Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO

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Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO
Anticoagulazione nella chirurgia
         non cardiaca

         Dr.ssa Luciana Lombardo
           U.O. CARDIOLOGIA
             OSP. TAORMINA
Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO
Terapia anticoagulante e
                 gestione peri - operatoria

                 Rischio                Rischio
             trombo-embolico         sanguinamenti

Storia clinica                              • Tipologia di intervento
del paziente
Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO
Anticoagulazione in chirurgia non cardiaca

Il cardiologo cosa
 deve fare?
Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO
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Controllo dell’INR:
    Trials clinici vs pratica clinica (TTR)

             Trial clinico1              Pratica clinica2,3

                                                                 66%
trattamento con warfarin
   Pazienti eleggibli a

                                                                                  44%
           (%)

                                     38%
                           25%
                                                                                                                18%
                                                                                                          9%
                             3.0 INR
    INR = International Normalized Ratio ; TTR = Tempo in Range Terapeutico (INR 2.0–3.0).
    1. Kalra L, et al. Br Med J 2000;320:1236-1239; *Pooled data: fino a 83–71% nei singoli trials.
    2. Samsa GP, et al. Arch Int Med 2000; 160:967-973. 3. Matchar DB, et al. Am J Med 2002; 113:42-51.
Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca - Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA - ANMCO
Il sanguinamento è una grave complicanza nei
                   pazienti sottoposti a chirurgia non cardiaca

   Qualsiasi sanguinamento                        Sanguinamento nel sito
                                                  chirurgico
   •Può essere fatale
                                                  •Aumenta il rischio di infezione
   •È un predittore di mortalità
                                                  della ferita
   •Aumenta la necessità di
                                                  •Può portare a reintervento
   trasfusioni che possono portare ad
   eventi avversi incluso un aumento              •Prolunga il ricovero
   della mortalità                                •Interferisce con la riabilitazione
   •Può portare a grave anemia che                ritardando la mobilizzazione e la
   può portare ad eventi avversi                  guarigione della ferita
   incluso un aumento della mortalità             •Può essere associato a ridotto
   •Aumento dei costi                             risultato funzionale
                                                  •Aumento dei costi
Schulman et al, J Thromb Haemost 2010;8:202-4
Rosencher et al, J Thromb Haemost 2010;8:1442-3
Eikelboom et al, Circulation 2009;120:2006-11
Quale gestione in ambito
       chirurgico
Cosa è necessario sapere per ridurre il rischio emorragico nei
            pazienti che fanno anticoagulante orale?

 Molecola                                          •Tipo
                                                   •Dosaggio
                                                   •Indicazione
 Paziente                                          •Rischio trombombolico/emorragico
                                                   •Funzione renale (CrCl – Cockroft-
                                                   Gault)
                                                   •Funzione epatica
                                                   •Terapie concomitanti
                                                   •Indicazione NAO approvata
 Procedura                                         •Tipo e tecnica
                                                   •Rischio emorragico
                                                   •Data dell’intervento
 Anestesia                                         •Generale e/o regionale (neuroassiale
                                                   o blocco periferico)

Dincq AS et al, Biomed Res Int. 2014;2014:385014
Cosa è necessario sapere per ridurre il rischio emorragico nei
               pazienti che fanno anticoagulante orale?

 Molecola                                          •Tipo
                                                   •Dosaggio
                                                   •Indicazione
 Paziente                                          •Rischio trombombolico/emorragico
                                                   •Funzione renale (CrCl – Cockroft-
                                                   Gault)
                                                   •Funzione epatica
                                                   •Terapie concomitanti
                                                   •Indicazione NAO approvata
 Procedura                                         •Tipo e tecnica
                                                   •Rischio emorragico
                                                   •Data dell’intervento
 Anestesia                                         •Generale e/o regionale (neuroassiale
                                                   o blocco periferico)

Dincq AS et al, Biomed Res Int. 2014;2014:385014
COSA
AVEVAMO ?
Limitazioni della terapia con VKA

        Risposta                                                                                       Numerose interazioni
      imprevedibile                                                                                        con il cibo
                                                     La terapia VKA
                                                   presenta parecchie
  Finestra terapeutica                              limitazioni che la                                  Numerose interazioni
 ristretta (INR 2,0–3,0)                        rendono difficile da usare                                 con i farmaci
                                                   nella pratica clinica

    Azione a lenta                                                                                        Farmaco-resistenza
insorgenza/cessazione
                                                                             Frequenti aggiustamenti di
                     Monitoraggio routinario                                            dose
                      della coagulazione

 Ansell J, et al. Chest 2008;133;160S-198S. Umer Ushman MH, et al. J Interv Card Electrophysiol 2008;22:129-137.
 Nutescu EA, et al. Cardiol Clin 2008;26:169-187.
Vantaggi dei NAO
Efficacia almeno pari a warfarin;
Sicurezza con ridotto N° di emorragie,
soprattutto cerebrali;
Predittivita’della risposta;
Bassa incidenza e gravita’ degli effetti
indesiderati;
Dose fissa orale;
Nessuna necessita’ di monitoraggio regolare
della coagulazione;
Basso potenziale di interazione con farmaci o
alimenti;
Rapida comparsa e scomparsa dell’effetto;
Favorevole rapporto costo-efficacia.
RE-LY®: il primo studio clinico in cui il
gigante (warfarin) esce “ridimensionato
             dopo 50 anni”
                    W vs placebo

         W vs W bassa dose

                           W vs ASA

  W vs ASA + clopidogrel

           W vs ximelagatran

        W vs dabigatran 150

                                           0      0.3   0.6   0.9   1.2   1.5 1.8 2.0
                                         Meglio Warfarin              Meglio altro trattamento

Camm J.: Oral presentation at ESC on Aug 30th 2009.
RISULTATI STUDIO RELY

              Dabigatran 150 mgx2
•Maggiore efficacia vs TAO
•Stesso rischio di sanguinamento generale
•Minor rischio di sanguinamento intracranico

              Dabigatran 110 mgx2
•Stessa efficacia TAO
•Minor rischio di sanguinamento generale
•Minor rischio di sanguinamento intracranico
RELY: il primo studio clinico in cui il gigante
     (warfarin) esce “ridimensionato”
I Nuovi Anticoagulanti Orali sono efficaci e sicuri quanto il
Warfarin nel prevenire ictus ed embolia sistemica nei pazienti
con FA?

Dabigatran        Studio RE-LY          vs Warfarin     18000
paz
Rivaroxabam        Studio ROCKET-AF vs Warfarin        14264
paz
Apixabam           Studio ARISTOTLE vs Warfarin        18201
paz
                   Studio AVERROES vs ASA                5300
paz

Tutte queste molecole mostrano di essere alternative al
warfarin o ASA in pazienti con FA non valvolare ad aumentato
rischio di ictus.
Cosa è necessario sapere per ridurre il
                    rischio emorragico nei pazienti in NAO?

 Molecola                                          •Tipo
                                                   •Dosaggio
                                                   •Indicazione
 Paziente                                          •Rischio trombombolico/emorragico
                                                   •Funzione renale (CrCl – Cockroft-
                                                   Gault)
                                                   •Funzione epatica
                                                   •Terapie concomitanti
                                                   •Indicazione NAO approvata
 Procedura                                         •Tipo e tecnica
                                                   •Rischio emorragico
                                                   •Data dell’intervento
 Anestesia                                         •Generale e/o regionale (neuroassiale
                                                   o blocco periferico)

Dincq AS et al, Biomed Res Int. 2014;2014:385014
Rischio Tromboembolico - scala CHA(2)DS(2)-VASc

                           Dialogo sui Farmaci – ULSS 20 - VR
Rischio Emorragico (punteggio HAS-BLED)

                           Dialogo sui Farmaci – ULSS 20 - VR
Controlli della funzione renale

Funzionalità renale normale:          nessun controllo
Insufficienza Renale lieve:           controllo annuale
Insufficienza Renale moderata:        controllo ogni 6 mesi
Insufficienza Renale grave:    NAO controindicati o non
raccomandati
Cosa è necessario sapere per ridurre il rischio
emorragico nei pazienti in NAO?

 Molecola                                          • Tipo
                                                   • Dosaggio
                                                   • Indicazione
 Paziente                                          • Rischio trombombolico/emorragico
                                                   • Funzione renale (CrCl – Cockroft-
                                                   Gault)
                                                   • Funzione epatica
                                                   • Terapie concomitanti
                                                   • Indicazione NAO approvata
 Procedura                                         • Tipo e tecnica
                                                   • Rischio emorragico
                                                   • Data dell’intervento
 Anestesia                                         • Generale e/o regionale (neuroassiale
                                                   o
                                                     blocco periferico)
Dincq AS et al, Biomed Res Int. 2014;2014:385014
Le linee guida…
                        Intervento e rischio emorragico correlato

        Interventi a basso                Interventi a moderato              Interventi ad elevato
        rischio emorragico                  rischio emorragico                rischio emorragico
    •   Estrazioni dentali            •   Endoscopia con biopsia         •   Interventi con anestesia
    •   Incisioni di ascessi          •   Studio                             spinale o epidurale
    •   Cataratta/glaucoma                elettrofisiologico/ablazione   •   Chirurgia toracica
    •   Endoscopie senza              •   Angiografia                    •   Chirurgia addominale
        chirurgia                     •   Impianto di pacemaker          •   Chirurgia ortopedica
    •   Chirurgia superficiale                                               maggiore
        (dermatologica)                                                  •   Biopsia del fegato/reni
                                                                         •   Resezione della prostata

                                      Rischio correlato all’intervento
                                  indipendente dal farmaco impiegato
EHRA Practical Guide, Europace 2013
Warfarin: bridging o non bridging con LMWH
    Cosa dicono le linee guida?
       Questa linea guida riguarda la gestione dei pz che ricevono anticoagulante o
        antiaggregante e richiedono un intervento chirurgico o procedura elettiva.
        Prima di intervento chirurgico ,il trattamento dovrebbe essere stoppato 5 giorni prima per
        il warfarin e 7-10 giorni per la terapia antiaggregante

La necessita’ del bridging e’ guidata dalla stima del rischio tromboembolico:

       In pazienti ad alto rischio tromboembolico il bridging potrebbe esssere giustificato;
       In pazienti a rischio moderato la necessita’ del bridging e’ guidata dalla stima
        individuale del rischio tromboembolico del paziente;
       In pazienti a basso rischio il bridging deve essere evitato
       In tutti I pz e’ necessario un uso giudizioso del bridging post operatorio per ridurre al
        minimo gli esiti clinici avversi.

Douketis JD et al, Chest 2012; 141(2):e326S–e350S
Dabigatran etexilato: chirurgia elettiva

                                    Quando sospendere Dabigatran:

   Funzionalità renale Rischio standard di                                                  Elevato rischio di
   (CrCl in mL/min)    sanguinamento                                                        sanguinamento*
   ≥80                                24h prima                                             2 giorni prima
   ≥50 to
Dabigatran etexilato: chirurgia d’urgenza

      In caso di chirurgia d’urgenza, dabigatran etexilato deve
    essere temporaneamente sospeso.

      L’intervento deve essere rimandato almeno per 12 ore
    dopo l’ultima dose assunta

      Se non è possibile rimandare, deve essere valutato il
    maggior rischio di sanguinamento rispetto all’urgenza
    dell’intervento stesso

http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Product_Information/human/000829/WC500041059.pdf
Antidoto dabigatran

 IDARUCIZUMAB

Nuovi risultati hanno dimostrato che l’antidoto
sperimentale idarucizumab ha dimostrato di ripristinare
immediatamente per via endovena il sistema della
coagulazione e la formazione di fibrina, componente
essenziale per la coagulazione stessa. I risultati dello
studio sono stati presentati durante le Sessioni
Scientifiche del Congresso dell’American Heart
Association 2014. L’antidoto a breve in commercio.
Rivaroxaban - Procedure invasive e interventi
 chirurgici

      Raccomandazioni posologiche prima e dopo procedure invasive
      e interventi chirurgici

      Qualora siano necessari una procedura invasiva o un intervento
      chirurgico, il trattamento con Xarelto deve essere interrotto, se
      possibile e sulla base del giudizio clinico del medico, almeno 24 ore
      prima dell’intervento.
      Se la procedura non può essere rimandata, l’aumentato rischio
      emorragico deve essere valutato in rapporto all’urgenza
      dell’intervento.
      Il trattamento con Xarelto deve essere ripreso al più presto dopo la
      procedura invasiva o l’intervento chirurgico, non appena la situazione
      clinica lo consenta e sia stata raggiunta un'emostasi adeguata

Rivaroxaban SmPC 2012
Quando riprendere la terapia NOA dopo
pianificazione di un intervento chirurgico?

  La somministrazione dei NAO deve essere ripresa non appena
  possibile dopo la procedura invasiva o l’intervento chirurgico,
  non appena la situazione clinica lo consenta e sia stata
  raggiunta un'emostasi adeguata
  Raccomandazioni EHRA4
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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