A Loano un Natale all'insegna della musica con i "Racconti d'inverno" - IVG.it

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      A Loano un Natale all’insegna della musica con i “Racconti
      d’inverno”
      di Redazione
      20 Dicembre 2019 – 9:26

      Loano. La nuova edizione della rassegna “Racconti d’inverno” si inserisce nell’ambito
      degli eventi promossi dall’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano e
      organizzati dall’Associazione Compagnia dei Curiosi nel periodo delle festività natalizie, e
      mantiene elementi di continuità con il Premio Nazionale Città di Loano per la musica
      tradizionale italiana.

      A dare il via alla rassegna sarà, sabato 28 dicembre, alle 21, nella biblioteca civica
      “Antonio Arecco” in Palazzo Kursaal, la selezione territoriale “Premio Folkest-Alberto Cesa
      2020”, che rinnova anche per quest’anno la collaborazione con il festival friulano Folkest.
      Attraverso le selezioni territoriali saranno scelti gli artisti che riceveranno in premio il
      diritto di esibirsi durante le serate finali di Folkest 2020, lo storico festival che si svolge in
      Friuli durante il mese di luglio. La competizione vedrà in gara Amish Banda Folkloristica,
      Carlo Pestelli, Fooga & Nico. La serata sarà condotta dal giornalista Alfredo Sgarlato.

      Gli Amish Banda Folkloristica sono originari di Casale Monferrato. L’uso del dialetto come
      unica lingua e la semplicità con la quale si propongono sono le cifre distintive del gruppo. I

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      testi parlano di storie semplici di vita quotidiana e di personaggi caratteristici che le
      popolano. Le musiche spaziano dallo swing al reggae, dalla bossanova al tango, spesso con
      una vena ironica. Il gruppo è composto da Cristina Chiappani (voce), Antonello Rasi
      (fisarmonica, tastiere e cori), Luciano Costa (chitarra e cori), Giorgio Allara (contrabbasso)
      Massimo Serra (batteria e percussioni).

      Carlo Pestelli, legato al filone dei primi cantautori italiani, tra i quali Fausto Amodei – che
      ha affiancato in numerosi concerti negli anni 1995-2005 in Italia e all’estero –, ha
      elaborato uno stile a metà tra ironia e impegno che lo ha portato alla ribalta di alcuni
      festival internazionali. Tra il 1996 e il 1999 ha suonato con i Cantovivo e ha aperto
      concerti, tra gli altri, di Claudio Lolli e Gian Maria Testa.

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      Il progetto Fooga & Nico nasce alla fine del 2010. Dopo alcuni anni di live e alcuni cambi
      di formazione, nel mese di marzo 2017 esce il primo disco “Gente di passaggio” edito da
      La Clinica Dischi. I testi sono in italiano e trattando diversi argomenti cercano di

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      raccontare questo periodo storico, anche attraverso alcuni personaggi, a volte realmente
      incontrati e altre volte conosciuti nei libri. Le musiche si muovono dalla ballata folk più
      intima e soft a sonorità più rock e in alcuni casi psichedeliche. La band è composta da
      Nicola Farinello (chitarra acustica e voce), Carlo Guardamagna (chitarra elettrica, piano),
      Andrea Garavelli (basso elettrico e percussioni).

      Sabato 4 gennaio “Le danze Occitane scendono al mare” e si rinnoverà il gemellaggio con
      la cultura musicale delle valli cuneesi, rappresentata da Sergio Berardo, poliedrico leader
      di Lou Dalfin, il gruppo che più di ogni altro in questi anni ha portato in giro per la
      penisola e l’Europa la musica occitana. A riscaldare il pomeriggio di danze, a partire dalle
      16, sarà la band giovanile Lou Pitakass che suonerà in Piazza Rocca.

      La band Lou Pitakass è nata da un progetto di Sergio Berardo con lo scopo di riunire
      ragazzi di luoghi ed esperienze diverse, ma uniti dalla comune passione per la musica
      occitana. Formato da Gabriele Arnaudo (organetto), Davide Bagnis (batteria), Daniele
      Mauro (basso), Luca Declementi (organetto, voce, fifre, cornamusa), Loris Giraudo
      (organetto, ghironda), ha all’attivo centinaia di concerti, presentati in varie manifestazioni
      nelle vallate occitane, in Piemonte e in Liguria.

      I Lou Dalfin che suoneranno alle 17.30 in piazza Italia, cantano nella tradizionale lingua
      “d’Oc”. Sono più che un semplice gruppo musicale della parte Occitana del Piemonte: la
      band fondata da Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha reso la musica
      occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati.

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      Il progetto Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura
      piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. I Lou Dalfin
      sono stati capaci di restituire alle valli d’Oc la loro funzione storica e tradizionale di essere
      ponte. La band con più di 30 anni di carriera alle spalle si esibirà a suon di folk rock per
      quello che sarà un lungo e imperdibile pomeriggio da ballare. Sul palco, accanto al
      poliedrico leader di Lou Dalfin Sergio Berardo (voce, ghironda, organetto, flauti), ci
      saranno Ricky Serra (batteria), Dino Tron (fisarmonica, organetto, cornamusa), Enrico
      Gosmar (chitarra), Carlo Revello (basso), Mario Poletti (mandolino, bouzouki, banjo),
      Chiara Cesano (violino).

      Il gruppo nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana e in
      origine possiede una “line-up” acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto,
      flauti) e un repertorio di brani storici e popolari sia strumentali che vocali. Il 1990 segna il
      momento di transizione del gruppo dalla formula acustica a quella attuale. Accanto agli
      strumenti più tipici della tradizione – vioulo, pivo, armoni a semitoun, pinfre, arebebo,
      viouloun, ecc. – vengono introdotti basso, batteria, chitarra e tastiere. E’ il nuovo suono di
      Lou Dalfin che cela un ideale e un fine esplicito: rendere la tradizione occitana fruibile dal
      maggior numero di persone, perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di
      tutti.

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