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La stagione autunnale 2018 è stata la settima più piovosa degli
ultimi 61 anni, con circa 478 mm medi di precipitazione caduta ed
un surplus pluviometrico di 167 mm (pari al 54%), rispetto alla
climatologia del periodo 1971-2000.
Il contributo determinante all’anomalia pluviometrica positiva è      Arpa Piemonte
stato dato dall’evento pluviometrico dei giorni 27 ottobre-7
novembre 2018.
L’autunno 2018 in Piemonte è risultato il terzo più caldo nella     Sistemi Previsionali
distribuzione storica delle ultime 61 stagioni autunnali, con
un’anomalia termica positiva di 2.2°C nei confronti della norma
del periodo 1971-2000.
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Considerazioni generali

Settembre 2018

Figura 1 – Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 12 UTC dell’11 settembre 2018 e 06
UTC del 12 settembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

I giorni più caldi dell’autunno si sono manifestati tra l’11 ed il 12 settembre, quando un
promontorio anticiclonico di matrice africana, presente sul bacino centrale del Mediterraneo, ha
interessato il territorio piemontese (Figura 1).
L’11 settembre è stato l’unico giorno dell’autunno in cui la media delle temperature massime in
pianura ha superato i 30°C e localmente sono stati sfiorati i 34°C. Nonostante la marcata anomalia
termica di circa 5-6°C, non si è trattato di valori da primato assoluto; i record di temperatura
massima autunnale sono stati registrati solo in due stazioni termometriche della rete ARPA
Piemonte.

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Figura 2 – Altezza di geopotenziale a 500 hPa (dam) alle ore 06 UTC del 23 settembre 2018.
Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Valori di temperatura superiori alla norma sul territorio piemontese sono stati registrati anche tra
il 22 ed il 24 settembre 2018, stavolta a causa dell’azione di un’area di alta pressione di matrice
atlantica (Figura 3). Tre termometri della rete ARPA Piemonte, situati in località montane, hanno
stabilito il primato di temperatura massima per ila stagione autunnale.

Dal punto di vista pluviometrico settembre 2018 ha avuto un deficit precipitativo pari a 56.5 mm (-
57%), risultando il 18° mese di settembre più secco nella distribuzione storica dal 1958 ad oggi.
Le precipitazioni registrate in questo mese sono state collegate ad episodi temporaleschi. Il più
rilevante dei quali si è verificato il 16 settembre; i fenomeni precipitativi sono stati causati da un
afflusso di aria fredda in quota, associato ad una debole onda depressionaria di matrice atlantica
(Figura 3). Non si è trattato di una struttura depressionaria di particolare rilievo: tuttavia la
presenza di una ventilazione debole ha favorito la persistenza delle celle temporalesche che si
sono formate in prossimità dei rilievi.
La località più colpita dagli eventi temporaleschi è stata Sparone, nella valle dell’Orco in provincia
di Torino, dove sono caduti 99.4 mm/h, 148.4 mm/3h, 176.2 mm/6h e 230.4 mm/12h. Altri due
pluviometri situati a Lanzo (TO) hanno superato i 100 mm in 6 ore, mentre complessivamente 7

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stazioni pluviometriche della rete ARPA Piemonte, localizzate in provincia di Torino, hanno
registrato valori superiori ai 100 mm in 24 ore.

I fenomeni temporaleschi hanno comunque interessato tutta la fascia pedemontana alpina del
territorio piemontese.

Figura 3 - Evoluzione di temperatura (colori) ed altezza di geopotenziale a 500 hPa (isolinee) tra le ore 06
UTC del 16 settembre 2018 e 00 UTC del 17 settembre 2018, intervallate ogni 6 ore. Elaborazione Arpa
Piemonte su dati ECMWF

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Ottobre 2018

Figura 4 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 10 e 18 UTC dell’11 ottobre
2018, intervallata ogni 12 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Tra la fine della prima e l’inizio della seconda decade del mese di Ottobre 2018, una circolazione
depressionaria avente il minimo sulle coste nord-atlantiche spagnole è traslata verso nord ed è
stata assorbita da una vasta area depressionaria situata ad ovest delle Isole Britanniche (Figura 4).
Nella prima parte della giornata dell’11 ottobre le piogge sono state mediamente moderate o
forti, con locali picchi molto forti; i valori puntualmente più elevati si sono verificati a Ponte di
Nava Tanaro in provincia di Cuneo con 44.2 mm/1h, 85.4 mm/3h, 112.8 mm/6h e 169.2 mm/12h,
mentre in 24 ore il pluviometro di Colle Barant in Val Pellice, nel Torinese, ha registrato il picco
massimo di 268.4 mm. In un paio di stazioni pluviometriche della rete ARPA Piemonte è stato
stabilito il record di precipitazione in 24 ore per la stagione autunnale.

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Figura 5 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 12 UTC del 23 e 00 UTC del 25 ottobre
2018, intervallata ogni 12 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Nella giornata del 24 ottobre si è manifestato un rilevante episodio di foehn, causato dalla veloce
discesa di una saccatura dalla Scandinavia verso i Balcani mentre sull’Europa occidentale era
presente un’area anticiclonica (Figura 5). La marcata differenza di pressione esistente tra i settori
occidentali e orientali europei ha innescato una forte ventilazione da nord, nordovest sul territorio
piemontese con condizioni di foehn estese anche alle zone pianeggianti.
In Val Susa le raffiche di vento hanno superato i 100 km/h, mentre la media delle temperature
massime in pianura ha raggiunto i 27.6°C con picco massimo di 32°C a Candoglia Toce (VB). Si è
trattato del valore più elevato per il mese di ottobre dal 12 ottobre 2011.

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L’episodio di maltempo dei giorni 27 ottobre- 7 novembre 2018
Gli ultimi cinque giorni del mese di ottobre 2018 e la prima settimana di novembre 2018 sono stati
caratterizzati da una fase di prolungato maltempo, con precipitazioni diffuse, persistenti e
localmente intense e condizioni di criticità idrologica.
Sabato 27 ottobre 2018
I fenomeni precipitativi hanno avuto inizio sabato 27 ottobre, quando una saccatura presente sul
Mare del Nord si è estesa verso la penisola iberica, isolando una circolazione depressionaria con
minimo sulla Spagna settentrionale nella notte successiva (Figura 6). Il Piemonte è stato interessato
da correnti umide da sudovest, con linee di flusso che andavano dallo stretto di Gibilterra alla
costa ligure ed un notevole apporto di umidità.

Figura 6 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 27 e 00 UTC del 28 ottobre
2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Le precipitazioni si sono verificate soprattutto sul settore appenninico in provincia di Alessandria al
confine con la Liguria: i picchi più elevati a Piani di Carrega con 82.2 mm/6h, 134.8 mm/12h e
187.4 mm/24h. Valori precipitativi localmente molto forti si sono registrati anche su Verbano,
Biellese ed alto Vercellese.

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Domenica 28 ottobre 2018
In tale giornata la circolazione depressionaria è rimasta sostanzialmente stazionaria; il suo minimo
si è portato dalla catena pirenaica alla Francia sudoccidentale (Figura 7) ed in mattinata ha
continuato a persistere il flusso di aria umida da sudovest sul Piemonte, mentre nel pomeriggio il
vento è ruotato da sud.

Figura 7 - Evoluzione dell'altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 28 e 00 UTC del 29 ottobre
2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Nella prima parte della giornata si sono avute precipitazioni localmente molto forti sul settore
settentrionale del Piemonte e sui rilievi appenninici; nel pomeriggio l’attenuazione del vento nei
bassi strati ha favorito un calo dell’intensità dei fenomeni sul Piemonte centro-meridionale,
mentre a nord la pioggia ha continuato a cadere con picchi localmente intensi.

In tale giornata sono stati raggiunti o sfiorati i 200 mm/24h nel Verbano a Sambughetto (202.8
mm), Pallanza (191.4 mm), Cesara (191.0 mm) e nuovamente a Piani di Carrega nell’Alessandrino
con 199.2 mm.

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Lunedì 29 ottobre 2018
Ha continuato ad essere presente una vasta area depressionaria sull’Europa occidentale; si è
colmato il minimo barico situato sulle coste sudoccidentali atlantiche francesi ma si è strutturato
un nuovo nucleo di bassa pressione tra le Isole Baleari e la Sardegna, in successivo movimento
verso la Costa Azzurra e l’arco alpino occidentale (Figura 8).

Figura 8 - Evoluzione dell'altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 29 e 00 UTC del 30 ottobre
2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF
E’ stato il giorno più piovoso della stagione autunnale, con 76.5 mm di precipitazione media sul
territorio regionale. Infatti si è intensificato il vento, con raffiche fino a circa 120 km/h
sull’Alessandrino, e c’è stato un afflusso di aria fredda instabile, connesso all’avvicinamento del
nuovo nucleo depressionario, con un calo della quota neve da 2000 a 1200 m circa, mentre ha
continuato a persistere il flusso umido dai quadranti meridionali.
I picchi precipitativi maggiori si sono nuovamente verificati sull’Appennino alessandrino e sul
Verbano. In provincia di Alessandria Capanne di Marcarolo ha registrato 69.4 mm/3h e 83 mm/6h,
mentre su 12 ore il valore massimo si è avuto a Lavagnina Lago con 131.4 mm; infine su 24 ore
il valore più elevato a Larecchio con 195.5 mm. Tuttavia piogge moderate o localmente forti hanno

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interessato tutta il territorio regionale, ed anche il Canavese e le valli di Lanzo hanno registrato
valori superiori ai 100 mm/24h grazie ad una ventilazione orientata da sudest.
L’intensificazione e la persistenza delle precipitazioni hanno determinato un diffuso incremento
dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua piemontesi. Le situazioni di maggiore criticità sono state
segnalate nel Vercellese, con il Sesia che ha registrato livelli idrometrici superiori alla soglia di
guardia a Borgosesia (VC), così come l’Orba e l’Erro nell’Alessandrino; nel settore settentrionale i
livelli di Toce, Cervo e Elvo sono cresciuti con valori prossimi alla soglia di guardia. Incrementi al di
sotto della soglia di guardia sono stati riscontrati nel Canavese per Orco e Stura di Lanzo, nel
Torinese per Ceronda ed Alto Pellice, nel Cuneese per Pellice, Corsaglia e alto Tanaro, così come
nei settori meridionali con la crescita della Bormida nelle zone al confine con la Liguria. In aumento
anche i livelli del Po a valle di Torino.

Martedì 30 ottobre 2018

Figura 9 - Evoluzione dell'altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 30 e 00 UTC del 31 ottobre
2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

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Il 30 ottobre la depressione responsabile delle intense precipitazioni del giorno precedente si è
allontanata verso settentrione, in direzione del Mare del Nord, e la circolazione in quota sul
Piemonte si è temporaneamente disposta dai quadranti occidentali (Figura 9).

Questo fatto ha determinato un’attenuazione e successivo esaurimento dei fenomeni precipitativi
sul Piemonte centro-meridionale; solo il Verbano nelle ore prima dell’alba ha avuto ancora
precipitazioni localmente forti o molto forti, con picco di 83.8 mm/6h a Sambughetto.

L’attenuazione delle piogge ha favorito un calo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, risultati al di
sotto dei livelli di guardia; sono rimaste portate significative solo sul reticolo idrografico del settore
settentrionale della regione; lungo l’asta del Po i livelli si sono mantenuti stazionari da Carignano a
Casale, mentre da Valenza sono stati ancora in crescita. In aumento anche il livello del Lago
Maggiore ad un ritmo di circa 3 cm all'ora.

Il 30 ottobre è anche risultato il giorno con le temperature minime più basse del mese
considerando la regione Piemonte nel suo complesso.

La pausa precipitativa è stata comunque di breve durata; nel corso del giorno si è formato un
nuovo minimo barico, localizzato sulla Spagna meridionale a fine giornata (Figura 9).

Mercoledì 31 ottobre 2018
Nell’ultimo giorno del mese la configurazione meteorologica ha visto la risalita della circolazione
depressionaria dal settore sudorientale spagnolo verso la catena pirenaica (Figura 10). Il vento in
quota sul Piemonte si è nuovamente disposto dai quadranti meridionali ed è ripreso l’afflusso di
aria umida dal bacino del Mediterraneo verso il territorio piemontese.

Le precipitazioni sono riprese interessando quasi tutta la regione; i valori pluviometrici più elevati
si sono verificati nella seconda parte della giornata e le zone in cui le piogge sono state più intense
sono risultate nuovamente il settore appenninico ed il Verbano. I picchi di precipitazione hanno
avuto un’intensità inferiore rispetto ai giorni precedenti ma comunque rilevante, con valore
massimo di 82.4 mm/12h a Sambughetto. La ripresa delle precipitazioni ha determinato una nuova
risalita dei livelli dei corsi d’acqua che però, almeno nella giornata in esame, si sono mantenuti
ancora inferiori ai livelli di guardia.

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Figura 10 - Evoluzione dell'altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 31 ottobre 2018 e 00 UTC
del 1’ novembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF.

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Novembre 2018
Giovedì 1 novembre 2018
Nel corso della giornata si assisteva al colmamento del minimo barico sui Pirenei mentre la parte
più attiva della saccatura tendeva a ritirarsi verso nord favorendo una debole rimonta del campo
di pressione sulla nostra regione e si attenuava il flusso di aria umida verso il territorio piemontese
(Figura 11).

Figura 11 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 00 e 18 UTC del 1° novembre 2018,
intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Il Piemonte è stato interessato da precipitazioni diffuse soprattutto nelle prime 6 ore del 1°
novembre, con valori mediamente moderati o forti, localmente molto forti su alto Torinese, alto
Vercellese, Biellese e Verbano. Nelle ore successive si è avuta una graduale attenuazione dei
fenomeni precipitativi, che al pomeriggio sono risultati deboli o localmente moderati, con locali
forti picchi limitati al Biellese.

A causa delle precipitazioni cadute nei giorni precedenti i livelli idrometrici dei corsi d’acqua del
reticolo principale e secondario piemontese sono risultati generalmente prossimi ai livelli di
guardia, ad eccezione dell’Erro a Cartosio (AL) che era al di sopra di tale soglia.

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Venerdì 2 e Sabato 3 novembre 2018

Figura 12 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 2 e 18 UTC del 3
novembre 2018, intervallata ogni 12 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF mesi

Nel giorno 2 novembre la sezione settentrionale della saccatura si è ritirata verso il mare del Nord
mentre nella parte meridionale si è strutturata una circolazione depressionaria tra le isole Baleari,
la Sardegna e le coste algerine (Figura 12 in alto); nel giorno successivo il nucleo della depressione
è sceso verso l’entroterra dell’Algeria ed in seguito è risalito verso nord localizzandosi tra la Tunisia
e le coste meridionali sarde (Figura 12 in basso).
Tale struttura depressionaria ha interessato anche il Piemonte; tuttavia il suo centro si è trovato
troppo lontano dal territorio piemontese per causare precipitazioni rilevanti. I fenomeni
precipitativi sono stati generalmente deboli o moderati, localmente forti su Biellese e Verbano
nella mattinata del 2 e sulle Alpi Cozie al confine tra le province di Torino e Cuneo nel pomeriggio
del 3.

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Domenica 4 novembre 2018

Figura 13 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 4 e 00 UTC del 5
novembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Domenica 4 novembre la circolazione depressionaria esaminata nei due giorni precedenti è
rimasta sostanzialmente stazionaria sulla Sardegna, con una modesta traslazione verso nord e si è
gradualmente colmata mentre in serata una nuova saccatura atlantica ha posizionato il suo asse
sulle coste atlantiche iberiche (Figura 13). Una ventilazione da est, sudest in quota e da est,
nordest nei bassi strati ha interessato il Piemonte per tutta la giornata ed i fenomeni precipitativi
si sono verificati soprattutto sui settori montani e pedemontani occidentali ove si è manifestata la
risalita orografica delle masse di aria umida. L’intensità delle precipitazioni è stata più elevata
rispetto ai primi giorni del mese; i picchi massimi si sono avuti nella stazione pluviometrica di Colle
Barant (TO) sulle Alpi Cozie, con 82.6 mm/6h, 116.8 mm/12h e 201.6 mm/24h.

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Lunedì 5 novembre 2018

Figura 14 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 5 e 00 UTC del 6
novembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Nel giorno 5 novembre la struttura depressionaria presente sulla Sardegna è evoluta in una
saccatura è si è allontanata verso il medio Adriatico; contemporaneamente si è formato una nuova
e profonda circolazione di bassa pressione sulle coste settentrionali atlantiche iberiche ed in quota
è ripreso il flusso di aria umida dai quadranti meridionali sul territorio piemontese (Figura 14).
Si è avuta un’ulteriore intensificazione delle precipitazioni, in particolare nella seconda parte della
giornata e sui settori settentrionali ed occidentali del territorio piemontese; una decina di
pluviometri della rete ARPA Piemonte hanno registrato valori superiori ai 100 mm/24h con picco
massimo a Barge (CN) di 140.6 mm.
Sono stati nuovamente registrati incrementi delle portate dei corsi d’acqua con valori più
significativi su Pellice e Orco in provincia di Torino, Sesia nel vercellese e Strona di Omegna (VB)
nell’Ossola, rimanendo ovunque al di sotto dei livelli di guardia. Condizioni di pena ordinaria anche
per il fiume Po.

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Martedì 6 novembre 2018

Figura 15 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 06 UTC del 6 e 00 UTC del 7
novembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Il 6 novembre il nucleo della depressione è traslato verso la Francia avvicinandosi all’arco alpino
piemontese e facendo affluire aria più fresca instabile in quota sul Piemonte mentre ha continuato
a persistere il flusso di umidità dal Mediterraneo (Figura 15).
In tali condizioni è ancora aumentata l’intensità delle precipitazioni. I valori precipitativi più elevati
sono stati registrati sul settore settentrionale e nordoccidentale del Piemonte.
Il picco precipitativo massimo in 3 ore si è registrato a Sambughetto in Valle Strona nella provincia
di Verbania con 68.6 mm; in tale località sono caduti anche 100 mm/6h superati solo dai 115.8
mm/6h ad Ala di Stura, nelle valli di Lanzo in provincia di Torino. Il pluviometro di Ala di Stura ha
registrato anche i picchi massimi in 12 e 24 ore con 175.4 e 251.8 mm rispettivamente.
Inoltre i 100 mm in 12 ore sono stati superati in 13 pluviometri piemontesi della rete ARPA
Piemonte mentre 6 stazioni pluviometriche hanno oltrepassato la soglia dei 200 mm in 24 ore.
La persistenza delle precipitazioni ha determinato l’incremento dei livelli idrometrici dei fiumi
principali e secondari, dal Torinese al Verbano. I livelli di guardia sono stati superati da Pellice,

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Chisone, Stura di Lanzo, Orco, Malone, Elvo, Sesia e Cervo; Il Po è stato in piena nel tratto torinese
con valori oltre le soglie di guardia. In crescita sopra il livello di guardia anche il lago Maggiore con
un incremento di circa 2 cm/ora.
Mercoledì 7 novembre 2018

Figura 16 - Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa tra le ore 00 e 18 UTC del 7 novembre 2018,
intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati ECMWF

Il 7 novembre il minimo depressionario si è allontanato gradualmente verso il medio e basso
Tirreno (Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.): in tale giornata i fenomeni precipitativi
hanno avuto una drastica riduzione con valori deboli o moderati sul Piemonte settentrionale e
nordoccidentale e residui forti picchi sul Verbano al primo mattino.
Tuttavia dal punto di vista idrometrico è in tale giorno che sono stati raggiunti i colmi di piena più
importanti, a causa del forte stato di umidificazione dei suoli che ha amplificato la risposta
idrologica dei bacini.
La piena del Toce in transito a Candoglia (VB) ha raggiunto i 6.09 m intorno alla mezzanotte del 7,
oltrepassando di 90 cm il livello di guardia, con una portata di circa 1280 mc/sec. Il Sesia a Palestro
(in provincia di Pavia al confine con il Piemonte) ha registrato il suo massimo di 4,64 m superando
nuovamente il livello di guardia e raggiungendo una portata di 2400 mc/sec. L’Orco a San Benigno

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(TO) e lo Stura di Lanzo a Lanzo (TO) hanno rispettivamente generato un picco di 3 m e 2.75 m,
oltrepassando entrambi i livelli di guardia con portata di circa 600 mc/sec. I livelli idrometrici di
tali corsi d’acqua hanno iniziato a decrescere nella notte del 7 novembre fino a raggiungere una
situazione di normalità nella mattinata dell’8.
Per quanto riguarda il fiume Po I colmi hanno raggiunto, tra la serata del 6 e il primo pomeriggio
del 7 novembre, i 4.50 m a Carignano (TO) con una portata di circa 900 mc/sec, 4.1 m a Torino
Murazzi con portate dell’ordine di 1200 mc/sec, 4.98 m a Crescentino (VC) con circa 3600 mc/sec,
4.24 m a Valenza (AL) a valle della confluenza con il Sesia con una portata di circa 4600 mc/sec e,
nella seconda metà del pomeriggio, a Isola S. Antonio (AL) con un valore di 6.66 m e portata di
circa 5500 mc/sec.
I livelli del Po hanno iniziato a decrescere, a partire da Carignano, dalla mattina del 7 fino alla
mezzanotte dell’8 alla sezione di Isola S. Antonio.
Il Lago Maggiore ha registrato nella serata del 7 il colmo principale di 5.75 m approssimandosi al
livello di pericolo, per poi decrescere lentamente a partire dal 9. Il Lago d’Orta ad Omegna (VB) ha
raggiunto il livello di guardia nella serata del 6 novembre e il colmo, pari a 2.04 m, nel tardo
pomeriggio del 7. I livelli del Lago Maggiore e d’Orta si sono mantenuti sopra i livelli di guardia fino
alla mezzanotte del 14 novembre.
Dal punto di vista nivometrico al termine delle nevicate (7 novembre), alle quote superiori i 2300-
2500 m si sono misurati 170-220 cm di neve sui settori settentrionali con punte di 280 cm a Passo
del Moro, 120-200 cm su Alpi Graie e Alpi Cozie settentrionali con punte di 230 cm al Rifugio
Gastaldi, 50-90 cm su Alpi Cozie meridionali e Alpi Marittime, valori inferiori su Alpi Liguri.
Ulteriori dettagli possono essere ricavati dal seguente rapporto elaborato da ARPA Piemonte:
http://www.arpa.piemonte.it/news/pubblicato-il-rapporto-sullevento-idromoteorologico-del-27-
ottobre-7-novembre-2018

Il giorno più freddo della stagione autunnale è risultato lunedì 19 novembre quando un nucleo di
aria fredda proveniente dall’Europa orientale ha lambito l’arco alpino portandosi da un’area
compresa tra l’Austria e la Baviera fino alla Francia occidentale a fine giornata (Figura 17).

Il Piemonte ha sperimentato un calo termico favorito da un flusso da est, nordest nei bassi strati
dell’atmosfera; il 19 novembre è risultato anche l’unico giorno dell’autunno in cui la media delle
temperature minime in pianura è stata inferiore a 0°C, con un valore pari a -0.7°C. Anche in
questa occasione comunque non sono stati stabiliti record termici.
Quando la circolazione depressionaria si è portata sulla Francia ha attivato un flusso
sudoccidentale di aria umida dal mar Ligure in quota e si sono verificate precipitazioni deboli o
localmente moderate, per la prima volta a carattere nevoso anche a quote collinari sui rilievi alpini
ed appenninici.

13 gennaio 2019                     Il Clima in Piemonte nell’Autunno 2018                                 19
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Figura 17 - Evoluzione della temperatura (colori) e dell’'altezza di geopotenziale a 500 hPa (isolinee) tra le ore
06 UTC del 19 e 00 UTC del 20 novembre 2018, intervallata ogni 6 ore. Elaborazione Arpa Piemonte su dati
ECMWF

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Temperature
L’autunno 2018 ha fatto registrare un’anomalia positiva di temperatura media di circa 2.2°C
rispetto alla norma climatica 1971-2000, ponendosi al terzo posto tra le stagioni autunnali più
calde degli ultimi 61 anni.

Tutti i tre mesi autunnali hanno avuto un’anomalia termica positiva ed il contributo maggiore è
stato dato dal mese di settembre (Tabella 1); le temperature massime e minime hanno avuto lo
stesso scostamento positivo (cfr. Tabella 2 e Tabella 3).

                                         Anomalia (°C)               Posizione           Media in pianura (°C)

            Settembre 2018                     +2.8               3° più caldo                      +19.6
            Ottobre 2018                       +2.3                6° più caldo                     +14.0
            Novembre 2018                      +1.7                9° più caldo                     +8.3
            Autunno 2018                       +2.2               3° più caldo                      +14.0

Tabella 1 - Temperature medie mensili in Piemonte nell’autunno 2018. Per ciascun mese è riportata
l’anomalia delle temperature medie mensili in °C rispetto alla media 1971-2000, la posizione relativa
rispetto al corrispondente mese più caldo o più freddo dell’intera serie storica ed il valore medio sulle
località pianeggianti.

                                                      Media in
   Temp
               Anomalia(°C)        Posizione          pianura    % record            Luogo                  Data        °C
    max
                                                        (°C)

Settembre          +3.4           5° più caldo          26.0         2

Ottobre            +2.6           8° più caldo          19.0         13       Candoglia Toce (VB)     24-ott-2018     32.0
Novembre           +0.9          22° più caldo          11.2         0

Autunno            +2.3           4° più caldo          18.7         0

Tabella 2 . Temperature massime mensili in Piemonte nell’autunno 2018. Per ciascun mese è riportata l’anomalia
delle temperature medie massime mensili in °C rispetto alla norma 1971-2000, la posizione relativa rispetto al
corrispondente mese più caldo o più freddo dell’intera serie storica, il valore medio sulle località di pianura, la
percentuale di stazioni meteorologiche che hanno fatto registrare il loro record di temperatura massima, ed infine
dove e quando si è osservato il valore giornaliero più alto. In rosso (caldo) o blu (freddo) i mesi nelle prime 10 posizioni
storiche, in grassetto quelli tra le prime tre. Sono prese in considerazione solo le stazioni attive da almeno 5 anni.

Nonostante sia stata una delle stagioni autunnali più calde, sono risultati assenti i record di
temperatura massima ed anche quelli di temperatura minima per il periodo autunnale.

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                                                   Media in
   Temp
              Anomalia(°C)         Posizione       pianura      % record            Luogo              Data           °C
    min
                                                     (°C)

Settembre          +2.0          5° più caldo        14.8           0
Ottobre            +2.0          6° più caldo        10.5           0
Novembre           +2.5          4° più caldo         6.5           0
Autunno            +2.2          4° più caldo        10.6           0

Tabella 3 - Temperature minime mensili in Piemonte nell’autunno 2018. Per ciascun mese è riportata l’anomalia
delle temperature medie minime mensili in °C rispetto alla norma 1971-2000, la posizione relativa rispetto al
corrispondente mese più caldo o più freddo dell’intera serie storica, il valore medio sulle località di pianura, la
percentuale di stazioni meteorologiche che hanno fatto registrare il loro record di temperatura minima, ed infine dove
e quando si è osservato il valore giornaliero più basso per una stazione avente quota inferiore a 700 m. In rosso (caldo)
o blu (freddo) i mesi nelle prime 10 posizioni storiche, in grassetto quelli tra le prime tre. Sono prese in considerazione
solo le stazioni attive da almeno 5 anni.

L’esame della distribuzione territoriale delle anomalie termiche rispetto alla media climatica del
periodo 1971-2000 (Figura 18) evidenzia come tutto il territorio piemontese abbia registrato valori
di temperatura superiori alla norma, con scostamenti maggiori sul settore centro-settentrionale
del Piemonte e più contenuti sull’Appennino e sui rilievi alpini compresi tra Alpi Liguri e Cozie
settentrionali.

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Figura 18 - Anomalia della temperatura minima (in alto a sinistra), massima (in alto a destra) e media (in
basso) nell’autunno 2018 rispetto alla media del periodo 1971-2000.

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                   MEDIA DELLE TEMPERATURE MASSIME IN AUTUNNO

   22.0

   20.0

   18.0

   16.0
                                                                                         1991-2015
   14.0
                                                                                         2018
   12.0

   10.0

     8.0

     6.0
              AL       AT      BI       CN          NO         TO            VB *   VC

                            TEMPERATURE MEDIE IN AUTUNNO

   16.0

   14.0

   12.0

   10.0
                                                                                         1991-2015
     8.0
                                                                                         2018

     6.0

     4.0

     2.0

     0.0
              AL       AT      BI       CN          NO         TO            VB     VC

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                  MEDIA DELLE TEMPERATURE MINIME IN AUTUNNO

   14

   12

   10

    8
                                                                                                   1991-2015
                                                                                                   2018
    6

    4

    2

    0
            AL        AT          BI         CN         NO          TO            VB *        VC

Figura 19 – Andamento della temperatura massima, media e minima mensile nei capoluoghi di provincia
nell’autunno 2018 rispetto alla climatologia del periodo 1991-2015 (fonte Arpa Piemonte)
(*Periodo di riferimento 2000-2015 per Verbania e Biella)

Anche nei capoluoghi di provincia, le temperature sono state ovunque superiori ai valori climatici
del periodo 1991-2015.

Il valore più alto delle temperature massime giornaliere è stato raggiunto in prevalenza nel mese
di settembre: l’11 a Cameri (NO), Montaldo Scarampi (AT), Vercelli, Biella e Pallanza (VB), il 12 ad
Alessandria e Boves (CN) e il 13 a Torino, dove è stato anche raggiunto il massimo più elevato pari
a 33.5 °C; unica eccezione il 24 ottobre a Biella.

I valori più bassi sono stati registrati nel mese di novembre: il 19 ad Alessandria, Boves (CN),
Torino e Vercelli, il 21 a Cameri (NO) e Pallanza (VB) ed il 29 e 30 a Montaldo Scarampi (AT). Il
picco negativo di -2.8°C è stato registrato a Boves (CN).
Nel mese di novembre si sono verificati i primi giorni di gelo con temperatura minima
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Precipitazioni
La stagione autunnale 2018 è stata la settima più piovosa degli ultimi 61 anni, con circa 478 mm
medi di precipitazione caduta ed un surplus pluviometrico attorno ai 167 mm (pari al 54%) rispetto
alla climatologia del periodo 1971-2000.
Il contributo determinante all’anomalia pluviometrica positiva è stato dato dall’evento
pluviometrico dei giorni 27 ottobre-7 novembre 2018. In tale occasione le piogge sono state
intense e persistenti ma i record di precipitazione in 24 ore per la stagione autunnale si sono
verificati solo in 3 stazioni pluviometriche della rete ARPA Piemonte (Tabella 5) in quanto non sono
stati superati i picchi raggiunti negli episodi alluvionali autunnali degli anni passati.

                  Anomalia                          Media                                           Data e ora
                                  Posizione                     % record            Luogo                            mm
                    (%)                             (mm)                                              (UTC)
Settembre           -57         18° più secco        42.9           1

                                                                                                   30-ott-2018
Ottobre             +84          6° più umido        244.7         22           Larecchio (VB)                      219.3
                                                                                                    07:20 UTC

                                                                                                   06-nov-2018
Novembre           +141         13° più umido        189.6          1          Ala di Stura (TO)                    251.8
                                                                                                    19:30 UTC

Autunno             +54          7° più umido         478           1

Tabella 5 - Precipitazioni cumulate medie in Piemonte nell’autunno 2018. E’ riportata l’anomalia percentuale dalla
norma 1971-2000, la posizione relativa rispetto alla stagione corrispondente più secca o più piovosa dell’intera serie
storica, il valore medio, la percentuale di stazioni meteorologiche che hanno fatto registrare il loro record di
precipitazione cumulata in 24 ore ed infine dove e quando si è osservato il valore più intenso. Il mese è evidenziato in
colore arancione (secco) o blu (umido) se si trova nelle prime 10 posizioni storiche, in grassetto se è tra le prime tre.
Sono prese in considerazione solo le stazioni attive da almeno 5 anni.

L’analisi della distribuzione spaziale dell’anomalia di precipitazione rispetto alla norma del periodo
1971-2000 (Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.) mostra come il Piemonte
settentrionale sia stato la zona in cui il surplus precipitativo è stato maggiore; rilevante l’anomalia
pluviometrica positiva anche sul settore occidentale della provincia di Torino. Soltanto la parte più
orientale della provincia di Alessandria, nella zona di Tortona e Novi Ligure, ha avuto un leggero
deficit pluviometrico.

13 gennaio 2019                            Il Clima in Piemonte nell’Autunno 2018                                           26
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Figura 20 - Anomalia della precipitazione nell’autunno 2018 rispetto alla media del periodo 1971-2000.
Elaborazione ARPA Piemonte

Nei capoluoghi di provincia (Figura 21) le precipitazioni sono sempre state superiori alla media
1991-2015, tranne che a Cameri (NO). Gli scostamenti variano da 46.5 mm in meno a Cameri (NO)
fino a 242 mm in più a Pallanza (VB).
I giorni piovosi sono stati sensibilmente superiori alla media del periodo 1991-2015 e variano da
un minimo di 23 ad Alessandria fino a un massimo di 37 a Boves (CN).
Il giorno con la maggior quantità di pioggia è stato il 28 ottobre ad Alessandria ed il 29 ottobre
negli altri capoluoghi, con il valore più elevato pari a 149.2 mm a Pallanza (VB).

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                        Precipitazioni e giorni piovosi dell'autunno 2018 e media climatologica

        1000                                                                                                          40
         900                                                                                                          35
         800
                                                                                                                      30

                                                                                                                           n° giorni piovosi
         700
         600                                                                                                          25
   mm

         500                                                                                                          20
         400                                                                                                          15
         300
                                                                                                                      10
         200
         100                                                                                                          5

          0                                                                                                           0
                   AL           AT            BI             CN         NO             TO          VB         VC

                                pioggia 1991-2015                             pioggia 2018

                                giorni piovosi 2018                           giorni piovosi 1991_2015

Figura 21 - Andamento della precipitazione cumulata e del numero di giorni piovosi nei capoluoghi di provincia del
Piemonte (in azzurro) nell’autunno 2018 rispetto alla media 1991-2015 (in celeste chiaro).(* Periodo di riferimento
2000-2015 per Verbania e Biella)

Vento
Nell’autunno 2018 nei capoluoghi di provincia la velocità media stagionale del vento è variata da
1.2 m/s a Boves (CN) fino a 2.3 m/s di Montaldo Scarampi (AT), mentre il valore più elevato di
raffica (24.3 m/s) è stato misurato a Montaldo Scarampi (AT) il 30 ottobre durante l’evento di
precipitazione del 27 ottobre-7 novembre.

                             Velocità Massima         Data                        Velocità Massima                   Data
          Località            media      raffica massima            Località       media    raffica                massima
                              (m/s)       (m/s)      raffica                       (m/s)     (m/s)                  raffica
   Alessandria Lobbi           1.9         21.6       29/10        Oropa (BI)        2        20.8                   29/10
      Boves (CN)               1.2         19.6       29/10      Pallanza (VB)      1.8       16.9                   29/10
      Cameri (NO)              1.6         13.8       29/10       Torino Alenia     1.7       14.3                   29/10
Montaldo Scarampi (AT)         2.3         24.3       30/10          Vercelli       1.3       16.1                   29/10
Tabella 6 - Velocità media e massima raffica misurate nei capoluoghi di provincia

                  velocità media                                                                         quota stazioni
                                          raffica media (m/s)         raffica massima (m/s)
                      (m/s)                                                                                (m s.l.m)
    AL                  1.6                           6.5                        33.6                         700
    AL                  3.1                           9.3                        32.6                        1500
    AL                  5.6                           14.1                       33.7                        2500
    AT                  1.9                           6.4                        24.3                         700
    BI                  1.7                           5.5                        21.5                         700
    BI                   2                             6                         20.8                        1500
    CN                  1.3                           5.3                        19.6                         700
    CN                  4.5                           10.6                       28.5                        1500

13 gennaio 2019                               Il Clima in Piemonte nell’Autunno 2018                                                           28
Sistemi Previsionali - Arpa Piemonte

   CN                 2.3                     8.7                       33.3                           2500
   NO                 1.6                     5.8                       17.6                           700
   TO                 1.2                     5.5                       29.7                           700
   TO                 1.9                     8.1                       19.3                           1500
   TO                 1.3                     6.7                       20.9                           2500
   VB                 1.2                     5.7                       19.8                           700
   VB                 3.2                     9.4                       29.3                           1500
   VB                 1.6                     8.3                       29.1                           2500
   VC                 1.6                     5.9                       19.9                           700
   VC                 1.1                     5.9                       22.4                           2500
Tabella 7 - Velocità media, raffica media e massima, mediate per provincia e per fasce altimetriche

Nell’autunno 2018 si sono avuti 4 eventi di foehn (1 a settembre, 1 ad ottobre e 2 a novembre).

Nebbie
I giorni di nebbia ordinaria (visibilità inferiore ad 1 km) sono stati inferiori rispetto alla climatologia
recente del periodo 2004-2017, ossia 27 invece di 46, con un’anomalia negativa del 41%.

                 Giorni nebbia         Climatologia giorni nebbia      Giorni nebbia fitta   Climatologia giorni nebbia
              ordinaria (vis < 1 km)      ordinaria (vis < 1 km)          (vis < 100 m)          fitta (vis < 100 m)

Settembre               3                           7                             0                      0
Ottobre                14                          20                             1                      3
Novembre               10                          19                             1                      4
Autunno                27                          46                             2                      7

I fenomeni nebbiosi sono risultati ancora più deficitari negli episodi di nebbia fitta (solo 2 rispetto
agli 8 attesi). In autunno in Piemonte le nebbie si verificano in prevalenza nei mesi di ottobre e
novembre e sono mancati dei periodi prolungati di stabilità anticiclonica.

13 gennaio 2019                          Il Clima in Piemonte nell’Autunno 2018                                           29
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