20 NOTA DI MERCATO MACHINARI LEGNO - Consolato Los ...

Pagina creata da Monica Bertini
 
CONTINUA A LEGGERE
20 NOTA DI MERCATO MACHINARI LEGNO - Consolato Los ...
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

    NOTA DI MERCATO
    MACHINARI LEGNO

•                                                   •

    20
    20                                          1
20 NOTA DI MERCATO MACHINARI LEGNO - Consolato Los ...
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

                          2
20 NOTA DI MERCATO MACHINARI LEGNO - Consolato Los ...
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

INDICE

QUADRO MACROECONOMICO .............................................................. 4

LA MANIFATTURA TESSILE INDUSTRIALE NEGLI USA ........................ 6

MACCHINARI TESSILI, LE TENDENZE ................................................. 12

SEGMENTI DI MERCATO SIGNIFICATIVI ............................................. 17

ANTIDUMPING, LE REGOLE DEL SETTORE........................................ 20

LEGGI A DIFESA DELL’INDUSTRIA TESSILE AMERICANA ................. 22

UNIVERSITÁ ED ISTITUTI DI RICERCA TESSILE ................................ 23

INTERSCAMBIO COMMERCIALE.......................................................... 24

COVID-19................................................................................................ 27

APPENDICE STATISTICA ...................................................................... 31

BIBLIOGRAFIA ....................................................................................... 38

                                                                                                              3
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

QUADRO MACROECONOMICO
Secondo le ultime stime condotte dall’US Bureau of Economic Analysis, il prodotto interno lordo
(PIL) reale è aumentato del 2,3% nel 2019, rispetto all’incremento del 2,9% nel 2018.

Fonte: US Bureau of Economic Analysis

L'aumento del PIL reale nell’anno appena trascorso ha rispecchiato i contributi positivi della spesa
per consumi, investimenti fissi non residenziali, spese del governo federale, spese statali e locali
e investimenti nell'inventario privato che sono stati parzialmente compensati dai contributi negativi
degli investimenti fissi residenziali.

La decelerazione del PIL reale nel 2019, rispetto al 2018, ha rispecchiato principalmente le
decelerazioni degli investimenti fissi non residenziali, le spese per i consumi e una flessione delle
esportazioni, che sono state parzialmente compensate dalle accelerazioni della spesa statale e
locale e del governo federale. Le importazioni sono aumentate meno nel 2019 rispetto al 2018.

L'indice dei prezzi per gli acquisti interni lordi è aumentato dell'1,6% nel 2019, rispetto a un
aumento del 2,4% nel 2018.

Misurato dal quarto trimestre del 2018 al quarto trimestre del 2019, il PIL reale è aumentato del
2,3% rispetto a un aumento del 2,5% avvenuto nel 2018. L'indice dei prezzi per gli acquisti interni
lordi, misurato dal quarto trimestre del 2018 al quarto trimestre del 2019, è aumentato dell'1,5
percento nel 2019 mentre l’aumento nel 2018 era stato del 2,2%.

Nel 2019, i profitti della produzione attuale sono rimasti invariati, rispetto a un aumento di $ 68,7
miliardi nel 2018. I profitti della produzione corrente (profitti aziendali con valutazione delle scorte
e rettifiche dei consumi di capitale) sono aumentati di $ 53,0 miliardi nel quarto trimestre, in
contrasto con una diminuzione di $ 4,7 miliardi nel terzo trimestre.

                                                                                                           4
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Dopo aver mostrato una notevole forza nel primo trimestre del 2019, il ritmo della crescita del
prodotto interno lordo reale (PIL) è da allora leggermente rallentato. Le condizioni del mercato del
lavoro rimangono sane, poiché il numero di opportunità di lavoro continua a superare il numero di
disoccupati. Al contrario, l'inflazione, misurata dall'indice dei prezzi delle spese per consumi
personali (PCEPI), è rimasta bassa; a settembre, il tasso di inflazione era di circa 0,5 punti
percentuali inferiore all'obiettivo di inflazione del 2% del Federal Open Market Committee (FOMC).

Nella sezione Covid 19 sono analizzate le tendenze economiche piu’ recenti conseguenti l’impatto
della diffusione dell’epidemia anche negli Usa.

                                                                                                       5
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

LA MANIFATTURA TESSILE INDUSTRIALE NEGLI USA

L'industria tessile e dell'abbigliamento degli Stati Uniti è un settore che vale circa $ 75,8 miliardi in
termini di esportazione. Rimane uno dei settori più significativi dell'industria manifatturiera
americana e si colloca tra i principali mercati del mondo per valore delle esportazioni: $ 29,1 miliardi
nel 2019. Con 585.240 posti di lavoro, la filiera tessile americana è un comparto industriale
altamente competitivo a livello globale per materie prime tessili, filati, tessuti , abbigliamento,
arredamento per la casa e altri prodotti finiti tessili. Le spese in conto capitale sono state di $ 2,5
miliardi nel 2018, l'ultimo anno per il quale sono disponibili dati. Negli ultimi anni, le aziende si sono
concentrate sul riorientamento delle proprie attività, sulla ricerca di processi di lavoro più efficaci,
sugli investimenti in prodotti e mercati di nicchia, sul controllo dei costi attraverso tecnologie
avanzate e sul reinserimento/nearshoring della produzione.

Andamento e caratteristiche del settore
L'industria della manifattura tessile comprende vari produttori di fibre, filati e fili, tessuti, finiture e
rivestimenti di tessuti, tende e lino e tessuti stretti. L'industria distribuisce i suoi prodotti a una vasta
gamma di mercati a valle, tra cui produttori di abbigliamento, tessuti speciali (automobile ma nn
solo) e arredamento per la casa (moquette, tappeti ma anche vernici e tessuti arredamento).
Pertanto, la salute economica di queste industrie a valle influisce direttamente sugli operatori delle
industrie tessili. L'industria tessile ha subito un notevole calo negli ultimi dieci anni tra la crescente
concorrenza dei paesi in via di sviluppo con manodopera a basso costo e il declino della domanda
da parte di un settore manifatturiero domestico in calo. Mentre l'aumento della domanda da parte
di mercati specializzati (automobilistico e arredamento per la casa) ha impedito ai ricavi del settore
di diminuire ad un ritmo più rapido, nel 2019 il settore ha raggiunto i 45,7 miliardi di dollari di
fatturato.

                            Fonte: IBIS World

                                                                                                                6
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Le previsioni economiche di IBISWORLD fino al 2024 prevedono una diminuzione per l'industria
tessile, sebbene a un ritmo più lento. Le importazioni diminuiranno a causa dell'indebolimento del
dollaro USA e si prevede che continueranno a rappresentare quasi la metà della domanda interna.
Inoltre, è previsto un aumento del prezzo della fibra sintetica, uno degli input chiave del settore,
per aumentare i prezzi di vendita, contribuendo a compensare le perdite nelle entrate. Tuttavia, si
prevede che una decelerazione della crescita dell'industria automobilistica, trainata dalle vendite
più lente delle nuove automobili, ridurrà la domanda di tessuti tecnici.

Caratteristiche della domanda
La domanda per i prodotti dell'industria tessile è in gran parte dipendente dalla salute economica
delle industrie a valle. A loro volta, la penetrazione delle importazioni e la spesa dei consumatori
incidono su tali operatori a valle, quest'ultimo determinato principalmente dal reddito disponibile
pro capite e dalla fiducia dei consumatori.

In termini di andamento generale, la crescente penetrazione di abbigliamento importato fino al
2019 ha influenzato negativamente i produttori nazionali e la loro domanda di prodotti industriali è
diminuita in quanto molti hanno ridotto i loro prodotti o chiuso le loro attività. I produttori di
abbigliamento all'estero hanno meno probabilità rispetto ai produttori nazionali di approvvigionarsi
dagli operatori del settore a causa dell'aumento dei costi di spedizione e, di conseguenza, la
domanda per la maggior parte dei tessuti del settore utilizzati nell'abbigliamento è diminuita.

Per rimanere competitivi, gli operatori del settore sono stati costretti a ridurre i prezzi di vendita, il
che ha limitato i margini di profitto. La contrazione dei profitti e dei ricavi del settore negli ultimi
cinque anni ha fatto uscire dal mercato le aziende poco efficienti: il 2019 si è chiuso con 14.964
operatori e 188.637 lavoratori.

Poiché i produttori di abbigliamento affollano paesi con costi di manodopera più bassi o fanno
sempre più affidamento sulle importazioni per soddisfare le loro esigenze, gli operatori del settore
hanno dovuto trovare nuovi mercati per i loro prodotti. Tra i principali mercati in cui operano le
industrie tessili, il mercato dei tessuti tecnici è diventato il più significativo. Nel 2019, tali mercati
dei tessili hanno generato il 39,5% delle entrate totali del settore. Tuttavia, se l'introduzione di
questi mercati ha contribuito a evitare maggiori perdite, il loro contributo non ha completamente
sostituito il buco lasciato dai produttori di abbigliamento

 L'industria automobilistica acquista questi tessuti in volumi particolarmente grandi; i produttori
di interni di automobili acquistano cinture di sicurezza in tessuti stretti, airbag composti da tessuti
flessibili e porosi e tessuti per coprisedili e interni di veicoli. Infatti, secondo la rivista di settore
Textile World, i produttori di automobili richiedono ogni anno più di 20.000 tonnellate di tessuti
all'anno solo per imbottiture, rivestimenti del tetto e pannelli di porte1. L'industria automobilistica è
cresciuta a sua volta, principalmente a causa del miglioramento delle condizioni economiche dei
consumatori. Influenzati dal calo della disoccupazione, dall'aumento della spesa e della fiducia dei
consumatori e dai bassi tassi di interesse, le vendite di auto nuove sono aumentate a un tasso

1
    https://www.technical-textiles.net/terms/automotive-textiles

                                                                                                             7
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

annualizzato dello 0,7% fino al 2019 poiché molte delle parti realizzate con materiali industriali
vengono vendute come ricambi, sostenendo vendite nel settore anche dopo l’acquisto principale.

Il mercato dell'arredamento per la casa, che acquista tende, lenzuola e tovaglie del settore, è
cresciuto di importanza negli ultimi cinque anni come fonte di entrate del settore. Gli indicatori della
domanda di tessuti per l'arredamento casalingo sono legati all’attività di costruzione e/o di
ristrutturazione, a loro volta derivati principalmente dal reddito disponibile pro capite e dal
sentiment dei consumatori. La crescita nella costruzione di nuove abitazioni (4,2% nel 2019
rispetto al 2018) è stata seguita anche da un aumento nella spesa privata per i miglioramenti
domestici. Tutto questo nel complesso ha favorito l'aumento della domanda di tessuti per
l'arredamento della casa.

Opportunità e rischi del settore
Le oscillazioni e le tendenze della moda possono comportare produzioni non redditizie da parte
dei produttori di abbigliamento a valle se la domanda di abiti realizzati con determinati tessuti
cambia rapidamente. Questo può essere un vantaggio per i produttori tessili statunitensi rispetto
ai produttori stranieri poiché il time-to-market per i prodotti tessili nazionali è più breve a causa
della vicinanza. Inoltre, poiché i produttori di questo settore si trovano nello stesso paese dei loro
principali mercati a valle, hanno accesso a informazioni più immediate sulla domanda interna di
tessuti diversi. Inoltre, l'etichetta "made in USA" sui prodotti finiti sta guadagnando fascino e
acquisendo lo status di “brand” moda grazie alla sua associazione ad una maggiore qualità,
creazione di posti di lavoro domestici e responsabilità aziendale. Tali vantaggi sono applicabili in
particolare al denim del settore, che viene utilizzato nel segmento di prodotti in crescita del settore
dell'abbigliamento e altamente dipendente dalla moda del denim premium.

Negli ultimi cinque anni, inoltre, gli operatori del settore si sono sempre più affidati all'automazione
per ridurre i costi del lavoro e aumentare la produzione. Sebbene una maggiore specializzazione
nella produzione di tessuti tecnici abbia aumentato la necessità di manodopera specializzata, in
particolare di ricerca e sviluppo, gli operatori del settore sono stati in grado di far fronte alla
domanda grazie all’automazione.Gli operatori del settore possono produrre tessuti che utilizzano
processi altamente automatizzati più convenienti rispetto ai paesi in via di sviluppo. In questi
casi, i bassi costi del lavoro dei paesi terzi cessano (anche se non del tutto) di essere un vantaggio
competitivo. Poiché i tessuti per l'arredamento della casa come tende, lenzuola e tovaglie sono
realizzati attraverso processi altamente automatizzati, i produttori nazionali di questi prodotti sono
rimasti competitivi con i produttori stranieri. Alcuni stabilimenti tessili domestici sono quasi
completamente automatizzati e possono sfornare migliaia di metri quadrati di tessuto ogni ora con
un minimo di 10 o 20 dipendenti. Questo indubbiamente ha delle ricercussioni in termine di
occupazione che IBISWorld ha quantificato in una diminuzione annuale dello 0,3% nei prossimi
cinque anni.

                                                                                                           8
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

La domanda: segmentazione del mercato per prodotti
L'industria della manifattura tessile è composta da diversi settori specifici del prodotto. Tra questi,
a seguito della più volte citata delocalizzazione, quelli destinati all'industria dell'abbigliamento sono
fortemente diminuiti.

I tessuti finiti e spalmati rappresentano circa il 17,8% delle entrate totali del settore nel 2019 ma
la loro produzione è diminuita negli ultimo 5 anni a causa soprattutto della concorrenza dei
produttori esteri (si veda grafico a pagina seguente).

      Fonte: IBIS World

Il segmento costituito da filati, fibre e fili, essendo questi il risultato del primo processo di
produzione tessile in assoluto, rappresentano la seconda quota più grande dei ricavi del settore,
con (17,2% nel 2019) poichè sono un prodotto che è punto di partenza di una gamma vastissima
di prodotti finali. Questa quota è rimasta abbastanza stabile negli ultimi cinque anni. I tessuti non
tessuti rappresentano il 15,3% dei ricavi nel 2019. Questo segmento richiede più capitale e più
tecnoogia rispetto ai tessuti per abbigliamento, proprio per questo la loro produzione è
scarsamente delocalizzata e, più di tutti gli altri segmenti di mercato hanno contribuito alla crescita
dei ricavi dell’intera industria. I tessuti a maglia rappresentano il 14,3% delle entrate totali del
settore nel 2019. Questo segmento è leggermente diminuito nel complesso trainato principalmente
dal restringimento a valle del mercato manifatturiero dell'abbigliamento. Infine ci sono segmenti i
cui processi di produzione che l’industria USA è riusctita ad automatizzare completamente come
tende e biancheria da casa (10,5% delle entrate del settore nel 2019) e borse tessili (8,4% delle
entrate nel 2019). Si tratta di due segmenti in aumento grazie alla crescent popolartà degli oggetti
prodotti, tuttavia, la maggior parte della loro produzione si è trasferita all'estero. Altri prodotti
includono ricami, bandiere e striscioni, riempimento di tappezzerie e scarti di laminati
lavorati. Il loro contributo alle entrate del settore dovrebbe è stato, nel 2019, il 16,5% ed è rimasto
abbastanza stabile negli ultimi cinque anni.

                                                                                                            9
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

La domanda: segmentazione del mercato per destinazione d’uso
Anche nel caso della segmentazione per destinazione d’uso, la decennale pratica di
delocalizzazione ha fortemente condizionato la produzione.

I tessili tecnici sono infatti diventati principale contributo alle entrate del settore (39,5% delle
entrate nel 2019). In particolare, da sottolineare il loro utilizzo nell'industria automobilistica che
utilizza tessuti tecnici per cinture di sicurezza, airbag, coprisedili e interni di veicoli. Altre
applicazioni degne di nota sono per il mercato dell’ingegneria civile e marina ma anche tende da
sole, teloni e tende in generale.

        Fonte: IBIS World

Almeno un quarto della produzione tessile industriale degli USA è costituita dalle esportazioni
(25,2% delle entrate del settore nel 2019). Le principali destinazioni per le esportazioni sono i paesi
membri dell'accordo di libero scambio nordamericano; Messico e Canada richiedono
significativamente più prodotti del settore rispetto ad altre nazioni. Altre destinazioni principali sono
l'Honduras e la Repubblica Dominicana. Negli ultimi cinque anni, questo segmento è diminuito in
percentuale dei ricavi, in gran parte a causa dell’apprezzamento del dollaro.

Il mercato dell'arredamento per la casa è rimasto forte per gli operatori del settore negli ultimi
cinque anni (22,4% delle entrate stimate nel 2019) principalmente perché la produzione di tende,
lenzuola e tovaglie è altamente automatizzata. Sebbene la maggiore automazione associata alla
fabbricazione di prodotti tessili per questo mercato abbia contribuito a ridurre l'occupazione nel
settore, ha anche dato all'industria un vantaggio competitivo rispetto ai produttori tessili all'estero.
Inoltre, l'aumento del reddito disponibile pro capite e una minore disoccupazione e un aumento
delle vendite di case nel corso degl ultimi cinque anni, hanno spinto la spesa privata per
miglioramenti, ristrutturazioni e riparazioni domestiche.

Pur con un quota fortemente in calo rispetto agli anni scorsi per le già viste tendenza all’ offshoring
e outsourcing, i produttori di abbigliamento rappresentano il 12,9% delle entrate totali del settore
nel 2019.

                                                                                                            10
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Distribuzione geografica delle industrie tessili e caratteristiche del mercato
competitivo domestico
Nel 2019, la regione sud-orientale degli USA ospitava il 30,6% degli stabilimenti del settore tessile.
Il motivo principale di questa concentrazione è il vantaggio competitivo di localizzare vicino ai
coltivatori di cotone (che appunto hanno sede a Sud), poiché il cotone è la fibra naturale più
importante del settore. Si tratta di una tendenza storica, evidente da oltre un secolo e che ha
sviluppato economie di scala e integrazioni verticali molto forti. Il sud-est è anche vicino alla più
grande destinazione di esportazione del settore, il Messico, e ha molti porti per facilitare gli scambi.

Altre zone emergenti negli ultimi anni sono Florida e Carolina del Nord che raccolgono
rispettivamente il 7,9% e il 6,1% degli stabilimenti del settore.

Negli ultimi anni, la corsa all’automatizzazione ha incentivato una maggiore concentrazione del
settore, favorendo gli operatori con capitali sufficienti a coprire gli investimenti tecnologici e
estromettendo dal mercato gli operatori meno produttivi. Il consolidamento del comparto industriale
dunque continua ad essere una tendenza nel settore, poiché i grandi operatori acquistano attori
più piccoli e intraprendono joint venture.

Nel 2019, i primi tre principali operatori del settore rappresentavano collettivamente meno del 5,0%
delle entrate totali del settore.

Questi gli operatori principali:

Milliken & Company (2.1% di quota di mercato nel 2019) - Fondata nel 1865 e con sede a
Spartanburg, Carolina del Sud, Milliken è un produttore diversificato di tessuti, rivestimenti per
pavimenti e prodotti chimici con un’offerta di prodotti che sfiore le 19.000 unità. Milliken impiega
circa 7.260 persone in tutto il mondo, gestendo 43 impianti di produzione negli Stati Uniti, nel
Regno Unito, in Belgio, Francia, Cina, India e Australia. La strategia di crescita dell'azienda è
consistita in gran parte nella diversificazione dai tessili tradizionali a prodotti tecnici specializzati,
inclusi i settori automobilistico, riparazione delle infrastrutture e tessuti medici. Nel 2019, le sue
entrate sono state attorno ai $ 948,5 miliardi.

Mount Vernon Mills (1.3% di quota di mercato nel 2019) – Fondata a Baltimora a metà del 1800
come azienda specializzata in tessuti per velieri, l’azienda ha attualmente sede in Sud Carolina ed
ora produce tessuti e prodotti chimici per i mercati dell'abbigliamento, industriale, istituzionale e
commerciale. La sua attività nel settore dei tessuti per abbigliamento comprende la più grande
struttura di produzione di denim della nazione, che rifornisce tutti i principali produttori di jeans
negli Stati Uniti, nonché marchi di abbigliamento da lavoro come Carhartt. Mount Vernon Mills è
rimasta ferma nel suo impegno nei confronti della produzione interna, che la società considera un
vantaggio competitivo a lungo termine. A fine 2019 impiegava circa 2.400 persone in 12 diversi
stabilimenti con sede in USA, tra Georgia, Carolina del Sud, Carolina del Nord, Texas, Mississippi
e Alabama. La società mantiene anche una presenza in Asia, America Latina e Caraibi. Nel 2019
le sue entrate sono state pari a $ 581,2 milioni.

Elevate Textiles Inc. (0.7% di quota di mercato nel 2019) - Elevate Textiles è il risultato di una
serie di fusion che, nel corso degli ultimo 20 anni hanno raggruppato sotto lo stesso nome aziende
e marchi storici dell’industria tessile Americana, come ITG. Con sede a Greensboro, Nord Carolina,

                                                                                                             11
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

l'azienda serve mercati in più di 100 paesi e in sei continenti attraverso le sue 37 strutture globali
di cui 10 negli USA. Nel 2019 impiegava circa 15.000 lavoratori in tutto il mondo. Nel 2019 le sue
entrate sono state pari a $ 341,4 milioni.

MACCHINARI TESSILI, LE TENDENZE
Gli investimenti statunitensi in macchinari tessili si sono indeboliti mentre la produzione tessile si
è spostata all'estero. Alla fine del 2012, il declino di questo sottosettore industriale ha portato il
sistema di classificazione industriale nordamericana (NAICS) a riclassificare il segmento di
produzione di macchine tessili, includendolo nel più generale segmento di produzione di
macchinari industriali. Per le aziende tessili che restano negli Stati Uniti, la maggior parte dei loro
macchinari proviene da società straniere, come dimostrano i crescenti valori delle importazioni del
segmento. Il segmento dei macchinari tessili ha rappresentato nel 2019 solo il 3,0% delle entrate
del settore della manifattura industriale, pari a circa 780 milioni di USD.

             Fonte: IBIS World

Negli ultimi anni l'industria manifatturiera tessile statunitense ha registrato livelli di crescita
fluttuanti. Ciò è dovuto, in parte, alla recente tendenza al re-shoring che ha innescato la
ristrutturazione di alcuni processi di produzione tessile, e in particolare la produzione di tessuti non
tessuti, la produzione di tessuti tecnici, i processi di tintura a sublimazione e i processi che
richiedono automazione. Gli elevati margini di profitto e la crescente domanda di tessuti tecnici
non tessuti hanno reso la loro produzione un investimento interessante per i produttori negli Stati
Uniti. Tale tendenza ha anche portato diversi produttori tessili con sede negli Stati Uniti ad
aumentare gli investimenti in alcuni macchinari, tra cui le apparecchiature per termofondenti, i
macchinari per la produzione di tessuti non tessuti e tessuti tecnici e le macchine per maglieria ad
alta velocità.

Gli effetti del re-shoring sono particolarmente evidenti se si analizzano i dati dell’import verso gli
USA, che di fatto hanno raggiunto un massimo storico tra 2017 e 2019 (oltre 3 miliardi di USD). Di

                                                                                                           12
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

questi, circa 90 milioni sono stati destinati all’acquisto di macchinari per la produzione di tessuti
non tessuti, la maggior parte dei quali hanno raggiunto Carolina del Nord e del Sud, rafforzando
qui l'industria manifatturiera locale.

Nella sua analisi comparativa annuale2 l’Association of the Nonwovens Fabrics Industry (INDA) ha
indicato che nel 2019 la capacità di produzione dei tessuti non tessuti nordamericana è aumentata
a 5,17 milioni di tonnellate, con un incremento netto del 3,4% (180 mila tonnellate) rispetto al
20187. Questo dato di crescita rappresenta non solo l'aggiunta di nuove linee, ma anche aumenti
della produttività delle macchine. Negli ultimi due anni sono state messe a punto 43 nuove linee,
la maggior parte delle quali produce tessuti ingegnerizzati per i mercati del trasporto e della
filtrazione.

Macchinari più utilizzati negli USA nel 2019
L'industria manifatturiera tessile USA impiega una vasta gamma di macchinari di processo e una
vasta gamma di lavorazioni che richiedono attrezzature e macchinari ausiliari. Tradizionalmente
gran parte di questa attrezzatura viene importata e altrettanto tradizionalmente a macchinari
specifici sono associati Paesi di diversi. Di seguito è riportata un'ampia ripartizione dei diversi tipi
di macchinari impiegati nell'industria tessile insieme ai loro principali esportatori negli Stati Uniti.

             Fonte: Cedar for ITA Houston, 2019

2
    https://www.inda.org/inda-annual-report-benchmarks-north-american-nonwoven-supply-and-trade/

                                                                                                                             13
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Re-Shoring: trend presenti e futuri nell’utilizzo di macchinari
La nuova fase industriale di re-shoring negli USA è caratterizzata da maggior efficienza, riduzione
dei costi di produzione e una rinnovata attenzione alla sostenibilità, attraverso l'introduzione e
l'adozione di nuove tecnologie. Questo si riflette nell’approvvigionamento dei macchinari tessili
negli USA da parte dei produttori e in particolare come segue3.

Macchinari per tessuti tecnici non tessuti: in seguito all’aumento significativo della domanda di
materiale tecnico e tessuti non tessuti a livello globale, in particolare nel settore sanitario e
automobilistico, la domanda di questi macchinari sta crescendo in tutto il mondo;

Connettività digitale: l'integrazione e la digitalizzazione del processo di produzione hanno
permesso di migliorare trasparenza e controllo nel processo di produzione, soprattutto nel
rilevamento dei difetti nelle trame e una maggiore efficienza della catena di approvvigionamento;

Open-End Spinning: questo particolare tipo di macchinario ha visto recentemente investimenti
significativi; il 50% di tutti i rotori open-end installati negli Stati Uniti nel 2015 avevano meno di 9
anni, rispetto al 27% nel 2013.

Macchinari per sublimazione: i macchinari per l'applicazione di tinture a pressione stanno vedendo
investimenti significativi negli Stati Uniti. Questo perché il processo genera meno scarti rispetto ai
tradizionali metodi di tintura.

Macchine per maglieria: uno dei processi chiave che sono in corso di ripristino negli Stati Uniti è il
lavoro a maglia. In particolare sono in aumento le macchine per maglieria, le macchine per
maglieria ad alta velocità e macchine per maglieria a base piatta specializzate. Inoltre, i produttori
stanno sostituendo le macchine per maglieria a 96 o 108 aghi con macchine per maglieria a 200
aghi.

Macchinari eco-sostenibili: l'aumento delle normative sull'inquinamento e sulle acque reflue ha
portato a un aumento domanda di macchinari che riducano la contaminazione e aumentino
l'efficienza;

Stampa digitale: l'adozione della stampa digitale ha ridotto i tassi di difetto, i costi di manodopera
e diminuito anche l’uso di prodotti chimici e coloranti. Si prevede che il segmento delle macchine
per la stampa tessile digitale crescerà ad un tasso di circa il 7,1% entro il 2025.

Ad occupare un posto di rilievo nel re-shoring statunitense sono le macchine per la stampa, che
al momento detengono il 66,4% del totale del mercato USA dei macchinari di produzione tessile e
la cui crescita è prevista nell’ordine 3,4% annuo fino al 2025. Secondo una ricerca di Allied Market
Research4 il parco macchine relativo a questa categoria potrebbe passare da 59.361 (dato 2017)
e a 79.301 unità entro il 2025. Al suo interno, è il sottosegmento della serigrafia rotativa a costituire

3
    Fonte: Report CEDAR for ITA Houston, 2019
4
    Fonte: Report CEDAR for ITA Houston, 2019

                                                                                                            14
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

il 50% del totale per un valore che potrebbe raggiungere, secondo le stime, circa 852 milioni di
dollari nel 2025 .

               Fonte: Cedar for ITA Houston, 2019

Un ulteriore elemento da sottolineare in questa analisi riguarda la produzione di tessuti di alta
gamma, come tessuti tecnici e resistenti al fuoco, nonché tessuti non tessuti. E’ infatti proprio sulla
produzione di questi ultimi che si è concentrato il fenomeno del re-shoring, mentre per la
produzione di tessuti di fascia bassa continua la delocalizzazione. Le decisioni di re-shoring
relativamente a questi aspetti produttivi si basano su una serie di fattori, tra cui costi, domanda,
dazi e tariffe e, non ultimi, i crescenti problemi di qualità e tempi di consegna con i produttori
offshore.

 Questi, in particolare i processi di produzione tessile che stanno tornando negli Stati Uniti:
• Produzione di filati tecnici, ad esempio produzione di anima in fibra di vetro e anima in acciaio;
• Produzione di tessuti non tessuti, compresi salviette, prodotti per l'igiene e altri prodotti non
tessuti;
• La produzione di tessuti tecnici, in particolare tessuti resistenti al fuoco;
• I processi di tintura a sublimazione sono in fase di ripristino, e in rapida crescita;
• Processi che richiedono automazione e altre tecnologie emergenti, inclusa l'automazione dei
processi robotici (RPA) e l'intelligenza artificiale (AI);
• Apparecchiature Termmobond;
• Produzione di asciugamani in spugna.

Re-Shoring: trend tecnologici nell’utilizzo di macchinari
Secondo molti produttori globali di articoli tessili e di abbigliamento, la tecnologia e l'automazione
sono la risposta ad una produzione più snella, in grado affrontare la velocità e i costi crescenti di
energia, lavoro e tecnologia che ormai caratterizzano il settore. Innumerevoli aziende statunitensi
investono milioni di dollari ogni anno in nuove tecnologie. Si potrebbe dunque affermale che la
filiera del futuro, passa attraverso l’automazione.

                                                                                                          15
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Qui di seguito le innovazioni tecnologiche sempre più frequenti nel macchinari industriali tessili
utilizzati in Nord America.

Automazione di processo: tra gli esempi più significativi di automazione di processi industriali c’è
quello del colosso TY Garment (produttore per Adidas e Armani) che ha robotizzato 21 linnee di
produzione/cucitura nello stabilimento di Little Rock, Arkansas riducendo la forza lavoro del 50-
70% della forza lavoro richiesta. Succhi inc. ha invece automatizzato il 30-40% della produzione
di abbigliamento incrementando l’uso delle macchine: il tempo impiegato per la produzione di asole
si è ridotto del 40% circa. Infine, Levis si è dotata di una tecnologia brevettata per l’utilizzo di un
laser in grado di ridurre da 20/30 minuti a 9 secondi il tempo impiegato per dare l’effetto lavato ad
un paio di jeans.

Intelligenza Artificiale: il celebre marchio Tommy Hilfiger ha collaborato con IBM ed MIT per
sviluppare un'intelligenza artificiale che sfrutta la visione artificiale per ottimizzare la produzione
mentre Amazon utilizza una rete generativa contraddittoria (GAN), che consiste in due reti neurali
che imparano i dati in tempo reale, interiorizzando le proprietà di stili particolari per ricrearli in un
nuovo design saltando il processo creativo.

Produzione in Cloud: Techpacker, Apparel Magic e ShareCloth sono tre aziende sviluppatrici di
interi sistemi di processi collaborativi in cui si possono gestire magazzini, ristoccaggio e design
con file in condivisione tra di loro e virtualmente gestiti da più reparti contemporaneamente

Anche la realtà aumentata ha fatto ingresso nel’industria manifatturiera tessile, Welspun per
esempio usa un sistema brevettato in house per progettare tessuti per la casa assieme al
consumatore finale.

Infine lo stampaggio in 3D, sembra essere un fattore chiave per la produzione on demand perché
permette un migliore controllo dell’intero processo e una consistente riduzione dei rifiuti di tessuto.
EFI Optitex e Clo Virtual Fashion sviluppano proprio la tecnologia di rendering 3D applicata a
tessuti e macchinari che consente ai marchi di modificare i progetti in tempo reale e rivedere i
cambiamenti senza attendere la produzione reale.

                                                                                                            16
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

SEGMENTI DI MERCATO SIGNIFICATIVI

LAVORAZIONE E RIFINITURA MAGLIERIA
L'industria dell'abbigliamento per maglieria in USA comprende aziende che producono
abbigliamento lavorando a maglia i tessuti, direttamente da filati e fibre, o rifinendo semi lavorati.
Il settore si sta contraendo da più di un decennio a causa della forte concorrenza dei prodotti
dall’estero che hanno ridotto sempre più le entrate del settore (-8,8% in 5 anni) ferme nel 2019 a
$ 298,5 milioni. Sebbene i consumatori stiano diventando più consapevoli e sensibili all'acquisto
di prodotti “made in US”, tale comportamento, diretto al consumo “locale”, non ha però comportato
un aumento significativo delle entrate. Rispetto a 15 anni fa, l'industria impiega oggi solo un quinto
del numero di lavoratori: 2.222 unità per un totale di circa 105 aziende. Il calo dell'occupazione è
solo in parte attribuibile alla conversione meccanica delle produzione. Il motivo principale risiede
nei costi associati alla realizzazione dei prodotti dalle spese per la distribuzione fino ai costi per
l’energia.

In questo particolare settore la quantità di domanda interna coperta da merci prodotte all'estero
è particolarmente forte e costituisce una costante minaccia per il mercato statunitense. Ad
influenzare la struttura del settore tradizionalmente sono i seguenti fattori: il mercato “retail” finale
costituito dai negozi di abbigliamento e altri rivenditori oppure da grossisti (in aumento nel corso
del 2019) e il prezzo mondiale della materia prima, ovvero cotone e fibre sintetiche (in diminuzione
nel corso del 2019).

La domanda di prodotti realizzati dall'industria è estremamente sensibile ad una serie molto
variabile di elementi. I principali sono sicuramente il prezzo finale del’articolo e il reddito dei
consumatori. All'aumentare dei prezzi o al calo del reddito, la domanda di abbigliamento in maglia
fabbricata negli Stati Uniti diminuisce in modo significativo. Ciò è dovuto alla natura durevole e
discrezionale dei prodotti venduti dall'industria.

A differenza degli stabilimenti tessili industriali storici, l'industria dell'abbigliamento per maglieria è
concentrata soprattutto nella regione del Medio Atlantico, che rappresenta il 39 % degli
stabilimenti del settore. All'interno del Mid-Atlantic, New York ha il maggior numero di stabilimenti,
con il 25,7% del totale del paese, seguito dalla California, con il 18,1% del totale del settore grazie
ai due porti principali, San Francisco e Los Angeles, che rappresentano gran parte delle
importazioni del paese di materie prime. A causa della mutevole composizione del settore, gli
operatori non sono più situati principalmente nel Sud degli Stati Uniti, per molti decenni un hub
tradizionale per i produttori tessili e che ora costituisce il 17% del totale.

Livello tecnologico del settore. Il livello tecnologico del settore è ancora basso. Lo sviluppo di
telai a getto d'aria ad alta velocità e attrezzature per la pulizia a controllo computerizzato alla fine
degli anni ‘90 hanno aumentato l'efficienza e la produttività. Tuttavia il fatto che queste
apparecchiature non necessitino di aggiornamenti o sostituzioni regolari ha progressivamente
abbassato la propensione al rinnovamento tecnologico e all’acquisto di nuove tecnologie. Tuttavia,
l’aumento della competizione, nel corso degli ultimi anni, ha spinto le aziende a cercare nuovi modi
per rimanere competitivi, tra cui l’automazione dei processi di produzione.

                                                                                                              17
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Previsioni. Nelle previsioni economiche pre-COVID19, IBISWorld aveva ipotizzato che, entro il
2024, le entrate del settore sarebbero aumentate leggermente ad un tasso annualizzato dello 0,1%
fino a raggiungere $ 300,5 milioni. Le medesime previsioni anticipavano un consolidamento del
settore attraverso fusioni, acquisizioni e fuoriuscite dal mercato di piccoli stabilimenti non
competitivi unite alla tendenza, da parte delle aziende più grandi, nel considerare strategico lo
spostamento di operazioni all'estero attraverso partner commerciali chiave per questo settore,
come la Cina e il Messico per aumentare la competitività sul prezzo. Altra previsione riguardava
dunque una decrescita dell'1,2% su base annua fino al 2024 del numero degli operatori di settore.
Opportunità future erano tuttavia ravvisate in un posizionamento più elevato per mercati di nicchia,
attraverso politiche di marketing volte ad aumentare la consapevolezza del prodotto locale o
introducendo una maggiore automazione. Per molti operatori che vogliono restare in attività,
tuttavia i controlli dei costi sono considerati una priorità assoluta, rendendo particolarmente lento
il cambiamento tecnologico.

FIBRE SINTETICHE
Questo settore industriale produce fibre e filamenti cellulosici e noncellulosici sotto forma di
monofilamento, filato, fiocco o filo. Le fibre e i filamenti organici cellulosici chiave includono rayon
e acetato. Le fibre e i filamenti noncellulosici includono acrilico, nylon, poliestere e spandex. Questo
settore non comprende filatoi per fibre, filati o fili, produttori di fili di altre fibre o produttori di filati di
canapa. Tali prodotti vengono impiegati anche nel mercato dell’abbigliamento e del’arredamento.
Nel 2019, il comparto contava 167 aziende per un totale di 15.203 dipendenti ed entrate totali per
$ 8,3 miliardi.

Gli operatori del settore della produzione di fibre sintetiche sono legati ai livelli di produzione di
alcune industrie chiave, vale a dire industrie di abbigliamento, di produzione tappeti e tessili e
produttori di prodotti industriali e beni di consumo. Mentre la maggior parte di queste industrie ha
registrato una certa crescita negli ultimi 5 anni, le industrie manifatturiere dell'abbigliamento si sono
invece ridotte. I mercato dell’abbigliamento femminile e infantile ha subito una riduzione del 3,3%
che, combinato con l'apprezzamento del dollaro ha avuto un effetto negativo sulle esportazioni del
settore.

                           Fonte: IBIS World

                                                                                                                      18
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Certamente la domanda è condizionata dal prezzo delle materie prime in genere e dal cotone in
particolare, essendo questo un sostituto comune della fibra sintetica e quindi potenziale
concorrente. Negli ultimi 5 anni tuttavia, pur in presenza di un aumento mondiale del prezzo del
cotone – che avrebbe potuto favorire la scelta delle più economiche fibre sintetiche – l’aumento
parallelo dei prezzi anche di queste ultime ha limitato i benefici per le entrate del settore.

Caratteristiche della domanda. Il fattore principale che influenza la domanda di varie fibre e
filamenti è, a sua volta, il livello della domanda a valle proveniente da industrie tessili, produttori
di tappeti e prodotti industriali e produttori di beni di consumo molte delle quali dipendono
direttamente dalla spesa dei consumatori per tali articoli. Come già visto in precedenza, anche
nella pagine di questo report, il livello della produzione tessile negli ultimi 5 anni è sceso in linea
con la caduta della domanda da parte dei produttori di abbigliamento statunitensi, che hanno
preferito la delocalizzazione in Asia. A differenza delle fibre naturali, la produzione di fibre sintetiche
ha beneficiato della crescente preferenza per fibre più versatili (e soprattutto meno costose). A
livello statunitense, le industrie a valle stanno infatti spingendo la domanda di prodotti innovativi
da realizzarsi in fibra sintetica come sofisticati dispositivi medici e indumenti protettivi per vigili del
fuoco, polizia e militari. Dopo aver sperimentato una significativa crescita globale della domanda
negli ultimi dieci anni, secondo il Textile Industries Media Group, le fibre prodotte ora
rappresentano oltre i due terzi del consumo totale mondiale di fibre. Si prevede che questa
tendenza continuerà anche se l’importante concorrenza asiatica stabilizzerà la domanda
impedendole crescite consistenti.

I principali mercati finali per i prodotti fabbricati in questo settore comprendono i produttori di
tappeti, importanti acquirenti a valle di fibre sintetiche, che rappresentano il 26,4% delle entrate
del settore nel 2019. Negli ultimi cinque anni, gli acquisti da questo settore sono aumentati in
conseguenza all’aumento delle attività di costruzione e ristrutturazione, alimentando l’industria
tessile. I prodotti industriali sono il 24,2% delle entrate del settore. In questo caso le fibre
sintetiche sono utilizzate nel modo più svariato, dagli imballaggi in plastica ai prodotti per la cura
personale.

           Fonte: IBIS World

                                                                                                              19
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

I produttori tessili e di abbigliamento tradizionali rappresentano circa il 24,9% delle entrate
dell'industria della fibra sintetica. Sono in forte diminuzione a causa della delocalizzazione.
L'aumento del valore del dollaro, che rende i prodotti di produzione americana meno competitivi
sul mercato mondiale, ha tuttavia danneggiato un importante mercato di sbocco per il settore,
ovvero l’esportazione, che rappresenta attualmente il 24,5% delle entrate del settore degli Stati
Uniti per un valore totale di 2,0 miliardi di USD.

Geografia. La maggior parte degli stabilimenti industriali di fibre sintetiche si trova in aree storiche
della produzione tessili, che risalgono alle origini dell'industria negli USA, ad inizio ‘900, nel sud-
est del Paese. Oggi, la sola regione sud-orientale rappresenta il 59,7% degli stabilimenti totali del
settore. Gli stati di produzione chiave includono la Carolina del Nord e la Carolina del Sud,
rispettivamente il 14,9% e l'11,9% degli stabilimenti del settore. Protagonisti nella produzione
anche lo stato della Georgia (11,9%) e l'Alabama (6,0%). Tra i principali soggetti industriali del
settore troviamo: Dow Chemical, Koch Industries, Chevron Phillips, Rayonier, Eastman Chemical,
Toray Industries e Celanese Corporation.

Previsioni per il settore pre-Covi19. Le prestazioni del settore della produzione di fibre sintetiche
dipenderanno principalmente dal livello di attività nelle industrie a valle. Le difficoltà ormai
endemiche del settore riguardano la concorrenza dovuta alle importazioni meno costose,
soprattutto dall’Asia che ha costretto molti brand iconici statunitensi di abbigliamento a trasferire le
loro attività all'estero e ad esternalizzare la produzione per limitare la crescita della domanda da
questi mercati. Un altro mercato chiave per la fibra sintetica, ovvero la produzione di articoli
industriali e beni di consumo è previsto in crescita fino al 2024. I produttori a valle utilizzano sempre
più la fibra sintetica nei prodotti automobilistici e medici. Si prevede che il numero totale di imprese
del settore crescerà del 2,6% fino a raggiungere, nel 2024 le 190 aziende per un totale di 16.683
lavoratori. Allo stesso modo il margine di profitto medio del settore, misurato come utile prima degli
interessi e delle tasse, aumenterà costantemente durante il periodo di previsione fino a un 10,0%
stimato delle entrate nel 2025.

ANTIDUMPING, LE REGOLE DEL SETTORE
La concorrenza sui prezzi è una questione cruciale per i produttori USA di fibre sintetiche. In molte
economie in via di sviluppo, gli operatori sono in una posizione migliore per mantenere bassi i costi
di produzione a causa di manodopera meno costosa. Le importazioni asiatiche e orientali, in
particolare, hanno influenzato negativamente diversi segmenti di prodotti del settore, il che ha
portato i produttori statunitensi a cercare una maggiore protezione normativa dalle importazioni
economiche.

Ad esempio, nel 2017 il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti con l'International Trade
Commission ha concordato di indagare e aggiungere dazi antidumping, un meccanismo
commerciale progettato per impedire ai produttori stranieri di importare a un tasso
sproporzionatamente elevato, alcune fibre prodotte in Cina. Queste normative hanno ostacolato le

                                                                                                            20
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

importazioni dai mercati asiatici. Tuttavia, le importazioni dalla Cina e dalla Corea del Sud hanno
continuato a farsi strada nel mercato statunitense, fino a rappresentare, collettivamente, oltre un
terzo delle importazioni totali. Questa tendenza, tuttavia nel corso degli ultimi 5 anni si è
leggermente attenuata svelando una polarità: da una parte i produttori che danno priorità a fibre di
bassa qualità provenienti dall’estero e produttori che richiedono fibre speciali o personalizzate,
genericamente di produzione statunitense, per trarre vantaggio da materiale di qualità superiore e
costi di trasporto inferiori.

La rigorosa applicazione del diritto commerciale degli Stati Uniti è un obiettivo primario
dell'amministrazione Trump. Dall'inizio dell'attuale amministrazione, il Dipartimento del Commercio
degli Stati Uniti ha avviato 195 nuove indagini sui dazi antidumping e compensativi, con un
aumento del 200% rispetto al periodo analogo dell'amministrazione precedente5.

Le società straniere che quotano i loro prodotti nel mercato statunitense al di sotto del costo di
produzione o al di sotto dei prezzi nei loro mercati nazionali sono soggette a dazi antidumping. Le
società che ricevono sussidi dai loro governi, come sovvenzioni, prestiti, infusioni di capitale,
agevolazioni fiscali o input di produzione, sono soggette a dazi compensativi volti a contrastare
direttamente tali sussidi. Il commercio attualmente gestisce 515 ordini di dazi antidumping e
compensativi .

Dopo un’indagine durata oltre un anno avviatasi in seguito alla denuncia di due importanti
produttori statunitensi di filati sintetici (Unifi Manufacturing Inc. e Nan Ya Plastics Corp) il
dipartimento del commercio statunitense ha stabilito in via definitiva a novembre 2019 che le
importazioni dalla Cina e dall'India stanno causando un pregiudizio all'industria nazionale degli
Stati Uniti.
Il prodotto oggetto dell'inchiesta, il filato testurizzato in poliestere, è un filato multifilamento sintetico
fabbricato con poliestere (polietilene tereftalato). Il Dipartimento del Commercio ha determinato
che gli esportatori dalla Cina e dall'India hanno ricevuto sussidi dai rispettivi Paesi compresi
rispettivamente tra il 32,18 e il 473,09 per cento e il 4,29 per il 21,83 per cento.
In risposta alle pratiche di distorsione commerciale della Cina, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe
penali su tre tranche o raggruppamenti di prodotti fino ad oggi destinati a un totale di $ 250 miliardi.
Tuttavia, la National Council of Textile Organization (NCTO), la più importante Associazione di
Categoria, ha più volte segnalato che alcuni prodotti selezionati per l’antidumping hanno avuto un
impatto negativo sui produttori americani. Soprattutto coloranti e prodotti chimici utilizzati nel
processo di fabbricazione tessile, che hanno comportato un aumento dei costi di produzione.

5
    https://www.commerce.gov/news/press-releases/2020/01/us-department-commerce-initiates-antidumping-duty-and-countervailing

                                                                                                                                21
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

      Fonte: Statista.com

Qui una lista completa e aggiornata delle fibre su cui è prevista l’applicazione di dazi antidumping:
https://legacy.trade.gov/enforcement/operations/scope/country/china/index.asp

LEGGI A DIFESA DELL’INDUSTRIA TESSILE AMERICANA
In risposta al livello sempre crescente delle importazioni di abbigliamento negli USA, negli anni il
Governo è intervenuto per difendere il settore tessile industriale.
Particolarmente importante per l'industria tessile e dell'abbigliamento degli Stati Uniti sono il Berry
Emendament (10 USC, sez. 2533a) e il Kissel Emendament (6 USC 453b), il primo datato
addirittura 1941, il secondo, più recente, datato 2009. Assieme costituiscono il nucleo del cosidetto
principio de “Buy American” secondo cui alcuni beni acquistati dalle agenzie di sicurezza nazionali
devono essere prodotti esclusivamente negli Stati Uniti.

Berry Emendament è il nome popolare per una legge che richiede che i tessuti, l'abbigliamento, il
cibo e gli strumenti di misurazione manual acquistati dal Dipartimento della Difesa (DOD) siano
coltivati, rielaborati, riutilizzati o prodotti interamente negli USA.

Il Kissell Emendament invece stabilisce che i prodotti tessili, di abbigliamento e di calzature
acquistati da alcune agenzie del Dipartimento di sicurezza nazionale (DHS), vale a dire la

                                                                                                          22
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

Transportation Security Administration (TSA) e la US Coast Guard, devono essere fabbricati nella
Stati Uniti con materiali o component USA al 100%.

I due emendamenti hanno, in pratica, creato mercati di nicchia per i produttori nazionali.

UNIVERSITÁ ED ISTITUTI DI RICERCA TESSILE
Negli Stati Uniti ci sono 37 tra università e istituti specializzati nella formazione, ricerca e sviluppo
dell’industria tessile.

Nel 2015, il Dipartimento della Difesa assieme ad un consorzio di 50 tra aziende ed università, ha
investito 300 milioni di dollari per la creazione di un nuovo hub di produzione incentrato su
rivoluzionarie fibre e tecnologie tessili, Advanced Functional Fabrics of America Institute
(AFFOA), con sede presso il MIT di Cambridge , Massachusetts. Il suo scopo è sviluppare tessuti
futuristici contribuendo ad accelerare il rilancio della produzione tessile negli Stati Uniti. Negli ultimi
5 anni gli studenti/ricercatori dell’AFFOA hanno brevettato tessuti combinati con semiconduttori in
grado di rilevare eventuali vapori chimici e, più in generale, integrato nelle fibre sintetiche
semiconduttori in grado di vedere, ascoltare, rilevare, comunicare, immagazzinare e convertire
energia, regolare la temperatura, monitorare la salute e cambiare colore.

Si segnalano inoltre:
    -   il Nonwovens Institute (NWI) di Raleigh presso il North Carolina State University, il primo
        programma accademico interdisciplinare accreditato al mondo nel campo dei tessuti
        ingegnerizzati e coinvolge una partnership di industria, governo e mondo accademico;
    -   il Wilson College of Textile, sempre a Raleigh (NC), il primo istituto tessile riconosciuto al
        mondo, finanziato da 149 aziende del settore e 11 agenzie federali

                                                                                                              23
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

INTERSCAMBIO COMMERCIALE
Secondo i dati di TDM (Trade Data Monitor) il totale delle importazioni statunitensi nell’ambito
del settore dei macchinari tessili hanno raggiunto nel 2019 il valore complessivo di quasi 2,4
miliardi di USD, sostanzialmente invariato (-0,13%) rispetto al 2018. L’Italia si colloca in sesta
posizione tra i principali fornitori, con esportazioni in USA che superano i 140 milioni di dollari
segnando un netto incremento rispetto al 2018 (+20,5%) e una quota di mercato del 6,1%. A livello
europeo, in termini di valore esportato negli Stati Uniti, l’Italia è seconda solo alla Germania (in
diminuzione del 17,7% rispetto al 2018). Principale fornitore degli USA si conferma il Messico con
una quota di mercato stabile attorno al 23,4% (v. Tabella 1 in Appendice Statistica).

Analizzando più nel dettaglio le importazioni di macchinari tessili degli Stati Uniti nel 2019 (v.
Tabella 2 in Appendice Statistica), si evince che il gruppo definito “macchinari per nobilitazione”
costituisce il 66,1% del totale importato per un valore di 1,54 miliardi di USD, in aumento rispetto
al 2018 del 2,78%. Seguono il raggruppamento di “accessoristica e macchine ausiliarie” con il
13,3%, per un valore di oltre 310 milioni di USD ma una diminuzione del 9,3% rispetto al 2018; il
raggruppamento di “macchinari per la filatura” con l’8,39% di quota di mercato per un valore di
oltre 196 milioni di USD (in diminuzione rispetto al 2018 del 15,48%); i “macchinari per maglieria”
valgono il 7,4% della quota delle importazioni degli USA per un totale di 173,2 milioni di USD ma
in diminuzione (-6.9%) rispetto al 2018. Il gruppo di “macchinari per tessitura” costituisce l’1,19%
del totale dei macchinari tessili negli USA per un valore di oltre 27,8 milioni di USA. Valgono invece
il 3,56% della quota di importazioni gli “altri macchinari” in aumento del 116.9% rispetto al 2018
per un valore totale di 83,2 milioni di USD.

Per quanto riguarda le importazioni degli USA dall’Italia (v. Tabella 3 in Appendice Statistica) in
prima posizione con il 43,9% nel 2019, troviamo i “macchinari per nobilitazione” con un valore
complessivo di oltre 62 milioni di USD ed un incremento del 5,66% rispetto al 2018. Seguono i
“macchinari per la filatura” con un valore di oltre 30 milioni di USD nel 2019 e un consistente
aumento del 95,2% rispetto al 2018. In terza posizione “accessoristica e macchine ausiliarie” per
un valore pari a 20,9 milioni di USD nel 2019. Un aumento importante (+ 479,4%) rispetto al 2018,
sono gli “altri macchinari” per un valore di oltre 12,4 milioni di USD mentre i “macchinari per
maglieria” hanno segnato una flessione del 18,5% dal 2018 per un valore di 12,1 milioni di USD. I
“macchinari per tessitura” hanno infine subito un incremento del valore di 3 punti percentuali per
un totale di 3,7 milioni di USD.

Nel dettaglio, gli Stati americani che, da soli, costituiscono ormai stabilmente il 51% dell’export
italiano negli USA sono, nell’ordine North Carolina, Georgia e South Carolina (v. Tabella 4 in
Appendice Statistica).

Analizzando nel dettaglio alcune sottocategorie emerge che, nel corso dei 12 mesi del 2019, l’Italia
è stato il secondo importatore assoluto negli States di filatoi (estrusori) per fibre artificiali e
sintetiche (HS 844400) per un valore totale di oltre 16 milioni di USD (+87,7% rispetto al 2018) e
una quota di mercato relativa pari a 19. 3%, seconda solo alla Germania che domina con una
quota di mercato pari al 59,5% (v. Tabella 5 in Appendice Statistica). Nel 2019 l’Italia è stata il
terzo importatore di macchine e apparecchi per la stampa delle materie tessili (HS 844319)) negli
Stati Uniti, dopo Israele e Svizzera, per un totale di oltre 16,7 milioni di USD e un aumento, rispetto

                                                                                                          24
NOTA DI MERCATO MACCHINE TESSILI

al 2018 del 18,7%. (v. Tabella 6 in Appendice Statistica). Nell’anno appena passato l’Italia è stata
inoltre il primo fornitore negli USA di calandre (HS 842010) per un valore di oltre 22 milioni di USD
e una quota di mercato pari al 22,4%. (v. Tabella 7 in Appendice Statistica)

In termini di esportazioni (v. Tabella 8 in Appendice Statistica), nel 2019 gli USA hanno esportato
macchinari tessili per quasi 886 milioni di USD: un decremento del 3,1% rispetto al 2018. Il partner
commerciale più importante si conferma essere il Canada con un peso percentuale pari al 21.2%,
e un valore di beni esportati pari a oltre 188 milioni di USD (+13,6%). Al secondo posto il mercato
messicano, in discesa del 12,3% rispetto al 2018, che conta per il 15,7% delle esportazioni
americane.

A guadagnare quote di mercato nel 2019 sono destinazioni come il mercato indiano che ad oggi
rappresenta il 4,39% delle esportazioni statunitensi (+124,7% rispetto al 2018) e quello arabo che
nel 2019 ha subito un vero e proprio boom (+242% rispetto al 2018) toccando il 3,4% della
percentuale dell’export. L’Italia si colloca in ventinovesima posizione con un peso percentuale
attorno allo 0,76% e un decremento rispetto al 2018 dell’8.6%.

In termini di prodotti (v. Tabella 9 in Appendice Statistica), sono i “macchinari per nobilitazione” ad
essere i più esportati nel mondo dagli USA per un valore di quasi 448 milioni di USD. Seguono con
224 milioni di USD l““accessoristica e macchine ausiliarie” in diminuzione rispetto al 2018 (-6,9%)
e i “macchinari per la filatura” sono al terzo posto tra i prodotti più esportati per un valore di circa
65,7 milioni di USD, in aumento del 7,8% rispetto al 2018. Si annoverano tra i macchinari più
esportati anche i “macchinari per maglieria” che nel 2019 hanno registrato un valore esportato di
65 milioni di USD e i “macchinari per tessitura” con 33,6 milioni di USD, quest’ultimo settore in
Massimo aumento (+199,8%) rispetto al 2018.

Dati Interscambio primi 3 mesi del 2020

Il totale delle importazioni statunitensi nell’ambito del settore dei macchinari tessili per i mesi di
gennaio, febbraio e marzo 2020, hanno raggiunto il valore complessivo di oltre 507 milioni di USD.
Si tratta di una contrazione dell’7,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Pur confermando la sua posizione come sesto partner commerciale degli USA, l’Italia segna un
pesante -36,5% delle importazioni per un valore di poco superiore ai 26,4 milioni di USD. (v.
Tabella 11 in Appendice Statistica). I primi 3 mesi del 2020 hanno premiato i partner storici del
settore, Sud Corea e Messico, che hanno segnato, rispettivamente +20,5% e +12,21% rispetto
allo stesso periodo del 2019. Numerosi i Paesi che, nel periodo preso in esame, hanno segnato
performance negative a 2 cifre: la Germania segna un -29,6%, la Cina -31,5%, il Giappone -26%,
Francia -20,5%, Svizzera -42,2% e Taiwan -39.3%. In controtendenza Israele che invece
incrementa la sua quota di mercato dal 5.9% del 2019 al 7% attuale guadagnando un posto tra i
primi cinque fornitori degli USA.

Per quanto riguarda le importazioni degli USA dall’Italia (v. Tabella 12 in Appendice Statistica), tra
gennaio e marzo del 2020, tutti i raggruppamenti settoriali dei macchinari tessili hanno segno
negativo. Le importazioni degli USA dal mondo vedono invece l’unica eccezione positiva

                                                                                                           25
Puoi anche leggere