Articoli di Moda di Federazione Moda Italia - 20 gennaio 2017 - primo ...

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Articoli di Moda di Federazione Moda Italia - 20 gennaio 2017 - primo ...
Articoli di Moda
                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

LEGALITÀ MI PIACE: MAXI SEQUESTRO DI 600 CAPI VENDUTI ILLECITAMENTE
                       Si sono concluse le indagini della Polizia locale di Milano, coordinate dal comandante
                       Antonio Barbato, che hanno portato al sequestro di 600 capi di abbigliamento griffati per un
                       valore di oltre 25mila euro venduti illecitamente in un negozio di via Plinio. L’attività
                       investigativa dell’Unità Reati Predatori della Polizia locale è partita lo scorso 5 gennaio dopo
                       la richiesta d’intervento da parte di un esercizio commerciale di Corso Buenos Aires. Gli
                       addetti alla sorveglianza del negozio avevano infatti fermato una donna che aveva con sé,
                       all’interno di una borsa, due pantaloni di marca con il dispositivo antitaccheggio attivo. La
                       donna, all’arrivo della Polizia locale, si era difesa dichiarando di aver acquistato a poco prezzo
                       i due capi d’abbigliamento in un negozio vicino, in via Plinio appunto. Ad insospettire gli
                       inquirenti è stata in particolare l’esposizione in saldo di alcuni prodotti di nuova collezione e
                       di altri in vendita esclusiva nei negozi autorizzati. A questi si aggiungevano inoltre capi
                       d’abbigliamento della collezione estiva 2017 ancora non in vendita nella rete commerciale.
                       L’inchiesta ha messo in luce una collaudata attività illecita ai danni di almeno 20 esercizi delle
                       principali arterie commerciali milanesi e di 35 marchi di moda. Gli agenti dell’Unità Reati
                       Predatori hanno deferito all’autorità giudiziaria per ricettazione la titolare del negozio di via
                       Plinio e stanno procedendo alla restituzione della merce recuperata ai legittimi rivenditori. Per
                       il Presidente di Federazione Moda Italia e FederModaMilano, Renato Borghi: «Mi
                       complimento personalmente ed a nome delle imprese associate a FederModa per l’importante
                       azione investigativa della Polizia Locale di Milano, coordinata dal Comandante Antonio
                       Barbato, che ha portato al maxi sequestro di capi di abbigliamento in Via Plinio. Il rispetto
                       della legalità, la lotta alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale sono temi
                       costantemente al centro della nostra attenzione e prerequisiti fondamentali per il prosperare
                       delle attività economiche legali. Conforta molto gli operatori onesti, in un momento che è
                       ancora di difficoltà, constatare l’efficacia delle azioni delle Forze dell’Ordine nei confronti di
                       questi reati».

SALDI INVERNALI: TORNA IL SEGNO MENO NEL SECONDO MONITORAGGIO
                       In occasione della seconda rilevazione dei saldi, grazie alla preziosa e fattiva collaborazione
                       delle Associazioni provinciali sull'intero territorio nazionale, Federazione Moda Italia ha
                       riscontrato una certa stabilità delle vendite, anche se con il segno “meno” del dato medio pari
                       a -0,8% rispetto al dato dello stesso periodo di giorni di saldo del 2016. Numerose sono le
                       segnalazioni delle aziende che hanno risposto al questionario delle Regioni Abruzzo
                       (L'Aquila, Chieti e Pescara), Campania (Napoli, Salerno), Emilia Romagna (Bologna, Ferrara,
                       Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), Friuli Venezia Giulia (Pordenone e
                       Trieste), Lazio (Rieti e Roma), Liguria (Genova, Imperia e Savona), Lombardia (Bergamo,
                       Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio,
                       Varese), Piemonte (Alessandria, Asti, Cuneo, Torino), Puglia (Bari, Foggia, Lecce), Sardegna
                       (Cagliari, Oristano), Sicilia (Caltanissetta, Palermo e Ragusa), Toscana (Arezzo, Grosseto,
                       Firenze, Pisa e Siena), Umbria (Perugia), Veneto (Belluno, Padova, Rovigo, Venezia, Verona,
                       Vicenza). Il 21% delle aziende che ha risposto ai questionari ha riscontrato in questo secondo
                       monitoraggio un incremento ed il 38% una stabilità degli incassi, a fronte di un 39% che ha
                       avuto un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2016. Il dato rispecchia ed acuisce le
                       difficoltà di natura metereologica, con il 59% delle aziende italiane che ha registrato,
                       mediamente, un incremento o stabilità.

  Federazione Moda Italia: C.so Venezia 53 – 20121 Milano tel. 02.76.015.212 - fax 02.76.003.779 fedmoda@confcommercio.it
                                      www.federazionemodaitalia.it – C.F. 80057730154
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                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

MIPEL: TESSERE TOP-BUYER AI SOCI CON PARTNERSHIP FEDERAZIONEMODAITALIA
                       Grazie alla partnership tra Federazione Moda Italia e MIPEL, tutte le aziende italiane del
                       settore moda associate avranno la possibilità di accedere, con una tessera riservata «TOP
                       BUYER», alla manifestazione fieristica MIPEL-TheBagshow – che si terrà dal 12 al 15
                       febbraio 2017 a FieraMilano-Rho. La tessera «TOP BUYER» dà diritto ai seguenti vantaggi:
                       accesso diretto alla manifestazione senza attese (fast lane), presentandosi alla Reception 6/10
                       del MIPEL, semplicemente con la stampa dell’accredito effettuato; light lunch gratuito presso
                       il Glammy Bistrot, collocato lungo la balconata del Padiglione 10; partecipazione al talk show
                       “Il futuro dello scouting”, riservato esclusivamente ai più importanti buyer italiani e stranieri,
                       previsto per domenica 12 febbraio alle ore 12.00 presso l'area THE GLAMOUROUS;
                       partecipazione attiva al concorso speciale THEICONS, con votazione dei prodotti preferiti per
                       ogni tendenza. MIPEL ha messo a disposizione di Federazione Moda Italia alcuni inviti
                       esclusivi al cocktail di inaugurazione della mostra “Inside Out. The Social life of Bags” che si
                       terrà a Palazzo Morando (in Via Bagutta 24 a Milano) lunedì 13 febbraio 2017 dalle ore
                       19.00. Gli inviti per questo evento sono limitati e ad esaurimento. I soci interessati a ricevere
                       la tessera «TOP BUYER» dovranno preregistrarsi (accredito gratuito) al sito
                       http://app.mailvox.it/nl/pve1px/h0l3mt/kiifg0/uf/3/aHR0cDovL2JpdHEuaXQvY3VzdG9tL21
                       pcGVsL3JlZ2lzdGVy?_d=20I&_c=ef36278a ed inserire, nella sezione dedicata al «Codice
                       invito» la password (che potrà essere richiesta agli Uffici di Federazione Moda Italia:
                       info@federazionemodaitalia.it).

THEONEMILANO: IL SALONE HAUT-À-PORTER È UN PROGETTO SOLIDO E AFFIDABILE
                       TheOneMilano è nato dall’impegno di organizzatori fieristici dalla lunga tradizione e di
                       provata esperienza nel mondo del fashion. TheOneMilano, in programma dal 24 al 27
                       febbraio 2017 a fieramilanocity, si annuncia come un appuntamento di primo piano per il
                       settore grazie a una proposta ricca e in linea con l’evoluzione dei gusti e dello stile. La
                       manifestazione non delude, dunque le attese più ottimistiche e si muove con decisione verso la
                       sua prima edizione, già inserita tra gli eventi più attesi della prossima Milano Fashion Week.
                       Tra gli espositori già confermati figurano brand affermati come Gianfranco Ferré Furs, Diego
                       M, Manzoni 24, Fabio Gavazzi by Fureco, Sfizio, Nuovo Borgo, Genny Pellicce, Biancalancia
                       e Creazioni Antonella che hanno creduto subito nella forza del nuovo progetto espositivo, e
                       giovani realtà produttive come Isabeau e Via Cappella che hanno scelto TheOneMilano per
                       presentarsi alla platea degli operatori internazionali. Nel dettaglio, ad oggi sono già presenti
                       116 collezioni di abbigliamento donna (che spaziano dalla maglieria ai cappotti, dagli abiti da
                       sera alle camicie new elegant, dalla pellicceria al luxury sportswear), 13 collezioni esclusive
                       di abbigliamento in pelle e 10 di accessori. Per la sezione specializzata Elements al momento
                       si sono iscritti una ventina di espositori in grado di rappresentare il top del know how nel
                       settore delle pelli per pellicceria, delle concerie e dei complementi quali bottoni, fodere e altri
                       accessori.

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                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

SIAE: FINO AL 28 FEBBRAIO I SOCI POSSONO ACCEDERE AGLI SCONTI IN CONVENZIONE
                       Siae (Società Italiana Autori Editori) comunica che per l’anno 2017 non verranno applicati
                       aumenti relativi ai compensi per diritto d'autore nelle fattispecie previste dalla convenzione in
                       vigore con la nostra Organizzazione. Il pagamento del diritto d'autore in convenzione, da parte
                       delle sole imprese associate al Sistema Confcommercio, sarà possibile soltanto fino al 28
                       febbraio 2017.

COMMERCIO AL DETTAGLIO: SI CERCANO NEI NEGOZI PLUS OFFERTI DA SHOP ONLINE
                       Su Intimoretail (http://www.intimoretail.it/news/leggi?id_news=1762) sono stati diffusi i
                       risultati dell’indagine ‘Making the Digital Connection: Why Physical Retail Stores Need a
                       Reboot’ realizzata dal Digital Transformation Institute di Capgemini. Lo studio, realizzato
                       intervistando 6mila consumatori e 500 executive del settore retail in nove paesi, Stati Uniti,
                       Cina, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svezia, evidenzia come
                       per i consumatori i punti vendita fisici non siano in grado di offrire le funzionalità che si
                       trovano nei negozi online. Il 71% degli acquirenti intervistati trova che nei negozi fisici
                       confrontare i prodotti sia difficile, il 66% è infastidito dalle lunghe code alle casse, il 65% si
                       lamenta della scarsa rilevanza delle promozioni offerte nei negozi fisici. Mentre il 65% non
                       riesce semplicemente a trovare il prodotto che desidera. Per ridurre la dipendenza dai retailer
                       tradizionali, i consumatori stanno esplorando anche nuovi modelli di acquisto al dettaglio: il
                       57% (il 62% in Italia) in futuro è disposto ad acquistare direttamente dal produttore o da
                       player tecnologici come Google, Apple e Facebook (59%, in Italia il 63%), in caso di
                       partnership con retailer locali per l'ultima tratta della consegna. Nel complesso, il 71% dei
                       consumatori è disposto a scavalcare i retailer tradizionali. Nonostante questa insoddisfazione,
                       i consumatori riconoscono ancora ai punti vendita fisici un ruolo importante nella loro
                       esperienza di acquisto: il 70% desidera sempre toccare con mano i prodotti prima di
                       acquistarli. Inoltre, vi è l'aspettativa di ritrovare nel punto vendita non solo le medesime
                       funzionalità disponibili online, ma anche ulteriori incentivi. Ad esempio, il 75% dei
                       consumatori intervistati prima di recarsi in un negozio desidera sapere se la merce sia
                       disponibile, il 73% si aspetta la consegna in giornata dei prodotti acquistati in-store. Inoltre il
                       57% (in Italia il 59%) dei consumatori vorrebbe all’interno dei negozi spazi di socialità,
                       esperienze utili per imparare e farsi ispirare, come corsi di cucina o fai-da-te. Infine, sette
                       consumatori su dieci (68%) si aspettano punti fedeltà per ogni visita effettuata in negozio,
                       mentre il 61% desidera carte fedeltà che offrano sconti sugli acquisti, una percentuale che sale
                       al 66% tra i consumatori italiani. Sul fronte dei retailer, il 54% (58% in Italia) è consapevole
                       della propria lentezza nel digitalizzare i punti vendita fisici. La digitalizzazione all'interno del
                       punto vendita rappresenta per questo una priorità aziendale per il 78% degli executive
                       intervistati. Il 40% degli executive afferma di essere ancora impegnato a implementare le basi
                       tecnologiche, come il WiFi in-store (con un incoraggiante 24% se si considera l’Italia), mentre
                       una proporzione simile lamenta il fatto che i responsabili di negozio non promuovano le
                       iniziative digitali presenti nei punti vendita. Il 43%, che in Italia scende al 32%, si dice
                       impossibilitato a misurare il ROI delle iniziative digitali in-store nonostante l'elevato utilizzo.
                       Nel complesso, solo il 18% degli executive interpellati ha implementato iniziative digitali su
                       scala da cui sta ottenendo vantaggi importanti.

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                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

DAL NOSTRO INVIATO AL PITTI UOMO: SEGNALI DI RIPRESA LENTI E CONTRASTANTI
                       Il nostro inviato al Pitti Uomo, il giornalista Bruno Galante, ci parla in un articolo pubblicato
                       sul sito LeMeridie.it (http://www.lemeridie.it/2017/01/16/pitti-uomo-segnali-ripresa-lenti-
                       contrastanti/) di una partenza col botto, martedì 10 in occasione della presentazione in grande
                       stile a Palazzo Vecchio con il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il Presidente
                       della Regione Toscana Enrico Rossi, i vertici di Pitti Immagine e con il sindaco Dario
                       Nardella a fare gli onori di casa. “Va sfatato il principio per cui non c’è bisogno di investire
                       sulle cose che vanno bene. È l’opposto: è l’eccellenza che va sostenuta in un settore così
                       competitivo”, con tale proclama il neo ministro aveva riscosso consensi e applausi ed aveva
                       seminato entusiasmo su Pitti Uomo 91. Ed in effetti il primo giorno è stato un continuo
                       esplodere di iniziative e fuochi d’artificio che hanno illuminato ed arricchito la città. Ancora
                       non sono stati comunicati i dati ufficiali delle presenze e dei buyer – la manifestazione ha
                       chiuso i battenti venerdì 13 – ma gli organizzatori ventilavano la presenza di 36mila
                       partecipanti, numeri non ancora confermati e neppure smentiti. Si trattava di comprendere
                       l’atteggiamento degli americani che nei primi nove mesi del 2016 hanno fatto registrare un
                       crollo della domanda del 10 percento seppur controbilanciata da un incremento delle vendite
                       in Germania del 7,1 percento, del Regno Unito +7,7 percento e della Spagna +13,5 percento.

PITTI E WHITE: DATI SULLE PRESENZE
                       PambiancoNews (http://www.pambianconews.com/2017/01/17/partecipazione-pitti-e-white-
                       bene-i-buyer-stranieri-meno-gli-italiani-207088/) ha pubblicato i dati delle presenze al Pitti
                       Immagine Uomo che ha chiuso la 91esima edizione a quota 36.000 visitatori complessivi e
                       24.300 compratori, di cui 8.800 stranieri e 15.500 italiani, questi ultimi in flessione del 3,5%
                       rispetto a gennaio 2016. Ai primi posti della classifica delle presenze: Germania, Giappone,
                       Uk, Francia, Spagna, Olanda, Cina e Stati Uniti. In recupero la Russia (+14%) e l’Ucraina. In
                       aumento costante anche i principali mercati dell’Europa dell’Est e del Nord (Svezia +13% e
                       Danimarca +8%). Stabile, nel complesso, l’area del Sud-Est asiatico, ovvero Corea del Sud,
                       Hong Kong, Taiwan e Singapore. Diminuzione di presenze, invece, da parte di Paesi quali
                       Irlanda, India, Messico ed Emirati Arabi, cui si aggiunge un forte calo sul versante turco (-
                       31%). Al White, salone della moda contemporary patrocinato dal Comune di Milano, si sono
                       registrate presenze in aumento rispetto all’edizione di gennaio 2016. I visitatori hanno infatti
                       sfiorato quota 10.000, mentre i buyer esteri hanno misurato un incremento del 18% (5.000 a
                       gennaio nel 2016). Costante, invece, la presenza di buyer italiani. L’evento ha riunito 270
                       marchi toccando quota 197 collezioni femminili, di cui 63 nell’area Only Woman.

  Federazione Moda Italia: C.so Venezia 53 – 20121 Milano tel. 02.76.015.212 - fax 02.76.003.779 fedmoda@confcommercio.it
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PITTI BIMBO 84: MODA JUNIOR IN LEGGERA CRESCITA NEL 2016 (+1,2%)
                        Fashion Network (http://it.fashionnetwork.com/news/Pitti-Bimbo-84-dati-Smi-moda-junior-
                        in-leggera-crescita-nel-2016-,782445.html#utm_source=newsletter&utm_medium=email) ha
                        pubblicato un articolo sul settore bimbo che si è trovato a scontare, così come gli altri
                        comparti della filiera Tessile-Moda, il rallentamento sul fronte internazionale, ma ha
                        beneficiato più di altri del rinnovato interesse dimostrato dal mercato nazionale. Guardando
                        alle performance oltreconfine, si prevede una crescita media annua delle vendite estere
                        corrispondente al +3,1%, che portano l’export a incidere per il 37,8% sul turnover del settore.
                        L’import subisce invece una brusca decelerazione, che porta a una stima dello 0,4% su base
                        annua. Per quanto riguarda il consumo di moda junior in Italia, la stagione autunno/inverno
                        2015-16 ha registrato, dopo anni di calo, un risultato piuttosto discreto, posizionandosi sopra
                        la media del settore Tessile-Moda: in particolare, entra in area positiva, cosa che non si
                        registrava più dall’autunno/inverno 2007-08, e segna un +0,1%. La stagione in esame non
                        presenta differenze di rilievo tra i diversi segmenti, che si muovono in maniera omogenea: il
                        segmento bambino archivia un +0,2%, il segmento bambina e neonato chiudono a +0,1%. I
                        best-seller si confermano gli stessi delle stagioni precedenti: per il bambino brillano giubbotti,
                        polo e jeans, per la bambina leggings, abiti e giubbotti. Analizzando il panorama distributivo,
                        la moda junior vede confermata la leadership delle catene, forti di una quota pari al 50,9% del
                        mercato. In controtendenza rispetto al macro settore Tessile-Moda, invece, l’e-commerce
                        sperimenta una flessione degli acquisti di moda bimbi, pari al -4,8%. Il calo va imputato
                        essenzialmente al neonato, che cede oltre il 40%, a fronte di un boom del +90% messo a
                        segno nella stagione autunno/inverno precedente; bambina e bambino, al contrario, crescono
                        rispettivamente del +10,4% e del +2,1%. Il dettaglio indipendente, la cui quota è scesa al
                        13,5% del sell-out di comparto, mostra ancora una perdita molto accentuata, pari al -16,0%,
                        dovuta soprattutto alla bambina (oltre il -28%); più contenuto il rallentamento del bambino
                        (-9,4%), mentre è in leggera crescita il neonato (+1,8%). Nonostante il contesto resti incerto,
                        per la moda junior, meno esposta di altri comparti alle fluttuazioni congiunturali, le stime
                        prevedono un mantenimento dell’evoluzione positiva anche nella prima parte del 2017, pur su
                        ritmi sempre moderati.

BENEFICENZA PER NORCIA: PROSEGUE FINO AL 23 GENNAIO LA RACCOLTA
                        Nel ringraziare le aziende che hanno contribuito alla raccolta di abbigliamento, pigiami, tute,
                        magliette e biancheria intima, AssoModa con Federazione Moda Italia, rispettivamente
                        l'Associazione di settore degli Agenti e Rappresentanti di Moda e la Federazione di Settore del
                        Dettaglio e Ingrosso Moda, aderenti alla Confcommercio, ricordano la scadenza del 23
                        gennaio per consegnare i prodotti di moda da portare direttamente alla Pro Loco di Norcia per
                        gli abitanti della città umbra interessati ancor oggi dalle continue scosse di terremoto e dai
                        disagi delle condizioni atmosferiche. Su indicazione di chi vive sul posto, abbiamo raccolto
                        pigiami      (preferibilmente    felpati)    –    uomo/donna/bambino/bambina;        tute     –
                        uomo/donna/bambino/bambina; mutande – uomo/donna/bambino/bambina; calze –
                        uomo/donna/bambino/bambina. Le aziende del settore ancora interessate a donare questo
                        genere di beni possono mettersi in contatto con la Segreteria di Federazione Moda Italia (tel.
                        02.76015212 oppure via e-mail info@federazionemodaitalia.it ) o di Assomoda (02.7750363
                        oppure via e-mail assomoda@unione.milano.it ) per l'invio dei prodotti presso gli Uffici di
                        Federazione Moda Italia.

   Federazione Moda Italia: C.so Venezia 53 – 20121 Milano tel. 02.76.015.212 - fax 02.76.003.779 fedmoda@confcommercio.it
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Articoli di Moda di Federazione Moda Italia - 20 gennaio 2017 - primo ...
Articoli di Moda
                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

MILANO: CONVEGNO SULLE NOVITÀ FISCALI 2017
                       Si terrà il 24 gennaio 2017 alle ore 10.00 presso la sede di Confcommercio Milano, Lodi,
                       Monza e Brianza in Corso Venezia 47 (Sala Orlando) un convegno gratuito e aperto a tutte le
                       imprese anche del settore Moda sulle “Novità fiscali per le imprese nell’anno 2017. La legge
                       di bilancio e altre disposizioni fiscali”. Nell’incontro, organizzato dalla Direzione Tributaria
                       di Confcommercio Milano, verranno analizzate le numerose novità di quest’anno in campo
                       fiscale: come il nuovo regime semplificato di cassa; l’imposta sul reddito di impresa (Iri); lo
                       “spesometro”; la trasmissione trimestrale delle liquidazioni Iva; la rottamazione dei ruoli di
                       Equitalia; la soppressione degli studi di settore e i nuovi indicatori di affidabilità; il maxi e
                       iper ammortamento dei beni strumentali. Per informazioni ed iscrizioni:
                       info@federmodamilano.it

MILANO: NASCE IL CLUB DELLE IMPRESE STORICHE
                       Su “Repubblica”del 17 gennaio 2017 è stato pubblicato un articolo sull’inaugurazione della
                       nascita del Club delle Imprese storiche della Confcommercio di Milano, nato per proteggere
                       6.500 botteghe storiche con più di 25 anni di attività. Per il Presidente di Confcommercio
                       Carlo Sangalli: «Sono le imprese storiche di Milano punti di eccellenza del nostro territorio
                       che vanno maggiormente valorizzati e promossi anche a livello internazionale. Il Club
                       Imprese Storiche di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza nasce con l'obbiettivo di
                       salvaguardare quelle più antiche che stanno scomparendo: in Lombardia sono 12mila le
                       imprese con più di 50 anni di attività, il 28 per cento del totale italiano. A Milano sono 6.500
                       ma in calo di 238 unità rispetto all'anno precedente e la vita media di una nuova impresa in
                       Lombardia è di meno di 15 anni (a Milano 16). Lanciamo anche la proposta di un bando per i
                       giovani imprenditori under 35 che rilevino un'attività commerciale o di pubblico esercizio di
                       piccole dimensioni con un'insegna che abbia più di 25 anni, impegnandosi a mantenerla». Il
                       bando, ha spiegato Confcommercio, potrebbe essere indetto dal Comune in via sperimentale
                       impiegando soldi pubblici con contributi a fondo perduto fino a 10mila euro.

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Articoli di Moda
                              di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

CHIETI: CHIESTA SOSPENSIONE O DILAZIONE DEI PAGAMENTI PER MALTEMPO
                       La sospensione o, almeno, la dilazione dei pagamenti in scadenza a fine mese per i
                       commercianti al dettaglio della città giunti, ormai, allo stremo delle forze anche per le
                       eccezionali nevicate che hanno colpito Chieti e dintorni dove, in pratica, i saldi invernali non
                       sono mai scattati. E’ quanto chiede Confcommercio Chieti ai fornitori degli esercizi
                       commerciali al dettaglio teatini e della provincia. Marisa Tiberio, Presidente provinciale
                       Confcommercio Chieti e di Federazione Moda Italia Chieti afferma: «Ci sono decine di
                       attività commerciali che hanno battuto l’ultimo scontrino il 5 gennaio scorso, ovvero due
                       settimane fa, senza dimenticare le numerose imprese che devono fare i conti da 48 ore, al pari
                       delle famiglie, con la prolungata mancanza di energia elettrica. E’ chiaro che la categoria è
                       esasperata ed è impossibilitata a pagare, entro fine mese, i fornitori che busseranno cassa. Per
                       questo Confcommercio Chieti, in prima linea da tempo a difesa del piccolo commercio
                       cittadino già minacciato dalla presenza asfissiante della grande distribuzione, si appella al
                       buon senso dei numerosi fornitori, specie di quelli specializzati nei settori più penalizzati
                       dall’ondata di gelo che sta colpendo il capoluogo teatino come abbigliamento, pelletterie,
                       calzature, pubblici esercizi, articoli sportivi e di tessuti. E’ in via di definizione, peraltro, un
                       dettagliato report che testimonia le difficoltà della categoria a cui si aggiungerà la presa di
                       posizione del sindaco Di Primio il quale fornirà a Confcommercio Chieti una relazione in cui
                       si certificheranno le difficoltà viarie e di accesso alla città in questi giorni, peraltro balzate alla
                       cronaca dei telegiornali nazionali, e si ricorderanno le chiusure prolungate di scuole e di uffici
                       pubblici. Chiunque potrà avere questo report per chiedere ai fornitori un gesto di solidarietà
                       nei confronti di una categoria che ha dovuto sempre cavarsela da sola ma che adesso chiede
                       aiuto per evitare la morte sua e, di conseguenza, dell’intera città». Non a caso Confcommercio
                       Chieti aveva già richiesto alla Regione Abruzzo, attraverso una lettera accorata indirizzata al
                       Presidente Luciano D’Alfonso, il riconoscimento della “calamità commerciale” a causa
                       dell’eccessiva concentrazione di centri commerciali nel tessuto urbano. In tal senso venerdì
                       Confcommercio Chieti incontrerà, nella sede della Regione a Pescara, l’Assessore regionale
                       alle attività produttive Giovanni Lolli.

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Articoli di Moda
                               di Federazione Moda Italia – 20 gennaio 2017

RIMINI: MALINO I SALDI, IPER AVVANTAGGIATI
                       Promozioni e offerte non risolvono problemi piccoli e medi esercizi. La constatazione arriva
                       da Gianmaria Zanzini, Presidente di Federazione Moda Italia Rimini: «L’andamento dei saldi
                       sarà in linea con quello del 2016 e raccogliendo le prime impressioni degli esercenti riminesi
                       qualche decimale in meno. In Emilia Romagna siamo stati gli unici a chiedere permessi per
                       fare i saldi prima o durante Natale. Ci sono più merci in giro di quanto la gente possa e voglia
                       comprare. Così l’inflazione non sale, la domanda non riparte. Lo dicono anche i dati di
                       Rimini. I prezzi salgono nei servizi, bollette e energia sono più care. Scendono, invece, per
                       moda abbigliamento. Insomma, con svendite e promozioni continue si abbassa ancora la
                       marginalità, cioè lo scarno profitto dei piccoli commercianti, mentre i consumatori sono
                       disorientati e demotivati all’acquisto da un rincorrersi infinito di Black Friday. La condizione
                       necessaria alla vera concorrenza è che tutti operino a parità di condizioni e opportunità e nel
                       mirino finiscono i parcheggi: in un iper non paghi e lo trovi sempre a ogni ora del giorno. In
                       centro storico o sul lungomare, quando e se lo trovi, lo paghi. Magari il sabato si potrebbero
                       avere tariffe più basse se non gratuite per chi va a fare acquisti.Il primo passo è aumentare il
                       rapporto di fiducia con i consumatori, fidelizzarli, alzare la qualità del nostro servizio e del
                       nostro prodotto. In questo i saldi sono un buon banco di prova. Prezzi, sconti, tipo di merce o
                       prodotto, quantità effettiva di risparmio devono essere chiari e trasparenti. Il negozio di
                       prossimità deve essere quello di cui ti puoi fidare e che decidi di scegliere per i tuoi acquisti.
                       Un luogo dove non trovi solo un buon prodotto ma una persona in grado di dare valore a
                       quanto puoi spendere».

SLANG DELLA MODA: LA PAROLA DELLA SETTIMANA E’ ASOLA
                       La parola de “Lo Slang della Moda” della settimana è: ASOLA. In inglese: BUTTONHOLE. In
                       francese: BOUTONNIÉRE. In russo: ПЕТЛЯ, УШКО. In cinese (mandarino): 锁眼 Si ricorda
                       che è on line la versione web de “Lo Slang della Moda” (www.slangdellamoda.it) con la possibilità
                       per gli utenti di tradurre i termini tipici della moda dall'italiano all'inglese, francese, russo e cinese
                       (mandarino). Lo “Slang della Moda” è un piccolo dizionario illustrato con i più comuni termini e
                       neologismi creati proprio nell'ambito della moda. Uno strumento di grande utilità per diffondere la
                       cultura del bello e del Made in Italy nel mondo, immaginato per gli operatori del dettaglio moda,
                       per gli addetti alle vendite che approcciano clienti stranieri e per i turisti stranieri stessi. Per
                       informazioni su “Lo Slang della Moda” contattare gli Uffici di Federazione Moda Italia
                       (info@federazionemodaitalia.it oppure tel. 02.76015212).

  Federazione Moda Italia: C.so Venezia 53 – 20121 Milano tel. 02.76.015.212 - fax 02.76.003.779 fedmoda@confcommercio.it
                                      www.federazionemodaitalia.it – C.F. 80057730154
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