Alfonso Pellegrino accusa un malore mentre passeggia, dramma della solitudine e diritti negati

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Alfonso Pellegrino accusa un
malore   mentre   passeggia,
dramma della solitudine e
diritti negati
di Erika Noschese

La dignità di una persona calpestata da regole blande di un
governo, nazionale e di riflesso locale, che non rispetta le
esigenze e i bisogni di una comunità e che, soprattutto non
tiene conto di patologie gravi. La storia di Alfonso
Pellegrino, cittadino cavese di 63 anni non è solo il dramma
della solitudine ma della mancanza di interlocuzione in una
filiera istituzionale che dovrebbe anteporre il bene di ogni
singolo cittadino. Percettore del reddito di cittadinanza,
Pellegrino viene contattato dai cosiddetti navigator: per lui
è pronto un lavoro, in villa comunale. Le sue condizioni di
salute non gli consentono di accettare ma qui scatta
l’avvertimento: senza lavoro non ci sarà più il sussidio
disposto dal governo giallo verde. Il 63enne cavese si trova
costretto ad accettare. Come se non bastasse, durante una
passeggiata accusa un malore e si accascia al suolo; durante
la caduta si provoca delle fratture importanti ma qualcuno tra
i presenti gli consiglia di non chiamare il 118. Così, viene
accompagnato in ospedale ma i medici del pronto soccorso non
si accorgono delle fratture e lo dimettono. Contro la sua
volontà. Alfonso Pellegrino vive da solo, a casa non c’è
nessuno pronto ad accoglierlo e a badare a lui e, ingessato,
sarebbe impossibilitato anche a prepararsi da mangiare.
L’uomo, durante la caduta, ha infatti riportato la frattura
dell’omero e del metatarso, costringendolo quasi
all’immobilità. L’uomo, non avendo familiari da contattare, è
stato costretto a restare in pronto soccorso per 24 ore circa
ma nessuno si è preoccupato per lui, né medici né personale
infermieristico. Ad intervenire il Cad, attraverso la
presidente Sonia Senatore che fin da subito si è attivata per
provare a risolvere il problema e trovare una soluzione
concreta. “Queste sono le risposte al cittadino che mancano e
di cui la politica perde appeal e si diserta dal seggio
elettorale”, ha infatti dichiarato la Senatore. L’uomo è stato
accompagnato a casa dal settore Politiche Sociali del Comune
di Cava de’ Tirreni che gli ha lasciato una busta di
mozzarelle per il pranzo, senza occuparsi realmente dell’uomo
che, proprio a causa della caduta, dovrebbe recarsi dal suo
medico di famiglia e sottoporsi agli accertamenti del caso.

Flai-Cgil,        ‘riassunta
delegata    licenziata   per
ritorsione’
Aveva fumato una sigaretta fuori dall’area riservata
all’esterno dello stabilimento in cui lavorava: con questa
motivazione il 21 novembre 2019 una lavoratrice, delegata
sindacale della Flai-Cgil Salerno, fu licenziata “per giusta
causa” dalla direzione aziendale dello stabilimento Ortoromi
di Bellizzi, in provincia di Salerno. Oggi, a distanza di due
anni dal fatto, il Tribunale di Salerno, sezione Lavoro, con
sentenza del 30 settembre 2021, pronunciata dal giudice del
lavoro, Michela Doronzo, ha reintegrato la donna. Lo rende
noto la Flai-Cgil. “Il licenziamento e’ stato dichiarato nullo
per insussistenza del fatto materiale contestatole e per la
natura ritorsiva del licenziamento stesso perche’ – spiegano
gli avvocati Rita Salzano e Giuseppe Lambiase, nominati dalla
Flai-Cgil Salerno che ha sostenuto la lavoratrice nella
battaglia legale – il reale motivo che ha determinato il
recesso datoriale e’ da individuarsi nella volonta’
dell’azienda di liberarsi della dipendente che per prima aveva
rivendicato i propri diritti rivolgendosi al sindacato”. “Dopo
due anni di battaglia legale – ha affermato il segretario
generale Flai-Cgil Salerno, Alferio Bottiglieri – finalmente
un giudice ha cristallizzato una verita’ che noi sapevamo
essere l’unica fin dall’inizio: la nostra delegata fu
licenziata per la sua attivita’ sindacale all’interno dello
stabilimento e non per aver semplicemente violato l’area
riservata ai fumatori. Con questa sentenza – aggiunge
Bottiglieri – si stabilisce, una volta di piu’, che fare
attivita’ sindacale, difendere i diritti e le tutele di
lavoratori e lavoratrici, non puo’ e non deve essere motivo
per un licenziamento per giusta causa. Auspichiamo adesso che
la lavoratrice rientri quanto prima al proprio di posto di
lavoro, tornando a ricoprire mansioni e funzioni svolte fino
alla data del suo ingiusto ed illegittimo licenziamento, e
siano ripristinate corrette relazioni sindacali”.

Tofalo (M5s), con elezioni e’
nato laboratorio politico
“Sono tornato, dopo le amministrative, all’attivita’
parlamentare e in questa delicata fase credo sia opportuno
fare una riflessione piu’ ampia e ringraziare qualcuno”. Cosi’
il deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo: “Grazie
prima di tutto a questo fantastico gruppo del Movimento che
a Salerno abbiamo rigenerato e costruito sul territorio. Sono
certo che in futuro continuera’ a dare grandi soddisfazioni.
Lavoratori, professionisti, commercianti, dipendenti pubblici,
piccoli imprenditori, medici, ingegneri, avvocati, insegnati e
giovani studenti, tutti mossi da un solo obiettivo, quello di
migliorare la nostra comunita’. Sono certo che Catello e
Claudia faranno un lavoro incredibile e avranno un supporto
concreto da parte di tutto il gruppo. Io per queste 32 persone
ci saro’ sempre”. Tofalo: “A livello Italia, possiamo dircelo
con estrema sincerita’, non ci sono stati risultati esaltanti
e arrivare al 16,76 percento, secondi come sindaco e come
coalizione, dietro una vera corazzata, con Elisabetta Barone
(11479 voti) e 7 liste civiche (10023 voti), e’ stato davvero
un risultato incredibile. Voglio ringraziare Elisabetta, oggi
consigliera comunale, per aver condotto questa campagna
elettorale con compostezza e grande equilibrio, sono piu’ che
certo che fara’ molto bene in Comune e che continuera’ a
maturare tanta esperienza politica”. Tofalo ha proseguito:
“Voglio poi ringraziare i protagonisti delle altre 6 liste, a
partire da Oltre, i cui consiglieri uscenti, Leonardo Gallo,
Donato Pessolano (rieletto) e Corrado Naddeo (rieletto), hanno
fatto una scelta importante e si sono impegnati coerentemente
a costruire un’alternativa al sistema. “Semplice Salerno,
Primavera Salernitana”, la lista principale di Elisabetta
supportata dagli On. Salvatore Forte ed Andrea De Simone. La
lista “Davvero Ecologia e Diritti”, organizzata da Michele
Ragosta e trainata da un altro consigliere uscente Giuseppe
Ventura, un vero “trattore” che continuera’ a lavorare e ad
impegnarsi con tutti noi. La lista “Salerno Citta’ Aperta”
costruita dal collega Federico Conte, composta da persone di
spessore e qualita’ assoluta. La lista “Salerno in Comune”,
guidata da Gianluca De Martino che racchiude la forte
esperienza associativa sul territorio. Infine la mia lista
preferita “Onda Salernitana – Waves”, un gruppo di
giovanissimi di cui sono certo sentirete parlare sempre di
piu’ in futuro”
De Luca, M5S non determinanti
“Per le comunali a Napoli è stata scelta la linea della
Regione, partire dalla coalizione regionale aggiungendo i 5
Stelle che non sono determinanti né qui né tantomeno che mai
in Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania,
Vincenzo De Luca, intervenuto al teatro Bellini ad
un’iniziativa pubblica. “A Milano sono il 2,9%, a Bologna più
o meno, Torino 8-9% con sindaco uscente – ricorda De Luca -.
A Salerno vinciamo senza i 5 Stelle, in Calabria perdiamo. In
vista delle politiche qualche coalizione la dobbiamo mettere
in piedi”.

Salernitana, Ribery è l’ago
della bilancia
di Marco De Martino

Con la sosta per gli impegni delle nazionali, è tempo di primi
bilanci in serie A. La prima parte del campionato se n’è
andata e l’equilibrio, soprattutto nelle posizioni di coda,
regna sovrano. Dieci squadre racchiuse in soli cinque punti
compongono la parte destra della graduatoria, quella della
bagarre salvezza. La Salernitana, dopo il primo successo
stagionale ottenuto ai danni del Genoa, è salita per la prima
volta sul treno, riuscendo addirittura a lasciare per la prima
volta l’ultima posizione, ora occupata dal Cagliari. La
compagine di Fabrizio Castori, nell’arco di queste prime sette
giornate, è stata protagonista di una vera e propria
metamorfosi tecnica e tattica. Nei primi tre turni i granata
sono sembrati ancora con la testa alla serie B, nelle
successive quattro hanno invece cambiato letteralmente volto,
sia nei numeri che nelle prestazioni. Questa trasformazione ha
un nome e cognome: Franck Ribery è stato l’autentico ago della
bilancia che ha reso la Salernitana una squadra in grado di
competere anche in serie A. INIZIO HORROR Come detto, la
Salernitana che ha esordito in serie A aveva ancora una
mentalità da squadra operaia di categoria inferiore. Un gruppo
che era pervaso da un timore reverenziale che ne tarpava le
ali e lo portava a commettere errori tanto macroscopici quanto
decisivi. A Bologna il primo esempio: avanti nel risultato a
13’ dalla fine, la Salernitana ha consentito il ritorno dei
felsinei, apparsi tutt’altro che irresistibili, grazie agli
errori individuali in marcatura, sia su azione che sui calci
piazzati. Contro la Roma ed il Torino sono arrivati due
umilianti 4-0, entrambi maturati nella ripresa dopo una
strenua ma inutile difesa in trincea durante i primi 45’.
Undici gol incassati in sole tre partite e zero punti in
classifica sono i numeri che certificano la falsa partenza
della Salernitana. Poi, dal turno successivo, l’innesto dal 1’
di Ribery ha, di fatto, cambiato le carte in tavola. CON FR7
RINASCE LA SPERANZA Dopo lo spezzone disputato a Torino a
giochi pressoché fatti, Franck Ribery è stato inserito
nell’undici titolare nella proibitiva sfida interna contro
l’Atalanta. Per far posto al fuoriclasse francese, Castori ha
modificato modulo, passando ad un 3-4-1-2 molto più
propositivo. A cambiare però diametralmente è stato
l’atteggiamento della squadra. Da timida ed impacciata, la
Salernitana si è trasformata in spavalda e feroce al cospetto
di un avversario, gli orobici di Gasperini, tra i più quotati
in serie A. La Salernitana, prima del gol beffa di Zapata nel
finale, ha accarezzato la vittoria negata solo dal palo
colpito da Obi. Contro il Verona c’è stato il successivo passo
in avanti, con una doppia rimonta nata non soltanto dalla
spinta emotiva ma anche da trame di gioco ed occasioni da gol
molto più frequenti ed incisive. Il primo punto con gli
scaligeri non ha avuto seguito nel turno successivo contro il
Sassuolo ma anche a Reggio Emilia, nonostante l’assenza di
Ribery, la Salernitana è stata capace di tenere sulle spine
l’avversario sfiorando ripetutamente il gol del pareggio che
avrebbe senz’altro meritato. Contro il Genoa è storia recente.
La Salernitana si è castorizzata, ha tratto il massimo
nonostante la leggera flessione sotto il profilo della
pericolosità offensiva, capitalizzando tre punti vitali che ne
hanno riacceso la speranza. Ed anche i numeri testimoniano la
crescita progressiva dei granata: solo quattro reti subite in
quattro gare (meno della metà nonostante una gara in più
rispetto alle prime tre), tre gol fatti (uno in più rispetto
alle prime tre) e quattro punti conquistati (a fronte del
misero zero nelle prime tre). L’effetto Ribery c’è stato e,
paradossalmente, ha inciso più sulla difesa che sull’attacco.
Proprio quello offensivo è ora il reparto che va
rivitalizzato. ASPETTANDO SIMY Gondo, Bonazzoli e Djuric hanno
tutti timbrato il cartellino, anche se solo una volta. Ora si
attende al varco Nwanko Simy, ingaggiato dalla Salernitana
proprio con l’intenzione di regalare a Castori un bomber
capace di andare in doppia cifra e trascinare a suon di gol la
squadra granata alla salvezza. Finora il nigeriano ha deluso
ma attenzione con le sentenze anticipate. Anche a Crotone,
nella straordinaria passata stagione in cui ha raggiunto quota
20 gol in classifica marcatori, Simy ha cominciato a rilento.
Nelle prime dodici giornate, infatti, l’attaccante nativo di
Lagos mise a segno soltanto tre reti, che peraltro portarono
in dote al Crotone solo un punto. Da gennaio in poi Simy
ingranò le marce alte, riuscendo nel proprio exploit personale
ma non in quello di squadra. Morale della favola: Simy,
fisiologicamente, ha bisogno di tempo per trovare la forma
migliore e (ri)trovare la via del gol. La Salernitana, dal
canto suo, non può far altro che attendere che ci riesca, al
più presto possibile.
Sanges: “I commercialisti
saranno attenti osservatori
della    prossima   riforma
fiscale”
di Monica De Santis “Noi come commercialisti auspichiamo al
più presto che vengano riattivata la possibilità di svolgere
le elezioni perché per la professione questo è un momento
molto delicato e molto importante, abbiamo bisogno di una
governance, sia a livello nazionale che a livello provinciale
stabile”. Così Antonio Sanges, membro del comitato scientifico
dell’AMC, Associazione Nazionale commercialisti, in merito
alle elezioni nazionali e provinciali per il rinnovo del
consiglio dell’ordine dei commercialisti, bloccate dopo un
ricorso al Tar. “I dottori commercialisti sono sempre in prima
linea a difesa del contribuente e a difesa delle aziende,
quindi, è fondamentale che la nostra governance detti delle
linee guida per poter affrontare un momento molto delicato che
è quello che stiamo vivendo attualmente, ovvero del post
pandemia. Non si deve dimenticare ne sottovalutare
l’importanza dei commercialisti in questo momento. Siamo
sempre stati una figura presente, puntuale e precisa anche nei
vari adempimenti che lo Stato ha proposto dall’inizio
dell’emergenza sanitaria, dal Decreto Cura Italia all’ultimo
Decreto Ristori”. Sui candidati a livello provinciale Sanges
spiega… “A livello provinciale, qui a Salerno, abbiamo tre
liste, che si sono presentate e tutte quante propongono validi
programmi e validi professionisti. Presumo che le intelligenze
riusciranno a prevalere sui colori delle liste e chiunque
vincera sicuramente porrà in essere strategie significative e
potenziamenti per far comprendere ancora di più al territorio
l’importanza della figura del commercialista, che in un
momento di criticità aziendale come questa è sempre in prima
fila per difendere quelli che sono gli interessi e gli
elementi di riferimento aziendale”. Si sta assistendo anche ad
una straformazione della figura del commercialista? “Esatto il
dottore commercialista non sarà più soggetto principale,
attivo per quanto riguarda il processo tributario, o visto di
conformità, ma si sta ritagliando un ruolo di specializzazione
per quanto riguarda la nuova normativa sulla crisi di impresa.
Quindi come dice lo slogan pubblicitario del Consiglio
Nazionale grazie a queste elezioni saremo sempre di più
attenti osservatori della prossima riforma fiscale, perché la
nostra professione è efficiente ed efficace a tutelare il bene
comune delle imprese locali e nazionali”. Crede che si voterà
prima della fine dell’anno? “Mi auguro che il buon senso della
categoria prevalga e si riesca a votare entro la fine del
dell’anno. Attendiamo quelli che sono i risvolti del ricorso
al Tar e poi speriamo di andare al voto. Ripeto è fondamentale
e di vitale importanza rinnovare la governance a livello
provinciale, regionale e nazionale anche in virtù del nuovo
piano di resilienza, noi dobbiamo essere attori principali in
questo momento di trasformazione post lockdown per far
ripartire l’Italia”.

Gerardo Botti: “Ecco la mia
cura per far rifiorire Sessa
Cilento”
di Monica De Santis

Eletto con il 53,37% dei consensi il dottor Gerardo Botti,
figlio del dottor Pasquale Botti (per 28 anni sindaco di Sessa
Cilento) è il nuovo sindaco di Sessa Cilento, suo paese natale
dove è tornato da meno di un anno, ovvero da quando è andato
in pensione da direttore scientifico dell’istituto Pascale di
Napoli. All’indomani della sua elezioni il dottor Botti,
commenta così i mesi di campagna elettorale, che proprio
facili non sono stati… “E’ stata campagna elettorale molto
combattuta, un po’ aspra e devo dire la verità non pensavo,
forse perchè mi immaginavo una campagna elettorale tranquilla
come è tranquilla la vita che si vive in questi piccoli centri
del Cilento, ed invece non è stato così, ho conosciuto
un’altra parte dei miei concittadini che non avevo avuto la
fortuna di conoscere”. E questo l’ha un po’ delusa oppure le
ha fatto capire che a Sessa Cilento si aveva un po’ paura di
un cambiamento? “Forse la mia figura ha fatto un po’ paura,
perchè abbiamo di fatto lavorato su una lista di programma che
ha visto coinvolti molto i giovani. Tra questi due donne molto
attive. E forse questo è un fatto insolito, visto che
abitualmente le liste che si fanno nei piccoli comuni non sono
mai liste pro il paese, ma sono sempre liste che si fanno
contro l’uscente e così via”. Ha pesato secondo lei la figura
di suo padre nella sua elezione? “Penso proprio di si, anche
se di fatto, la mia candidatura è stata un qualcosa che viene
da dentro. Questo senso di attaccamento alle origini che
aumenta nel corso degli anni. Le dico la verità, quando io
studiavo e ho fatto la professione di ricercatore e medico,
diceva sempre di interessarmi poco della politica altrimenti
mi avrebbe distratto dagli altri obiettivi. Ho deciso quando
ho fatto la domanda di preavviso di pensione ed ho scelto di
trasferirmi nella mia terra natia”. Parlando ad un medico
viene spontaneo chiederle quale sarà la sua cura per Sessa
Cilento? “La cura è riassunto in breve ma sostanzioso
programma che non si impernea su qualcosa di impossibile da
realizzare, ma di fatto sulla valorizzazione dell’esistente.
La priorità è comunque quella di risvegliare gli entusiasmi
presenti sul territorio che sono un po’ repressi. Altro punto
del nostro programma è quello di partire dalle persone intese
come singoli individui per raggiungere e condividere insieme
le stesse finalità che sono opportunità di sviluppo economico.
Quindi lavoreremo molto sul lavoro, sulle attrattive, sulla
riscoperta dei beni culturali che possano diventare un volano
e attirare turisti. Raforzare il legame tra abitanti,
associazioni, terzo settore ed istituzioni. Magari avere
questo aspetto consociativo anche con i comuni limitrofi, ai
quali ho già bussato ed ho trovato ampio consenso. Condividere
con i comuni limitrofi queste modalità di sviluppo sicuramente
aiuterà a far crescere non solo il nostro comune, ma tutte le
comunità che sono alle falde del Monte Stella. Poi massima
attenzione per le famiglie con la creazione di micro nidi e di
sostegno alle persone anziane. E soprattutto ascoltare
attraverso uno sportello di ascolto e supporto psicologico
quelle che sono le vere esigenze, le istanze e le
problematiche che possono avere i nostri cittadini”. Insomma
c’è tanto da fare? “Non abbiamo pensato a costruire le Torri
Gemelle ma a valorizzare l’esistente, il territorio,
l’ambiente la riconversione energetica. Questi sono i notri
obiettivi, lavorare su quello che abbiamo già, e incentivare i
giovani che sono il nostro futuro. Ecco perchè abbiamo pensato
anche a degli scambi internazionali finanziati dall’unione
Europea che ci permetta di dar loro occasioni importanti”. Si
lavorerà anche sulla viabilità? “Soprattutto su quella, siamo
in attesa di quei finanziamenti che dovrebbero essere
stanziati proprio per i centri come il nostro, che sono negli
anni rimasti orfani di un turismo importante perchè mal
collegate”. Lei è un medico e conosce bene l’esigenze delle
persone. Spesso si è parlato della difficoltà di chi vive nei
comuni dell’entroterra cilentano ad avere una buona assistenza
medica perchè troppo lontani dai centri più grandi. La sanità
sarà in primo piano nel suo mandato? “Penso proprio di si.
Perchp attraverso la collaborazione con le associazioni già
esistenti abbiamo previsto un servizio di ambulanza attivo 24
ore su 24, che non sia soltando l’ambulanza del nostro comune
ma anche dei paesi limitrofi. Dobbiamo poi rafforzare
l’assistenza domiciliare per gli anziani. E poi creare un
centro diagnostico di prevenzione sul territorio, e di questo
ne ho parlato già con il direttore generale dell’Asl di
Salerno, che possa essere d’aiuto a tutte le necessità che le
persone, soprattutto anziane, hanno bisogno. Poi potenziare,
il servizio domiciliare di assistenza medica”

I giocatori della Salernitana
parteciperanno all’apertura
del club in ricordo di Loris
di Monica De Santis

Domani 8 ottobre inaugura il club dal “Presidente” in memoria
di Loris Del Campo, il giovane tifoso della Salernitana morto
durante i festeggiamenti della promozione in serie A. Il club
voluto fortemente dagli amici di Loris e dal fratello, punta a
diventare un punto d’incontro per tutti coloro che hanno
conosciuto, apprezzato ed amato il giovane tifoso.
L’appuntamento, per il taglio del nastro è alle 19:30, in Via
Sorelle Vigorito 13 (Zona Campo De Gasperi). Per l’occasione è
stata confermata la presenza di una delegazione della
Salernitane con 3 calciatori ed ancora una delegazione di
tutti i club ultras granata, che per un giorno si ritroveranno
tutti insieme per ricordare un ragazzo che come loro viveva
per la Salernitana. “Ringrazio tutti gli amici e tifosi
granata che hanno aderito a questo progetto in memoria di
Loris, – afferma Alessio del Campo, fratello di Loris e tra i
Fondatori del club – per me domani si realizza un sogno nato
da una promessa fatta a mio fratello, nel giorno del suo
funerale. Il nostro intento è portare la sua euforia nella
Curva Sud con tutti i nostri amici di sempre. Loris era un
ragazzo solare, sempre allegro, sorridente. E la sua allegria
la portava anche in curva, ad ogni partita della Salernitana,
quella stessa allegria che adesso io ed i suoi amici vogliamo
continuare a portare allo stadio. L’euforia di Loris non deve
mancare, non deve finire con la sua morte, ma anzi dovrà
essere sempre presente, solo così il ricordo di mio fratello
resterà sempre vivo nel cuore di tutti noi. L’invito, –
conclude Alessio – è esteso a tutti i tifosi della
Salernitana. Spero che siano davvero tanti quelli che domani
verranno all’inaugurazione del club del Presidente, io vi
aspetto tutti ed anche Loris!”.

Giuseppe           Perillo:
“Rivisitiamo la pneumologia,
facciamo     emergere     il
sommerso”
di Monica De Santis

Sarà il Reginna Palace Hotel di Maiori ad ospitare la decima
edizione della vetrina biennale della pneumologia denominata
“Pneumo-Campania” che si terrà da oggi fino al prossimo 9
ottobre. Il Congresso, organizzato dall’U.O.C. di Pneumologia
dell’A.O.U. di Salerno, diretta dal professor Sergio Poto e
dalla Cattedra di Malattie dell’Apparato Respiratorio
dell’Università di Salerno, diretta dal professorAlessandro
Vatrella, ha già registrato molte adesioni da parte di medici
provenienti da tutta la regione e, come di consueto, anche
quest’anno, si connoterà per la partecipazione di moderatori e
relatori di riconosciuta e validata competenza, nonché medici
di famiglia, specialisti, provenienti da tutta Italia. Il
titolo del Congresso “Rivisitiamo la Pneumologia – Facciamo
emergere il sommerso” conferma la sua “mission” ovvero
favorire la proficua collaborazione e sensibilizzazione degli
specialisti coinvolti nelle dinamiche assistenziali nel
comprendere i nuovi ambiti della moderna medicina
respiratoria. Primari e cattedratici tratteranno, nell’ambito
della tre giorni del meeting, le varie patologie respiratorie:
ostruttive,     infettive,     allergiche,     neoplastiche,
interstiziali, per rispondere alla continua domanda di
aggiornamento ed alle necessarie molteplici sinergie da
mettere in campo per curarle. 8 sessioni scientifiche, 4
letture magistrali, 80 Faculty, 3 laboratori con parte teorica
e parte pratica, curati da tutor qualificati sono i “capitoli
strutturali” di Pneumo-Campania 2021 che è stato accreditato
presso il Ministero della Salute quale evento formativo, per
la concessione di 16 crediti ECM. “Mi piace evidenziare –
spiega il professor Giuseppe Perillo, presidente di Pneumo-
Campania, già direttore della Struttura Complessa di Malattie
dell’Apparato Respiratorio dell’AOU “San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno” – che da sempre il nostro
obiettivo è di mettere al servizio del cittadino, un comune
patrimonio di esperienze e di conoscenze, perseguendo
l’alleanza tra pneumologi, farmacisti, infettivologi,
microbiologi, immunologi, medici di medicina generale,
specialisti e tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca e
nella gestione delle malattie respiratorie. Vogliamo e
dobbiamo essere pronti per una offerta sanitaria adeguata ai
bisogni individuali dei cittadini, attraverso una capillare
diffusione di informazioni sulle patologie che interessano
l’apparato respiratorio, considerando che hanno una altissima
incidenza e che soprattutto il tumore al polmone è la prima
causa di morte nei Paesi industrializzati ed in costante
aumento in Italia.” – conclude Perillo Proprio per l’alta
valenza dei contenuti scientifici, sociali e culturali, nelle
passate edizioni, a Pneumo-Campania è stata attribuita
l’ambita “Medaglia del Presidente della Repubblica” da parte
dei Presidenti Ciampi e Napolitano; così come memorabili sono
state le “ Lectio Magistralis” del cardinale Ersilio Tonini e
quella del prof. Holgate . Fedele alla sua “storia”, anche in
questa edizione Pneumo-Campania, con la segreteria
organizzativa di Top Congress & incentive travel s.r.l, non
distoglie lo sguardo dall’attualità e dalla pandemia in atto
ed infatti ha dedicato una sessione all’infettivologia, con
l’intervento, tra gli altri, del prof. Roberto Parrella,
direttore UOC Malattie Infettive e Respiratorie dell’Ospedale
Cotugno di Napoli, su “Covid e polmone”.

Pnrr:    Cozzolino,    enorme
flusso di risorse pubbliche
verso Italia e il mezzogiorno
“Nei prossimi anni avremo un flusso di risorse pubbliche verso
l’Italia e verso il Sud come mai accaduto nella storia recente
del Paese, in un arco di tempo che coprirà quasi un decennio:
c’è il PNRR, ci sono i fondi strutturali e poi il bilancio
comunitario. Inoltre c’è la vecchia programmazione da
completare, per cui ci sono anche parecchi miliardi da
investire: in Europa c’è preoccupazione sulla capacità di
spendere in maniera adeguata queste risorse, quindi l’UE sarà
molto esigente sui piani operativi, sulla governance, sulla
concretezza degli indirizzi”. Lo ha detto Andrea Cozzolino,
europarlamentare con delega ai fondi europei, nel corso del
forum “Progettazione e gestione dei fondi europei” promosso
dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta. “Tutte le
amministrazioni nazionali, regionali e locali devono
sviluppare al più presto una capacità di programmazione, spesa
e attuazione: le nuove sfide rappresentano l’occasione per
migliorare i percorsi esistenti e per consolidare lo stretto
rapporto con tutti i soggetti interessati all’attuazione di
politiche ed all’uso delle risorse pubbliche, nazionali e
comunitarie”, ha evidenziato Moretta, intervenendo a margine
del forum. Nel corso dell’incontro è stato inoltre presentata
la quarta edizione del corso dell’Ordine dei commercialisti in
“Progettazione e gestione dei fondi europei”. “Nei prossimi
anni arriveranno tanti fondi per i quali occorrono progetti
seri, sani e sostenibili”, ha sottolineato Liliana Speranza,
direttrice scientifica del corso e Consigliere Delegato della
Commissione Ricerca e Programmi Comunitari Odcec Napoli. “Si
tratta di un cambiamento importante che porterà tante
responsabilità anche ai professionisti, che devono mettersi a
disposizione per supportare gli enti territoriali ed essere
protagonisti del cambiamento”. Secondo Riccardo Realfonzo,
direttore scientifico del corso e professore ordinario
dell’Università degli Studi del Sannio, “c’è molta attenzione
a tutta la programmazione, soprattutto per quanto concerne
Horizon Europe, che si occupa di ricerca ed innovazione e si
rivolge sia al pubblico che ai privati. Il corso è importante
per i professionisti che vogliono affiancare le piccole e
medie imprese nella progettazione ma utile anche per chi opera
all’interno delle pubbliche amministrazioni, dove possono
capitare problematiche nel know how”. Per Raffaele Lupacchini,
presidente della Commissione Ricerca e Programmi Comunitari
Odcec Napoli, “è fondamentale non perdere le risorse: per
questo motivo l’elemento essenziale è la programmazione, darsi
un obiettivo a 7/10 anni rispetto al quale utilizzare i fondi
a disposizione. Il PNRR ci offre grandi possibilità ma ha
anche un termine ristretto, quello del 2026. Leggendo gli
obiettivi ambiziosi della Presidenza del Consiglio riusciremo
a fare un balzo consistente del PIL attivando gli investimenti
pubblici e privati. Ma dobbiamo fare esattamente ciò che c’è
scritto in quel programma, quindi transizione ecologica e
digitale senza trascurare l’inclusione sociale per recuperare
gli ultimi. Sono obiettivi ambiziosi che vanno accompagnati
dalle riforme”. Al forum sono intervenuti Mauro Ascione
(presidente della Banca di Credito Popolare di Torre del
Greco), e Daniela De Gregorio (direttore scientifico del
corso), Francesco Gombia, Stefania Mele, Laura Stefanelli,
Alessandra Maria Stilo e Antonio Esposito.
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